lunedì 4 aprile 2016

Importanza dei sacramenti – Matrimonio e Prima Santa Comunione


AI SACERDOTI
 MESSAGGI A VOLTE PARZIALI - FARE RIFERIMENTO A QUELLI INTEGRALI NELLE PAGINE DEI VARI ANNI

6 luglio 2011 – Importanza dei sacramenti – Matrimonio e Prima Santa Comunione
Mia amata figlia prediletta, osserva adesso come la fede dei Miei figli comincia a crescere e a fiorire.
Mentre nel mondo vi è molta oscurità, la luce dei Miei seguaci diventa di giorno in giorno più luminosa a causa della fiamma dello Spirito Santo che è disceso su tutto il mondo.
Oggi, figlia Mia, vorrei ricordare a tutti i Miei seguaci l’importanza della preghiera nell’alleviare la sofferenza nel mondo. Le vostre preghiere adesso stanno aiutando a scongiurare molti dei disastri globali profetizzati. La preghiera è il più potente lenitivo, e quando viene recitata per conto di altri, questi avranno una risposta.
Mentre sono felice per coloro che hanno una fede salda, sono ancora impaurito per coloro che sono ostili alla Mia Luce Divina. E’ la verità. Molte persone stanno vagando per il mondo come in uno stato di torpore. Nulla dà loro pace. Nulla dà loro gioia. Nessuna quantità di benessere materiale allevia il loro dolore. Le loro anime vuote sono perse. Vi chiedo di pregare per loro.
Figlia Mia, ti chiedo di pregare per il Mio Vicario Papa Benedetto perché è circondato da forze massoniche che ora stanno facendo di tutto per detronizzarlo; queste forze del male si sono infiltrate nella Mia Chiesa sin dal Concilio Vaticano II e hanno indebolito i Miei insegnamenti. Sono state approvate molte leggi che Mi offendono, in particolare la presentazione della Mia Santa Eucarestia da parte di laici. La mancanza di rispetto mostrata a Me e al Mio Eterno Padre attraverso nuove leggi intese ad agevolare la società moderna, Mi hanno fatto piangere di tristezza.
La Santissima Eucaristia deve essere ricevuta sulla lingua e non contaminata da mani umane. Eppure, questo è esattamente ciò che i Miei Servi Sacri hanno fatto. Queste leggi non sono state approvate da Me nello Spirito. I Miei servi sacri sono stati condotti lungo un sentiero non in linea con gli insegnamenti dei Miei apostoli. Oggi i Miei sacramenti non sono presi molto sul serio, soprattutto da coloro che chiedono i sacramenti del Matrimonio e della Prima Comunione.
Il voto del Matrimonio è molto serio perché, ricordatelo, è un sacramento ed è fatto in presenza di Dio Padre. Eppure, per molti è tutto un fatto di materialismo e di orpelli esteriori. Molti di coloro che ricevono il Sacramento del Matrimonio non riconoscono in seguito la sua importanza. Molti rompono i loro voti così facilmente. Perché lo fanno? Perché si impegnano a parole in questa Unione Santissima e solo in parte subito dopo? Questa è un oltraggio a una delle più importanti unioni benedette dalla Mano del Mio Padre Eterno. Molte persone non prestano alcuna attenzione alla volontà del Padre Mio secondo la quale nessun uomo osi fare a pezzi una tale unione in seguito. Eppure molti ricorrono al divorzio, che è una legge non riconosciuta dal Padre Mio. Il divorzio è un modo semplice per fuggire dalle vostre responsabilità. Tutti i matrimoni sono celebrati in Cielo. Nessun uomo può distruggere un matrimonio senza offendere il Padre Mio.
Prima Comunione Il modo di ricevere il Mio corpo nel Sacramento dell’Eucaristia per la prima volta, è un altro esempio di come Io vengo deriso. Così tanti sono i genitori che non tengono conto dell’importanza per i loro bambini di ricevere il Pane della Vita. Sono più interessati a come i loro figli sono ben vestiti piuttosto che al dono meraviglioso che stanno ricevendo. Questo dono li porterà alla salvezza. Ma il materialismo che circonda l’evento non ha nulla a che fare con le loro anime. Per Me il lato più triste è che a questi bambini non viene detto nulla su di Me. L’amore che Io ho per i bambini è onnicomprensivo. Quando ricevono la Santa Eucaristia, nella piena consapevolezza di ciò che stanno ricevendo, allora le loro anime diventano pure. Più Mi ricevono in questo modo, più sarà forte la loro fede.
Ricordate che senza i sacramenti la vostra fede si indebolisce. Se la vostra anima per un po’ di tempo resta priva delle Mie benedizioni speciali, diventa dormiente: tutta la fede in Me e nel Mio Eterno Padre scompare nel tempo lasciando solo un piccolo lumicino di riconoscimento a divampare di volta in volta.
Ritornate a Me attraverso i sacramenti. Mostrate il dovuto rispetto per i Sacramenti e riuscirete veramente a sentire la Mia presenza di nuovo.
Ricordate che i sacramenti stanno lì per un motivo: perché sono il nutrimento necessario per la vita eterna dell’anima. Senza di essi la vostra anima morirà.
Vi amo tutti. Vi chiedo di abbracciarMi nel modo giusto, rispettando i sacramenti che vi sono stati dati come un dono da Dio Padre Onnipotente. Il Vostro Salvatore che vi ama Re dell’Umanità Gesù Cristo


