mercoledì 1 marzo 2023

Un giorno il Signore disse a Mosè:



 Esodo

6, 29 – 7, 25
La prima piaga d’Egitto
   Un giorno il Signore disse a Mosè: «Io sono il Signore! Riferisci al faraone, re d’Egitto, quanto io ti dico». Mosè disse alla presenza del Signore: «Ecco, ho la parola impacciata e come il faraone vorrà ascoltarmi?».
   Il Signore disse a Mosè: «Vedi, io ti ho posto a far le veci di Dio per il faraone: Aronne, tuo fratello, sarà il tuo profeta. Tu gli dirai quanto io ti ordinerò: Aronne, tuo fratello, parlerà al faraone perché lasci partire gli Israeliti dal suo paese. Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d’Egitto. Il faraone non vi ascolterà e io porrò la mano contro l’Egitto e farò così uscire dal paese d’Egitto le mie schiere, il mio popolo degli Israeliti, con l’intervento di grandi castighi. 
Allora gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando stenderò la mano contro l’Egitto e farò uscire di mezzo a loro gli Israeliti!».
   Mosè e Aronne eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato; operarono esattamente così. Mosè aveva ottant’anni e Aronne ottantatré, quando parlarono al faraone.
   Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: «Quando il faraone vi chiederà: Fate un prodigio a vostro sostegno! Tu dirai ad Aronne: Prendi il bastone e gettalo davanti al faraone e diventerà un serpente!». Mosè e Aronne vennero dunque dal faraone ed eseguirono quanto il Signore aveva loro comandato: Aronne gettò il bastone davanti al faraone e davanti ai suoi servi ed esso divenne un serpente. Allora il faraone convocò i sapienti e gli incantatori, e anche i maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Gettarono ciascuno il suo bastone e i bastoni divennero serpenti. Ma il bastone di Aronne inghiottì i loro bastoni. Però il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore.
   Il Signore disse a Mosè: «Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo. Va’ dal faraone al mattino quando uscirà verso le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in serpente. Gli riferirai: Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia partire il mio popolo, perché possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito. Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. I pesci che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli Egiziani non potranno più bere le acque del Nilo!». 
Il Signore disse a Mosè: «Comanda ad Aronne: Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte di acqua; diventino sangue e ci sia sangue in tutto il paese d’Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!».
   Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue. I pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non poterono più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese d’Egitto. 
Ma i maghi dell’Egitto, con le loro magie, operarono la stessa cosa. Il cuore del faraone si ostinò e non diede loro ascolto, secondo quanto aveva predetto il Signore. Il faraone voltò le spalle e rientrò nella sua casa e non tenne conto neppure di questo fatto. Tutti gli Egiziani scavarono allora nei dintorni del Nilo per attingervi acqua da bere, perché non potevano bere le acque del Nilo. Sette giorni trascorsero dopo che il Signore aveva colpito il Nilo.
RESPONSORIO                             Cfr. Ap 16, 4-5. 6. 7
R.
 L’angelo versò la sua coppa nei fiumi e diventarono
sangue. E diceva: Sei giusto, tu che sei e che eri,
tu, il Santo, poiché così hai giudicato. 
*
 Essi hanno
versato il sangue di santi e di profeti.

V.
 Udii una voce che veniva dall’altare e diceva: Sì, o
Signore, Dio onnipotente; veri e giusti sono i tuoi
giudizi!

R.
 Essi hanno versato il sangue di santi e di profeti.
AMDG et DVM

lunedì 27 febbraio 2023

Respice Nos!

 MALA TEMPORA?

O R E M U S !

 


“SALUS NOSTRA
IN MANU TUA EST
O MARIA!

RESPICE NOS TAMTUM
ET LAETI SERVIEMUS

REGI DOMINO”

sabato 25 febbraio 2023

Miei amati popoli... ora svegliatevi dal sonno e venite a Me

 

Messaggi in italiano - El Discipulo - 2a parte - Miei amati popoli... ora svegliatevi dal sonno e venite a Me


Maria Santissima Nostra Signora di Guadalupe La Perfetta
9-12 dicembre 1531 - Città del Messico


Prestate estrema attenzione a  ciascuna delle parole che vi trasmetto in questo messaggio ...
Messaggio della Santissima Vergine Maria, ricevuto da Discipulo –

25 luglio – ore 11


Amati, piccoli figli Miei, Sono la vostra Signora della Consolazione e del Buon Cammino, Madre e Signora di tutti i popoli e nazioni.



