mercoledì 30 agosto 2017

PROTOCOLLI...

ROSA DI SANTA MARIA! e i santi Felice e Adaucto

Foto | Di Anonymous Cusco School (1680 – 1700) [Public domain], attraverso Wikimedia Commons


Lettura 1

Il primo fiore di santità dell'America Meridionale, la vergine Rosa, nata a Lima da genitori cristiani, fin dalla culla diede chiari indizi della futura santità. Infatti il volto della bambina divenuto un giorno prodigiosamente come una rosa, fu la ragione che le si imponesse tal nome; a cui poi la Vergine Madre di Dio aggiunse il cognome, ordinando che quindinnanzi si chiamasse Rosa di santa Maria. 

A cinque anni fece voto di perpetua verginità: diventata adulta, perché i parenti non la costringessero a maritarsi, si recise di nascosto la bellissima capigliatura. Datasi al digiuno al disopra delle forze umane, passò intere Quaresime senza assaggiar pane, non mangiando che soli cinque grani di limone al giorno.

Lettura 2
Indossato l'abito del terz'ordine di san Domenico, raddoppiò le sue austerità: guarnì un lungo e asprissimo cilicio di piccoli aghi: portò giorno e notte sotto il velo una corona armata nell'interno di punte aguzze. Messasi a seguire l'ardue orme di santa Caterina da Siena, si cinse i reni d'una catena di ferro, che stringeva con triplice nodo.

S'era fatto un letto di tronchi nodosi, i cui spazi vuoti aveva riempito di cocci. Si costruì una strettissima cella in un canto del giardino; dove, assorta nella contemplazione delle cose celesti, sottoponeva il debole corpo a frequenti discipline, a digiuni, a veglie, ma, fortificata nello spirito, superò vittoriosamente le frequenti illusioni e lotte col demonio, che calpestava impavida.

Lettura 3
Tormentata crudelmente da terribili malattie, dagli insulti dei domestici, dalle male lingue, si affliggeva di non soffrire ancora abbastanza quanto meritava. 
Per quindici anni, in preda quasi continuamente a spaventose desolazioni e aridità di spirito, sopportò coraggiosamente queste agonie più amare d'ogni morte. In seguito cominciò a provare abbastanza di gioie celesti, ad essere illuminata da visioni, a liquefarsi in serafici ardori. 

Fra le frequenti apparizioni dell'Angelo custode, di santa Caterina da Siena, della Vergine Madre di Dio, che avevano con lei una mirabile famigliarità, meritò di udire da Cristo queste parole: Rosa del mio cuore, sii mia sposa. Rosa cordis mei, tu mihi sponsa esto.  Finalmente, introdotta felicemente nel paradiso di questo Sposo, illustrata da moltissimi miracoli prima e dopo morte, il sommo Pontefice Clemente X l'iscrisse solennemente nell'albo delle sante Vergini.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
V. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
R. E il mio grido giunga fino a Te. 
Preghiamo
Dio onnipotente, largitore di tutti i beni, che prevenendo colla rugiada della grazia celeste la beata Rosa, volesti che fiorisse nelle Indie collo splendore della verginità e della pazienza: dà a noi tuoi servi, che, correndo dietro al soave profumo di lei, meritiamo di diventare il buon odore di Cristo: 
Lui che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen


Lettura 4
Commemorazione dei Ss. Felice e Adaucto Mart.



Felice, arrestato sotto gl'imperatori Diocleziano e Massimiano per aver abbracciata la religione di Cristo, fu tradotto nel tempio di Serapide. Ingiuntogli di sacrificare, sputò sulla faccia dell'idolo, e all'istante la statua di rame cadde per terra. 
Ed essendosi ripetuta la stessa cosa nel tempio di Mercurio e di Diana, accusato d'empietà e di magia, venne torturato sul cavalletto. Quindi fu condotto a due miglia da Roma sulla via Ostiense e decapitato. 

Mentre Felice andava, un Cristiano, che lo conosceva, avendolo incontrato e vedendo che lo si conduceva al martirio: Anch'io, gridò, vivo sotto la medesima legge di lui: anch'io adoro lo stesso Gesù Cristo. Quindi baciato Felice, venne decapitato insieme con lui. I Cristiani ignorandone il nome, lo nobilitarono col nome di Adaucto, perché s'era aggiunto a san Felice Martire per essere incoronato con lui.

http://blog.graphe.it/santo-del-giorno/santa-rosa-da-lima

AMDG et BVM

Vaglio di Salvezza

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"Vorreste che Io venissi e mi mostrassi per terrorizzare e incenerire i colpevoli. O miseri! Non sapete quello che chiedete! Purtroppo verrò. Dico: "Purtroppo", perché la mia sarà  venuta di Giudizio e giudizio tremendo. Avessi a venire per salvarvi non direi così e non cercherei di allontanare i tempi della mia venuta, ma anzi mi precipiterei con ansia per salvarvi ancora. 

