Soffrire con Gesù Gesù mi ha fatto sentire assai più la sua voce nel mio cuore...:" Figlio mio, l'amore si conosce nel dolore, lo sentirai più acuto nello spirito e più acuto nel corpo." (Ep.I, p.328) "Sotto la croce si impara ad amare ed io non la do a tutti, ma solo a quelle anime che mi sono più care." (Ep.I, p.339) Quanto è dolce il nome croce! Qui, a piè della croce di Gesù, le anime si rivestono di luce, s'infiammano d'amore; qui mettono le ali per elevarsi ai voli più eccelsi. Sia dessa croce anche per noi sempre il letto del nostro riposo, la scuola di perfezione, l'amata nostra eredità. (Ep.I, p.601) Io non valgo ad intenderlo, solo so con certezza che sento una sete cocentissima di voler soffrire... Tu, mio buon Dio, mi hai fatto salire sulla croce del Figlio tuo. Sono convinto che mai ne discenderò. (Ep.I, pp.627 e 837) Amare Dio Gesù mi dice che nell'amore è Lui che diletta me; nei dolori invece sono io che diletto Lui. (Ep.I, p.335) Vi consoli...il dolce pensiero di amare Gesù e di essere assai di più da Lui riamato. (Ep.I, p.406) Consolatevi,...finché voi temete di non amare Dio, e temete pure di offenderlo, voi già l'amate, voi già non l'offendete. (Ep.II, p.370) Se in un'anima non ci fosse altro che la brama di amare il suo Dio, già c'è tutto, c'è Dio stesso, perché Dio non è dove non c'è il desiderio del suo amore: (Ep.III, p.721) ...l'anima che ha scelto il divino amore non può rimanersene egoista nel Cuore di Gesù, ma si sente ardere anche nella carità verso i fratelli...(Ep.III, p.962) Da parecchio tempo sento in me un bisogno, cioè di offrirmi al Signore vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti. (Ep.I, p.206) ... il bene che noi ci adoperiamo ad arrecare alle anime altrui, risulterà utile anche alla santificazione dell'anima nostra... (Ep.II, p.384) Confidare nella Madre celeste Quante volte ho confidato a questa Madre le penose ansie del mio cuore agitato, e quante volte mi ha consolato! Nelle maggiori afflizioni mi sembra di non aver più madre sulla terra, ma di averne una molto pietosa in Cielo. (Ep.I, p.276) Riaccendiamoci sempre più di amore per questa Mamma e siamo fidenti che nulla ci sarà negato, perché nulla manca a Lei che ha un cuore di Madre e di Regina. (12 luglio 1959) Mi sembra di penetrare quale fu il martirio della nostra dilettissima Madre... Oh se gli uomini penetrassero questo martirio! Chi riuscirebbe a compatire questa nostra cara Corredentrice? Chi le ricuserebbe il bel titolo di Regina dei Martiri? (Ep.I, p.384) Chi può darci la pace? La pace è la semplicità dello spirito, la serenità della mente, la tranquillità dell'anima, il vincolo dell'amore. La pace è l'ordine, è l'armonia in tutti noi: ella è un continuo godimento che nasce dal testimonio della buona coscienza; è l'allegrezza santa di un cuore in cui regna Dio. (Ep.I, p.607) Chi può donarci la pace? L'autore della pace è soltanto Iddio e il canale per usufruire di questa pace è la Mamma celeste. (9 luglio 1959) Sii molto umile Sii molto umile, questa è la virtù della virtù, ma sia una umiltà generosa e tranquilla. (Ep.III, p.775) Umiliati sempre ed amorosamente davanti a Dio ed agli uomini, perché Iddio parla a chi veramente tiene il suo cuore umile dinanzi a Lui e l'arricchisce dei suoi doni...