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lunedì 13 gennaio 2020

La consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria




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La consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria
Il 13 giugno 1929suor Lucia ebbe una splendida visione della santissima Trinità e del Cuore Immacolato di Maria, durante la quale la Madonna le comunica che "era giunto il momento in cui voleva che partecipasse alla santa Chiesa il suo desiderio della consacrazione della Russia, e la sua promessa di convertirla". La stessa suor Lucia scrive:
"Avevo chiesto e ottenuto dalle mie superiore e dal confessore il permesso di fare l'ora di adorazione dalle undici a mezzanotte, dal giovedì al venerdì. Una nottesola, mi inginocchiai alla balaustra, in mezzo alla cappella, a recitare prostrata le preghiere dell'AngeloSentendomi stanca, mi alzai e continuai a recitare con le braccia incrociate.

"L'unica luce era quella della lampadaImprovvisamente tutta la cappella si illuminò di una luce soprannaturale, e sull'altare apparve una croce di luce che arrivava fino al tetto. In una luce più chiara, nella parte superiore della croce, si vedeva un volto di uomo con il corpo fino alla cintola [l'eterno Padre], sul petto una colomba di luce [il divino Spirito Santo], e inchiodato sulla croce il corpo di un altro uomo [Nostro Signore Gesù Cristo]. Un poco sotto la cintolasospesi nell'aria, si vedevano un calice e una grande Ostia, sulla quale cadevano alcune gocce di sangue, che scorrevano sul volto del Crocifisso e da una ferita del costato.
"Scivolando sull'Ostia, queste gocce cadevano nel calice. Sotto il braccio destro della croce stava la Madonna (era la Madonna di Fatima con il suo Cuore Immacolato nella mano sinistra, senza spada né rose, ma con una corona di spine e fiamme)...
"Sotto il braccio sinistro [della croce], alcune grandi lettere, come fossero di acqua cristallina che scorreva sull'altare formavano queste parole: "Grazia e Misericordia".

"Compresi che mi veniva mostrato il mistero della santissima Trinità, e ricevetti su questo mistero lumi che non mi è permesso rivelare".
Quindi la Madonna mi disse: "E’ giunto il momento in cui Dio chiede che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolatopromettendo in questo modo di salvarla. Sono tante le anime che la giustizia di Dio condanna per peccati commessi contro di me, e perciò vengo a chiedere riparazionesacrificati con questa intenzione e prega". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", pp. 462 e 46429

Attraverso i suoi confessori e il vescovo di Leiria, la veggente fece in modo che la richiesta della Madonna giungesse, in quello stesso anno, a conoscenza di Papa Pio XI, che promise di prenderla in considerazione. (CfrG. De Marchip. 386WTWalshpp. 329-330)
In una lettera del 29 maggio 1930 al suo confessorepadre José Bernardo Gonçalves S.J., suor Lucia riferisce che Nostro Signore, dopo averle fatto sentire in fondo al cuore la sua divina presenzainsistette perché chiedesse al Santo Padre la approvazione della devozione riparatrice dei primi sabati. Ecco le parole della veggente: "Se non mi inganno, il buon Dio promette di porre termine alla persecuzione in Russia se il Santo Padre si degnerà di fare, e di ordinare che lo facciano anche i vescovi del mondo cattolico, un atto solenne e pubblico di riparazione e di consacrazione della Russia ai santissimi Cuori di Gesù e di Mariapromettendo, Sua Santità, con la fine di questa persecuzione, di approvare e raccomandare la pratica della già indicata devozione riparatrice". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúciap. 404)


Più tardi, attraverso un'altra comunicazione interiore, Nostro Signore si lamentò con suor Lucia perché la consacrazione della Russia non era stata fatta: "Non hanno voluto ascoltare la mia richiesta!... Come il re di Francia, se ne pentiranno, e la faranno, ma sarà tardi 30. La Russia avrà già sparso i suoi errori nel mondoprovocando guerrepersecuzioni alla Chiesa: il Santo Padre dovrà soffrire molto". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 464)
Il 21 gennaio 1935, in una lettera a padre José Bernardo Gonçalves S.J., suor Lucia dichiara che "Nostro Signore era molto scontento perché non si era realizzata la sua richiesta". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 412)

In una lettera allo stesso padre Gonçalves, del 18 maggio1936suor Lucia chiarisce: "Quanto all'altra domanda, e cioè se sarà conveniente insistere per ottenere la consacrazione della Russiarispondo quasi lo stesso che ho detto altre volte. Mi spiace che non sia già stato fatto; ma Dio stesso, che l'ha chiesta, ha permesso che sia andata così. [...] Se è conveniente insistere? Non so. Mi pare che, se il Santo Padre la facesse ora, Nostro Signore la accetterebbe e darebbe compimento alla sua promessa; e, senza, dubbiodarebbe un piacere a Nostro Signore e al Cuore Immacolato di Maria.



