martedì 30 gennaio 2024

SAN FRANCESCO DI SALES

Col suo esempio, San Francesco di Sales insegna la condotta da seguire a coloro che diffondono la Fede cattolica attraverso la stampa. Nel mese in cui si celebra la sua memoria liturgica, così come l’anniversario di questa rivista, ricordiamo le parole di Pio XI quando lo dichiarò patrono degli scrittori cattolici.

 

Ed ora, ecco ricorrere con felice augurio il terzo centenario della nascita al cielo di un altro grande Santo, il quale rifulse non solo per l’eccellenza delle virtù da lui stesso esercitate, ma anche per la perizia nel guidare le anime nella scuola della santità. Intendiamo parlare di San Francesco di Sales, Vescovo di Ginevra e Dottore della Chiesa. […]

Egli parve inviato da Dio, per opporsi all’eresia della Riforma, origine di quell’apostasia della società dalla Chiesa i cui dolorosi e funesti effetti ogni animo onesto oggi deplora. […] [CONTINUA]

AMDG et D.V. MARIAE

domenica 28 gennaio 2024

Un'avventura troppo bella

 


Una favola  …


Un professore  terminò la lezione, poi pronunciò le parole di rito: «Ci sono delle domande?». Uno studente gli chiese: «Professore, quale è il significato della vita?». Qualcuno tra i presenti che si apprestavano ad uscire si mise a ridere. Il professore guardò a lungo lo studente, chiedendo con lo sguardo se era una domanda seria. Comprese che lo era e allora disse: «Le risponderò». Estrasse il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, ne tirò fuori un pezzetto di specchio. Poi disse: «Ero bambino durante la guerra. Un giorno, sulla strada, vidi uno specchio andato in frantumi. Ne conservai il frammento più grande. Eccolo. Cominciai a giocarci e mi lasciai incantare dalla possibilità di riflettere la luce del sole negli angoli bui dove il sole non brillava mai: buche profonde, crepacci, ripostigli… conservai il piccolo specchio. Diventando uomo finii per capire che quello non era soltanto il gioco di un bambino, ma la metafora di quello che avrei potuto fare nella vita. Anch’io sono il frammento di uno specchio che non conosco nella sua interezza. Con quello che sono posso mandare la luce di quel Sole che è Gesù negli angoli bui del cuore degli uomini affinché qualcosa cambi in loro. In questo per me sta il significato della vita».

È una semplice storia, ma può illuminare maggiormente il messaggio che il sogno dei dieci diamanti ha voluto consegnarci: vivere la vita cristiana in modo luminoso e contagioso! Viverla senza scoraggiamenti e paure.
«Ieri comprendevi un poco; oggi comprendi di più; domani comprenderai ancora meglio: la luce di Dio cresce in te».
Questa affermazione di S. Agostino riassume in modo appropriato la logica di un percorso progressivo che ha come risultato lo splendore di quella luce, che è Dio, diamante di unica bellezza.

Caro giovane, la vita  è un’avventura troppo bella!

AVE MARIA PURISSIMA!

Non si compra con nessuna moneta...


