giovedì 27 settembre 2012

"Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia".

IL ROSARIO DI MARIA SS.MA




8 maggio 1947.

Dice Maria Ss. di Fatima apparendomi come Ella mi appare...:

«Ti ho dato il 5 la vista intellettiva di ciò che è un Rosario ben det­to: pioggia di rose sul mondo. Ad ogni Ave che un'anima amante dice con amore e con fede io lascio cadere una grazia. Dove? Da per tutto: sui giusti a farli più giusti, sui peccatori per ravvederli. Quan­te! Quante grazie piovono per le Ave del Rosario!

Rose bianche, rosse, oro. Rose bianche dei misteri gaudiosi, rosse dei dolorosi, d'oro dei gloriosi. Tutte rose potenti di grazie per i meriti del mio Gesù. Perché sono i suoi meriti infiniti che dànno valore a ogni orazione. Tutto è e avviene, di ciò che è buono e santo, per Lui. Io spargo, ma Egli avvalora. Oh! Benedetto mio Bambino e Si­gnore!

Vi do le rose candide dei meriti grandissimi della perfetta, perché divina, e perfetta perché volontariamente voluta conservare tale dall'Uomo, Innocenza di mio Figlio. 
Vi do le rose porpuree degli infiniti meriti della Sofferenza di mio Figlio, così volonterosamente consumata per voi. 
Vi do le rose d'oro della sua perfettissima Cari­tà. Tutto di Mio Figlio vi do, e tutto di Mio Figlio vi santifica e salva. Oh! io sono nulla, io scompaio nel Suo fulgore, io compio solo il ge­sto di dare, ma Egli, Egli solo è l'inesauribile fonte di tutte le gra­zie!


E voi, mie dilette anime, ascoltate questa Mia parola: Fate con spirito ilare la volontà del Signore. Fare la Sua Ss. Volontà con tri­stezza è dimezzare il grande merito del farla. La rassegnazione è già cosa che Dio premia. Ma la gioia del fare la Volontà di Dio centuplica il merito, e perciò il premio, del fare questa divina Volontà, sem­pre, sempre, sempre giusta, anche se forse all'uomo non pare tale. 



Fate dunque con spirito ilare ciò che Dio vuole. E sarete a Lui gradite e a me, Madre vostra, dilettissime. State in pace sotto lo sguardo mio che non vi abbandona ».

(Fonte: Maria Valtorta, I Quaderni del 45-50,  8 maggio 1947, ed. CEV)

Catecismo para niños
AVE MARIA!
IMMACOLATA MIA
E MIO TUTTO!

PENSIAMOCI!




Essere in grazia di Dio

Le opere buone sono meritorie quando chi le compie ha l'amicizia di Dio, cioè si trova senza peccato mortale.

Immaginiamo il giorno dei Morti, cioè il 2 novembre. Anche gl'indifferenti e gli irreligiosi, al pensiero dei cari defunti, vanno in Chiesa. Si ascoltano forse parecchie Messe, si recitano Rosari, si danno offerte ai poveri... tutto per suffragare i propri morti.

Direi a costoro: Avete voi fatto quest'anno il Precetto di Pasqua?... No?... Ai vostri morti non avete dato nessun sollievo! I vostri suffragi sono nulli, perchè siete in peccato mortale.

Direi ad altri: Avete nel cuore dell'odio mortale verso qualcuno?... Vivete nell'immoralità?... Commettete senza rimorso e pentimento mancanze contro la purezza?... Tralasciate la Messa la domenica senza una necessità proprio grave o lavorate di festa senza un grave bisogno?... Avete confessati questi peccati e li avete detestati?... No?... Ai vostri morti non giunge alcun suffragio per tutte le opere buone che fate per loro! -

Lo stesso si dica di quelli che pregano ogni giorno per i propri defunti e non si trovano in grazia di Dio.

