venerdì 2 dicembre 2011

* PREGHIERA BELLISSIMA: CONVENZIONE AL SACRO CUORE DI GESU'



PREGHIERA BELLISSIMA: CONVENZIONE AL SACRO CUORE DI GESU'




Cari amici, posto oggi questa preghiera a beneficio di tutti. E' una preghiera eccezionale, abbastanza rara a trovarsi anche nei piccoli grandi manuali della preghiera cristiana. Si chiama convenzione al S.Cuore di Gesù ed è adattissima a recitarsi a inizio o fine giornata.



In nessun modo comunque questa stupenda preghiera puo' e deve sostituire il S.to Rosario, ma accostarsi semmai ad esso per intensificare il nostro pensiero al Signore, rendendoGli Grazie e Gloria come ben merita attraverso il Cuore Immacolato di Maria SS.ma.

Vi è un mezzo, molto semplice e facile, per le persone che non hanno agio di pregare lungamente, di accumulare meriti per l'eternità ed attirare sopra di sè e su tutto il mondo torrenti di grazie e benedizioni. Basta leggere qualche volta questa preghiera e poi metterla sul proprio cuore, situandola nello scapolare, e poggiandovi spesso sopra la mano con l'intenzione di fare un atto di amor di Dio e ripetere quanto la preghiera contiene. Nostro Signore si contenta della nostra intenzione, quando è accompagnata da un sincero desiderio e da un'ardente amore.


<< Mio Dio, io vi prometto di avere sino al mio ultimo respiro, ogni volta che batterà il mio cuore, che passerò dinanzi ad una Chiesa o dinanzi ad una Croce, che sarò tentato, che incontrerò qualcheduno, andando, venendo, lavorando, ricreandomi 


l'intenzione di offrirvi tante volte quanti sono i secondi della giornata, i granelli di sabbia della terra, gli atomi dell'aria, le foglie degli alberi, le gocciole d'acqua dei mari e dei fiumi, 


i meriti di Gesù Cristo, i suoi digiuni, le sue penitenze, la sua dolorosa passione, il suo sangue adorabile, le sue umilazioni e la sua morte, tutte le Messe che sono state e saranno in avvenire celebrate, tutti i meriti della SS. Vergine, le fatiche degli Apostoli; il sangue dei Martiri, la purità delle Vergini, le austerità dei penitenti, le preghiere della S. Chiesa, in una parola tutte le opere meritorie che si sono fatte e si faranno in avvenire 

per domandarvi altrettante volte perdono dei miei peccati, di quelli dei miei parenti, amici e nemici, di tutti quelli degli infedeli, degli eretici, dei giudei, dei cattivi cristiani; 

per domandarvi la mia conversione e quella di tutti i peccatori che esistono ed esisteranno in appresso; 
per domandarvi l'esaltazione della Chiesa, il compimento della vostra adorabile Volontà sulla terra come in cielo, l'acquisto di tutte le virtù ed in particolare N. N., ed infine la grazia di una buona morte; 
per la liberazione delle anime del Purgatorio specialmente delle più abbandonate, delle anime dei santi Sacerdoti e delle anime più divote dei Cuori SS.mi di Gesù e di Maria SS.ma, in favore delle quali io desidero di guadagnare tutte le indulgenze accordate alle buone opere che farò nel corso di questa giornata.

Desidero ringraziarvi tante volte in nome mio, in nome dei miei parenti ed in nome di tutti gli uomini che sono stati e che saranno mai, 

delle grazie ricevute e da ricevere, conosciute e non conosciute, dei benefici naturali e soprannaturali di cui mi avete colmato, mi colmate ancora ogni giorno e mi colmerete sino alla fine, non solo di quelli accordati a me, ma di quelli fatti a tutti gli uomini che sono stati, sono e saranno mai, 
per ringraziarvi di avere per sì lungo tempo aspettato a penitenza me e tutti i poveri peccatori, e d'avermi perdonato tante volte. 

In una parola io ho l'intenzione di fare del resto della mia vita un lungo atto di espiazione, di ringraziamento, di adorazione, di impetrazione, un lungo atto d'amore.
Possa io, o mio Dio, riparare con ciò a tutto il tempo perduto, e rendervi altrettanta gloria per quanta ve ne ho rapita. Amen Amen Amen >>.


Catecismo para niños
AVE MARIA!
AMDG et BVM

CONSACRAZIONE AL SACRO CUORE DI GESU'


<<Io, ..., dono e consacro al Cuore adora­bile di Gesù la mia persona e la mia vita, le mie azioni, ogni pena e sofferenza per non più servirmi di alcuna parte del mio essere, se non per onorarLo, amarLo e glorificarLo.