(Ep.III, p.981) Sii sempre ben piccola e impicciolisciti ogni giorno davanti agli occhi tuoi. Oh Dio, che grandezza... è questa piccolezza! Questa è la vera grandezza dei figli di Dio. (Ep.III, p.338) L'umiltà e la carità sono le parole maestre, tutte le altre sono dipendenti da esse... L'una è la più bassa, l'altra la più alta. La conservazione di tutto l'edificio dipende dal fondamento e dal tetto... (Ep.III, p.588) Dio vuole che le nostre miserie siano il trono della sua misericordia e le nostre impotenze il seggio della sua onnipotenza. (Ep.III, p.561) La fede, dono di Dio No, mio Dio, io non desidero maggior godimento della mia fede. (Ep.III, p.422) ...questo è il lume che rischiarò i passi del popolo di Dio nel deserto, questo è il lume che risplende sempre nell'alta punta di ogni spirito accetto al Padre; questo è il lume che condusse i magi ad adorare il nato Messia, questa è la stella profetizzata da Balaam, questa è la fiaccola che dirige i passi di spiriti desolati. (Ep.III, p.400) La speranza, forza dell'anima Nella scuola di Gesù ho imparato essere il silenzio e la speranza la forza dell'anima. (Ep.I, p.650) Non pensate a ciò che succederà domani, perché il medesimo Padre celeste che oggi ha cura di voi, l'istesso pensiero avrà domani e sempre. (Ep.III, p.726) Si soffre, ma ho la certezza che in mezzo alle sofferenze e al buio pesto, in cui è immerso continuamente il mio spirito, non mi viene meno la speranza. (Ep.I, p.918) Non è giammai accaduto che un'anima che esperimenta in se stessa la debolezza e che ha ricorso a Dio per aiuto sia caduta. (Ep.III, p.70) Non vi spaventate... Rallegratevi perché quando meno ve l'aspettate il Signore farà risplendere nelle tenebre la luce. (Ep.II, p.292) La carità, regina di tutte le virtù Crescete sempre e mai stancatevi di avanzare nella regina di tutte le virtù, la carità cristiana. Considerate che non è mai troppo il crescere in questa bellissima virtù. Abbiatela cara assai, più ancora della pupilla degli occhi vostri, poiché è propriamente la più cara al nostro divin Maestro che con una frase tutta sua suole chiamarla "precetto mio". (Ep.II, p.383-384) Sappi... che la carità ha tre parti: l'amor di Dio, l'affetto a se stesso e l'amore verso il prossimo. (Ep.III, p.736) E' bella oltremodo la virtù della carità... il Figliuolo di Dio, appunto per accenderla nei nostri petti volle Egli stesso scendere dal seno dell'Eterno Genitore e farsi simile a noi per insegnarcela e facilitarne, coi mezzi da Lui lasciati, l'acquisto. (Ep.II, p.384) Non vi sgomenti la croce Voi soffrite, ma coraggio, poiché questa è la porzione toccata alle anime che hanno eletta la parte migliore del divin servizio, la croce...(Ep.II, p.515) Non vi sgomenti la croce. La prova più certa dell'amore consiste nel patire per l'Amato...e se un Dio per tanto amore soffrì tanto dolore, il dolore che si soffre per Lui diviene amabile quanto l'amore. (Ep.II, p.128) Quanto più siete tribolata, tanto più dovete esultare perché l'anima nel fuoco delle tribulazioni diverrà oro fino, degno di essere posto a splendere nella reggia del Cielo. (Ep.II, p.128) Seguiamo il divin Maestro per l'erta del Calvario, carichi della nostra croce... ringraziamolo e riteniamoci fortunati di tanto onore a noi fatto, sapendo che l'essere in croce con Gesù è sommamente più perfetto che contemplare solamente Gesù in croce. (Ep.II, p.249) Per arrivare al porto della salute Per arrivare al porto della salute - ci dice lo Spirito Santo - le anime degli eletti debbono passare e purificarsi nel fuoco delle dolorose umiliazioni, come l'oro e l'argento nel crogiuolo. (Ep.II, p.155) Potrebbe mai il grano riporsi nel granaio se non è scevro d'ogni zizzania o pula? Può mai il lino conservarsi nella cassa del padrone se prima non diviene candido? E così deve essere anche per l'anima eletta. (Ep.II, p.68) Combattete da forte ed otterrete il premio delle anime forti...Se il Signore vi mette alla prova, sappiate che Egli non permetterà che essa