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mercoledì 10 maggio 2023

CATECHISMO!

 

CHE COS’È IL CATECHISMO

1. Catechismo è parola greca che significa: parlo dall’alto.

Oggi questa parola viene adoperata in tre sensi: a) insegnamento

a viva voce della religione (frequentare il «catechismo»); b) libro

che contiene le verità religiose in forma semplice e piana (comperare

un «catechismo»); c) le verità stesse contenute nel libro

o esposte nell’insegnamento («Il catechismo» ci insegna che...).


2. Il primo significato di insegnamento è più comune.

Si badi però che si tratta di un insegnamento speciale: non è

istruzione della sola mente, ma educazione di tutta la vita: non

mira solo a mettere in testa alcune nozioni, ma trasmette solide

convinzioni, così vive e forti da portare alle opere buone, all’esercizio

delle virtù.

Mi spiego. Ho due catechisti: il primo parla e spiega bene,

ma non fa migliori i fanciulli; il secondo è meno bravo, ma sa fare

così bene con l’esempio, con la convinzione che lo anima, con

le sue esortazioni, che alla sua scuola i fanciulli diventano più

buoni, si invogliano a frequentare la chiesa, pregano volentieri. Il

secondo vale molto di più del primo come catechista.

Ho due fanciulli: uno sa a memoria il testo e lo capisce ma la

sua vita non è quella insegnata dal testo. L’altro ricorda pochino,

ma si sforza di diventare migliore per mettere in pratica ciò che

ha studiato. Questi ha imparato il catechismo sul serio.


3. Chiesero a Michelangelo: «Come fate a produrre statue

così piene di vita?». Rispose: «Le statue sono già nel marmo. Tutto

sta a cavarle fuori».

I fanciulli sono, come il marmo, della materia grezza: se ne

può ricavare dei galantuomini, degli eroi, perfino dei santi: E questa

è l’opera del catechista.


4. Messo da parte il catechismo non saprete che mezzi adoperare

per fare buoni piccoli e grandi.

Tirerete in campo la «dignità umana»? I piccoli non capiscono

che cosa sia, i grandi se ne infischiano.

Metterete avanti «l’imperativo categorico»? Peggio che peggio.

È ben diverso, invece, se parlerete a piccoli e grandi di Dio

che tutto vede, che premia e castiga, che ha dato una legge santa

ed inviolabile, che offre i sacramenti per rafforzare la nostra volontà

buona, ma tanto debole ed incostante.

5. Lo so: parecchi hanno studiato il catechismo e ciononostante

sono diventati cattivi.

Ma il catechismo avrà almeno messo nel cuore il rimorso: il

rimorso non lascerà loro aver pace nel peccato e presto o tardi li

condurrà al bene.

6. Si dice che anche la filosofia e la scienza sono capaci di far

buoni e nobili gli uomini.

Ma non c’è neppure confronto col catechismo, che insegna

in breve la sapienza di tutte le biblioteche, risolve i problemi di

tutte le filosofie e soddisfa alle ricerche più penose e difficili dello

spirito umano.

Il catechismo spiega perché si soffre a questo mondo, come

bisogna impiegare la ricchezza, perché tutti devono lavorare. Ci

mette avanti Cristo per modello e ci dice: «Fate come lui! È vostro

fratello. Vi vuol bene, vi perdona, viene a vivere in voi!».

Il catechismo ci grida continuamente: «Sii buono, sii paziente,

sii puro, perdona, ama il Signore!». Insomma, non esiste al

mondo forza moralizzatrice più potente del catechismo.


AMDG et DVM

sabato 10 giugno 2017

Catechismo

BREVE CATECHISMO DOMMATICO

In questi anni di tenebre quando Prelati della
Santa Chiesa Cattolica, invece di insegnare la Fede
Cattolica come lo sono obbligati, si compiacciono,
nelle loro dichiarazioni pubbliche e nei catechismi
da loro ufficialmente promulgati, di oscurarla con
ambiguità o negarla con eresie; quando catechisti si
accontentano di offrire ai giovani a loro affidati poco
più di panem et circenses, abbiamo ritenuto opportuno
di presentare al pubblico un breve Catechismo
dogmatico su cui si possa con certezza affidare.
I seguenti 100 articoli appartengono tutti al Magistero
costante della Santa Madre Chiesa: sia ai suoi
dogmi definiti, sia al suo Magistero ordinario ed
universale.
Abbiamo aggiunto alcune domande e risposte su
argomenti di rilevanza ed importanza attuali.
Proficiat ad vitam aeternam. 