Ma il mio secondo avvento sarà avvento di Giudizio severo, inesorabile, generale, e per la maggior parte di voi sarà giudizio di condanna. Non sapete quello che chiedete. Ma se anche Io mi mostrassi, dove è nei cuori, e specie in quelli maggiormente colpevoli delle sciagure di ora, quel tanto residuo di fede e di rispetto che li farebbe curvare col volto a terra per chiedermi pietà e perdono? 


No, figli che chiedete al Padre vendetta mentre Egli è Padre di perdono! Se anche il mio Volto balenasse nei vostri cieli e la mia Voce, che ha fatto i mondi, tuonasse da oriente ad occidente, le cose non muterebbero. Ma soltanto un nuovo coro blasfemo di insulti, ma soltanto una nuova ridda di ingiurie sarebbero lanciati contro la mia Persona. Ripeto: potrei fare un miracolo e lo farei se sapessi che poi voi vi pentite e divenite migliori. 


Voi, grandi colpevoli che portate i piccoli a disperare e a chiedere vendetta, e voi, piccoli colpevoli che chiedete  vendetta. Ma né voi, grandi colpevoli, né voi, piccoli colpevoli, vi pentireste e non diverreste migliori dopo il miracolo. Calpestereste anzi, in una furia di gioia colpevole, i corpi dei puniti, demeritando subito al mio cospetto, e vi montereste sopra per opprimere, a vostra volta, da quel trono fondato su una punizione. Questo vorreste. Che Io colpissi per potere colpire a vostra volta. 


Io sono Dio e vedo nel cuore degli uomini e perciò non vi ascolto in questo. Non voglio che vi danniate tutti. I grandi colpevoli sono già giudicati, Ma voi tento di salvarvi. E quest’ora, per voi, è vaglio di salvezza.Cadranno in potere del Principe dei demoni coloro che già hanno in loro la zizzania del demoni, mentre coloro che hanno in cuore il grano di frumento germinante l’eterno Pane, germoglieranno in Me in vita eterna". 

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La palabra es buena si brota del silencio.


1. Necesidad del silencio 
«Prestad oído y venid a mí; escuchad y vivirá vuestra alma» (Is 55,3) 

Presentar el silencio no es fácil. Hablar es un sin sentido porque el silencio es una práctica. Hay que ir por este camino de las no palabras sin adelantos, sin previsiones. Se puede decir, incluso, con ingenuidad, con pereza. 

Lo primero que hay que tener es una clara aceptación de la realidad del momento. Aceptar todo es lo importante para que aparezca la posibilidad del encuentro. Esto dará pie a que fluya lo que tiene que fluir. 

El silencio es una gran rebelión contra nuestro propio desorden. Es una rebelión contra el mundo interior. Se habla de rebeldía porque sospechamos que puede ser posible. Es una esperanza. Buscamos nuestra propia transformación atendiendo a nuestra propia profundidad íntima porque si Dios está dentro el reencontrarlo es nuestra tarea, nuestro derecho, nuestro deber. 

En mi propia aventura puedo advertir cómo las cosas del exterior me hipnotizan. Es posible que descubra cómo me dejo absorber por la superficie dejando la fuente interior desatendida. En el silencio se pueden romper los muros que nos separan de la vida. El silencio no es prisión. Es respirar libremente. Tengo que contactar con mi verdad interior porque todavía no sé lo que soy. En el silencio se puede disfrutar de uno mismo y gustarse. 

Pero puede ser costoso estar en rebeldía porque lo cotidiano es el constante movimiento y estar inmóvil nos resulta insoportable. Estamos llenos de gestos, de ruidos... Sólo el sospechar que se puede uno detener, sobresalta. Parar la actividad física y mental suele traer y crear un vacío insostenible. Cuando el silencio se hace presente se tiene la tentación de llenarlo cogiendo un libro, escuchando música... Todo con tal de no abrazar al silencio. Pero el silencio sólo es eso. Y es tan simple que aparece para vivirlo. 

 Por lo tanto, no es cuestión de leer ni de buscar soporte alguno que nos ayude a encontrarlo. Hay que enmudecer no solamente con la palabra. El reposo es absoluto. Una inmovilidad hasta celular. Nuestro cuerpo también tiene que permanecer quieto; así es como puede ocurrir lo impensable. 

