venerdì 3 maggio 2019

Montichiari-Fontanelle- Rosa Mistica e Pierina Gilli


MONTICHIARI-FONTANELLE
 (Brescia-Lombardia-ITALIA).
Le apparizioni e i messaggi di Maria, come Rosa mistica, a Pierina Gilli, restano tra i più famosi dei tempi moderni, in particolar modo per i fenomeni miracolosi e le lacrimazioni di sangue della Madon­na pellegrina a essi collegati. Gli avvenimenti miracolosi si svolsero tra la provincia di Mantova e quella di Brescia, dove si trova la città di Monti­chiari con la piccola località di Fontanelle. 

In questo paese nacque il 3 agosto 1911 la futura veggente Pierina Gilli, la cui esistenza terrena si concluse il 12 gennaio 1991. Chi ha cono­sciuto Pierina non può dire altro che fu un essere semplicissi­mo e umile, dedito alla preghiera, al sacrificio e alla penitenza. Era la maggiore di otto figli di una famiglia estremamente po­vera. Per lungo tempo prestò servizio ospedaliero, poi ottenne il permesso di essere accolta nella casa madre della Congrega­zione delle ancelle della carità.

 Gravemente malata Pierina ri­cevette il santo Viatico e l'Unzione degli infermi. Cadde allora in un profondo torpore, sembrava fosse in attesa sicura della morte allorché in una visione vide suor Crocifissa di Rosa (la fondatrice delle ancelle, poi canonizzata nel 1954) che, toccan­dole la testa la unse dicendole: «Ti ungo e guarirai, ma avrai una nuda croce da portare». Immediatamente dopo la visione, Pierina si ritrovò guarita. La veggente riprese il lavoro, sempre come aiutante infermiera, presso l'ospedale civile di Montichia­ri, rimanendovi fino alla fine del 1946. 

Antefatti - La prima apparizione di Maria avvenne nella stan­za che Pierina condivideva con una suora (le ancelle si occupa­vano del servizio ospedaliero) di servizio all'ospedale civile di Montichiari. La veggente era in ginocchio assorta nella preghie­ra, quando improvvisamente vide la Madonna avvolta da una luce splendente. Portava una veste color viola sormontata da un velo bianco e nel suo petto erano conficcate tre grosse spa­de. La Signora del Cielo appariva molto triste e piangendo dis­se con solenne mestizia tre parole: «Preghiera, sacrificio, penitenza!»Dopo questa prima apparizione Pierina prese a soffri­re intensamente, fisicamente e spiritualmente.

 Visione dell'Inferno - Particolarmente durante il mese di maggio del 1947, avendo iniziato a impegnarsi più a fondo nella preghiera e nella penitenza, iniziò a essere perseguitata dal de­monio che si manifestò a lei sotto diverse forme. Il 31 maggio dello stesso anno fu percorsa brutalmente da tre demoni al punto tale che, piena di lividi e di percosse, corse a cercar rifu­gio da due suore dell'ospedale dove lavorava e chiamò in suo soccorso Santa Maria Crocifissa. Allora svenne e si vide in un luogo sconfinato: era l'Inferno. Pierina vide in questo luogo un lampeggiare di fiamme con turbe di demoni alati esagitati e, in mezzo alle fiamme, si trovavano innumerevoli anime dei dan­nati. Erano trasparenti ma Pierina poteva riconoscerne i volti e le vesti ed erano somiglianti pressoché ai tre demoni che l'ave­vano tormentata. Pierina si sentì soffocare e invocò l'interven­to di Cristo e Maria SS. Poi udì una voce: «Vedi questo è l'Inferno! La prima schiera dei dannati è formata dalle anime consacrate (religiosi e dignitari ecclesiastici) che tradirono la loro professione, perciò sono divenuti dannati, la seconda dai religiosi che sono morti nel peccato mortale. La terza è formata dai sacerdoti di Giuda!».

 Allora Pierina urlò, invocando Dio: «Finitela! Finitela! O Dio aiutami!». A questo punto udì una voce: «Per evitare che le povere anime entrino nell'Inferno bisogna espiare, esercita­re molte pratiche di fede e penitenze». La veggente si dichiarò pronta a dedicarsi ai sacrifici espia­tori. Si risvegliò e recitò devotamente il santo Rosario per rin­graziare il Signore Gesù e la SS. Maria di essere stata salvata. 

Apparizione del 1° luglio 1947
La mistica Pierina ebbe un'altra apparizione di Maria SS.: mentre con due suore del­l'Ordine recitava devotamente il santissimo Rosario le apparve la Madonna in una veste color viola nelle stesse condizioni della prima volta, con le tre spade conficcate nel cuore. Pierina pre­gò la Santa Vergine di mostrarsi a entrambe le consorelle, ma Ella rispose: «Di' loro che mi vedranno in cielo molto meglio!». Poi scomparve. 

Apparizione del 13 luglio 1947 - 
La Santa Vergine apparve di nuovo nella camera di Pierina nell'ospedale di Montichiari, mentre la veggente recitava con le consorelle il santo Rosario. Questa volta la Madonna era accompagnata da santa Maria Crocifissa di Rosa, in una luce chiarissima. La Madre di Dio era come avvolta in quello splendore luminoso argenteo, por­tava un lungo e largo mantello che doveva essere certamente tenuto da un fermaglio invisibile. Da sotto il velo, sulla fronte, le cadevano i capelli castani. Il mantello era orlato con striscie dorate fini. Nella mano destra teneva un rosario con una me­daglia. Poi disse: «Io sono la Madre di Gesù e la Madre di voi tutti». Quando la Vergine aprì le braccia Pierina vide che le tre spade erano sul pavimento e al loro posto c'erano tre rose nel petto di Maria: una bianca, una rossa e un'altra d'oro. Poi san­ta Maria Crocifissa di Rosa, che era vicino alla SS. Vergine, disse: «Il nostro Signore Gesù Cristo mi ha inviato per far conoscere a tutti i religiosi degli Ordini maschili e femminili e ai preti secolari la nuova devozione mariana. Dite ai vostri venerabili superiori che la nuova devo­zione alla SS. Vergine Maria si chiama "Rosa mistica", la Madre vera e particolare delle anime consacrate a Dio». Poi la Madre di Dio aggiunse: «lo voglio che il 13 di ogni mese sia onorato come giornata mariana. In preparazione di questa giornata, nei primi dodici giorni si devono con­durre particolari preghiere e pratiche espiatrici. 
Questo giorno deve es­sere dedicato all'espiazione per le offese contro Dio fatte dalle anime consacrate. Con questa colpa esse traforano con tre spade fiammanti il mio Cuore e quello del mio Figlio divino, Gesù Cristo. 
Il giorno 13 di ogni mese invierò un'abbondanza di grazie e di sante vocazioni per tutti quegli istituti e congregazioni religiose che mi avran­no onorata in questo modo. 
Io desidero che il 13 luglio di ogni anno venga santificato, soprattutto in tutti gli istituti religiosi, per mezzo di particolari devozioni: la santa Messa, la santa Comunione, il santo Rosario e un'ora di contemplazione.  // Io desidero che in ogni Ordine e in ogni istituto religioso ci siano anime che vivano con grande spirito di preghiera per esortare [ottenere] la grazia che nessuna vocazione vada perduta. Questo signica la Rosa bianca. // Io desidero che qui si trovino anime che possano dedicarsi a opere espia­trici per lavare i peccati e le offese fatte contro il nostro Signore da parte delle anime consacrate. Questo significa la Rosa rossa. // Io desidero che anche altre anime sacrifichino la loro vita come espia­zione e purificazione dal tradimento che il nostro Signore ha sofferto per mezzo di quei preti che si uniscono al tradimento di Giuda. Questo significa la Rosa dorata. // La dedizione sacrificale delle anime così consacrate viene richiesta dal mio Cuore materno per la guarigione e la salvezza dei servi di Dio diso­rientati e per i loro Ordini religiosi». 

 Apparizione del 22 ottobre 1947 - 
Maria SS. apparve questa vol­ta nella cappella dell'ospedale di Montichiari, proprio nel mo­mento in cui alcune suore, preti e medici recitavano la corona del Rosario. La Madonna prese commiato con queste parole: «Io vengo per l'ultima volta per la preghiera della devozione che ho già raccomandato. Mi sono già dichiarata mediatrice degli uomini e in par­ticolare delle anime consacrate a Dio che hanno offeso mio Figlio Gesù Cristo. Ma io prometto la mia protezione a tutte le anime scelte che rien­trano nello spirito originario del loro santo fondatore dell'Ordine». 
Poi si accomiatò da Pierina dicendo: «Vivi d'amore!». 