domenica 3 aprile 2016

"L'Anima che venererà questa immagine non perirà. ...

Le prometto, ancora sulla Terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente in punto di morte.



"L'Anima che venererà questa immagine non perirà. Le prometto, ancora sulla Terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente in punto di morte.

Io, il Signore, la proteggerò come Mia Gloria. I raggi del Mio Cuore significano Sangue ed Acqua, e riparano le Anime dall'ira del Padre Mio. Beato chi vive alla loro ombra, poiché non lo raggiungerà la mano della Giustizia Divina.

Proteggerò, come una madre protegge il suo bambino, le anime che diffonderanno il culto alla Mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore.".

 
La preghiera di venerazione che Gesù ha dettato è la seguente:

"O ACQUA E SANGUE CHE SCATURISCI DAL CUORE DI GESU' COME SORGENTE DI GRAZIA E DI MISERICORDIA PER NOI IO CONFIDO IN TE".

"Io do all'umanità un vaso col quale potrà andare ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia: questo vaso è l'immagine con questa iscrizione: "Gesù, io confido in Te!".

Questa immagine deve continuamente ricordare alla povera umanità l'infinita Misericordia di Dio. Chiunque avrà esposta ed onorata, nella sua casa, la Mia Divina Effigie sarà preservato dal castigo.

Come gli antichi Ebrei che avevano segnato le loro case con la croce fatta col sangue dell'agnello pasquale furono risparmiati dall'Angelo Sterminatore, così sarà in quei tristi momenti per coloro che mi avranno onorato esponendo la mia immagine."


"Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla Mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della Mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della Mia Giustizia.

La sorgente della Mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le Anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà alla Mia Misericordia. Dì all'umanità sofferente che si rifugi nel Mio Cuore Misericordioso, ed Io la ricolmerò di pace."


"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa."

*

sabato 2 aprile 2016

DIARIO DI S. FAUSTINA - on line . "L'Anima che venererà questa immagine non perirà. ...."


"L'Anima che venererà questa immagine non perirà. Le prometto, ancora sulla Terra, la vittoria sui nemici, ma specialmente in punto di morte.
Io, il Signore, la proteggerò come Mia Gloria. I raggi del Mio Cuore significano Sangue ed Acqua, e riparano le Anime dall'ira del Padre Mio. Beato chi vive alla loro ombra, poiché non lo raggiungerà la mano della Giustizia Divina.
Proteggerò, come una madre protegge il suo bambino, le anime che diffonderanno il culto alla Mia Misericordia, per tutta la loro vita; nell'ora della loro morte, non sarò per loro Giudice ma Salvatore."
La preghiera di venerazione che Gesù ha dettato è la seguente:

O ACQUA E SANGUE CHE SCATURISCI DAL CUORE DI GESU' COME SORGENTE DI MISERICORDIA PER NOI IO CONFIDO IN TE.

