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sabato 17 marzo 2018

Martire della Fede. / Memorie Card. József Mindszenty

SERVO DI DIO

Card. József Mindszenty  

SERVO DI DIO JÓZSEF MINDSZENTY

Dies natalis: 6 maggio 1975

Nacque il 29 marzo 1892 a Csehimindszent. Frequentò il liceo a Szombathely e fu ordinato sacerdote nella stessa città il 12 giugno 1915. 

Il suo primo libro fu pubblicato sotto il titolo «La madre». L'insegnante di religione, che svolse un'attività molto intensa, fu arrestato senza motivo dal governo della rivoluzione comunista il 9 febbraio 1919 e poi venne internato nel suo villaggio natale. Dopo il fallimento della dittatura del proletariato divenne parroco della città di Zalaegerszeg, sotto la richiesta unanime degli abitanti. 

Costruì conventi per gli ordini religiosi, fondò scuole e residenze, creò associazioni, una tipografia, case per i bisognosi e pubblicò un giornale. Rappresentò gli interessi dei suoi fedeli all'interno degli organismi politici locali. A Zalaegerszeg svolse un'attività pastorale, culturale e organizzativa senza eguali. In quel momento era già conosciuto in tutta l'Ungheria. Pubblicò il suo secondo libro sotto il titolo «La vita e l'epoca di Márton Padányi Bíró, vescovo di Veszprém».

Il 4 marzo 1944 divenne vescovo di Veszprém e, nell'esercizio di tale funzione, redasse il «Memorandum dei vescovi dell'Ungheria occidentale», firmato anche dal Beato Vilmos Apor, vescovo di Győr. 
Proibì la celebrazione della messa di ringraziamento chiesta dalle autorità di Veszprém in occasione della deportazione degli ebrei della città. Non dovette aspettare la risposta a lungo: fu arrestato ed incarcerato, insieme ai sacerdoti e seminaristi che cercavano di difenderlo, all'ordine del governo delle Croci frecciate. Fu liberato nell'aprile del 1945, dopo quattro mesi di prigionia.

Il 2 ottobre 1945 Papa Pio XII lo nominò arcivescovo di Esztergom. Il motto del suo stemma episcopale (Pannonia Sacra) e la sua figura principale, Santa Margherita d'Ungheria simboleggiano la fiducia incrollabile che riponeva nella potenza della preghiera e dell'espiazione. 
Fu sempre pastore fedele della sua Chiesa, portavoce audace della libertà del suo popolo sia in Ungheria che all'estero. Fu sempre il primo a mitigare la carestia e ad appoggiare la ricostruzione. 
Percorse instancabilmente la sua diocesi e tutto il paese, per rafforzare la fede e l'identità ungherese dei suoi fedeli. Una delle sue iniziative pastorali più significative fu l'anno di preghiera e di espiazione che proclamò nel 1947 in onore della Madonna. 
Difese i perseguitati: i soldati in prigionia ed i civili, gli internati, i detenuti politici, gli ungheresi perseguitati in altri paesi e gli abitanti tedeschi d'Ungheria.

La nascente dittatura comunista non sopportò a lungo la sincerità, la popolarità e la resistenza di Mindszenty. Poté esercitare il suo ministero come vescovo soltanto per tre anni. 
Fu arrestato il 26 dicembre 1948 e dopo varie settimane di torture fu condannato all'ergastolo sotto false accuse. Il suo incarceramento fu l'inizio dei quarant'anni della persecuzione della Chiesa cattolica ungherese.

Fu liberato dalla prigione grazie alla rivoluzione del 1956, il suo ritorno fu una delle condizioni che i rivoluzionari pretesero. Il soffocamento violento della rivoluzione diede inizio alla sua semi-prigionia, durata quindici anni, presso l'ambasciata americana. 

Nel 1971 prese sulle spalle la croce più pesante della sua vita quando obbedì alla richiesta di Papa Paolo VI e lasciò il suo paese. Si stabilì nel collegio Pázmáneum di Vienna. Nonostante la sua età avanzata, percorse il mondo senza pensare alla fatica che ciò presupponeva e visitò le comunità degli ungheresi esiliati sparsi ovunque. Pubblicò le sue Memorie nel mondo libero. Rese la sua anima a Dio il 6 maggio 1975.

Provvisoriamente fu sepolto nella chiesa di Mariazell, ricca di memorie ungheresi. Il 4 maggio 1991, dopo il crollo della dittatura in Ungheria, fu sepolto nella cripta della basilica primaziale di Esztergom, come aveva richiesto nel suo testamento. È stato riabilitato nel 1956 e nel 1990 ed ha ricevuto la riabilitazione legale, morale e politica completa nel 2012. Sin dal crollo del comunismo vengono continuamente pubblicati libri, film, opere letterarie e musicali che presentano la sua vita. Tutte le tappe importanti della sua vita e del suo servizio storico sono segnate da statue, monumenti e lapidi.

Il Servo di Dio József Mindszenty gode di una venerazione continua da molti decenni e la sua tomba è meta costante di molti pellegrini. Il suo processo di canonizzazione è cominciato nel 1994 e centinaia di migliaia di persone, sia in Ungheria che in tutto il mondo, pregano per la sua canonizzazione: sono una comunità orante  più di un milione di ungheresi in preghiera di riparazione, frutto della sua richiesta come primate del paese.


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Numero di protocollo: 1909

Processo diocesano
Diocesi competente: Arcidiocesi di Esztergom-Budapest
Vescovo competente: Cardinale László Paskai, Cardinale Péter Erdő, primate e arcivescovo
Postulatore: János Szőke SDB
Processo diocesano: 19 marzo 1994 – 31 luglio 1996

Processo presso la Santa Sede
Postulatore presso la Santa Sede: Andrea Ambrosi
Riconoscimento della validità del processo diocesano: 8 novembre 1999

Riconoscimento papale delle virtù eroiche: Riconoscimento papale del miracolo attribuito alla sua intercessione:
Preghiamo per la sua beatificazione!
Padre celeste, Tu accetti volentieri i sacrifici dei tuoi fedeli
che te li offrono uniti al sacrificio di Cristo
per dare compimento «a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24). Accetta benignamente le umiliazioni ed i sacrifici sofferti dal tuo servo, il cardinale József Mindszenty,
che nella sua vita te li offrì per la Chiesa e il popolo ungheresi.
Concedici che le sue sofferenze continuino ad essere sacrificio a te gradito per la Chiesa e Ungheria.
Ci uniamo a lui e ti offriamo le nostre preghiere e i nostri sacrifici di espiazione
per il rinnovamento spirituale del popolo ungherese.
Secondo la tua volontà santa, concedi al tuo fedele popolo ungherese
poter venerarlo quanto prima tra i santi della nostra Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Preghiera breve per la canonizzazione del Servo di Dio
O Dio, che scegliesti il Cardinale József Mindszenty
come vescovo e pastore fedele fino alla morte in tempi di persecuzione,
e testimone della verità e della carità,
ti preghiamo di concedere al tuo popolo fedele di
poter venerarlo quanto prima tra i santi della nostra Chiesa.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
Si pregano coloro che ottengano delle grazie per mezzo della sua intercessione di inviarne comunicazione all'indirizzo di sotto:
Ufficio dell'Arcidiocesi di Esztergom-Budapest
1014 Budapest, Úri u. 62.
Ulteriori informazioni:
http://www.fidelissimuspastor.hu/



AMDG et DVM