Oggi voglio parlarvi figli Miei, del grandissimo valore spirituale, che racchiude in sé il Sacramento della riconciliazione o penitenza.


Quante negligenze, dimenticanze, mancanze di rispetto verso Dio, alla Sua Parola, alla carità nei confronti del prossimo, quanti peccati di pensiero, di parole, opere ed omissioni vengono omessi durante la celebrazione del Sacramento della penitenza o riconciliazione con Dio.


Dovete comprendere Miei piccoli figli, che non si tratta della riconciliazione con un essere umano, né per mezzo di un essere umano.




È la riconciliazione con Dio Padre, per mezzo del Figlio, che perdona dalla persona del sacerdote, del ministro consacrato, che è l’unico al quale si può confessare e che può perdonare i peccati. Lui ha ricevuto questa autorità e nello svolgimento delle sue funzioni di ministro ordinario della penitenza, la riconciliazione, il sacerdote deve essere puro nelle sue azioni e nelle sue parole.



​Deve essere un uomo di molta preghiera e di profonda conoscenza delle cose spirituali, pertanto deve istruirsi constantemente in queste cose, non solamente attraverso i messaggi che Io trasmetto in tutto il mondo tramite i Miei messaggeri, ma deve anche sapere tutto quello che può riguardo a questi messaggi e documentarsi sul tema con la vita dei santi, con gli antichi libri, i libri che nei tempi passati rappresentavano una forza e una benedizione spirituale per l’umanità e che ora sono relegati nelle biblioteche, nei depositi di libri dove vengono consevati, ma le cui pagine non vengono mai sfogliate per attingervi l’elisir delle cose sacre e di quello che è spirituale.




​L’essenza stessa del Sacramento della penitenza e della riconciliazione, risiede nel fatto che il penitente ha riconosciuto i suoi errori e chiede umilmente perdono a Dio e Dio lo perdona in quel momento, ma il peccato che non viene confessato in questa vita non sarà perdonato.




Voi cari figli, non vi potete confessare direttamente con Dio, dovete ricorrere al ministero della Chiesa. Questo ministero si manterrà nei secoli dei secoli, perché è per purificare il peccato e per liberare dalla condanna nei fuochi eterni.

Io Sono la vostra Signora del Buon Cammino, Io sono la vostra Signora del Pozzo, Madre e Signora, Consolatrice e Riconciliatrice di tutti i popoli e nazioni.

Piccoli Miei, dovete compredere che questo sacramento deve aver luogo, deve compiersi con la più pura sincerità di cuore.  



Occultare un peccato in confessione, per quanto minimo possa essere da considerare che non abbia nessuna importanza come ne hanno i peccati gravi, è un errore gravissimo che quando i Miei figli vanno a ricevere il successivo Sacramento, che è l’Eucaristia, l’alimento dell’anima per eccellenza, non saranno in grado di ricevere l’alimento per l’anima, non ci sarà alcun effetto e l’essenza della materia non sarà attiva, resterà  senza creare risultati nell’anima, nel più profondo dell’essere umano, che è dove si realizza la verità, la forza ed il potere di questi due sacramenti.




Per questo i Miei figli, ogni volta che vanno a confessarsi, non lo facciano di corsa.  


​Il vostro esame di coscienza deve essere rigoroso, perché molti dei Miei figli non sanno più discernere quello che è buono da quello che è cattivo, quello che bisogna confessare e quello che non bisogna confessare e quindi vanno a ricevere il Sacro Corpo di Mio Figlio, perciò chiedo:



che beneficio spirituale, che vantaggio, che forza di volontà ottenete per vincere il peccato, se state facendo di un così grande Sacramento solamente uno spazio per sentirvi bene con voi stessi?


Non è così, piccoli figli!​



Questo sacramento si realizza in grande bellezza e maestà, perché ha il potere di rompere le catene dei legami del peccato e la discendenza del peccato trasmessa dalla stirpe.


Ha la facoltà di liberare dalle catene di oppressione degli inganni del nemico e rende la vostra anima più vigile per poter discernere quando il nemico vuole togliervi la pace e l’umiltà dei cuori, infondendovi la superbia, la ribellione e la mancanza di rispetto.