sia superiore alle vostre forze...sollevate lo sguardo in alto, accrescete il vostro coraggio. (Ep.III, p.244) Abbiamo sempre davanti agli occhi che qui sulla terra è luogo di combattimento e che in paradiso si riceverà la corona. Che qui è luogo di prova e che il premio si riceverà lassù. Che qui siamo in terra di esilio e la patria nostra vera è il cielo ed a quella bisogna aspirare di continuo. (Ep.II, p.453) Accostarsi al sacro banchetto Non devi tralasciare mai di accostarti al sacro banchetto del divino Agnello, poiché nessuna cosa raccoglierà meglio il tuo spirito che il suo Re, veruna cosa lo riscalderà tanto che il suo Sole, veruna cosa lo stempererà sì soavemente che il suo balsamo. (Ep.III, p.710) Quanto mi rende allegro Gesù! Quanto è soave il suo spirito! Ma io mi confondo e non riesco a fare altro se non che piangere e ripetere: "Gesù, cibo mio!" (Ep.I, p.230) Abbandonarsi fra le braccia della divina Bontà Abbandonati completamente tra le braccia della divina bontà del nostro celeste Padre e non temere, perché il tuo timore sarebbe più ridicolo di quello che potrebbe sentire un bambino nel grembo materno. (Ep.III, p.317) In tutti gli umani eventi...imparate a riconoscere ed adorare...la divina volontà... Non temete il nemico, egli non varrà nulla contro la navicella del vostro spirito, perché il nocchiero è Gesù e la stella è Maria. (Ep.III, p.65) Quante volte ci stende la mano, quante volte arresta la nostra corsa...verso il precipizio! Quante volte, dopo che noi L'abbiamo abbandonato, ci ha amorosamante riammesso ai suoi amplessi ! (Ep.II, p.141) Ripetete sempre e soprattutto nelle ore più tristi quelle bellissime parole di Giobbe: "Signore, anche se Tu mi uccidessi, in Te spererò." Coraggio dunque e non temete...l'anima che teme di perdersi non si perde; l'anima che combatte guardando Iddio canterà vittoria, intonerà l'inno del trionfo. (Ep.II, p.395) Vicino alla culla di Gesù Bambino Sta' molto vicino alla culla di questo grazioso Bambino... Se ami le ricchezze, qui vi troverai l'oro che i re magi vi lasciarono, se ami il fumo degli onori, qui vi troverai quello dell'incenso; e se ami la delicatezza dei sensi, sentirai la mirra odorosa, la quale profuma tutta la santa grotta. (Ep.III, p.346) L'Angelo della nostra vita La notte ancora al chiudersi degli occhi vedo abbassarsi il velo ed aprirsi dinanzi il paradiso; ed allietato da questa visione dormo in un sorriso di dolce beatitudine sulle labbra e con una perfetta calma sulla fronte, aspettando che il mio piccolo compagno della mia infanzia venga a svegliarmi e così sciogliere insieme le lodi mattutine al diletto dei nostri cuori. (Ep.I, p.308) Qule sarà...la consolazione quando, al momento della morte, l'anima vostra vedrà quest'Angelo sì buono che vi accompagnò lungo la vita e fu sì largo di cure materne? (Ep.II, p.405) Anime sante O anime sante, che libere d'ogni affanno, già vi state beando in Cielo in quel torrente di sovrane dolcezze, oh, quanto io invidio la vostra felicità! Deh, per pietà, poiché voi siete sì presso alla fontana di vita, poiché voi mi vedete morir di sete in questo basso mondo, siatemi propizie di un poco di cotesta freschissima acqua...Siatemi cortesi di un po' di aiuto. (Ep.I, p.676-677) |
"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
venerdì 19 settembre 2014
Dall'Epistolario di Padre Pio
Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio
Attualità del messaggio della Santa Vergine
IL SEGRETO DE LA SALETTE
(5/95)
Il 19 settembre 1846, a Melania Calvat e a Massimo Giraud apparve la Madre di Dio
L'attualità del messaggio loro trasmesso lascia ancora stupiti.