1

INDICE
I CREDO pag. 2
II DIO 3
III LA CREAZIONE 4
IV L’ECONOMIA DI SALVEZZA 7
1. La Chiesa 8
2. I Sette Sacramenti 11
3. La Vita Morale 14
4. I Novissimi 16
5. I Dieci Comandamenti 17
ATTO DI FEDE 20

2


1
IL CREDO1
1. Io credo in Dio Padre Onnipotente, Creatore del
cielo e della terra.
2. Ed in Gesù Cristo, Suo Figlio unico, Signor nostro.
3. Il Quale fu concepito di Spirito Santo: nacque da
Maria Vergine.
4. Patì su Ponzio Pilato: fu crocefisso, morì e fu sepolto.
5. Discese all’Inferno: il terzo dì risuscitò da morte.
6. Salì al Cielo: siede alla destra di Dio Padre Onnipotente.
7. Di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.
8. Credo nello Spirito Santo.
9. La santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi.
10. La remissione dei peccati.
11. La risurrezione della carne.
12. La vita eterna. Amen.

1 Symbolum Apostolicum

3
II 
DIO
13. L’esistenza di Dio si può conoscere con certezza mediante
la sola ragione2
 - come Principio e Fine di tutte le cose.
14. L’esistenza di Dio si può conoscere con certezza
mediante la Fede3
 - nella Sua intima natura, come
Santissima Trinità.
15. Dio è Uno e Trino: un Dio in tre Persone Divine,
tre Persone Divine in un solo Dio4.
16. Le tre Persone Divine sono il Padre, il Figlio, e lo
Spirito Santo5.
17. La seconda Persona Divina, il Figlio, inoltre alla
Sua Natura Divina, possiede una natura umana
che ha assunto al momento dell’Incarnazione.
Egli si chiama Gesù Cristo6.
18. Nostro Signore Gesù Cristo Si è incarnato per
salvare gli uomini7
 tramite la Sua morte in croce8.


2 Giuramento antimodernista
3 Concilio Vaticano I
4 Symbolum Athanasianum
5 Symbolum Athanasianum
6 Symbolum Athanasianum
7 Symbolum Nicaeno-Constantinopolitanum
8 Concilio di Trento


4

Domanda e Risposta
Abbiamo noi lo stesso Dio degli aderenti alle altre
religioni monoteiste, ad esempio gli ebrei ed i
musulmani?
Abbiamo lo stesso Dio in quanto oggetto della ragione;
non in quanto oggetto della Fede.


III
LA CREAZIONE

19. Dio è Creatore dell’universo materiale, degli angeli,
e degli uomini9
.
20. Il fine ultimo della Creazione è la gloria di Dio10.
21. Alcuni angeli si fecero cattivi, e così si sono trasformati
in demòni11.
22. Ogni uomo ha un angelo custode12.
23. La creatura più perfetta tra tutti gli esseri razionali
è la Madonna13.
24. Lei fu preservata immune dalla macchia del Pec-

9 Symbolum Apostolicum
10 Concilio Vaticano I
11 Concilio Laterano IV
12 Magisterium ordinarium
13 Mystici Corporis etc.

5

cato Originale (la perdita della Grazia e la concupiscenza)
mediante l’Immacolata Concezione14.
25. Essendo la Madre, secondo la carne, di Nostro
Signore Gesù Cristo Che è una Persona Divina,
Lei è veramente Madre di Dio15.
26. L’uomo è unità di corpo materiale ed anima spirituale16.
27. Tutto il genere umano discende da un’unica coppia:
Adamo ed Eva17.
28. Adamo ed Eva furono elargiti con la Grazia sovrannaturale
e con altri doni come l’immortalità18.
29. Furono tentati dal demonio sotto l’apparenza di
un serpente di disobbedire a Dio19 e di insuperbirsi20.
30. Così sono caduti nel Peccato Originale ed hanno
perso la Grazia e tutti gli altri doni ricevuti21.
31. Li hanno persi non solo per se stessi ma anche
per tutti i loro discendenti (tranne la Madonna


14 Ineffabilis
15 Concilio di Efeso
16 Concilio di Calcedonia
17 Concilio di Trento (impliciter)
18 Concilio di Trento
19 Commissione biblica
20 Magisterium ordinarium
21 Concilio di Trento

6

- vedi sopra)22, avendoli ricevuti e persi come rappresentanti
del genere umano intero23.

