giovedì 15 marzo 2012

Sant'Alfonso de' Liguori è il "Dottore della preghiera". Religioso, missionario, vescovo, fa di essa l'anima della sua vita e della sua attività; divenuto egli stesso preghiera vivente desidera trascinare gli altri sulla sua scia. E a tutti raccomanda questo "gran mezzo"; ai predicatori, ai confessori, ai pastori d'anime rimprovera a più riprese il silenzio su questo pulito capitale: "Quel che più mi affligge, vedo che i predicatori e i confessori poco attendono a parlarne ai loro uditori e penitenti; e vedo anche che i libri spirituali che oggidì corrono per le mani, neppure ne parlano abbastanza. Quando che tutti i predicatori e confessori, e tutti i libri non dovrebbero insinuare altra cosa che questa del pregare"




La santità è un ideale altissimo che si raggiunge solo per mezzo della preghiera. Questo tema pervade tutta l'Opera di s. Alfonso e gli imprime una fisionomia propria, inconfondibile, per cui egli è passato alla storia della Chiesa come il "Dottore della preghiera". Religioso, missionario, vescovo, fa di essa l'anima della sua vita e della sua attività; divenuto egli stesso preghiera vivente desidera trascinare gli altri sulla sua scia.

E a tutti raccomanda questo "gran mezzo"; ai predicatori, ai confessori, ai pastori d'anime rimprovera a più riprese il silenzio su questo pulito capitale: "Quel che più mi affligge, vedo che i predicatori e i confessori poco attendono a parlarne ai loro uditori e penitenti; e vedo anche che i libri spirituali che oggidì corrono per le mani, neppure ne parlano abbastanza. Quando che tutti i predicatori e confessori, e tutti i libri non dovrebbero insinuare altra cosa che questa del pregare" (1).

Nelle regole della congregazione del Santissimo Redentore prescrive ai suoi religiosi un programma intenso di preghiera in modo che la loro giornata sia tutta immersa nel pensiero di Dio e dei suoi misteri (essi non devono mai meritare il rimprovero di non pregare); inoltre, nelle missioni non devono mai tralasciare la predica sulla preghiera e devono stabilire nelle parrocchie un regolamento sulla pratica di essa.

Scrittore, pubblica diversi libri sulla preghiera personale e liturgica, e torna con insistenza sull'argomento nelle opere dogmatiche, morali, ascetiche, in cui molti capitoli li chiude con l'invocazione a Dio, a Cristo, alla Vergine. Nelle numerose lettere che indirizza a varie categorie di persone insiste con accenti convinti sull'argomento e non c'è lettera nella quale non chieda preghiere per sé o per gli altri; ciò che potrebbe sembrare una ripetizione monotona se non fosse l'espressione di un'anima, tutta presa dalla verità di quello che dice.

All'origine di questo fatto, unico nella storia della spiritualità, in cui si pone la preghiera come cardine e punto di riferimento costante, c'è una convinzione personalissima di s. Alfonso sul compito di essa nel destino eterno dell'uomo. Egli, che aveva una sensibilità acutissima, sperimentò in maniera tragica il problema della salvezza, il tesoro nascosto, la perla preziosa, per cui vendette tutto per conquistarla. Ebbene, la salvezza, secondo la sua convinzione indiscutibile, si raggiunge solo, ma certamente, con la preghiera: c'è una specie di equazione: preghiera è uguale a salvezza.