Apparizione del 16 novembre 1947 - Mentre Pierina, dopo aver preso la santa comunione nel duomo di Montichiari (chie­sa parrocchiale), era assorta nella contemplazione di ringrazia­mento al Signore, vide improvvisamente uno strale di luce. Aprì gli occhi e vide al centro dei raggi luminosi la figura di Maria SS. come «Rosa mistica» in un giardino ricoperto di rose bianche, rosse e del colore dell'oro puro. La Madonna aveva sul viso un'espressione seria e teneva le mani aperte. Pierina tentò di avvicinarsi, ma senti che non poteva muoversi. Allora la Santa Vergine le disse: «Il nostro Signore Gesù Cristo non può più sopportare le pesanti offese. Egli voleva inviare un castigo sulla Terra ma io ho tenuto la sua mano e ho ottenuto ancora la sua misericordia. Per questa ragione io chiedo pre­ghiere e penitenza come espiazione per tutti i peccatori e per questi peccati. Darò la mia grazia a tutti coloro che lavorano in tal senso, per fare in modo che questi peccati vengano espiati. Io chiamerò la benedi­zione su questo luogo, sull'Italia e sul mondo, sul Santo Padre, sui preti e su tutte le anime consacrate! Se tu sarai generosa, con i sacrifici espiatori, potrai acquisire ancora più grazie per il mondo». 

Apparizione del 22 novembre 1947 - 
Pierina pregava ogni po­meriggio nel duomo. Una volta, alla presenza di alcune persone, vide improvvisamente Maria SS. come Rosa mistica, che si avvi­cinò a lei e le disse: «Segna con la lingua le quattro linee della croce su questi quattro mattoni!». Pierina eseguì la richiesta e si allontanò un poco. Allora la Madre di Dio si pose su uno di questi mattoni e le disse che erano necessarie molte preghiere e azioni espiatrici in favore dei peccatori. In questo caso, partico­larmente per quelli italiani. 

La Santa Vergine parlò anche del­l'«Ora della grazia»; alla domanda della veggente sul significato di questa parola, la Madonna rispose in questo modo: «L`Ora della grazia" è l'avvenimento della più grande conversione, che avverrà l'8 dicembre... In questo giorno le anime più fredde del marmo saranno riscaldate e commosse alla grazia di Dio e si sentiranno sempre più legate all'amore divino». Questa fu l'unica volta che la Madre di Dio annunciò la sua prossima apparizione, le altre volte era sempre apparsa improv­visamente.

 Apparizione del 7 dicembre 1947 - 
Il 7 dicembre Pierina fu guidata dalla sua voce interiore a recarsi nel duomo. Qui in­contrò il suo confessore, la superiora dell'ospedale dove lavo­rava e una terza persona; la veggente pregò insieme a costoro. Mentre era assorta nella preghiera profonda, Pierina fu colpita da un raggio di luce, si prostrò in ginocchio e vide Maria SS. che era accompagnata da un fanciullo e una fanciulla vestiti di bianco che reggevano il suo mantello bianco. Entrambi i fan­ciulli avevano un nastro bianco avvolto intorno al capo. Lasciò, come Rosa mistica, il messaggio della devozione al suo Cuore Immacolato, in particolare rivolse ancora una volta la racco­mandazione agli istituti e alle congregazioni religiose di appro­fondire questa devozione. Alla domanda da parte della veggen­te su chi erano quei fanciulli che l'accompagnavano, rispose che i loro nomi erano Giacinta e Francesco che avevano molto sofferto nonostante la loro giovanissima età e le sarebbero stati d'aiuto. La Madonna chiese ancora a Pierina di vivere lo spiri­to di quei simboli: semplicità e bontà. Poi la Santa Vergine apri le mani e guardando in cielo disse: «Sia benedetto il Signore!». 


La grande apparizione dell'8 dicembre 1947 - Alla festa del­l'Immacolata Concezione migliaia di fedeli affollavano il duo­mo per assistere all'apparizione della Madonna che era già sta­ta annunciata da tempo. Pierina si inginocchiò e iniziò a recita­re il Rosario al centro del duomo (nello stesso posto dove era apparsa la Madonna la volta precedente). Improvvisamente la veggente gridò: «La Madonna!». La Santa Vergine, come informò dopo la veggente, era ap­parsa su alcuni gradini bianchi che erano adornati a destra e sinistra con rose bianche, rosse e gialle. 
Maria SS. le disse«Io sono Maria della grazia di nostro Signore, il mio Figlio divino Gesù Cristo. Io sono l'Immacolata Concezione e sono venuta a Montichiari per essere venerata come Rosa mistica. Desidero perciò che l'8 dicembre a mez­zogiorno di ogni anno si celebri l'ora della grazia in tutto il mondo. Con questa celebrazione si eleveranno numerose grazie fisiche e spirituali». 

Poi la Madonna espresse le seguenti volontà: che i quattro mattoni fossero chiusi in una grata di ferro; che venisse costrui­ta una statua simile all'apparizione della Rosa mistica con i tre gradini, in segno di gratitudine per le grazie ricevute; che ve­nissero promosse processioni pubbliche con questa statua. Maria, Vergine SS. ricordò alla mistica le apparizioni alla bam­bina di Bonate. La veggente pregò la Madonna di dare la sua grazia, oltre alla bambina di Bonate, anche ad altre persone e particolarmente ai malati. Allora Maria SS. le rispose: «Alcune guarigioni saranno con­cesse». Poi la SS. Vergine, alla successiva domanda della veggente, disse che questa sarebbe stata la sua ultima apparizione, ma che le sarebbe ancora apparsa prima della sua morte. 

Infine Pieri­na chiese alla Madonna il significato delle scale ed Ella pazien­temente le rispose: «Chi pregherà su questi mattoni e verserà lacrime di pentimento troverà in queste scale una via sicura per giungere al mio cuore materno e qui per trovare grazia e protezione. Sia i buoni che i cattivi, se troveranno il coraggio di pregare sinceramente, riceveranno per mio mezzo la grazia del cuore misericordioso di mio Figlio». 

Allora la Madonna allargò le braccia e poi trasse dal suo cuore tre rose: una bianca, una rossa e una giallo-oro. La veggente così ha poi descritto le sensazioni di questo momento: «Dal suo Cuore fuoríusci una luce così forte e penetrante che venni ac­cecata, come se l'amore della Madonna mi avesse strappato via gli occhi. Credetti di rimanere per sempre cieca. Dal mio animo si levò allora un'implorazione: "Oh! Immacolato Cuore di Maria!". La luce divenne più debole e potei di nuovo vedere Maria SS. che, dopo aver lasciato il segno della benedizione per tutti, si allontanò». Nello stesso momento si verificarono alcune guarigioni mira­colose: un bambino infermo, paralitico di cinque anni e una donna muta di ventisei anni. Dopo la santa Messa i due furono portati fuori dal duomo e tutti gli astanti, dopo aver constatato quell'improvvisa duplice guarigione, rimasero profondamente impressionati dall'evento miracoloso. Il fanciullo che era parali­tico così si espresse: «Ho visto la Madonna e mi ha sorriso». Entrambi i miracolati restarono per il resto della loro vita in buona salute e non più impediti dalle infermità menzionate. Il fanciullo tempo dopo si sposò, mentre la ragazza scelse la vita consacrata entrando in un convento. Ancora un terzo miracolo doveva prodursi durante questa apparizione: una trentaseienne inferma, che restò con sua suocera a casa mentre tutti gli altri erano andati al duomo, fu improvvisamente guarita appena dopo che la suocera aveva pregato in questo modo: «Oh! Amata Ma­dre di Dio, se tu adesso veramente appari nel duomo di Monti­chiari ti prego di guarire questa povera malata!». Tale miracolo prova l'autenticità soprannaturale, al di fuori di ogni influsso della cosiddetta "suggestione di massa". Dopo questi eventi miracolosi così notevoli, in attesa delle indagini ecclesiastiche dei fenomeni soprannaturali, Pierina fu inviata in un piccolo paese della Toscana (presso Arezzo) e là intraprese un lavoro d'infermiera. Il luogo della sua residenza venne tenuto nascosto. 

Verso la fine del 1948 Pierina fu inter­rogata sulle apparizioni di Brescia. Dovette sostenere doman­de molto violente poiché gli interroganti erano tutti scettici e non volevano credere alle apparizioni. Solo dopo un santo giu­ramento sul Vangelo l'interrogatorio divenne meno pesante. Le fu dato il consiglio di entrare in un convento e ritirarsi dalla vita pubblica. Pierina scelse di vivere nel convento francescano di Brescia, diretto dal suo padre confessore, senza entrare nel­l'Ordine. Così la veggente visse per quasi venti anni a Brescia sotto la guida spirituale di padre Giustino Carpin. 