Domande e Risposte
a) La Chiesa può accettare la teoria di ‘Big bang’?
Non come spiegazione dell’esistenza dell’Universo
che prescinda dell’azione creatrice di Dio.
b) La Chiesa può accettare la teoria dell’Evoluzione
- cioè che l’uomo discenda delle scimmie?
Non come spiegazione completa della natura umana,
poiché l’uomo consiste in parte dell’anima, che,
essendo spirituale, non può provenire dalla materia24.


22 Concilio di Trento
23 Concilio di Trento
24 Humani generis

7
IV
L'ECONOMIA DELLA SALVEZZA
Premessa25

L’uomo è chiamato all’unione a Dio in Paradiso.
Dio invece è assolutamente Trascendente, ossia
completamente sovrannaturale. Per unirsi a Lui
come è nella Sua intima natura l’uomo ha bisogno
dunque di un mezzo particolare di ordine sovrannaturale.
Questo mezzo è la Grazia.
Adamo ed Eva furono creati nella Grazia, ma
l’hanno persa per se stessi e per tutti i loro discendenti.
Nostro Signore Gesù Cristo l’ha riacquistata
tramite la Sua Morte in croce, e l’ha affidata poi alla
Sua Chiesa. La Chiesa ce la elargisce principalmente
nei sacramenti. La Grazia unisce l’uomo a Dio già
in questo mondo mediante il Battesimo, la Fede, la
Speranza, e la Carità.
Dopo il Battesimo l’uomo avrà ricorso agli altri
sacramenti per riguadagnare la Grazia o aumentarla,

25 Magisterium ordinarium

8

per condurre la vita morale e raggiungere il Cielo, in
docilità ai Comandamenti.


1. La Chiesa

32. La Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo26.
33. La Chiesa è allo stesso tempo spirituale e fisica27.
E’ spirituale (ossia sovrannaturale) nella sua parte
invisibile: il suo fine ultimo che è la santificazione
dei suoi membri, i sacramenti, la Fede, la
Speranza, la Carità, la Grazia, e lo Spirito Santo
che è la sua anima; è fisica nella sua parte visibile:
la gerarchia, i fedeli, e le cerimonie.

34. La Chiesa è infallibile quando propone come
divinamente rivelato ciò che è contenuto nella
Sacra Scrittura e la Tradizione orale, che sono le
due fonti della Fede28.

35. La Chiesa propone la Fede infallibilmente mediante
l’Episcopato intero o il Papa29.

36. La Chiesa la propone mediante l’Episcopato
intero (compreso anche il Papa) sia in Conci-


26 Mystici corporis
27 Satis cognitum
28 Concilio di Trento, Concilio Vaticano I
29 Concilio Vaticano I

9

li generali ed ecumenici (‘con giudizio solenne’),
sia nelle dottrine che si dichiarano nelle
diocesi unanimemente tra di loro ed in unione
morale col Papa (‘magistero ordinario ed universale’)30.

37. La Chiesa la propone tramite il Papa quando lui
parla ex cathedra, cioè quando definisce ‘come
Pastore e dottore di tutti i cristiani, in virtù della
sua suprema ed apostolica autorità, che una dottrina
della Fede o della Morale e da tenere dalla
Chiesa universale’31.
38. Il Papa è il capo visibile della Chiesa; nostro Signore
Gesù Cristo ne è il capo invisibile32.
39. Il Papa possiede il potere di giurisdizione pieno
e supremo su tutta la Chiesa in materia di Fede e
Morale, di disciplina e governo33.
40. La Chiesa è Una in quanto tutti i suoi membri
professano la stessa Fede, partecipano negli stessi
sette sacramenti, e sono sottomessi allo stesso
Papa34. In altre parole c’è solo una Chiesa e questa
Chiesa è la Chiesa cattolica.


