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lunedì 18 marzo 2019

Ammiriamo Dio invisibile attraverso le sue opere visibili

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Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Gio. 6:1-15

In quell'occasione: Gesù andò al di là del mare di Galilea, cioè di Tiberiade: e lo seguiva gran folla, perché vedeva i miracoli ch'egli faceva sugli infermi. Eccetera.

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Tratt. 24 su Giovanni

I miracoli che ha fatto nostro Signore Gesù Cristo sono certo opere divine, ed eccitano la mente umana ad elevarsi da questi avvenimenti visibili fino a Dio. Egli infatti è di tal natura da non potersi vedere cogli occhi; d'altra parte i miracoli che non cessa di fare governano il mondo intero, e prendendosi cura di tutte le creature colpiscono meno a motivo della loro continuità, così che quasi nessuno si degna fare attenzione alle stupende meraviglie che Dio opera in ciascun grano di semenza: ond'è ch'egli si riservò, nel la sua misericordia, di operare a tempo opportuno certe meraviglie fuori del corso abituale e delle leggi ordinarie della natura ; affinché (gli uomini avvezzi a contemplare i miracoli) quotidiani senza annettervi valore, stupissero nel vederne dei non più grandi, ma meno ordinari.

Infatti è maggior miracolo governare tutto il mondo che satollare cinquemila uomini con cinque pani. Eppure quello nessuno l'ammira: e questo gli uomini lo ammirano, non perché sia più grande, ma perché avviene raramente. Perché chi anche adesso nutre l'intero universo, se non colui che da pochi grani fa uscire le messi? (Cristo) dunque agì da Dio. Per questa stessa potenza onde trasforma in ricche messi pochi chicchi di grano, egli moltiplicò nelle sue mani i cinque pani: perché ogni potere si trovava nelle mani di Cristo. E quei cinque pani erano come dei semi, che non furono, è vero, affidati alla terra, ma furono moltiplicati da colui che ha fatto la terra.

Questo miracolo è dunque offerto ai nostri sensi, per elevare i nostri pensieri: ed è posto sotto i nostri occhi, per esercitare la nostra intelligenza: affinché ammiriamo Dio invisibile attraverso le sue opere visibili, e, incoraggiati dalla fede, purificati dalla fede, desideriamo ancora di vederlo questo Dio invisibile, di cui le cose visibili ci fanno conoscere l'invisibile realtà. Ma non soltanto questo dobbiamo considerare nei miracoli di Cristo. Interroghiamo gli stessi miracoli, essi ci parleranno di Cristo: perché essi hanno il loro linguaggio, se si sanno comprendere. Difatti Cristo essendo il Verbo di Dio, ciò che fa il Verbo, anch'esso è una parola per noi.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AMDG et DVM