I Giovanni di Gesù eucaristico.
«Sacerdoti miei prediletti, oggi è la vostra festa.
È il giorno che ricorda l'ultima Cena, l'istituzione della Eucarestia e del
nuovo Sacerdozio nel Cenacolo di Gerusalemme.
È la vostra festa, perché spiritualmente nel Cenacolo eravate presenti
anche voi, a cui è stato partecipato il Sacerdozio ministeriale di Gesù.
Sono la Mamma di voi Sacerdoti, perché da Gesù mi siete stati affidati, in
maniera particolare, nella persona del vostro fratello Giovanni.
Entrate oggi nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato.
Apritemi la porta della vostra casa sacerdotale, perché vi possa entrare
come Mamma che vi ama, vi forma e vi conduce, assecondando anche
il desiderio che oggi, con la sua lettera, vi ha comunicato il mio Papa,
primo figlio della mia materna predilezione.
È questo il modo più bello di vivere il giovedì santo dell'anno mariano,
a Me consacrato.
Allora Io vi conduco a realizzare pienamente il mistero di amore del vostro
Sacerdozio; vi aiuto ad essere fedeli agli impegni che avete assunto,
in particolare a quello del celibato; vi indico il cammino che dovete
percorrere per rispondere a un così grande dono, che vi è stato dato da
mio figlio Gesù.
Vi porto ad essere Sacerdoti secondo il suo Cuore divino e misericordioso.
- Per questo vi faccio crescere in una profonda intimità di vita con
Me, in maniera semplice e spontanea, in modo che Io possa vivere con voi,
nella dimora della vostra vita sacerdotale,
come vivevo nella sua casa con l'apostolo Giovanni.
Guardate i bambini come si lasciano condurre dalla mamma,
seguono le sue indicazioni, ascoltano i suoi insegnamenti, si attendono
tutto da lei.
Così fate anche voi.
Abituatevi a fare ogni cosa con Me: quando vi alzate, pregate, celebrate
la santa Messa, recitate la liturgia delle Ore, siete assorbiti dalla
vostra attività apostolica.
Anche quando rendete più bella la Chiesa, volete fare cose nuove,
fatele con Me, in spirito di filiale confidenza e di abituale dipendenza.
Allora mai nulla turberà la pace del vostro cuore.
Se il mio Avversario farà di tutto per portarvi al turbamento, troverà
attorno a voi una corazza impenetrabile e voi sarete sempre immersi in
una pace inalterabile, sarete condotti alla cima più alta della quiete interiore
e della contemplazione.
- Vi conduco anche ad una abituale intimità di vita, di amore,
di adorazione, di ringraziamento e di riparazione a Gesù presente nella
Eucarestia.
Con lo slancio della fede che vi illumina, con la fiamma dell'amore che vi
consuma, con la forza di amanti sinceri, di sentinelle vigilanti, voi dovete
andare al di là dell'apparenza per sperimentare nell'anima la presenza di
Gesù nella Eucarestia, perché, sotto il candido velo di ogni Ostia
consacrata, Gesù è realmente presente fra voi.
Voi non lo potete vedere; è come se foste qui e Lui fosse al di là di una
porta chiusa.
C'è soltanto questo diaframma, che vi impedisce di vederlo con gli occhi,
di ascoltarlo con le orecchie, di comunicare con Lui attraverso i sensi
esterni del corpo.
Ma voi dovete andare oltre le apparenze per fare comunione con Lui,
attraverso le potenze dell'anima.
Guidaci o Madre, alla salvezza eterna.
La potenza dell'intelletto vi fa vedere Gesù nello splendore del suo Corpo
glorioso, come è apparso a Me dopo la sua resurrezione, tutto luce, col
volto incantevole, con i capelli d'oro, coi suoi occhi di un azzurro intenso,
coi suoi piedi, che hanno tanto camminato per voi, ancora
illuminati dalle piaghe che lo hanno trafitto, con un sorriso di una bontà
infinita e con il suo Cuore ferito, da cui scaturiva una fonte luminosa di
amore e di Grazia.