30 Concilio Vaticano I
31 Concilio Vaticano I
32 Concilio di Firenze
33 Concilio Vaticano I
34 Satis cognitum

10

41. La Chiesa è Santa nelle sue origini, nel suo fine,
nei suoi mezzi e frutti35.
42. La Chiesa è Cattolica36 (cioè ‘intera’) in quanto
possiede tutta la Verità e tutti i mezzi di santificazione;
in quanto mira alla perfezione morale
ed all’espansione in tutto il mondo.
43. La Chiesa è Apostolica37 in quanto risale agli apostoli,
ed in quanto la Fede e la successione dei vescovi
provengono da loro.
44. Fuori della Chiesa non c’è salvezza38.

Domande e Risposte

a) Non vi sono dunque altre chiese?
No. La Chiesa è il Corpo mistico di Cristo, e siccome
non c’è che un Corpo mistico di Cristo, non si
può dare più di una Chiesa.

b) Cosa sono le altre ‘chiese’?
Sono comunità di persone non sottomesse al Papa,
che accettano fino ad un certo grado le dottrine cattoliche,
che hanno uno o più tra i sette sacramenti o
nessuno affatto, secondo le circostanze.


35 Mystici corporis
36 Symbolum apostolicum
37 Symbolum Nicaeno-Constantinopolitanum
38 Concilio Laterano IV

11

c) Qualcuno che si professa membro di un’altra
chiesa (e.g. protestante o ortodossa) si può salvare?
Il battesimo, se valido, incorpora il battezzato
nell’unica Chiesa cattolica, dove si può salvare, se
non rigetta formalmente alcuna dottrina di Fede.

d) Come può essere la Chiesa santa se i suoi
membri (tranne la Madonna) non lo sono?
I fedeli sono membri della Chiesa sul livello sovrannaturale
e fisico (vedi sopra); non su quello morale.
e) Una persona fuori della Chiesa (come un
ebreo, buddhista, mussulmano, qualcuno che non
professa alcuna religione, o che non ha mai sentito
parlare della Chiesa) si può salvare?
Dio vuole che tutti siano salvati, dunque sarà possibile,
ma solo tramite la Fede e il Battesimo. Si può argomentare
che se qualcuno segue la sua coscienza, Dio lo
illuminerà col minimo di Fede necessario per la salvezza,
a cui conseguirà il Battesimo, almeno in desiderio.


2. I Sette Sacramenti39

45. Tutti i sette sacramenti furono istituiti da Nostro
Signore Gesù Cristo. Sono segni efficaci della


39 Concilio e Catechismo di Trento

12


Grazia nel senso che allo stesso tempo la rappresentano
e conferiscono.
46. Il Battesimo è necessario per la salvezza.
47. Il Battesimo lava l’anima dalla macchia del Peccato
Originale; lava l’anima del peccato personale se il
soggetto ha raggiunto l’età di ragione e se ne pente;
unisce il battezzato a Dio Santissima Trinità.
48. La Confessione toglie tutti i peccati se il soggetto
se ne pente - almeno imperfettamente.
49. La Cresima aumenta la Grazia e rinforza la Fede,
affinché il cristiano possa professare la Fede coraggiosamente40.
50. La santa Eucarestia è il sacramento che consiste
nel Corpo e Sangue, nell’Anima e Divinità di
Nostro Signore Gesù Cristo sotto l’apparenza di
pane e vino.
51. L’offerta di questo sacramento costituisce la santa
Messa.
52. La santa Messa è il santo Sacrificio del Calvario
reso presente in modo incruento sull’altare.
53. Il Matrimonio è l’unione maritale dell’uomo colla
donna di cui tutti e due sono liberi di sposarsi.
54. L’unione consiste in un vincolo unico ed indissolubile
fino alla morte.


40 Decretum pro Armenis

13

55. La prima finalità del Matrimonio è la procreazione
ed educazione dei figli; la seconda finalità è
l’assistenza reciproca degli sposi.
56. L’Ordine conferisce al sacerdote in primo luogo
il potere di amministrare il sacramento della
santa Eucarestia ed in secondo luogo quello della
Confessione.
57. L’Estrema Unzione toglie i peccati al moribondo,
gli solleva e rinforza l’anima, e può anche restituirgli
la salute fisica, se ciò conviene alla salvezza
dell’anima.

