...*
Queste aspirazioni della Beata Maria Maddalena dell'Incarnazione si presentano e sono come spontanee rapide invocazioni, suppliche, tutte insieme compongono anche un vero e proprio testamento come unico ed esclusivo richiamo d’ amore; e sono anche attestati di emozioni, testimonianze, desideri, sospiri dell’ anima, gemiti spirituali, tutti rivolti a Gesù e aspiranti ad elevarsi a Lui, attraverso lo spirito. Diciamo che sono il grido della brama.
Esse non hanno un ordine cronologico né lo esigono, sono dichiarazioni generose, esplosive d’ amore come grida appassionate che ella lancia verso il suo amato Sposo Gesù, di cui non può fare a meno, mai, mai……
……Questa totalità, senza la quale nulla vale nulla, di quello che leggiamo e che troviamo scritto. E per la Madre vale proprio questo tutto. Che è solo Cristo ! Ogni parola si intende se sappiamo riconoscervi la voce di Cristo, che palpita nel cuore di M. Maddalena. Bisogna, in altre parole, con tanta umiltà andare a lezione d’ amore, ascoltando, leggendo e confrontandoci nella meditazione e nella contemplazione amorosa. Fare di ogni parola un tempio sacro d’ amore, per camminare e sostare pregando, invocando, amando, amando, amando senza fine!
Ecco perché le sue parole vanno lette, meditate, per confrontarsi, misurare se stessi, in tutta la loro serietà, in tutto il loro rigore innamorato, in tutta la loro intensità, sapendo che esprimono una verità vissuta direttamente. E sapendo anche che le parole restano, appunto, soltanto parole se non ne conosciamo, per così dire, la polpa dello spessore umano e divino dell’ implicito dialogo.
**
Amato mio Bene, questo mio cuore brama viver languendo, e poi morire amando.
Gesù diletto vieni dalla tua Sposa che nulla altro brama che i suoi occhi ti vedan presto.
O Gesù, Gesù mio, il tuo bel nome mi riscalda e mi accende questo povero e freddo mio cuore.
Dolce mio Bene, in questa val di lacrime tutto mi annoia, e pesa
null’ altro oggetto brama, sol sospiro, e bramo di unirmi presto a te.
Il mondo ingrato ti va offendendo. Ascolta mio sommo Bene questa anima che per te muore languendo.
O amor mio, voi che potete tutto, riscaldate, dilatate, infiammate tutti i cuori verso di Voi, unico nostro Bene.
Mio Sommo Bene, voglio amarVi coraggiosamente, confidentemente, teneramente, efficacemente.
Mio amabile Gesù, non voglio respirar che amore; non voglio vivere che d’ amore; voglio consumarmi e morire per dolce violenza di puro amore.
O mio Gesù, è voi qui che con tutta libertà vi chiamo mille volte il mio Tesoro, la mia Felicità, il mio Confidente, il mio Amico, il mio Vicino, il mio Conforto, il mio Padre, il mio Sommo Bene, il mio dolce Sposo, il mio Tutto.
O solitario amor mio, Voi siete l’ unico ristoro di questo mio cuore, Voi mi cangiate in Paradiso la solitudine, in chiara luce la notte, in un nettare di dolcezza il silenzio.
O mio Bene quando ti vedrò, o luce degli occhi miei, o mio amore e mia gioia ?
Quando verrà quel giorno felice, in cui l’anima mia si unirà a te, bellezza Eterna ?
O mio Gesù, quando verrà il momento in cui il mio amore sarà perfezionato, a te unito, centro del mio riposo?
O mio Gesù, gaudio dell’ anima mia, che cerco conforto fori di Voi ? E chi mai può veramente consolarmi se non Voi solo ?! Tutto posso con voi, o mio Dio, mia forza, mia difesa e mia salute.
O Gesù mio, se il fuoco dell’ amore vostro potesse al fine una volta consumare in me la corruzione dell’ uomo terreno !
O Gesù, vita e speranza dell’ anima mia, venite a me: io vi accoglierò, vi abbraccerò, voglio morire per Voi e in vita e in morte voglio essere vostra.
***
- Madre Mectilde del SS Sacramento
- San Giovanni Bosco
- San Pio da Pietralcina
- San Francesco d' Assisi
- Santa Faustina
- San Pietro Crisologo
- Imelda Lambertini
- Suor Maria Maddalena dell' Incarnazione
- Santo Curato D' Ars
- San Pier Giuliano Eymard
- San Damiano di Molokai
- Maria Costanza Zauli
fondatrice delle Ancelle Adoratrici del Santissimo Sacramento
Bologna - Madre Maria Francesca Foresti, venerabile
- ****
Nessun commento:
Posta un commento