Da qualche tempo si sente parlare di statuette della Madonna lacrimanti sangue: l'opinione pubblica, cattolica e non, ne è rimasta turbata o stupefatta.
Indipendentemente da quelle che possono essere le convinzioni personali su queste manifestazioni, esse inducono a riflettere sul significato che sempre nella storia della cristianità siffatte realtà hanno rivestito.
Lasciando alle legittime autorità ecclesiastiche il giudizio definitivo sui recenti avvenimenti, osserviamo che, già nel secolo scorso, la Santa Vergine, in apparizioni riconosciute autentiche dalla Chiesa, ha affidato a veggenti messaggi e profezie poi puntualmente verificatesi.
Qui intendiamo parlare della apparizione della Madonna sulla montagna del La Salette, (paesino del Delfinato, poco distante da Corps, sulla strada tra Grenoble e Gap), perché il messaggio della Santa Vergine è insieme molto attuale e poco noto: la sua diffusione, infatti, fu ostacolata a causa del contenuto, in particolare di quella parte che oggi ci riguarda piú da vicino.
Il 19 settembre 1846 Melania Calvat, assieme a Massimo Giraud, raccontarono di aver ricevuto un messaggio e un segreto durante una apparizione della Madonna.
Dal 1860 Melania, poi entrata in religione con il nome di Maria della Croce - Vittima di Gesú, procedette a diverse redazioni del suo segreto, finché ne venne dichiarata autentica una, pubblicata nel 1879 con l'imprimatur del Vescovo di Lecce, mentre l'autorità ecclesiastica francese per qualche tempo non volle concedere il riconoscimento ecclesiastico.
Il racconto della apparizione della Madonna a La Salette, (dove oggi sorge un grandioso santuario, meta di una importante processione il 19 settembre di ogni anno), si può considerare, per i nostri scopi, composto essenzialmente di due parti principali.
Nella prima parte vengono descritti gli avvenimenti che interessarono buona parte dell'Europa di allora, e che si verificarono puntualmente: guerre civili in Francia, (la Comune di Parigi), in Portogallo, (lotte per l'istituzione della repubblica), in Italia, (guerre di Indipendenza); fine del potere temporale dei papi, (breccia di Porta Pia del 1870); carestie; lotte contro la religione, (legge sui frati del governo Cavour, politica ecclesiastica di Gambetta e Ferry in Francia); lassismo morale; decadimento ecclesiastico.
La seconda parte, (che riportiamo nella sua completezza nelle pagine che seguono affinché ciascuno possa valutare e giudicare in coscienza), è la parte piú discussa del segreto, perché riferentesi alla venuta dell'anticristo ed alla diffusione dell'eresia all'interno stesso della Chiesa.
Si dice chiaramente nella profezia che Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo.
Sono parole estremamente gravi, che vanno collegate a quelle che seguono nel messaggio stesso, e cioè alla indefessa sicurezza della vittoria finale del bene sul male, all'invito alla perseveranza nella fede cattolica apostolica romana, all'assistenza continua per gli apostoli degli ultimi tempi.