Domande e Risposte

a) Il Battesimo è davvero necessario per la salvezza?
Il Battesimo è necessario per la salvezza ma non è
limitato a quello sacramentale. Esiste anche il battesimo
di desiderio o di sangue (ossia il martirio), accompagnato
della Fede.
b) Il Matrimonio tra membri dello stesso sesso
è possibile?
E’ impossibile, poiché tali unioni si oppongono
alla natura stessa del Matrimonio (vedi sopra). Inoltre
costituiscono una struttura di peccato pubblico e
scandaloso di particolare depravazione.

14


3. La Vita morale41

58. Le tre virtù teologali sono la Fede, la Speranza, e
la Carità.
59. Colla Fede si conosce Dio Santissima Trinità,
colla Speranza si spera in Lui, colla Carità si
ama Lui ed il prossimo in Lui e per amore di
Lui.
60. Dio ha creato l’uomo per conoscerLo, amarLo, e
servirLo in questa vita, e per goderLo poi nell’altra
in Paradiso.
61. In questo modo l’uomo glorifica Dio.
62. Lo glorifica nel modo perfetto colla sua santità.
63. La santità è la perfezione della Carità.
64. Le quattro virtù cardinali sono la Prudenza, la
Giustizia, la Fortezza, e la Temperanza.
65. La virtù di Giustizia verso Dio è la Religione, che
è la prima virtù morale.
66. La Religione si pratica col culto privato e pubblico
a Dio. La forma più perfetta di questo culto è
la santa Messa.
67. La preghiera è l’alzare la mente ed il cuore a Dio.
68. Vi sono tre modi di preghiera: la preghiera vocale,
la meditazione, e la contemplazione.


41 Magisterium ordinarium

15

69. La preghiera vocale si divide in lode (o adorazione),
petizione, ringraziamento, ed espiazione.
70. Il peccato è un’offesa a Dio ed allontana l’uomo
da Lui.
71. I peccati si dividono in peccati mortali e veniali.

Peccati mortali sono i) di materia grave, ii) commessi
con piena avvertenza, e iii) deliberato consenso.
Se non confessati vengono puniti colle pene
dell’Inferno. Esempi ne sono tutti i peccati contro
la purezza, la mancanza alla santa Messa domenicale,
la bestemmia, e la santa Comunione nello
stato di peccato mortale. Peccati veniali sono quelli
dove manca almeno una di queste 3 condizioni.

Domanda e Risposta

La mancanza alla santa Messa domenicale è
davvero un peccato mortale?
La prima virtù morale è la Religione: è un dovere
di Giustizia di rendere azioni di culto a Dio che ci ha
creati, ci conserva in esistenza, è morto per amore di
noi, si dà a noi nella santa Eucarestia, e desidera darsi
a noi definitivamente in Cielo per la nostra eterna
Beatitudine. Il culto deve essere di ordine non solo
privato ma anche pubblico in quanto l’uomo è sia
individuo che membro della società, e più particolarmente
della Chiesa.

16

La santa Messa è stata stabilita dalla Chiesa come
quel culto pubblico al quale i fedeli sono tenuti ad
assistere su pena di peccato mortale. In fine la santa
Messa è nient’altro che il santo sacrificio del Monte
Calvario, e dunque trascurare questo comandamento
di Dio e precetto della Chiesa è come disprezzare
l’amore crocefisso del Signore per noi.


4. I Novissimi

72. Alla morte ogni uomo viene giudicato in un Giudizio
Particolare42 per tutto ciò che ha fatto come
individuo.
73. In seguito la sua anima sarà consegnata al Paradiso43,
al Purgatorio44, o all’Inferno45.
74. Per la salvezza (cioè per entrare in Paradiso o
immediatamente o mediatamente tramite il Purgatorio)
sono necessari il Battesimo, la Fede, e lo
stato di Grazia al momento della morte46.
75. Al Giudizio Universale, l’uomo viene giudicato


42 Concilio di Lione e Firenze (impliciter)
43 Benedictus Deus
44 Concilio di Lione e Firenze
45 Benedictus Deus
46 Concilio di Trento

17

da Nostro Signore Gesù Cristo47 per tutto ciò che
ha fatto come membro della società umana.

