venerdì 18 novembre 2016

Le 7 piaghe e i 7 tuoni....

MARIA VALTORTA

QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 98


22 agosto 1943

   Dice Gesù
   «Ti ho detto un giorno1 che l’eterno invidioso cerca di copiare Dio in tutte le manifestazioni di
Dio. Dio ha i suoi arcangeli fedeli. Satana ha i suoi. Michele: testimonianza di Dio ha un emulo
infernale; e così l’ha Gabriele: forza di Dio. 
   La prima bestia, uscente dal mare, che con voce di bestemmia fa proclamare agli illusi: "Chi è simile alla bestia?", corrisponde a Michele. Vinta e piagata dallo stesso nella battaglia fra le schiere di Dio e di Lucifero, all’inizio del tempo, guarita da Satana, ha odio di morte verso Michele, e amore, se d’amore può parlarsi fra i demoni - ma è meglio dire: soggezione assoluta - per Satana. Ministro fedele del suo re maledetto, usa della intelligenza per nuocere alla stirpe dell’uomo, creatura di Dio, e per servire il suo padrone. Forza senza fine e senza misura è usata da essa per persuadere l’uomo a cancellare, da se stesso il mio segno che fa orrore agli spiriti delle tenebre. Levato quello, col peccato che leva la grazia, crisma luminoso sul vostro essere, la Bestia può accostarsi ed indurre l’uomo ad adorarla come fosse un Dio ed a servirla nel delitto. Se l’uomo riflettesse a quale soggezione si dona collo sposare la colpa, non peccherebbe. Ma l’uomo non riflette. Guarda il momento e la gioia del momento e peggio di Esaù baratta la divina genitura per un piatto di lenticchie.
   Satana, però, non usa soltanto di questo violento seduttore dell’uomo. Per quanto l’uomo poco rifletta, in genere, vi sono ancora troppi uomini che, non per amore, ma per timore del castigo, non vogliono peccare gravemente. Ed ecco allora l’altro ministro satanico, la seconda bestia. Sotto veste d’agnello ha spirito di dragone.
   È la seconda manifestazione di Satana e corrisponde a Gabriele, perché annuncia la Bestia ed è la sua forza più forte: quella che smantella senza parere e persuade con finta dolcezza che è giusto seguire le orme della Bestia.
   È inutile parlare di potenza politica e di terra. No. Se mai potete riferire alla prima il nome di Potenza umana a alla seconda di Scienza umana. E se la Potenza di per se stessa produce dei ribelli, la Scienza, quando è unicamente umana corrompe senza produrre ribellione e trae in perdizione un numero infinito di adepti. Quanti si perdono per superbia della mente che fa loro spregiare la Fede e uccidere l’anima con l’orgoglio che separa da Dio! Ché se Io mieterò all’ultimo giorno la messe della terra, già un mietitore è fra voi. Ed è questo spirito di Male che vi falcia e non fa di voi spighe di eterno grano, ma paglia per le dimore di Satana.
   Una, una sola scienza è necessaria. Lo ripeterò mille volte: conoscere Dio e servirlo, conoscerlo nelle cose, vederlo negli avvenimenti e sapere distinguere Lui dal suo antagonista per non cadere in perdizione. Invece vi preoccupate di aumentare il sapere umano a detrimento del sapere sovrumano.
   Io non condanno la Scienza. Ho anzi piacere che l’uomo approfondisca col sapere le cognizioni che è andato accumulando, per potere sempre più comprendere ed ammirare Me nelle mie opere. Vi ho dato l’intelligenza per questo. Ma dovete usarla per vedere Dio nella legge dell’astro, nella formazione del fiore, nel concepimento dell’essere, e non usare l’intelligenza per violentare la vita o negare il Creatore.
   Razionalismo, Umanismo, Filosofismo, Teosofismo, Naturismo, Classicismo Darvinismo, avete scuole e dottrine di tutti i generi e di tutte ve ne preoccupate, per quanto la Verità sia molto snaturata o soppressa in esse. Solo la scuola del Cristianesimo non volete seguire ed approfondire.
   Naturale resistenza, del resto. Approfondendo la coltura religiosa sareste obbligati o a seguire la Legge, e non lo volete fare, o a confessare apertamente che volete calpestare la Legge.
   Ma poveri stolti! E che ve ne farete delle vostre scuolette e delle vostre parolette quando dovrete sostenere il mio esame? Avete spento in voi la luce infinita della Scienza vera e avete creduto di illuminare le vostre anime con dei surrogati di luce; così come dei poveri pazzi che pretendessero di spegnere il sole facendo di tanti fanalini un nuovo sole. Ma se anche le nebbie nascondono il sole il sole c’è sempre nel mio firmamento. Ma se anche con le vostre dottrine create nebbie che velano il Sapere e la Verità, Verità e Sapere ci sono sempre perché vengono da Me che sono eterno.
   Cercate la vera Sapienza a comprenderete la Scienza come va compresa. Sgombrate le vostre anime da tutte le artificiose soprastrutture e innalzatevi la vera Fede. Come guglie di una cattedrale spirituale fioriranno su di esse Scienza, Sapienza, Intelletto e Fortezza e Umiltà e Continenza, perché il vero sapiente sa non solo lo scibile umano, ma sa la più difficile delle cose: dominare se stesso nelle passioni della carne e fare della sua parte inferiore il piedestallo per innalzare l’anima sua e lanciare lo spirito verso i Cieli, incontro a Me che vengo e sono in ogni cosa e che amo essere il Maestro vero e santo dei fratelli miei.»
   