In questo tempo ricevette solo poche apparizioni, che aumentarono di nuovo nel 1966 con i fenomeni di Fontanelle. 
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Apparizione del 27 febbraio 1966 - In questo giorno la Santa Vergine portò a Pierina, alla sua amica Lucia e al confessore, il seguente messaggio: «Pierina! Il 12, il 14 e il 16 aprile dopo Pasqua si deve fare un pellegri­naggio di penitenza a Fontanelle. Quest'appello alla penitenza deve es­sere diffuso. Mio Figlio divino mi invierà ancora una volta sulla Terra, a Montichiari, la domenica bianca per recare all'umanità abbondanti grazie. La sorgen­te diventerà da questo momento taumaturgica! Da questa domenica devono essere portati in questo luogo gli infermi e tu devi porgere loro un bicchiere colmo di quest'acqua in modo da lava­re le loro ferite. Questo sarà il tuo compito e apostolato! Adesso non devi più vivere nell'incognito e ritirata. La domenica in albis sarò in quel luogo e l'acqua diventerà una fonte di purificazione e di grazia!». 

La prima apparizione a Fontanelle del 17 aprile 1966 - Fonta­nelle è il nome di una grotta dove si trova una fonte d'acqua a 4 chilometri dal centro della città. Il vescovo di Brescia fu il primo a essere informato della cosa; egli diede l'ordine a Pieri­na di mantenere il più assoluto silenzio. La domenica bianca solo Lucia era con lei. Entrambe erano sulla grotta e recitava­no il Rosario. Poco prima di mezzogiorno apparve loro Maria SS. e disse: «Mio Figlio divino Gesù è pieno d'amore e mi ha inviato in questo luo­go per rendere taumaturgica la sorgente. In segno di penitenza e di pu­rezza bacia il ripiano superiore della grotta e fai in modo che sullo stesso posto sia piantata una croce. I malati e tutti i miei figli che giungeranno in questo luogo dovranno implorare innanzitutto il perdono del mio Figlio divino e baciare questa croce pensando a lui pieni d'amore. Poi possono attingere e bere l'ac­qua! Prendi fanghiglia e melma nelle tue mani poi lavati con l'acqua! Questo segno ti mostra che le colpe nel cuore dei miei figli diventano fanghiglia e sporcizia, ma se sono lavate nell'acqua della grazia l'anima diventerà di nuovo purificata e la grazia onorata. Tutti i miei figli devo­no prodigarsi affinché i desideri di mio Figlio del 1947 vengano resi noti e diffusi. I suoi desideri e i miei messaggi li ho comunicati a quel tempo nel duomo di Montichiari. Io desidero e ripeto che qui gli infermi e tutti i miei figli possano venire a questa fonte miracolosa! La tua missione è necessaria in questo luogo, in mezzo ai malati e a tutti quelli che abbiso­gnano d'aiuto! Inoltre di' ai fedeli che io desidero la loro devozione al SS. Sacramento, perciò vadano prima in chiesa a onorare il mio Figlio divino e a ringraziarlo di tanta grazia e misericordia che Egli invia a Mon­tichiari e tanto amore e grazia ha regalato in questo luogo». 
Dopo aver finito il messaggio Maria SS. Si elevò verso l'alto, apri le sue braccia e allargò il suo mantello che copri un im­menso universo. Sotto il mantello, a destra, apparve il duomo di Montichiari e la zona dove sarebbe stata poi eretta un casa per anziani e sofferenti; a sinistra si vide un grande complesso di edifici e di future iniziative, che poi sarebbero realmente sorte, presso la grotta di Fontanelle. 

La seconda apparizione a Fontanelle del 13 maggio 1966 - La Madonna disse a Pierina alla presenza di circa venti persone alla fonte: «Si diffonda dappertutto la notizia della mia venuta alla fonte! Il mio Fi­glio divino è pieno d'amore. Il mondo va verso la rovina! Io ho ancora una volta ottenuto misericordia da mio Figlio, perciò Egli mi ha inviato di nuovo a Montichiari per portare la grazia del suo amore, per salvare l'uma­nità. C'è molto bisogno della preghiera, di opere sacrificali ed espiatrici! Io desidero che qui venga costruita una comoda vasca in modo che i malati possano essere bagnati; l'altra parte della fonte (Maria indicò ver­so sinistra) deve essere riservata alla gente che beve! Io sono venuta per portare alle anime dei miei figli, amore, armonia e pace. Vi prego di non gettare fango sul prossimo!». 
Pierina domandò alla Madonna il significato del mantello smisurato che Ella aveva dispiegato su tutto il mondo nell'ap­parizione del 17 aprile. Ella allora rispose: «Questo significa il mio amore materno che vuole coprire tutta l'umanità e tutti i miei figli». 

La terza apparizione a Fontanelle del 9 giugno 1966 (Corpus Domini) - Verso le ore 15 si erano radunate vicino alla fonte circa cento persone e recitavano il Rosario. Al quarto mistero Pierina annunciò: «La Madre di Dio è qui!». Maria apparve in piedi su un campo di grano maturo e disse: «Oggi il mio divino Figliolo Gesù Cristo mi ha di nuovo inviato in que­sto luogo nella festa del SS. Corpo, alla festa dell'unità e dell'amore. Io desidero tanto che questo grano divenga pane eucaristico per molte co­munioni espiatrici! Io desidero che questo grano giunga in molte ostie a Roma e il 13 di ottobre possa raggiungere Fatima. Desidero infine che qui venga costruita un tettoia con una mia statua che rivolge lo sguardo verso la fonte. Voglio che il popolo di Montichiari si dedichi al mio Cuore Immacola­to, perché Montichiari è il luogo che ha scelto il mio divino Figliolo per inviarmi quale annunciatrice delle grazie del suo amore!». 

Quando Pierina le domandò se sarebbe ritornata, Maria le disse: «Io sarò sempre con te!». 

Quarta apparizione a Fontanelle del 6 agosto 1966 - 

Circa due­cento persone si erano raccolte in questo luogo verso le ore 15 e pregavano con Pierina il santo Rosario. Maria SS. apparve di nuovo al quarto mistero e disse alla veggente che quell'anno, il 1966, per la prima volta si sarebbe tenuta l'associazione mondia­le della comunione espiatrice e così si doveva tenere ogni anno. A ogni religioso e prete che avesse promosso questi esercizi eucaristici spirituali Ella avrebbe donato abbondanti grazie. Poi la Madonna ricordò la sua funzione di mediatrice tra suo Figlio e l'umanità e quante grazie e misericordia aveva portato al mon­do durante i secoli dopo la sua Assunzione al cielo. Aveva scelto quel luogo, Montichiari, per recare le sue grazie e i suoi messag­gi perché era un posto semplice e di gente contadina e povera, così come era Betlemme. Questo luogo dove si pregava tanto era destinato a divenire un posto benedetto. 

Dopo aver raccomandato alcuni dei presenti in modo parti­colare alla Madre celeste, Pierina le domandò: «Amata Madre di Dio perché non produci un miracolo in modo che mi si cre­da?». Maria le rispose: «Il popolo stesso ha già creduto». 

Altre apparizioni - In seguito alle disposizioni dell'Ordina­riato vescovile di Brescia, Pierina non doveva più essere con­sultata da alcuno. Obbediente la veggente esegui le disposizio­ni e si ritirò a casa sua. La Madonna continuò ad apparirle a casa, nella sua piccola cappelletta di casa, nel duomo di Montichiari oppure nel suo giardino dinanzi alla statua di marmo della Rosa mistica..      

Nel periodo 1968-1983 Pierina informò di aver avuto oltre quaranta apparizioni e messaggi mariani. L'ultima apparizione fu nella mattina del 24 marzo 1983 verso le ore otto nella sua cappelletta di casa. La Madonna le sorrise e le disse: «Io vengo per recare la grazia del mio amato Figlio a tutti i miei amatis­simi figli che sono particolarmente fedeli al mio Cuore (Pierina vide im­provvisamente María SS. circondata da molti preti in veste talare). Per voi amati figli che soffrite, il mio Cuore è sempre aperto come anche quello di mio Figlio. La scienza umana vorrebbe distruggere l'opera di Dio, ma Egli è Onni­potente e non lascia i suoi figli errare. Egli ha inviato Me a Fontanelle con questo compito, di non lasciare errare i suoi figli e per fare qui il luogo della grazia e della santa pace. Io resterò in questo posto sempre presente in mezzo a voi per accogliere le vostre preghiere e le vostre preoccupazioni e trasmetterle al mio divino Figliolo Gesù!». Poi la veggente vide improvvisamente nella luce irradiata dalla Rosa mistica una magnifica chiesa con cinque cupole e molti oranti, Maria SS. così annunciò: «Questo che tu vedi di­venterà realtà. Figlia mia non temere! Vi sarò sempre vicino per donarvi tutte le grazie del mio amore materno». 

Già l'8 settembre 1974 Maria, Vergine SS., comunicò il de­siderio e l'incarico di Gesù per la costruzione di una tale chie­sa con cinque cupole. 

