sabato 8 marzo 2025

LA LEGGENDA NEGRA CONTRO LA SPAGNA


 https://www.youtube.com/watch?v=aIc_6w20neo

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https://www.youtube.com/watch?v=OWDWrps-v7E

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Come preparare l'olio di San Giuseppe dopo sette giorni di preghiera...



A.M.D.G. et D.V.M.

giovedì 6 marzo 2025

SAN GIROLAMO EMILIANI

<< Dolcissimo Gesù,

non essere mio giudice, ma mio Salvatore! 

 Signore, aiutami. Aiutami, Signore, e sarò tuo! >> 



«Dulcísimo Jesús, no seas mi juez, ¡sino mi salvador!» 

«Señor, ayúdame. ¡Ayúdame, Señor, y seré tuyo!». 

San Girolamo Emiliani [o Miani] crea le sue giaculatorie che riassumono il fondamento della devozione religiosa.

https://www.youtube.com/watch?v=LnRBBdr8l7w

8 febbraio - San Girolamo Emiliani 

lunedì 3 marzo 2025

IL SS.MO VOLTO DI GESU'. La sua festa è il martedì prima delle Ceneri

SS.mo VOLTO DI GESU' 

EL SANTO ROSTRO DE JESUS está impreso en el corazón de cada uno de ustedes . Aun si no Lo han conocido de persona, cuando Lo verán Lo reconocerán porque a todos Dios Padre ha presentado al Hijo. Antes de nacer en la Tierra todos Lo conocían... Lo adoraba... Lo glorificaban. Todo sabian de El y de todas Sus Obras, de aquello que habria hecho y dicho de las oportunidades santas dirigidas a redimir a todos Sus hijos y hermanos.

<< IL SANTO VOLTO DI GESU' 

E' IMPRESSO NEL  CUORE DI OGNUNO DI VOI.

ANCHE SE NON LO AVETE CONOSCIUTO DI PERSONA,

QUANDO LO VEDRETE LO RICONOSCERETE PERCHE' A TUTTI 

DIO PADRE HA PRESENTATO IL FIGLIO.

PRIMA DI NASCERE SULLA TERRA TUTTI LO CONOSCEVATE,

TUTTO SAPEVATE DI LUI E DELLE  SUE OPERE TUTTE, 

DI QUELLO CHE AVREBBE FATTO 

E DETTO E DELLE OPPORTUNITA' SANTE 

VOLTE A REDIMERE TUTTI I SUOI FIGLI E FRATELLI. >>


AMDG et D.V. MARIAE

domenica 2 marzo 2025

Papa BENEDETTO XVI, temutissimo da satan !

 

Papa BENEDETTO XVI, 

temutissimo da satan ! 



PAPA BENEDETTO XVI TEMUTISSIMO DA SATAN !

Fa caldo in piazza San Pietro. La primavera è oramai inoltrata. Il sole picchia sulla piazza dove una folla di fedeli aspetta il Papa. È mercoledì, il giorno dell’udienza generale. I fedeli sono arrivati da tutto il mondo. Dal fondo della piazza entra un gruppetto di quattro persone. Due donne e due giovani uomini. Le donne sono due mie assistenti. Mi aiutano durante gli esorcismi, pregano per me e per i posseduti e assistono per quanto è loro possibile i posseduti nel loro lungo e difficile percorso di liberazione. I due giovani uomini sono due posseduti. Nessuno lo sa. Lo sanno soltanto loro e le due donne che li «scortano». Quel mercoledì le donne decidono di portare i due all’udienza del Papa perché pensano che potrebbero trarne giovamento. Non è un mistero che molti gesti e parole del Papa facciano imbestialire Satana. Non è un mistero che anche la sola presenza del Papa inquieti e in qualche modo aiuti i posseduti nella loro battaglia contro colui che li possiede. I quattro si avvicinano verso le transenne in prossimità del «palco» da dove Benedetto XVI di lì a poco è chiamato a parlare. (…) È importante per loro riuscire a portare i due posseduti il più possibile vicino al Papa.

