martedì 16 agosto 2016

Coraggio, dunque, servi buoni e fedeli serve di Gesù e della sua Santa Madre, che avete preso la decisione di dire ogni giorno il Rosario!






Il Santo Rosario è l'arma più potente 
che il demonio non osa neppur guardare
Allora Rosari... Rosari... ancora Rosari...

ROSA QUARANTATREESIMA
Combattere con energia le distrazioni

[122] Nessuna preghiera è più meritoria per l'anima e più gloriosa per Gesù e Maria quanto il
Rosario ben recitato; ma è pure difficile il recitarlo come si deve e costa molta fatica il perseverarvi a causa delle distrazioni particolari che sorgono quasi naturalmente dalla continua ripetizione della medesima preghiera. 

Quando si recita l'Ufficio della Madonna o i sette Salmi o altre preghiere la varietà dei termini e la diversità delle parole frenano l'immaginazione e ricreano la mente: aiutano, perciò, l'anima a ben recitarle. 
Ma nel Rosario, composto essenzialmente dalla monotona ripetizione di Pater e Ave Maria e di un metodo sempre uguale, è assai difficile non annoiarsi o addirittura addormentarsi; motivo, questo, che induce nella tentazione di abbandonarlo per scegliere preci più dilettevoli e meno noiose. 

Occorre, pertanto, per recitare il Rosario con perseveranza, una devozione incomparabilmente più profonda di quella richiesta da qualsiasi altra preghiera, fosse pure il Salterio davidico.
[123] Ad aumentare le difficoltà contribuiscono sia la nostra fantasia tanto volubile da non stare un attimo, quasi, tranquilla, sia la malizia del demonio instancabile nel distrarci e impedirci di pregare.
Che cosa non fa il maligno contro di noi vedendoci intenti a recitare il Rosario proprio per sventare le sue insidie? 

Accresce il nostro naturale languore e la nostra negligenza prima ancora che iniziamo la preghiera; aumenta la nostra noia e le distrazioni, la nostra stanchezza nel corso della preghiera: insomma, ci assale da ogni parte per potere poi, quando con molti sforzi e distrazioni l'abbiamo recitato, burlarsi di noi e dirci: “Tu non hai detto nulla che valga: il tuo Rosario non ha alcun valore; avresti fatto meglio lavorare, attendere ai tuoi affari; non ti accorgi che perdi il tuo tempo a biascicare tante preghiere vocali senza attenzione, mentre una mezz'ora di meditazione o una buona lettura ti sarebbe di maggior vantaggio? Domani, quando sarai meno assonnato, pregherai con più attenzione: rimanda a domani il resto del tuo Rosario!”.

In tal modo il demonio riesce con le sue astuzie a fartelo spesso tralasciare in tutto o in parte, o
almeno a farti differirne la recita.
[124] Non dargli ascolto, caro confratello del Rosario, e non perderti d'animo quand'anche, durante il Rosario, la tua fantasia fosse stata piena di distrazioni e di pensieri stravaganti che tu hai cercato di scacciare come ti era possibile non appena te ne accorgevi; il tuo Rosario è tanto migliore quanto più è meritorio, è tanto più meritorio quanto più è difficile, e tanto più difficile quanto meno naturalmente piacevole all'anima e più disturbato da noiosi moscerini e formiche, che vagando qua e là, tuo malgrado, nell'immaginazione, non lasciano il tempo allo spirito di gustare ciò che dici e di
ristorarsi nella pace.
[125] Anche se tu dovessi combattere durante l'intero Rosario contro le distrazioni, combatti pure coraggiosamente con le armi in pugno cioè continua a recitarlo, quantunque senza alcun gusto e consolazione sensibile. 
Sarà una lotta terribile ma tanto salutare all'anima fedele. 

Diversamente, se deponi le armi, cioè se tralasci il Rosario, sarai un vinto, e allora il demonio, che ha trionfato sulla tua volontà, ti lascerà in pace ma nel giorno del giudizio non mancherà di rinfacciarti la tua pusillanimità e infedeltà: “Chi è fedele nel poco, è anche fedele nel molto”(Lc 16,10): chi è fedele nel respingere le piccole distrazioni durante una brevissima preghiera, sarà fedele anche nell'allontanare le più grandi. Nulla di più certo: sono parole dello Spirito Santo!
Coraggio, dunque, servi buoni e fedeli serve di Gesù e della sua Santa Madre, che avete preso la
decisione di dire ogni giorno il Rosario! Le molte mosche - chiamo così le distrazioni che vi
molestano quando pregate - non riescano mai a farvi lasciare vilmente la compagnia di Gesù e di
Maria, in cui siete mentre dite il Rosario. Più oltre vi suggerirò alcuni mezzi per diminuire le
distrazioni.
Mia Madre mi offre col Cuore le vostre 
preghiere ed Io ... Mi commuovo al Suo Volere

lunedì 15 agosto 2016

In Assumptione Beatae Mariae Virginis ~ I. classis

In Assumptione Beatae Mariae Virginis ~ I. classisTempora: Feria Secunda infra Hebdomadam XIII 
post Octavam Pentecostes II. Augusti