   Più tardi e sempre il 22 agosto. 
   
   Dice Gesù:
   «Le sette piaghe ultime corrispondono ai sette tuoni non descritti2. Come sempre, sono descrizioni figurative nelle quali però non è esclusa totalmente la realtà. Ti spiego quanto reputo opportuno che di esse ti sia spiegato.
   La prima è l’ulcera.
   Sin dai tempi di Mosè punii con malattie schifose le creature che avevano commesso peccati imperdonabili verso di Me. Maria, sorella di Mosè, ebbe il corpo coperto di lebbra per avere parlato male del mio servo Mosè. Come non deve avvenire uguale e più ancora di coloro che parlano male del loro Dio? La lebbra, o l’ulcera che sia, sempre più si estende per avere sempre più voi estesi i vostri peccati contro Dio e contro la mirabile opera di Dio che siete voi.
   Quando vi avvoltolate nella lussuria, non credete forse di fare un peccato contro Dio? Ma sì che lo fate, perché profanate il vostro corpo dove lo spirito risiede per accogliere Me, Spirito Supremo. E a che punto sta arrivando la lussuria dell’uomo, compiuta con fredda e conscia volontà? È meglio non approfondire questo abisso di ripugnante degradazione umana. Io ti dico che si chiamavano immondi certi animali, ma che l’uomo li ha già superati e ancor più li supererà e che se si potesse creare un nuovo animale, ottenuto dall’incrocio delle scimmie coi serpenti e con i porci, sarebbe ancora meno immondo di certi uomini i quali hanno dell’uomo l’aspetto, ma hanno l’interno più lubrico e repellente del più sozzo animale.
   Come ti ho detto, l’umanità si scinde sempre più. La parte spirituale, esigua al sommo, ascende. La parte carnale, numerosissima, discende.Discende ad una profondità di vizio spaventosa. Quando sarà venuto il tempo dell’ira, l’umanità avrà raggiunto la perfezione del vizio.
   E vuoi che l’interno fetore delle loro anime morte non trasudi all’esterno e corrompa le carni, adorate più di Me e usate per tutte le prostituzioni? E come le ulceri saranno provocate da voi, così voi empirete di sangue il mare e le acque dei fiumi. Li state già empiendo con le vostre carneficine, e gli abitanti delle acque diminuiscono, uccisi da voi, contribuendo alla vostra fame. Avete tanto calpestato i doni che Dio vi ha dato per i vostri bisogni materiali, che terra, cielo e acque vi stanno divenendo nemici e vi negano i frutti della terra e gli abitanti delle acque dei fiumi, dei boschi, dell’aria.
   Uccidete, uccidete pure, calpestate la legge d’amore e di perdono, spargete il sangue fraterno e specie il sangue dei buoni, che perseguitate appunto perché sono buoni. Badate però che un giorno Iddio non vi obblighi a saziare la vostra fame e la vostra sete con il sangue che avete sparso, in contrasto col mio ordine di pace e d’amore.
   Ribelli voi alle leggi che vi ho dato, ribelli verso di voi gli astri e i pianeti che vi hanno finora donato luce e calore quali vi abbisognavano3,ubbidendo, essi, alle regole che Io ho segnate per bontà verso di voi.
   Malattie ripugnanti a marchio del vostro vizio; sangue nelle acque a testimonianza di tutto il sangue che avete voluto spargere, e fra questo vi è il mio; fuoco dal sole per farvi gustare un anticipo delle eterne braci che attendono i maledetti; tenebre per avvertirvi che le tenebre attendono chi odia la Luce; tutto ciò per indurvi a riflettere e a pentirvi.
   E non gioverà. Continuerete a precipitare. Continuerete a compiere le vostre alleanze col male, preparando la strada ai "re d’Oriente", ossia agli aiuti del Figlio del Male.
   Sembra che siano i miei angeli a portare le piaghe. In realtà siete voi. Voi le volete e voi le avrete.
   Divenuti dragoni e bestie voi stessi, per avere disposato il Dragone e la Bestia, partorirete dai vostri interni corrotti gli esseri immondi: le dottrine demoniache assolute che compiendo falsi prodigi sedurranno i potenti e li trascineranno a battaglia contro Dio. Sarete così pervertiti che prenderete per prodigi celesti quanto è creazione infernale.
   
