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martedì 19 novembre 2013

Le profezie di La Salette, Fatima e Garabandal stanno per compiersi.




...Le profeziedi La Salette, Fatima e Garabandal 
stanno per compiersi.

Tutte le profezie date ai Miei benedetti veggenti di La Salette, Fatima e Garabandal si svolgeranno ora davanti ai vostri occhi. Tutte le migliaia di credenti che conoscono e accettano queste profezie, sappiano che ora Io, il Vostro Salvatore, vi esorto tutti a pregare per le anime di tutta l’umanità. Aprite i vostri cuori ancora una volta a questi nuovi messaggi – le ultime profezie di questo genere offerte a tutti i Miei figli prima che Io ritorni per giudicare.

Appello a tutti i Ministri delle Chiese.

Chiamo ora all’ascolto anche tutti i Miei sacerdoti di tutte le confessioni che onorano il Mio Eterno Padre. Non lasciate che il seduttore, tramite il suo Falso Profeta, vi inganni facendovi credere alla menzogna che verrà perpetrata nel suo nome prossimamente. Sarà un momento molto difficile per coloro tra di voi che Mi amano, perché sarete molto turbati.

Il Falso Profeta e l’Anticristo.

Prestate semplicemente molta attenzione al Falso Profeta che tenterà di guidare la Mia Chiesa poiché egli non viene dalla Casa del Padre Mio Eterno. Sembrerà che egli provenga da lì, ma sarà falso. Fate anche attenzione all’amicizia che dimostrerà con l’Anticristo perché essi saranno i due più falsi discepoli di satana, ammantati da pelle di pecora. Avranno poteri che sembreranno quelli degli antichi miracoli, ma questi poteri saranno satanici.

Dovete sempre mantenervi in stato di grazia in ogni momento per poter difendere la vostra fede. Pregate per i Miei sacerdoti Consacrati che, essendo tiepidi nella loro fede, saranno attirati tra le braccia del Seduttore. Egli li attirerà a sé offrendo loro eccitazione, passione, un cosiddetto amore che non pensa che a sé stesso e sarà difficile per loro resistere alla sua apparenza carismatica. Seguite questa via, sacerdoti Miei, e sarete persi per Me per sempre.

Potete chiederMi perché questi avvenimenti presentino tali difficoltà. Vi chiederete perché Io permetta che queste cose succedano. Penserete che Gesù, nella Sua Misericordia, non porrebbe mai dei simili ostacoli. Ebbene, Io devo permettere ciò perché sarà solo grazie a questa sfida che la battaglia finale tra il Mio Eterno Padre e il Maligno potrà aver luogo. Senza uno scontro finale Satana non potrà essere gettato finalmente nell’abisso dell’Inferno eterno.
State attenti a quest’inganno. Non lasciate che le vostre anime si perdano su questa strada. Pregate, pregate, pregate per possedere la grazia del discernimento affinché possiate vedere questo Falso Profeta per quello che è veramente. Un demonio mandato dalle profondità dell’inferno per sviarvi. Siate riconoscenti per essere il suo bersaglio. A causa della vostra fedeltà a Me sarete sottomessi a un’ultima prova. La prova della vostra fede. Mai più dovrete affrontare un tale test. Siate dunque preparati. Rivolgetevi a Me ora, voi tutti Miei servitori consacrati, prima che sia troppo tardi.

Il Vostro amato Salvatore Gesù Cristo.

COR MARIAE IMMACULATUM,
SOLATIUM EXILII NOSTRI, ORA PRO NOBIS!

mercoledì 6 novembre 2013

Carissimo Gesù


Litania di Gesù all’Umanità (1)- Protezione contro il Falso Profeta.

Carissimo Gesù, salvaci dall’inganno del Falso Profeta.
Gesù, abbi pietà di noi.
Gesù salvaci dalla persecuzione.
Gesù preservaci dall’Anticristo.
Signore pietà.
Cristo pietà.
Carissimo Gesù, ricoprici del Tuo Preziosissimo Sangue.
Carissimo Gesù, apri i nostri occhi alle menzogne del Falso Profeta.
Carissimo Gesù, riunisci la Tua Chiesa.
Gesù, proteggi i nostri Sacramenti.
Gesù, non lasciare che il Falso Profeta divida la Tua Chiesa.
Carissimo Gesù, aiutaci a respingere le menzogne presentate come verità.
Gesù, dacci la Forza.
Gesù, dacci la Speranza.
Gesù, inonda la nostra anima dello Spirito Santo.
Gesù, proteggici dalla Bestia.
Gesù, dacci il Dono del Discernimento per poter seguire la via della tua Vera      Chiesa in ogni tempo e nei secoli dei secoli.
Amen.

mercoledì 30 ottobre 2013

Preziosissima chiarificazione


Regina Regum et Domina Dominantium
ora pro nobis!