76. In seguito l’uomo (adesso ricomposto di anima e
corpo) sarà consegnato al Paradiso per sempre48
o all’Inferno per sempre49.


5. I Dieci Comandamenti50

77. Il primo comandamento è: Non avrai altro Dio
avanti a me.
78. Questo comandamento ci proibisce l’idolatria, la
superstizione, il sacrilegio, l’eresia, l’invocazione
del demonio, lo spiritismo, l’aggregarsi alle false
religioni, alle sette anticristiane, e l’ignoranza
delle verità della Fede.
79. Il secondo comandamento è: Non nominare il
nome di Dio in vano.
80. Questo comandamento ci proibisce di nominare
il nome di Dio senza rispetto, di bestemmiare
contro Dio, la Santissima Vergine, o i Santi, e di
fare giuramenti falsi, illeciti, o inutili.


47 Symbolum Apostolicum
48 Benedictus Deus
49 Symbolum Quicumque
50 Magisterium ordinarium, Catechismo di san Pio X.

18

81. Il terzo comandamento è: Ricordati di santificare
le feste.
82. Questo ci comanda di assistere devotamente al
santo Sacrificio della Messa la domenica e gli altri
giorni di festa, e ci proibisce le opere servili in
questi giorni.
83. Il quarto comandamento è: Onora il padre e la
madre.
84. Questo ci ordina di rispettare i propri genitori e
superiori e di obbedire loro in tutto ciò che non
è peccato; nonché di rispettare le leggi civili che
non sono contrarie alla legge di Dio.
85. Il quinto comandamento è: Non ammazzare.
86. Questo proibisce di uccidere, picchiare, o ferire
il prossimo, di offenderlo con parole, di volergli
male, e di imprecare. Proibisce altrettanto il suicidio
ed il procurare o consigliare l’aborto.
87. Il sesto comandamento è: Non commettere atti
impuri.
88. Questo proibisce atti impuri da soli, o con altri
fuori del matrimonio, soprattutto se tutti e due
sono dello stesso sesso, o se almeno una delle
persone è sposata ad un’altra (anche nel caso dei
‘divorziati-risposati’). Proibisce altrettanto atti
impuri dentro del matrimonio che sono opposti
ai suoi scopi (e.g. la contraccezione), come anche 

19

il guardare immagini indecenti, e tutto il parlare
contro la castità.
89. Preghiera, soprattutto alla Madonna, è necessaria
per mantenere la castità.
90. Il settimo comandamento è: Non rubare.
91. Questo ci proibisce di prendere, trattenere, o
danneggiare la roba altrui, di non pagare per malizia
i giusti debiti e le dovute mercedi, e di non
lavorare conforme al dovere.
92. La giustizia richiede che la roba in questione venga
restituita ed il danno risarcito.
93. L’ottavo comandamento è: Non dare falso testimonio.
94. Questo ci proibisce di attestare il falso nel giudizio,
di diffamare, mormorare, calunniare, adulare,
fare giudizi temerari, e di mentire.
95. La giustizia richiede che il danno arrecato all’altrui
fama venga riparato.
96. Il nono comandamento è: Non desiderare la
donna d’altri.
97. Questo proibisce di trattenersi deliberatamente
su pensieri impuri.
98. Il decimo comandamento è: Non desiderare la
roba di altri.
99. Questo proibisce il desiderio di privare altri della
sua roba e di acquistare roba ingiustamente.

20

100. Ci ordina di contentarci dello stato in cui Dio ci
ha posto, ’considerando che massimo bene è la
coscienza pura e tranquilla, che la nostra vera
patria è il cielo, e che Gesù Cristo si è fatto povero
per amor nostro’
ATTO DI FEDE

Mio Dio, perché siete Verità infallibile, credo fermamente
tutto quello che avete rivelato e la santa
Chiesa ci propone di credere.
Ed espressamente credo in Voi, unico vero Dio in
Tre Persone uguali e distinti, Padre, Figlio, e Spirito
Santo.
E credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, Incarnato e
Morto per noi, Il Quale darà a ciascuno, secondo i
meriti, il premio o la pena eterna.
Conforme a questa Fede voglio sempre vivere.
Signore accrescete la mia Fede.
Amen.
AVE MARIA PURISSIMA! 