Il 14 febbraio 1970 la Madonna aveva dato già precise istruzioni per l'incisione di una medaglia. 
Il 6 aprile 1975 si tenne la prima processione con una statua del­la Rosa mistica, che fu modellata dalla famiglia Perathoner in St. Ulrich in Grõdnertal, vicino a Bolzano. La sera di quella domenica in albis, verso le ore 17, parecchie nuvole portarono molta pioggia: quando finì di piovere si videro due maestosi arcobaleni l'uno sull'altro. Una cosa rarissima che lasciò stupi­ta molta gente. Tanti altri fenomeni soprannaturali si erano manifestati in questo luogo: le guarigioni miracolose, le libera­zioni da possessioni, i prodigi solari, le croci luminose in cielo e altri segni e, non ultime, le numerosissime conversioni che avevano un qualche rapporto con Montichiari e Fontanelle. 
Oltre cinquantamila copie della Madonna pellegrina diffondo­no in tutto il mondo il messaggio della Rosa mistica.Tutto questo si è manifestato e si manifesta senza che la Chiesa abbia preso posizione. Mentre molti preti, vescovi e alti prelati hanno espresso già la loro personale opinione, la con­ferma ufficiale del Magistero resta ancora incerta.

ROSA MISTICA

Inventione Sanctæ Crucis ~ Duplex II. classis


Dalla Lettera ai Colossesi
Col 2:9-15
9 In Cristo abita tutta la pienezza della divinità corporalmente: 
10 E voi siete stati ripieni in lui, ch'è capo di ogni principato e potestà; 
11 In cui siete stati ancora circoncisi con circoncisione non fatta da mano d'uomo, consistente nella spogliazione del corpo carnale, ma nella circoncisione di Cristo; 
12 Sepolti con lui nel battesimo, mediante il quale siete risuscitati per la fede nell'onnipotenza di Dio, che lo risuscitò da morte. 
13 E mentre a voi, ch'eravate morti per i peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, egli ha reso la vita insieme con lui, condonandovi tutti i peccati: 
14 Cancellando il chirografo a noi sfavorevole del decreto, ch'era contro di noi, e lo tolse di mezzo, inchiodandolo alla croce: 
15 E spogliati i principati e le potestà, li menò gloriosamente in pubblica mostra, avendo trionfato di loro in se stesso.

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
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Dopo l'insigne vittoria, che l'imperator Costantino riportò su Massenzio, allorché gli fu manifestato miracolosamente il labaro della Croce del Signore, Elena, madre di Costantino, avvertita in sogno, andò a Gerusalemme bramosa di ritrovarvi la Croce; là fece abbattere una statua marmorea di Venere, postavi dai Gentili, dopo circa cento ottant'anni proprio sul luogo della Croce per far scomparire il ricordo della passione di Cristo Signore. Lo stesso fece pure al presepio del Salvatore e sul luogo della risurrezione, facendo togliere là il simulacro di Adone e qua quello di Giove.

Sgombrato pertanto il luogo della Croce, si scopersero tre croci profondamente sotterrate, e, separatamente, il titolo della Croce del Signore: per cui non sapendosi a quale delle tre fòsse stato apposto, un miracolo pose fine al dubbio. Macario, vescovo di Gerusalemme, dopo aver innalzato preghiere a Dio, accostò successivamente le tre croci ad una donna gravemente inferma; mentre due non le arrecarono alcun soccorso, avvicinata la terza Croce fu subito guarita.

Elena, ritrovata la Croce salutare, innalzò lì stesso una chiesa veramente magnifica, lasciandovi una parte della Croce rinchiusa in una teca d'argento, e un'altra parte la portò al figlio Costantino, e fu riposta in Roma nella chiesa di santa Croce in Gerusalemme, innalzata nel palazzo Sessoriano. Portò anche al figlio i chiodi ai quali fu appeso il santissimo corpo di Gesù Cristo. Da quel momento Costantino fece una legge, che a nessuno fosse fatto più subire il supplizio della croce. Così (la croce) che prima era per gli uomini oggetto d'obbrobrio e disprezzo, cominciò ad essere oggetto di venerazione e di gloria.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
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Lettura del santo Vangelo secondo Giovanni
Gio 3:1-15
In quell'occasione: C'era tra i farisei un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. Egli venne di notte da Gesù e gli disse: Maestro noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio. Eccetera.

Omelia di sant'Agostino Vescovo
Trattato 11 su Giovanni, dopo il principio
Nicodemo era uno di quelli, che avevano creduto nel nome di Gesù, vedendo i miracoli e prodigi che faceva. Infatti l'Evangelista ha detto più sopra: «Essendo egli a Gerusalemme per la festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome» Joann. 2,23. Perché credettero nel suo nome? Per quel che segue: «Vedendo i prodigi che faceva» Ibi). E che dice di Nicodémo? «C'era uno dei capi dei Giudei, chiamato Nicodémo. Egli venne di notte da Gesù e gli disse: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio» (Joann. 3,1. Anche lui dunque aveva creduto nel suo nome. E perché egli ci aveva creduto? Soggiunge: «Perché nessuno può fare questi miracoli che fai tu, se Dio non è con lui» Joann. 3.2..

Se dunque Nicodemo era di quei molti, che avevano creduto nel suo nome, consideriamo perché Gesù nella persona di Nicodemo non fidava loro se stesso. Gesù rispose dicendogli: «In verità, in verità ti dico, che se uno non nasce di nuovo, non può vedere il regno di Dio» Joann. 3,3. Gesù dunque si affida a quelli che nasceranno di nuovo. Ecco, quelli credevano in lui, e Gesù non si affidava loro. Tali sono tutti i catecumeni: essi già credono nel nome di Cristo, ma Gesù non si affida loro. Sia attenta la vostra carità e comprenda. Se domandiamo a un catecumeno: Credi in Cristo ? risponde: Credo, e si fa il segno della Croce: lo porta sulla fronte, e non si vergogna della Croce del suo Signore. Egli dunque crede nel suo nome. Domandiamogli ancora: Mangi la carne del Figlio dell'uomo e bevi il sangue del Figlio dell'uomo? non intende quel che diciamo, perché Gesù non ancora si è affidato ad essi.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

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Commemorazione dei santi Alessandro I Papa, Eventino e Teodulo Martiri
Alessandro, Romano, governò la Chiesa sotto l'imperatore Adriano, e convertì a Cristo gran parte della nobiltà Romana. Egli stabilì che nella messa si offrisse solo pane e vino: ordinò che nel vino si mescolasse dell'acqua, a motivo del sangue e del l'acqua che sgorgarono dal costato di Gesù Cristo; e aggiunse nel Canone della Messa, «Il quale prima che patisse». Lo stesso decretò che si conservasse sempre in chiesa dell'acqua benedetta mescolata con sale, e se ne usasse nelle abitazioni per scacciare i demoni. Governò dieci anni, quindici mesi e venti giorni, illustre per santità di vita e salutari ordinazioni. 
Ricevé la corona del martirio insieme con Evenzio e Teodulo, preti, e fu sepolto sulla via Nomentana, a tre miglia da Roma, sul luogo stesso dove fu decapitato; dopo aver creato in diversi tempi nel mese di Dicembre sei preti, due diaconi e cinque vescovi per luoghi diversi. 
I loro corpi trasportati poi a Roma, furono sepolti nella chiesa di santa Sabina. Nello stesso giorno coincide la santa morte di san Giovenale, vescovo di Narni; il quale, dopo aver colla sua santità e dottrina generato a Cristo moltissimi in quella città, celebre per miracoli si addormentò in pace, e vi venne sepolto con onore.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
AMDG et DVM

giovedì 2 maggio 2019

“L’uomo vede meglio le cose quando ne indaga accuratamente l’origine, che è la parte più importante di esse. Quando ne conosce la spiegazione, esse appaiono più belle”



LA MERAVIGLIA DELLA PROCREAZIONE UMANA


Cuore e Ragione.
Raramente troviamo situazioni in cui questi due elementi possano coesistere e, anzi, evocarsi l’un l’altro con tanta immediatezza. Ogni gravidanza si propone come mistero: i suoi eventi biologici si ripetono invariati da millenni, ma tutto, ogni volta, diventa irripetibile: nasce un figlio, unico e irripetibile, un presente che unisce passato e futuro. Veniamo, infatti, da lontano e andiamo lontano attraverso i nostri figli. A ben vedere la meraviglia dovrebbe prenderci anche solo fermandoci a pensare al funzionamento mirabile di tutto il nostro organismo, ai sofisticati e spesso ancora misteriosi meccanismi che operano in noi e sostengono la nostra esistenza, ma l’apparire di una nuova vita ci riempie sempre di stupore e di incanto: dalla fusione dei due gameti origina un figlio nuovo nei cui geni è già tutto iscritto, sin dall’inizio. Mi è stato chiesto di illustrare la meraviglia della procreazione a partire dai suoi aspetti biologici nascosti, quelli che precedono, consentono e preparano l’evento della nascita. Ho introdotto la conversazione con una frase di Chesterton, dal San Francesco d’Assisi (1923):L’uomo vede meglio le cose quando ne indaga accuratamente l’origine, che è la parte più importante di esse. Quando ne conosce la spiegazione, esse appaiono più belle”. È una frase che esprime una grande e semplice verità e che evidenzia la straordinaria importanza del conoscere. Nel caso della procreazione essa appare ancora più vera. È il radicarsi in ciascuno della sua conoscenza profonda che consente di vivere e sperimentare la procreazione, nella sua bellezza e perfezione, come costituente inalienabile del proprio essere e di apprezzarla come patrimonio prezioso da custodire e proteggere, sia in se stessi, sia negli altri. 

