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sabato 17 luglio 2021

S. Schemmajim e S. Alphareth

 IV  CORO

D O M I N A Z I O N I

IV Coro1 ottobre
ex 3 ottobre
Angelo del giubilo sponsaleSanta Teresa di Gesù Bambino (di Lisieux)

S. Schemmajim

L’amore canta oggi in tutti gli angoli ed estremità, l’ardente e l’appagato, il geloso e il tranquillo, l’appassionato ed il sobrio, ma è sempre l’amore eterno del Creatore in armonia con il rispondente amore dell’umanità.

Un meraviglioso angelo sta davanti al trono dell’Altissimo, egli sembra un cielo mattutino, risuona come un tocco di campana o di organo. Egli è:

S. Schemmajim,

l’angelo del giubilo sponsale, dal coro della dominazioni delle alte potenze. Egli è qua in segno di pace e conciliazione di Dio con gli uomini. Egli ha le braccia dispiegate, alfine di far affluire in tutti il giubilo di Dio innamorato sulla terra, affinché si desti dal suo sonno: “Venite, miei diletti, è giunto il tempo!”

Così, come il suo nome raffigura: “Fusione del fuoco di Dio con l’acqua della vita”, così è anche nel suo aspetto e nel suo compito. Il fuoco di Dio brucia via tutto ciò che non aggrada alla divinità, quando si abbassa verso l’umanità. L’acqua della vita la offre invece la Madre, per guarire tutte le ferite, e lei la offre in alto alla divinità. Così è S. Schemmajim come il vincitore, che sa dominare tutto ciò che è terreno e lo pone nelle mani della Madre. Lei, la Sposa eterna, la corona e ornamento eterno dell’eterna divinità creato più bello, lei si rispecchia nuovamente in questo angelo che è in grado con i tasti del suo flauto di intonare giubili verso l’alto, che si convengono proprio solo per questo segreto divino, che è la Sposa di Dio.

S. Schemmajim, l’angelo della risposta innamorata di Dio, e S. Alphareth, il principe della risposta, sono inoltre i portatori dell’arcobaleno. L’arcobaleno sopra Maria significa la via della grazia di Dio verso gli uomini come segno dell’alleanza di Dio nell’amore su Maria. Così passano le grazie tutte su Maria, così vanno sopra il giubilo sponsale all’ingiù verso la terra e si innalzano nella loro risposta fino a questa altezza in S. Alphareth, che di nuovo le pone nelle mani della sua Regina. Infatti lei è la sola risposta valida della creazione al creatore, la mediatrice di tutte le grazie, essa stessa è l’arcobaleno della pace, che Dio ha messo su di noi peccatori.

Poiché S. Schemmajim è un angelo di Maria, così sono messi sopra di lui il velo e il profumo del segreto dell’amore di Dio. Non si può però immaginare, che tutti coloro che S. Schemmajim ha in qualche modo assistito, ora rimangano raggianti incessantemente nel giubilo sponsale fino alla morte. Dio nasconde il suo segreto sotto il mantello della ancella del Signore, la Madonna della Strada. Lui aggrava l’anima nell’aridità tutto il giorno, nella più amara povertà, nella mortificazione e nell’oscurità. Solo nella notte dei sensi può per un istante presentire la splendente sorte e l’interiore legame con il Signore e con sua Madre. Ora la conduce S. Schemmajim nell’obbedienza e nella fede, ciecamente e incondizionatamente, ma là, alle porte dell’eternità, lo attende con la corona sponsale del Signore.

Preghiera: Tu santo angelo del nascosto, così indicibile giubilo, per poter essere ancella, prendi il mio povero balbettare e fallo risuonare assieme al tuo flauto, col tuo giubilo, con la tua adorazione, affinché il Signore sia lodato anche tramite la più povera, misera creatura, quale io sono. Amen.

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IV CoroVigilia dell'Ascensione
Angelo del giubilo sponsale 

S. Schemmajim

Sicuramente è oggi ancora un giorno di pentimento, ma già il giubilo degli angeli risuona nella celebrazione della Santa Messa: Domani, domani entra il Signore nella sua gloria! Domani sale di nuovo sul suo trono, che deteneva dall’eternità!

Per questo sta qui oggi S. Schemmajim, l'angelo del giubilo sponsale. Noi non lo abbiamo compreso in questo modo, quando il Signore camminava sulla terra; noi lo avremmo preferito con noi per sempre, così come egli viveva come un uomo in mezzo a noi. Ma non ha detto egli stesso: “Se non me ne vado, il Consolatore non verrà da voi. È bene, che arrivi il Consolatore”.

Come un arcobaleno della pace brilla l’arco di grazia, che S. Schemmajim regge, fin  giù sulla terra, dove al centro della comunità, la Chiesa, la creazione, sta S. Alphareth che, come risposta all’arco di luce portato da S. Schemmajim, ampiamente proclama: «Così dice il Signore: “Padre, è giunta l'ora, glorifica il Figlio tuo, affinché il tuo Figlio ti glorifichi.”»

S. Schemmajim fu inviato dal Padre per far rotolare via la pietra la mattina di Pasqua, è ora inviato per attendere il Signore. Giubilante risuona il sua canto “Salve, o domani!”