lunedì 3 dicembre 2012

* NOVENA DELL'IMMACOLATA, - 5 -: Ciò che Dio preparò per la sua stessa Parola

Un’arca più inviolata e preziosa 
dell’arca d’oro



<<Riprende a parlare.

«Perché mormorate fra voi? Sì, Io sono il figlio di Maria di  Nazaret figlia di Gioacchino della stirpe di Davide, vergine consacrata al Tempio e poi sposata a Giuseppe di Giacobbe, della stirpe di Davide. Voi
avete conosciuto, in molti, i giusti che dettero vita a Giuseppe, legnaiolo regale, e a Maria, vergine erede della stirpe regale. Ciò vi fa dire: “Come può costui dirsi disceso dal Cielo?”, e il dubbio sorge in voi.
Vi ricordo i Profeti nelle loro profezie sull’Incarnazione del Verbo. E vi ricordo come, più per noi israeliti che per qualsiasi altro popolo, è dogmatico che Colui che non osiamo chiamare    non potesse darsi una Carne secondo le leggi dell’ umanità, e umanità decaduta per giunta. Il Purissimo, l’Increato, se si è mortificato  a farsi Uomo per amore dell’uomo, non poteva che eleggere un seno di Vergine più pura dei gigli per rivestire di Carne la sua Divinità.

Il pane disceso dal Cielo al tempo di Mosè è stato riposto nell’arca d’oro, coperta dal propiziatorio, vegliata dai cherubini, dietro i veli del Tabernacolo.


(L’arca d’oro era l’arca dell’Alleanza o arca della
Testimonianza, custodita nel luogo più sacro del Tempio. Origine, descrizione, vicende e contenuto dell’arca sono esposti in: Esodo 25, 10-22; 26, 33-34; 37, 1-9; 40, 20-21; Numeri 10, 33-36; 17, 25; Deuteronomio 10, 1-5; 31, 25-26; Giosuè 3-4; 6, 1-16; 1 Samuele 3, 3; 4, 3-22; 5-6; 7, 1-2; 2 Samuele 6, 1-17; 7, 2; 11, 11; 1 Re 3, 15; 6, 19-28; 8, 1-9; 2 Maccabei 2, 4-5. Che l’arca contenesse anche la manna risulta da: Ebrei 9, 4.
Nell’opera Valtortiana l’arca prefigura Maria Ss. , a cominciare dal Vol 1 Cap 25 per finire al Vol 10 Cap 642 e 649, ma è anche figura di Gesù al Vol 3 Cap 221 e Vol 6 Cap 387).


E col pane era la Parola di Dio. E giusto era che ciò fosse, perché sommo rispetto va dato ai doni di Dio e alle tavole della sua Ss. Parola. Ma che allora sarà stato preparato da Dio per la sua stessa Parola e per il Pane vero che è venuto dal Cielo?

Un’arca più inviolata e preziosa dell’arca d’oro coperta dal prezioso propiziatorio della sua pura volontà di immolazione, vegliata dai cherubini di Dio, velata dal velo di un candore verginale, di una umiltà perfetta, di
una carità sublime e di tutte le virtù più sante.

E allora? Non capite ancora che la mia paternità è in Cielo e che perciò Io di là vengo?>>

E' la sintesi filiale, amorosissima e divina della missione singolare di Maria, dei suoi singolari privilegi, e della venerazione singolare dovuta a tale Arca.

Senza Mamma non puoi stare
neppur se sogni il Cielo




domenica 2 dicembre 2012

* NOVENA DELL'IMMACOLATA - 4 -: "Come vedi Tu Maria?"


* NOVENA DELL'IMMACOLATA - 4 -: "Come vedi Tu Maria?"



«Il giglio fra le spine », dice Giacomo.
«La fonte sigillata », dice lo Zelote.
«Meglio: la polla d’acqua viva che, sgorgando con impeto dal monte bello, dà l’Acqua di Vita alla Terra e zampilla con la sua purezza profumata verso il Cielo », dice Gesù.
«Fra poco Ella sarà beata nel vederti », dice Giacomo.

