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domenica 20 maggio 2018

Cambiate! Cambiate subito! Subito!

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Eletti, amici cari, lo Spirito scenda su di voi, lo Spirito della Verità che procede dal Padre. Egli vi farà capire molte cose ancora nascoste che vi saranno chiare un po’ alla volta e vi annuncerà le cose che devono accadere, perché voi le annunziate agli altri. Amici cari del Mio Cuore, grandi cose devono accadere in questo tempo. Siate pronti.



Sposa amata, lo Spirito di Verità, che procede dal Padre, farà capire ai Miei amati, alle Mie fedeli spose le cose grandi che ha preparato proprio per questo tempo; crescerà la gioia nel vostro cuore e con essa la pace.

Mi dici: “Dolce Amore, le Tue Parole mi ricolmano di viva gioia, sempre più intensa. Agisci su di noi con la Tua Potenza, con la Tua Infinita Sapienza. Noi, tutti Tuoi, siamo pronti col nostro: “Eccomi” a fare qualunque cosa Tu voglia da noi. Signore adorato, il mondo è ancora incredulo e freddo, il mondo non Ti conosce bene; se Ti conoscesse, Ti amerebbe. Non può accadere che uno conoscendoTi, anche solo un poco, non giunga ad amarTi perdutamente; proprio in questo tempo vuoi farTi conoscere di più. I Tuoi piccoli più piccoli, stretti alla Madre del Cielo, proprio altro desiderio non hanno che quello di amarTi sempre più, di fare la Tua sublime Volontà, di testimoniarTi nel mondo perché creda e la vita di ogni uomo divenga un soave canto d’amore volto a Te ed il cuore sia sempre in umile adorazione”.

Sposa amata, se il mondo non Mi conosce ancora non è perché Io, Io, Gesù, non abbia concesso le Grazie di conoscerMi, ma perché non ha avuto interesse ad approfondire la Mia conoscenza. Sappi, sposa amata che Io, Io, Gesù, non Mi dono a chi non Mi apre il cuore per accoglierMi: non voglio essere amato per forza.

Mi dici: “Dolcissimo Amore, con pena profonda penso a tutti coloro che non si impegnano a conoscerTi sempre di più per servirTi meglio: quale fine sarà la loro? Che conclusione avrà la loro esistenza terrena e poi quella ultraterrena? Sono molti che dicono e ripetono: “Credo nel nulla eterno”. Adorato Gesù, questa frase, pronunciata troppo spesso nel tempo presente, è come una freccia infuocata che mi colpisce il cuore. Mi chiedo come possa essere accaduto questo nelle menti e nei cuori di molti, di giungere, cioè, a tale rovina interiore. Capisco, Dolce Amore, capisco che il nemico si è scatenato con la sua furia proprio su questa presente generazione: i giovani del presente stanno attraversando una grave crisi. Essi sono la società del domani; ma quale orrenda società si prepara? Mi sentirei assai triste a questo pensiero, se non andassi alle Tue sublimi Promesse: “Farò una terra nuova, un nuovo Cielo, una nuova Creazione. Questa non sarà opera di uomo, ma Opera Mia, Opera di Dio”. Queste Tue sublimi Parole mi tolgono la tristezza e mi riempiono di grande speranza. L’uomo senza fede, che vede ciò che sta accadendo, dice, sospirando: “Come sarà il futuro? Certo, cupo, certo, catastrofico, certo, da apocalisse”. Dice questo e sente venire meno la speranza; ma l’uomo che ha fede, immerso nel Tuo Oceano d’Amore, vede ogni cosa e pensa con gioia viva: “C’è Gesù! Certo, Egli non vuole la distruzione del mondo, ma lo rinnoverà: il Suo Spirito renderà nuove tutte le cose”. Questo pensa, Gesù, l’uomo che ha fede in Te e, ad occhi chiusi, si getta tra le Tue Braccia, come fa il bimbo tra quelle del padre: forse che egli ha paura a gettarsi verso il padre che lo chiama a sé? No, certo! Chiude gli occhi e si getta sorridendo. Gesù adorato, mi dici che non vuoi essere amato da chi non desidera farlo. Ti supplico, Dolce Amore, concedi ancora le Grazie che trasformino i cuori di pietra in cuori di carne. Chi non Ti ama, pur avendoTi conosciuto, ha un cuore come un macigno. Non si può conoscerTi anche solo un po’, senza amarTi perdutamente ed ardere dal desiderio di approfondire la Tua conoscenza. Certo, nel pensiero viene la figura di Giuda che, pur conoscendoTi da vicino, non Ti ha amato, Ti ha tradito; ma su questo pensiero non voglio indugiare neppure per un istante, perché la mente si rifiuta di accoglierlo. Gesù adorato, Gesù, Amore Infinito, Gesù, Delizia di ogni anima, non riuscirò mai a capire come un cuore umano possa concepire l’idea di Giuda: solo un nemico terribile, entrato in esso, può averlo influenzato. Gesù adorato, venga presto il tempo nel quale il nemico sia cacciato ed ogni uomo possa fare della sua vita un canto d’amore per Te, Gesù, Delizia Infinita di ogni anima”.