La sua visione del problema si può riassumere così: Dio vuole che tutti gli uomini si salvino, e volendo metterli effettivamente in grado di raggiungere il loro destino soprannaturale, li rende tutti capaci d pregare. L'uomo nasce nell'impotenza di salvarsi con le sue forze; ma il Signore, spinto dalla sua bontà, dona a ciascuno la grazia della preghiera con la quale può ottenere tutti gli aiuti di cui ha bisogno per osservare i comandamenti e pervenire alla salute eterna. La preghiera è quindi un consenso, una cooperazione alla grazia, la risposta della creatura agli appelli e alle proposte del Creatore. "La preghiera è l'incontro di Dio e della creatura nell'opera della salvezza... Pregare è costruire con Dio l'edificio della salvezza, realizzare con Lui la propria predestinazione... La preghiera non è tanto una condizione per ricevere la grazia quanto un'esplicazione della grazia stessa... Chi prega ha detto già un primo si all'invito della grazia" (2) . L'economia attuale della grazia è essenzialmente e intrinsecamente un'economia della preghiera.

C'è in s. Alfonso qualcosa di drammatico e di angoscioso che si agita nel sottosuolo della sua anima che improvvisamente si denuncia, con nostra sorpresa: un senso pessimistico e tragico della sua natura e del suo possibile destino di uomo, il sentimento abissale dell'anima davanti alla sempre aperta avventura del peccato: "Dobbiamo tutti persuaderci che poi stiamo come sulla cima di un monte, sospesi sull'abisso di tutti i peccati e sostenuti dal solo filo della grazia: se questo filo si spezza noi certamente cadiamo in tale abisso, e commetteremmo le scelleraggini più orrende...".

Unica via di salvezza l'invocazione a Dio mediante la preghiera: "Altri poi che peccano per fragilità o per impeto di qualche gran passione, e gemono sotto il gioco del nemico, desiderano di rompere quelle catene di morte ed uscire da quella schiavitù, e perciò domandano aiuto a Dio...". Attraverso la preghiera egli giunge al più operoso ottimismo: "Ed io, dico la verità, non mai mi sento più consolato nello spirito, e con maggior confidenza di salvarmi, che quando prego Dio e a Lui mi raccomando. E lo stesso penso avvenga a tutti gli altri fedeli, poiché gli altri segni della nostra salvezza sono tutti incerti e fallibili, ma che Dio esaudisca chi lo prega con confidenza è verità certa e infallibile, com'è infallibile che Dio non può mancare alle sue promesse".

Così veniva superata praticamente la posizione pessimistica del giansenismo, aprendosi un adito certo alla salvezza per chi la salvezza desiderasse e chiedesse a Dio, secondo quanto affermava in altro punto la formula riassuntiva diventata popolare: "Chi prega certamente si salva, chi non prega certamente si danna" (3).

Nell'opera di s. Alfonso la preghiera include un significato molto vario, in quanto essa può essere un ricorso a Dio, un dialogo con Lui, un'espressione di gioia, una manifestazione di ringraziamento, un addentrarsi nel mistero, un grido dello spirito, una domanda di perdono. Pregare non è necessariamente presentare delle richieste, chiedere aiuti, un mendicare per ottenere grazie. Rifacendosi al pensiero di s. Agostino e di s. Tommaso, egli afferma che non è necessario far conoscere a Dio le nostre necessità, la nostra miseria, perché Lui già sa tutto; tuttavia siamo obbligati a pregare per convincerci sempre di più che abbiamo assoluto bisogno di Lui.

S. Alfonso riconosce il giusto valore ai vari tipi di preghiera, anche se con le dovute distinzioni; efficace e doverosa è la preghiera individuale; e nei suoi scritti egli vi dà molto spazio e la presenta come predominante; ma nonostante la mentalità del suo tempo, quasi del tutto dimentica della centralità della liturgia, dà anche la sua importanza alla preghiera comunitaria e liturgica scrivendo tra l'altro un libro dal titolo La Messa e l'Officio strapazzati.

La preghiera deve essere alimentata dalla meditazione della parola di Dio; prima occorre ascoltare Dio, e poi dare la propria risposta: s. Alfonso fa pregare meditando, e fa meditare pregando; per questo nei suoi libri egli intreccia le riflessioni, le invocazioni, gli affetti. A seconda delle circostanze e degli stati d'animo, la preghiera assume varie tonalità, a volte opposte, una familiarità affettuosa o una gravità, fatta di timore, tanto necessaria per la vera pietà; se s. Alfonso ha scritto Modo di conversare continuamente e alla familiare con Dio nel quale l'incontro con Dio è semplice, dimesso, quasi quotidiano, ha scritto anche Apparecchio alla morte nel quale il pensiero della salvezza e della morte suscita ansietà e paura, e la preghiera si fa accorata, gemito e pianto.