 265.4 Andate perciò guarendo gli infermi, mondando i lebbrosi, risuscitando i morti del corpo o dello spirito, perché corpo e spirito possono essere ugualmente infermi, lebbrosi, morti. E voi anche sapete come si fa ad operare miracolo: con una vita di penitenza, una preghiera fervente, un sincero desiderio di far brillare la potenza di Dio, un’umiltà profonda, una viva carità, una accesa fede, una speranza che non si turba per difficoltà di sorta. In verità vi dico che tutto è possibile a chi ha in sé questi elementi. Anche i demoni fuggiranno di fronte al Nome del Signore detto da voi, avendo in voi quanto ho detto. Questo potere vi viene dato da Me e dal Padre nostro. Non si compera con nessuna moneta. Solo il nostro volere lo concede e solo la vita giusta lo mantiene. Ma, come vi è dato gratis, così gratuitamente datelo agli altri, ai bisognosi di esso. Guai a voi se avvilirete il dono di Dio facendolo servire per impinguare la vostra borsa. Non è vostra potenza, è potenza di Dio. Usatela, ma non ve ne appropriate dicendo: “È mia”. Come vi viene data, così vi può essere tolta.
   Simone di Giona poco fa ha detto a Giuda di Simone: “Hai tu lo stesso prurito di Lucifero?”. Ha detto una giusta defini zione. Dire: “Io faccio ciò che fa Dio perché io sono come Dio” è imitare Lucifero. E il suo castigo è noto. Come noto è ciò che avvenne ai due che nel paradiso terrestre mangiarono il frutto proibito, per istigazione dell’Invidioso, che voleva mettere altri infelici nel suo Inferno, oltre ai ribelli angelici che già vi erano, ma anche per prurito loro proprio di superbia perfetta.
   Unico frutto che vi è lecito prendere da ciò che fate sono le anime che col miracolo conquisterete al Signore e che al Signore vanno date. Ecco le vostre monete. Non altre. Nell’altra vita ne godrete il tesoro. 

http://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/4/cclxvi-istruzioni-ai-dodici-apostoli-che-iniziano-il-loro-ministero

AMDG et D.V. MARIAE

giovedì 25 gennaio 2024

La Nostra - CORREDENTRICE MEDIATRICE AVVOCATA - di Amsterdam



“Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, 

manda ora il Tuo Spirito sulla terra. 

Fa’ abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, 

affinché siano preservati dalla corruzione, 

dalle calamità e dalla guerra. 

Che la Signora di tutti i Popoli, 

che una volta era Maria, 

sia la nostra Avvocata. Amen”.


Nello stesso messaggio, la Madonna appare d’un tratto avvolta da una luce più intensa e, raccolta in orazione dinnanzi alla croce, dà alla veggente la seguente preghiera: “Signore Gesù Cristo, Figlio del Padre, manda ora il Tuo Spirito sulla terra. Fa’ abitare lo Spirito Santo nei cuori di tutti i popoli, affinché siano preservati dalla corruzione, dalle calamità e dalla guerra. Che la Signora di tutti i Popoli, che una volta era Maria, sia la nostra Avvocata. Amen”. Si tratta di una breve preghiera che però compendia il messaggio della Signora di tutti i Popoli: Ella è qui come mediatrice, per intercedere presso Suo Figlio e ottenere il dono dello Spirito Santo per il mondo. Notiamo come sia una orazione di ampio respiro, dal sapore trinitario, poiché tutte le persone divine sono citate: il Figlio, il Padre e lo Spirito Santo. Si parla poi di tutti i popoli, alludendo all’umanità intera per la quale la Vergine è venuta nel mondo più e più volte, portando il messaggio del Figlio che già risuonava nel Vangelo, cioè l’invito alla conversione per evitare la morte, sia quella fisica legata al rischio dell’autodistruzione, sia quella dell’anima, cioè la dannazione eterna.

https://www.aiutomaria.it/ita/1   /   https://www.signoradituttiipopoli.it/la-preghiera-1.html

https://lanuovabq.it/it/la-signora-dei-popoli-di-amsterdam

https://militiimmacolata.altervista.org/apparizioni/LE%20APPARIZION%20I%20DI%20AMSTERDAM.pdf

https://www.theladyofallnations.info/_Downloads/FMBR_Broschueren/FMBR_880_XXX_Grundinfo/FMBR-880-ITA.pdf

*

A VOI LA SCELTA

   Ecco la preghiera che ha ricevuto l’imprimatur diocesano il 6 gennaio 2009, nella quale la dicitura “che una volta era Maria” è stata sostituita da “la Beata Vergine Maria”. In obbedienza alle indicazioni dell’autorità ecclesiastica competente, volentieri recitiamo dunque insieme la preghiera ufficialmente approvata:

Preghiera della Signora di tutti i Popoli

Signore Gesù Cristo,

Figlio del Padre, 

manda ora il Tuo Spirito sulla terra.