Sposa amata, l’uomo può sempre scegliere per il Bene o per il male; se fa questa seconda scelta, non è più lui che agisce, ma il nemico che si è infilato nel suo cuore come serpe, pronta ad inoculare il suo veleno. Chi liberamente ha scelto la via del male ne diviene schiavo; lo Spirito Santo non può più operare su di lui. Amata sposa, ricorda le Mie Parole dette negli intimi colloqui: “Quando l’ultimo avrà fatto la sua libera scelta, tutto accadrà, improvvisamente”. Ti dico, Ti ripeto che questo tempo è prossimo. Il mondo ribelle non avrà il Dono dello Spirito Santo, se non lascia la sua ribellione; ma gli umili, i docili, gli obbedienti alle Mie Leggi sentiranno in sé un nuovo vigore, vivranno in una nuova Luce, sempre più fulgida. Lo Spirito scenderà sui Miei ardenti adoratori e li renderà forti e vigorosi, come fiori bagnati dalla rugiada.

Mi dici: “Dolce Amore, Santissimo Gesù, vogliamo vivere dello Spirito. Vogliamo noi, i Tuoi piccoli più piccoli, camminare secondo lo Spirito”.

Sposa amata, così sia. Resta felice nel Mio Cuore. Scenda su di te il Consolatore Perfetto, l’Ospite dolce dell’anima. Ti amo.
Vi amo.

                                                                                              Gesù


Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi


31.05.09


La Mamma parla agli eletti



Figli cari e tanto amati, procedete con gioia nel cammino di Luce. Gesù vi ama teneramente e non vi fa mancare le Grazie per giungere al traguardo. Accogliete il Dono dello Spirito Santo che viene su di voi e vi prepara agli eventi che devono accadere. Figli amati, chi ha lo Spirito Santo, Che opera nel suo essere, ha tutto e non manca di nulla: vede i segni, comprende alla Luce Divina e procede felicemente verso il grande traguardo, che Dio ha preparato per quelli che sono umili e docili alla Sua Volontà. Vi prego, figli cari, permettete allo Spirito d’Amore, permetteteGli di plasmarvi a modo Suo; non opponete resistenze, ma siate docili, docili alla Sua Opera!

Mi dice la Mia piccola: “Madre amata, Tu sei il Tabernacolo dello Spirito Santo, sei la Dolce Madre nostra Che veglia sul cammino dei Suoi figli. Facci simili a Te in tutto. Vogliamo fermamente essere plasmati dallo Spirito Santo, come lo fosTi Tu, Madre Dolce, come furono plasmati i primi discepoli che testimoniarono con coraggio la loro fede e non furono timorosi. Siamo tutti intorno a Te, Madre Ti facciamo corona, come stelle che vogliono brillare della Tua Stessa Luce: figli docili ed obbedienti, simili in tutto alla Meravigliosa Madre”.