Non è possibile trascrivere in poche pagine il testo della relazione, posso solo descriverlo e darne ragione: ho spiegato l’anatomia e la fisiologia degli apparati riproduttivi, focalizzando poi l’attenzione sul ciclo mestruale e sull’ovulazione, e quindi sul concepimento e sull’impianto in utero. Per facilitare la comprensione mi sono servito di immagini. Rimando, per contenuti e immagini, al mio libro “Da Vita a Vita. Viaggio alla scoperta della riproduzione umana1.” Ho riproposto l’intervento che generalmente rivolgo ai giovani e alle coppie. Manca nella popolazione la conoscenza della fisiologia riproduttiva. Tutte le rilevazioni statistiche che hanno indagato il problema evidenziano che soprattutto i giovani sono privi delle informazioni di base relative ai fenomeni del ciclo mestruale: meno del venti per cento delle ragazze attorno ai vent’anni è consapevole della propria fertilità e della possibilità di individuare i giorni fertili del ciclo e, con essi, anche il giorno della liberazione dell’uovo. Questa percentuale tende a salire nelle decadi successive ma giunge a stento al quaranta per cento. Fra i maschi l’informazione è addirittura inesistente. 
Manca, nella popolazione, l’educazione alla Bellezza. Torno alla frase di Chesterton e preciso il mio scopo: accompagnare i ragazzi alla scoperta della riproduzione, a indagarne accuratamente la fisiologia a partire dalle premesse e a conoscere quanto più approfonditamente possibile la meraviglia della vita umana sin dalla sua origine. Dell’una conosceranno e apprezzeranno la perfezione, dell’altra la meraviglia e la sacralità. So di richiedere un impegno intellettuale serio ai miei interlocutori, ma ritengo che diversamente non li rispetterei fino in fondo e, soprattutto, non permetterei loro di appropriarsi di questa conoscenza in modo definitivo.
Sono disponibili da sempre, nel nostro ambiente, opuscoli divulgativi che riportano le immagini dei primi periodi della nostra esistenza. Sono certamente suggestivi e anche affascinano, ma non possiamo confondere una suggestione, per quanto incantevole, con la informazione, che è dovuta e che ognuno avrebbe il diritto di ricevere e, insieme, il dovere di procurarsi. Quella informazione che, introitata, diventa per ognuno momento di formazione che radica e fonda le certezze interiori, fino a farsi elemento costitutivo della consapevolezza. È importante che ogni donna sia consapevole di quel che accade ogni mese nel suo organismo e la rende capace di donare la vita. Ed è importante che anche ogni uomo conosca la propria fisiologia riproduttiva, ma soprattutto che anch’egli sia consapevole della straordinarietà degli eventi che si susseguono nel corpo della donna e rendono possibile sia il concepimento di un figlio, sia quanto deve seguirne perché il figlio possa poi svilupparsi e crescere fino al momento in cui nascerà. Ognuno dovrebbe poter conoscere e apprezzare l’assoluta preziosità del corpo della donna, di quel corpo che oggi è abusato nella comunicazione quotidiana –specie in quella a carattere commerciale e pubblicitario – e ostentato e banalizzato proprio nelle sue componenti più intime, quelle essenzialmente coinvolte nella relazione sessuale e attraverso le quali si compiono gli eventi della procreazione. La consapevolezza di questa preziosità potrebbe, peraltro, già di per sé costituire un iniziale antidoto anche contro ogni forma di strumentalizzazione e violenza sessuale. Ma torniamo alla fisiologia. Ogni donna, auspicabilmente, dovrebbe sapere che cosa sono le sue ovaie: le strutture che contengono e conservano le sue uova – ognuna all’interno del proprio specifico contenitore: il follicolo – in un numero finito che progressivamente decresce, secondo una organizzazione perfettamente determinata già ventidue settimane prima della nascita. Dalla pubertà fino al momento della menopausa, momento in cui il patrimonio di uova sarà esaurito, ogni mese si ripetono una serie di eventi che complessivamente vanno sotto il nome di ciclo mestruale. All’inizio di ogni ciclo nell’ovaio si attivano dieci-venti follicoli, ognuno con l’obiettivo di portare a maturazione e liberare il proprio uovo. Soltanto un follicolo, però, potrà evolvere fino a completa maturazione e sarà il dominante in quel ciclo mestruale. Nel maturare il follicolo dominante produrrà gli ormoni sessuali femminili, gli estrogeni, che ricostruiranno il rivestimento interno dell’utero, l’endometrio, che era stato eliminato con la mestruazione alla fine del ciclo precedente. Normalmente quando si parla di ciclo mestruale, se ne associa l’idea alla mestruazione, che è il suo evento iniziale e conclusivo e forse fra tutti è il più banale. Rischiano di sfuggire tutti gli altri eventi e soprattutto lo straordinario significato biologico ed esistenziale che alcuni di essi assumono per ognuno di noi.
La selezione del follicolo dominante
Pensiamo soltanto a ciò che accade quando viene selezionato il follicolo dominante e quale significato abbia questa selezione: in quel momento viene scelto l’uovo che sarà reso disponibile per il concepimento; proprio quell’uovo fra tutti: quello che contiene quei singoli geni specifici che la madre trasmetterà al proprio figlio, geni selezionati fra tutti quelli che essa stessa aveva ricevuto dai propri genitori e, tramite loro, dai propri avi e che in quel singolo uovo vengono mescolati in una combinazione unica e non ripetibile. Se in quel ciclo di tanti anni fa durante il quale siamo stati concepiti, anziché il follicolo che conteneva l’uovo dalla cui fecondazione ciascuno di noi ha preso origine – con quella caratteristica, unica e originale combinazione di geni – ne fosse stato selezionato un altro contenente un altro uovo, noi non esisteremmo e ci sarebbe un nostro fratello. Questa è una considerazione che vale per tutti gli esseri umani, del passato, del presente e del futuro.
La sincronia fra ovulazione, muco e desiderio sessuale

