CAPITOLO XIX - Libro V
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Sette sante Messe
Ci pare che non sia fuor di proposito parlare qui delle sette Messe che, secondo un'antica tradizione, vennero rivelate al Papa S. Gregorio. Esse hanno una grande efficacia per liberare le anime purganti, perchè si appoggiano ai meriti di Gesù Cristo, che possono pagare ogni debito.
In ogni S. Messa bisogna accendere, se possibile, sette candele (o ceri) in onore della Passione e, durante sette giorni, recitare quindici Pater ed Ave Maria, fare sette elemosine e recitare un Notturno dell'Ufficio dei defunti.
La prima Messa è: Domine ne longe,con la recita della Passione, come nella domenica delle Palme. Bisogna pregare il Signore perché si degni, Lui che si è volontariamente abbandonato nelle mani dei peccatori, liberare l'anima dalla prigionia ch'ella subisce per le sue colpe,
La Seconda Messa è: Nos autem gloriari con la recita della Passione, come nella terza feria dopo le Palme. Si prega Gesù affinchè, per l'ingiusta condanna a morte, liberi l'anima dalla giusta condanna meritata per le sue colpe.
La terza Messa: In nomine Domini,col canto della Passione, come nella quarta feria dopo le Palme. Bisogna chiedere al Signore, per la sua Crocifissione e dolorosa sospensione allo strumento del suo supplizio, di liberare l'anima dalle pene a cui si è ella stessa condannata.
La quarta Messa è: Non autem gloriari, con la Passione Egressus Jesus, come al Venerdì Santo. Si domanda al Signore, per la sua amarissima morte e per la trafittura del suo Costato, di guarire l'anima dalle ferite del peccato, e delle pene che ne sono la conseguenza.
La quinta Messa è: Requiem aeternam. Si domanda al Signore che, per la sepoltura che ha voluto subire, Lui, il Creatore del cielo e della terra, ritragga l'anima dall'abisso dove l'hanno fatta cadere i suoi peccati.
La sesta Messa è: Resurrexit, afflnchè il Signore per la gloria della sua gioiosa risurrezione, degni purificare l'anima da ogni macchia di peccato e renderla partecipe della sua gloria.
La settima Messa infine è: Gaudeamus, come nel giorno dell'Assunzione. Si prega il Signore e si domanda alla Madre delle misericordie, per i suoi meriti e le sue preghiere, in nome delle gioie che ricevette nel giorno del suo trionfo, che l'anima, sciolta da ogni legame, voli allo Sposo celeste. Se compirete queste opere per altre persone in occasione della loro morte, la vostra preghiera vi sarà ridonata con doppio merito. Se poi la praticate per voi, mentre siete in vita, sarà molto meglio che attenderle da altri, dopo morte. Il Signore, che è fedele e cerca l'occasione di farci del bene, custodirà Lui stesso quelle preghiere e ve le restituirà a tempo debito «per viscera misericordiae suae in quibus visitavit nos Oriens ex alto: per le viscere della misericordia del nostro Dio, con le quali è venuto a visitarci dall'alto questo sole levante» (Luc. I, 78).
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http://gesu.altervista.org/documentazione/SantaGeltrudeHelfta/AraldoDelDivinoAmore/index.php?dn=05
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