​Per questo, tanto il penitente, come il consacrato, devono condurre una vita pura davanti a Dio Padre, senza macchia, senza nessuna pretesa, dando buona testimonianza di una vita di preghiera, di conoscenza, affinchè questo Sacramento che vi è stato dato per mano degli Angeli e per istituzione stessa del vostro Signore Gesù Cristo, il Mio figlio Amato, possa essere svolto perfettamente.




​Io Sono la vostra Signora del Pozzo, Avvocata dei poveri, degli umili, Riconciliatrice dei popoli e delle nazioni ed Io proseguo in questa seconda parte di questo messaggio che deve essere fatto conoscere URGENTEMENTE in tutto il mondo, secondo i mezzi che sono a vostra disposizione e secondo la conoscenza delle persone che riusciranno a leggerlo o ad ascoltarlo.




Io, che Sono vostra Madre, chiedo principalmente ai Miei figli sacerdoti che facciano un profondo esame di coscienza e che non si mettano più nel confessionario in quel modo, nient’altro.




Quando praticate e vi accingete ad amministrare questo sacramento della riconciliazione, della confessione, indossate gli ornamenti sacri. Non vestitevi come civili, perché è un Sacramento Santo. Non ascoltate le confessioni di fronte, ma di lato, con l’udito.  


Il penitente chiuderà gli occhi in umiliazione davanti a Dio e al sacerdote; il ministro consacrato starà attento alla confessione dei peccati, per impartire la benedizione, non prima di aver dato la penitenza al penitente, perché possa suffragare i suoi peccati in questa vita e non soffra quello che deve soffrire in purgatorio per i peccati.



Seconda parte del messaggio della Nostra Signora del Pozzo.


Sette giorni dopo dopo essere passati dalla grande eclisse della luna rossa, (27 luglio 2018), la terra sarà magnetizzata e calamitata, vale a dire che avrà su di sé una forza d’attrazione e ci sarà un insolito movimento dell’asse terrestre e delle fasce che agiscono su di essa come cinturoni.  




Pertanto ci saranno degli eventi molto forti, nelle aree dove c’è molta attività vulcanica e una riconcentrazione della forza tettonica delle placche, che non potranno più sostenere il peso che queste forze vi scaricheranno, forze che causeranno grandi ​scompensi, non solamente in campo di catastrofi naturali, ma anche sulla sopravvivenza degli animali, soprattutto degli uccelli, che sono i più sensibili, quando succede un evento di ordine naturale.




Otto giorni dopo che questo evento della luna rossa dell’eclisse lunare avrà avuto luogo​, la Madonna dice di cercare di non viaggiare se non necessario e che nel momento in cui avverrà l’eclisse, dobbiamo pregare almeno per 1 ora, per chiedere perdono a Dio dei nostri peccati, perché questi porteranno gravi conseguenze alle madri che sono in gestazione dal quarto al sesto mese di gravidanza.



Si risveglieranno parassiti che dormono sotto terra, in fosse profonde più di 500 metri.


Questo comincerà ad accadere, quando gli uccelli si ritireranno dal mare e in alcuni luoghi, le onde si riverseranno sulle spiagge più visitate e turistiche di maggior richiamo, con più attrattive, dove c'è più peccato e non c'è pentimento nè preghiera.


Quei luoghi non sopravviveranno a tutte queste cose.




Ci saranno grandi cambiamenti nella Chiesa, dice nostra Madre… (non riesco a capire perfettamente le Sue Parole, in questo momento sono in una locuzione interiore, cerco di capire le Sue Parole, perché non La vedo più, ma Lei continua a parlare​) e dice… voi cari figli dovete conservare una vita piena di purezza nelle vostre conversazioni.




Quando vi giunge un pensiero impuro, in modo imprevisto, senza preavviso, vi proteggerete affidandolo al Cuore del Mio Divin Figlio e coprendolo con il Prezioso Sangue di vostro Signore Gesù Cristo.


​In questo modo potete fermare anche gli attacchi dei fattucchieri, degli stregoni, dei massoni, della forza della mente dell’anticristo.