Divinum Officium  Rubrics 1960

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domenica 14 agosto 2016

Segno di sicura speranza e di consolazione


649 • Transito beato di Maria Ss. 10 35
650 • Assunzione gloriosa di Maria Ss. 10 36
651 • Riflessioni sul Transito di Maria Ss., sulla sua Assunzione e sulla sua Regalità.
Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1991 
Festa di Maria Santissima Assunta in Cielo.
La nuova era.

«Oggi, figli prediletti, contemplatemi nello splendore del mio Corpo glorioso, assunto alla
gloria del Paradiso.

Vivete nella gioia, nella fiducia gli ultimi tempi di questo vostro secondo Avvento, guardando a
Me come al Segno di sicura speranza e di consolazione.

La nuova era, che vi attende, corrisponde ad un particolare incontro di amore, di luce e di vita
fra il Paradiso, in cui mi trovo nella perfetta beatitudine con gli Angeli ed i Santi, e la terra in
cui vivete voi miei figli, in mezzo a tanti pericoli e ad innumerevoli tribolazioni.

È la Gerusalemme Celeste, che discende dal cielo sulla terra, per trasformarla completamente
e formare così i nuovi cieli e la nuova terra.

La nuova era, verso cui siete incamminati, porta tutto il creato alla perfetta glorificazione
della Santissima Trinità.

Il Padre riceve la sua più grande gloria da ogni creatura, che riflette la sua luce, il suo amore,
il suo divino splendore.

Il Figlio instaura il suo Regno di grazia e di santità, liberando tutto il creato dalla schiavitù del male e del peccato.

Lo Spirito Santo si effonde in pienezza con i suoi santi Doni, porta alla comprensione di tutta
la Verità e rinnova la faccia della terra.

La nuova era, che Io vi annuncio, coincide con il pieno adempimento della Divina Volontà, così
che finalmente si realizzi quanto Gesù vi ha insegnato a domandare al Padre Celeste:
«Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra».
È il tempo in cui dalle creature si compie il divino volere del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.

Dal perfetto adempimento del Divino Volere viene rinnovato tutto il mondo, perché Dio vi
trova come il suo nuovo giardino dell'Eden, in cui può abitare in amorevole compagnia con le
sue creature.

La nuova era, che ormai sta per giungere, vi porta ad una piena comunione di vita con coloro
che vi hanno preceduto e che qui in Paradiso godono della perfetta felicità.

Vedete lo splendore delle Gerarchie Celesti; comunicate con i Santi del Paradiso; 
sollevate le sofferenze purificatrici delle anime che si trovano ancora in Purgatorio.
Esperimentate, in maniera forte e visibile, la consolante verità della Comunione dei Santi.

La nuova era, che Io vi preparo, coincide con la sconfitta di Satana e del suo universale dominio.
Viene distrutto tutto il suo potere. Viene legato, con tutti gli Spiriti cattivi e racchiuso nell'inferno da cui non potrà uscire per nuocere nel mondo.

Pone me ut signaculum super cor tuum


lat
Pone me ut signaculum super cor tuum, ut signaculum super brachium tuum, quia fortis est ut mors dilectio.

cat
Posa'm com un segell sobre el teu cor, com un segell sobre el teu braç, perquè l'amor és fort com la mort,

deu
Setze mich wie ein Siegel auf dein Herz und wie ein Siegel auf deinen Arm. Denn Liebe ist stark wie der Tod.

eng
Set me as a seal upon thine heart, as a seal upon thine arm: for love is strong as death.

epo
Konservu min kiel sigelon en via koro, kiel sigelon sur via brako; ĉar la amo estas forta kiel la morto.

fra
Pose-moi comme un sceau sur ton cœur, comme un sceau sur ton bras. Car l'amour est fort comme la Mort.

ina
Pone me como un sigillo super tu corde, como un marca super tu brachio, nam le amor es forte, assi forte como le morte.

ita
Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perché l’amore è forte come la morte.

por
Grava-me, qual um selo em teu coração, qual uma tatuagem em teu braço; pois o amor é tão forte quanto a morte.

ron
Pune-mă ca o pecete pe inima ta şi asemenea unui semn pe braţul tău! Fiindcă dragostea este puternică precum moartea.

rus
Положи меня, как печать, на сердце твоё, как перстень, на руку твою: ибо крепка, как смерть, любовь.

spa
Ponme como un sello sobre tu corazón, como una marca sobre tu brazo; porque fuerte es como la muerte el amor.