Maria, ora ti prendo per mano per condurti nel punto più oscuro del libro di Giovanni. I glossatori del medesimo hanno esaurito le loro capacità in molte deduzioni per spiegare a se stessi e alle folle chi sia la "gran Babilonia". Con vista umana, alla quale non erano estranee le scosse impresse da avvenimenti desiderati o da avvenimenti accaduti, hanno dato il nome di Babilonia a molte cose.
   Ma come non hanno mai pensato che la "gran Babilonia" sia tutta la Terra? Sarei un ben piccolo e limitato Iddio Creatore se non avessi creato che la Terra come mondo abitato! Con un palpito del mio volere ho suscitato mondi e mondi dal nulla e li ho proiettati, pulviscolo luminoso, nell’immensità del firmamento.
   La Terra, di cui siete tanto orgogliosi e tanto feroci, non è che uno dei pulviscoli rotanti nell’infinito, e non il più grande. Certo però è il più corrotto. Vite e vite pullulano nei milioni di mondi che sono la gioia del vostro sguardo nelle notti serene, e la perfezione di Dio vi apparirà quando potrete vedere con la vista intellettuale dello spirito ricongiunto a Dio, le meraviglie di quei mondi.
   La Terra non è forse la gran meretrice che ha fornicato con tutte le potenze della terra e dell’inferno, e gli abitanti della Terra non hanno prostituito se stessi: corpi ed anime, pur di trionfare nel giorno della terra?
   Sì che così è. I delitti della Terra hanno tutti i nomi di bestemmia, come li ha la Bestia con cui la Terra e i suoi abitanti si sono alleati pur di trionfare. I sette peccati stanno come ornamento orrendo sul capo della Bestia che trasporta Terra a terrestri4 ai pascoli del Male, e i dieci corni, numero metaforico, stanno a dimostrare le infinite nefandezze compite pur di ottenere, a qualunque costo, quanto vuole la sua feroce cupidigia.
   Non è forse la Terra inzuppata del sangue dei martiri, resa ebbra da questo liquore santo che bevuto dalla sua bocca sacrilega si è mutato in essa in filtro di ebbrietà maledetta? La Bestia che la porta: compendio e sintesi di tutto il male compiuto da Adamo in poi pur di trionfare nel mondo e nella carne, trae dietro sé coloro che adorandola diverranno re di un’ora e di un regno maledetto. Siete re come figli di Dio, ed è regno eterno. Ma divenite re di un’ora e di un regno maledetto quando adorate Satana, il quale non può che darvi un effimero trionfo pagato a prezzo di un’eternità d’orrore.
   La Bestia - dice Giovanni - fu e non è. Alla fine del mondo così sarà. Fu perché realmente è stata; non è perché Io, il Cristo, l’avrò vinta e sepolta perché non sarà più necessaria, allora, ai trionfi del mondo.5
   Non è la Terra seduta sulle acque dei suoi mari e non s’è servita di questi per nuocere? Di che non s’è servita? Popoli, nazioni, razze, confini, interessi, cibi espansioni, tutto ha servito a lei per fornicare e compiere sterminati omicidi e iscariotici tradimenti. Gli stessi suoi figli, nutriti da lei con sangue di peccato, compiranno la vendetta di Dio su lei, distruggendola, distruggendosi, portando la somma dei delitti contro Dio e contro l’uomo al numero perfetto che esige il tuonare del mio: "Basta!"
   Ribollirà in quell’ora, fumando con odore grato al mio trono, il sangue dei martiri e dei profeti, e le zolle della terra, che hanno raccolto i gemiti degli uccisi in odio a Me e ne hanno ricevuto gli ultimi sussulti, getteranno un gran grido fatto di tutti quei gemiti santi e tremeranno di convulsione d’angoscia, scrollando le città e le case degli uomini dove si pecca e uccide e empiendo di voce che chiede Giustizia la volta dei Cieli.
   E Giustizia sarà. Io verrò. Verrò perché sono Fedele e Verace. Verrò a dare Pace ai fedeli e Giudizio santo ai vissuti. Verrò col mio nome il cui senso è noto a Me solo e nelle cui lettere sono gli attributi principali di Dio di cui sono Parte e Tutto.
   Scrivi: Gesù: Grandezza, Eternità, Santità, Unità. 
   Scrivi: Cristo: Carità Redenzione, Immensità, Sapienza, Trinità, Onnipotenza.       
   E se ti pare che qualche attributo manchi, pensa che la Giustizia è compresa nella santità perché chi è santo è giusto, la Regalità nella grandezza, la Creazione nell’onnipotenza. Nel nome mio sono perciò proclamate le lodi di Dio. Nome santo il cui suono atterra i demoni. Nome di Vita che dai Vita, Luce, Forza a chi ti ama e invoca. Nome che è corona sul mio capo6 di vincitore della Bestia e del suo profeta che saranno presi, conficcati, sommersi, sepolti nel fuoco liquido ed eterno la cui mordente ferocia è inconcepibile a senso umano.
   Sarà allora il tempo del mio Regno della Terra. Vi sarà perciò una tregua nei delitti demoniaci per dar tempo all’uomo di riudire le voci del cielo. Levata di mezzo la forza che scatena l’orrore, delle grandi correnti spirituali scenderanno come cascate di grazia, come fiumi di acque celesti, a dire parole di Luce.
   Ma come non raccolsero nei secoli le Voci isolate, cominciando da quella del Verbo, che parlano di Bene, così saranno sordi gli uomini, sordi sempre - meno i segnati del mio segno, gli amici miei dilettissimi tesi a seguire Me - sordi alle voci di molti spiriti, alle voci simili al rumore di molte acque che canteranno il cantico nuovo per guidare i popoli incontro alla Luce e soprattutto a Me: Parola eterna. Quando l’ultimo tentativo sarà compito7, Satana verrà per l’ultima volta e troverà seguaci ai quattro angoli della terra, e saranno più numerosi della rena del mare. Oh! Cristo! Oh! Gesù che sei morto per salvare gli uomini! Solo la pazienza di un Dio può aver atteso tanto, aver fatto tanto, e aver ottenuto così poco senza ritirare agli uomini il suo dono e farli perire molto avanti l’ora segnata! Solo la mia Pazienza che è Amore poteva attendervi, sapendo che come rena che filtra da un sottilissimo crivello qualche rara anima sarebbe venuta alla gloria rispetto alla massa che non sa, che non vuole filtrare attraverso il crivello della Legge dell’Amore, del Sacrificio, per giungere a Me.
   Ma nell’ora della venuta, quando, in veste di Dio, Re e Giudice, Io verrò per radunare gli eletti e maledire i reprobi, scagliandoli là dove l’Anticristo, la Bestia e Satana già saranno in eterno, dopo la suprema vittoria di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Vincitore della Morte e del Male, a questi eletti che hanno saputo rimanere "vivinella vita, vivi nello spirito attendendo la nostra ora di trionfo, Io darò il possesso della celeste dimora, darò Me stesso senza soste e senza misura.
Tendi a quell’ora, Maria. Chiamala e chiamami con tutte le forze del tuo spirito. Ecco, Io già vengo quando un’anima mi chiama. Insieme al Diletto che vide dalla Terra la gloria dell’Agnello, Figlio di Dio, la gloria del suo e tuo Gesù, di’, ad ogni palpito del tuo cuore: "Vieni, Signore Gesù".»