"Interiormente, ho parlato del problema a Nostro Signore; e poco tempo fa gli chiedevo perché non convertiva la Russia senza che Sua Santità facesse questa consacrazione. "Perché voglio che tutta la mia Chiesa riconosca questa consacrazione come un trionfo del Cuore Immacolato di Maria, per poi estendere il suo culto e porre la devozione a questo Cuore Immacolato accanto alla devozione al mio divino Cuore ". Ma, mio Dio, il Santo Padre non mi crederà, se voi stesso non lo muovete con una speciale ispirazione. "Il Santo PadrePrega molto per il Santo Padre. Egli la farà, ma sarà tardi. Tuttavia, il Cuore Immacolato di Maria salverà la Russia. Le è affidata" " (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", pp. 412 e 414)
Ancora a padre Gonçalves, ella scrive il 24 aprile 1940:

"Egli, [Nostro Signore], se vuole, può fare si che la causa
proceda rapidamente. Ma, per castigo del mondolascerà che vada lentamente. La sua giustiziaprovocata dai nostri peccati, vuole così. Si spiacetalora, non solo per i grandi peccati, ma anche per la nostra svogliatezza e per la nostra negligenza nell'ottemperare alle sue richieste.
" [...] I delitti sono molti, ma, soprattutto, è ancora molto maggiore la negligenza delle anime da cui si aspettava ardore nel suo servizio. Il numero di quelle con cui egli si incontra è molto limitato31. (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", pp. 420 e 422)



Suor Lucia ritorna sugli stessi pensieri in una lettera del 18 agosto 1940, sempre a padre Gonçalves:
"Suppongo che piaccia a Nostro Signore che vi sia chi si interessi, presso il suo vicario sulla terra alla realizzazione dei suoi desideri. Ma il Santo Padre non lo farà più. Dubita della realtà e ha ragione. Il nostro buon Dio poteva, per mezzo di qualche prodigiomostrare chiaramente che è lui a chiederlo; ma si serve di questo tempo per punire il mondo di tanti delitti con la sua giustizia, e prepararlo a un ritorno più completo a lui 32. La prova che ci concede è la protezione speciale del Cuore Immacolato di Maria sul Portogallo, in vista della consacrazione che gli hanno fatto 33.


"La gente di cui mi parla ha ragione di essere spaventata. Tutto questo ci accadrebbe, se i nostri prelati non avessero ascoltato le richieste del nostro buon Dio, e implorato così di cuore la sua misericordia e la protezione del Cuore Immacolato della nostra buona Madre celeste. Ma nella nostra patria vi sono ancora molti delitti e peccati; e siccome adesso è l'ora della giustizia di Dio sul mondo, è necessario che si continui a pregare. Perciò mi pareva bene che instillassero nelle persone, accanto a una grande confidenza nella misericordia del nostro buon Dio e nella protezione del Cuore Immacolato di Maria, la necessità della preghieraaccompagnata dal sacrificio, soprattutto di quello che bisogna fare per evitare il peccato". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 426)

In una lettera datata 2 dicembre 1940suor Lucia si rivolse direttamente a Papa Pio XII, per ordine dei suoi direttori spiritualichiedendo che Sua Santità si degnasse benedire la devozione dei primi sabati ed estenderla a tutto il mondoaggiungendo:
"Nel 1929, la Madonna, per mezzo di un'altra apparizione, ha chiesto la consacrazione della Russia al suo Cuore lmmacolatopromettendo, in questo modo, di impedire la propagazione dei suoi errori, e la sua conversione.

" [...] In diverse comunicazioni interiori Nostro Signore non ha cessato di insistere su questa richiestapromettendo ultimamente, se Vostra Santità si degna di fare la consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria, con speciale menzione della Russia, e di ordinare che, in unione con Vostra Santità e nello stesso tempo, la facciano anche tutti i vescovi del mondo, di abbreviare i giorni di tribolazione con cui ha deciso di punire le nazioni dei loro delitti, attraverso la guerra, la fame e diverse persecuzioni alla santa Chiesa e a Vostra Santità". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 436G. De Marchip. 385JGalamba de Oliveirap. 153)
Il 31 ottobre 1942, nel radiomessaggio al Portogallo in occasione della chiusura dell'anno giubilare delle apparizioni di FatimaPio XII consacrò la Chiesa e il genere umano al Cuore Immacolato di Maria.

