lunedì 11 agosto 2014

ANNUNZIAZIONE E INCARNAZIONE - MARIA VERGINE E MADRE.



- «Mandate, o Signore, ve ne scongiuro, colui che dOvete mandare», dice Mosè a Dio (Exod. IV, 13). E il desiderio di Mosè, i voti dei patriarchi, le promesse di Dio furono adempite. Consultate S. Luca e vi narrerà che, giunta la pienezza del tempo, «fu mandato da Dio l'angelo Gabriele ad una vergine di nome Maria, abitante in Nazareth, città della Galilea. Come l'angelo fu entrato dov'ella trattenevasi, le disse: Io ti saluto, o piena di grazia; il Signore è con te; tu sei benedetta fra tutte le donne» (LUC. I, 26-28).


«Io vi saluto, esclama qui S. Gregorio taumaturgo, tempio del Dio vivente; perché voi darete alla luce la suprema gioia del mondo; sarete la gloria delle vergini, il giubilo delle madri (Serm. II de Annunt.)».



Gratia plena; piena di grazia, perché la grazia si versò sopra di lei dalle sorgenti divine, a guisa d'immenso fiume che tutta l'involse: i santi non n'ebbero a suo paragone che rigagnoli. Ella, come la prediletta di Dio, ricevette tutte le grazie di ogni sorta. Sì, essa è piena di grazia, - gratia plena; - e di qual grazia mai, commenta S. Pier Crisologo: «di quella grazia che diede gloria al paradiso, un Dio alla terra, la fede alle genti, la morte ai vizi, l'ordine alla vita, una regola ai costumi. Questa è la grazia che apportò l'angelo, questa è la grazia che ricevette la Vergine destinata ad essere il faro di salute a tutti i secoli (Serm. CXLIII)». 


Al saluto di Gabriele « Maria è riempita di grazia, dice S. Agostino, Eva è mondata dalla sua colpa; la maledizione di Eva si cangia nella benedizione di Maria (Serm. XVIII de Sanctis)». Una giovane verginella concepisce un Dio e lo riceve nel suo seno immacolato, per dar pace al mondo,. trionfo al cielo, salute agli uomini, vita ai morti; per congiungere l'uomo a Dio, per abbassare Dio fino all'uomo e fare di questo quasi un Dio.


Il Signore è teco - Dominus tecum. - Queste parole spiegano la pienezza delle grazie di cui fu arricchita Maria; il Signore l'assiste, è con lei in modo affatto speciale, per compiere l'opera divina dell'incarnazione del Verbo. Perciò, S. Agostino, commentando questo passo, così si esprime: Il Signore, o Maria, è con voi, con voi perché nel vostro spirito, con voi perché nel vostro seno, con voi perché vostro sostegno (Serm. XVIII de Sanct). 


Osserva S. Bernardo a questo proposito: «E che meraviglia, se è chiamata piena di grazia colei con la quale era il Signore? Piuttosto dobbiamo stupirci che colui il quale aveva mandato l'angelo alla Vergine, fu trovato dall'angelo già presente in Maria. Dio fu più agile dell'angelo, lo prevenne. Sì, Dio è con tutti i santi; ma egli era in modo particolare con Maria alla quale si congiunse con un vincolo così stretto, che non solo le si unì di volontà, ma di corpo; come se dalla sua sostanza e di quella della Vergine formasse un solo Cristo il quale, senz'essere interamente l'opera o tutta di Dio o tutta di Maria, fosse nel medesimo tempo tutto di Dio e tutto di Maria, e non formasse due figli, ma un solo figlio dell'uno e dell'altra (Serm. II I super Missus est)».


