Visualizzazione post con etichetta Creazione e ri-creazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Creazione e ri-creazione. Mostra tutti i post

sabato 7 novembre 2020

Dalle prime parole di Maestro alle ultime nel Cenacolo e nel Sinedrio, nel Pretorio e sul Golgota, e da queste a quelle avanti l'Ascensione, Gesù sempre testimoniò del Padre e del Regno celeste.

  

 VERO VOLTO DI GESU'

 ...Iddio, il Padre, aveva creato l'uomo dalla polvere e gli aveva infuso il soffio della vita e lo spirito, soffio divino e immortale. Ancora il Padre, palesemente o no invocato dal Figlio, con Lui rende la vita ad una carne morta, e con la vita l'anima e la ricostruzione delle carni che, per morte (Lazzaro) o per morbo (lebbre), s'erano già sfatte o distrutte, o, convertendo il peccatore, ricostruisce in esso la legge morale, ricrea lo spirito caduto in peccato, sino alla grande ricreazione alla Grazia, mediante il sacrificio di Cristo, per tutti coloro che credono in Lui e ne accolgono la Dottrina entrando a far parte della sua Chiesa.

   Il Figlio poi, al mondo che ignora il Padre, e anche al piccolo mondo d'Israele che, senza ignorarlo, non ne conosceva la verità di amore, di misericordia, di giustizia temperata dalla carità che è sua Natura, rivela il Padre. "Chi vede Me vede il Padre. La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato. La Verità che ha mandato Me, sua Parola, voi non la conoscete, ma Io la conosco perché mi ha generato. Il Padre che mi ha mandato non ha lasciato solo il suo Figlio; Egli è con Me. Io e il Padre siamo Una sola cosa". E rivela lo Spirito Santo, mutuo amore, abbraccio e bacio eterni del Padre e del Figlio, Spirito dello Spirito di Dio, Spirito di verità, Spirito di consolazione, Spirito di sapienza, che confermerà i credenti nella Fede e li ammaestrerà nella Sapienza, Egli, Teologo dei teologi, Luce dei mistici, Occhio dei contemplatori, Fuoco degli amanti di Dio.

   Tutto l'insegnamento e tutte le opere del Cristo sono testimonianza del Padre e rivelazione del mistero incomprensibile della Ss. Trinità. Di quella Ss. Trinità per la quale fu possibile la Creazione, la Redenzione, la Santificazione dell'uomo. Di quella Ss. Trinità per la quale, senza distruggere la prima creazione che s'era corrotta, poté aversi una ricreazione, o novella creazione di una coppia senza macchia: di una nuova Eva, di un nuovo Adamo, mezzo a ricreare alla Grazia, e quindi a ristabilire l'ordine violato e il fine ultimo tra e per gli uomini venuti da Adamo.

   Per volere del Padre, in vista dei meriti del Figlio, e per opera dello Spirito Santo, poté, dalla Donna immacolata, Eva novella e fedele, assumere umana carne il Figlio, poiché lo Spirito di Dio coprì della sua ombra l'Arca non fatta da mano d'uomo, ed aversi il nuovo Adamo, il Vincitore, il Redentore, il Re del Regno dei Cieli al quale sono chiamati coloro che, accogliendolo con amore, seguendolo nella dottrina, meritano di divenire figli di Dio coeredi del Cielo.
   Dalle prime parole di Maestro alle ultime nel Cenacolo e nel Sinedrio, nel Pretorio e sul Golgota, e da queste a quelle avanti l'Ascensione, Gesù sempre testimoniò del Padre e del Regno celeste.

   Il Regno di Dio. Il Regno di Cristo. Due regni che sono un sol re­gno, essendo il Cristo Una sol cosa con Dio, ed essendo che Dio, al Cristo e per il Cristo, ha dato tutte le cose che per mezzo di Lui sono state, dopo che tutte l'Eterno le aveva già viste nel suo Unigenito, la Sapienza infinita, Origine come Dio, Fine come Dio, Causa come Dio-Uomo della creazione, della deificazione, della redenzione dell'uomo. Due regni che sono un sol regno, perché il Regno del Cri­sto in noi dà il possesso del Regno di Dio a noi.

   E il Cristo, dicendo al Padre: "Venga il tuo Regno", come Fondatore, come Re dei re, come Figlio ed Erede eterno di tutti i beni eterni del Padre, lo instaura dalla Terra, lo stabilisce in noi, fa una cosa sola del suo e del Regno del Padre, li unisce congiungendo quello della Terra, come con un mistico ponte, che è poi la sua lunga Croce di Uomo tra gli uomini che non lo comprendono e di Martire per mezzo degli uomini e per il bene degli uomini, a quello celeste; dà ad esso Regno di Dio per sua Reggia visibile la Chiesa, per statuto di questo Regno le leggi della Chiesa, per Re di questo Regno Se stesso che ne è Capo e Pontefice eterno, e come ogni re vi istituisce i suoi ministri, e chiaramente lo definisce "anticipo" del Regno eterno, e definisce la Chiesa "nuova Gerusalemme terrena" che, alla fine dei tempi, sarà trasportata e trasformata nella "Gerusalemme celeste" nella quale giubileranno in eterno i risorti, e vivranno una vita nota a Dio solo.
....
http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-i
------------------------------------

Aprite le porte a Cristo