La vera preghiera sarà umile, confidente, perseverante, tre condizioni che devono coesistere perché venga esaudita; e sarà certamente ascoltata se è diretta verso i beni spirituali, o meglio verso il compimento della volontà di Dio. Inoltre essa deve essere viva, adeguarsi ai vari momenti e situazioni dell'itinerario spirituale dell'uomo; deve essere perciò progressiva e seguire un movimento incessante di sviluppo: da mediocre diventerà fervente, da rara diventerà frequente, abituale, perché se Dio è sempre presente all'uomo, anche l'uomo deve essere sempre presente a Dio; da preghiera discorsiva e tormentata diventerà via via orazione di semplice sguardo, di quiete, oscura e luminosa, fino a raggiungere le vette della contemplazione mistica (4).

S. Alfonso compendiò il suo pensiero sulla necessità, sul valore, sulle condizioni della preghiera nel libro Del gran mezzo della preghiera che pubblicò nel 1759 dopo avervi lavorato con grande impegno e a varie riprese per oltre tre anni. Espresse in esso il risultato delle sue riflessioni teologiche, della sua esperienza pastorale e missionaria, e la passione tragica e luminosa della sua anima. Lo ritenne la più importante delle sue opere tanto che desiderava diffonderlo con ogni mezzo e farlo conoscere a tutti, come lui stesso dichiarò: "Io non ho questa possibilità, ma se potessi vorrei di questo libretto stamparne tante copie, quanti sono tutti i fedeli che vivono sulla terra, e dispensarle ad ognuno, acciocché ognuno intendesse la necessità che abbiamo tutti di pregare per salvarci " (5).

Del gran mezzo della preghiera è un'opera meditata e sofferta, che s'impone per l'originalità dell'impostazione, la robustezza del pensiero, la varietà delle argomentazioni, e per un notevole vigore polemico. Così almeno la considerò s. Alfonso: "Questo libro della preghiera è un'opera singolare, utilissima a tutti. E non solo è opera ascetica o sia spirituale, ma è opera ancora teologica, che mi costa gran fatica ... ; e spero piacerà universalmente a tutti " (6). S. Alfonso è stato buon profeta, perché Del gran mezzo della preghiera è piaciuto sempre, per oltre duecento anni, per cui è stato ristampalo moltissime volle. Esso "piacerà" certamente anche oggi, soprattutto a coloro che sono angosciati dal peccato, affamati di grazia, assetati di giustizia, e trepidanti per il loro destino eterno.

Giovanni Velocci
in ALFONSO M. DE LIGUORI
Il gran mezzo della preghiera
Città Nuova 1984, pp.34-40

LAUDETUR JESUS CHRISTUS!

E' un test che sorprende sempre. Prova per credere. LUSCHER COLOR TEST - DI CHE COLORE SEI OGGI?


E' un test che sorprende sempre. Prova per credere.