In conclusione: Perchè si possano suffragare le anime del Purgatorio, è necessario essere in grazia di Dio. Chi non lo fosse, ricorra subito al Sacramento della Confessione.

Si fa notare che le opere buone fatte dal peccatore, possono giovare al peccatore stesso, per ottenere da Dio la grazia della sua conversione.


***

AVE CLEMENS, AVE PIA,
AVE DULCIS, O MARIA.
AVE, AVE, PLENA GRATIA, O MARIA!

mercoledì 26 settembre 2012

"Regina della Rivelazione, ho vestito i colori delle tre virtù che la Rivelazione contiene e propone: la Fede, la Speranza, la Carità."


IL CANTUCCIO DI MARIA:
A PROPOSITO DELL’APPARIZIONE
A BRUNO CORNACCHIOLA


24-11-1947 ore 11,30.



REGINA DELLA RIVELAZIONE

Dice Maria:
  “Con quello che ti ho detto il giorno della Presentazione puoi capire anche perché sono apparsa coi tre colori delle Virtù Teologali. Alcuni, quelli che si perdono nelle solite inezie umane anche davanti alle realtà soprannaturali più grandi e chiare, fanno ostacolo al credere alla mia venuta alle Tre Fontane per quei colori... Non c'è limitazioni dove Io sono. E in ogni cosa è un simbolo.

Regina della Rivelazione, ho vestito i colori delle tre virtù che la Rivelazione contiene e propone: la Fede, la Speranza, la Carità.

Tutta la Rivelazione è Fede. Senza la Fede non potreste accettare la Rivelazione. Il Vangelo è Fede perfetta, essendo Rivelazione diretta delle divine Verità e dei mezzi per conseguire il Regno dei Cieli, ossia ciò che conforta la Speranza, virtù per la quale i credenti aspettano sicuri la vita eterna, conseguita per la Carità, quella carità verso Dio e verso il prossimo che è contenuta nel Codice del Figlio mio.

Venuta presso la Sede di Pietro, nel cuore della Cattolicità, in un'ora paurosa di nascita delle tenebre - e tenebre nascono dallo sprezzo aperto, dalla trascuranza sonnolenta, dalla tiepidezza invisa a Dio per il Vangelo - cercando col mio venire di fugare le tenebre con la Luce, ossia col Verbo, ho ricordato col simbolo della mia veste che non c'è intelligenza e salute se non si riveste l'anima di Fede, Speranza, Carità per capire la Parola, che non c'è vita e pace senza Fede, Speranza, Carità per vivere veramente la Parola e conseguire la Vita e Pace eterna.

La Rivelazione senza la Fede diviene accumulo di parole vane e incomprensibili, e forma oggetto di scherno verso l'Altissimo, deriso nelle sue Verità, per chi è senza la Fede, e oggetto di rovina singola e collettiva, terrena e ultraterrena.

  La Rivelazione senza la Speranza diviene accumulo di parole vane che le eresie assalgono e polverizzano. Cosa è la vita eterna, il possesso di Dio, il Paradiso per chi non ha la Santa Speranza, per chi è sterilito dal materialismo, corrotto dalle dottrine di Satana, reso cieco dal positivismo', folle da una scienza atea che vuole sostenere le evoluzioni della materia in opposto alle creazioni di Dio per spiegare                                l'essere del mondo sensibile; fatto morto per l'ateismo che nega il Tutto in cui è la chiave del tutto? Quale freno ha più chi non spera nelle promesse di Dio, chi non agisce per mutarle in realtà a se stesso? Quale sprone ha contro tentazioni e sventure?

  La Rivelazione senza la Carità diviene accumulo di parole vane. Quando non si ama, come si può credere in Dio, a Dio, alla sua Legge, al Bene che si conseguisce credendo e sperando nelle virtù eterne, nelle divine promesse, e secondo il Vangelo?