sabato 27 giugno 2015

Divina conversazione


Divina conversazione
Le nostre difese di natura dottrinale o canonica, esaminate nell’ultimo articolo, sono il bastione di cui Dio ha cinto la Sua città e che è nostro precipuo interesse conoscere bene: «Osservate i suoi baluardi, passate in rassegna le sue fortezze, per narrare alla generazione futura: “Questo è il Signore, nostro Dio, in eterno, sempre”» (Sal 48 [47], 14-15). 
Dato però che il nemico è riuscito a penetrare nella santa Città con il cavallo di Troia delle false opinioni, Colui che è lo stesso ieri, oggi e sempre (Eb 13, 8) ha messo a nostra disposizione anche armi di natura spirituale per quel quotidiano combattimento che è sempre stato necessario, ma che oggi lo è più che mai, visto che i sacri Pastori fuggono davanti ai lupi o, peggio, spalancano loro le porte dell’ovile. «Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Ef 6, 13).
Cominciamo allora con quell’arma che non ricorre per prima nella lista approntata da san Paolo, ma riveste una priorità dal punto di vista teologico. 
L’Apostolo segue effettivamente – si direbbe oggi – un ordine di tipo “pastorale”: bisogna anzitutto cingersi i fianchi con la verità e rivestirsi della corazza della giustizia (cf. Ef 6, 14), in altre parole assicurarsi che la propria fede personale aderisca strettamente alla sana dottrina e fare in modo che la propria condotta sia inattaccabile dal punto di vista morale. 
Tutto questo suppone però che si sia afferrata la spada dello Spirito, cioè la Parola di Dio (Ef 6, 17): la divina Rivelazione fissata nella Sacra Scrittura, fedelmente trasmessa dalla Chiesa nella Tradizione e autenticamente interpretata dall’autorità competente nel Magistero. Al di fuori della Tradizione e del Magistero, guidati dallo Spirito Santo (cf. Gv 14, 26; 16, 13), è impossibile comprendere correttamente i testi biblici, ispirati da quel medesimo Spirito.
Non si può dunque leggere la Bibbia come se si fosse i primi a farlo, ma occorre porsi nell’alveo di quel grande fiume che è rappresentato dai Concili, dai Padri, dai Papi e dai Santi, sotto la scorta di Colei che, nella Sua vita terrena, conosceva perfettamente le sacre Scritture ed era ricolma dello Spirito di verità più di tutti i cristiani di ogni tempo messi insieme. 
Questo è l’unico modo cattolico di ascoltare la divina Parola; gli svariati commenti in circolazione, compresi quelli al lezionario festivo e feriale, anche se di autori di grido che vanno per la maggiore, sono il più delle volte vere e proprie contraffazioni del messaggio biblico ed evangelico, basandosi su travisamenti e forzature che lo riducono a pretesto di puerili illusioni e di banale moralismo del tutto sganciati dalla sana dottrina come dall’effettiva realtà umana, che essi pretendono di illuminare. 
I commenti che hanno pretese scientifiche, invece, quand’anche non riducano l’annuncio cristiano ad una variante del Giudaismo, hanno in genere il difetto di limitarsi ad un’analisi del testo certo accurata e obiettiva, che esclude però, per speciose ragioni di metodo, il doveroso ricorso alla dimensione dogmatica dell’analogia fidei (cf. Dei Verbum, 12), lasciando così aperta la via a qualsiasi conclusione teologica, anche erronea.
Non intendo certo proporre un nuovo metodo di meditazione della Sacra Scrittura: ci sono già tanti maestri incomparabilmente più autorevoli, dai commenti patristici di singoli libri della Bibbia alla monastica lectio divina (illustrata nella Lettera di Guigo II il Certosino), al metodo che sant’Ignazio di Loyola descrive nei suoi Esercizi spiritualisenza disprezzare, per quanto riguarda i Vangeli, quelle rivelazioni private che ce ne rappresentano i fatti in modo vivido e coinvolgente. 
Un utile sussidio sono le sintesi di storia biblica e le vite di Cristo di autori riconosciuti, quali Ratzinger e Ricciotti. Le ricostruzioni contemporanee della Sua figura storica, come osserva Benedetto XVI nell’introduzione al suo Gesù di Nazareth, non fanno altro, di solito, che descrivere l’idea che l’autore ne aveva in partenza, in base alla quale seleziona e interpreta i dati con “scientifica” acribia. 