LUSCHER COLOR TEST - DI CHE COLORE SEI OGGI?
Giallo: Che cosa mi aspetto per il futuro
Con intima impazienza attende che gli sviluppi futuri portino con sé la soluzione e l’appagamento desiderati. Ricerca senza sosta nuove possibilità, dalle quali si aspetta una via di uscita liberatoria dalle attuali insoddisfacenti condizioni.
Rosso: Come reagisco alle sollecitazioni
Vuole tenere sotto controllo l’insicurezza e le difficoltà. È sempre all’erta per difendere i suoi diritti. Vuole agire in modo preciso e prudente, per evitare rischi e proteggersi da eventuali svantaggi. Mantiene il controllo, per non compromettere il suo intento con dichiarazioni sventate o imprudenze.
Verde: Come voglio essere
Cerca con ogni mezzo di distrarsi da alcuni precisi problemi personali ancora irrisolti. Vorrebbe rimuovere le tensioni interiori per non esserne oppresso. È fortemente interessato a rapporti nuovi, non impegnativi, e a contatti stimolanti.
Blu: Che cosa provo per la persona che mi è vicina
Vorrebbe evitare un senso d’isolamento interiore e di solitudine. Si dedica con disponibilità ed entusiasmo alla persona amata o all’attività preferita e ne fa un ideale dominante nella sua vita. Vi si dedica con predilezione, entusiastico impegno e attenzione.


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AVE MARIA!

mercoledì 14 marzo 2012

Beata Maria Baouardy: Tu sei l'Essere ed io sono il nulla



Durante il suo ritiro di professione, affannata un giorno da ciò che chiamava le sue iniquità, aveva detto: «Signore, che vuoi che faccia? È subito fatto, Signore; sai il dolore che nel mio cuore ne provo. La immensità delle tue misericordie cancel­lerà la moltitudine dei miei peccati. Signore! Tu sei l'Essere ed io sono il nulla; tu sei Dio ed io non sono che un granello di polvere. Occorre che colui che esiste eter­namente, abbia pietà di chi non è niente, e colui che è Dio eternamente usi miseri­cordia a chi non è altro che un po' di polvere. Ricordati, Signore, dell'opera delle tue mani!

Poi, mi sono abbandonata con tutta fede, con tutta speranza, con tutta fiducia. E sono rimasta tutta la notte in questi sentimenti. Ed oggi, questa mattina, mi sono addormentata ed ho visto nostro Signore; la sua figura, la sua faccia, la sua testa, i suoi piedi, le sue mani, tutto il suo corpo era coperto di polvere; sembrava che il sudore uscisse a grosse gocce dal suo corpo. E contemporaneamente, mi sono pro­strata ed ho adorato. E in quel momento, mi sembra, desideravo prendere tutte le pene, tutte le tristezze, tutte le angosce, tutte le sofferenze, per liberarne Gesù, per consolarlo. Ed allora ho sentito una voce dirmi: La mia consolazione sarà per te spi­ne; il profumo delle mie rose per te saranno angosce, e le mie delizie saranno per te tormenti. Signore, ho detto, proprio questo è ciò che desidero da te, e tutto è spa­rito».

La prudenza del serpente si univa in quest'anima alla semplicità della colomba. Interrogata spesso in casi difficili, le sue risposte portavano sempre l'impronta di una saggezza tutta celeste; in una parola, lei risolveva le più grandi difficoltà e in­dicava la linea da seguire. La sua prudenza abbracciava ancora i particolari più mi­nuziosi della vita, e diceva su ogni cosa ciò che c'era di meglio da fare.

La sua mirabile semplicità non era che l'espressione della sua perfetta rettitudi­ne.
«Il Signore, ripeteva spesso, detesta la doppiezza ed ama il cuore retto.

La religiosa che mi ha cucito il collo mi diceva ad ogni punto che faceva: Ri­cordati di andare avanti con un cuore retto ed uno spirito umiliato.

Il cuore retto e l'anima umile, Dio li conserverà.

Se un uomo ha ogni specie di qualità e non ha il cuore retto e l'animo umile, non mi troverà nella sua abitazione. 

Se un uomo ha ogni specie di difetti, di miserie, ma ha il cuore retto e l'animo umi­le, mi troverà, dice il Signore, nella sua casa.

Colui che non ha il cuore retto, teme l'uomo.

Il cuore retto ha il timore di Dio e non dell'uomo.
Colui che teme la creatura mi mette da parte, dice il Signore»


LAUDETUR JESUS CHRISTUS!