  Troppi, troppi, in ogni classe sociale, in ogni classe sociale - e sappia intendere chi legge - hanno deboli o disperse le S. Virtù Teologali, e questo è il mio pianto di Madre della Chiesa e dei Cattolici. E Io sono venuta a ricordare che non c'è Vita per chi non sa vivere il Vangelo, e non c'è comprensione della Rivelazione se non ci sono le tre virtù teologali vive nel cuore.

  Ricordino inoltre quelli che si stupiscono del manto verde e della cintura rossa sulla veste bianca, che apparivo ad uno che aveva perduto Fede, Speranza e Carità, e al quale imponevo 
ritorno alla Fede con un'abiura del suo errore accolto in luogo delle Verità prima amate; 
un ritorno alla Speranza col tendere di nuovo, e per la giusta via, a quella Vita eterna che Dio ha promesso ai suoi fedeli e con un umile invocare dal Padre gli aiuti per conseguirla, calpestando la Superbia che lo aveva reciso dalla Vite che ha nome Gesù; 
un ritorno alla Carità col rientrare nel Corpo mistico della Chiesa Unica, Santa, Cattolica, Apostolica, Romana.

E voglia la buona volontà degli uomini che non a Bruno soltanto il mio apparire abbia rifatte vive e vitali Fede, Speranza e Carità, senza le quali è inutile conoscere con letterale perfezione le parole della Grande Rivelazione antica, e inutile leggere quelle della ultima rivelazione, data, per grazia grande, dalla Misericordia eterna, ma rifioriscano forte in molti, e specie in coloro che per i1 loro ministero ne devono essere saturi per essere nutrici agli spiriti.

Non si nutre al seno se non si ha latte sano, abbondante e nutriente. Voglia la buona volontà degli uomini... (La Vergine piange).
Ti risparmio molte verità. Ricorda il dettato arso per ordine di Gabriele. E ama, credi, opera, per molti, per tutti, figlia da Noi benedetta”

(Mentalmente le chiedo perché apparve bruna a quell'uomo).
Mi risponde'. Per l'ombra della grotta e il riflesso del manto. Ma son ben la Madre di Gesù, che dette al Figlio un oro più cupo del suo per i suoi capelli e l'azzurro delle pupille. Quella che tu vedi. Quella che nel suo apparire Regina della Rivelazione presso Roma ha un rapporto con l'Opera e con l'Ordine dei S. di M., o Maria, piccola serva di Maria che Io ho stretta sotto il manto nero dei Servi di Maria tante volte e al quale Ordine mio Figlio legò e affidò l'Opera... se ne avessero conosciuto l'Autore”


Bruno Cornacchiola


Catecismo para niños

“AVE MARIA VIRGO POTENS!”


EL INFIERNO REAL VISTO POR OLIVA CON JESUS


EL INFIERNO REAL (8 DE 8) VISTO POR OLIVA CON JESUS - Padre CARLOS CANCELADO, VOCES DE 







Agnus Dei qui tollis peccata mundi,
parce nobis Domine

martedì 25 settembre 2012

Ho bussato...



Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

14.09.12


Eletti, amici cari, il Mio Amore vi avvolge e vi permea. Vi confermo nel Mio Amore: siate nella gioia, godete la Mia Pace.



Sposa cara, grande è il destino degli eletti. Molti sono stati chiamati, ma pochi sono gli eletti, non perché questo Io ho voluto, ma perché questo gli uomini di questo tempo hanno scelto.
 Ho preparato un grande destino per ogni uomo; davanti a Me, Dio, non c’è distinzione di razza, di lingua. Dal Mio Cuore, ardente ed amoroso, viene ogni uomo, perché Io, Io, Dio, sono il Creatore. Il Mio Sacrificio non è stato fatto per alcuni privilegiati, ma per ogni uomo.

Ho bussato alla porta di ogni cuore per entrare in esso e palpitare con esso. Questo ho fatto, sposa cara! Ma quanti Mi hanno rifiutato, quanti Mi hanno detto: “Non serviam”! Ecco che l’Umanità è divisa tra quelli tutti Miei e quelli sempre più lontani, portati dal vento tempestoso. Per coloro che sono Miei splende fulgida la Luce del Mio Regno d’Amore e di Pace, per gli altri divengono sempre più cupe le tenebre e terribile il destino.