Il medesimo dottore insegna ancora come la Santissima Trinità tutta si trova in Maria. «Né si trova in voi, dice, solamente Dio il Figlio, che vestite della vostra carne; ma ancora Dio lo Spirito Santo, per cui virtù concepite e Dio Padre che generò colui che voi concepite. Con voi è il Padre il quale ha fatto figlio vostro il figliuol suo; con voi è il Figlio, il quale compie l'ammirabile mistero dell'incarnazione; con voi è lo Spirito Santo il quale d'accordo col Padre e col Figlio santifica il vostro seno verginale (Serm. III super Missus est)



Tu sei benedetta tra le donne - Benedicta tu in mulieribus. ­ «Veramente benedetta, dice S. Pier Crisologo, è colei che fu più sublime del cielo, più potente della terra, più grande dell'universo; colei che sola contenne colui che il mondo intero non può contenere. Essa portò colui che porta il mondo; generò il suo proprio creatore; nutrì colui che nutre ogni creatura. Fu già tempo in cui la benedizione dei patriarchi invocava la pinguedine della terra; ora ecco che la terra nostra, il seno di Maria, ha dato il suo frutto divino (Serm. CXIV)». 


«Siate dunque benedetta, o vergine avventurata, dice S. Brigida, siate benedetta voi, nella quale l'Onnipotente si è fatto bambino; voi, nella quale il Signore eterno è divenuto il figlio nel tempo; voi nella quale Dio, il creatore invisibile, si è fatto creatura visibile!» (Revel. lib. III, c. XXIX).


«Com'ebbe Maria udito la voce dell'angelo, si turbò alle sue parole, e pensava che cosa volesse dire quel saluto. Ma l'angelo le soggiunse: Non temere, Maria; tu hai trovato grazia presso il Signore» (Luc. I, 29-30). 

«Ah non temere, o Maria, commenta qui S. Bernardo: non stupirti se viene un angelo, perché viene a te Colui che è ben più grande dell'angelo. Come mai ti sorprende la venuta di un angelo, mentre hai con te il Signore degli angeli? Forse che non sei degna di vedere un angelo, tu che vivi da angelo? Perché non potrà un angelo visitare una compagna della sua vita? E certo, vita veramente angelica è la verginità, poiché la Scrittura dice che chi rimane vergine sarà come un angelo di Dio (Serm. in Nativ. B. M. V.)». Venite, o Signore Gesù, togliete gli scandali dal vostro regno che è l'anima mia, e regnate in lei da assoluto padrone! Venite, Signore Gesù, per mezzo di Maria, a salvarci!....


«In prova di questo tu concepirai, continuò l'angelo a Maria, e partorirai un figlio, a cui porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo e il Signore Iddio gli darà il trono di Davide suo padre; ed egli regnerà in eterno su la casa di Giacobbe e il suo impero non vedrà confine. - E Maria rispose: - Come può questo avvenire, mentre io non conosco uomo? E l'Angelo le replicò: - Su di te verrà lo Spirito Santo e tu sarai adombrata dalla virtù dell'Altissimo. Perciò il frutto santo che nascerà dalle tue viscere, sarà chiamato Figliuolo di Dio» (Luc. I, 35).



Lo Spirito Santo verrà sopra di te: per conseguenza la concezione di Gesù Cristo è santa. Come uomo Gesù è santo, non solamente in forza dell'unione sua ipostatica col Verbo, ma ancora in virtù della sua divina concezione, poiché fu concepito non da uomo o da angelo, ma di Spirito Santo. Per il suo divino concepimento, Gesù non era punto il figlio di Adamo, non poteva ereditare da lui il peccato originale e nascere peccatore, ma era tutto puro e tutto santo.



«Un Dio, osserva S. Bernardo, non poteva nascere che da una Vergine; una Vergine non poteva né concepire né partorire altri che un Dio (Homil. II sup. Missus est)». S. Clemente di Gerusalemme avverte che il Signore volle nascere da una vergine, per significare che i membri suoi nascerebbero, secondo lo Spirito Santo, dalla Chiesa vergine (Catech. XII).