LAUDETUR CUM MARIA!
SEMPER LAUDENTUR




martedì 13 marzo 2012

Eletti, amici cari, per voi e con voi compirò le Mie più grandi Meraviglie.

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Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi

29.02.12


Eletti, amici cari, per voi e con voi compirò le Mie più grandi Meraviglie. 



Sposa cara, il mondo non si apre al Mio Amore; ma Io, Io, Gesù, realizzerò il Mio Progetto con quelli che lo hanno fatto. Vedrai avvenire fatti grandi e misteriosi, dei quali ti spiegherò il significato.

Mi dici: “Dolce Amore, già molti fatti del genere accadono e fanno inorridire, ma preferisco fermare l’attenzione sui belli che mostrano la Tua Azione nel mondo. Il nemico feroce vuole usare la sua carta; ma ho capito molto bene che egli fa solo ciò che permetti e Tu permetti solo quello che serve alla salvezza delle anime. Dolce Amore, perdona al mondo i suoi misfatti e non lasciarlo in preda del nemico infernale che vuole strapparTi le anime! Dolce Amore, serva l’adorazione dei piccoli più piccoli, serva la supplica per effondere le Grazie di salvezza in grande quantità: se il mondo è inondato di Grazie, certo, molti ancora le possono cogliere e farne tesoro. Questo è il mio pensiero: se un fiume dalle acque abbondanti attraversa la città, certo, nessuno muore di sete; ma, se questo inaridisce, solo pochi si salvano dall’arsura”.

Sposa amata, ascolta bene le Mie Parole e meditale: può un padre far mancare il cibo e la bevanda ai suoi figli? No. Certo, darà quanto basta, ma possono essere i figli che rifiutano il cibo e la bevanda. Piccola Mia sposa, Io, Io, Dio, ho creato ogni uomo, il Mio Amore l’ha voluto; ma non ho creato degli schiavi che devono obbedire a forza di nerbate, ho creato degli uomini liberi che possono fare le loro scelte. Come Padre amoroso dono ciò che serve ad ogni uomo; ma egli può anche rifiutare. Ogni città, sposa amata, ogni città del mondo è attraversata da quel fiume di Grazie e nessuna ne è priva; ma vi sono coloro che si accostano ad esso per dissertarsi e quelli che preferiscono morire di sete. Ho preparato, Io, Io, Dio, un grande banchetto per tutte le genti del mondo e ognuno può trovare il cibo adatto al suo gusto; ma ti dico: vi sono quelli che preferiscono morire di fame.

Mi dici: “Amore Santissimo, questo l’ho ben compreso, che, cioè, Tu provvedi a tutti perché il Tuo Amore avvolge e permea l’Universo; ma vedo anche che molti Ti rifiutano e vivono miseramente, mentre potrebbero essere ricchi e felici. Rifiutano, infatti, il Tuo Amore e con esso tutto. Mai capirò come questo sia possibile! Ogni uomo, nel profondo, desidera l’Amore; Tu, Gesù, Tu, Santissimo, Tu offri l’Oceano Infinito del Tuo Sentimento ad ogni uomo. Questo Tu fai per saziare la sua sete d’Amore; ma, spesso, egli è tanto stolto da rifiutare, rifiutare, ancora rifiutare! Perdona, Santissimo, perdona l’insipienza umana! Abbi pietà della Tua creatura prediletta e perdona!”

Sposa amata, a lungo, negli intimi colloqui ti ho parlato di un Progetto; ebbene, questo lo realizzerò sicuramente. È già in atto la prima fase che procede più lentamente; le seguenti saranno più celeri. Coloro che Mi amano e cooperano vedranno accadere cose meravigliose, mai accadute. I Miei fedeli amici siano pieni di viva speranza: farò nuova terra e nuovi Cieli per coloro che adorano il Mio Cuore. Resta, felice, in Me, piccola sposa, ed attendi il compimento del Mio Piano. Ti amo.
Vi amo.

                                                                                              Gesù

LAUDETUR JESUS CHRISTUS!

