"Dignare me laudare Te Virgo sacrata. Da mihi virtutem contra hostes tuos". "Corda Iésu et Marìae Sacratìssima: Nos benedìcant et custòdiant".
domenica 11 settembre 2022
L'ACQUA MIRACOLOSA
Nel 1965, la Madonna anuncio’ che in questo luogo, il piccolo giardino di Paradiso, uscirà una sorgente che purificherà l’anima e il corpo, e in seguito, nel 1966, chiese di scavare un pozzo vicino al pero. San Michele Arcangelo lancio’ la sua spada luminosa in terra per indicare il posto. L’ingeniere incaricato dei lavori consulto’ Padre Pio a San Giovanno Rotondo.
« QUESTO È IL POZZO DOVE MI PRESENTO PER DARE LA LUCE AL MONDO E PER GUARIRE L’ANIMA E IL CORPO DI TANTE PERSONE.»
« LA MADONNA DICE CHE VERRA’ CON UN GRANDE TRIONFO, UNA GRANDE GRAZIA QUA VERRA’, UNA GRANDE FONTE DI GRAZIA, DI ACQUA VIVA PER PURIFICARE L’ANIMA E IL CORPO. »
« VENITE A PRENDERE MOLTA ACQUA, FIGLIUOLI, QUEST’ ACQUA SARÀ QUELLA CHE VI SALVERÀ LA SALUTE DELL’ANIMA E DEL CORPO E VI RINFORZERÀ DI PIÙ NELLA FEDE PER COMBATTERE E VINCERE. »
« FIGLIULI MIEI, BEVETE DI QUEST’ACQUA: ESSA VI PURIFICHERÀ L’ANIMA E IL CORPO. BEVETE, NON VI STANCATE,BEVETE SPESSO VENITE A QUESTA FONTE: IO RISANERÒ TANTE E TANTE ANIME E DARÒ LUCE, FEDE NEI CUORI. »
« QUEST’ACQUA È UNA GRANDE FONTE DI GRAZIE PER LE ANIME.RISANERÀ L’ANIMA E IL CORPO. TUTTI GLI OSSESSI GUARIRANNO QUI ALLA SUA PRESENZA (QUELLA DELLA MADONNA) CON TANTI SACERDOTI.»
sabato 10 settembre 2022
UN GRANDISSIMO DONO
« I fazzoletti benedetti »
I fazzoletti benedetti sono un grandissimo dono che ci ha fatto la Madonna Miracolosa delle Rose a San Damiano. Ogni primo venerdì del mese e anche a ogni grande festa mariana, questi fazzoletti di stoffa bianca sono presentati alla Santissima Vergine Maria che li benedice all’ora della benedizione, nel piccolo giardino di Paradiso.
San Michele annuncia che domani mattina, o questa sera, è necessario preparare tutti i fazzoletti intorno al recinto, lungo il sentiero nel campo. Domani, la Mamma Celeste farà la processione con tutta la corte celeste.
È Gesù che benedirà i fazzoletti. La Mamma Celeste li coprirà tutti con il suo mantello perché Ella avrà un lungo, lungo mantello che passerà su tutti i fazzoletti bianchi.
Restate uniti nella preghiera, nel silenzio, nella preparazione.
7.12.1968
«FIGLI MIEI, I FAZZOLETTI!
È UN GRANDE DONO CHE IO VI HO FATTO,
TANTO GRANDE, TANTO GRANDE!»
Messaggio del 10.12.1968
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« DARETE QUESTI PICCOLI FAZZOLETTI A TANTE ANIME MALATE: ASCIUGHERANNO LE LORO LACRIME. QUESTI FAZZOLETTI RICEVERANNO DA ME UN GRANDE DONO. COLORO CHE CON ESSI SI ASCIUGHERANNO GLI OCCHI AVRANNO LA LUCE DEL CIELO, COMPRENDERANNO CHE GESÙ LI CHIAMA, COMPRENDERANNO CHE DEVONO PREPARARSI A FARE PENITENZA E A CHIEDERE PERDONO PER ARRIVARE IN CIELO FELICI E CONTENTI.