"Io do all'umanità un vaso col quale potrà andare ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia: questo vaso è l'immagine con questa iscrizione: "Gesù, io confido in Te!".
Questa immagine deve continuamente ricordare alla povera umanità l'infinita Misericordia di Dio. Chiunque avrà esposta ed onorata, nella sua casa, la Mia Divina Effigie sarà preservato dal castigo.
Come gli antichi Ebrei che avevano segnato le loro case con la croce fatta col sangue dell'agnello pasquale furono risparmiati dall'Angelo Sterminatore, così sarà in quei tristi momenti per coloro che mi avranno onorato esponendo la mia immagine."

"Quanto più grande è la miseria degli uomini, tanto maggior diritto hanno alla Mia Misericordia, perché desidero salvarli tutti. Scrivi che prima di venire come Giudice, spalancherò tutta la grande porta della Mia Misericordia. Chi non vuol passare da questa porta, dovrà passare per quella della Mia Giustizia.
La sorgente della Mia Misericordia è stata aperta dal colpo di lancia sulla Croce, per tutte le Anime. Non ne ho esclusa nessuna. L'umanità non troverà né tranquillità né pace finché non si rivolgerà alla Mia Misericordia. Dì all'umanità sofferente che si rifugi nel Mio Cuore Misericordioso, ed Io la ricolmerò di pace."


"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della Mia Misericordia. Figlia Mia, parla a tutto il mondo della Mia incommensurabile Misericordia! L'Anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. Desidero che questa Festa si celebri solennemente in tutta la Chiesa."

*

diario di santa Faustina on line
III Quaderno - Parte 1Parte 2
IV Quaderno - Parte 1
V Quaderno - Parte 1Parte 2
VI Quaderno - Parte 1Parte 2

+SANCTUS DEUS
+SANCTUS FORTIS
+SANCTUS IMMORTALIS
+MISERERE NOBIS

Sancta Missa -- Dominica in Albis















DOMENICA DELL’ OTTAVA DI PASQUA
Temi del sermone (preparato da sant'Antonio di Padova)

– Vangelo dell’Ottava di Pasqua: “La sera di quello stesso giorno”; vangelo che si divide in cinque parti.
– Anzitutto sermone sul predicatore e a chi deve predicare: “Mi trovavo nella città di Joppe (Giaffa)”.
– Parte I: Sermone contro la prosperità del mondo: “Non bramai il giorno dell’uo­mo”.
– Sermone ai peccatori convertiti: “La sera di quello stesso giorno”, e “Tutto il monte Sinai fumava”.
– Sermone sulle porte, che sono i cinque sensi dell’uomo: “E le porte erano chiuse”.
– Parte II: Sermone sulla triplice pace, sulla carità e sulla natura degli elefanti: “Venne Gesù...”
– Parte III: Sermone sull’assoluzione di Dio e del sacer­dote, con quale procedimento uno venga risuscitato dalla morte dell’anima alla penitenza: “Ricevete lo Spirito Santo”, e “Non possiedo né oro né argento”.
– Parte IV: Sermone per la risurrezione del Signore: “In quel giorno rialzerò la tenda di Davide”.
– Parte V: Sermone sul latte della misericordia divina: “Come bambini appena nati”, e sulla castità degli elefanti.