LAUDETUR CUM MARIA!
SEMPER LAUDENTUR

lunedì 12 marzo 2012

La Imagen de Nuestra Señora grita rasgones. DICE LA Virgen Maria: "ARMENSE CON MI ROSARIO"

La Imagen de Nuestra Señora grita rasgones



"ARMENSE CON MI ROSARIO"

La Belleza y el Poder del Santísimo Rosario


Nuestra Señora no pidió simplemente que el Rosario fuera rezado. Ella le enseñó a Christina cómo "rezarlo desde el corazón" y le pidió que enseñara a otros a rezarlo en la Casa de Oración como Ella le había enseñado. Cuando Christina comparte su experiencia de Nuestra Señora Bendita enseñándole, ella relata el impacto profundo que sintió cuando Nuestra Señora rezó el "Padre Nuestro" durante una aparición. Christina nunca - antes o después - oyó rezar al Padre Nuestro como lo hizo Nuestra Señora. En un esfuerzo por describir la experiencia, Christina dijo que Nuestra Madre Bendita estaba amando a Dios con Su ser entero a través de cada frase del "Padre Nuestro". Era una entrega total de amor. Conforme ella oraba, Christina pudo ver tomar forma un corazón, despacio, delante de ella - primero en contorno, después como a través de un velo -como una textura formándose y finalmente palpitando. Esto, Christina sabía, era el Corazón de Jesús vivo y suplicante ante el Padre. La presentación poderosa de Nuestra Madre al Padre de la intercesión de Su Propio Hijo. 
La enseñanza precisa impartida por Nuestra Madre Bendita empezó muy sencilla cuando, un día, ella intervino y detuvo a Christina cuando oraba. Christina, debe recordarse, estaba acostumbrada, como muchos de nosotros, a apurar el rezo del Rosario, acortando las oraciones. Ella nunca había conocido otra manera de rezarlo. Como ella misma lo explicó en una ocasión,

El 22 de mayo de 1988, tres meses después de la primera de sus apariciones, Nuestra Señora dijo a Christina:
"Me gustaría que Me rezaras el Rosario desde tu corazón. Ofrece cada Ave María como una bella rosa blanca o una joya preciosa, y la Oración al Señor como una muy fina rosa roja o como una joya especial, para vestirme con ella. Pero debes saber que no puedes tener joyas preciosas que no brillen, o rosas hermosas que están sólo para ser tiradas. Mi niña, si no rezas el Rosario desde tu corazón, con amor y alegría, las rosas o joyas que me ofreces para revestirme se perderán para siempre. Reza el Rosario con amor y alegría y durará para toda la eternidad. Por favor, mi niña, no me defraudes. Permite que sea un vestido que brille. . . reza mi hermoso Rosario."
Es cuando se reza desde el corazón que el Rosario vence el diablo. Á Cómo debe odiarlo! 
Nuestra Señora comentó a Christina,
"Lo Puede derrotar cuando se reza con el corazón puesto."

De hecho, la valoración que Christina misma hace sobre la profundidad y poder del Rosario, es a menudo captada en sus consejos personales a la gente:
"En los Misterios Gozosos vemos la realidad de la entrega de Nuestra Madre Bendita a Dios, su "sí" a Dios y su "sí" por nuestra redención. Es Su entrega. "En los Misterios Dolorosos, vemos la fealdad del pecado y lo que nosotros hicimos a Cristo a través del pecado, sin embargo Dios, en Su Amor y Misericordia, nos redime en nuestra desobediencia. "Los Misterios Gloriosos nos dan una gran percepción de que si nosotros decimos "sí" a Dios, podemos ser elevados también a compartir la gloria de Cristo Resucitado - a la casa preparada por nuestro Padre. Ciertamente, el valor de la meditación en los misterios es la llave al poder contenido en el Rosario.