È il momento di rivedere quello che avete in ogni luogo, in ogni comunità, in ogni gruppo, quello che avete per sopravvivere nei tempi finali!

Perché a partire dalla luna rossa della grande eclisse, la luna rossa di sangue che annunciò il profeta Gioele, comincerà il silenzio di Mio Padre, vostro Padre e di conseguenza il silenzio dei profeti.



Quelli che ora parleranno nel mondo saranno i falsi profeti che hanno lo spirito del diavolo e dell’errore per confondere molti.




Se i sacerdoti ed i religiosi non pregano, molti di loro saranno confusi, perché crederanno, crederanno veramente che tutto quello che si sta dicendo, che tutto quello che si sta promuovendo, sia una cosa buona.




Non tutto è buono cari figli, c’è malvagità nel mondo e c’è la zizzania che il nemico ha seminato. Lui sa che la sua sconfitta è vicina, lui sa che la sua forza non prevarrà contro quei Miei figli che dedicano il tempo ad alzare in alto la Corona del Rosario. Io vi ho visto! Io li ho visti con i Miei Occhi, quando alzano il Rosario con le braccia tese a formare una croce!


Assomigliano a Mio Figlio Gesù Crocifisso, e con questo, con questo sacrificio, stanno offrendo il loro cuore, che questa Madre considera un cuore molto amato, quindi vostra Madre lo prende, lo custodisce​ e lo protegge, come il cuore di un bambino che appena incomincia a battere, che incomincia a palpitare e a sentire la forza dei sentimenti e delle emozioni.



Io Sono vostra Madre della Consolazione, Signora del Buon Cammino, Avvocata dei poveri e degli indifesi.



Prestate estrema attenzione a  ciascuna delle parole che vi trasmetto in questo messaggio per tutta l'umanità, perché l'eclissi della luna rossa è l'inizio di ciò che il profeta Gioele ha detto nella Sacra Scrittura: che il Giorno di Giustizia e il giorno del Signore è vicino.




​Quindi non rimanete nell’ignoranza, perché questa è l’arma!


Quando voi rimanete in silenzio e non lo dite ai vostri familiari e a quelli che vi stanno vicino, quando non parlate della verità, quando nella vostra vita non vivete secondo la verità, allora non siete sinceri seguaci del Signore che vi ama e vi benedice oggi con la benedizione di San Giuseppe e del Bambino Gesù. Che la pace sia con voi.



Amen, amen, amen.



Ave Maria Purissima concepita senza peccato


Ave Maria Purissima concepita senza peccato


Ave Maria Purissima concepita senza peccato
  

AMDG et DVM

Sulla Santa Messa...

 SUPRA MISSAM

et Confessionem

NOTA: SI LEGGA FINO IN FONDO PER NON ESSERE INGANNATI COME SPESSO SUCCEDE LEGGENDO LA summa...

tratto da:  Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino
Parte III – Argomento 82 - Articolo 9

Se sia lecito ricevere la comunione da sacerdoti eretici,
scomunicati o peccatori, e ascoltare la loro messa

Pare che si possa lecitamente ricevere la comunione da sacerdoti eretici,
scomunicati o peccatori, e ascoltare la loro messa. Infatti:

1. « Nessuno », scrive S. Agostino [Contra Petil. 3, 9], «rifugga dai sacramenti di Dio,
né in un ministro buono, né in uno cattivo». Ora i sacerdoti, anche se sono peccatori,
eretici o scismatici, compiono un vero sacramento.
Quindi non si deve evitare di ricevere la comunione da loro, né di ascoltare la loro messa.

2. Il corpo vero di Cristo è figurativo del suo corpo mistico, come si è visto sopra
[q. 67, a. 2; q. 73, a. 1, ob. 2]. Ora, i suddetti sacerdoti consacrano il vero corpo di Cristo.
Quindi quelli che appartengono al corpo mistico possono partecipare al loro sacrificio.

3. Molti peccati sono più gravi della fornicazione.
Ma non è proibito ascoltare la messa di sacerdoti colpevoli di altri peccati.
Quindi non deve essere proibito nemmeno di ascoltare la messa di sacerdoti fornicatori.