«Fratello mio, dimmi una cosa che da tempo desidero sapere. Come vedi Tu Maria? Come Madre o come suddita? Ti è Madre, ma è donna e Tu sei Dio… », dice il Taddeo.
«Come sorella e sposa, come delizia e riposo del Dio e come conforto dell’uomo. Tutto Io vedo ed ho in Maria, come Dio e come Uomo. Colei che era la Delizia della Seconda Persona della Triade in Cielo, Delizia
del Verbo come del Padre e dello Spirito, è la Delizia del Dio incarnato e lo sarà dell’Uomo Dio glorificato».
«Che mistero! Dio si è dunque privato due volte delle sue compiacenze? In Te e in Maria, e vi ha dato alla Terra… », medita lo Zelote.
«Che amore! Questo devi dire. L’amore spinse la Triade a dare Maria e Gesù alla Terra », dice Giacomo.
«E, non per Te che sei Dio, ma per la sua Rosa, non temette di affidarla agli uomini, tutti indegni di tutelarla?», chiede Tommaso.

«Toma, ti risponde il Cantico: “Il Pacifico aveva una vigna e l’affidò ai vignaioli i quali, profanatori aizzati dal Profanatore, molte somme avrebbero dato per averla, ossia tutte le seduzioni a sedurla, ma la Vigna bella del Signore si custodì da sé, né volle dare i suoi frutti altro che al Signore, e volle aprirsi allo Stesso generando il Tesoro senza prezzo: il Salvatore” ».

LAUDETUR  JESUS  CHRISTUS!
LAUDETUR  CUM  MARIA!
SEMPER  LAUDENTUR!

La Genetica e la Geologia, hanno... messo a tappeto, a forza di prove, l'ottocentesca teoria darwiniana che ha spadroneggiato fino a pochi anni fa.


L'Evoluzionismo

L'evoluzionismo degli ignoranti

In particolare, discipline scientifiche come la Genetica e la Geologia, stanno mettendo in crisi a forza di prove, l'ottocentesca teoria darwiniana che ha spadroneggiato fino a pochi anni fa.
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La Genetica, specialmente dopo i recenti progressi della mappatura del DNA di varie specie animali, ha sollevato molti dubbi e altrettante critiche riguardo ai concetti fondamentali dell'evoluzionismo classico. Secondo molti ricercatori infatti, non sarebbe possibile il principio di specializzazione, sbandierato dai darwinisti. Tale principio, alla base della teoria, prevede che una specie possa originare da un altra e nel caso classico, tale principio è alla base della nostra presunta discendenza dalle scimmie antropomorfe.
La Longisquama: il fossile ritrovato si rivelò poi un clamoroso falso, assemblato per l'occasione
Varie osservazioni di lettori più o meno ostili mi obbligano a tornare sul tema dell'evoluzionismo e della teoria che vi si oppone, «intelligent design» (non «creazionismo»). A questo mi spinge anche un senso di pietà.
C'è in giro una incredibile ignoranza, colpa della cosiddetta pubblica istruzione, del fatto che ormai, senza fabbriche e industrie, la gente è lontana dalla tecnica e dal modo di pensare scientifico (un operaio della Breda anni '50 sapeva più di fisica che un bocconiano), e della superficialità che è il modo di vita della massa umana.