«Avete visto, Giovanni e Marco?» chiedono le due donne ai due posseduti. «Ce l’abbiamo fatta. Tra poco arriverà il Papa e noi siamo qui vicini a lui». I due non parlano. Sono stranamente silenziosi. È come se coloro che li possiedono (si tratta di due demoni diversi) stiano cominciando a capire chi di lì a poco arriverà in piazza. Suonano le dieci. Dall’arco delle campane, il portone a fianco della basilica vaticana, esce una jeep bianca. Sopra tre uomini. Un guidatore, il Papa in piedi e, seduto al suo fianco, il suo segretario particolare monsignor Georg Gänswein. Le due donne si girano verso Giovanni e Marco. Istintivamente li sorreggono con le braccia. I due, infatti, iniziano ad avere comportamenti strani. Giovanni trema e batte i denti. Le due donne capiscono che qualcuno sta cominciando ad agire nel corpo di Giovanni e di Marco. Qualcuno che col passare dei minuti si mostra sempre più agitato.

«Giovanni, mantieni il controllo di te stesso» dice una delle due donne.

«Mantieni il controllo, Giovanni. Non farti sopraffare. Reagisci. Mantieni il controllo». L’altra donna dice le stesse parole a Marco. Giovanni non sembra ascoltare le parole della donna. Salvo, d’improvviso, girarsi e dirle con voce lenta e che sembra venire da non si sa quale mondo: «Io non sono Giovanni». La donna non dice più nulla. Sa che con il diavolo solo un esorcista può parlare. Se lei lo facesse sarebbe molto rischioso. Così rimane in silenzio e si limita a sostenere il corpo di Giovanni ora completamente in mano al demonio. La jeep gira per tutta la piazza. I due posseduti si piegano per terra. Battono la testa per terra. Le guardie svizzere li osservano ma non intervengono.

Sono forse abituate a scene del genere? Forse sì. Forse altre volte hanno assistito alle reazioni dei posseduti innanzi al Papa. La jeep compie un lungo percorso. Poi arriva in cima alla piazza, a pochi metri dal portone della basilica vaticana. Il Papa scende dall’auto e saluta le persone poste nelle prime file. Giovanni e Marco, insieme, iniziano a ululare. Sdraiati per terra ululano. Ululano fortissimo. «Santità, santità, siamo qui!» urla al Papa una delle due donne cercando di attirare la sua attenzione.

Benedetto XVI si gira ma non si avvicina. Vede le due donne e vede i due giovani uomini per terra che urlano, sbavano, tremano, danno in escandescenze. Vede lo sguardo d’odio dei due uomini. Uno sguardo diretto contro di lui. Il Papa non si scompone. Guarda da lontano. Alza un braccio e benedice i quattro. Per i due posseduti è una scossa furente. Una frustata assestata su tutto il corpo. Tanto che cadono tre metri indietro, sbattuti per terra. Adesso non urlano più. Ma piangono, piangono, piangono. Gemono per tutta l’udienza. Quando poi il Papa se ne va, rientrano in se stessi.

Tornano se stessi. E non ricordano nulla. Benedetto XVI è temutissimo da Satana. 

Le sue messe, le sue benedizioni, le sue parole sono come dei potenti esorcismi. Non credo che Benedetto XVI compia esorcismi. O almeno la cosa non mi risulta. Credo tuttavia che tutto il suo pontificato sia un grande esorcismo contro Satana. Efficace. Potente. Un grande esorcismo che molto dovrebbe insegnare ai vescovi e ai cardinali che non credono: costoro comunque dovranno rispondere della loro incredulità. Non credere e soprattutto non nominare esorcisti laddove ce ne è esplicito bisogno è, a mio avviso, un peccato grave, un peccato mortale. Il modo con cui Benedetto XVI vive la liturgia. Il suo rispetto delle regole. Il suo rigore. La sua postura sono efficacissimi contro Satana. La liturgia celebrata dal Pontefice è potente. Satana è ferito ogni volta che il Papa celebra l’eucaristia.