La vera Carità, quella con la C maiuscola


Una volta un collega ateo per provocarmi mi chiese: “Com’è che la Madonna quando appare ai veggenti chiede sempre l’edificazione di chiese e non di ospedali?”

E’ chiaro che per chi non crede nella Vita Eterna, nell’esistenza di Dio e dell’anima, la cosa più importante è la cura del corpo. E sovente solo quella del proprio corpo, e non quello degli ammalati, per cui invece spesso invoca l’eutanasia, o dei bimbi non nati, per cui  magari promuove l’aborto…

Per chi è credente, il corpo e la vita terrena sono importanti ma certamente non più dell’anima e della vita eterna. Esistono infatti le opere di misericordia corporale, come dar da mangiare agli affamati, vestire gli ignudi e ospitare gli stranieri,  tutte azioni nobilissime, ma ci sono anche e soprattutto  le opere di misericordia spirituale, come istruire gli ignoranti o correggere chi sbaglia.

Compito del cristiano è quello di esercitare ambedue i tipi di opere ricordando però che le seconde, appartenendo all’ambito spirituale, sono infinitamente superiori alle prime. Ecco perché è pericoloso a mio parere la troppa insistenza da parte di uomini della Chiesa nello spronare i cristiani affinchè si dedichino alle opere del primo tipo, come ci capita di sentirci dire spesso in questi tristi tempi ultimi, forse tali anche in senso escatologico. Compito della Chiesa non è curare il corpo, per quello esistono già gli ospedali, le organizzazioni laiche umanitarie, volontarie o statali, ma il suo vero scopo è quello della cura delle anime. Infatti a che serve salvare il corpo e poi perdere la propria anima? Cristo Gesù, nel cui solo Nome c'è Salvezza, è venuto per liberarci dal peccato che è  il nostro unico vero male. 

Ho come l’impressione purtroppo però che il Nemico si sia infiltrato e mostrando la sua veste di agnello, mentre sotto è solo un lupo,  inganna le moltitudini con la storia dell’umanitarismo, cercando nel frattempo di svilire la Liturgia e far trascurare il discorso spirituale. 

Quando ero piccolo al catechismo mi  insegnarono che se si pensa solo ai poveri e ai loro bisogni materiali, senza nel frattempo amare e pregare il Signore, si fa solo carità,  con la c minuscola, che non è altro che ‘filantropia’, mentre se si ama veramente il prossimo e ci si dedica quindi oltre che ai suoi bisogni materiali anche a quelli spirituali, cercando anche di convertirli, e si fa tutto per amore di Dio, allora si esercita la Carità, con la C maiuscola, quella che per San Paolo è la più eccelsa tra le virtù, l’unica che ha veramente valore agli occhi di Dio e che porta alla salvezza eterna.


martedì 29 ottobre 2013

OPORTET ORARE



OPORTET ORARE SINE INTERMISSIONE


Litania di Gesù all’Umanità (1)- Protezione contro il Falso Profeta.

Carissimo Gesù, salvaci dall’inganno del Falso Profeta.
Gesù, abbi pietà di noi.
Gesù salvaci dalla persecuzione.
Gesù preservaci dall’Anticristo.
Signore pietà.
Cristo pietà.
Carissimo Gesù, ricoprici del Tuo Preziosissimo Sangue.
Carissimo Gesù, apri i nostri occhi alle menzogne del Falso Profeta.
Carissimo Gesù, riunisci la Tua Chiesa.
Gesù, proteggi i nostri Sacramenti.
Gesù, non lasciare che il Falso Profeta divida la Tua Chiesa.
Carissimo Gesù, aiutaci a respingere le menzogne presentate come verità.
Gesù, dacci la Forza.
Gesù, dacci la Speranza.
Gesù, inonda la nostra anima dello Spirito Santo.
Gesù, proteggici dalla Bestia.
Gesù, dacci il Dono del Discernimento per poter seguire la via della tua Vera Chiesa in ogni tempo e nei secoli dei secoli.
Amen


mercoledì 23 ottobre 2013

OPORTET ORARE SINE INTERMISSIONE



Litania di Gesù all’Umanità (1)- Protezione contro il Falso Profeta.