Nel 1943 suor Lucia ebbe un'altra rivelazione di Nostro Signore, che riferisce in questi termini in una lettera a padre Gonçalves, il 4 maggio dello stesso anno: "Per ordine di Sua Eccellenza Reverendissima [il vescovo titolare di Gurzamons. Manuel Maria Ferreira da Silva], ho dovuto rivelare a S. E. l'arcivescovo di Valladolid un messaggio di Nostro Signore per i Signori vescovi di Spagna, e un altro per quelli del PortogalloDio vuole che tutti ascoltino la voce del buon DioDesidera che quelli di Spagna si riuniscano in ritiro e determinino una riforma nel popolo, nel clero e negli ordini religiosi; che alcuni conventi!... e molti membri di altri!... capisce? Vuole che si faccia capire alle anime che l'autentica penitenza che ora vuole ed esige consiste, anzitutto, nel sacrificio che ciascuno deve imporsi per compiere i propri doveri religiosi e materialiPromette la fine della guerra entro breve tempo, per riguardo all'atto che si è degnato fare Sua Santità. Ma siccome è stato incompleto, la conversione della Russia è rimandata. Se i Signori vescovi della Spagna non ascolteranno i suoi desideri, essa sarà ancora una volta il flagello con cui Dio li punirà". (Cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 446)

Il 7 luglio 1952, con la lettera apostolica Sacro Vergente AnnoPio XII consacrò i popoli della Russia al Cuore Immacolato di Maria.
In occasione del Concilio Ecumenico Vaticano II, 510 arcivescovi e vescovi di 78 paesi sottoscrissero una petizione nella quale chiesero al vicario di Cristo di consacrare il mondo intero, e in modo speciale ed esplicito la Russia e le altre nazioni dominate dal comunismo, al Cuore Immacolatoordinando che, in unione con lui e nello stesso giorno, lo facessero tutti i vescovi dell'orbe cattolico. Il documento fu presentato personalmente al Santo Padre Paolo VI da S. E. Rev.ma mons. Geraldo de Proença Sigaudarcivescovo di Diamantina (Brasile), nel corso di un audienza privata, il 3 febbraio 1964.

Papa Paolo VI, chiudendo la III Sessione del Concilio Vaticano II, il 21 novembre 1964, "affidò il genere umano" al Cuore Immacolato di Maria, nella stessa cerimonia in cui, applaudito in piedi dai Padri Conciliariproclamò la Madonna "Mater Ecclesiae" (cfrInsegnamenti di Paolo VI, vol. II, 1964p. 678)
Giovanni Paolo II fece due consacrazioni del mondo al Cuore Immacolato di Maria, una a Fatirna, il 13 maggio 1982, e l'altra a Rorna, il 25 marzo 1984. Entrambe le consacrazioni furono precedute da un invito del Pontefice ai Vescovi perché si unissero a lui in questi atti. Ma non vi sono dati positivi per valutare fino a che punto i Vescovi del mondo intero hanno realizzato la consacrazione in unione con il Papa, né nel 1982, né nel 1984Pure, in nessuna delle due la Russia fu ricordata nominatamente.

Così, suor Lucia sostenne sempre, fino alla metà del 1989, che nessuna delle consacrazioni ricordate sarebbe stata "valida", prendendo questa parola nel senso di ottemperanza dei requisiti illustrati dalla Madonna alla veggente. Ma da allora in avanti suor Lucia viene riconoscendo la validità della consacrazione fatta da Papa Giovanni Paolo Il il 25 marzo 1984. Sulla posizione di suor Lucia discutono ora gli esperti di Fatimaaderendo gli uni alla nuova posizionepreferendo gli altri attenersi ai suoi pronunciamenti precedenti. L'argomento è troppo complesso per essere illustrato in questa sede. Al momento basti osservare che, pronunciandosi sull'eventuale rapporto di questa consacrazione con gli spettacolari accadimenti avvenuti nell'Est europeo a partire dall'uscita di scena del comunismo di stampo classico, soprattutto dal secondo semestre del 1989 - rapporto che sembra essere all'origine del mutamento di posizione della veggente - suor Lucia lascia chiaramente intendere che sta emettendo un'opinione personale, e non sta trasmettendo una rivelazione soprannaturale.
Sull'interessante problema stiamo preparando uno studio, che verrà pubblicato al momento opportuno.




29. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", pp. 462 e 464Appunti di p. José Bernardo Gonçalves S.J., copiati da un manoscritto di suor Lucia che, sembra, non esiste più (cfr. le edizioni brasiliana e portoghese delle "Memórias" di suor Luciap. 193).

30Allusione alla promessa di Nostro Signore a Luigi XIV, attraverso santa Margherita Maria Alaccoque, di dargli la vita della grazia e la gloria eterna, come pure la vittoria su tutti i nemici, se il re si fosse consacrato al Sacro Cuore e lo avesse fatto regnare nella sua reggiadipingere sui suoi stendardi e incidere sul suo stemma. La richiesta così formulata dal Signore non era stata ancora accolta quando, nel 1792prigioniero nella Torre del TempioLuigi XVI fece voto di consacrare solennemente al cuore di Gesù la sua persona, la sua famiglia e il suo regno, se avesse recuperato la libertà, la corona e il potere regaleOrmai era tardi: il re usci dalla prigione soltanto per andare al patibolo.

31. Come si vedesuor Lucia segue da vicino quanto accade nel mondo relativamente alle richieste di Nostro Signore e della Madonna. Ma non sempre viene a connoscenza dei fatti attraverso le normali vie di informazione. Ella dice a p. Gonçalves, in una lettera del 21 gennaio 1940: "Cose di questo genere [alcuni articoli di rivista che volevano vedesse] sono solita leggerle solo se me lo ordinano specificamente i superiori. (…) Del resto le mie superiore gradiscono che rimanga nella ignoranza di quanto succede, e io sono contenta, non sono curiosa.
Quando Nostro Signore vuole che sappia qualcosa, si incarica di farmela conoscere. A questo fine ha tanti mezzi!" (cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", p. 420).

32. Nella seconda parte del segreto la Madonna annunciò il trionfo del suo Cuore Immacolato, che si realizzerà dopo il castigo con cui Dio punirà il mondo per i suoi delitti. In questo documentosuor Lucia allude a "un ritorno più completo" del mondo a Dio nostro Signore. Ciò conferma quanto detto nella nota 15 a commento della scena finale del terzo Segreto, sul Grande Ritorno della umanità a Dio come condizione sine qua non per rendere fattibile il Regno di Maria profetizzato da san Luigi Maria Grignion di Montfort nel suo celebre Trattato della vera devozione a Maria e nella sua non meno famosa "Preghiera infuocata". Nel Regno di Mariasecondo questo santo, la Madonna avrà una posizione centralissima in tutta la vita della società religiosa e temporaleesercitando uno speciale impero sulle anime; così si realizzerà una splendida rifioritura della santa Chiesa e della civiltà cristiana. Il messaggio di Fatima è una magnifica promessa di realizzazione di questa visione profetica ancora ai nostri giorni.

33. Nel maggio 1936 l'episcopato portoghese riunito a Fatima fece voto di ritornarvi in assemblea plenaria, se il paese fosse rimasto libero dal pericolo rosso così paurosamente prossimo, dal momento che la rivoluzione comunista in Spagna avrebbe potuto facilmente propagarsi nel paese vicino. Scongiurato insperatamente questo pericolo, i vescovi portoghesi ritornarono alla Cova da Iria il 13 maggio 1938 e mantennero la loro promessa, con una solenne cerimonia di ringraziamento per quella che esplicitamente riconoscevano essere una miracolosa protezione della santissima Vergine sulla loro patria. Nella stessa occasione rinnovarono la consacrazione della nazione portoghese al Cuore Immacolato di Maria, fatta sette anni prima (cfrdon Moreira das Neves, "As grandes jornadas de Fatima", in "Fatimaaltar do mundo", vol. II, pp. 249-257). In segno di gradimento per questa consacrazione, Nostro Signore promise al Portogallo una speciale protezione durante la seconda guerra mondialeaggiungendo che questa sarebbe stata la prova delle grazie che avrebbe concesso alle altre nazioni se, come il Portogallo, gli fossero state consacrate (cfr. "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia", pp. 436 e 438). Queste grazie concesse al Portogallo negli anni Trenta e Quaranta non significavano, però, che il pericolo rosso e il castigo delle guerre si fossero definitivamente allontanati da questo paese, come per altro si evince da quanto poi si legge nella lettera del 18 agosto 1940 a p. Gonçalves, e in altre che si trovano nel volume "Memórias" e "Cartas da Irmã Lúcia" (pp. 438440 e 442), e anche dalle visioni di Giacinta, che abbiamo riferito nella parte III di questo studio.