E' questa la mia irrevocabile volontà: essere tutto Suo e fare ogni cosa per Suo amore, rinunciando a tutto ciò che può dispiacerGli.

Ti scelgo, Sacro Cuore di Gesù, come unico oggetto del mio amore, custode della mia vita, pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e inco­stanza, riparatore di tutte le colpe del­la mia vita e rifugio sicuro nell'ora del­la mia morte.

Sii, o Cuore di bontà e di misericordia, la mia giustificazione presso Dio Padre e allontana da me la sua giusta indi­gnazione. Cuore amoroso di Gesù, pon­go in Te la mia fiducia, perchè temo tut­to dalla mia malizia e debolezza, ma spero tutto dalla Tua bontà.

Distruggi in me quanto può dispiacer­Ti. Il Tuo puro amore s'imprima profon­damente nel mio cuore in modo che non Ti possa più dimenticare o essere separato da Te.

Ti chiedo, per la Tua bontà, che il mio nome sia scritto in Te, poiché voglio vivere e morire come Tuo vero devoto. 
Sacro Cuore di Gesù, confido in te! >>


(di S. Margherita Maria Alacoque)




COR JESU, fragrans amore nostri,
inflamma cor nostrum amore tui!

LA TRADIZIONE EUCARISTICA INCANTA E AFFASCINA

San Alberto Magno y la Dama de su corazón



San Alberto Magno
Doctor de la Iglesia, Patrono de las Ciencias Naturales
Alberto nació en Lauingen junto al Danubio, diócesis de Augsburgo (Baviera) alrededor del 1193 en la familia Ingollstádt, de noble estirpe, ricos, siendo su padre un caballero al servicio del Rey Federico II. Alberto fue criado en el seno de una familia piadosa donde le enseñaron las virtudes cristianas junto con las artes caballerescas propias de una época donde todo noble era soldado. Dedicado luego al estudio dió muestras claras de una gran capacidad y tesón admirables. Llegado a la juventud, eligió como carrera no las armas sino la sabiduría, en la que después adquirirá el sobrenombre de Grande.
Vino a Italia para estudiar, primero en Bolonia, después en Venecia y finalmente en Padua, teniendo como maestros a los mayores sabios de su tiempo. Estudió las artes liberales como gramática, dialéctica, retórica, música, geometría y astronomía. También estudió a fondo a Aristóteles y las ciencias físicas y de medicina, llegando a sorprender a profesores y alumnos por su genio y conocimientos. Su dedicación al estudio fue acompañada con prácticas de piedad, especialmente a la Virgen María. Un día en que oraba junto a ella, sintió que la Virgen le hablaba para pedirle que dejara el mundo y entrara en la nueva Orden de Predicadores hace poco fundada. Junto con esto la Virgen le prometió que lo protegería todo el tiempo. Por presión y oposición familiar pasó un tiempo sin acercarse a los Dominicos, pero después de escuchar un sermón del Beato Jordán, se sintió hondamente tocado en su vocación y sin dilatar más, entró en la Orden. Jordán mismo le dió el hábito hacia el año 1223.
Durante este tiempo se dedicó sin descanso al estudios de las ciencias sagradas junto con caminar por la senda de las virtudes y de la pureza. Para lograr esto frecuentaba la oración, con la cual crecía en perfección y sabiduría. Sus adelantos fueron tales que en 1228 fue enviado a enseñar en Colonia. Más tarde enseña en Hildesheim, Friburgo, Ratisbona, Estrasburgo y París. Enseña las Artes, Aristóteles, Pedro Lombardo y Sagrada Escritura. En 1243 regresa a Colonia.
Alberto tomó como alumno a Tomás de Aquino junto a muchos otros; por su manera de ser, los compañeros se mofaban de Tomás, por eso Alberto pronunció las famosas palabras referidas a Tomás: "Ustedes llaman a Tomás «buey mudo», pero yo les digo que los mujidos de este buey se escucharán en todo el mundo".
A sus alumnos Fr. Alberto les explicó con espíritu universal una nueva ciencia: la física aristotélica según la interpretación de autores judíos y árabes. En 1248 regentó el estudio general de Colonia, recientemente instituido por el Capítulo General y allí también lo acompañó Tomás como profesor suplente.
Allí, como en todas partes, estudiaba, enseñaba y escribía parte de su numerosa obra, y sorprendía el verlo con tiempo suficiente para la oración, entre las que destacaban el salterio completo y las prácticas piadosas. Y lo que él hacía se lo inculcaba a sus discípulos.
Después de haber desempeñado diversos oficios fue elegido Provincial de Alemania, que en ese entonces abarcaba Austria, Suavia, Baviera, Holanda, Bélgia, Países Bajos y aledaños al Rin (1254-1257). Tan extenso territorio cambió por completo su género de vida; tomó su bastón de caminante y recorrió todos esos países a pie, con apego a la pobreza y mendigando el pan que podía comer. Siendo Provincial, recibió del Papa el encargo de viajar a Polonia a terminar con graves abusos como la eutanasia en niños defectuosos o ancianos decrépitos.
En 1256 viajó a Roma donde juntamente con Santo Tomás de Aquino y el franciscano San Buenaventura defendió el derecho de las Ordenes Mendicantes contra los ataques de Guillermo de Saint-Amour y otros a enseñar en las universidades. La defensa que hizo San Alberto fue tan elocuente y sabia que el Papa Alejandro IV "alabó a Dios por haber enviado un nuevo David que librase a Israel de la devastación de los filisteos". El derecho se restableció y Guillermo de Saint-Amour fue depuesto.