Carissimo Gesù, salvaci dall’inganno del Falso Profeta.
Gesù, abbi pietà di noi.
Gesù salvaci dalla persecuzione.
Gesù preservaci dall’Anticristo.
Signore pietà.
Cristo pietà.
Carissimo Gesù, ricoprici del Tuo Preziosissimo Sangue.
Carissimo Gesù, apri i nostri occhi alle menzogne del Falso Profeta.
Carissimo Gesù, riunisci la Tua Chiesa.
Gesù, proteggi i nostri Sacramenti.
Gesù, non lasciare che il Falso Profeta divida la Tua Chiesa.
Carissimo Gesù, aiutaci a respingere le menzogne presentate come verità.
Gesù, dacci la Forza.
Gesù, dacci la Speranza.
Gesù, inonda la nostra anima dello Spirito Santo.
Gesù, proteggici dalla Bestia.
Gesù, dacci il Dono del Discernimento per poter seguire la via della tua Vera Chiesa in ogni tempo e nei secoli dei secoli.
Amen


martedì 8 ottobre 2013

San Tommaso d'Aquino e l'anticristo : TRE ATTUALISSIME RIFLESSIONI per non cadere in trappola o addormentarsi

FILI REDEMPTOR MUNDI DEUS
miserere nobis.
Chi sono i falsi profeti

di don Ivo Cisar

È nota la parola di Gesù: "Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete" (Mt 7,15-16).

Nello stesso vangelo secondo san Matteo si legge ancora: "Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi portenti e miracoli, così da indurre in errore, se possibile, anche gli eletti" (Mt 24,24).

Per falsi profeti s’intendono di solito coloro che seminano errori o, come spiega la Bibbia di Gerusalemme, dottori di menzogna che seducono il popolo con false sembianze di pietà, ma perseguendo fini interessati. Mons. Salvat. Garofalo annota il passo: "I falsi profeti, notissimi dai libri del Vecchio Testamento, sono impostori e trafficanti della parola di Dio per il loro vantaggio".

La Bibbia di Navarra commenta: "Nella vita della Chiesa la figura di falsi profeti, di cui parla Gesù, è stata intesa dai Santi Padri come riferita agli eretici, i quali si rivestono con abiti esteriori di vita di pietà e di penitenza, ma il loro cuore non possiede i sentimenti di Cristo (san Girolamo, Commentum in Matthaeum, 7). San Giovanni Crisostomo applicava queste parole del Signore a coloro che simulano virtù che non hanno, e con questa finzione ingannano chi non li conosce (cfr.Omelie sul Vangelo di san Matteo, 23).

I falsi profeti si presentano in vesti di pecore, come se appartenessero all’ovile di Cristo, fingono lo zelo per la gloria di Dio, ma cercano la propria gloria e tramano per la rovina delle pecore.

S. Tommaso d’Aquino spiega, con san Giovanni Crisostomo, che i falsi profeti vengono chiamati "lupi rapaci", perché intendono nuocere agli altri (STh II-II, 172, 4 ad 3). Egli afferma che un profeta viene detto falso quando agisce come strumento del demonio (STh II-II, 172, 5c).

Il testo di Mt 7,15 viene citato nel Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito dello scandalo: "Lo scandalo è grave quando a provocarlo sono coloro che, per natura o per funzione, sono tenuti a insegnare e a educare gli altri. Gesù lo rimprovera agli scribi e ai farisei: li paragona a lupi rapaci in veste di pecore" (CCC 2285).

Ma quale è la ragione profonda per la quale essi vengono chiamati falsi profeti e quale è concretamente il loro modo di agire?
1) Profeta non è principalmente colui che predice il futuro, ma colui che parla a nome di Dio, ispirato e incaricato da Lui. Siccome nel Vecchio Testamento i profeti preparavano la venuta di Cristo, essi ovviamente lo predicevano, anche nei suoi particolari. Evidentemente anche nel Nuovo Testamento, Cristo e i suoi, proclamando il regno del Padre (cfr. LG 35), lo indicavano come già presente e insieme futuro (cfr. LG 5).