Evoluzione è, per gli evoluzionisti, ben altra cosa: il passaggio da una specie inferiore ad una superiore, dal rettile all'uccello, da quello al mammifero. Dalla coppia di scimpanzé o di australopitechi, nasce un bambino umano.
Le modeste variazioni osservate da Darwin (poveretto, non sapeva ancora nulla del DNA) in animali confinati in qualche isola del Pacifico per selezione naturale «non» sono evoluzione: sono variazioni all'interno della specie fissa.
Non si è mai constatato un solo passaggio da una specie a un'altra. Il famoso «anello mancante», continuamente «scoperto», è stato continuamente smentito: dall'archeopterix al pitecantropo al Longisquama (dinosauro pennuto, scoperto falso) all'uomo di Piltdown (altro falso), tutti sono stati bocciati come anelli mancanti.
La paleontologia trova, negli strati fossili, processi del tutto diversi dall'evoluzione. Constata periodiche esplosioni di forme viventi, a cui seguono massicce estinzioni. Tra l'altro (breve parentesi) il passaggio evolutivo a forme di vita «superiori», grazie al caso e alla selezione naturale, contrasta con il «secondo principio della termodinamica». In base a questo principio, il caso aumenta l'entropia, non la diminuisce. Se prendete un boccale con uno strato di palline bianche e sopra uno strato di palline nere, e agitate bene, in breve le palline si mescoleranno: entropia, il degrado irreversibile di ogni e qualunque ordine. Se sperate di riuscire, a forza di agitare, a rimettere i due strati di palline come erano prima, potete agitare il boccale per millenni: «mai più» le palline torneranno in ordine. Per farlo, dovete gettare le palline sul tavolo e fare una cernita, facendo due mucchietti, uno bianco e uno nero. Questo si chiama «aggiungere informazione» al sistema, ed è un intervento «esterno e intelligente». E se ne era reso conto, alla fine della vita, lo stesso Darwin. 



Il darwinismo era la teoria mitologica iniziale, quella che vedeva la «lotta per l'esistenza». La cosa è ripetitiva. Stephen J. Gould, in quanto marxista, ha abbandonato il mito evoluzionista dei piccoli graduali miglioramenti per gli «equilibri puntuati»: esplosione improvvisa di nuove specie, senza transizione (Gould era un paleontologo). 

Presa alla lettera, la teoria di Gould direbbe: un bel giorno, da due rane (anfibi) è nato un rettile; un altro giorno, da due rettili è nato un uccello; ancora più avanti, da una coppia di uccelli un mammifero, o un marsupiale. E da due scimmie, un bambino umano. Una catena di miracoli mai constatati, da far impallidire d'invidia ogni creazionista biblico.
Ma prima di interloquire, molti dei miei interlocutori dovrebbero interrogarsi su se stessi: da dove viene la rabbia, l'odio con cui difendono l'evoluzionismo? La furia personale, il disprezzo, con cui attaccano chi gli propone (non gli impone) un'altra ipotesi? L'odio non è mai un segno di alta evoluzione. 


L'odio per le idee nuove e mai sentite prima è un sintomo di involuzione gravissima che denuncia la discesa dal livello umano –l'uomo che sopravvive è aperto alle idee, la sua «nicchia ecologica» non è la natura, ma la cultura, non il mondo esterno, ma l'interiore, dove progetta, sogna e rinnova– verso quello entomologico. 


Le formiche non hanno bisogno di idee nuove, perché fanno tutto sempre allo stesso modo da milioni di anni. Se una formica volesse dire una cosa diversa, il formicaio la aggredirebbe come un «intruso».
Temo infatti che questo sia il destino dell'uomo ultimo: ci stiamo trasformando in un formicaio, vogliamo diventare api e formiche. L'involuzione della specie.

Maurizio Blondet

DOMINUS VOBISCUM!

CARI FIGLI, SE VOI NON RECITATE OGNI GIORNO IL SANTO ROSARIO INTERO MI IMPEDITE DI VENIRE IN VOSTRO SOCCORSO. (Rivelazione di Maria SS. a San Domenico ed al Beato Alano)