In contrario:
Un canone [Decr. di Graz. 1, 32, 1, 1, 71] stabilisce:
« Nessuno ascolti la messa di un sacerdote che risulti con certezza colpevole
di concubinato ». - E S. Gregorio [Dial. 3, 31] riferisce che « un perfido genitore
mandò a un suo figlio un vescovo ariano, perché dalle sue mani sacrileghe
egli ricevesse la comunione eucaristica; ma il figlio, fedele a Dio,
quando gli si presentò il vescovo ariano lo rimproverò come doveva ».

Dimostrazione:
I sacerdoti che siano eretici, scismatici o scomunicati,
o anche peccatori, sebbene abbiano il potere di consacrare l‘Eucaristia,
come si è detto sopra [a. 5, ad 1; a. 7], tuttavia non esercitano tale potere lecitamente,
bensì peccano esercitandolo.  Ora, chiunque comunica con un altro nel peccato
ne viene a condividere la colpa, per cui S. Giovanni [2 Gv 11] parlando dell‘eretico
afferma: « Chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse ».

Quindi non è lecito ricevere la comunione dai suddetti sacerdoti,
né ascoltare la loro messa. Tra queste categorie però c‘è qualche differenza.
Infatti gli eretici, gli scismatici e gli scomunicati vengono privati dell‘esercizio dei loro poteri
da una sentenza della Chiesa, per cui pecca chiunque ascolti la loro messa
o riceva da essi i sacramenti.

Invece non tutti i peccatori vengono privati dell‘esercizio dei loro poteri
da una sentenza della Chiesa. Sebbene dunque siano sospesi per sentenza divina
di fronte alla propria coscienza, tuttavia non lo sono per sentenza ecclesiastica 
di fronte agli altri. 

Perciò fino alla sentenza della Chiesa è lecito ricevere la comunione da essi
e ascoltare la loro messa.

Per cui S. Agostino [Glossa P. Lomb.] così commenta l‘espressione di S. Paolo [1 Cor 5, 11]:

« Con questi tali non dovete neppure mangiare insieme »:
Così dicendo egli proibiva che un uomo fosse giudicato da un altro uomo
per un semplice sospetto, o per un‘indebita usurpazione di giudizio,
volendo piuttosto [che fosse giudicato] in base alla legge di Dio,
secondo la disciplina della Chiesa: o mediante la confessione spontanea,
oppure mediante l‘accusa e la discussione ».

Analisi delle obiezioni:
1. Rifuggendo dall‘ascoltare la messa di tali sacerdoti,
o dal ricevere la comunione dalle loro mani, non rifuggiamo dai sacramenti di Dio,
ma piuttosto li rispettiamo: per cui l‘ostia consacrata da tali sacerdoti
deve essere adorata, e se viene conservata può essere lecitamente
consumata da un sacerdote legittimo.
Rifuggiamo però dalla colpa di chi esercita indegnamente il ministero.

2. L‘unità del corpo mistico è frutto della ricezione del vero corpo di Cristo.
Ma quelli che lo ricevono o lo amministrano indegnamente perdono tale frutto,
come si è detto sopra [a. 7; q. 80, a. 4]. Perciò quanti sono nell‘unità della Chiesa
non devono ricevere il sacramento da questi ministri.

3. Sebbene la fornicazione non sia più grave di altri peccati,
tuttavia gli uomini sono ad essa maggiormente proclivi, per la concupiscenza della carne.
Per questo la Chiesa proibisce in modo particolare tale peccato ai sacerdoti,
vietando di ascoltare la messa di un sacerdote concubinario. -
Ma ciò va inteso del concubinario riconosciuto come tale,
o « per una sentenza » di regolare condanna,
o « in seguito a una confessione resa in giudizio »,
oppure « quando il peccato non può essere celato in alcun modo ».

Fonte: http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/1225-1274,_Thomas_Aquinas,_Summa_Theologiae_(p_Centi_Curante),_IT.pdf



⏩ sulla Confessione
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Nemmeno se un Sacerdote fosse *in peccato mortale* il Sacramento viene inficiato.
L'importante è che sia un Sacerdote regolarmente ordinato.

Il Sacerdote che amministra IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
( cioè la Confessione )  non lo fa in veste personale, ma rappresenta Gesù Stesso,
il Quale, per il tramite di un suo ministro (regolarmente ordinato ovviamente
da un Vescovo Valido regolarmente ordinato/nominato da Giovanni Paolo II° da Papa Benedetto XVI),
concede sia la remissione dei peccati, anche detta assoluzione, dal latino Ab (da) solvere
(rendere libero), che la necessaria riparazione.