La parte di messaggio, che riportiamo, è una traduzione del testo approvato in lingua francese, come riportato nel libro Bénédictions et malédictions, prophéties de la révélation privée di JEAN VAQUIÉ, Dominique Martin Morin Editore, 1987, ISBN 2-85652-094-4, che, a sua volta, fa riferimento a M.CALVAT, L'apparition de la Très Sainte Vierge sur la montagne de La Salette, Imprimatur: Mgr. Zola, Lecce (Italie), 15 novembre 1879, Rome, 1922 (Societé St-Augustin).
Il libro può essere richiesto a Diffusion de la pensée française, B.P. 1, F-86190 Chiré-en-Montreuil, Francia, e vale la pena di procurarselo per avere il messaggio completo e altre rivelazioni contenute nella corrispondenza della veggente, rivelazioni che qui non possiamo riprodurre.
(omissis)
…I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e fare scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l'ateismo, lo spiritismo, e ogni sorta di vizi.
Nell'anno 1865 si vedrà l'abominio nei luoghi santi; nei conventi i fiori della Chiesa saranno putrefatti e il demonio diventerà come il re dei cuori.
Coloro che sono a capo delle comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l'amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra.
La Francia, l'Italia, la Spagna e l'Inghilterra saranno in guerra: il sangue scorrerà per le strade; il francese combatterà contro il francese, l'italiano contro l'italiano, vi sarà poi una guerra generale che sarà spaventevole. Per qualche tempo Dio non si ricorderà piú della Francia né dell'Italia, perché il Vangelo di Gesú Cristo non è piú conosciuto.
I malvagi userano tutta la loro astuzia; ci si ucciderà, ci si massacrerà reciprocamente perfino nelle case.
Al primo colpo della Sua spada fulminante le montagne e la natura tutta tremeranno di spavento perché i disordini e i crimini degli uomini trafiggono la volta celeste.
Parigi sarà bruciata e Marsiglia inghiottita; molte grandi città saranno scosse e inghiottite da terremoti; si crederà che tutto è perduto; non si vedranno che omicidi; non si sentiranno che colpi d'arma e bestemmie.
I giusti soffriranno molto, le loro preghiere, la loro penitenza e le loro lacrime saliranno fino al Cielo e tutto il popolo di Dio chiederà perdono e misericordia e chiederà il Mio aiuto e la Mia intercessione.
Allora Gesú Cristo con un atto della Sua misericordia grande per i giusti comanderà ai Suoi angeli che tutti i Suoi nemici siano messi a morte.
Improvvisamente i persecutori della Chiesa di Gesú Cristo e tutti gli uomini dediti al peccato moriranno e la terra diventerà come un deserto.
Allora si farà la pace, la riconciliazione di Dio con gli uomini; Gesú Cristo sarà servito, adorato e glorificato; dappertutto fiorirà la carità.
I nuovi re saranno il braccio destro della Santa Chiesa, che sarà forte, umile, pia, povera, zelante e imitatrice delle virtú di Gesú Cristo.
Il Vangelo sarà predicato dappertutto e gli uomini faranno grandi progressi nella fede perché vi sarà unità tra gli operai di Gesú Cristo e perché gli uomini vivranno nel timor di Dio.
Questa pace tra gli uomini non sarà lunga: venticinque anni di abbondanti raccolti faranno loro dimenticare che i peccati degli uomini sono causa di tutte le pene che arrivano sulla terra.
Un precursore dell'anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare come un Dio.
La terra sarà colpita da ogni sorta di piaghe, (oltre la peste e la carestia che saranno dovunque), vi saranno delle guerre fino all'ultima guerra, che sarà allora fatta da dieci re dell'anticristo, i quali re avranno tutti lo stesso progetto e saranno i soli a governare il mondo.
Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo; non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della fede, i miei veri imitatori crederanno nell'amore di Dio e nelle virtú che mi sono piú care.
Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell'età. La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell'attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini.
Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesú Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico, perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono piú le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.
Sarà durante questo tempo che nascerà l'anticristo da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell'impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità.
Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni essi si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell'inferno.
Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l'acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città.