   Sono uno straccio, un povero straccetto. Non ho che l’anima immersa nella dolcezza.
   Nel dettarmi, Gesù mi fa capire che quando dice Terra vuol dire mondo preso non come globo di polvere e di acque, ma bensì come unione di persone.
   Non so se so spiegare bene. Quando dice Terra vuol dire, dirò così: ente morale, e quando dice terra vuol dire semplicemente pianeta composto di zolle, di monti, di acque. Colpevole la prima, innocente la seconda.
   È per questo che può dire senza contraddirsi che il sangue dei martiri è divenuto veleno alla Terra che l’ha bevuto (nei suoi abitanti) con ira sacrilega e l’ha sparso (nelle sue potenze statali) con abuso blasfemo di potere temporale; mentre la terra-globo, rotante nello spazio dell’etere, ha bevuto con rispetto e accolto con amore il sangue dei martiri e le loro convulsioni agoniche, e li presenta, le une e l’altro, all’Eterno, chiedendo, materna e pietosa, che non siano stati sparsi e sofferte per nulla e che sia fatta di essi giustizia.
   Sono contenta d’aver avuto la spiegazione diretta del Libro che mi piace tanto ma umanamente le assicuro8 che sono disfatta. Mi pare di essere una cosa vuota, una cosa spremuta. Non ho più nulla dentro dopo avere avuto tanto.
   In questi giorni, schiacciata sotto le grandi voci che mi suonavano dentro, avevo una insoffribilità di rumore umano, e ne ho avuto tanto intorno a me! Ho sofferto moltissimo, presa tra le pastoie comuni della vita e le esigenze soprannaturali del Maestro.
   Bene. Ora è fatta. E adesso dico: "Un po’ di riposo, se no la povera scribacchina di Gesù finisce che si spezza come una macchina troppo usata". Adesso a lei per la copia. Però, quando mi porterà il fascicolo, mi riporti anche questo quaderno. Faccio meno fatica a correggere se ho davanti il manoscritto. Altrimenti come faccio a ricordare e aggiungere le parole che mancano? Chi se le ricorda? Dopo glielo rendo.
   