E la virtù dell'Altissimo ti adombrerà, cioè come commenta S. Gregorio, il Verbo di Dio prenderà in te un corpo che sarà come ombra della divinità, che la velerà e nasconderà come ombra (Moral. lib. XXXIII, c. II). Per la parola ombra, S. Ambrogio intende la vita presente e mortale che lo Spirito Santo ha dato a Gesù Cristo; essa infatti è come l'ombra della vera vita dell'eternità (In psalm. CVIII, Serm. V). 


Il medesimo S. Ambrogio, S. Agostino e parecchi altri padri così spiegano le citate parole del Vangelo: Ombra rinfrescante, la grazia dello Spirito Santo, vi riparerà, o Vergine benedetta, dalle fiamme della concupiscenza carnale, affinché concepiate Gesù, sotto la sola impressione di un amore purissimo.


S. Agostino dà ancora quest'altra spiegazione: «La virtù dell'Altissimo vi coprirà con la sua ombra, cioè si attaccherà a voi, si adatterà al vostro essere come ombra al corpo, perché la debolezza umana non varrebbe a sopportare tutta la forza e l'effetto di questa virtù» (Lib. Vet. et Nov. Testam. c. LI). Consimili espressioni adopera S. Ilario: «La virtù dell'Altissimo vi coprirà della sua ombra, cioè vi proteggerà e vi ravvalorerà perché possiate provare la forza dello Spirito Santo nel grande, impareggiabile prodigio del concepimento del Figliuolo di Dio».



Lo Spirito Santo vi coprirà della sua ombra, cioè nasconderà, il segreto dei segreti, il mistero dei misteri che in voi si compie, o Maria! Egli velerà ad ogni occhio il più stupendo dei miracoli; la sua ombra farà l'effetto di una nube. Questa nasconde il sole e produce la pioggia, ricopre la terra e la feconda bagnandola; così è di voi, o Vergine immacolata; coprendovi, l'ombra dello Spirito Santo vi renderà feconda, secondo quelle parole d'Isaia: «Versate, o cieli, la vostra rugiada, piovete, o nubi, il giusto; aprasi la terra e germogli il Salvatore» (ISAI, XL V, 8).



S. Bernardo dice: «La meravigliosa incarnazione del Verbo è un mistero che la Trinità ha voluto operare da se stessa in Maria sola e con Maria sola. Solo alla Beata Vergine fu dato comprendere quello ch'ella sola doveva provare. Quando l'angelo, all'interrogazione da lei mossale com'avverrebbe questo prodigio, rispose: Lo Spirito Santo vi adombrerà, è come se avesse detto: Perché chiedere a me quello che ben presto troverete in voi? Voi lo saprete di certa scienza e lo saprete a vostra grande ventura; ma lo saprete dall'autore medesimo del prodigio. La mia missione è solo quella di annunziarvi il vostro concepimento verginale e divino (Serm. IV sup. Missus est)».



Perciò il frutto che nascerà da te, sarà chiamato il Figliuolo di Dio. Egli sarà santo in virtù dell'operazione dello Spirito Santo ed in forza dell'unione sua ipostatica col Verbo: sarà il Figlio di Dio per natura, a differenza di noi che lo siamo solamente per grazia, per adozione... 


«Ed ecco, continua il messaggero celeste, che la cognata tua Elisabetta ha concepito anch'essa un figlio nella sua vecchiaia» (Luc. I, 36). L'angelo conferma il miracolo dell'incarnazione con un altro miracolo, «affinché, dice S. Bernardo, con l'aggiungersi miracolo a miracolo, si aumenti la gioia sicché tocchi il colmo (Ib.)». Poiché niente è impossibile a Dio (Ib. 37). «In Dio, come osserva il citato S. Bernardo, la parola non si differenzia dall'intenzione, perché è la verità; né l'opera dalla parola, perché egli è l'onnipotenza; né il modo dal fatto, perché è la sapienza (Ib.)».