È UN GRANDE DONO CHE IO VI FACCIO, FIGLI MIEI, UN GRANDE DONO CHE L’ETERNO PADRE MI HA FATTO PER SALVARE I MIEI FIGLI. DITELO A TUTTI, CHE TUTTI POSSANO VENIRE QUI, CHE TUTTI POSSANO VENIRE AD AMARMI E A RICEVERE LE GRAZIE PER QUESTA VITA E PER GIUNGERE IN CIELO.»
Messaggio del 11.11.1968
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Innumerevoli testimonianze parlano di grazie del corpo e spirituali ottenute con l’imposizione o la donazione di un fazzoletto; miglioramenti o guarigioni fisiche, pace interiore, conversioni di miscredenti o di ammalati gravi, sull’orlo della morte, angosciati, ribelli, che rifiutano ogni aiuto spirituale. Tre punti vanno notati: la repentinità del cambiamento, la pace e la gioia che ne seguono, l’ignoranza di dove siano i beneficiari originari, della natura e della provenienza del fazzoletto.
Mamma Rosa racomandava di portarne sempre uno adosso e di darle agli ammalati. Spiegava: « I fazzoletti devono essere portati sempre con sé. Se siete turbati, messi a dura prova, se siete nelle lacrime e nella confusione, allora copritevi il viso con il fazzoletto e segnatevi con il segno della croce. Ugualmente, in caso di calamità naturali – cicloni, flagelli – si passi sul viso il fazzoletto per avere la luce della Fede. Anche per la conversione dei peccatori: quando metteranno il fazzoletto sugli occhi, siano essi malati oppure no, avranno la luce della Fede.»
I fazzoletti possono essere lavati, ma non possono essere nè tagliati nè stirati.
Fermatevi! Io vi dò tre giorni per riflettere.
*
La
Pace del Signore
sia
su ognuno di voi
*******
24 maggio 2008
GESÙ: Essi
camminavano... da quando? Nessuno sapeva da quanto tempo! Ma non li si vedeva
affaticati, non sembravano stanchi. Essi cantavano, ridevano, la Gioia e la
Pace di Dio erano con tutti quei piccoli figli, dei quali i più anziani, non
sembravamo avere superato l’età di quindici anni. Erano belli, della bellezza
dell’Innocenza. Venivano da tutti gli angoli del mondo, e a misura della loro
marcia, si raggiungevano gli uni agli altri.
Attingevano questa forza
nell'aria, e quell'aria era realmente la loro sola forza, il loro unico
alimento. Non avevano nessun bagaglio e non si preoccupavano di nulla. L'aria
li guidava. Ma che cos'era quel vento leggero, quella dolce brezza che li
avvolgeva?
Era quella brezza che li
aveva messi in marcia. A un dato momento, dopo che ogni gruppo era stato
chiamato, i suoi componenti erano usciti dalle loro case e si erano riuniti per
formare ognuno il proprio gruppo. Poi, i gruppi si riunivano, si
confondevano e avanzavano per unirsi ad altri gruppi che arrivavano tutti
seguendo lo stesso percorso.
E quando alcuni adulti li
fermavano per chiedere loro: «Da dove venite? e dove andate?», la risposta era
data da tutti ad una sola voce:
«Diventate
come bambini e seguiteci! »
Allora lo Spirito Santo,
quella brezza che li guidava, li alimentava e che era la loro Forza, si mise a
invitare gli altri, gli adulti, che essendo pronti a
seguirli, seguivano quella
marcia.
Ogni adulto si
vide allora come era, e avanzava verso quei bambini che continuavano,
felici, la loro marcia.
Non tutti erano pronti, e
alcuni brontolavano, non volevano lasciare la loro casa, i loro beni, e
temevano di affrontare quella marcia così faticosa. Allora il vento
leggero, la brezza divenne una Voce:
«Io
sono lo Spirito di Dio. Io sono Dio, l'Unico e Vero.
Nessuno potrà
seguire questa marcia di Liberazione, se un altro interesse diverso
da ME,
il
Dio Eterno, Giusto e Misericordioso, abita il vostro spirito.
La
vostra Liberazione dalla schiavitù del peccato, è la vostra
scelta.
Fermatevi! Io
vi dò tre giorni per
riflettere.»