Il Santo Rosario, preghiera della Famiglia


LA MADONNA HA DETTO:
CARI FIGLI, SE VOI NON RECITATE OGNI GIORNO IL SANTO ROSARIO INTERO MI IMPEDITE DI VENIRE IN VOSTRO SOCCORSO. (Rivelazione di Maria SS. a San Domenico  ed al Beato Alano)
Benefici del Rosario Intero Giornaliero (minimo i primi tre misteri) Misteri:Gaudiosi – Dolorosi – Gloriosi – Luminosi) Recitati ogni giorno
1) Ci eleva gradualmente alla perfetta conoscenza di Gesù Cristo. 2) Purifica le nostre anime dal peccato.3) Ci rende vittoriosi su tutti i nostri nemici.4) Ci facilita la pratica delle virtù.5) Ci infiamma d'amore per Gesù.6) Ci arricchisce di grazie e di meriti.7) Ci fa’ espiare i nostri debiti con Dio e con gli uomini, ci ottiene da Dio ogni sorta di grazie.
Se le grazie che non arrivano e’ perche’ non preghi come e’ gradito a Gesu’ e Maria - Prega con devozione e fervore, in ginocchio e lentamente manifestando le intenzioni a cui la preghiera si rivolge - Il Demonio ha paura del rosario!!

Tra le grazie che si ricevono per se’ ed i propri cari si evidenziano quelle della conversione, la preparazione alla confessione, il desiderio di assistere alla messa e ricevere l’eucarestia ogni giorno, la liberazione dai malefici ed influssi malefici.

Il S. Rosario è «il compendio di tutto il Vangelo», diceva il Papa Pio XII; è il più bel riassunto della storia della salvezza.
Chi conosce il Rosario conosce il Vangelo, conosce la vita di Gesù e di Maria, conosce il proprio cammino e destino eterno.


LE 15 PROMESSE DI MARIA

1. A tutti quelli che reciteranno devotamente il mio Rosario, io prometto la mia protezione       speciale e grandissime grazie. 

2. Colui che persevererà nella recitazione del mio Rosario riceverà qualche grazia insigne. 

3. Il Rosario sarà una difesa potentissima contro l’inferno; distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie. 

4. Il Rosario farà fiorire le virtù e le buone opere e otterrà alle anime le più abbondanti misericordie divine; sostituirà nei cuori l’amore di Dio all’amore del mondo, elevandoli al desiderio dei beni celesti ed eterni. Quante anime si santificheranno con questo mezzo! 

5. Colui che si affida a me con il Rosario, non perirà. 

6. Colui che reciterà devotamente il mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in grazia e diverrà degno della vita eterna. 

7. I veri devoti del mio Rosario non moriranno senza i Sacramenti della Chiesa. 

8. Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e alla loro morte la luce di Dio, la pienezza delle sue grazie e parteciperanno dei meriti dei beati.

9. Libererò molto prontamente dal purgatorio le anime devote del mio Rosario.
      
10. I veri figli del mio Rosario godranno di una grande gloria in cielo.

11. Quello che chiederete con il mio Rosario, lo otterrete. 

12. Coloro che diffonderanno il mio Rosario saranno soccorsi da me in tutte le loro necessità. 

13. Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i membri della Confraternita del Rosario abbiano per fratelli durante la vita e nell’ora della morte i santi del cielo. 

14. Coloro che recitano fedelmente il mio Rosario sono tutti miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo. 

15. La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.

L'ARMA VINCENTE DEL ROSARIO MARIANO - L'Esorcismo per eccellenza.