A questo punto l'inviato di Dio si arresta e tace, rispettosamente aspettando il consenso e la risposta di Maria. 

«O Vergine benedetta, esclama S. Bernardo, Adamo; Abramo, Davide, i patriarchi, i profeti, il mondo tutto prostrato ai vostri piedi, sta aspettando ansioso questo vostro consenso liberatore. E non senza grande ragione, perché dalla vostra bocca dipende la consolazione degli afflitti, la redenzione degli schiavi, la liberazione dei dannati, la salute insomma di tutti i figli di Adamo, dell'universo intero. 

Date, o Vergine incomparabile, una pronta, affermativa risposta. Deh! affrettatevi, o Signora, a proferire questa parola, che aspettano trepidando la terra, il limbo, il cielo. Ma che dico? Il Signore, il Re dell'universo. desidera anch'egli medesimo questo vostro consenso con tanto ardore con quanto si compiacque della vostra bellezza; poiché per questo consenso egli vuole salvare il mondo (Serm. VI sup. Missus)».


Cielo, limbo, terra, rallegratevi e tripudiate, Maria consente! Maria risponde: «Ecco l'ancella del Signore facciasi di me secondo la tua parola» (Luc. I, 28). Fiat, si faccia, sia come tu dici, o angelo del Signore; e al suono di questa parola, in quell'istante fortunato e supremo il Verbo si è fatto carne (IOANN. I, 14). 


A questa parola fiat, Dio si fa uomo, l'uomo diventa Dio; il cielo si abbassa, la terra s'innalza; Dio ha una madre, una vergine ha un Dio per figlio; gli angeli stupiscono, la terra esulta, freme l'inferno. Tutto è salvo!... 

Con un solo fiat il mondo è cavato dal nulla, con un solo fiat di Maria, il mondo è redento, è salvo. Divenga pure io madre, dice Maria, ma sì che rimanga a un tempo vergine; e allora del prezioso sangue della Vergine lo Spirito Santo forma il corpo di Gesù Cristo; e l'anima e la divinità si uniscono a quel corpo con quella prontezza medesima con cui l'ostia diviene il corpo e il sangue di Gesù Cristo al suono di quelle parole: «Questo è il mio corpo» - Hoc est corpus meum - 


Un fiat di Dio crea il mondo; un fiat di Adamo lo perde; un fiat di Maria permette l'incarnazione del Verbo e salva l'universo; un fiat del sacerdote pone Gesù Cristo su l'altare; un fiat dell'Onnipotente risusciterà tutti gli uomini e li trasporterà nel luogo del giudizio.
Si faccia di me secondo la tua parola; e Maria diventa in quel punto la sposa, la madre di Dio; la nostra carne, la sposa del Verbo. 

«Il Verbo si è fatto carne, esclama S. Pier Damiani; ecco quello che la natura ammira, che l'angelo riverisce, che l'uomo anela, che stupisce il cielo, che consola la terra, che sgomenta l'inferno» (Serm. da Annunt.). 

Un angelo annunzia, dice S. Bernardo, la virtù dell'Altissimo copre Maria, lo Spirito Santo sopravviene, la Vergine crede e credendo concepisce, restando vergine (Serm. I, in vig. Nativ.)».


«E l'angelo prese da lei commiato» (Luc. I, 38). L'angelo tolse congedo dopo di avere compiuto la sua missione e ottenuto il consenso di Maria, perciò dopo l'incarnazione del Verbo. Si crede che l'arcangelo Gabriele nel ritirarsi si prostrò ai piedi di Maria e per venerare la Madre di Dio e per adorare il Verbo divino in lei incarnato; appunto ad imitazione dell'angelo, noi ripetendo quelle parole - Et Verbum caro factum est - chiniamo il capo e pieghiamo il ginocchio...