Ora, proclamare il regno di Dio, ossia la sua grazia consistente nel perdono e nella salvezza futura, comporta l’invito e l’esortazione alla conversione: "Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicendo il vangelo di Dio e diceva: ‘Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino, convertitevi e credete al vangelo" (Mt 1,15).

Anche i profeti richiamavano alla fede in Dio, alla purezza dei costumi, denunciando i peccati e minacciando castighi divini. Basti ricordare le figure di Elia pieno di zelo per la purezza della fede nell’unico vero Dio (1Re 18,20-40), quella di Isaia che parla contro la corruzione morale (Is 1-5), quella di Natan che denuncia i peccati di Davide (2Sam 12,1-14), quella di Giona che annuncia i castighi divini alla città di Ninive (Gio 3); non sono che alcuni esempi scelti tra i tanti possibili. Il monoteismo, la moralità e l’attesa della salvezza sono oggetti della predicazione dei profeti, che esortano alla conversione.

Ma appunto per questo i profeti trovavano resistenze e reazioni, fino a dover temere per la propria vita; esempio tipico è quello di Geremia, "oggetto di litigio e di contrasto per tutto il paese" (Ger 15,10), che viene arrestato e giudicato (Ger 26).


2) Specialmente in Geremia emerge la differenza tra i veri e i falsi profeti: questi ultimi non sono stati mandati da Dio e parlano di testa propria; ne nasce un’aspra lotta (vedi Ger 23,9 ss.; 26,7 ss.; 27,9 s.; 28; Ez 13; Mi 3,5 ss.; Zc 13,2 ss.). Tipico dei falsi profeti è il tentativo di lusingare, illudere, tranquillizzare e narcotizzare le coscienze, per piacere agli uomini. Se ne lamenta Dio: "Così dice il Signore degli eserciti: ‘Non ascoltate le parole dei profeti che profetizzano per voi; essi vi fanno credere cose vane, vi annunziano fantasie del loro cuore, non quanto viene dalla bocca del Signore. Essi dicono a coloro che disprezzano la parola del Signore: voi avrete la pace! e a quanti seguono la caparbietà del loro cuore dicono: non vi coglierà sventura" (Ger 23,16-17). 

"La mia mano sarà sopra i profeti delle false visioni e dai vaticini bugiardi; ... poiché ingannano il mio popolo dicendo: pace! e la pace non c’è... " (Ez 13,9). Così pure, mentre i falsi profeti predicevano il successo al re, il profeta Michea predisse la disfatta (1Re 22,5 ss.).

Già nel libro del Deuteronomio Dio metteva sull’avviso: "Qualora si alzi in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti proponga un segno o un prodigio... ed egli ti dica: seguiamo dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuti, e rendiamo loro un culto, tu non dovrai ascoltare le parole di quel profeta o di quel sognatore; perché il Signore vostro Dio vi mette alla prova per sapere se amate il Signore vostro Dio con tutto il cuore e con tutta l’anima" (Dt 13,2-4). I segni che una profezia sia vera o falsa è la sua corrispondenza con la vera fede (Dt 13,2-6) e il suo adempimento (Dt 18,21-22), se cioè questi vi siano o se manchino.

Gesù dice che riconosciamo i falsi profeti dai loro frutti. Dei frutti dello Spirito Santo a differenza delle opere della carne parla san Paolo. Il profeta vero conduce alla fede, al pentimento, alla riconciliazione con Dio, alla bontà, alla fedeltà, al dominio di sé ecc., mentre il profeta falso semina impurità, idolatrie, dissensi, divisioni, fazioni, hairéseis-eresie, ecc. (Gal 5,19-23).

"Ma il frutto più caratteristico del falso profeta è l’impegno volto ad allontanare il popolo di Dio dal magistero della Chiesa, attraverso cui risuona nel mondo la dottrina di Cristo. Il Signore predice altresì la fine di questi truffatori: la perdizione eterna" (La Bibbia di Navarra, l.c.).

3) Insegnamento per noi.

a) La nostra esposizione è stata ridotta al minimo, abbiamo proceduto per cenni. San Giovanni apostolo ci avverte: 

"Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se vengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo. Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo" (1Gv 4,1-3). 