   E invece c’è ancora da dire.
   Dice Gesù: 
   «Prima di9 chiudere questo ciclo vi è da dire delle due risurrezioni. La prima ha inizio nel momento in cui l’anima si separa dal corpo e appare davanti a Me nel giudizio singolo. Ma non è che risurrezione parziale. Più che risurrezione si potrebbe dire: liberazione dello spirito dall’involucro della carne e attesa dello spirito di ricongiungersi alla carne per ricostruire il tempio vivo, creato dal Padre, il tempio dell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio.
   Un’opera mancante di una parte è incompleta e perciò imperfetta. L’opera-uomo, perfetta nella creazione sua, è incompleta e imperfetta se non è riunita nelle diverse sue parti. Destinati al Regno luminoso o al soggiorno tenebroso, gli uomini devono essere in eterno in questi con la loro perfezione di carne e spirito.
   Perciò si parla di prima e di seconda risurrezione. Però osserva.
   Colui che ha ucciso il suo spirito con vita terrena di peccato viene a Me, nel giudizio particolare, con uno spirito già morto. La risurrezione finale farà sì che la sua carne riprenda il peso dello spirito morto per morire con esso totalmente. Mentre colui che ha vinto la carne nella vita terrena viene a Me, nel giudizio particolare, con uno spirito vivo che, entrando nel Paradiso, aumenta il suo vivere.
   Anche i purganti sono dei "vivi". Malati, ma vivi. Conseguita la guarigione nell’espiazione, entreranno nel luogo che è Vita. Nella risurrezione finale il loro spirito vivo della Vita mia, alla quale saranno indissolubilmente uniti, riprenderà la carne per renderla gloriosa e vivere con essa totalmente così come Io con essa vivo.
   Ecco perché si parla di morte prima seconda e, di conseguenza, di risurrezione prima seconda. A questo eterno possesso della Luce - poiché nel Paradiso possedete Dio, e Dio è Luce - l’uomo ci deve giungere per volontà propria, come per volontà propria ha voluto perdere la Luce e il Paradiso. Io vi do gli aiuti, ma la volontà deve essere vostra. .
   Io sono fedele. Vi ho creato liberi e liberi vi lascio. E se pensate come è degno di ammirazione questo rispetto di Dio per la volontà libera dell’uomo, potete capire come sarebbe doveroso per voi non abusarne, compiendo con essa del male e doveroso avere per il Signore Iddio vostro rispetto, riconoscenza e amore.
   A quelli che non hanno prevaricato, Io dico: "La vostra dimora in Cielo è pronta, ed Io ardo che voi siate nella mia Beatitudine"

   1 Nel dettato del 19 giugno, pag. 121.
   2 Nel dettato del 20 agosto, pag. 99.
   3 quali vi abbisognavano è nostra correzione da quale vi abbisognava 
   4 terrestri è nostra correzione da terreni 
   5 Su una copia dattiloscritta, la scrittrice annota in calce, a matita: Dopo la sconfitta dell’Anticristo e la distruzione di Babilonia. 
   6 Come sopra, la scrittrice annota: nel periodo di pace che precede il giudizio. 
   7 Come sopra, la scrittrice annota: Il tentativo della pace dopo i castighi, dell’evangelizzazione spirituale. 
   8 Si rivolge al Padre Migliorini.
   9 di è nostra correzione da da


AVE MARIA PURISSIMA!

Non abbiate paura! Il Padre vede. Il Padre comprende. Il Padre ascolta. Il Padre concede.