S. Bernardo asserisce che la Vergine divenne degna di essere la madre di Dio, in virtù dell'atto di fede e di obbedienza che fece consentendo, dietro la parola dell'angelo, alla incarnazione del Verbo e che questo solo atto fu più meritorio che non tutti gli atti di virtù fatti dagli angeli e dai santi (Concl. LXI, c. XII, art. 1). E il Suarez, commentando queste parole, mette in rilievo che per l'atto di cui parliamo, Maria meritò la dignità di madre di Dio; dignità la quale richiedeva la più grande grazia e la più alta gloria (De B. Virg.).



Molti miracoli si contengono nel miracolo dell'incarnazione. 


Il primo è che una vergine concepì rimanendo vergine...; 
il secondo fu che lo Spirito Santo coprì Maria della sua ombra, formò su l'istante in lei tutt'intero il corpo di Gesù Cristo e vi unì un'anima perfetta...; 
il terzo, che il Verbo si unì in quel medesimo tempo a quell'anima e a quel corpo...; 
il quarto, che Dio si fece uomo...; 
il quinto, che l'uomo diventò Dio...; 
il sesto, che nel punto stesso dell'incarnazione, Gesù bambino fu riempito di sapienza e d'intelligenza...; 
il settimo, che fu concepito senza macchia originale e colmo di grazia...; l'ottavo, che l'anima santa di Gesù vide, dal primo momento della sua creazione, l'essenza di Dio e a lui si offerse per soffrire il supplizio del Calvario e riscattare gli uomini...


Eva, la prima vergine, fu formata dal primo uomo vergine, Adamo: 


al contrario, Gesù Cristo, il secondo uomo vergine, fu formato dal corpo della seconda vergine Maria.







- «Giacobbe generò Giuseppe sposo di Maria, dalla quale nacque Gesù che è chiamato il Cristo» (MATTH. I, 16). L'evangelista non dice, Giuseppe generò Gesù, come aveva detto degli antenati del Messia: Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, e via di seguito. E nemmeno dice: Maria generò Gesù, quantunque ciò sia vero, ma scrive: Maria dalla quale nacque Gesù. Con questo modo di parlare, indica: 

l° che Gesù nacque da Maria non per effetto di causa naturale, ma di virtù soprannaturale, per la potenza cioè e l'operazione dello Spirito Santo; 

2° che Gesù non fu generato da Giuseppe, ma che nacque da sua madre sola e per conseguenza da una vergine; 

3° che l'incarnazione è opera dello Spirito Santo, come causa precipua. Maria ne fu la causa secondaria, attivamente per il consenso che diede all'angelo; passivamente, fornendo il suo sangue perché fosse la materia del Corpo di Gesù Cristo...


Tu sei benedetta fra le donne 


Benedicta tu in mulieribus (Luc. I, 28). Queste stesse parole furono dette di Giaele che uccise Sisara e di Giuditta che abbatté Oloferne, ma in modo, ben più vero e perfetto convengono a Maria. Voi siete, o Maria, la sola specialmente benedetta fra tutte le donne, perché restando vergine, diventerete madre; e come concepirete senza compiacenza, così partorirete senza dolore l'Unigenito di Dio...


Benedicta tu in mulieribus - Tu sei benedetta fra le donne. Così l'angelo saluta Maria per indicare che vi è in lei quanto di più perfetto si trova nei tre stati della donna, che sono la verginità, il matrimonio, la vedovanza. 


Nella vergine si loda l'integrità e non la sterilità; nella vedova la libertà non la solitudine; nella sposa la buona educazione della prole, non la perdita della verginità. Solo Maria è vergine senza sterilità, è libera non ostante il suo matrimonio con S. Giuseppe ed è feconda senza scapito della verginità. Perciò si trova in lei riunito quanto vi è di buono nelle tre condizioni della donna, e schivato tutto ciò che vi è di difettoso. Ecco perché l'angelo la dichiara benedetta fra tutte le donne.