Oltre all’attualità del tema (cfr. Giovanni Paolo II nell’omelia del 31 dicembre 1993Non possiamo, infatti, chiudere gli occhi su ciò che ci circonda. Non possiamo non vedere che Cristo e il suo Vangelo sono e rimangono “segno di contraddizione” (Lc 2, 34). Non possiamo non avvertire che, insieme con la civiltà dell’amore, civiltà di verità e di vita, un’altra civiltà si va diffondendo: proprio di essa parla san Giovanni nel contesto dell’“ultima ora”. Scrive l’Apostolo: “Molti anticristi sono apparsi”. Ed aggiunge: “Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri” (1 Gv 2, 19). È come se egli riprendesse, in altri termini, la parabola del grano e della zizzania(cf. Mt 13, 24-30), raccontando la quale Cristo invitava a saper attendere fino al tempo della mietitura.
4. “Questa è l’ultima ora”.) ne risulta che la profezia autentica deve essere in armonia con gli articoli fondamentali della fede cristiana.

Nell’Apocalisse di san Giovanni viene descritta la fine dei falsi profeti al servizio della bestia, ossia delle forze che, arrogandosi poteri divini, si erigono contro Cristo e la Chiesa (Ap 13,11-17).

b) San Paolo dichiara: "Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!" (Gal 1,10).

Gesù ha proclamato: "Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande e la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi" (Mt 5,11-12).

Vi è un modo di "compiacere" che è secondo Cristo: "Ciascuno di noi cerchi di compiacere il prossimo nel bene, per edificarlo" (Rm 15,2). "Io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare l’utile mio ma quello di molti perché giungano alla salvezza" (1Cor 10,33).

Sempre tenendo presente, però: "Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti" (Lc 6,26).

c) Siamo popolo profetico di Dio (LG 12), sotto la guida del Magistero della Chiesa (LG 25) i laici partecipano all’ufficio profetico di Cristo (LG 35) per l’evangelizzazione del mondo (ibidem), mediante l’apostolato (ibidem e AA), specie se confermati-cresimati (AA 3). Evangelizzare vuol dire annunciare Cristo per la conversione (cfr. At 2,36).

Una componente della funzione profetica del cristiano è il dovere della correzione fraterna o dell’ammonimento fraterno, di cui parla a più riprese il Nuovo Testamento: "Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo... " (Mt 18,15). "Se un tuo fratello pecca, rimproveralo; ma se si pente, perdonagli" (Lc 17,3) 

Un presupposto della salvezza che consiste nel perdono dei peccati è la conoscenza dei peccati e il pentimento. La misericordia divina non significa che Dio chiude gli occhi davanti ai peccati, ma che ce li perdona, se ce ne pentiamo finché siamo in tempo: "Il Signore non ritarda nell’adempiere la sua promessa, come certuni dicono; ma usa pazienza verso di voi, non volendo che alcuno perisca, ma che tutti abbiano modo dio pentirsi (2Pt 3,9). Ma Gesù ammonisce pure: "Se non vi convertite, perirete tutti" (Lc 13,3.5). 

La correzione fraterna è una delle opere di misericordia spirituale, ben diversa dal giudicare il prossimo (Mt 7,1 ss.). Invece di giudicare le persone e tollerare il peccato, come spesso facciamo, dobbiamo condannare il peccato, senza condannare le persone (Lc 6,37), perché Dio vuole salvare tutti (1Tm 2,4).

Perciò san Paolo esorta i cristiani: "Cercate ciò che è gradito al Signore, e non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente, poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso persino parlare" (Ef 5,10-12). 

Egli confida che i cristiani siano "capaci di correggere l’un l’altro" (Rm 15,14), ci esorta a correggere gli altri con dolcezza e umiltà (Gal 6,1), di accettare gli ammonimenti di coloro che ci sono preposti nel Signore, come pure di correggere gli indisciplinati (1Ts 5,12.14), di ammonire fraternamente (2Cor 2,7; 2Ts 3,15).

d) Quel che induce al peccato ed è peccato già in sé è il falso rispetto umano, di cui peccò già Adamo (Gn 3,6.12). Non solo non dobbiamo subirlo, ma dobbiamo essere profeti veri che si regolano secondo la parola di san Paolo: "Non conformatevi alla mentalità di questo secolo (mondo), ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a Lui gradito e perfetto" (Rm 12,2)
Non seguendo i falsi profeti, accomodanti, che tentano di praticare sconti sulla dottrina e la morale di Cristo, per piacere agli uomini, dispiacendo a Dio, dal quale verranno giudicati, al quale dovranno rispondere (cfr. 2Cor 5,10; Rm 14,10-13; Gal 6,4-5), perché "responsabilità" vuol dire questo.