Oh Gesù, proteggici dal potere di satana
Salvaci dal male. Liberaci e portaci nel Tuo
sicuro rifugio di protezione ora e per sempre

O anime ancora sacrificate nel laccio del fidanzamento con Dio, quando volete parlare allo Sposo, mettetevi nella pace della vostra dimora e soprattutto nella pace della vostra dimora interiore e parlate angelo di carne fiancheggiato dall’angelo custode, al Re degli angeli. Parlate al Padre vostro nel segreto del vostro cuore e della vostra stanza interiore. Lasciate fuori tutto quanto è mondo: e la smania di essere notati e quella di edificare e gli scrupoli delle lunghe preghiere colme di parole, parole e monotone e tiepide e scialbe d’amore. Per carità! Liberatevi dalle misure nel pregare.
In verità vi sono alcuni che sprecano più e più ore in un monologo ripetuto con le labbra sole e che è un vero soliloquio perché neppur l’angelo custode lo ascolta, tanto è rumore vano a cui egli cerca di rimediare sprofondandosi di suo in ardente orazione per il suo stolto custodito. (…)
La preghiera è azione d’amore. E amare si può tanto orando che facendo il pane, meditando che assistendo un infermo, tanto compiendo pellegrinaggio al Tempio che accudendo alla famiglia, tanto sacrificando un agnello quanto sacrificando i nostri anche giusti desideri di raccogliersi nel Signore. Basta che uno intrida tutto se stesso e ogni sua azione nell’amore. Non abbiate paura! Il Padre vede. Il Padre comprende. Il Padre ascolta. Il Padre concede. Quante grazie non sono date anche per un solo, vero, perfetto sospiro d’amore. Quanta abbondanza per un sacrificio intimo fatto con amore. Non siate simili ai gentili. Dio non ha bisogno che gli diciate ciò che deve fare perché voi ne abbisognate. Ciò possono dirlo i pagani ai loro idoli  che non possono intendere. Non voi a Dio, al Vero Spirituale Iddio che non è solo Dio e Re, ma è Padre vostro e sa, prima ancora che voi glielo chiediate, di che avete bisogno. 172.6



AMDG et BVM

giovedì 17 novembre 2016

***TRIONFO DEL CUORE IMMACOLATO


Sta per arrivare l’Avviso di mio 

Figlio al mondo
9.9.2016

“Piccoli figli miei del Mio Cuore Immacolato,  vi do quest’avviso per il bene delle vostre anime, giacché si avvicina il giorno e l’ora dell’Avviso/Avvertimento di Mio Figlio agli uomini di questa terra, che molto presto non sarà più ciò che è adesso, perché dopo l’Avviso di Mio Figlio questa terra non sarà più la stessa: desolazione e devastazione terrestre e spirituale verrà sulla vostra generazione.  

Molti sono i superbi e gli orgogliosi che credono che tutti questi avvenimenti, già annunciati e descritti  nel libro dell’Apocalisse, e per mezzo delle Mie Profezie negli ultimi anni di tante Apparizioni Mariane, non sarebbero per questa generazione;  e quegli uomini, increduli degli Avvisi e Messaggi del Cielo, saranno sorpresi da Dio e molti si lamenteranno non aver creduto e non essersi preparati.

Voi, figli Miei, che siete piccoli gruppi consacrati al Mio Cuore Immacolato, e avete prestato ascolto agli Annunci del Cielo e alle Sante Scritture, sarete consolati al vedere che tutto inizia a compiersi come ve lo abbiamo annunciato.

Certamente, già è sul punto di cadere su questo mondo un atto di vera Misericordia,  che vi farà prendere coscienza della vostra vita, e nella vostra libertà, nuovamente, ogni essere umano deve decidere se sta con Dio o sta contro di Lui e la sua Legge.

Vedo tanta confusione e angustia nei vostri cuori, molta stanchezza fisica e spirituale causata dai numerosi attacchi del nemico, e per l’abbandono spirituale fatto a Mio Figlio in Croce; perciò  vengo Io, vostra Madre, a portarvi un poco di coraggio e speranza, a darvi nuovamente forza con le Mie Parole, perché andiate avanti e non veniate meno nel cammino degli ultimi anni di questa generazione, che comincerà già tra brevi istanti a essere veramente purificata.  E il primo atto di questa purificazione, come già vi abbiamo annunciato, sarà L’AVVISO DI MIO FIGLIO a questo mondo.

Siate preparati spiritualmente, con veri atti di pentimento di tutte le offese che nel corso della vostra vita  avete fatto contro la SANTISSIMA TRINITA’ DI AMORE. Preparatevi con penitenze e veri atti di contrizione nei vostri cuori, per i vostri numerosi peccati, e chiedete perdono a Dio.