Volvió de Italia a Alemania y el Capítulo General de Valenciennes le encomendó junto a Santo Tomás, Pedro de Tarantasia (luego Papa Inocencio V), y otros, redactar un plan de estudios para toda la Orden. Presentó su dimisión como Provincial y le fue aceptada, por lo que se dedicó exclusivamente al estudio, enseñanza y a escribir libros.
En 1260, y a pesar de su oposición y la del Maestro de la Orden Humberto de Romans, fue consagrado obispo de Ratisbona. Asumió el cargo con humildad, y su estilo de vida en nada cambió por su nueva dignidad. Su diócesis la recorria a pie apoyado en su bastón. Todas sus rentas iban a parar a las manos de los pobres o se empleaban en obras de caridad. Su palacio episcopal parecía un monasterio. Reformó el clero como medio para reformar a los fieles y reprimió con fuerza los vicios de su época. Y sigió orando, estudiando y escribiendo. Rogó al Papa Alejandro IV y a Urbano IV después, que le descargase de este oficio, lo que consiguió en marzo de 1262, bajo la condición de dedicarse a la predicación de la cruzada de Tierra Santa en Alemania y Bohemia (1263-1264).
Dedicado de nuevo a la enseñanza y al estudio viajó a Wurzburgo, Estrasburgo, Lyon, donde participa en el concilio de 1274. De esta época es su libro sobre el Santísimo Sacramento y otros sobre la Virgen. En todos sus escritos siempre escribió algo sobre la Dama de su corazón, cuyo mayor escrito sobre María es el Mariale. Aquí propone y resuelve 230 cuestiones sobre el misterio de la Encarnación y grandezas de Nuestra Señora.
El 7 de Marzo de 1274, sentado a la mesa en el convento de Colonia, repentinamente se puso a llorar. Sus hermanos le preguntaron porqué y dijo: "Fray Tomás de Aquino, mi hijo en Cristo, lumbrera de la Santa Iglesia, acaba de irse al cielo". En adelante siempre que oía hablar de Fray Tomás se emocionaba. Y como supo que los escritos de Tomás eran atacados por doctores de Paris, octogenario como era, fue a Paris a defenderle; convocó a los doctores, y después de defender a su discípulo, los desafió a contradecirlo. Su autoridad, dignidad, ancianidad venerable, hizo que todos acatasen la doctrina del Doctor Angélico. Vuelto a Colonia, escribió la Suma de Teología, superada sólo por la de Santo Tomás.
Poco antes de su muerte, dando clases, perdió la memoria. Les dijo a sus discípulos que cuando era joven, después de haber sido llamado por la Virgen a la Orden, se le apareció nuevamente y le prometió su ayuda, pero le advirtió que al fin de la vida perdería la memoria como presagio de su cercana muerte. (Otra versión de este episodio nos cuenta que le costaban los estudios y que por eso una noche se dispuso huir del colegio donde estudiaba. Pero al tratar de huir por una escalera colgada de una pared, cuando llegó a la parte de arriba se encontró con Nuestra Señora la Virgen María que le dijo: "Alberto, ¿por qué en vez de huir del colegio, no me rezas a mí que soy 'Causa de la Sabiduría'? Si me tienes fe y confianza, yo te daré una memoria prodigiosa. Y para que sepas que sí fui yo quien te la concedí, cuando ya te vayas a morir, olvidarás todo lo que sabías"). Al verse sin memoria, pero conservando su fe y piedad, hizo ante sus oyentes una confesión de su doctrina católica, después de la cual se despidió y se retiró a su celda. Desde entonces vivió sólo para Dios, separado totalmente del mundo. Todos los días visitaba la que sería su sepultura en la iglesia conventual y allí rezaba el oficio de difuntos.
Muere el 15 de Noviembre de 1280 y fue enterrado según lo previsto. Pronto comenzaron los milagros y lo trasladaron a una sepultura más honrosa; fue hallado incorrupto y boca abajo, según oraba en vida y su cuerpo despedía un olor delicioso. Su cuerpo se venera actualmente en la iglesia del convento dominicano de San Andrés. Ya en 1459 Pío II enumeró a Alberto entre los Santos Doctores de la Iglesia. Fue beatificado por Gregorio XV en 1622 y canonizado por Pío XI el 16 de Diciembre de 1931. Diez años más tarde, Pío XII lo declaró Patrono de los que se dedican a las ciencias naturales.
Dejó insignes obras de teología y de otras ciencias, mereciendo ser llamado “Magno” y “Doctor Universal”. Es la personificación más perfecta, junto con Santo Tomás de Aquino, del ideal dominicano. Ataca el error previniéndolo y afrontándolo. Busca la síntesis de todos los conocimientos, incluidos los provenientes del paganismo. Busca la verdad en todas las ciencias humanas y divinas. De él nace la corriente místico-agustiniana de su discípulo Ulrico de Estrasburgo y la aristotélico-tomista de su discípulo predilecto Tomás de Aquino.
Cf. Santos, Bienaventurados, Venerables de la Orden de Predicadores, Vol I
M.R.P.Fr. Paulino Alvarez, O.P.
Tip. de "El Santísimo Rosario"
Vergara, 1920, pp. 319-333