Nuestro propio desorden ofrecerá resistencia al silencio. Tremenda resistencia. Ese sendero de nuestra agitación puede ser un camino precioso para el silencio. Es cuestión de saberlo de antemano y de no asustarse ante esta realidad porque desde ella misma encontraremos el camino. La mejor manera de pacificarse es dejar agotar nuestra agitación. 

Incorporar nuestro cuerpo al silencio es necesario porque nos llevará al reposo interior y a la paz. Muchas veces nuestro dolor físico se opondrá al silencio. Es bueno sentirlo porque este dolor puede ser el índice de nuestra falsedad, mentira, desasosiego, desamparo... 

El gesto hacia el silencio tiene que brotar cada día desde el corazón. Sin tensión, sin obligación, sin esperar ni tender a nada. Sólo así podremos ver cómo el silencio es nuestra verdad y nuestra salud. 

Cuando uno se sumerge en el silencio lo primero que, a veces, nos ocurre es que vemos desfilar sin parar las inquietudes de nuestras angustias. Nuestras complejidades, agresiones, luchas, errores...; pero no pasa nada, porque más allá estamos nosotros a salvo, puros y sin contaminación. Mi propia verdad habrá que recuperarla dentro. Estará esperándome en mi corazón. No hay nada que asuste. Todo es un sendero que se irá abriendo para llegar a nuestro corazón. Es necesario no dar marcha atrás en el silencio porque hay que llegar hasta el final. En esa tierra neutra se está bien, y ningún obstáculo me puede detener. Porque en realidad tengo que llegar a Dios y a mis propios y auténticos compromisos con la vida. Todo ello se consigue si labro mi propio corazón sin mirar atrás, sin pararme, sin detenerme
AMDG et BVM

martedì 29 agosto 2017

DIO AMA LA FRANCIA, sua Serva Obbediente


Per la Mia Chiesa e per la Francia

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4 giugno 2005

GESÙ:  Dio ama la Francia e i Francesi. È anche la scelta della Mia Santa Madre alla quale Io non rifiuto niente. Ecco perché questa scelta durerà  fino alla fine del mondo.

Un figlio scelto da Dio è un privilegiato. Malgrado le sue irrequietezze, il Padre gli perdona ogni volta perché questo figlio è il figliol prodigo che un giorno ritornerà a Lui pentito e guarito da tutte le sue sventure, bello come un sole e riconoscente, al punto di donare al Padre suo una felicità degna dell’Amore che ha ricevuto fino a quel giorno, da Colui che è Padre e Re di ogni Nazione, di ogni figlio, DIO, L’ETERNO.

La Francia, per la Santa Grazia dell’Altissimo, è divenuta per Scelta Divina, il modello di tutte le Nazioni, è la Scelta Regale di Dio. E la Sua Santa Patrona è la Beata Vergine MARIA,  Madre di Dio.
La storia della Francia è scritta a lettere d’oro
nella storia del Padrone della Storia.

Essa è stata scelta da GESÙ Cristo per indicare ad ogni nazione quello che GESÙ attende da lei.
Io sono il Padrone dell’Universo.
L’Universo riposa su di Me.

Tutti i valori della Terra sono di Dio, così come tutti i beni che voi possedete. Dio ve li dona e da se stessi, un giorno ritorneranno a Dio.Voi non potete sottrarMi per molto tempo l’appartenenza delle vostre nazioni, delle vostre famiglie, dei vostri beni, perché nulla vi appartiene. In Verità, tutto è di Dio.

In questi tempi, voi lottate disperatamente per mantenere l’Equilibrio del vostro mondo, che diventa sempre più incerto.Tutti i Paesi, dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest,vogliono raggrupparsi per unire le loro forze. Sono già inquieti di fronte alla minaccia di una nuova guerra. È vero che voi siete ancora abbastanza primitivi per voler lottare gli uni contro gli altri. E per difendere che cosa ? Per conquistare che cosa? Quale sarebbe questa nuova vittoria? Con le armi, non si può regolare nulla. E quale è la vittoria che vale il prezzo della Morte ?

Nazione scelta tra tutte le Nazioni, la Francia è, come il suo Dio GESÙ Cristo, Cristiana. Essa fu battezzata con il suo Re Clodoveo 1°. Fu nel 496 che la Francia, con il suo Re e il suo esercito, ricevette il suo Battesimo dalle mani di San Remigio a Reims.