Dovete anche star preparati con il necessario per alcuni giorni, giacché vi troverete tanto perturbati –per quello che vivrete in quei giorni posteriori all’Avviso-,  che non vi sarà possibile andare in cerca di sostento/mantenimento materiale per le vostre necessità

La purificazione comincia già nella stessa estasi dell’incontro con Dio. Quest’atto provocherà  molti avvenimenti in più ,  ad ogni livello e nel mondo intero. VOI, che adesso state conoscendo queste rivelazioni e le custodite nei vostri cuori, dovete esser pronti  per essere di aiuto per i più bisognosi:  i vostri fratelli tutti, che si lamenteranno nel pentimento al vedere scoperte tutte e ciascuna delle azioni  della vostra vita, il bene e il male che avrete fatto fino all’istante dell’incontro con Dio.

Ciò che scaturirà da questo avvenimento di purificazione, farà sì che si alzi il Mio Prediletto, IL VICARIO DI MIO FIGLIO, BENEDETTO XVI, e proclami al mondo ciò che tanto aspetta la Chiesa:  IL MIO QUINTO DOGMA, LA CORREDENZIONE DI MARIA. Perché Io prendo una missione/compito fondamentale in questi tempi nella Chiesa, ESSERE CORREDENTRICE come il Cielo medesimo lo ha disposto nella Divina Volontà dell’Altissimo. Vi è necessario vivere consacrati al MIO IMMACOLATO CUORE, non solo a parole, ma con il cuore e con i fatti, comportandovi come veri Figli Miei, Figli della Luce e non delle tenebre. Sono le vostre azioni che parlano e danno una vera testimonianza di Mio Figlio in voi.

Allora avverrà IL TRIONFO DEL MIO IMMACOLATO CUORE, perché i figli di Dio ritorneranno a Me, loro Madre del Cielo, la Porta del Cielo, perché sapranno già allora nei loro cuori CHE IO SONO LA DONNA VESTITA DI SOLE, LA DONNA DELL’APOCALISSE, COLEI CHE SCHIACCERA’  LA  TESTA DEL SERPENTE.

Allora avverrà/apparirà davanti al mondo IL TRIONFO DEI NOSTRI DUE CUORI DI FIGLIO E MADRE, PER COMINCIARE GIA’, DA QUEL MEDESIMO ISTANTE, A REGNARE NEI CUORI DI QUELLI CHE SI APRANO A RICEVERE LA GRAZIA DIVINA E CERCHINO ESSERE VERI FIGLI DI DIO.

PREGATE, FIGLIOLINI MIEI, PREGATE CON IL SANTO ROSARIO PER FORTIFICARE LO SPIRITO.

PREGATE E CONFIDATE IN ME E IN MIO FIGLIO GESU’, IL SIGNORE DELLA MISERICORDIA, CHE GIA’ VIENE CON I SUOI RAGGI A ILLUMINARE I CUORI  CON UN ATTO DEL SUO AMORE E DELLA SUA MISERICORDIA.

E’ TEMPO CHE TUTTE LE FAMIGLIE STIANO RIUNITE. E’ TEMPO DI PERDONO, DI PULIRE LE VOSTRE COSCIENZE PER SOPRAVVIVERE A TUTTI QUESTI AVVENIMENTI, PERCHE’  L’ORA  E’  GIUNTA.

E’ ANCHE TEMPO DI VIVERE NELLE TRE VIRTU’  D’OGNI  VERO CRISTIANO: LA FEDE, LA SPERANZA E LA CARITA’.

Non temete, figliolini Miei, Io mai vi abbandono.

MARIA MADRE DEL SALVATORE E MADRE VOSTRA.

*


ECCELLENZA DELLA PREGHIERA


Scienziato americano che ha studiato 40.000 casi: la preghiera ha il potere di curare le malattie

Diverse ricerche mediche hanno sottolineato l'effetto della preghiera e della meditazione sulla salute umana

Mistero intorno al Santo Sepolcro di Cristo





Mistero intorno all’apertura della tomba di Cristo
“Dolce aroma” e “perturbazioni elettromagnetiche” hanno sorpreso gli osservatori di questo evento storico