La preparazione dell’endometrio e l’annidamento
Pensiamo ancora alla meraviglia che ci sorprende quando veniamo a sapere che nelle fasi che precedono la liberazione dell’uovo il follicolo dominante, all’apice del suo sviluppo, produrrà una elevatissima quantità di estrogeni i quali, da un lato indurranno il cervello a comandare la liberazione dell’uovo, e dall’altro modificheranno il muco – che generalmente occlude l’ingresso all’utero – rendendolo estremamente fluido e permeabile agli spermatozoi, in modo che essi possano entrare per fecondarlo. E che l’ovaio, proprio nei giorni pre-ovulatori, aumenta la produzione anche di ormoni maschili che rendono la donna più disponibile all’unione sessuale. È difficile immaginare una coordinazione più perfetta negli eventi finalizzati alla procreazione. Esserne affascinati è inevitabile e sorge anche il desiderio di progredire verso una conoscenza sempre più dettagliata e ampia. Stiamo parlando di fenomeni biologici, è vero, e li stiamo esaminando in termini scientifici e razionali, ma ci rendiamo conto di quante emozioni essi suscitino. Sono gli eventi che ci hanno chiamato a esistere e attraverso i quali trasmettiamo la vita ai figli. Ne percepiamo l’infinita grandezza e insieme ne intuiamo anche il profondo mistero. Proseguiamo, seguendo i tempi del ciclo mestruale. Dopo l’ovulazione, l’uovo rimane fecondabile per un tempo breve, circa 24 ore. A raggiungerlo saranno spermatozoi che erano in attesa, quiescenti, adesi alle pareti delle tube. Sappiamo già che erano entrati nei giorni immediatamente precedenti, proprio grazie alle modificazioni del muco. A richiamare gli spermatozoi e a riattivare il loro cammino saranno proprio le cellule che circondano e proteggono l’uovo anche dopo l’ovulazione.
Nel frattempo il follicolo che ha liberato l’uovo si trasforma in una struttura nuova, il corpo luteo, il quale, oltre agli estrogeni, produrrà anche il progesterone, l’ormone pro-gestazione, come dice il suo stesso nome. Sappiamo che, alla fine del ciclo mestruale precedente, l’endometrio era stato eliminato con la mestruazione e che gli estrogeni del nuovo ciclo l’avevano ricostruito. Ora il progesterone lo trasforma in terreno fertile in cui il concepito si possa annidare: lo arricchisce di ogni sostanza e nutriente di cui egli possa necessitare nei primi giorni del suo sviluppo. Il progesterone, inoltre, arricchisce e sviluppa in modo incredibile la vascolarizzazione di questo terreno fertile endometriale: è in questi vasi materni che il figlio pescherà con le sue radici, i villi coriali, la futura placenta, una volta completato l’annidamento. Se non ci sarà l’annidamento, il corpo luteo smetterà di funzionare (autonomamente ha una durata di circa due settimane), verrà meno la produzione degli ormoni ovarici e l’endometrio, che dipende totalmente dagli estrogeni, degenererà e sarà espulso con la mestruazione. Inizierà un nuovo ciclo mestruale con le sequenze di eventi che abbiamo appena descritto. Ma se avviene il concepimento cambia veramente tutto. È il figlio stesso, una volta annidato nell’utero, a prendere sotto il proprio controllo le funzioni del corpo luteo e a stimolarlo perché possa continuare a funzionare e a produrre quegli ormoni che mantengono nell’endometrio la enorme ricchezza di sostanze e princìpi nutritivi di cui egli ha bisogno per continuare a crescere. Non ci sarà la mestruazione, ma l’endometrio continuerà a svilupparsi e l’utero diventerà sempre più grande per poter ospitare e nutrire questo figlio. È proprio il figlio, in piena sintonia e collaborazione con l’organismo della madre, a governare i fenomeni della gravidanza: insieme, madre e figlio faranno in modo che il figlio trovi uno spazio accogliente, ma in modo ordinato e rispettoso, controllato, senza invadere.
Il concepimento, l’inizio della vita
Ma è altrettanto prodigioso quel che avviene proprio all’inizio della vita, nel momento stesso del concepimento: la prima cellula, ancor prima che si compia la prima duplicazione, produce sostanze che sono dei veri e propri messaggeri biologici il cui compito è segnalare all’organismo della madre che questa cellula particolare non deve essere respinta. La prima cellula, quindi, benché geneticamente diversa da quelle della madre, non verrà aggredita né rigettata, come invece avviene per ogni altro organismo estraneo. Sappiamo bene che nessuno potrebbe mai donare un organo alla propria madre: anche se la compatibilità fosse elevata, ci sarebbe bisogno per lei di una continua assunzione di farmaci anti-rigetto per deprimere le sue naturali difese immunitarie. In gravidanza non servono farmaci: ci pensa il figlio, fin dal primo istante, attraverso la produzione di molecole immunodepressive. Ognuno è vissuto, col suo intero corpo, dentro l’utero materno senza essere rigettato. Poi la prima cellula si riproduce, le moltiplicazioni si susseguono e le cellule iniziano a differenziarsi, anche se apparentemente sembrano ancora tutte uguali. Alla sesta replicazione cellulare avremo una vescicola, la blastocisti, in cui sono chiaramente distinte le cellule periferiche che diventeranno placenta, le radici con cui il figlio si nutre in utero, e quelle centrali che daranno origine al corpo vero e proprio. È la blastocisti ad annidarsi, attraverso un intensissimo scambio di informazioni biochimiche con i tessuti materni che si appresta a occupare, senza invadere e senza essere rigettata.
Lo sviluppo dell’embrione sarà un continuum inarrestabile che poi proseguirà per tutta la vita. Si potrebbero aggiungere tante altre cose che, pur evidenziando l’importanza di quel che avviene nell’uomo con la produzione di spermatozoi, mettono in luce particolare la perfezione di quanto si compie nel corpo della donna. Si potrebbe descrivere ancora l’annidamento, frutto di una comunicazione continua fra madre e figlio, così come è stato illustrato al Convegno, ma il messaggio è ormai chiaro: la fisiologia della riproduzione umana è una sequenza straordinaria di eventi perfettamente coordinati che hanno come esito la comparsa della vita umana: l’emergere di un individuo unico e irripetibile che dal primo istante collabora con la madre per potersi assicurare ciò che gli serve per vivere. È la storia di ognuno ed è la storia di ogni individuo che viene concepito. L’acquisizione di queste nozioni non può che portare a cogliere la preziosità della sessualità, la preziosità della donna che ospita e vive questi processi stupefacenti, e la preziosità di ogni vita fin dal suo primo apparire. L’uomo vede meglio le cose quando ne indaga accuratamente l’origine, che è la parte più importante di esse. Quando ne conosce la spiegazione, esse appaiono più belle”. È così. Ed è anche verosimile che, in un contesto sociale e culturale in cui le manifestazioni sessuali sono sempre più precoci e frequentemente non si perfezionano all’interno di coppie costituite, la consapevolezza del tesoro immenso che ognuno di noi possiede promuova e favorisca, da parte delle persone, la formazione di atteggiamenti responsabili nelle scelte sessuali e procreative, che sempre privilegino il rispetto della vita nascente, oltre che di se stessi e dell’altro nella coppia. La conoscenza, non una suggestione superficiale, potrà favorire il radicarsi di posizioni culturali solide che pongano al centro di ogni progetto di procreazione responsabile il necessario rispetto per il concepito. In questo contesto i metodi di controllo delle nascite, i cosiddetti contraccettivi, si ridurranno al loro ruolo di semplici strumenti e al loro interno saranno chiaramente distinti quelli che prevengono il concepimento, che in nessun modo interferiscono con la vita del figlio, da quelli post-concezionali che invece lo sopprimono. È la distinzione di fondo: oggettiva e non discutibile, esigibile da chiunque a prescindere da cultura e fede. Non più, quindi, una “cultura contraccettiva” indifferente al meccanismo d’azione dei metodi e che esita in una sessualità non responsabile nei confronti dei figli, ma una sessualità e una procreazione responsabili che orientino ogni scelta pratica innanzitutto al rispetto dei figli. È un auspicio ed è la ragione del nostro impegno. Fonda l’informazione che andrebbe offerta a giovani e adulti ed è l’obiettivo per cui dovremmo lavorare tutti insieme.
di Bruno Mozzanega  (Ginecologo, ricercatore presso la Clinica Ginecologica, Università di Padova; presidente Associazione- Scienza & Vita Venezia; membro Direttivo nazionale Movimento per la Vita Italiano)

mercoledì 1 maggio 2019

Messaggio Universale di Nostro Signore Gesù Cristo – No. 6



SESTO MESSAGGIO UNIVERSALE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO 
DATO A “EL DISCIPULO”, 
IL 5 MARZO 1999 – ALLE ORE 09:00. 
(Vigente e Urgente)


Popolo Mio:

“Tieni conto ed ascolta quello che ti dirò. Vi parlerò per mezzo di
proverbi, dirò cose che sono state segrete da sempre nei secoli. "
Vi parla Colui che È.

Io pronunciai queste parole, alla presenza dei Miei discepoli (sul Monte...
quando, stanchi e vinti dalla tristezza, sonnecchiavano in un
sonno inconscio. “Vegliate e Pregate, per non entrare in tentazione,
perché in verità lo spirito è forte, ma la carne è debole.”

Nel corso della storia, ho camminato con gli uomini di questa terra,
dando i Miei Insegnamenti, non solamente a parole, ma anche con i
fatti, con le opere, con i miracoli e con i prodigi riconosciuti da molti e
che continuo tuttora ad operare tra gli uomini con il Mio Potere, ma ora
molti si rifiutano di riconoscerlo.

Oggi più che mai c’è bisogno di un cuore coraggioso, audace, che sia
deciso ad avanzare nella fede, perché certamente oggi faccio quella
domanda che feci alla gente: “Quando il Figlio dell’uomo ritornerà,
troverà ancora la fede sulla terra?”

In quel tempo, satana ne confonderà molti che sbaglieranno
strada, perché avranno abbandonato la Vita di Preghiera e di
Sacrificio.

La Mia Voce si estende fino a tutti i confini della terra, nei Cinque
Continenti: Che tutti i popoli, di tutte le lingue, in tutte le Nazioni della
terra, conoscano gli accadimenti che verranno a breve su tutta
l’umanità, nessuna parte della terra esclusa!

Mi Sono scelto un Piccolo Popolo, un Piccolo Gregge, guidato da Santi
Sacerdoti fortificati con il Mio Spirito ed Ho guarito le loro anime. 

Ho preparato per Me un’Eredità Santa, che protegga e difenda
l’autenticità della Dottrina che Io Ho Insegnato, con Opere e con
Parole.

C’è confusione sulla terra e molti uomini accecati dalla curiosità
pretendono di raggiungere il Cielo senza venire a Me. Non ci
riusciranno, perché Io Sono la Via per giungere al Padre. Nessuno va
al Padre se non per mezzo di Me.

Il Padre Mio e vostro, è Misericordioso e Buono, come quel padre che
attende il ritorno di suo figlio per vestirlo a festa, con un vestito di gala,
per rallegrarsi e per gioire assieme agli Angeli e ai Santi in Cielo.
“C’è più gioia in Cielo per un peccatore che si converte, che per 99
giusti che non hanno bisogno di convertirsi.”

Io Sono venuto per i malati non per i sani. “Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma gli ammalati”

Sono venuto a curare le ferite del Mio Popolo, a rialzare con il Mio
Braccio Potente quelli che sono caduti, quelli che hanno inciampato
per umana debolezza, perché tutti abbiano la vita.