Roma perderà la fede e diventerà la sede dell'anticristo. I demoni dell'aria con l'anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell'aria e gli uomini si pervertiranno sempre piú.
Dio avrà cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto, tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità.
Io rivolgo un appello urgente alla terra; Io chiamo i veri imitatori di Cristo fatto uomo, il solo e vero Salvatore degli uomini; Io chiamo i miei figli , i miei veri devoti, quelli che si sono dati a Me perché io li conduca dal Mio divin Figlio, quelli che Io porto, per cosí dire, nelle mie braccia, quelli che sono vissuti del Mio Spirito; infine Io chiamo gli Apostoli degli ultimi tempi, i discepoli di Gesú Cristo che sono vissuti nel disprezzo del mondo e di loro stessi, nella povertà e nell'umiltà, nel disprezzo e nel silenzio, nella preghiera e nella mortificazione, nella castità e nell'unione con Dio, nella sofferenza e sconosciuti al mondo.
È tempo che escano e vengano ad illuminare la terra.
Andate e mostratevi come i miei cari figli; Io sono con voi e in voi purché la vostra fede sia la luce che vi illumina in questi giorni di disgrazia.
Che il vostro zelo vi renda come gli affamati per la gloria e l'onore di Gesú Cristo.
Combattete, figli della luce, voi, piccolo numero che ci vedete, perché ecco il tempo dei tempi, la fine delle fini.
La Chiesa sarà eclissata, il mondo sarà nella costernazione.
Ma ecco Enoch ed Elia riempiti dello Spirito di Dio; essi predicheranno con la forza di Dio e gli uomini di buona volontà crederanno in Dio e molte anime saranno consolate; essi faranno grandi progressi per virtú dello Spirito Santo e condanneranno gli errori diabolici dell'anticristo.
Sciagura agli abitanti della terra!
Vi saranno guerre spaventose e carestie; pesti e malattie contagiose; pioverà una grandine spaventosa di animali; tuoni che scuoteranno le città; terremoti che inghiottiranno paesi; si udiranno delle voci nell'aria; gli uomini batteranno la testa contro i muri, essi chiameranno la morte, da un'altra parte la morte li supplizierà; il sangue scorrerà da ogni parte.
Chi potrà vivere se Dio non diminuirà il tempo della prova ?
Dal sangue, dalle lacrime e dalle preghiere dei giusti Dio si lascerà placare; Enoch ed Elia saranno messi a morte; Roma pagana sparirà; il fuoco del cielo cadrà e distruggerà tre città; tutto l'universo sarà colpito dal terrore e molti si lasceranno sedurre perché essi non hanno adorato il vero Cristo vivente tra loro.
È tempo, il sole si oscura; la fede sola vivrà.
Ecco il tempo, l'abisso si apre.
Ecco il re delle tenebre.
Ecco la bestia con i suoi sudditi, sedicente salvatore del mondo.
Egli si alzerà con orgoglio nell'aria per andare fino al Cielo; egli sarà soffocato dal respiro di San Michele Arcangelo.
Egli cadrà e la terra che da tre giorni sarà in continue evoluzioni, aprirà il suo seno pieno di fuoco; egli sarà sprofondato per sempre con tutti i suoi nei baratri eterni dell'inferno.
Allora l'acqua e il fuoco purificheranno la terra e consumeranno tutte le opere dell'orgoglio degli uomini e tutto sarà rinnovato: Dio sarà servito e glorificato.
Non intendiamo fornire interpretazioni di un testo legato ad espressioni profetiche ed apocalittiche, pienamente intelleggibile solo al momento della sua realizzazione, e nemmeno intendiamo infoltire la schiera dei millenaristi che, soprattutto in àmbito protestante, indicano scadenze precise per la parusia, ma neppure possiamo non interrogarci sul significato di questo messaggio, forse oggi troppo trascurato dalla Chiesa ufficiale, che collima con l'Apocalisse, dove si parla di martiri che rimarranno fedeli alla parola di Dio e che non avevano adorata la bestia e del príncipe delle tenebre che dovrà essere sciolto per un breve tempo, (Apocalisse, XX, 1-10).