Sì, voi siete, o Vergine Santa, quella donna avventurata di cui settecent'anni innanzi Isaia aveva profetato: «Ecco che la vergine concepirà e partorirà un Figlio, il cui nome sarà Emmanuele» (ISAI. VII, 14). «Egli sarà grande, soggiunge l'evangelista che ne descrive la nascita, e sarà chiamato il Figlio dell'Altissimo; regnerà in eterno su la casa di Giacobbe, e l'impero suo non avrà confini» (Luc. I, 32-33).


<<Cor Mariæ Immaculatum, intercede pro nobis>>

PUO' servire certamente

Ritrova il buonumore con i cibi del sorriso

La dieta per scacciare stress e tristezza con gli alimenti che scatenano, nel cervello, euforia e benessere. Magia a tavola? No, è una questione di chimica



La dieta per scacciare stress e tristezza con gli alimenti che scatenano, nel cervello, euforia e benessere. Magia a tavola? No, è una questione di chimica
Disegno di umberto Grati.
Disegno di umberto Grati.


Se l'umore va giù, un buon piatto di spaghetti può aiutare. Ma anche una fumante minestra di lenticchie o una ricca portata di verdure fresche di stagione. Non è solo una questione di palato, ma il risultato di particolari reazioni chimiche innescate dai cibi del sorriso e in grado di influenzare i nostri stati d'animo, scacciando tristezza, stress e cattivo umore. Senza dimenticare il piacere e la felicità che può dare il tempo impiegato a preparare i pasti, la creatività e la fantasia nel presentare i piatti e una piacevole compagnia a tavola.


Della dieta del buonumore si è fatta paladina Jo Pratt, stella nascente della gastronomia internazionale e autrice di un libro, ormai divenuto un must di una certa tendenza glamour in cucina: In the mood for food. Ma di moda passeggera la cucina della felicità ha ben poco, poiché in realtà è un concentrato di sane abitudini alimentari legate alla tradizione mediterranea, al rispetto della stagionalità degli alimenti, ma anche alla saggezza del mondo contadino.

È bene sapere, comunque, che ci sono particolari alimenti che aiutano a regolare i toni dell'umore perché contengono sostanze capaci di agire sui neurotrasmettitori, ovvero i «messaggeri» in viaggio verso il nostro cervello e il sistema nervoso. Tra questi, la serotonina e la dopamina giocano un ruolo chiave nel determinare gli stati d'animo. Se latitano, scarseggia anche la nostra capacità di gestire l'ansia e lo stress e di provare emozioni positive.

A completare la squadra ci sono poi l'acido gamma aminobutirrico, regolatore del tono muscolare, e le endorfine che stimolano le sensazioni d'euforia e di benessere. «La serotonina, uno dei neurotrasmettitori più importanti, ha come precursore il triptofano», spiega Pietro Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione. «È un aminoacido che l'organismo non produce da solo ma che assume con alcuni alimenti, come il latte e i latticini, il tuorlo d'uovo, il tacchino, i semi oleosi, il cioccolato, le banane, il riso, la pasta. Ormai è dimostrato, ma lo dicevano anche i nostri nonni, che bere un bicchiere di latte concilia il sonno (guarda: i cibi per dormire bene), così come mangiare la pasta a cena aiuta ad allentare la tensione e dona un po' di buonumore».

Al di là dei calcoli su grassi e calorie, dovremmo recuperare la capacità di ascoltare i messaggi che il corpo ci invia: l'organismo si autoregola e ci indirizza naturalmente verso i cibi che ci fanno star bene. «Questo spiega le voglie improvvise di dolci, o di pasta o di cibi salati. L'importante, come sempre, è non abbandonarsi agli eccessi», continua Migliaccio.