Ho versato il Mio Sangue, soffrendo l’indicibile, ho sofferto molte notti
sulla Mia stessa carne, la solitudine e l’abbandono, la freddezza di
molti, come se Mi stessero crocifiggendo di nuovo, Mi hanno sputato in
faccia e Mi hanno preso a schiaffi, a pugni, come se ancora una volta
si stessero burlando di Me.

Io sto aspettando la conversione dei cuori e che molte anime cambino
atteggiamento e cambino vita, perché questo mondo si sta
allontanando sempre più dalla Grazia. Si sta pervertendo ogni giorno di
più, sta camminando tenendo per mano satana.
Lui offre loro il potere, il piacere e la comodità.

Il mondo, il demonio e la carne sono i principali nemici delle anime e
saranno vinti da coloro che persevereranno in costante preghiera e
sacrificio.

A queste azioni aggiungete il digiuno, affinché la vostra preghiera
diventi potente e satana fugga da voi, ritirando dalle vostre famiglie le
sue perverse macchinazioni, perché lui vuole dividere le famiglie che
non si riuniscono per pregare e che non si sono consacrate al Cuore
della Mia Santa Madre e al Mio Sacro Cuore. 

In questo mondo diviso dai rancori, dagli odi e dalle violenze, brilla la
luce potente della MISERICORDIA DEL MIO SACRO CUORE, brilla la
LUCE DEL CUORE DELLA MIA SANTA MADRE.

Il mondo ha ricevuto molte opportunità ma non ha saputo approfittarne.
Fin dalla Mia venuta sulla terra, a partire dal momento della Mia
Incarnazione, fino al momento della Mia Crocifissione e della Mia
Risurrezione, Io, ho parlato agli uomini con il linguaggio dell’AMORE. Il
linguaggio che tutti i cuori possono comprendere.

Nessuno potrà dire: “io non ho capito”, perché il cuore degli uomini è il
centro del Mio Amore, lì deposito la Mia Parola, perché sia fruttifera,
ma a volte lì marcisce, non dà frutto.

Ci sono molti Miei figli che non sono preparati a ricevermi e questo Mi
causa molta tristezza, perché presto verrò.

Mia Madre ha preparato sufficientemente il terreno, Lei vi ha dato delle
Indicazioni, attraverso messaggi e avvertimenti, nel mondo intero.
Mi ferisce molto che le Mie Anime Consacrate, dubitino ancora di
alcune manifestazioni importantissime della Mia Santa Madre ed
anche Mie, in alcuni importanti punti delle terra.

Gli uomini non stanno facendo la Mia Volontà, si occupano solo
ciascuno dei propri capricci e desideri impuri, soddisfano il loro ego,
godono nel fare ogni genere di male.

Si sono prostituiti, fabbricandosi ogni genere di idoli, Mi hanno espulso
dai loro cuori, per questo non sono felici, si burlano delle Leggi Sante
date da Mio Padre attraverso Mosè, sul Sinai.

Desidero che l’umanità si converta, perché la Mia Misericordia, sta
giungendo alla sua fine.

Verrà la Mia Santa Giustizia, su quelli che ascoltando la Mia Voce non
hanno fatto la Mia Volontà, hanno dubitato in cuor loro se fossi
realmente Io che stavo parlando loro attraverso i Miei Messaggeri,
perché loro hanno prestato la loro bocca, le loro mani ed i loro piedi,
perché Io Mi manifestassi al mondo in un modo che ad alcuni sembra
strano, un modo poco conosciuto. 

Coloro ai quali spetta dare l’autenticità ad ogni messaggio, ad ogni
avvertimento e ad ogni apparizione, loro, che fanno parte delle Autorità
Ecclesiastiche, Io li chiamerò in privato, perché Me ne diano conto.
Mi presenterò e scruterò le loro menti ed i loro cuori, perché si
ravvedano, infonderò in loro il Mio Spirito, perché senza il Mio Spirito
non potranno comprendere nulla, perché satana ha già accecato la
loro comprensione e le anime guida, hanno perso la capacità di
discernere a causa della mancanza della Preghiera Contemplativa.

Che nessuno si consideri autosufficiente in questo ambito, ma che
ciascuno osservi gli accadimenti che stanno avvenendo nei paesi più
potenti del mondo.

Dovete rendervi conto di come la Fede sia andata perdendosi, di come
si offende il Nome di Dio, come giorno dopo giorno, le famiglie
discutono tra di loro e non si mettono d’accordo.

Ci sono molti divorzi, adulteri, separazioni, bambini abbandonati.
Con questo, figli Miei, credete di meritarvi qualcosa di buono da parte
di Mio Padre? Da parte Mia?

Non vi volete convertire, dopo migliaia e migliaia di avvertimenti e di
apparizioni Mie e della Mia Santa Madre, in molti luoghi della terra?
Ci sarà il Giudizio delle Nazioni, e sarà terribile, potentissimo, perché il
Braccio di Mio Padre è prossimo ad abbattersi sul mondo intero e le
nazioni, tutte assieme, saranno giudicate, saranno chiamate a rendere
conto di quello che avrebbero potuto fare e non lo hanno fatto per
comodità.

Ora si sta realizzando un Giudizio Particolare su ogni Nazione, ogni
razza, ogni lingua, sono davanti alla Mia Presenza, ma mentre lo
faccio, tengo aperto il Mio Cuore per tutti coloro che vogliano ancora
convertirsi, perché c’è ancora tempo.

È tempo, figli Miei, che ciascuno di voi rivolga il suo cuore a Me, di
modo che Io possa sciogliere i banchi di ghiaccio, possa ammorbidire
quel cuore duro come il ferro e vi convertiate in Miei Strumenti, in
portavoce, portando il Mio Amore e la Mia Pace dove non ce n’è, che
si porti il Perdono dove non c’è stata riconciliazione.

Voi, figli Miei, potete fare molto con le vostre mani e con i vostri piedi. 
Io Mi Sono scelto una Piccola Eredità, un Popolo Santo, Io lo
preserverò fino all’Ultimo Giorno. Questa piccola Eredità, sarà
preservata da ogni male, perché è sotto la Protezione del Mio Sacro
Cuore ed è sotto il Manto Divino di Mia Madre.

Io la porterò in luoghi di quiete e di riposo. Sì, riposeranno dalle loro
fatiche, perché metterò fine all’impunità, farò in modo che regni la
Giustizia ed imperi il più grande Comandamento che vi Ho lasciato:
l’Amore.

Un amore che ravvivi il fuoco dei cuori, non voglio un amore falso, che
si presenta con una doppia faccia, non voglio preghiere pronunciate
con le labbra ma con il cuore. Non portate davanti a Me un cuore pieno
di cattiveria, senza desiderio di pentimento.

Questa Santa Eredità, Ia guiderò con la Mia Mano, verrà con Me ed Io
la pascerò. Ascolteranno la Mia Voce e Mi ubbidiranno, perché Io
rivelerò loro la Verità Totale.

Il Mio Spirito li introdurrà nella Verità Totale.

Ciascuno deve abbandonare le sue cattive abitudini, deve pregare di
più con il cuore, dovete essere sinceri con Me, dovete essere coerenti
tra quello che dite e quello che fate.

Nella Mia Chiesa c’è un male gravemente radicato.

La Mia Chiesa è malata, voi siete quelli incaricati di purificarla
attraverso la Preghiera ed il Sacrificio, di purificare e di santificare i
Miei Luoghi Sacri, le Chiese Cattoliche, dove Sono Presente giorno e
notte nel Tabernacolo, lì dove rendete adorazione al Mio Nome.

Mi Sono riservato un momento della storia per manifestarmi
all’umanità, con il Mio Cuore Ardente d’Amore.

Il motivo del Mio Amore, per cui sto rivolgendo queste Parole
all’umanità intera, è che la Mia Pazienza e la Mia Misericordia non si
sono ancora esaurite.

Io sto dando una nuova opportunità affinché si realizzi quello che Io ho
chiesto attraverso i Miei Avvertimenti, affinché si realizzi quello che la
Mia Santa Madre ha chiesto nelle Sue Apparizioni a Fatima e fino a
questo momento.


Il mondo è in grave pericolo: la perdita della Fede è più terribile che
tutte le guerre messe assieme, è peggio di un olocausto nucleare. 
La perdita della Fede può portare molte anime all’




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’inferno, se non si pentono e non si convertono.


Questo dovete insegnare, figli Miei: l’esistenza del Luogo del Fuoco
Eterno, dove i vermi non muoiono mai.

Abbiate pazienza con coloro che vi perseguitano e che vi calunniano,
che la vostra mano si alzi soltanto per benedire chiunque parli male di
voi.

Perdonate di cuore, perché se voi non perdonate di cuore, nemmeno
vostro Padre vi perdonerà.

