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domenica 14 aprile 2013

L’Eucarestia e il velo della Veronica.



<<Che cosa è l’Eucarestia? È il mio Corpo e il mio Sangue uniti alla mia Anima e alla mia Divinità. Ebbene, quando Ella si incinse di Me, che aveva nel seno di diverso? Non aveva il Figlio di Dio, il Verbo del Padre col suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità? Voi non mi avete forse perché Maria mi ha avuto e mi ha dato a voi dopo avermi portato per nove mesi? Ebbene, come Io ho lasciato il Cielo per dimorare nel seno di Maria, così, ora che lasciavo la Terra, eleggevo il seno di Maria per mio Ciborio. E quale ciborio, in quale cattedrale, più bello e santo di questo?

La Comunione è un miracolo di amore che Io ho fatto per voi, uomini. Ma, in cima al mio pensiero d’amore, raggiava il pensiero di infinito amore di poter vivere con mia Madre e di farla vivere con Me sinché non fossimo riuniti in Cielo.

Il primo miracolo lo feci per la gioia di Maria, a Cana di Galilea. 
L’ultimo miracolo, anzi gli ultimi miracoli, per il conforto di Maria, a Gerusalemme. 

L’Eucarestia e il velo della Veronica. Questo, per dare una stilla di miele all’amaritudine della Desolata. Quello, per non farle sentire che non c’era più Gesù sulla Terra.


Tutto, tutto, tutto, ma capitelo una volta, voi avete per Maria! Dovreste amarla e benedirla ad ogni vostro respiro.


Il velo della Veronica è anche un pungolo alla vostra anima scettica. Confrontate, voi che procedete per aridi esami, o razionalisti, o tiepidi, o vacillanti nella fede, il Volto del Sudario e quello della Sindone. L’uno è il Volto d’un vivo, l’altro quello d’un morto. Ma lunghezza, larghezza, caratteri somatici, forma, caratteristiche, sono uguali. Sovrapponete le immagini. Vedrete che corrispondono. Sono Io. Io che ho voluto ricordarvi come ero e come ero divenuto per amore di voi. Se non foste dei perduti, dei ciechi, dovrebbero bastare quei due Volti a portarvi all’amore, al pentimento, a Dio.

Il Figlio di Dio vi lascia benedicendovi col Padre e collo Spirito Santo».

Dobbiamo amarla e benedirla
ad ogni nostro respiro.