Commenti a Daniele,
capp. 12 (23 gennaio) e 7 (25 gennaio).
Profezie escatologiche.
Nelle quattro bestie descritte da Daniele sono anticipati i segni dei ministri diabolici dell’Apocalisse. Le quattro bestie sono i quattro errori ed orrori che precederanno la fine: primo, l’ateismo che fece dell’uomo un animale camminante nel fango, da aquila e semidio per la carità a orso divoratore feroce dei suoi simili; secondo, da orso al nuovo mostro feroce e falso come il leopardo, con ali di vampiro che con fame diabolica divora se stesso e si svena e si mutila per poi generare nuove parti mentre divora le già formate, e quel mostro è l’umanità corrotta, potenza umana venduta a satana, che genera il terzo mostro, la rivoluzione che sbrana e distrugge, preparando l’avvento del quarto mostro, l’anticristo figlio della lussuria, nato dal connubio della stessa con la Bestia, perfezione di orrore e persecutore dei santi, che vorrà farsi adorare come dio.
I santi dell’ultimo tempo dovranno essere infinitamente più eroici dei perseguitati dal paganesimo. Dopo i precursori dell’anticristo verrà l’anticristo stesso. La Bestia armata di dieci corna, simbolo dei dieci servi di satana che si credono re (dei quali tre saranno strappati e gettati nel nulla), culminerà nella nascita e crescita dell’undecimo corno, ragione della caduta dei tre precedenti e sede del vero anticristo.
L’anticristo bestemmierà Dio come nessun figlio d’uomo mai fece, calpesterà i santi e torturerà la Chiesa. Crederà, poiché è figlio del connubio della superbia demoniaca con la lussuria umana, di poter fare grandi cose e mutare i tempi e le leggi, e per tre anni e mezzo sarà l’Orrore regnante del mondo. Poi la Bestia sarà uccisa e gettata nel pozzo d’abisso con tutte le bestie minori, e seguiranno quarantacinque giorni per permettere ai fedeli di ascoltare l’ultima Parola che li invita al Cielo, mentre Michele coi suoi angeli vincerà satana. (pp. 97-102).
AMDG et BVM