Mi dici: “Adorato, Adorato, adorato Gesù, Tu sei il Creatore, il Salvatore e tutto hai voluto con Amore. Ogni piccola parte della Creazione parla di Te, Dolcissimo, del Tuo Genio, della Tua Bontà, della Tua Tenerezza meravigliosa. Ho veduto il destino dei Tuoi benedetti. Ho veduto lo splendore del Paradiso. Dolce Amore, Santissimo Gesù, se gli uomini, solo per un istante, vedessero le Meraviglie del Paradiso, credo che farebbero qualunque sacrificio per arrivarci. 
Tu, Amore, hai preparato per ogni uomo un destino sublime, ma occorre che egli dica: “Faccio la Tua Volontà”. Questa è la parte più difficile per l’uomo, che è ferito nel profondo dalla colpa d’origine. 

Sposa amata, conosco la debolezza delle creature umane; per questo busso alla porta del loro cuore e voglio entrare. Desidero donare una stilla del Mio Vigore, una stilla della Mia Sapienza, voglio che la vita terrena scorra nella Mia Luce fulgida. Questo voglio, piccola Mia, per ogni uomo; ma egli lo vuole?

Mi dici: “Adorato, ho detto che, se gli uomini vedessero, solo per un istante, lo splendore del Paradiso, farebbero qualunque sacrificio per arrivarci, ma, con grande tristezza, vado constatando che molti non credono al Paradiso né all’inferno e vivono come bruti senz’anima. Ti supplico, Dolce Amore: apri all’uomo di questo tempo, conclusivo, le porte della conoscenza e non vi siano più dubbiosi, increduli, agnostici! Il terzo millennio sia quello della Tua Luce fulgida per l’intera Umanità. Dopo tante tenebre, spunti l’aurora di Luce per tutti i popoli e le nazioni!”

Sposa amata, per gli eletti, Miei fedeli amici, per le spose che adorano il Mio Cuore, giorno e notte, farò cose meravigliose, quali mai ho fatto sulla terra. Sia lieto il tuo cuore: ho preparato per questo secolo cose stupende. Ognuno s’impegni al Mio servizio. Farò nuove e belle tutte le cose e la gioia scorrerà, come un fiume dalle acque limpide, in ogni angolo della terra. Resta, felice, nel Mio Cuore Ardente e godine le Delizie d’Amore. Ti amo.
Vi amo.

                                                                                              Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi


14.09.12


La Mamma parla agli eletti



Figli cari e tanto amati, chiedo a tutti voi di fissare lo sguardo al Cielo e distoglierlo un poco dalle cose terrene. Vi vedo troppo distratti, figli cari, e voglio che siate più riflessivi sulle cose eterne. Vi chiedo di accostarvi più spesso al Sacramento della Confessione. Poi, partecipate con gioia all’Eucarestia. Durante la S. Messa avvengono fatti meravigliosi e vengono elargite Grazie sublimi. 
Figli amati, attingete a piene mani alla ricchezza della Chiesa; anche con le indulgenze potete avere molto. Non accontentatevi di poco. Piccoli Miei, voglio che siate ardenti, sempre più, nell’amare Gesù, i fratelli, l’intera Creazione. Chi è tale si prepara per il Paradiso, dove la Gioia è per sempre e la Pace non ha fine.

Mi dice la Mia piccola figlia: “Madre cara, ornaci tutti, come solo Tu sai fare, per entrare subito nel Paradiso.”

Figli amati, questo voglio fare. Attendo il vostro sì, pieno. Uniamo i cuori per l’adorazione a Gesù. Vi amo.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima


Degnati, dolce Maria, 
di conservarci oggi e sempre, 
senza peccato