Durante quei tre giorni,
essi si videro in una profonda oscurità. Il buio li circondava, il loro spirito
era come una caverna nera, profonda, dove non passavano che delle false
speranze. Niente luce, niente vita! A tastoni, brancolando, cercavano l'uscita,
la porta della loro casa. Ahimè! l'oscurità era generale, ed essi videro in
lontananza solo quella Luce che si allontanava per sempre.
Allora alcuni si
svegliarono da quel sonno di morte, e si misero a gridare: «Aspettate!
Aspettateci !» Dal fondo del cuore, il loro risveglio fu
brutale. Videro passare davanti ai loro occhi tutte le loro mancanze d’Amore!
La loro negligenza apparve per prima davanti ai loro occhi. Ebbero paura e si
videro abbandonati.
A quel punto, come
avvenne con Giona dopo la sua cattiva decisione, Dio li trasse fuori da quel
rifugio così malvagio. Ed essi dovettero percorrere il cammino che li separava
dai primi, affrontando prove durissime, che aumentavano a misura della loro
lentezza a scegliere di seguire Colui che È la Via, la Verità e la Vita. Nella
Sua Santa Misericordia, Dio li conduceva e poterono raggiungere i primi.
Allora, a contatto di quella prima Purificazione, furono presi da una tale
gioia che si misero a dire al Signore:
«Non
abbandonare, Signore Dio, quelli che sono rimasti ancora dietro di noi!
Essi
non sanno quello che fanno! »
Queste Parole, le stesse
che GESÙ aveva rivolto al
Padre Suo, toccarono il cuore pieno d'Amore del Nostro Cristo GESÙ,
Benedetto tra tutti gli uomini e i Santi del Paradiso. E lì, in quel momento,
ci fu per tutti gli uomini della Terra, un risveglio, una
metamorfosi, della Grandezza di Dio, l'Eterno ed Unico Dio del Cielo e
della Terra:
tutti
gli uomini, di tutte le razze, si unirono fra di loro e a Dio,
per
vivere la seconda esperienza che la Terra aspetta.
Tutti
divennero UNO, come il Padre e
il Figlio sono UNO,
uniti
allo Spirito Santo che ne testimonia tutta l'Eternità.
La Terra si unì al Cielo e
si ebbe allora il Regno di Dio sulla Terra, perché la Nuova
Gerusalemme discese dal Cielo, e tutti andarono all'Incontro di Dio Tre volte
Santo che venne ad abitare con tutti i Suoi figli del Cielo e della Terra, i
Viventi del Cielo e della Terra.
La Famiglia di Dio fu in
quel momento eterna, con il Suo Dio Unico e Vero. Non ci furono
più lotte, non ci fu più morte, perché Dio era UNO in tutti.
Parola
del Signore per “prossimamente”.
Figlia
Mia, Io ti benedico per averMi donato tanto Amore e tanta Gioia.
Il
tuo GESÙ d'Amore.
Tu puoi benedire i tuoi
fratelli nel Mio Nome, te lo permetto, perché sei sincera. Non aver più paura,
Io sarò sempre con te, così come tua Madre Maria e tutti i tuoi fratelli che
sono già con Me. Piccolo uccellino, Io ti amo.
GESÙ Cristo,
il Beneamato
dei
Santi e degli Angeli di Dio.
Amen,
Amen, Amen.
Amore
e Gioia di Dio
per
la Sua Terra.
Proclamate il Regno di Dio!