Nei broccoli e nel salmone
la vitamina dell'energia
Per partire con il piede giusto e assicurare al cervello vitalità e buonumore, il primo consiglio è di fare il pieno di vitamina B12 (guarda: i cibi ricchi di vitamina B), la vitamina dell'energia, e di acido folico. Si trovano nel pollo, nel salmone, nei broccoli, nei fagioli, nei piselli, nella carne di manzo.

L'abitudine, poi, di mangiare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura, è una potente alleata del nostro benessere. In particolare ilpomodoro, perché ricco di licopene e l'uva per il contenuto di resveratrolo, entrambi importanti antiossidanti. Le banane, ricche di dopamina, vitamina B6, magnesio e potassio, allentano la tensione, mentre gli agrumi, con il loro alto contenuto di vitamina C, rafforzano le difese immunitarie.



Tra i sali minerali, un posto d'onore viene riservato al magnesio (leggi: magnesio contro i crampi mestruali), che tra le varie proprietà ha anche quella di rendere l'organismo più resistente allo stress e di facilitare la trasmissione degli impulsi nervosi. Buone fonti di magnesio sono i vegetali a foglia verde, le carni bianche, le banane, i legumi secchi e il cioccolato.


Tra gli antiossidanti che aiutano anche a combattere le cosiddette depressioni stagionali, non va dimenticato il selenio, di cui si raccomanda di assumere almeno 55 microgrammi al giorno, quantità presente in un piatto di pasta e fagioli, in una bistecca di carne bianca, nei formaggi, ma anche in un risotto ai frutti di mare.

Nelle giornate grigie
mangia il tuorlo d'uovo
E a proposito di mare, il pesce è un ottimo alleato del buonumore. Il pesce azzurro e, ancora di più, il salmone sono ricchi di omega 3 (leggi: i pesci più ricchi di omega 3), gli acidi grassi polinsaturi, amici del cuore e regolatori dei livelli di colesterolo e trigliceridi. Ma gli omega 3 sono anche un costituente fondamentale del tessuto cerebrale. Un'altra potente sostanza anti-stress è la vitamina D (guarda: i cibi più ricchi di vitamina D), che il nostro organismo sintetizza aiutato dal sole; nelle giornate grigie e fredde, si può compensare scegliendo di mangiare il rosso d'uovo (almeno una volta la settimana), i formaggi freschi, i pesci grassi, come la sarda, lo sgombro, l'aringa, il salmone, la triglia.

Tra gli alimenti che contribuiscono a tenere alto l'umore, non si possono trascurare i cereali. Il consiglio è di consumarli integrali, perché gran parte delle sostanze benefiche sono contenute nella crusca e nel germe, le parti che nei processi di raffinazione vengono eliminati. Dunque, via libera a riso (che concilia la meditazione), orzo, farro, miglio. In coda alla classifica si trova invece il mais, povero di triptofano.

I semi oleosi, come i semi di girasole, le mandorle, i pinoli, il sesamo, le noci, sono un ottimo cibo per la mente. Le noci in particolare, secondo la dottrina medievale della segnatura (ovvero la similitudine tra un oggetto o una parte di esso e una funzione dell'organismo umano), per la forma del gheriglio erano associate al cervello umano, e dunque utili per curare disturbi cerebrali. Questi frutti, tra l'altro, sono fra i pochi alimenti vegetali con un alto contenuto di omega 3.

La cucina del buonumore non può trascurare le erbe aromatiche, in particolare il basilico, che oltre ad insaporire i cibi e facilitarne la digeribilità, contiene sostanze preziose per il cervello, come la colina, un nutriente essenziale per la formazione dei fosfolipidi, importanti per la salute dei tessuti nervosi.