Satana molto ha temuto l’elezione di Ratzinger al soglio di Pietro. Perché vedeva in lui la continuazione della grande battaglia che contro di lui ha fatto per ventisei anni e mezzo il suo predecessore, Giovanni Paolo II. Il Papa che, lui sì, faceva esorcismi.

di Padre Gabriele Amorth e Paolo Rodari 

2 febbraio 2025Benedettoxvi

https://www.youtube.com/watch?v=7IbUs-K5KjY

 

Papa BENEDETTO XVI, temutissimo da satan !


AMDG et D.V.MARIAE

venerdì 28 febbraio 2025

FESTA DEL SANTO VOLTO DI GESU' * Martedì prima delle Ceneri di mercoledì 4 marzo


 FESTA ISTITUITA DAL PAPA PIO xii  NEL 1958

Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il suo volto; il tuo volto, Signore, io cerco”  (Sal 26, 8-9).




“Gli dice Filippo: “Mostraci il Padre e ci basta”. Gli dice Gesù: “Da tanto tempo sono con voi e non mi hai conosciuto Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me?”(Gv 14,8 ).

Dalla lettura di questo brano evangelico si evince che vedere Gesù equivale a vedere il volto del Padre, ma, ovviamente, ciò non significa che fissare lo sguardo su una bella immagine che ritrae il volto di Gesù possa mostrare anche l’ineffabile visione di Dio Padre, anche perché, se così fosse, sarebbe precluso ai non vedenti di poter ammirare tante belle immagini che ritraggono il volto di Cristo, come ad esempio l’immagine del Gesù misericordioso di santa Faustina Kowalska. Il volto di Gesù, che è anche il volto del Padre, quel volto che guarda ogni uomo con infinito amore, è impresso nel profondo dell’anima di ognuno, ed è lì che deve essere cercato. Pertanto, solo anelando e implorando la grazia di poter vedere quel volto, che è la delizia degli angeli ( Mt 18,10-11) e dei beati nel cielo, si può ottenere il dono della vista interiore, quella spirituale, di gran lunga superiore a quella materiale, che consente di scoprire l’immagine di Dio riflessa in se stessi (Gn 1,26).

“Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?”(Sal 41) . Chi riceve, dal Signore, la sublime grazia di poter contemplare il suo volto, e di vivere sotto il suo sguardo amorevole può gustare, già in questa vita terrena, un anticipo di quella gioia che proverà nella visione beatifica di Dio nei secoli dei secoli. “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia. Ora conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto” (1 Cor13,12).

San Francesco d’Assisi capì quanto fosse importante che lo sguardo dell’uomo incrociasse lo sguardo di Dio al punto di formulare la sua celebre benedizione: Il Signore ti benedica e ti custodisca. Ti mostri la sua faccia e abbia misericordia di te. Volga a te il suo sguardo e ti dia pace. Il Signore ti benedica”, che si riallaccia alla benedizione che il Signore diede a Mosè per benedire il popolo di Israele: “Ti benedica il Signore e ti protegga Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio. Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace” (Nm 6,24).

Ogni uomo non può eludere il fatto di trovarsi davanti a due scelte: fissare il volto di Cristo oppure volgere lo sguardo al volto del male. Contemplare il volto di Dio rende lo sguardo limpido e luminoso, come quello di un bambino: “Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti” (Sal 34,6). Contemplare il volto di Dio consente di vedere tutte le cose con i suoi occhi e di poter vivere nella sua pace; invece, la visione del volto del male incupisce lo sguardo e fa vivere nell’inquietudine, nella confusione mentale, nell’aggressività: ”Il Signore disse allora a Caino: “Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?” Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo alto?”(Gn 3,6). Chi fissa il volto del male resta “pietrificato”, come chi si trovava di fronte alla testa di Medusa, quella figura della mitologia greca; e rimanere “pietrificati” significa divenire incapaci di muovere i propri passi sulla via del bene. Bisogna tener conto che, purtroppo, anche il volto del male ha un suo potere di ammaliare: lo sperimentarono Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden, e ne fa esperienza ogni uomo che subisce l’attrattiva del maligno, il quale sa nascondere il suo volto mostruoso dietro l’apparenza di angelo di luce (quello che una volta era stato), facendo sembrare bene ciò che è male. Il demonio è da compiangere, perché se avesse visto solo per un attimo il volto di Dio non si sarebbe mai allontanato da Lui e non si sarebbe trasformato nel mostro che egli è.

