Visualizzazione post con etichetta morale cattolica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta morale cattolica. Mostra tutti i post

lunedì 2 febbraio 2015

Attendendo l'ora della liberazione.

Dogmatica, ma non sul dogma.

Editoriale di Radicati nella fede - Anno VIII n° 2 - Febbraio 2015 [qui]
 Dogmatica su ciò che non è dogma, sembra proprio questa la situazione della Chiesa degli ultimi decenni. Mentre si lasciano i teologi e i vari pastoralisti scorrazzare in piena libertà dentro la dottrina cristiana, riformulando pericolosamente le verità di fede fino a trasformarle e sconvolgerle in qualcosa d'altro; mentre si lascia libero corso ad un fiume di predicazione che rischia di non salvaguardare l'interezza del Credo cattolico, si diventa dogmatici, fissisti, autoritari su ciò che invece non è essenziale nella Chiesa, ad esempio sull'organizzazione della pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie.

 Un tempo, invece, nella Chiesa ci si preoccupava di salvare i dogmi, la verità e le verità contenute nel Vangelo. Un tempo, invece, si era preoccupati di custodire e trasmettere l'integrità della morale cattolica, ripetendo i comandamenti e declinandoli ai fedeli perché si esercitassero ad applicarli alla concretezza della loro vita.

 Anche nella disciplina, un tempo severa nella Chiesa, si era tali solo per salvaguardare la sana trasmissione della Grazia di Dio nell'impianto sacramentale. Si era severi nel garantire le condizioni per ricevere con frutto i sacramenti, ma, ci sembra proprio così, non si dogmatizzava sul resto. La storia della Chiesa è storia di libertà, di una grande libertà nel rispondere alla volontà di Dio. Se pensiamo ai santi, ci accorgiamo che non ce n'è uno uguale all'altro; nelle loro vite appare la grande fantasia di Dio e la grande libertà dell'uomo nel compiere il bene. 
Nello stesso tempo vediamo, nelle diversissime vite dei santi, una uniformità impressionante per quanto riguarda i dogmi, cioè ciò che hanno creduto, l'importanza data ai sacramenti, la centralità della Messa, la vita concepita come partecipazione alla sofferenza redentiva del Signore, l'amore alla Chiesa, la scrupolosità nelle opere di misericordia, le fede nella vita eterna, la decisività della preghiera per i vivi e per i morti, etc. Erano insomma un catechismo vivente: potremmo con frutto fare dottrina partendo dalla vita dei santi di tutte le epoche della cristianità, e giungeremmo a riscrivere sempre lo stesso catechismo.

 I santi, la Chiesa, erano uniformi, meglio uniti, nella fede e nella disciplina che ragionevolmente ne discende, e non su tutto il resto.

 Oggi, e veniamo al dunque, non è proprio più così: sei controllato su tutto il resto, devi uniformarti ad uno “stile”, quello naturalmente della “Chiesa moderna”. Se non ti uniformi, non appartieni più a questa Chiesa; e se non ti buttano fuori, vivi come nell'ombra: sanno che ci sei, ma fanno di tutto perché tu sia invisibile. Non interessa che tu sia fervente cattolico, che tu custodisca tutta la dottrina della Chiesa di tutti i tempi. No, ai burocrati del clericalismo moderno preoccupa che tu non sia allineato al nuovo stile, allo stile moderno, alla Chiesa rinnovata!

 Questo è il nuovo dogma, è il super-dogma intoccabile, che avvolgendo tutti i dogmi di sempre, li neutralizza e li avvelena nella nuova ideologia.

 I dogmi, quelli veri, sono le verità rivelate da Dio, che siamo tenuti a credere per l'autorità di Dio che li rivela. La Chiesa ne è la custode, la responsabilità grave dei pastori è trasmetterli perché salvino le anime.

 Il super-dogma della modernità invece non viene da Dio, l'hanno inventato gli uomini. E pretendono di reinterpretare tutto secondo questa lapidaria affermazione: “La Chiesa deve mettersi al passo coi tempi, se non vuole restare fuori della storia”.

 È una falsità che viene da lontano; la Massoneria ne è diventata la più funesta propagatrice negli ultimi secoli; questa menzogna è entrata pian piano nella Chiesa, oggi sembra aver vinto. All'interno di questo bollettino troverete un bello scritto del P. Emmanuel, dove, parlando del mistero d'iniquità, definisce la Massoneria “la cloaca di tutte le corruzioni dell'umanità”. E cuore dell'opera massonica è questa reinterpretazione globale del cattolicesimo in chiave moderna, per trasformarlo in una inutile religione naturale, fatta di vuote parole di solidarietà umana.