*
venerdì 9 settembre 2022
Indossate l'armatura di Dio
INDOSSATE L’ ARMATURA DI DIO PER POTER RESISTERE ALLE INSIDIE DEL DIAVOLO…
Dalla Cabala al progressismo è l’opera più importante dello studioso e sacerdote argentino Julio Meinville (1905-1973). In quel libro, che, sebbene tradotto anche in italiano, non è conosciuto quanto meriterebbe, egli sostiene che esistono da sempre due soli orientamenti filosofici, religiosi ed esistenziali possibili: quello cattolico, che parte da Adamo, passa per Mosè e culmina nell’Incarnazione e nella Rivelazione del Verbo in Gesù Cristo, e che ha ricevuto la più perfetta sistemazione filosofica nell’opera sterminata e ammirevole di san Tommaso d’Aquino; e quello gnostico e cabalistico, che caratterizza il paganesimo, l’ebraismo dopo l’Incarnazione (il che valse all’autore, naturalmente, l’accusa di antisemitismo), e tutte le eresie che si sono succedute all’interno della Chiesa e che trovano nel modernismo la sintesi a suo modo perfetta, non di rado facendosi scudo di dottrine solo apparentemente ortodosse, come quelle di Jacques Maritain, da lui accusato di aver introdotto gli errori del mondo moderno, cominciando dal liberalismo, nel cattolicesimo, grazie al cavallo di Troia del Concilio Vaticano II. Tertium non datur: o con Cristo o contro Cristo; e perciò tutto il pensiero moderno non è che la costante variazione sul tema, gnostico e cabalistico, della pretesa umana di sostituirsi a Dio, di essere Dio, e di poter fare senza di Lui e contro di Lui. Ebbene, parafrasando quel titolo, potremmo anche dire: dalla Cabala al Satanismo: perché nel pensiero cabalistico non vi sono solo i germi di tutte le ideologie liberali, rivoluzionarie e anticattoliche dei secoli successivi, ma anche qualcosa di più e di peggio; vi sono, in parte almeno, i germi del Satanismo, ossia di quella contro-religione mondiale che i Padroni Universali si stanno accingendo ad instaurare ai nostri dì, sotto il nostro naso e senza che ce ne rendiamo conto. Si veda l’intronizzazione della Pachamama in Vaticano, un sanguinario idolo pagano che si pasceva di sacrifici umani; si veda l’installazione del dio cartaginese Moloch nel Colosseo, con la scusa di una mostra culturale, cioè del più feroce idolo assetato del sangue dei bambini innocenti; si veda la collocazione della Porta dell’Inferno, sempre dietro il paravento di un evento artistico, nelle ex Scuderie del Quirinale. Tutto questo a Roma, nello spazio di pochi mesi: nella città che è il cuore del cattolicesimo e dove ogni angolo, ogni pietra parlano della storia, due volte millenaria, della civiltà cristiana. Si ha un bel dire che tali fatti, e altri simili, non hanno quei risvolti sinistri che noi vi scorgiamo; ripetiamo, con la scrittrice Agata Christie, che una coincidenza è una coincidenza, due sono un indizio, ma tre sono una prova. Opinare diversamente significa chiudere gli occhi per non vedere, e gli orecchi per non udire: ma anche così diventa ben difficile, crediamo, non vedere il ghigno del Diavolo e non udire i suoi cachinni. Ve l’ho fatta, sta dicendo, e voi non riuscite nemmeno a fare due più due. Per quanto riguarda il pensiero, può sembrare esagerato vedere in tutte le correnti non cristiane un sottofondo anticristiano: invece, a un attento esame della loro natura e della loro intenzionalità, appare evidente che si tratta proprio di questo; e che la cosa tende a sfuggire, ad esempio agli studenti di filosofia iscritti a un corso regolare, per la semplice ragione che ben pochi professori e autori dei manuali si sono mai presi la briga di verificare se e in quale misura nelle più svariate correnti e tendenze della filosofia moderna e contemporanea, in particolare da Cartesio a Heidegger e oltre, vi sia una comunanza di prospettive con il pensiero gnostico e cabalistico. Nel qual caso si sarebbero resi conto che tale comunanza esiste e che, per dirla con Agata Christie, è alquanto improbabile spiegare un simile fatto invocando tutta una serie, costante e millenaria, d’incredibili coincidenze. E se qualcuno non ne fosse ancora persuaso, consideri i tratti essenziali e costitutivi delle filosofie moderne: a Cartesio, il cui soggettivismo necessariamente porta al rifiuto di Dio quale garante dell’intelligibilità del mondo; a Spinoza, il cui panteismo