Visualizzazione post con etichetta Liturgia ‘orientata’. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Liturgia ‘orientata’. Mostra tutti i post

lunedì 13 gennaio 2020

Sì: Liturgia a oriente: cioè orientata

Liturgia ‘orientata’: 

Benedetto XVI si smarca da p. Francesco


La notizia è clamorosa ed è stata rilanciata da diverse agenzie come Riposte Catholique Boulevard Voltaire: Benedetto XVI, intervenuto lo scorso 12 ottobre su L’Osservatore Romano mentre infuria la battaglia liturgica, non ha esitato a sposare in pieno la linea del card. Sarah, smarcandosi apertamente da quella di papa Francesco. E lo ha fatto sul suo terreno più congeniale, quello teologico, dichiarandosi a favore della celebrazione ad orientem: «Nell’orientare la liturgia verso Oriente, noi vediamo che i Cristiani, insieme col Signore, desiderano progredire verso la redenzione della Creazione tutta intera», ha detto. Non è dunque il celebrante a dover fare la vedette, sotto gli sguardi di tutti. Anche perché, ha aggiunto sempre Benedetto XVI, «un pastore del gregge di Gesù Cristo non è mai orientato semplicemente verso la cerchia dei propri fedeli».
C’è già chi attende la replica di papa Bergoglio, replica che, ad oggi (una ventina di giorni dopo l’uscita pubblica del suo predecessore), non è giunta e che probabilmente non giungerà mai.
Siamo di fronte ad una situazione davvero imbarazzante. Per inquadrarla al meglio, mette conto ricordare come nel giugno dell’anno scorso, il card. Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e per la Disciplina dei Sacramenti, avesse proposto a «tutti, preti e fedeli», in aperto contrasto con quanto stabilito dal Concilio Vaticano II, di volgersi «insieme verso Oriente» almeno nelle parti della S. Messa, in cui ci si rivolga direttamente a Dio: KyrieGloria, specifiche orazioni e S. Eucarestia. Proposta, che trovò subito il pieno consenso del card. Raymond Burke e, contemporaneamente, una secca battuta d’arresto nelle parole del portavoce della Santa Sede, Padre Lombardi, precipitatosi a precisare: «Non è prevista alcuna nuova direttiva liturgica», tanto perché il messaggio fosse forte e chiaro.
Sarà un caso, ma da allora il card. Sarah non è più stato invitato a numerosi eventi svoltisi in Vaticano. L’ultimo sgarbo clamoroso, in ordine di tempo, è giunto in occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi sul Matrimonio e la Famiglia, quando, all’ultimo minuto, papa Bergoglio decise di sostituirsi a lui, pur essendo stato egli da molto tempo invitato a tenere la prolusione.
Ma ora, a rilanciare la questione con autorevolezza, è stato Benedetto XVI ovvero qualcuno cui, per grado e per competenze teologiche, anche il regnante Pontefice è difficile che possa alcunché obiettare. Da qui meglio si possono comprendere ed inquadrare le ragioni del perdurante silenzio… (M. F.)
AMDG et DVM