Il Santo Rosario è la catena dolce che ci unisce a Dio, è l'arma vincente in questi tempi di tenebra.
La Santissima Vergine ce l'ha sempre raccomandato: il Rosario completo - i misteri gaudiosi, dolorosi, gloriosi e della luce - recitato ogni giorno, assicura la protezione certa e specialissima della Madonna. Lei stessa ha detto che l'anima che a lei si raccomanda con il Santo Rosario non perirà. Coloro che lo recitano intero ogni giorno avranno a loro difesa, nel momento estremo della morte, la presenza di tutti i Santi che saranno guidati da Colei che è lo sterminio dei demoni. I devoti del Santo Rosario potranno, così, essere condotti da Lei stessa dinnanzi al Figlio suo per essere incoronati con uno splendore e una gloria particolari. Questa gloria contraddistingue tutti coloro che hanno onorato Maria con la preghiera a lei più gradita, il Santo Rosario.
Senza preoccuparsi eccessivamente delle distrazioni che il nemico suscita in noi: le mamme sono mamme, e comprendono le piccole imperfezioni dei loro figli, anche quando rivolgono ad esse le loro manifestazioni di affetto un po' distratte... E quale Madre è Maria! La nostra Mamma del Cielo non solo comprende e supplisce, ma fa ancora di più: essa nasconde tutte le nostre imperfezioni presentando a Dio la nostra preghiera purificata. Meditate i Misteri con l'aiuto di immagini .Il nemico ha terrore del Santo Rosario perché sa che ogni volta che un'anima ne inizia la recita per lui è peggio di un esorcismo. Ma non solo: le anime che nonostante le immense difficoltà persevereranno in questa preghiera straordinaria, finiranno con il debellare completamente gli influssi del Maligno, poiché verranno prontamente soccorse da Colei che con un solo sguardo riesce ad annientare tutto il potere infernale.Il Rosario è la preghiera degli umili: recitandolo si percepirà sempre di più un sentimento di grande umiltà unita a una grande gratitudine, che è il presupposto  essenziale per ricevere i doni di Dio. Così facendo, sia nella gioia che nel dolore, sentiremo di poter dire:"L'anima mia magnifica il Signore, umile e povera egli mi ha trovata" e ancora "ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili".

COR SANCTISSIMUM MARIAE
FONS LUCIS ET GRATIAE
FONS AETERNAE VITAE
ora pro nobis

Messa Tridentina - La Messa di Sempre,


Messa Tridentina - La Messa di Sempre

La "Messa di Sempre" , ossia l'unica e vera  Liturgia della Chiesa Cattolica  Apostolica Romana, e' stata codificata, al fine di darne un completo e definitivo  riconoscimento , durante il Concilio di Trento. Con il Concilio Vaticano II il rito e' stato di fatto abbandonato .

Ecco un video con brevi spiegazioni che permette, a chi non ha mai avuto l'opportunita' di assistervi, di conoscere la Messa cosi' come e' stata celebrata da millenni da Papi, Martiri e Santi della Chiesa  , con la speranza magari  di far venire la curiosita'  di cercare una Chiesa dove e' celebrata , o meglio, di chiedere al proprio Parroco di celebrarla cosi' come previsto dal Motu Proprio di Papa Benedetto XVI.








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Benedetto XVI, ancora cardinal Ratzinger, rilevò con estrema acutezza mista a preoccupazione quanto l’idea del Sacrificio stesse divenendo estranea alla moderna liturgia omologandola al Credo luterano. Per Martin Lutero, infatti, parlare di Sacrificio era “il più grande e più spaventoso abominio” nonché una “maledetta empietà”. Una parte non trascurabile di liturgisti sembra praticamente giunta al risultato di dare sostanzialmente ragione a Lutero contro [l concilio di Trento nella disputa del XVI secolo che alla fine schiaccio' il Protestantesimo bollandolo comeeresia . Il nuovo illuminismo oltrepassa però di gran lunga Lutero . Ritorniamo al nostro quesito fondamentale: è giusto qualificare l’Eucarestia come Divin Sacrificio o è questa una maledetta empietà?  La Scrittura e la Tradizione formano un tutto inseparabile, ed è questo che Lutero non ha potuto vedere.

Uno degli errori più semplici da comprendere del Concilio Vaticano II, è la nuova definizione della Messa: abbiamo solo bisogno di confrontare la definizione fornita dal Catechismo di San Pio X e la nuova definizione data dal Concilio. San Pio X definisce la Santa messa come "il sacrificio del Corpo e Sangue di Gesù Cristo che, sotto le specie del pane e del vino, sono offerti dal sacerdote a Dio sull'altare in memoria e rinnovamento del sacrificio della Croce". Si può ammirare la chiarezza e la precisione di questa definizione. Che cosa dice il Concilio Vaticano II? "la celebrazione eucaristica è il centro dell'Assemblea dei fedeli presieduta dal sacerdote. Pertanto, i sacerdoti insegnano ai fedeli ad offrire la vittima divina a Dio Padre nel sacrificio della Messa e con la vittima a fare un'offerta di tutta la loro vita" (Presbyterorum ordinis - § 5) -Si noterà che la funzione del sacerdote è ridotta a "presiedere" e "insegnare". L'idea di una con-celebrazione tra il sacerdote e il popolo si manifesta qui; ,(cosi' come Lutero affermava che tutti i fedeli sono sacerdoti ) un'idea espressamente condannata dal Magistero preconciliare.