Nuestra Señora le dijo a Christina:
"Mi niña, la calamidad ha empezado. La influencia del Príncipe de la Oscuridad está alrededor de ustedes. Ármense con mi Rosario. Mi Iglesia se agitará, incluso desde su fundación. Mis hijos que deseen salvarse, deben arrepentirse. Arrepiéntanse, se los digo a todos mis hijos. Armense con Mi Rosario. Nunca permitan que salga de sus corazones. Mis hijos elegidos, ustedes son ahora como corderos entre lobos. Permanezcan firmes, no tenga miedo, ya que la Mano del Poderoso está con ustedes. . ."

Nuestra Señora, en mensajes separados, le indicó a Christina muchas intenciones específicas para el rezo del Rosario, incluyendo el consuelo de Su propio Corazón:
"Lo quiero ofrecido por la paz y por la conversión de los pecadores." "Deseo que recen más a menudo el Rosario." "Los protegerá durante los tiempos de pruebas y sufrimiento." "Yo les suplico, ármense con Mi Rosario." "Yo encanta que Mis hijos recen el Rosario."
"Recen el Rosario por algunas de mis almas perdidas. . . . . Recuerden que Yo estoy con ustedes. Hay algunos problemas delante de ustedes, pero sus cruces no se pondrán demasiado pesadas para ustedes. Podrán cargarlas. Oren, oren por la fuerza para superar la oscuridad. Recen a Mi Corazón. Consuelen Mis múltiples heridas. Están cerca de Mi Corazón Herido. Siempre quédense cerca de Mi Corazón y el Corazón de Mi Hijo Divino. No tenga miedo. . ."

EL ROSARIO UNE LOS SUFRIMIENTOS 

DE JESUS Y MARIA

Una vez, cuando Nuestra Señora estaba revelando a Christina el cómo un sacerdote en particular fue destinado a sufrir por los abusos del mundo de nuestros tiempos a la Eucaristía Bendita, Ella le mostró a Christina un Rosario de lágrimas con cada uno de los cinco misterios en las Cuentas del Rosario representando a cada uno de los cinco continentes del mundo.

El PODER DEL ROSARIO PARA EL MUNDO

En otra ocasión mientras Christina rezaba el Rosario le fue mostrado el poder que le permitió a Nuestra Madre Bendita atraer a Sus hijos del mundo a Su Corazón Inmaculado. Christina podía ver a personas de nacionalidades diferentes rápidamente arrastrados hacia arriba en las manos extendidas de Nuestra Señora y Ella podía recibirlos en números ilimitados. Ellos desaparecían en Su Corazón. 


Dice Christina, "Una vez, Nuestra Señora se refirió al Rosario y dijo, 
"Cuando hablan con una persona, tú sabes lo que dices." Yo dije, "sí." Y entonces Nuestra Señora dijo, "Cuando ustedes me hablan, sepan lo que dicen. En el Rosario, pueden vivir los misterios de mi vida con Jesús. 'El Rosario es una oración muy poderosa porque Jesús me dijo en otro momento: 'El Rosario actúa como un escudo - para protegerte. ' Si tienen este conocimiento y rezan el Rosario desde su corazón y en conversación con Dios o Nuestra Madre Santa, meditando en los misterios, entonces, en su corazón, están trayendo la Realidad de Jesús tan verídicamente como si estuvieran viviendo en el tiempo de Jesús y de Nuestra Madre Bendita. Esto es porque estás permitiendo a la gracia de Dios entrar en tu corazón y aumentar tu conocimiento. Ustedes también recibirán esa protección de la que Jesús habló. Hay una gran protección del Cielo a través del Rosario.