© THOMAS COEX / AFP












Dal 26 al 28 ottobre scorso, la lastra di marmo che copre la tomba di Cristo è stata aperta. Un gruppo di scienziati e religiosi ha avuto accesso al luogo, e sono subito iniziate a correre le voci. In primo luogo, si è riusciti a percepire un “dolce aroma” che emanava dalla tomba, che ricordava le manifestazioni olfattive associate a certi santi. In secondo luogo, certi strumenti di misurazione impiegati dagli scienziati sono stati alterati dalle perturbazioni elettromagnetiche. Quando venivano collocati in verticale sulla pietra sulla quale ha riposato il corpo di Cristo, gli apparecchi smettevano di funzionare o funzionavano male.
La direttrice dei lavori, Antonia Moropoulou, ha affermato che è difficile immaginare che qualcuno abbia messo a rischio la propria reputazione per un “trucco pubblicitario”.
È stata la prima volta in quasi due millenni gli scienziati sono riusciti a entrare a contatto con la pietra originale sulla quale venne deposto il Santissimo Corpo di Gesù Cristo avvolto nei panni mortuari, il più famoso dei quali è la Sacra Sindone.





La grotta originaria è oggi ospitata nella chiesa del Santo Sepolcro, nella parte vecchia di Gerusalemme. È coperta da una lapide di marmo risalente almeno al 1555, se non ancora prima.

Quello che abbiamo riscontrato è sorprendente”, ha spiegato all’agenzia di notizie Associated Press l’archeologo Fredrik Hiebert, della National Geographic Society, che partecipa al progetto. “Ho trascorso del tempo nella tomba del faraone egiziano Tutankhamon, ma questo è più importante”.
“Serviranno molte e lunghe analisi scientifiche [degli abbondanti dati raccolti], ma alla fine siamo riusciti a poder vedere la superficie originale della roccia sulla quale venne deposto il corpo di Cristo”, ha aggiunto.


Finora non esistevano immagini di questo letto di roccia calcarea, mai fotografato a fortiori. Esistevano solo riproduzioni artistiche, più o meno felici.

Il Santo Sepolcro è stato aperto dagli scienziati per 60 ore, e poi è stato nuovamente sigillato.
Gli esperti hanno lasciato aperta una finestra rettangolare su una delle pareti rivestite di marmo dell’edicola, da dove i pellegrini potranno intravedere per la prima volta la parete di calcare della tomba di Gesù.

Qual è l’origine di questo tumulo?
Secondo i Vangeli, il corpo di Gesù venne deposto su un letto mortuario scavato nella pietra della collina vicina al luogo della crocifissione.
In realtà la distanza dal luogo della crocifissione è minima, ed è per questo che i due siti si trovano sotto il tetto della stessa chiesa, separati solo da poche decine di metri.

Il tumulo esisteva già prima della Passione e apparteneva a San Giuseppe di Arimatea, che lo aveva fatto realizzare per sé ma lo cedette al Santissimo Redentore.

Giuseppe di Arimatea era un uomo ricco, un grande commerciante padrone di una flotta di navi i cui interessi arrivavano fino all’attuale Gran Bretagna.

Era anche senatore e membro del Sinedrio, il collegio dei più alti magistrati religiosi del popolo ebraico. Segretamente era discepolo di Gesù.
Processione di San Giuseppe di Arimatea, chiesa di San Giacomo, Zambales, Filippine.


Fu lui che ottenne da Pilato la liberazione del corpo di Gesù e coprì le carissime spese della sua preparazione, offrendo anche il telo della Sacra Sindone.

In segno di rappresaglia per questa generosità, il Sinedrio lo fece perseguitare e fece espropriare i suoi consistenti possedimenti. Giuseppe venne anche abbandonato da amici e familiari.

Dopo aver trascorso 13 anni in carcere, San Giuseppe venne liberato dal nuovo governatore romano Tiberio Alessandro, ricostituì la sua grande fortuna e iniziò a usarla per la diffusione della fede. Morì nel pieno dell’attività missionaria.

La sua festa liturgica viene celebrata il 17 marzo in Occidente e il 31 luglio in Oriente. Contrariamente al “giovane ricco” del Vangelo che rifiutò la chiamata di Cristo per amore delle sue ricchezze, San Giuseppe d’Arimatea è l’esempio del ricco che usa i suoi capitali per servire meglio il Redentore e la sua opera.

San Marco scrisse di lui che era un “membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio” e “andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù” (Mc 15, 43).

San Matteo sottolinea nella sua descrizione che era un uomo ricco discepolo di Gesù: “Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il quale era diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese il corpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò” (Mt 27, 57-60)

A sua volta, San Giovanni registra nel suo Vangelo: “Vi andò anche Nicodèmo, quello che in precedenza era andato da lui di notte, e portò una mistura di mirra e di àloe di circa cento libbre. Essi presero allora il corpo di Gesù, e lo avvolsero in bende insieme con oli aromatici, com’è usanza seppellire per i Giudei. Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino” (Gv 19, 39-42).

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