 “La Chiesa deve mettersi al passo coi tempi, se non vuole restare fuori della storia”: è una menzogna, per questo non ve la spiegheranno mai, ma ve la imporranno con violenza. Non ve la spiegheranno, perché se lo facessero dimostrerebbero la loro eresia, dimostrerebbero di non venire da Dio.

 Da sempre, dagli inizi, la modernità non fu mai la preoccupazione della Chiesa. La sua preoccupazione fu sempre quella di essere fedele al Signore Gesù, alla divina Rivelazione. Pensate ciò che scrive san Paolo nella lettera ai Galati:

 “Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!” (Gal 1,8-9).

 Impressionante! “Se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso”... San Paolo mette in guardia i fedeli... non solo un angelo dal cielo, ma nemmeno lui, il grande apostolo, può cambiare una virgola alla fede, una virgola a quel vangelo che aveva già loro predicato. E chi sono questi teologi- pastoralisti moderni, chi credono di essere, per chiederci di modificare la fede reinterpretandola secondo il super-dogma della modernità... la Chiesa deve adattarsi al mondo di oggi, non può più fare oggi ciò che faceva un tempo?

 Eh sì, ti dicono così, non potete fare più ciò che la Chiesa faceva un tempo... dovete adattarvi al mondo moderno. Anche qui però non ti dicono il perché, non ti spiegano.

 Perché mai non potremmo vivere la messa come un tempo? Perché mai non potremmo ricevere i sacramenti come un tempo? Perché mai dovremmo stravolgere una prassi consolidata nella Chiesa da secoli per applicare le dubbie ricette ecclesiastiche di oggi? Perché il catechismo chiaro e semplice della tradizione non dovrebbe andare più bene? Perché mai nelle chiese gli uomini di oggi non potrebbero vivere la preghiera come i cristiani di duemila anni? Perché mai dovremmo cambiare le regole per accedere ai sacramenti, se queste nascono dalla verità del Vangelo, se queste custodiscono il dogma?

 Loro, i clericali moderni, dicono che dobbiamo cambiare perché gli uomini di oggi non capirebbero. Ma anche questo non te lo spiegano, ti dicono che è così e che non si discute.

 A noi sembra invece che sono loro, i clericali ammodernati, a non sopportare la Chiesa, la Chiesa e la sua gloriosa storia di grazia e di santità. Non l'hanno più sopportata, la Chiesa di sempre, perché ne avevano smarrito le ragioni, e per non uscirne hanno lavorato per cambiarla con il dogma della modernità. L’hanno cambiata davvero dove hanno potuto, fino a sfigurarla, provocando la più grande crisi della storia cristiana.

Ma la Chiesa è di Dio, per questo restiamo sereni nella Tradizione, attendendo l'ora della liberazione.

sabato 18 maggio 2013

Camino recto y seguro para llegar al cielo

S. Antonio Maria Claret y Clarà


obligaciones morales del cristiano

"Camino recto y seguro para llegar al cielo" es un libro de devociones y recomendaciones morales prácticas de S. Antonio María Claret publicado originalmente en catalán en el año 1845 por la imprenta de Estevan Trías en Palma de Mallorca, y un año más tarde en castellano. Desde esa fecha se han publicado 185 ediciones castellanas. 

Bajo el formato de devocionario recoge una serie de meditaciones, reflexiones y rezos a realizar por el cristiano católico durante el día para lograr la gracia con Dios. Así mismo detalla una serie de obligaciones morales del cristiano que reflejan perfectamente la moral católica

Obligaciones de varios estados


Obligaciones de los cabezas de familia

1. Mantener la familia según su propio estado 
2. No disipar la hacienda en juegos ni en vanidades 
3. Satisfacer debidamente el salario a los criados, jornaleros, etc 
4. Vigilar sobre las costumbres de sus hijos y dependientes 
5. Procurar que frecuenten la palabra de Dios y los santos sacramentos 
6. Corregir con prudencia 
7. Castigarlos sin pasión de ira, etc 
8. Tratarlos con benevolencia 
9. Tenerlos ocupados 
10. Asistirlos en sus enfermedades 
11. Edificar con el buen ejemplo 
12. Encomendarlos a Dios, y proporcionarles buenos maestros, amos, etc 
13. Procurar la debida separación entre hijos e hijas, y personas de diferente sexo 
14. No admitir persona alguna que pueda con sus conversaciones, o de cualquier otra manera, ser motivo de escándalo a la familia 