Si suggerisce di vedere anche il Catechismo della Chiesa Cattolica:

PARTE SECONDA - LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO
---
Sezione seconda - « i sette sacramenti della chiesa »
---
Capitolo secondo - I Sacramenti di Guarigione
---

Articolo 4 

IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
https://www.vatican.va/archive/catechism_it/p2s2c2a4_it.htm

[...] 

VI. Il sacramento della Penitenza e della Riconciliazione

1440
Il peccato è anzitutto offesa a Dio, rottura della comunione con lui.
Nello stesso tempo esso attenta alla comunione con la Chiesa. 
Per questo motivo la conversione arreca ad un tempo il perdono di Dio
e la riconciliazione con la Chiesa, ciò che il sacramento della Penitenza
e della Riconciliazione esprime e realizza liturgicamente.

Dio solo perdona il peccato

1441
Dio solo perdona i peccati. Poiché Gesù è il Figlio di Dio,
egli dice di se stesso: « Il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra
di rimettere i peccati » (Mc 2,10) ed esercita questo potere divino: 
« Ti sono rimessi i tuoi peccati! » (Mc 2,5).
Ancor di più:  in virtù della sua autorità divina dona tale potere
agli uomini affinché lo esercitino nel suo nome.

1442
Cristo ha voluto che la sua Chiesa sia tutta intera, nella sua preghiera,
nella sua vita e nelle sue attività, il segno e lo strumento del perdono
e della riconciliazione che egli ci ha acquistato a prezzo del suo sangue. 
Ha tuttavia affidato l'esercizio del potere di assolvere i peccati al ministero apostolico.
A questo è affidato il « ministero della riconciliazione »
(2 Cor 5,18). L'Apostolo è inviato « nel nome di Cristo », ed è Dio stesso che,
per mezzo di lui, esorta e supplica: « Lasciatevi riconciliare con Dio » (2 Cor 5,20).
[...] 

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Dio Si mostra con la Pazienza e con la Misericordia.
Quindi uomo... non sfidare più il tuo Dio.
Torna piccolo bimbo fiducioso
e rimettiti nelle Sue Amorevoli Mani dicendo...
« O Padre Mio... o Padre Buono... Ti chiedo perdono. »
Ecco C...
ed Io Gesù che dalla Trinità ti parlo
desidero dire a tutti i Miei figli e fratelli
che donerò Grazie speciali
a chi nel Sacramento della Riconciliazione Mi invocherà in tal modo.
Gesù a C. - 13 dicembre 2004 - 12.20 


⏩  in Sintesi

( Rileggere le Rivelazioni date da Gesù a C. 
Libri mensili 4-2017, 6-2018, 1-2021, 12-2022, 2-2023, 3-2023)
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▶ ▷ Il precetto festivo deve essere rispettato sotto pena di peccato mortale. 

▶ ▷ La messa per radio o TV, non sostituisce in nessun modo quella in presenza, anche se celebrata in latino.

▶ ▷ Se un vescovo è stato nominato da Bergoglio non è vescovo valido.

▶ ▷ Se un vescovo è stato nominato a suo tempo, da Papa Giovanni Paolo II
oppure da Papa Benedetto XVI è un Vescovo valido.

▶ ▷ Se un vescovo invalido ordina un sacerdote, questi è sacerdote invalido

▶ ▷ Se un sacerdote invalido amministra i Sacramenti,
questi Sacramenti non sono validi; quindi la Santa Messa, la Confessione,
la Cresima, il Battesimo, il Matrimonio e gli altri Sacramenti non sono validi.

▶ ▷ Se un Sacerdote valido celebra la Santa Messa invocando la RUGIADA
invece dello Spirito Santo che È Dio ( questa parte liturgica della Santa Messa
si chiama Epiclesi ) la Consacrazione dell'Ostia non avviene e Gesù non vi è Presente,
quindi la messa non è valida – è bene tuttavia fare la Comunione spirituale
( esattamente come dopo il Santo Rosario in casa ) e di adoperarsi subito
per cercare e trovare una Messa valida.
È inutile tornare a messa con questo sacerdote, ma il precetto festivo
deve essere rispettato per non commettere peccato mortale.