Miei piccoli, Gesù è qui davanti a Me, sente le vostre parole e legge le intenzioni che avete. Figli amati, vedo che alza la Mano per benedirvi tutti, uno ad uno, e vi prepara a vivere già in terra un anticipo di Paradiso. Vedete perché vi invito alla gioia ed a bandire la tristezza, anche se i problemi si sono moltiplicati e le difficoltà non mancano? Siate forti, figli amati, siate grandi nell’amore, siate i veri ed arditi testimoni di Gesù. Il Suo Sguardo vi abbraccia tutti: avrete le Grazie per perseverare fino alla fine; lo Spirito vi farà sempre più forti, pronti ad affrontare il futuro, qualunque cosa accada. Sono Felice per i figli docili ed obbedienti. Il Mio Cuore trabocca di Felicità per le belle scelte dei Miei cari figli, ma sono molto triste e preoccupata per quelli che non vogliono aprirsi a Dio, benché scendano copiose le Grazie di salvezza. Voglio dire a questi figli, che pur tanto amo: guardate come scorre rapido il tempo, guardate come le stagioni si alternano. Vi ho già parlato a lungo del tempo, del suo significato, della sua preziosità; voi, però, non avete ascoltato le Mie Parole, non osservate come tutto sta mutando, non avete attenzione ai segni, le Parole di Dio non penetrano nei vostri cuori. Vi ho chiamati a conversione; ma voi siete tanto freddi! Alcuni di voi sono come quei grossi macigni che nessuno riesce a smuovere, anche usando potenti leve. Voi non volete convertirvi e ripetete frasi dure a Dio. Ancora vi chiedo di cambiare, ancora vi chiamo, perché Dio Me lo permette; ma vi chiedete quanto tempo ancora avete? Non volete comprendere che il tempo non vi appartiene e che vi può essere tolto da un momento all’altro. Figli amati, Dio vi ha posto vicino degli angeli per aiutarvi. Voi li avete al vostro fianco, ma non ve ne accorgete; le Grazie che Dio vi concede, le ignorate! Quale sarà la vostra fine, se continuate così? Figli, Dio vi vuole salvare, ma voi rifiutate. Cambiate! Cambiate subito! Subito! Insieme a Me, intonate il canto d’amore a Gesù, Egli è grande nell’Amore e lento all’Ira: vi concederà le Grazie che servono. Adoriamo, adoriamo, adoriamo! Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.

                                                                                              Maria Santissima

AMDG et DVM

venerdì 24 giugno 2016

ECCOMI

FESTA DI NOSTRA 

SIGNORA 

DEL SACRO CUORE DI 

GESU'


C’erano un uomo e una donna che celebravano i 50 anni di matrimonio.

Erano felici, circondati da figli e nipoti. Al marito fu chiesto quale fosse il segreto di un matrimonio così duraturo. 
Il vecchio signore chiuse un attimo gli occhi e poi, come ripescando nella memoria un ricordo lontano, raccontò. 

'Thérèse, mia moglie, era l’unica ragazza con cui fossi mai uscito. Ero cresciuto in un orfanotrofio e avevo sempre lavorato duro per ottenere quel poco che avevo. Non avevo mai avuto tempo di uscire con le ragazze, finché Thérèse non mi conquistò. Prima ancora di rendermi conto di quello che stava accadendo, l’avevo chiesta in moglie. Eravamo così giovani, tutti e due. Il giorno delle nozze, dopo la cerimonia in chiesa, il padre di Thérèse mi prese in disparte e mi diede in mano un pacchettino. 

Disse: 'Con questo regalo, non ti servirà altro per un matrimonio felice'. Ero agitato e litigai un po’ con la carta e con il nastro prima di riuscire a scartare il pacchetto. Nella scatola c’era un grosso orologio d’oro. Lo sollevai con cautela. Mentre lo osservavo da vicino, notai un’incisione sul quadrante: era un’esortazione molto saggia e l’avrei vista tutte le volte che avessi controllato l’ora'.

L’anziano signore sorrise e mostrò il suo vecchio orologio. C’erano delle parole un po’ svanite, ma ancora leggibili incise sul quadrante. Quelle parole recavano in sé il segreto di un matrimonio felice. Erano le seguenti: 'Dì qualcosa di carino a Thérèse'.

Quanto costa dire una parola gentile invece che una scontrosa? Assolutamente niente, eppure come mai facciamo così fatica a dirle?