No hay un límite de tiempo. Nuestra Señora me enseñó que debo rezar el Rosario y debo rezarlo apropiadamente. A veces yo me sentaba o me arrodillaba para hacerlo. Entonces Nuestra Madre Santa aparecía y decía, "Mi Niña, ora, ora, ora... ' invitándome a rezar el Rosario desde el corazón. A menudo yo pensaba, 'Madre Santa, tú sabes que yo no puedo constantemente estar orando el Rosario porque tengo que hacer mi trabajo, si voy a guardar mi vida de alguna forma normal. Mi vida no funcionaría de ninguna otra manera.' Así que entonces, empecé a ofrecer mi trabajo como una oración al igual que el Rosario. Cuando lavo los platos, invito a Nuestra Madre Bendita a recibir el acto de lavar los platos como una oración, o cuando barro o lavo el piso o en cualquier trabajo que haga, yo le pido a Nuestra Señora que lo recibiera como una oración y se lo ofrezca a Jesús. Nuestra Madre Santa nunca me contradijo en eso. Esto significó para mí que Nuestra Señora estaba evidentemente satisfecha con lo que yo estaba haciendo. No es la cantidad de oración lo que es importante, es el estar constantemente consciente de ofrecerla a Jesús o Nuestra Madre Bendita. Hagan una oración de sus vidas y ofrezcan todo a Nuestra Madre Santa y, a cambio, Ella le ofrecerá todo a Dios. Cuando no podamos rezar el Rosario y tengamos que seguir con nuestro trabajo, necesitamos traer a Jesús y a Nuestra Madre Bendita a nuestros corazones y nuestras mentes mientras trabajamos. Necesitamos ofrecer todo que hacemos como una oración.

LOS QUINCE MISTERIOS 

DIARIAMENTE

Cuando alguien le comentó a Christina que era difícil el encajar los quince Misterios del Rosario cada día, Christina contestó con esta ilustración muy impresionante: 

Algunas personas se sienten que sólo pueden rezar cinco misterios del Rosario cada día, pero si tuvieran un hermoso tesoro en su casa, y la casa tuviera quince ventanas, dirías que sólo tienes tiempo para cerrar cinco de las quince ventanas; ciertamente te asegurarías de cerrar las quince ventanas. De la misma manera nosotros tenemos dentro de nosotros el hermoso tesoro de nuestra alma inmortal redimida por la Sangre Preciosa de Jesús. Satanás desea atacar y robar este tesoro. Nuestra Señora Bendita puede escudarnos a través del arma del Santísimo Rosario cuando nosotros compartimos estos misterios con Ella. Ella puede resguardarnos de los ataques de Satanás en los variados intentos que él hace a nuestras almas. El cuerpo representa la casa y los quince misterios representan las quince ventanas. Cuando nosotros rezamos cada decena, cerramos una ventana. 

A principios de enero de 1994, Nuestra Señora me dijo, que durante la Misa deseaba dar muchos dones a sus hijos pero que sus corazones permanecían cerrados. Esta es la razón de que el mundo tenga tanto sufrimiento. Cuando Nuestra Madre Bendita dijo esto, bajó sus manos y rayos blancos salieron de Sus Manos y Corazón diciendo estas palabras, ' yo deseo darles muchas Gracias a mis niños. '

EL ROSARIO COMO UNA ORACION A DIOS


Nosotros equivocadamente relacionamos al Rosario solamente con Nuestra Señora, pero Ella misma nos invitó (en Su mensaje del 4 de febrero de 1988) a ofrecérselo al Espíritu Santo para que nos ilumine y al Corazón de Su Hijo. Jesús le pidió específicamente a Christina que Le rezara el Rosario en un mensaje el 24 de septiembre de 1988: "Reza el Rosario a Mi Corazón por las almas que están en gran oscuridad. Ofrece todo tu dolor a Mi Corazón Misericordioso. Tú has experimentado el más grande dolor de la corona de espinas. No temas, que cuando sufres dolor, yo estoy cerca de tí. . ." 
De nuevo, durante la Cuaresma (marzo de 1988) Nuestra Señora dijo, "Cuando ustedes recen Mi Rosario, háganlo en este momento al Corazón de Mi Hijo..."


LAUDETUR JESUS CHRISTUS!
LAUDETUR CUM MARIA!

SEMPER LAUDENTUR!