Tra quelli che erano saliti per adorare durante la festa c’erano alcuni Greci. Essi abbordarono Filippo, quello di Betsaida di Galilea, e gli chiesero: “Signore vorremmo vedere Gesù”. Filippo va a dirlo ad Andrea. Andrea e Filippo vanno a dirlo a Gesù. Gesù risponde loro: “Ѐ venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità vi dico: Se il grano di frumento, caduto per terra, non muore, resta esso solo. Ma se muore, porta molto frutto. Chi ama la propria vita la perde, e chi odia la propria vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna”(Gv12,20-26).

Gesù rispose a quegli uomini in modo enigmatico, affrontando un discorso che parlava di morte, di vita e di glorificazione nella morte, e parlando in quel modo intendeva dire che per vederlo bisognava essere disposti a dare la propria vita, vale a dire far morire l’uomo vecchio per rinascere in Lui e gustare la vita eterna. Chi non contempla il volto di Dio sperimenta un’angosciosa solitudine -come il grano di frumento che se non muore resta solo- perché, anche se ha mille relazioni umane, nel suo intimo avverte di sentirsi solo al mondo, come recita quella famosa poesia di Salvatore Quasimodo: “Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera”.

Anche Mosè voleva vedere Dio (Es 33,18), e Dio gli rispose che non era possibile vedere il Suo volto e rimanere in vita. Ora, invece, è possibile “vedere” Dio senza morire fisicamente, perché possiamo vederlo in Gesù.

“Quando sarà che potrò contemplare, o buon Gesù, il tuo benigno viso? Credo che mi faresti liquefare, e non vorrei altro Paradiso. Fammelo un poco, o dolce amor, gustare, a ciò che il mio cuore non sia diviso da te, mio bene, mia vita e mia dolcezza, per la soavità della tua bellezza. Credo che se tutto il mondo mi donassi, il cielo e la celeste compagnia, e il paradiso aperto mi mostrassi con ogni gloriosa gerarchia, e poi il tuo bel viso mi celassi, per nulla sarei soddisfatta: inferno mi sembrerebbe il paradiso se non possedessi il tuo bel viso”(alcune strofe tratte dalla Lode della visione di Cristo, di santa Camilla Battista da Varano).

Anche il Signore desidera ardentemente vedere il volto dell’amata, che spesso si nasconde come si nascosero Adamo ed Eva dopo aver peccato (Gn 3, 8-11). ”O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro” (Ct 2,14-15).

L’uomo ama tanto scattare fotografie o dei selfie, perché in tal modo restano impresse per sempre le sue emozioni provate dinanzi a delle immagini. Come sarebbe emozionante avere tra le mani una fotografia del Signore, oppure un selfie in cui compare il volto del Signore insieme al nostro! A qualcuno è accaduto!


Q uesta fotografia di Gesù è conosciuta in tutto il mondo, ma ben pochi conoscono il miracolo che l’ha generata. Nel 1978, alla NASA, un gruppo di scienziati appartenenti allo S.T.U.R.P. ( The Shroud of Turin Research Project) sottopose la Sacra Sindone a numerose analisi scientifiche. Una di queste era finalizzata alla ricostruzione del santo Volto di Gesù prima della sua passione e morte in croce. Tutti sanno che nella sacra Sindone il volto di Gesù ha gli occhi chiusi,ebbene, il fotografo ufficiale dello STURP, al “settimo” trattamento fotografico, vide il Volto di Gesù con gli occhi aperti! In seguito a questo straordinario miracolo, avvenuto in presenza di alcuni dei più grandi scienziati del mondo (quelli della NASA), se ne aggiunse un altro: il fotografo, da ateo che era, divenne credente! Quel fotografo della NASA si convertì non tanto per quel prodigio verificatosi sotto i suoi occhi, ma perché vide il suo volto riflesso in quello di Cristo.