Vedetelo, con la luce dell'intelletto, nello splendore della Sua divinità.
Gesù vi si rivelerà ancora di più, si comunicherà maggiormente a voi e
così lo contemplerete in una maniera più bella, di come lo potreste
vedere con i sensi del corpo.
La potenza della volontà vi orienta a fare sempre il suo divino Volere.
Come una bussola è diretta verso il polo nord, così la vostra volontà viene
attirata irresistibilmente dal Suo Volere.
Quando qualche volta da esso vi discostate, quasi senza accorgervi, vi è in
voi una forza che vi dirige nella giusta direzione, perché la vostra volontà
viene assorbita dalla sua divina Volontà.
Allora la vostra mente diventa sempre più illuminata, perché voi pensate
come Lui pensa, volete quello che Lui vuole e così vivete in una intimità
di vita con Gesù che, nella vostra esistenza sacerdotale, adempie ancora
oggi la sua divina missione di fare la Volontà del Padre:
"- Io vengo, o Dio, a compiere la tua Volontà. - Non la mia, ma la tua
Volontà sia fatta".
Con la potenza dell'amore venite attirati irresistibilmente dal suo Cuore
divino e misericordioso.
Figliolini miei, il vostro cuore si immerga completamente nel suo
Cuore Eucaristico, perché possiate entrare in una personale intimità di
vita con Lui.
Allora Gesù prende il vostro piccolo cuore, lo apre, lo dilata, lo riempie
del Suo amore. Lui ama in voi e voi amate in Lui e così venite sempre
più immersi nel vortice stupendo della sua divina e perfetta carità.
Allora come Giovanni era l'apostolo prediletto, chiamato ad avere una
profonda intimità di vita con Gesù, vivente nel suo Corpo umano, così voi
diventate i nuovi Giovanni, chiamati ad avere una profonda intimità di vita
col suo Corpo glorioso, realmente presente in stato di vittima e
nascosto sotto le apparenze del Pane consacrato, che è custodito in
ogni Tabernacolo della terra.
Figli prediletti, cercate Gesù per appagare la vostra sete di beatitudine;
andate da Lui per soddisfare il vostro grande bisogno di amore;
posate anche voi il capo sul suo Cuore, per sentire il suo battito;
vivete sempre con Lui, voi che siete chiamati ad essere i Giovanni di
Gesù Eucaristico.
- Vi confido ora il mio materno volere che Gesù Eucaristico trovi,
nelle vostre Chiese, la sua regale Reggia, dove viene onorato ed
adorato dai fedeli, ove è anche perennemente circondato
da innumerevoli schiere di Angeli, di Santi e di anime purganti.
Fate in modo che il Santissimo Sacramento venga ancora circondato
di fiori e di luci, come segni indicativi del vostro amore e della vostra
tenera pietà. Esponetelo frequentemente alla venerazione dei fedeli;
moltiplicate le ore di adorazione pubblica per riparare l'indifferenza,
gli oltraggi, i numerosi sacrilegi e la terribile profanazione, a cui viene
sottoposto durante le
messe nere, un culto diabolico e sacrilego, che sempre più si diffonde e
che ha come vertice atti innominabili ed osceni verso la Santissima
Eucarestia.
Per questo il mondo è immerso nella notte più profonda, nella tenebra
del peccato e della impurità, dell'egoismo e dell'odio, dell'avarizia e
della empi età ed ormai pare che non vi sia più nulla capace di
trattenerlo dal cadere in un abisso senza fine.
Ma la grande ora della giustizia e della divina misericordia è ormai giunta.
A voi, miei Sacerdoti prediletti, che siete chiamati ad essere la Luce
del mondo, tocca ora il compito di illuminare la terra, in questi giorni
di densa oscurità.
Allora oggi vi domando di lasciarmi entrare nella casa della vostra vita
sacerdotale, perché è giunta anche l'ora del trionfo in voi
del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste».
(Dongo (Como), 31 marzo 1988. Giovedì Santo. MSM)