Quell’Evento divino fu segnato da un grande Miracolo: l’Olio Benedetto usato dal Vescovo in quella occasione, venne a mancare. Fu allora che il Sacro Crisma fu portato dal cielo da una colomba bianca che teneva la fiala nel suo becco che depose poi nelle mani del Vescovo San Remigio il quale, tutto felice, fece quella Consacrazione e proclamò che lo Spirito Santo era proprio presente in quel momento per il Battesimo della Francia, del suo Re e della sua armata.

La Francia è il paese che deve conservare, con i valori cristiani ricevuti nel 496, il suo titolo di Figlia Primogenita della Chiesa, e di Educatrice di tutte le Nazioni.

Io le ho donato la Mia Santa Madre, la Beata Vergine MARIA, come sua Santa Patrona. Tutti i re sono cristiani, nati dalla Discendenza di Davide come Me stesso tramite il Mio Padre Putativo San Giuseppe.

Vedete la Mano di Dio:

Io feci di un’umile contadina, Santa Giovanna d’Arco, un Soldato per difendere la Francia dal nemico della sua Chiesa. L’armata di Francia, dopo Clodoveo, é cristiana. I Sacramenti danno la Santificazione e la Chiesa riconosce sette Sacramenti: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine e Matrimonio.

Santa Giovanna d’Arco diede la sua vita affinché il suo paese conservasse la sua identità. Così, la Francia resta per sempre la Figlia Primogenita della Chiesa. E il suo re, Carlo VII, era cristiano. La Mia Santa Madre, la Beata Vergine MARIA, ha benedetto Santa Giovanna d’Arco e l’ha unita al Suo Patronato nel Cuore della Francia.

Io sono la Chiesa.

Essa é custodita per sempre nel Mio Sacro Cuore. La Mia Parola permane di secolo in secolo. Essa è Eterna. La Mia Misericordia è infinita come il Mio Perdono. Dio guarda il Mondo e lo benedice. Io faccio sconvolgere l’aspetto delle cose quando esse si presentano male. La Mia politica è quella dell’Amore, e della Condivisione, ed Io agirò per un figlio né più, né meno che per un altro. Nel Mio Sacro Cuore,voi siete tutti Uguali.

Io vi chiedo nuovamente di amare il vostro Paese di nascita e di rispettarlo così come dovete rispettare e amare il Paese che vi accoglie. Moralmente, ognuno di loro è tenuto a venirvi in aiuto, come una madre, e ognuno di voi, come un figlio, deve amarlo teneramente e benedirlo. Questa Provvidenza, che rappresenta la Parte di Dio, si chiama accoglienza e ospitalità. Io la chiamo l’Amore del prossimo.

Io ho scelto la Francia per essere il modello di ogni Nazione: generoso per i suoi figli, ospitale per i suoi vicini.

Un Paese che cerca la Pace, che difende gli interessi dei suoi figli pur rispettando il bene altrui,che continua a servire da modello, sarà sostenuto dalla Mano di Dio, ma sarà castigato quando si allontanerà da Lui.

Oggi, Io ho deciso di fare della Francia la Mia Serva obbediente. Essa non si smarrirà più su sentieri malvagi, non seguirà più nessun lupo autoritario, non si perderà più in scelte incerte che potrebbero condurla in quei crudeli fallimenti che sono i vicoli oscuri dove le nazioni si asfissiano.

Io vengo ad Illuminarla: davanti ad essa Io metterò la Mia Luce e i coni d’ombra scompariranno.Tutti i suoi grandi Santi vegliano su di Essa e tutti i suoi Re cristiani la proteggono. Essa è sempre il vivaio dei Fiori più belli della Religione Cristiana. Alla sua ombra, i conventi, i monasteri, le abbazie, le cattedrali, le chiese, si sono riempite di figli che Mi seguono.


Se Io, suo Dio, le ho dato un Cuore generoso e un carattere temperante, non le chiedo di meno:le chiedo di mostrarsi sempre a fronte alta, e fiera di essere cristiana e di rappresentare dappertutto il Titolo che Dio le ha donato: Francia, Figlia Primogenita della Chiesa.

Quanto alla Mia Chiesa della Terra, oggi lo le chiedo di rinnovare la Fede del suo Battesimo. Mi rivolgo a tutti i Vescovi di Francia:

“Francia, Figlia Primogenita della Chiesa,
Dio rinnova il tuo Battesimo e lo conferma
con la Santa Cresima, che ti consolida
nella Grazia del tuo Battesimo Regale. Amen.”

Questa Confermazione deve essere fatta con il Capo di Stato francese che ha avuto la Grazia di ricevere ugualmente il suo battesimo.

Gesù Cristo e la Sua Chiesa
gli saranno riconoscenti. Amen.
GESÙ Cristo.