Ogni cristiano, che abbia ricevuto la grazia di specchiarsi nello sguardo di Cristo, dovrebbe divenire un Apostolo del Suo Volto, guardando il suo prossimo con uno sguardo lucente simile a quello di Mosè quando scendeva dal monte (Es 34,29), o, per meglio dire, con lo stesso sguardo di Gesù. Apostolo del Santo Volto lo si diventa asciugando, come la Veronica, il volto di Gesù sofferente, riflesso in tante anime sfigurate dal peccato, e incoraggiare, tali anime, a sottoporsi ad un “lifting dell’anima” per ritrovare la perduta bellezza e giovinezza. Se un peccatore potesse vedere, solo per qualche attimo, come appare la sua anima, resterebbe inorridito come quando si assiste alla riesumazione di un cadavere! Apostolo del Santo Volto lo si diventa imitando santa Teresina del Bambino Gesù e del Volto santo, la quale, quando scoprì la bellezza del Volto di Gesù che traspariva nei tratti sfigurati dalla sua dolorosissima Passione, ne rimase folgorata ed estasiata.

 

Preghiera al Santo Volto di Santa Teresina di Gesù Bambino e del Santo Volto

O Gesù, che nella tua crudele passione divenisti “l’obbrobrio degli uomini e l’uomo dei dolori”, io venero il tuo Volto divino, sul quale splendevano un tempo la bellezza e la dolcezza della divinità e che ora è divenuto per me come il volto di un lebbroso. Ma io riconosco sotto quei tratti sfigurati il tuo infinito amore e mi consumo dal desiderio di amarti e di farti amare dagli uomini. La lacrime che sgorgano con tanta abbondanza dagli occhi tuoi mi appaiono come perle preziose, che mi è caro raccogliere, per riscattare, col loro infinito valore, le anime dei poveri peccatori. O Gesù, il cui volto adorabile rapisce il mio cuore, ti supplico d’imprimere in me la tua somiglianza divina e d’infiammarmi del tuo amore, affinché io possa giungere a contemplare in cielo il tuo volto glorioso”. Amen.


 

PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO

rivelate a suor Maria di san Pietro ( 1816-1848), suora carmelitana di Tours, in Francia.

 

Per l’offerta del mio Santo Volto all’Eterno Padre, nulla sarà rifiutato, otterrete la conversione di molti peccatori.

Con il mio Sacro Volto opererete prodigi, placherete l’ira di Dio e farete scendere la misericordia sui peccatori.

Tutti coloro che onoreranno il mio Volto in spirito di riparazione svolgeranno il compito della pia Veronica.

In base all’attenzione che avrete nel riparare il mio Sacro Volto, sfigurato dai bestemmiatori, allo stesso modo io avrò cura delle loro anime sfigurate dal peccato. Il mio Volto è il sigillo della Divinità che ha il pregio di riprodurre nelle anime l’immagine di Dio.

Tutti coloro che difenderanno con le parole, con le preghiere e con la scrittura la mia causa nell’Opera di Riparazione, in particolare i miei sacerdoti, li difenderò davanti al Padre mio, e darò doro il mio Regno.

Come in un regno tutto si acquista con una moneta sulla quale sia impressa l’effige del Re, così con la preziosa moneta della mia Santa Umanità, cioè col mio Volto adorabile, voi otterrete nel Regno dei Cieli quanto vi aggrada.

Coloro che sulla terra contempleranno le ferite del mio Volto lo ammireranno in Cielo radioso e pieno di gloria.

Essi riceveranno nelle loro anime un’irradiazione luminosa e costante della mia Divinità e, a somiglianza con il mio Volto, brilleranno di uno splendore particolare in Cielo.

Li difenderò, li proteggerò e assicurerò loro la perseveranza finale.