implica la scomparsa totale della differenza ontologica fra uomo e Dio; a Locke, che predica la tolleranza universale, facendo però un’esplicita eccezione per i cattolici, che non ne sono degni; a Kant, il cui rifiuto della cosa in sé conduce a una radicale fenomenologia e quindi all’immanentismo; a Hegel, la cui identificazione di reale e razionale comporta l’assolutizzazione della storia e la divinizzazione dell’ente; a Marx, che vede in tutte le religioni, ma specialmente nel cristianesimo, l’oppio dei popoli, che va abolito per la loro emancipazione; a Heidegger, che ha insegnato a Karl Rahner come introdurre il soggettivismo nella teologia e con ciò scalzare la fede e la teologia stessa. Si rifletta che tutte queste filosofie sono accomunate dal filo rosso di una costituzionale opposizione, esplicita o implicita, al cristianesimo; e poi si analizzi la loro genesi e i loro contenuti, e si vedrà che sono state influenzate, alcune in maniera consapevole, altre meno, dalla gnosi, dalla Cabala e talune, per certi aspetti anche dal Talmud. Con ciò non s’intende dire che tutto il pensiero moderno è frutto di un disegno consapevole anticristiano: o meglio, sì che lo è, ma la regia occulta non è nota alla maggior pare dei singoli; e quando un David Hume, per esempio, demolisce ogni certezza metafisica e un Voltaire ridicolizza le verità del cristianesimo, forse lo fanno in base a un disegno unitario (che discende storicamente dalla massoneria) o forse no; ma certamente c’è un tale disegno lo ha concepito, propagandato e agevolato in ogni maniera possibile. Un’altra prevedibile obiezione è questa: ma un simile disegno, che si espande nel corso delle generazioni e abbraccia alcuni secoli di storia, non può formarsi nella mente di un essere umano: infatti non c’è essere umano che possa vivere trecento anni, né che abbia la pazienza di attendere dieci generazioni per tirare in barca le reti, dopo averle gettate in mare per catturare i pesci. Ed è verissimo. Una tale creatura umana non esiste, infatti; né esiste una creatura umana che sia capace di pensare così in grande, di concepire un disegno anticristico e anticristiano che abbracci ogni aspetto della vita associata e perfino di quella individuale, dalla politica alla giurisprudenza e dalla medicina all’educazione e all’informazione. Evidentemente non stiamo parlando di un essere umano, ma di un’intelligenza non umana: la quale, nella visione cristiana del reale, ha un nome e un volto ben precisi, e gioca da sempre un ruolo fondamentale, tanto più decisivo quanto meno esso viene riconosciuto e tenuto presente: è l’antico avversario, colui che per odio a Dio e gelosia nei confronti dell’uomo vorrebbe rendere nulli gli effetti della divina Rivelazione e dell’Incarnazione del Verbo; Colui e coloro verso i quali san Paolo ci mette in guardia, dicendo (Ef. 6,11-13): 11Indossate l'armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. E adesso torniamo all’influsso esercitato dalla Cabala sulle filosofie moderne. Ha scritto Richard Cavendish (1930-2016), storico delle religioni, e studioso di occultismo, Tarocchi, magia e dottrine segrete (in: R. Cavendish, La magia nera; titolo originale: The Black Arts: A Concise History of Witchcraft, Demonology, Astrology, and Other Mystical Practices Throughout the Ages, 1967; traduzione dall’inglese di Sebastiano Fusco, Roma, Edizioni Mediterranee, 1987, vol. 1, pp. 109-111): La Cabala è un corpo di dottrine occulte, di origine ebraica, che venne adottato con entusiasmo dagli occultisti non ebraici sin da quindicesimo secolo. Levi, Mathers e Crowley ne furono profondamente influenzati. Gli occultisti moderni ne sono attratti per via della sua antichità e dal suo mistero, e perché da essa possono trarre i grandi principi magici: che l’universo è una unità; che si fonda su di un tessuto sotterraneo connesso con i numeri e i pianeti; che l’uomo è Dio e l’universo in miniatura, d può sviluppare la scintilla divina che ha in sé sino a dominare l’intera creazione e divenire egli stesso Dio. La Cabala è spesso ingannevolmente oscura, ed è talmente complessa che in pratica non se ne può parlare se non attraverso inaccettabili semplificazioni. È “hokmah nistarah, la “visione nascosta”, che si pensava tramandata in segreto di generazione