esordio - il predicatore, e a chi deve predicare

1. In quel tempo: “Venuta la sera di quel giorno, il primo dopo il sabato, ed essendo chiuse le porte [della casa] dove i discepoli si erano radunati per paura dei giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a Voi!” (Gv 20,19).
Negli Atti degli Apostoli, Pietro racconta: “Io mi trovavo in preghiera nella città di Giaffa, ed ebbi in estasi una visione: una specie di involto, simile a una grande tova­glia, scendeva come calato dal cielo, sorretto per i quattro capi, e giunse fino a me. Guardandolo lo esaminavo attentamente, e vidi in esso quadrupedi, fiere e rettili della terra e uccelli del cielo. Quindi sentii una voce che mi diceva: Àlzati, Pietro, uccidi e mangia!” (At 11,5-7).
In Pietro è raffigurato il predicatore, che deve sostare in preghiera nella città di Joppe, che s’interpreta “bel­lezza", cioè in unione con la chiesa, nella quale c’è la bellezza delle virtù e fuori della quale c’è solo la lebbra dell’infedeltà [mancanza della fede]. Il predicatore deve fare prima di tutto questa cosa: attendere alla preghiera. Alla preghiera segue l’estasi, cioè l’elevazione sopra le cose della terra; e nell’estasi vede “un involto, come una grande tovaglia...”, ecc. Nel grande involto di lino è indicata la grazia della predicazione, che giustamente è detta “vaso”, perché inebria le menti dei fedeli con il vino della compunzione; è detta anche “grande tovaglia di lino” perché deterge i sudori delle fatiche e ridona vigore per affron­tare gli attacchi delle passioni. I “quattro capi” sono gli insegnamenti dei quattro evangelisti; “scendeva calata dal cielo”, perché “ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall’alto” (Gc 1,17). “E giunse fino a me”. In questo fatto è indicato in modo particolare il privilegio del predicatore, al quale proprio dal cielo viene affidato il compito della predicazione. E in questo vaso, in questo involto misterioso, ci sono “i quadrupedi della terra”, cioè i golosi e i lussuriosi, e “le bestie”, nome che suona come vastiae (devastatrici), cioè i traditori e gli omicidi; e “i rettili”, cioè gli avari e gli usurai; e “i volatili del cielo”, cioè i superbi e tutti coloro che s’innalzano con le penne della vanagloria.
Questo vaso è come la rete calata nel mare, che cattura ogni genere di pesci (cf. Mt 13,47); e al predicatore viene detto: “Àlzati, uccidi e mangia”. Àlzati ad evangelizzare; uccidi al mondo; mortifica e immola, per offrire sacrifici a Dio, affinché spogliati della vecchiezza arrivino alla novità; e mangia, vale a dire accogli nell’unità e nella comunità del corpo della chiesa. Di questa unità e comunità è detto appunto nel vangelo di oggi: “Giunta la sera di quel giorno, il primo dopo il sabato, ... i discepoli erano radunati”, ecc.

2. In questo vangelo sono posti in evidenza cinque momenti: Primo: la riunione dei discepoli, quando incomincia con le parole “Venuta la sera”, ecc. Secondo: il triplice saluto di pace, quando aggiunge: “Venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: Pace a voi”. Terzo: il potere concesso agli apostoli di legare e di sciogliere: “E dicendo questo, alitò su di loro”, ecc. Quarto: l’incredulità di Tommaso: “Tommaso, uno dei dodici, non era con loro”, ecc. Quinto: la professione di fede di Tommaso e la conferma della nostra fede: “Otto giorni dopo”, ecc.
Osserva ancora che in questa domenica si legge l’epistola del beato Giovanni: “Tutto ciò che è nato da Dio, vince il mondo” (1Gv 5,4). Nella notte, secondo l’uso della chiesa romana, si leggono gli Atti degli Apostoli. Vogliamo accennare brevemente a cinque episodi narrati dagli Atti e metterli a confronto con le cinque parti del vangelo sopra riportate. 
I cinque episodi sono: Primo, la riunione degli apostoli a Gerusalemme: “Quindi dal monte degli Ulivi fecero ritorno a Gerusalemme”. Secondo, dove dice: “In quei giorni Pietro, alzatosi in mezzo ai fratelli”, ecc. Terzo, lo storpio dal seno della madre, al quale Pietro disse: “Non possiedo né oro né argento”, ecc. Quarto, la conversione di Saulo. Quinto, l’eunuco e il centurione Cornelio.

CREDO, DOMINE, SED CREDAM FIRMIUS