In conclusione
Dio manda i profeti, i quali parlano a nome Suo, denunciando i peccati, perché gli uomini possano rendersene conto e pentirsene e trovare la salvezza in Cristo. Ma alcuni auto-invitati si spacciano per profeti, mentre non lo sono, "pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono né alcuna di quelle cose che danno per sicure" (1Tm 1,7).

I falsi profeti addormentano le coscienze, i profeti veri le svegliano. E non si deve neppure tacere; specialmente le sentinelle costituite da Dio devono "suonare la tromba e dare l’allarme" (Es 33,2-3) avvertire della morte spirituale, conseguenza delle iniquità (Ez 33,10-16). Chi blandisce o tace colpevolmente compromette la salvezza eterna altrui.

Il mite san Francesco di Sales ha una parola molto forte: "Faccio eccezione per i nemici dichiarati di Dio e della Chiesa; quelli vanno screditati il più possibile: per esempio, le sette eretiche e scismatiche con i loro capi. È carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove" (Filotea III 29).

Oggi si abusa della parola "speranza": è un termine inflazionato e spesso svuotato del suo contenuto proprio, soprannaturale, di virtù teologale, riferentesi a Dio (vedi per esempio Rm 5,5; 8,24); è divenuta una parola "riempitivo", immanentizzata, orizzontalizzata, storicizzata, non più trascendente, espressione della fede soprannaturale (vedi invece Ebr 11,1), ma una parola pseudoottimistica, ingannevole, anestetizzante, direi quasi "propagandistica". Se si studia bene l’Apocalisse, vi si constata un regresso nella storia e un progressivo aumento, crescita del male nel mondo (vedi Eduard Schick, L’Apocalisse, Roma, 1973, pp. 93, 99, 113, 114, 120, 126-129, 148-149, 185-186), donde la necessità dell’esortazione alla penitenza (vedi ivi, p. 127; cfr. Lc 13,1-5).

La voce dei falsi profeti spesso sovrasta quella dei veri, come quella di Anania in contrasto con Geremia (Ger 28). Ciò non porta alla conversione (penitenza) e alla salvezza. 

La gente pretende: "Non fateci profezie sincere, diteci cose piacevoli, profetateci illusioni!" (Is 30,10). Ma Dio avverte: "Non vi traggano in errore i profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini; non date retta ai sogni che essi sognano. Poiché con inganno parlano come profeti a voi in mio nome; io non li ho inviati. Oracolo del Signore" (Ger 29,8-9). "I tuoi profeti hanno avuto per te visioni di cose vane e insulse, non hanno svelato le tue iniquità per cambiare la tua sorte; ma ti han vaticinato lusinghe, vanità e illusioni" (Lam 2,14). Così avviene anche oggi in certe conferenze, prediche, liturgie che non evangelizzano, cioè non inducono alla conversione-penitenza, ma sono falsamente consolatorie. San Paolo ha scritto: "Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole". (2Tm 4,3-4). E accenna anche a dei "falsi fratelli" (Gal 2,4).

San Gregorio Magno, commentando i passi biblici sui "cani muti" (Is 56,10), guardiani infedeli (ivi), non difensori (Ez 13,5), scrive dei falsi profeti: "La parola di Dio li rimprovera di vedere cose false, perché, per timore di riprendere le colpe, lusingano i colpevoli con promesse di sicurezza, e non svelano l’iniquità dei peccatori ai quali mai rivolgono una parola di riprensione. Il rimprovero è una chiave. Apre infatti la coscienza a vedere la colpa che spesso è ignorata anche da quello che l’ha commessa. ..." (Reg. past. 2,4).

I falsi profeti sono addormentatori di coscienze mediante l’aperturismo e lo pseudoottimismo ("aggiornamento" e "speranza"). Conducono all’indurimento nel peccato e all’impenitenza finale, peccati "irremissibili", perché contro lo Spirito Santo, contro la grazia di Dio (Mt 12,32); conducono non alla salvezza, ma alla perdizione (Fil 3,19; Mt 7,13).