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giovedì 1 dicembre 2011

Una bella devozione mariana iniziata da santa Matilde

Eleggiamo Maria per nostra Madre
Siamo nel terzo giorno della novena in preparazione  alla solennità dell'Immacolata.


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<<Grazie a una gentile signora vi segnalo una bella devozione mariana iniziata da santa Matilde (1240-1298) e riportata in un vecchio libro del 1851 dedicato al mese di Maria.

Un giorno Santa Matilde lesse le parole che Gesù disse sul Golgota alla sua Santa Madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”

Matilde era talmente assorta in tale meditazione che si sentì fortemente spinta a pregare il Salvatore di volerla fare degna della medesima grazia concessa ai piedi della Croce al fedele Apostolo san Giovanni. Ella desiderava in cuor suo sentir il Divin Gesù dire alla dolce Madre Sua: “Donna, ecco Matilde, la tua figliola!”

Appena terminò di formulare tal grande desiderio, la preghiera venne esaudita. Udì chiaramente e distintamente come il Buon Gesù la raccomandava alla Madre Sua, di come dovesse prendersi cura di Matilde, e che per il prezioso Sangue suo, che per lei aveva sparso, e per quella morte dolorosa, che per l'anima sua aveva sopportato, invitava la Madre di prendere sotto la Sua Materna protezione questa piccola figliola.

Matilde era piena di gioia, il cuore sembrava scoppiarle, e per la concepita speranza pregò nuovamente il Signore di voler concedere la medesima grazia a tutti coloro per i quali ella avesse da quel momento pregato, soprattutto per i peccatori, per quanti offendevano la Dolce Madre Sua, così per coloro che non la conoscevano ancora. Gesù le fece conoscere nel cuore ch'Egli non avrebbe negato a nessuno tale grazia, l'avrebbe concessa anche ai cuori più induriti, per grazia di chi l'avesse chiesta per loro; e l'avrebbe concessa anche a quanti con umiltà l'avessero richiesta per se stessi.

Orsù, Anime oranti, rivolgiamoci a Gesù con infinita fiducia, eleggiamo Maria per nostra Madre sapendo che il Divin Figlio non negherà a nessuno una grazia così grande. Ma soprattutto, cerchiamo di condurre una vita tale da meritare di sentirci dire: Ecco tua Madre! Dobbiamo meritarci d'essere figliuoli d'una tal Madre!>>

http://beata-vergine-maria-blog.blogspot.com/
http://www.youtube.com/watch?v=HivaiHA6VJk


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Cliccare qui per accedere al sito di una bella emittente radiofonica mariana "Radio Buon Consiglio"  e per poterla ascoltare on-line.
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AVE MARIA!
AMDG