Questo è il fondamento dell’insegnamento della Mia Dottrina!
Quando sono stato inchiodato alla Croce e i chiodi mi penetravano
nelle Mani e quando Mi hanno messo la Corona di Spine sul Capo, Io
ho patito dolori insopportabili nel Mio Corpo fisico, ma li offrivo a Mio
Padre in espiazione per voi, figli Miei, per tutte le vostre malvagità
commesse contro il Sacro Amore.

Io sapevo che con il Potere del Mio Sangue Sparso e con le Mie
Piaghe Aperte, potevo attirare molte anime al Mio Regno, al Regno di
Mia Madre, al quale voi appartenete e dovete lottare per perseverarvi.
Stavo lì, dissanguandomi e non Mi rimaneva nemmeno una goccia di
sangue nelle vene, I Miei piedi erano rigidi, Mi doleva perfino il midollo
delle Mie ossa.

La sofferenza fisica fu terribile. Voi non la potete immaginare.
Da questo momento desidero che riflettiate, figli Miei, sulle Parole che
ho pronunciato: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che
fanno”.

Loro erano i Miei nemici ed erano anche i nemici del Santo Regno, che
da quel momento cominciava ad instaurarsi sulla terra.

Il Regno che, con l’annuncio dell’Angelo, giunse attraverso il seno
purissimo della Mia Santa Madre (qui vedo Gesù che piange) ed ha
avuto il suo compimento lì, sulla Croce, con le Parole che ora vi rivolgo
nuovamente in questo Sesto Messaggio Universale: “Padre, perdona
loro, perché non sanno quello che fanno”.

Io sapevo che si rendevano esattamente conto di quello che stavano
facendo, ma volli insegnarvi, tramite queste Parole e desidero ancora 
insegnarvelo, che anche voi dovete dire queste parole nel momento in
cui vi troverete sulla croce della vostra sofferenza, quando vi
perseguiteranno, nel momento in cui vi calunnieranno e diranno contro
di voi ogni genere di falsità.

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma il tempo sta per finire e questi
Messaggi stanno giungendo alla fine.

Che tristezza, figli Miei, che tristezza nel Mio Cuore, perché torno
nuovamente ad essere il Crocifisso, nuovamente spiro sulla Croce, nel
Mio Corpo Mistico, ma risusciterò anche nel Mio Corpo Mistico e
preserverò l’attuale Capo della Mia Chiesa, il Mio Vicario, (San
Giovanni Paolo II), che dovete ascoltare e seguire.

Io apro un giudizio contro tutte le nazioni adultere, che si sono
prostituite, contro il peccato di Babilonia la Grande, che ha prostituito e
contaminato le nazioni vicine.

Certamente verrà la Mia Giusta Collera, abbraccerà la terra intera e
consumerà tutto quello che odorerà di putrido, tutto quello che avrà
l’odore caratteristico di satana, quel pestilente odore che si è già
sparso in tutti i luoghi della terra.

Ormai non trovo più né popoli, né sacerdoti santi, sacerdoti che anelino
ogni giorno ad offrire loro stessi attraverso il sacrificio, il digiuno e la
preghiera, offrendo la malattia, la tristezza e la solitudine.

A voi, figli Miei, affido i Miei Sacerdoti, vi chiedo di pregare per loro,
perché ricevano da Me la forza che darà loro fiducia, la forza ed il
Potere del Mio Spirito, affinché abbiano il Dono della Predicazione.
Che vi sia vera conversione e saggio e prudente consiglio per tutti
quelli con i quali avranno a che fare, affinché abbiano la Scienza
Esatta della Conoscenza per condurre e guidare le anime al Mio
Cuore, per condurre molte anime al Mio Regno, perché sta rimanendo
vuoto.

Satana seduce le anime, mentre voi state perdendo il tempo in
banalità, odiandovi, discutendo chi di voi sarà il primo ed Io vi dico:
chiunque serva con amore e con umiltà il suo prossimo, costui sarà il
primo, il più Grande nel Regno dei Cieli. Siate servitori degli altri.
Colui che desidera essere grande nel Regno dei Sacri Cuori, che
perdoni con sincerità suo fratello e che pratichi opere degne di un vero
pentimento. 

Tutte le opere della Misericordia, fatte con amore, sono di Mio
Gradimento.
Vi rimane poco tempo, approfittatene! Di modo che con le opere di
misericordia, copriate la moltitudine dei vostri peccati.
Desidero anche che intercediate per coloro che sono caduti nella
seduzione delle diverse dottrine mondane, che pervertono la purezza
del Mio Vangelo.

Convertitevi in Apostoli, come Pietro, come Giovanni, come Giacomo
ed Andrea, come quei santi e quelle sante donne che per venire dietro
a Me, lasciarono tutto, e nella sofferenza e nel pianto rimasero con Me.
A ciascuno di voi che ascoltate o che leggete questo Sesto Messaggio,
questa notte faccio una promessa: Dalla Croce fino alla Mia
Risurrezione

(Quando Gesù, Nostro Signore, disse queste parole, ho visto il
Tabernacolo coperto di Luce, e in una Luce bianchissima tra l’altare e il
Tabernacolo è apparsa la Sua Figura come nella Rappresentazione
della Misericordia.
Un Angelo ha messo un calice sopra l’Altare, nel quale sono penetrati i
raggi che uscivano dal Cuore di Nostro Signore, che prendendo il
calice, lo ha elevato e ha reso grazie al Padre)


La promessa per voi è: “Che il Mio Sacro Cuore vi proteggerà
durante la vostra vita, vi proteggerà dalle calamità che
arriveranno sul mondo” causate da satana, che nell’ultimo tentativo
pretende di distruggere le famiglie ed i Sacerdoti, di pervertire la mente
dei bambini, degli adolescenti e dei giovani.

Figli Miei, denunciate tutto quello che non è gradito ai Miei Occhi,
denunciate che la pornografia e la droga stanno causando un danno
gravissimo ai giovani.
Rendete degna la Casa di vostro Padre e la Mia, la Casa del vostro
Signore, la Casa di Preghiera, abbiate cura che non si converta in un
covo di ladri, in un nido di vipere e di ratti immondi.

Sentitevi degni della Mia Presenza nei vostri cuori e portate la Mia
Pace alle vostre famiglie, alle vostre comunità.

Questo messaggio oggi lo sto affidando, come tutti, anche al Popolo
Cinese, al Popolo Indù, al Popolo Musulmano, loro lo riceveranno nel
modo in cui ti ho detto, figlio Mio.

Desidero benedire questo luogo: da qui sgorga la Misericordia per i
Cinque Continenti del Mondo, tutti quelli che ho scelto, ciascuno dei
Miei Strumenti, sentirà nel suo cuore questo messaggio.
Io vi dico: Il Mio Popolo non è ancora preparato e chiedo: Volete
prepararvi?

Ecco l’opportunità, lavatevi e purificatevi, perché le mani di molti di voi
non sono ancora pure.
Rivolgetevi a Me, tramite i vostri Sacerdoti, quei Miei Sacerdoti che
amano Mia Madre, che sono in comunione con il Papa.

Prossimamente, il papa non starà più nel luogo dove sta. Le vostre
preghiere e i vostri sacrifici lo sosterranno in vita.
Sta arrivando l’iniquo, il tentatore. Si sta avvicinando l’Ora 
Finale [NdR.:  -che non è la fine del Mondo ], nella
quale i morti  [NdR.: -nel CREDO confessiamo che Gesù verrà a giudicare 
i vivi (i buoni) e i morti (ossia i cattivi che sono come cadaveri ambulanti 
non avendo la Grazia)]  usciranno dalle loro tombe e saranno giudicati, 
ciascuno secondo le loro opere.

Sta arrivando il Tempo dei Tempi, in cui dal Cielo discenderà la
Gerusalemme Celeste.

La Gerusalemme Gloriosa sarà rivestita e agghindata come una sposa
per ricevere il suo amato sposo.

Io Sono l’Alfa e l’Omega. Vi parlo con il Mio Sacratissimo Cuore,
aperto e pieno di Misericordia.

Che le Mie Parole siano come pioggia che feconda, che fa germogliare
la buona semente della terra che in voi produca frutti abbondanti di
Pace, di Venerazione e di Adorazione al Mio Santo Nome, di
Venerazione alla Mia Santa Madre, affinché perseveriate nonostante il
momento sia critico, nonostante nei paesi ci siano situazioni gravi. Io vi
darò le Mie Istruzioni.

Qualcuno si chiederà: perché detto al Mio Strumento questi Messaggi
così lunghi? Non posso dire tutto in poche parole?

O altri si chiederanno: Non vi ho già detto tutto nella Sacra Scrittura?
Le Mie Profezie non le hanno già date i Miei Discepoli ed i Santi?

Coloro che hanno creduto in questo tesoro meraviglioso che avete
conservato, aprano la Sacra Scrittura e leggano l’Apocalisse dal
capitolo 12 in avanti e comprendete la Profezia di Daniele, il Vangelo
secondo San Matteo…

(Il Messaggio è terminato così, senza altre parole di commiato…)

https://sagradoscorazones.wixsite.com/apostolado/universales-italiano
AMDG et DVM