Il peccato, in quanto contro Dio, non è evidente alla coscienza umana, ma ha bisogno di essere svelato nella sua vera dimensione e gravità: questa è la vera funzione profetica (vedi Is 58,1), come quella di Natan nei riguardi di Davide (2Sam 12,1-14)

La nuova (o rinnovata) evangelizzazione non consiste nella sola istruzione (catechetica, questa viene dopo), né in un solo dialogo (vedi Dialogo e annuncio, 19 maggio 1991), ma nel kerygma o annuncio del regno di Dio congiunto all’invito alla penitenza: "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete al vangelo" (Mc 1,15, cfr. Mt 4,17). È l’annuncio di Cristo e della salvezza in Lui solo: "Pentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati" (At 2,38). "In nessun altro c’è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati" (At 4,12).
COR VIGILANTISSIMUM MARIAE
ora pro nobis




venerdì 26 luglio 2013

Lectio, Meditatio, Oratio

Prima lettera di san Giovanni - cap. 4

1Carissimi, non prestate fede ad ogni spirito, ma mettete alla prova gli spiriti, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono venuti nel mondo. 2In questo potete riconoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce in Gesù il Cristo venuto nella carne, è da Dio; 3ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo. 4Voi siete da Dio, figlioli, e avete vinto costoro, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo. 5Essi sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta. 6Noi siamo da Dio: chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da questo noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell’errore.


7Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. 8Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. 9In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. 10In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.



11Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 12Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. 13In questo si conosce che noi rimaniamo in lui ed egli in noi: egli ci ha donato il suo Spirito. 14E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo che il Padre ha mandato il suo Figlio come salvatore del mondo. 15Chiunque confessa che Gesù è il Figlio di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio. 16E noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi. Dio è amore; chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui.
17In questo l’amore ha raggiunto tra noi la sua perfezione: che abbiamo fiducia nel giorno del giudizio, perché come è lui, così siamo anche noi, in questo mondo.18Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore.
19Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo. 20Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede. 21E questo è il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratello.

giovedì 11 luglio 2013

13 luglio 2013! Un enigma e son 4 mesi.


13 marzo 2013 – Il suo Trono è stato rubato. Ma non il Suo Potere.

Mia amata figlia prediletta, sono stato condannato a morte per la seconda volta. L’insulto della decisione di Roma, di cui sei stata testimone oggi, Mi ha spezzato in due.
Quando stavo davanti ai Miei carnefici, accusato di eresia e di osar dire la Verità, i Miei apostoli scapparono via ed erano introvabili. Coloro che Mi seguivano ed accettavano i Miei Insegnamenti, Mi tradirono quando la Mia Parola fu contestata da quelli che avevano l’autorità.Cominciarono a perdere fiducia in Me e iniziarono a dubitare di Me.
Alcuni dei Miei seguaci credettero ai reati di eresia di cui fui accusato, e credettero che essi fossero giustificati. I Miei accusatori, persone altolocate, vestiti con abiti esotici e che camminavano e parlavano con un senso di reale autorità, erano così potenti che pochi dubitavano di loro.
Io fui indagato, contestato, schernito, sminuito, ridicolizzato e deriso per aver detto la Verità. Le persone si prosternavano davanti a questi governanti, uomini con una voce potente e la cui autorità non era mai stata messa in discussione. La Mia Voce diventò come un sussurro in mezzo ai ruggiti dei Miei accusatori.
“Eretico”, gridavano. Dicevano che parlavo con una lingua malvagia, che bestemmiavo contro Dio e che volevo distruggere la loro chiesa. E così Mi assassinarono a sangue freddo.
Non succede diversamente adesso, quando cerco di fare conoscere la Mia Voce, quando tento di mettere in guardia tutti i figli di Dio in merito agli eventi di cui ho parlato a te, figlia Mia, in quest’ultimo paio di anni. La Mia Parola sarà trattata con disprezzo. La Mia Parola sarà discussa. I dubbi si insinueranno e, ancora una volta, i Miei apostoli scapperanno e Mi lasceranno ai lupi.
Sia chiaro, la Verità vi è stata rivelata. Vi ho detto, Miei discepoli, come sarete ingannati. Questo sarà molto difficile per voi, poiché metterete in dubbio questo impostore che siede nella casa del Padre Mio.
Il Mio amato Papa Benedetto XVI è stato perseguitato ed è fuggito, come era stato predetto. Io non ho designato questa persona che sostiene di venire nel Mio Nome.
Egli, Papa Benedetto, guiderà i Miei seguaci verso la Verità. Io non l’ho abbandonato e lo tengo vicino al Mio Cuore e gli offro il conforto di cui ha bisogno in questo momento terribile.
Il suo Trono è stato rubato. Ma non il suo potere.
Il vostro Gesù.