Per 20 secoli la Messa per la Chiesa è, dunque, il Sacrificio del Calvario attualizzato sui nostri altari. La celebrazione eucaristica secondo il Vetus Ordo Missæ con evidenza solare manifesta l’idea del Sacrificio in ogni sua parola, in ogni gesto, in ogni cerimonia che vi si compie. «L’Augusto Sacrificio dell’altare – si legge nell’enciclica Mediator Dei del Sommo Pontefice Pio XII di venerata memoria – non è, dunque, una pura e semplice commemorazione della passione e morte di Gesù Cristo, ma è un vero e proprio sacrificio, nel quale, immolandosi incruentamente, il Sommo Sacerdote fa ciò che fece una volta sulla Croce offrendo al Padre tutto se stesso, vittima graditissima». «Una e identica è la vittima; Egli medesimo, che adesso offre per il ministero dei sacerdoti, si offrì allora sulla Croce; è diverso soltanto il modo di fare l’offerta». Questo – e non altro – è la Messa.

Il Santo Sacrificio dell'Altare - Il Sacrificio Perpetuo  - La Messa di Sempre


La Messa ha gli stessi fini e produce gli stessi effetti del sacrificio della croce, che sono quelli del sacrificio  come atto supremo di religione, però di grado infinitamente superiore. 

Adorazione. La S. Messa è la rinnovazione del sacrificio che fece Gesù di sè sul Calvario, ma è pure la rinnovazione del sacrificio che Maria SS., quale Corredentrice, fece di quel Figlio divino che con tutta verità poteva chiamare suo. Ora, come Maria assistette a quella prima messa, offrendo con Gesù uno stesso sacrificio al Padre per noi, così assiste spiritualmente a tutte le messe; è giusto perciò che Ella sia presente alla nostra mente, mentre rinnova con Gesù il suo sacrificio per noi.

La Messa celebrata dal Sacerdote  è la rinnovazione del Sacrificio della Croce, che da fatto storico unico si fa' perpetuo ogni volta che viene celebrato , ossia il "Semel",(una volta) diventa "Semper"(per sempre) ...   e ce ne applica i meriti. Nella Messa è Gesù stesso che:
a) per noi Adora Dio degnamente e a nome nostro;
b) Ringrazia Dio dei benefici che ci ha concessi. La Ven. Fran­cesca Farnese era desolata per non saper come ringraziare Dio. Le apparve la Vergine e ponendole fra le braccia il Bambino le disse: Offrilo a Dio in ringraziamento. Egli farà ciò che tu non puoi fare e Dio sarà soddisfatto. I ringraziamenti di Gesù sono in mano nostra ascoltando e più ancora facendo celebrare la Messa.
c) Soddisfa per noi la divina giustizia. Senza la Messa il mondo sarebbe già sprofondato mille volte sotto il peso dei suoi delitti.
d) Prega per noi, presentando a Dio il prezzo di tutte le grazie. 

Tutto l'onore reso a Dio dagli Angeli e dai Beati con i loro omaggi, quello reso dai Santi viventi sulla terra con le loro virtù, penitenze, e buone opere, non è da mettersi in paragone con la gloria che si rende a Dio con una sola Messa: perchè gli omaggi di tutte le crea­ture insieme sono sempre cosa limitata, mentre l'onore dato a Dio da Gesù Cristo nella Messa è di valore infinito. - Il martirio stesso non è da paragonarsi alla Messa; perchè esso è il sacrificio dell'uomo per amor di Dio: la Messa è il sacrificio d' un Dio per amor dell'uomo.


Fonti varie

Cor Mariæ Immaculatum, intercede pro nobis