In effetti, i cibi che ci danno buonumore sono quelli più accattivanti. L'apporto di sostanze benefiche è direttamente proporzionale alla gratificazione che ci regala gustare del pesce fresco o una pasta al pomodoro. Alimentarsi bene è già di per sé gratificante. Ancora di più lo è se ci fa piacere preparare le pietanze. Magari usando creatività ai fornelli. E magari preparando una bella tavola, con una composizione di fiori al centro. «Non è un azzardo affermare che anche il nostro stomaco è dotato di un suo cervello, ovvero un insieme di neuroni che avvolge il tratto gastrointestinale», aggiunge Matteo Giannattasio, docente di qualità degli alimenti e salute del consumatore presso l'Università di Padova (leggi: hai un cervello nella pancia). «È una sorta di cervello enterico che lavora autonomamente, controllando per esempio la peristalsi o le secrezioni di ormoni a livello dell'apparato gastrointestinale, ma che interagisce continuamente anche con il cervello della testa. La serotonina, per dire, che è la sostanza che dà senso di sazietà e di soddisfazione, è sintetizzata in gran parte nell'intestino per poi migrare al cervello». Insomma, è anche dal cervello della pancia che viene il buonumore.
Maria Teresa Marino - OK Salute e benessere



+++

Il miglio: cereale super energetico e antistress


cereali sono alimenti molto importanti nella nostra alimentazione, ci forniscono infatti una buona dose di energia, tolgono il senso della fame e, perché no, sono anche buoni!!! Oggi voglio parlarvi del miglio, un cereale che la maggior parte delle persone conosce solo come mangime per gli uccellini domestici. In realtà questi piccolissimi chicchi sono molto preziosi anche per l’organismo umano, lasciate quindi liberi gli uccellini e siate voi a mangiare il miglio (non il loro, ma quello che si vende per gli umani naturalmente ;-) ).


Anticamente il miglio veniva consumato quasi quotidianamente insieme ad altri tipi di cereali, legumi e verdure (bei tempi!) anche perché si poteva conservare per lungo tempo. Quali sono le sueproprietà? La lista è lunga:
    • Facilmente digeribile

    • Ricco di Sali minerali (per citarne alcuni: ferro, magnesio, silicio, potassio, calcio)

    • Fornisce un ottima quantità di carboidrati e una discreta dose di aminoacidi (future proteine) facilmente assimilabili

    • Contiene vitamine del gruppo B, A, E

    • Quello decorticato non contiene glutine, è adatto quindi anche ai celiaci

    • Grazie alla presenza di acido silicico è un grande alleato di pelle, denti, capelli e unghie

    • E’ diuretico ed energizzante

    • Combatte depressione, stanchezza, anemia e stress

    • E’ adatto anche ai bambini (famose sono le pappette di miglio!)

    • Consigliato anche in gravidanza dato che sembra avere un potere antiabortivo

  • E' l’unico cereale alcalinizzante, almeno secondo la gran parte delle scuole di pensiero


Come utilizzarlo in cucina

Il miglio è abbastanza rapido da cucinare e non ha bisogno di ammollo. E’ importante non lessarlo e scolarlo per evitare di gettare via con l’acqua tutte le proprietà ma è buona cosa cuocerlo in una casseruola aggiungendo il doppio di acqua rispetto alla quantità di cereale che volete preparare lasciando cuocere lentamente per 15/20 minuti. Si può mangiare in tanti modi ma, una volta cotto, grazie alle presenza dell'amido si presta molto bene a realizzare sformati, crocchette o polpette insieme a verdure, spezie o a quello che più preferite. Una ricetta ottima che ho già sperimentato la trovate qui. Non è necessario aggiungere l’uovo (io non l’ho messo) basta un po’ di pangrattato per condensare meglio il tutto e poi, se le gradite, potete aggiungere un po’ di curcuma o altre spezie. Con il miglio si prepara anche un ottimo latte vegetale, alternativa validissima a quello vaccino! Potete trovarlo nei negozi di alimentazione naturale ma anche prepararlo da soli in casa.  Tante altre ricette a base di miglio si trovano facilmente su internet, sperimentate e fatemi sapere! ;-)

Alla prossima