Obligaciones de los hijos y dependientes

1. Mirar y considerar a los padres y amos como a representantes de Dios 
2. Amarlos de corazón 
3. Respetarlos debidamente, y hablar bien de ellos, tanto en su presencia como estando ausentes 
4. Obedecerlos con prontitud 
5. Servirlos con fidelidad 
6. Socorrerlos en sus necesidades 
7. Sufrir sus defectos, callando siempre 
8. Rogar a Dios por ellos 
9. Tener cuidado de las cosas de casa 

Obligaciones de los maridos

1. Amar a la mujer como Jesucristo a la Iglesia 
2. No despreciarla, porque es compañera inseparable 
3. Dirigirla como a inferior [= subdita]
4. Tener cuidado de ella, como guarda que se es de su persona 
5. Mantenerla con decencia 
6. Sufrirla con toda paciencia 
7. Asistirla con caridad 
8. Corregirla con benevolencia 
9. No maltratarla con palabras ni obras 
10. No hacer ni decir cosa alguna delante de los hijos, aunque pequeños, que pueda serles motivo de escándalo 

Obligaciones de las esposas

1. Apreciar al marido 
2. Respetarle como a su cabeza 
3. Obedecerle como a superior [=siendo cabeza de fam.]
4. Asistirle con toda diligencia 
5. Ayudarle con reverencia 
6. Contestarle con mansedumbre 
7. Callar cuando este enojado, y mientras dure el enfado 
8. Soportar con paciencia sus defectos 
9. Repeler toda familiaridad 
10. Cooperar con el marido en la educación de los hijos 
11. No desperdiciar las cosas de casa, ni sus bienes 
12. Respetar a los suegros como a padres 
13. Ser humilde con las cuñadas 
14. Mantener buena armonía con todos los de casa 

Obligaciones de los jóvenes

1. Asistir a la doctrina
2. Respetar a los ancianos 
3. Evitar las diversiones peligrosas 
4. Huir de la ociosidad y compañías sospechosas 
5. No retirarse tarde de noche 
6. Mortificar su propio cuerpo 
7. Huir de los enamoramientos, canciones profanas, etc. 
8. No tomar ninguna cosa ocultamente, aunque sea de su propia casa 
9. Rogar a Dios y tomar consejo de hombres prudentes, para acertar el estado que se debe tomar 

Obligaciones de las doncellas

1. Observar suma modestia en cualquier acción 
2. Ser muy mirada en las palabras 
3. No desear ver ni ser vista 
4. No vestir con vanidad 
5. Huir el conversar a solas con los hombres 
6. Abominar los galanteos, bailes, teatros, etc. 
7. Amar los ejercicios de piedad 
8. No estar ociosa ni un solo instante 
9. Hacer alguna discreta mortificación 

Obligaciones de las viudas

1. Ser ejemplar de virtud a las doncellas y casada 
2. Amiga del retiro 
3. Enemiga de la ociosidad 
4. Amante de la mortificación 
5. Dada a la oración 
6. Celosa de su buen nombre 

Obligaciones de los hacendados

1. Dar gracias a Dios por sus bienes 
2. No poner en ellos la confianza 
3. No aumentarlos con usuras 
4. No conservarlos con injusticia 
5. No servirse de ellos para fomentar pasión alguna 
6. Ser caritativo con los pobres y con la Iglesia 
7. Pensar muy a menudo que los ricos están muy en peligro de condenarse por el mal uso que hacen de las riquezas 

Obligaciones de los pobres

1. Resignarse a la voluntad de Dios en su pobreza 
2. No apropiarse cosas ajenas, aunque sea bajo el pretexto de la pobreza 
3. Industriarse a fin de proporcionarse un honesto bienestar 
4. Procurar hacerse rico de bienes eternos 
5. Acordarse de que también Jesucristo y María santísima fueron pobres

Obligaciones de los mercaderes

1. Contenerse con una ganancia moderada 
2. Dar a todos lo justo en peso y medida 
3. No falsificar las mercaderías 
4. No apoderarse de todo un género, ocasionando la miseria al pueblo 
5. Abstenerse de toda especie de fraude o engaño 
6. Ser caritativo con los pobres 

Obligaciones de los artistas y jornaleros

1. Ofrecer a Dios con frecuencia todas las privaciones y fatigas 
2. Trabajar con toda diligencia y exactitud 
3. No trabajar en día festivo; no renegar ni blasfemar 
4. No retener las cosas ajenas 
5. No ocasionar gastos ni hacer daño a sus propios amos 
6. No perder el tiempo 
7. No faltar a la palabra dada 
8. En el trabajo no murmurar ni tener conversaciones libres, etc. 



Domine Iesu,
Mortificem me et vivam in Te.