Fa’ abitare lo Spirito Santo

nei cuori di tutti i popoli,

affinché siano preservati

dalla corruzione, dalle calamità

e dalla guerra.

Che la Signora di tutti i Popoli,

la Beata Vergine Maria,

sia la nostra Avvocata.

Amen


AMDG et D. V. MARIAE

ISTRUZIONI DI GESU' AGLI APOSTOLI


 

265.3 «Dunque ho deciso di mandarvi per penetrare più avanti e più ampiamente di quanto possa fare Io da solo. Però fra il mio modo di evangelizzare e il vostro vi saranno differenze prudenziali che Io metto per non portarvi a difficoltà troppo forti, in pericoli troppo seri per la vostra anima e anche per il vostro corpo, e per non nuocere all’opera mia.
   Voi non siete ancora formati al punto di poter avvicinare chicchessia senza averne danno o senza fargli danno, e tanto meno siete eroici al punto di sfidare il mondo per l’Idea andando incontro alle vendette del mondo. Perciò, andando a predicarmi non andate fra i gentili e non entrate nelle città dei samaritani, ma andate dalle pecorelle sperdute della casa d’Israele. Vi è tanto da fare anche fra queste, perché in verità vi dico che le turbe, che vi paiono tante intorno a Me, sono la centesima parte di quelle che in Israele ancora attendono il Messia e non lo conoscono né sanno che è vivente. Portate a queste la fede e la conoscenza di Me.
   Nel vostro cammino predicate dicendo: “Il Regno dei Cieli è vicino”. Sia questo l’annuncio base. Su questo appoggiate tutta la vostra predicazione. Tanto avete sentito parlare del Regno da Me! Non avete che a ripetere ciò che Io vi ho detto. Ma l’uomo, per essere attirato e convinto sulle verità spirituali, ha bisogno di dolcezze materiali, come fosse un eterno bambino che non studia una lezione e non impara un mestiere se non è allettato da un dolce della mamma o un premio del maestro di scuola o del maestro del mestiere. Io, perché voi abbiate il mezzo per essere creduti e cercati, vi concedo il dono del miracolo…».
   Gli apostoli scattano in piedi, meno Giacomo d’Alfeo e Giovanni, urlando, protestando, esaltandosi, ognuno a seconda del temperamento. Veramente, che si pavoneggi nell’idea del miracolo da fare non c’è che l’Iscariota che, con quel po’ po’ di conto che ha sull’anima di una accusa falsa e interessata, esclama:
   «Era ora che noi pure si facesse questo per avere un minimo di autorità sulle turbe!».
   Gesù lo guarda ma non dice nulla. Pietro e lo Zelote, che stanno dicendo: «No, Signore! Noi non siamo degni di tanto! Ciò spetta ai santi», dànno sulla voce a Giuda, dicendo lo Zelote: «Come ti permetti di fare rimprovero al Maestro, uomo stolto e orgoglioso?», e Pietro: «Il minimo? E che vuoi fare più del miracolo? Diventare Dio tu pure? Hai lo stesso prurito di Lucifero?».
   «Silenzio!», intima Gesù.
   E prosegue: «Vi è una cosa che è ancor più del miracolo e che convince ugualmente le folle e con maggiore profondità e durata: una vita santa. Ma da questa voi siete ancora lontani, e tu, Giuda, più lontano degli altri. Ma lasciatemi parlare perché è una lunga istruzione.

http://www.valtortamaria.com/operamaggiore/volume/4/cclxvi-istruzioni-ai-dodici-apostoli-che-iniziano-il-loro-ministero

***http://www.valtortamaria.com/operaminore/quaderno/3/manoscritto/84/su-lapocalisse-di-s-giovanni-apostolo-settembre-ottobre-1950-i-quaderno-parte-i***