▶ ▷ Se un Sacerdote valido celebra la Santa Messa senza invocare la RUGIADA
ma si pone in comunione con Bergoglio, è ipso facto scomunicato,
ma la Messa è comunque valida ( ripetiamo: senza la RUGIADA ) e in questo caso,
all’UNA CUM, si suggerisce di mettersi in comunione con l’ordinario del luogo,
ossia il proprio Vescovo, che ovviamente deve essere un Vescovo valido.

▶ ▷ Se un Sacerdote valido, è notorio che all’UNA CUM
si pone sempre in comunione con Bergoglio, sia che invochi la RUGIADA nella Messa
o che non la invochi, durante la Confessione amministra il Sacramento non in veste personale,
ma rappresenta Gesù Stesso, quindi la Confessione è valida.
http://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/1225-1274,_Thomas_Aquinas,_Summa_Theologiae_(p_Centi_Curante),_IT.pdf

AMDG et DVM

martedì 21 febbraio 2023

Revelatio!

   Sabato santo   

   Mentre il “Gloria” canta nelle chiese…
   Una delle cose che più mi porta a riflettere sulla dottrina di misericordia del mio Gesù è l’episodio che si legge[5] nel vangelo di S. Giovanni: “Maria piangente se ne stava fuori presso il sepolcro… si voltò indietro e vide ritto in piedi Gesù… E Gesù le disse: ‘Maria!’… ”. Non contento ancora di avere amato tanto i peccatori fino al punto di dare la sua vita per loro, Gesù riserba la sua prima manifestazione, dopo la Passione, ad una peccatrice convertita.
   Non è sicuro che Gesù si fosse già presentato a sua Madre. Il cuore ci induce a crederlo[6], ma nessuno dei 4 evangelisti lo dice. Di sicuro invece è questo apparire a Maria di Magdala. A lei, che impersonifica la sterminata coorte dei redenti dall’amore di Cristo, Egli appare per la prima volta e si manifesta nella sua seconda veste di Dio-Uomo in eterno. Prima era l’Uomo in cui si celava un Dio. Avanti ancora, nei tempi dell’attesa, il Verbo era solo Dio. Ora è il Dio-Uomo che porta nei cieli la nostra carne mortale. E questo capolavoro di divinità, per cui la carne nata da donna diviene immortale e eterna, si svela ad una creatura che fu peccatrice… Non solo: ma a lei, proprio a lei, affida il messaggio per i suoi stessi apostoli: “Va’ dai miei fratelli e di’ loro che salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Prima ancora che al Padre, a Maria la peccatrice!
   Che fiume di fiducia si riversa in me considerando questo! Come, come dovrebbe esser detto, ridetto, continuamente detto alle povere anime titubanti e vergognose, perché sanno d’aver peccato, che Gesù le ama tanto da anteporle al Padre e alla Madre sua. Perché penso che se non era ancora salito al Padre, in quella prima ora di risurrezione non si era mostrato neanche alla Madre. In fondo è una necessità di amorosa giustizia. Gesù è venuto per i peccatori. Dunque la primizia della sua resurrezione vada a colei che è la capostipite dei peccatori redenti.
   “Ai miei fratelli - al Padre mio e vostro - Dio mio e vostro”. Suonano come altrettante gioconde campane, queste parole al mio cuore. Fratelli i discepoli, fratelli noi che da loro discendiamo. Se ancora un dubbio ci rimane, ecco che cade come la pietra del sepolcro, scrollata da questo turbine d’amore, e la fiducia sorge nei cuori i più imprigionati e oppressi dal ricordo dei loro errori e dalla riflessione dell’immensa distanza che separa noi: polvere, da Dio. Gesù lo dice: siamo fratelli, abbiamo un unico Padre e un unico Dio con Cristo.
   Oh! Egli ci afferra con le sue mani trafitte - è il primo gesto che fa dopo la sua morte - e ci lancia sul cuore di Dio, nei cieli non più chiusi ma aperti dall’amore, perché là si pianga le dolci lacrime della ripacificazione col Padre nostro.
   Alleluia! Gloria a Te, Maestro e Dio, che ci salvi col tuo dolore e ci dai per via di salute l’Amore!