Novena di Natale
Terzo giorno
PREPARIAMO LE VIE AL SIGNORE
Al popolo d'Israele, oppresso dalla schiavitù babilonese, il profeta Isaia dà un lietissimo annuncio: è prossima la liberazione. Il Signore stesso verrà in mezzo al suo popolo come Pastore buono che ha cura del debole, come Padre misericordioso che perdona i peccati, come Dio forte che sconfigge i nemici. I prescelti da Dio, però, devono impegnarsi a preparare la strada al Signore e a togliere tutti gli ostacoli del male mediante una vera conversione.Ecco il Signore!
«Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio. Ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in pianura. Allora si rivelerà la gloria del Signore e ogni uomo la vedrà"» (Is 40,3-5). Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie in Sion. Alza la voce, non temere; annunzia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio. Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri» (Is 40,9-11).
Prepariamo i nostri cuori
Il Signore vuole trovare una via per entrare nei nostri cuori e dimorarvi. La voce grida nel deserto: Preparate una strada. Questa voce giunge prima all'orecchio e dopo, o meglio attraverso l'ascolto, la parola penetra nell'intelletto. Preparate, dice la voce, una strada al Signore. Quale via gli prepareremo? Una strada materiale? Ma la parola di Dio può richiedere una simile via? Non occorre piuttosto preparare al Signore una via interiore e tracciare nel nostro cuore delle strade diritte, piane? Sì, questa è la via per cui la Parola di Dio si introduce per stabilirsi nel cuore dell'uomo. Prepariamo una via al Signore con una buona coscienza, rendiamo piana la strada perché il Bambino Gesù possa camminare in noi senza difficoltà e donarci conoscenza dei suoi misteri e della sua venuta.(Origene: "Omelie su Luca")
Manda li tuo Spirito, o Signore
Perché otteniamo il perdono dei nostri peccati e la purificazione da tutte le nostre colpe
- Noi Ti preghiamo, manda il tuo Spirito, o Signore.
Perché otteniamo l'aumento della fede e della nostra adesione alla volontà di Dio
- Noi Ti preghiamo, manda il tuo Spirito, o Signore.
Perché otteniamo l'aumento della speranza nei beni eterni promessi da Dio
- Noi Ti preghiamo, manda il tuo Spirito, o Signore.
Perché otteniamo l'aumento della carità e della grazia che ci rendono conformi alla santità di Dio
- Noi Ti preghiamo, manda il tuo Spirito, o Signore.
O Dio onnipotente che ci chiami a preparare la via al Cristo Signore, fa' che per la debolezza della nostra fede non ci stanchiamo di attendere la consolante presenza del Medico Celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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oppure: https://www.conchiglia.net/SantoNatale/Novena_del_Santo_Natale_16_24_dicembre.pdf
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Tu scendi dalle stelle testo
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo,
e vieni in una grotta al freddo e al gelo.
O Bambino mio divino,
io ti vedo qui tremar;
o Dio beato!
Ahi quanto ti costò l’avermi amato!
ahi quanto ti costò l’avermi amato!
A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e foco, o mio Signore,
mancano panni e foco, o mio Signore.
Caro eletto pargoletto,
quanto questa povertà
più m’innamora,
giacché ti fece amor povero ancora,
giacché ti fece amor povero ancora.
Tu lasci il bel gioir del divin seno,
per venire a penar su questo fieno,
per venire a penar su questo fieno.
Dolce amore del mio core,
dove amor ti trasportò?
O Gesù mio,
perché tanto patir? Per amor mio!
perché tanto patir? Per amor mio!
Ma se fu tuo voler il tuo patire,
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
perché vuoi pianger poi, perché vagire?
Sposo mio, amato Dio,
mio Gesù, t’intendo sì!
Ah, mio Signore,
tu piangi non per duol, ma per amore,
tu piangi non per duol, ma per amore.
Tu piangi per vederti da me ingrato
dopo sì grande amor, sì poco amato,
dopo sì grande amor, sì poco amato!
O diletto del mio petto,
se già un tempo fu così,
or te sol bramo:
caro non pianger più, ch’io t’amo e t’amo,
caro non pianger più, ch’io t’amo e t’amo.
Tu dormi, Ninno mio, ma intanto il core
non dorme, no ma veglia a tutte l’ore,
non dorme, no ma veglia a tutte l’ore.
Deh, mio bello e puro Agnello,
a che pensi? dimmi tu.
O amore immenso,
“Un dì morir per te” – rispondi – “io penso”,
“Un dì morir per te” – rispondi – “io penso”.
Dunque a morire per me, tu pensi, o Dio
ed altro, fuor di te, amar poss’io?
ed altro, fuor di te, amar poss’io?
O Maria, speranza mia,
s’io poc’amo il tuo Gesù,
non ti sdegnare
amalo tu per me, s’io nol so amare!
amalo tu per me, s’io nol so amare!
Tu scendi dalle stelle testo PDF
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