in generazione dai saggi sin dal tempo di Abramo, cui venne rivelata da Dio. I Cabalisti moderni asseriscono che le parti della Cabala esposte per iscritto e pubblicate nel corso dei secoli non ne contengono i segreti più profondi, rivelati solo a chi ne è dego, passati di bocca in bocca o affidati ad antichissimi documenti che non hanno mai lasciato le mani degli iniziati. Per fortuna, le glosse degli occultisti moderni gettano qualche luce su questi profondi segreti. Oltre che dei trattati relativamente moderni, la Cabala stessa consiste di numerosi scritti di diversi autori anonimi. I più importanti sono il “Sepher Yetzirah” (“Libro della Formazione”), in ebraico, scritto probabilmente in Babilonia fra il terzo e il sesto secolo dopo Cristo (ma da molti Cabalisti moderni attribuito ad Abramo stesso), e lo “Zohar” (“Sepher ha-Zohar: “Libro dello splendore”), in aramaico, composto per la maggior parte in Spagna poco dopo il 1275, probabilmente dal cabalista e studioso Moses de Leon. Molte delle idee fondamentali della Cabala si trovano anche nello Gnosticismo, che si sviluppò nella stessa epoca e nella stessa area: i paesi del Mediterraneo Orientale intorno al tempo di Cristo. Comune ai due movimenti è l’importanza attribuita al sapere. Entrambi affermano di possedere la “gnosi”, o conoscenza di Dio. Questa non si ottiene mediante l’indagine razionale o le dissertazioni circa la natura della divinità, che sono respinte come inutili. La conoscenza di Dio si ha solo per diretta ispirazione divina, o attraverso sacre tradizioni a loro volta divinamente ispirate. Tale conoscenza trasforma l’uomo che l’acquista, rendendolo partecipe dell’essenza divina: CONOSCERE significa ESSERE Dio. Gli eletti non sono coloro che conducono vita pia, ma gli illuminati, che possiedono la conoscenza del divino. Il peccato che distacca l’uomo da Dio non si identifica con alcuna “cattiva condotta” in senso morale, bensì con l’ignoranza. Questa teoria della gnosi è una delle dee fondamentali di tutto l’occultismo. Spiega il disprezzo per la morale comune manifestato da molti Gnostici e Cabalisti, ed anche, paradossalmente, la mania cabalistica della classificazione: il tentativo cioè di disporre ogni cosa in Dio e nell’universo secondo uno schema logico. La conoscenza è la chiave per il divino, e la conoscenza suprema deve sapere spiegare tutto. Questo fa necessariamente entrare in gioco la ragione. I Cabalisti iniziarono stabilendo il principio che è assurdo pensare a Dio in termini razionali: ma questo è esso steso un PRINCIPIO RAZIONALE; ed inoltre, la conoscenza di Dio non può essere compresa o trasmessa agli altri eccetto che con l’uso della ragione. Ciò che è totalmente irrazionale e disordinato, è anche insondabile e inesplicabile; nonostante il suo originale rifiuto della ragione, la sete di conoscenza dei Cabalisti sfocia quindi nell’imposizione di un rigido schema razionale per inquadrare Dio e l’Universo. Ecco dunque, spiegata da un esperto, la comune matrice di tante filosofie moderne, tanti movimenti culturali e scuole occultistiche (anche di «occultismo per le masse», come quello propinato ai giovani attraverso un certo tipo di musica, magari con la mediazione intellettuale di un Aleister Crowley): il rifiuto della trascendenza, il ripudio dell’Essere come causa sui e la rivendicazione orgogliosa, da parte della creatura, di potersi fare creatrice di se stessa. Vi ricorda nulla, tutto ciò? A noi ricorda il serpente nel giardino dell’Eden e il peccato originale (Gen. 3,4-5): Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male. Si pensi ora alle dichiarazioni di sedicenti scienziati e di ministri del governo i quali affermano di sapere per quanti esseri umano è stato programmato il nostro pianeta, lasciando intravedere la loro spietata volontà di un drastico sfoltimento; di ritenere inadeguati alcuni aspetti della realtà naturale, ad esempio in fatto di genere sessuale e possibilità di procreare, e di voler provvedere al riguardo; per non parlare della tavola dei valori morali che, parafrasando Nietzsche, devono essere totalmente sovvertiti: e il quadro sarà ancor più chiaro: Cabala e gnosi hanno assunto il controllo del mondo… Fonte https://www.brigataperladifesadellovvio.com/blog/dalla-cabala-al-satanismo AMDG et DVM |