Come sostiene uno dei piú famosi studiosi del settore, il gesuita Ugo Vanni, il riflettere sui messaggi escatologici ci «mette in guardia sia dal disimpegno di un pessimismo inerte, sia dall'illusione di un paradiso in terra […] richiede che ci assumiamo la responsabilità di una fede robusta, la quale, (consapevole come è di collaborare con un Cristo sempre presente e attivo ma trascendente), si sforza di dare il meglio, ma senza pretendere di controllare il risultato». (UGO VANNI, La struttura letteraria dell'Apocalisse, Morcelliana, Brescia, 1980 ).
Ammonisce l'esortazione evangelica: Ideo et vos estote parati, quia qua nescitis ora Filius hominis venturus est , (Quindi anche voi siate preparati, perché il Figlio dell'uomo verrà nell'ora piú impensata), (Matteo, XXIV, 44).
Luc de Pollien
<<Cor Mariæ
Immaculatum, intercede pro nobis>>
MiL - Messainlatino.it: "Vescovo di Roma in quanto Papa": le spiegazioni d...
MiL - Messainlatino.it: "Vescovo di Roma in quanto Papa": le spiegazioni d...: Tornando sull'argomento del fondamento e sull'origine della plenitudo potestatis del Papa già trattata nel suo articolo " Uno ...
"Chi assume il ministero petrino non ha più alcuna dimensione privata. […] La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro".
"Chi assume il ministero petrino non ha più alcuna dimensione privata. […] La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero, non revoca questo. Non ritorno alla vita privata, a una vita di viaggi, incontri, ricevimenti, conferenze eccetera. Non abbandono la croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di san Pietro".
giovedì 18 settembre 2014
Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce?
NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta
V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.
Dal libro delle Lamentazioni. 3, 27-32
È bene per l’uomo portare il giogo fin dalla giovinezza. Sieda costui solitario e resti in silenzio, poiché egli glielo ha imposto; cacci nella polvere la bocca, forse c’è ancora speranza;porga a chi lo percuote la sua guancia, si sazi di umiliazioni. Poiché il Signore non rigetta mai. . . Ma, se affligge, avrà anche pietà secondo la sua grande misericordia.
Che cosa può dirci la terza caduta di Gesù sotto il peso della croce? Forse ci fa pensare alla caduta dell’uomo in generale, all’allontanamento di molti da Cristo, alla deriva verso un secolarismo senza Dio.
Ma non dobbiamo pensare anche a quanto Cristo debba soffrire nella sua stessa Chiesa?
A quante volte si abusa del santo sacramento della sua presenza, in quale vuoto e cattiveria del cuore spesso egli entra!
Quante volte celebriamo soltanto noi stessi senza neanche renderci conto di lui!
Quante volte la sua Parola viene distorta e abusata!
Quanta poca fede c’è in tante teorie, quante parole vuote!
Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio anche tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a lui!
Quanta superbia, quanta autosufficienza!
Quanto poco rispettiamo il sacramento della riconciliazione, nel quale egli ci aspetta, per rialzarci dalle nostre cadute!
Tutto ciò è presente nella sua passione. Il tradimento dei discepoli, la ricezione indegna del suo Corpo e del suo Sangue è certamente il più grande dolore del Redentore, quello che gli trafigge il cuore. Non ci rimane altro che rivolgergli, dal più profondo dell’animo, il grido: Kyrie, eleison – Signore, salvaci (cfr. Mt 8, 25).
PREGHIERA
Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare, una barca che fa acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti.
Abbi pietà della tua Chiesa: anche all’interno di essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perché spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi. Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
Tutti:
Pater noster...
Eia mater, fons amoris,
me sentire vim doloris
fac, ut tecum lugeam.
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