In realtà il Gesù storico – ribadisce il Papa – è il Cristo della fede; ammettere una distinzione tra i due – aggiungiamo discretamente – significa rinnegare la fede cattolica e porsi fuori della Chiesa, con evidente e grave pericolo di dannazione eterna. [Mi permetto segnalare quale utile sussidio anche tutta l'opera di Maria Valtorta (sopratutto "L'Evangelo come mi è stato rivelato") quale cammino sicuro per conoscere la nostra fede cattolica. NdR]

Ora, se è indispensabile una retta conoscenza del Signore e della Sua salvifica Parola, è altresì necessario interiorizzarla, sempre con il Catechismo a portata di mano, mediante un’assimilazione vitale che plasmi la coscienza individuale e diventi impulso a comportamenti conformi alla volontà di Dio, riconosciuta e amata quale via di salvezza: «Porrò la mia legge nel loro intimo, la scriverò sul loro cuore» (Ger 31, 33). 
«Conservo nel cuore le tue parole per non offenderti con il peccato. […] Se la tua legge non fosse la mia gioia, sarei perito nella mia miseria. […] La tua parola nel rivelarsi illumina, dona saggezza ai semplici» (Sal 119 [118], 11.92.130). Qui si attua quella sinergia tra l’azione dello Spirito Santo e la collaborazione dell’uomo che si ritrova in tutto l’operare della grazia, conducendo la natura ad una conversione sempre più completa. Una lettura autenticamente spirituale della Bibbia è una lettura amorosa che la bagna di lacrime, lacrime di compunzione per i propri peccati e di gratitudine per la misericordia divina.
Dopo aver posto, esteriormente e interiormente, uno spazio libero tra sé e i propri pensieri, occupazioni e preoccupazioni; dopo aver raccolto tutte le facoltà nel centro del cuore per invocarvi la luce dello Spirito Santo; dopo aver letto lentamente e più volte il testo, meditandolo secondo il metodo prescelto e con l’eventuale aiuto di validi sussidi… piuttosto che trarne arbitrariamente norme di comportamento, del resto già fissate da chi di dovere, o dedurne affrettati propositi irrealistici, per quanto generosi, chiediamo umilmente quella grazia che la Parola stessa ci ha suggerito come la più urgente e necessaria, attivamente disposti a cooperare con essa mediante l’esercizio della virtù corrispondente. 
Se il Signore vorrà, la sincerità e l’intensità della nostra preghiera ci innalzeranno alla Sua santa presenza facendocene gustare l’inesprimibile dolcezza: «… e li disseti al torrente delle tue delizie» (Sal 36 [35], 9).
Simile frequentazione della Sacra Scrittura, per quanto possibile regolare, ci formerà gradualmente ad un dialogo intimo e costante con il Salvatore. 
Non quell’apparente dialogo rivendicato da chi non Lo conosce e che non è altro, in realtà, che un monologo di auto-conferma, ma quel dialogo effettivo, impregnato di timore e riverenza, di chi sa di non essere autore, da solo, se non della propria miseria, essendo debitore di ogni cosa buona all’infinito Amore che non è amato… 
Sì, piangi, anima mia, piangi senza sosta per averlo amato troppo tardi e troppo poco; 
piangi per chi non l’ama, per chi lo offende e lo calpesta, per chi in tal modo si danna già in questa vita; 
piangi per l’insondabile tenerezza che non trova chi la accolga… Questo pianto ti lavi, ti purifichi, ti rigeneri; ti spalanchi le porte dell’abisso, di quell’abisso di misericordia in cui non cade se non chi vuole e non vuol cadere se non chi lo conosce. Tùffati e sprofòndaci senza voler sapere, senza voler capire; quando tornerai in superficie – alla superficie di questo mondo tenebroso che respinge Dio – rivedrai ogni persona portata in grembo dalla divina compassione, ogni cosa abitata dalla divina presenza, ogni fatto disposto dalla divina provvidenza.
 AVE MARIA PURISSIMA!

sabato 6 dicembre 2014

Catechismo della Chiesa Cattolica

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CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

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