In esso regna Cristo, nello splendore del suo Corpo glorioso, e trionfa il Cuore Immacolato
della vostra Mamma Celeste, nella luce del suo Corpo assunto alla gloria del Paradiso.

Questa mia festa, che vi invita a guardare alla vostra Mamma Celeste assunta in cielo, diventa
così per voi motivo di profonda gioia e di grande fiducia.

In mezzo alle innumerevoli sofferenze dei tempi che vivete, mi vedete come segno di sicura
speranza e di consolazione, perché sono la porta luminosa che si apre sulla nuova era, che dalla
Santissima Trinità è stata preparata per voi».

Ave Cor sanctissimum Ave Cor mitissimum
Ave Cor humilimum

IL MIO DISEGNO

Io proteggerò e salverò il mondo
da Satana in persona
che umiliato scomparirà
nel più profondo dell'Inferno.
Io vi porterò alla Vittoria Finale

JESUS y punto

IL MIO DISEGNO 

* Condurre alla battaglia la schiera dei figli di Dio...

* Condurre la creazione al suo primitivo splendore...

* Portare tutti i miei figli sulla strada della perfetta imitazione di Cristo

* Preparare i cuori e le anime a ricevere lo Spirito Santo...

* Indicare a tutti i miei figli la strada della Fede e della Speranza della Carità e della Purezza della Bontà e della Santità
così
nel giardino del
Mio Cuore Immacolato
preparo il piccolo resto
che rimarrà fedele...
E sarà con questo piccolo gregge,
custodito nel Cuore Immacolato
della vostra Mamma Celeste,
che Gesù porterà il suo glorioso
regno nel mondo 

MSM + 8.12.1995



SCALA BIANCA

Sulla scala bianca

La via della devozione mariana è quella "scala bianca" vista da fra' Leone nella celebre visione.

Apparve al santo frate un campo sconfinato e in esso tanti confratelli che dovevano raggiungere il Cielo.

C'erano due scale, una rossa e una bianca. Sulla rossa accanto a Gesù c'era il Serafico San Francesco che invitava a salire. E i frati intraprendevano fiduciosi la salita, ma poi cascavano, chi dal primo, chi dal secondo, chi dal terzo scalino. Ed anche quei pochi che sembrava avessero raggiunto faticosamente la cima, eccoli anch'essi cadere giù. 

Allora il serafico Padre incoraggiava i suoi figli: "Fiducia, fiducia, correte alla scala bianca" (Confidite, fratres, ne desperetis, currite ad scalam albam et ascendite, quia ibi suscipiemini et per eam intrabitis coelum"). Lì, bellissima, la Vergine Immacolata invitava i sui protetti e questi, oh! meraviglia, salivano tutti agevolmente fino alla cima.

Soprattutto, però, la vera devozione alla Madonna è la strada più perfetta, ossia la più nobile e la più bella per Gesù.
Quale creatura, infatti, è mai stata, come la Madonna, così direttamente unita a Gesù, così tutta di Gesù, con Gesù, per Gesù? Nessuna creatura, né celeste, né terrestre.

Essere Maria per Gesù significa, quindi, donarsi a Gesù nella forma più cara, più soave e più delicata. Comportarsi umilmente verso Gesù, trattarlo con amore, circondarlo di trepido affetto e di tanta tenerezza come faceva la Madonna: quale sogno per noi poveretti! 
Lasciatemi agire sul vostro cuore
Eppure la perfetta devozione alla Madonna ci porta alla trasformazione in Maria, ci fa diventare "sua immagine e somiglianza" (Gn 1,26), per la gioia di Gesù.

Forse adesso possiamo capire meglio perché
San Giovanni Berchmans diceva: "Non mi darò pace finché non avrò la vera devozione alla Madonna".
 Possiamo capire meglio perché tutti i santi hanno coltivato con passione la devozione alla Madonna, chiedendola insistentemente soprattutto con la preghiera, come raccomandava sempre a voce e con la stampa

San Massimiliano Maria Kolbe: "In ogni difficoltà ricorrete subito all'Immacolata: donate a Lei la difficoltà e dite: Io non so che fare, aiutami Tu"

"Non ho mai letto di alcun santo

– dice San Bonaventura – che non avesse una speciale devozione alla Vergine gloriosa".

È vero. E anzi, incanta nei Santi quell'ansia celeste di battere ogni primato nell'amore alla Madonna, come l'ebbe San Giovanni Eudes,

che non poteva rassegnarsi all'idea che qualcuno riuscisse ad amare la Madonna più di lui, o come l'ebbe S. Teresa di Gesù quando scrisse questo ardente proposito: "Voglio essere, dopo Gesù, la persona che più ha amato la Madonna".

Veramente "Chi glorifica sua madre è come chi accumula tesori" (Sir 3,4)


AMDG et BVM