 

PREGHIERA PER OFFRIRE IL SACRO VOLTO DI GESÙ A DIO PADRE, PER PLACARE LA SUA GIUSTIZIA E FAR SCENDERE SU DI NOI LA SUA MISERICORDIA

Onnipotente ed Eterno Padre, poiché piacque al Nostro Divino Salvatore di rivelare all’umanità di oggi il potere che risiede nel Suo Sacro Volto, ora noi ci avvaliamo di questo tesoro per i nostri più grandi bisogni. Poiché il Salvatore stesso ha promesso che, offrendo a Te il Sacro Volto sfigurato nella Passione, noi possiamo ottenere la soluzione di tutti gli affari della nostra famiglia a che nulla ci sarà negato, ora noi veniamo davanti al tuo trono. Eterno Padre, distogli il tuo sguardo pieno d’ira dal nostro popolo peccatore il cui volto è diventato ripugnante ai Tuoi occhi.
Guarda invece al Volto del Tuo Diletto Figlio, perché questo è il Volto di Colui nel quale Ti sei compiaciuto. Ora noi Ti offriamo questo Suo Sacro Volto ricoperto di sangue, sudore, polvere, sputi e vergogna, in riparazione dei peggiori crimini della nostra epoca: l’ateismo, la bestemmia, la profanazione dei giorni di precetto…
Speriamo così di poter placare la Tua giusta ira provocata contro di noi. Il Misericordiosissimo Avvocato apra la Sua bocca per perorare la nostra causa: ascolta il Suo pianto, guarda le Sue lacrime, o Dio, e attraverso i meriti del Suo Santo Volto ascolta quando intercede per noi miseri peccatori.
Amen.

LITANIE DEL SACRO VOLTO DI GESÙ

Ti saluto, ti adoro e ti amo, o adorabile Volto del mio amato Gesù, nobile sigillo della Divinità, nuovamente oltraggiato dai blasfemi. Ti offro per mazzo del Cuore della tua S.S. Madre l’adorazione di tutti gli Angeli e i Santi, supplicandoti umilmente di riparare e rinnovare in me e in tutti gli uomini la Tua immagine sfigurata dal peccato.

O Volto adorabile che sei stato adorato con profondo rispetto da Maria e Giuseppe quando ti videro per la prima volta, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che rapisti di gioia nella grotta di Betlemme gli Angeli, i pastori e i Magi, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che hai trafitto con un dardo d’amore, nel Tempio, il santo vecchio Simeone e la profetessa Anna, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che hai riempito d’ammirazione i Dottori della legge quando sei entrato nel Tempio a dodici anni, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che brilli di una bellezza sempre antica e sempre nuova, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che sei il Capolavoro dello Spirito Santo, nel quale l’Eterno Padre si compiacque, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che sei lo specchio ineffabile delle perfezioni divine, abbi pietà di noi.

O adorabile Volto di Gesù che ti chinasti misericordiosamente sulla croce il giorno della Tua Passione per la salvezza del mondo, anche oggi, per pietà, chinati con misericordia verso di noi poveri peccatori. Posa su di noi il tuo sguardo pieno di compassione e donaci la Tua pace

O Volto adorabile che brillavi come il sole e radiavi di gloria sul monte Tabor, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che piangesti e ti affliggesti sulla tomba di Lazzaro, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che ti rattristasti nel vedere Gerusalemme e piangesti su quell’ingrata città, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che ti prostrasti nel Giardino degli Ulivi e ti copristi di confusione per i nostri peccati, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che fosti coperto di sudore e di sangue, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che fosti colpito da un vile servo, coperto da un velo di vergogna e profanato dalle mani sacrileghe dei tuoi nemici, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che con il tuo sguardo divino colpisti il cuore di Pietro con un dardo di dolore e di amore, abbi pietà di noi.

Abbi pietà di noi! Non disprezzare le nostre preghiere quando in mezzo alle nostre afflizioni invochiamo il Tuo Santo Nome e cerchiamo con amore e fiducia il Tuo adorabile Volto.

O Volto adorabile che fosti lavato e unto da Maria e dalle pie donne e poi coperto con un sudario, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che risplendevi di gloria e bellezza il giorno delle Risurrezione, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che ti nascondi nell’Eucaristia, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che alla fine dei tempi apparirai in cielo con grande potenza e maestà, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che farai tremare i peccatori, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che riempirai di gioia i giusti per l’eternità, abbi pietà di noi.

O Volto adorabile che meriti tutta la nostra riverenza, i nostri omaggi e la nostra adorazione, abbi pietà di noi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

Signore mostraci il Tuo Volto e saremo salvi.

AMDG et D.V.MARIAE