Maria di Nazareth ha detto solamente parole come fate, la sua bocca ha sempre solo benedetto, mai maledetto

La prima parola che gli evangelisti riportano di Maria è una parola di disponibilità: “Eccomi”…Cosa diciamo noi quando qualcuno ci chiama o ci chiede qualcosa?  Forse se va bene non rispondiamo neppure… Sapete che nella famiglia salesiana si tramanda una bella tradizione: si dice la parola d’ordine salesiana e la bestemmia salesiana. La bestemmia salesiana è “non tocca a me”… quando si dice non tocca a me vuol dire che non abbiamo ancora imparato cosa vuol dire stare negli ambienti di Don Bosco, ma il comandamento salesiano è “vado io” oppure “eccomi” così come ha detto Maria.

E subito dopo da Elisabetta Maria ha detto “L’anima mia magnifica il Signore” cioè ha detto “evviva, meraviglia grazie Signore!”
È molto importante che ricordiamo che non dipende proprio da nessuno, dire parole belle o parole cattive, dipende solo da noi.
Possiamo decidere di dire le parole più belle e faremo il miracolo…

*

C'era una volta una bambina che si chiamava Luna. 
Il papà e la mamma della bambina lavoravano tanto. 
La loro era una bella famiglia e vivevano felici. 
Mancava solo una cosa, ma Luna non se ne era mai accorta.

Un giorno, quando aveva nove anni, andò per la prima volta a dormire a casa della sua amica Adele. Quando fu ora di dormire, la mamma di Anny rimboccò loro le coperte e diede a ognuna il bacio della buonanotte.
'Ti voglio bene' disse la mamma ad Anny.
'Anch'io' sussurrò la bambina.

Luna era così sconvolta che non riuscì a chiudere occhio. Nessuno le aveva mai dato il bacio della buonanotte o le aveva detto di volerle bene. Rimase sveglia tutta la notte, pensando e ripensando: 'È così che dovrebbe essere'.

Quando tornò a casa, non salutò i genitori e corse in camera sua. Li odiava. 
Perché non l'avevano mai baciata? 
Perché non l'abbracciavano e non le dicevano che le volevano bene? 
Forse non gliene volevano? 
Luna pianse fino ad addormentarsi e rimase arrabbiata per diversi giorni.

Alla fine decise di scappare di casa. Preparò il suo zainetto, ma non sapeva dove andare. Era bloccata per sempre con i genitori più freddi e peggiori del mondo. All'improvviso, trovò una soluzione. Andò dritta da sua madre e le stampò un bacio sulla guancia: 'Ti voglio bene'.

Poi corse dal papà e lo abbracciò: 'Buonanotte papà', disse, 'ti voglio bene'. Quindi andò a letto, lasciando i genitori ammutoliti in cucina.
Il mattino seguente, quando scese per colazione, diede un bacio alla mamma e uno al papà. Alla fermata dell'autobus si sollevò in punta di piedi e diede ancora un bacio alla mamma: 'Ciao, mamma. Ti voglio bene'.

Luna andò avanti così giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese. A volte, i suoi genitori si scostavano, rigidi e impacciati. A volte ne ridevano. Ma Luna non smise. Aveva il suo piano e lo seguiva alla lettera. Poi, una sera, dimenticò di dare il bacio alla mamma prima di andare a letto. Poco dopo, la porta della sua camera si aprì e sua madre entrò. 'Allora, dov'è il mio bacio?' chiese, fingendo di essere contrariata.

Luna si sollevò a sedere: 'Oh, l'avevo scordato'. La baciò e poi: 'Ti voglio bene, mamma'. Quindi tornò a coricarsi e chiuse gli occhi.
Ma la mamma rimase lì e alla fine disse: 'Anch'io ti voglio bene'. Poi si chinò e baciò Luna proprio sulla guancia.
Poi aggiunse con finta severità: 'E non ti dimenticare più di darmi il bacio della buonanotte'.
Luna rise e promise: 'Non succederà più'.

O Maria che hai detto le parole Eccomi e Magnificat, aiutaci a dire le parole della benedizione e della bontà per far nascere il bene attorno a noi.


AMDG et BVM