venerdì 26 agosto 2022

Festa delle 7 allegrezze di Maria SS.ma

 LE SETTE ALLEGREZZE DI MARIA SS.


La Vergine stessa avrebbe mostrato il suo gradimento apparendo a S. Arnolfo di Cornoboult e a San Tommaso di Cantorbery per rallegrarsi degli ossequi che le prestavano in onore delle sue gioie della terra e invitandoli ad onorare anche quelle del Cielo che loro enumerò. Grande devoto e apostolo delle allegrezze fu S. Bernardino (come del resto tutti i santi francescani) il quale diceva che tutte le grazie che aveva ricevute le doveva a questa devozione.

 

Le coroncine possono servire nella novena ad ogni festa della Madonna

 

Le sette allegrezze di Maria SS. in terra

I. Rallegratevi, o Maria piena di grazie, che, salutata dall'Angelo, concepiste il Divin Verbo nel Vostro seno verginale con una gioia infinita dell'anima vostra Santissima. Ave 

 

II. Rallegratevi, o Maria che ripiena di Spirito Santo, e trasportata da un vivo desiderio di santificare il Divin Precursore, intraprendeste un viaggio sì disastroso, superando le alte montagne della Giudea, per visitare la vostra parente Elisabetta, dalla quale foste ricolmata di magnifiche lodi, ed alla cui presenza, levata in ispirito pubblicaste colle parole più energiche la gloria del vostro Dio. Ave 

 

III. Rallegratevi, o Maria sempre vergine, che senza alcun dolore deste alla luce, annunziato dagli spiriti beati, adorato dai pastori e ossequiato dai re, quel divino Messia che tanto desideraste per la comune salute. Ave 

 

IV. Rallegratevi, o Maria,che, essendo venuti dall'Oriente i Re Magi scortati da una stella miracolosa per adorare il vostro Figlio, li vedeste, prostrati ai suoi piedi tributargli i debiti omaggi e riconoscerlo per vero Dio, Creatore, Monarca e Salvatore del mondo. Qual gioia provaste mai, o Madre beata, nel vedere sì presto riconosciuta la sua grandezza e presagita la futura conversione dei Gentili! Ave 

 

V. Rallegratevi, o Maria, che dopo aver per tre giorni con estremo dolore cercato il Vostro Figlio amabilissimo, lo ritrovaste finalmente nel Tempio in mezzo ai dottori meravigliati della sua prodigiosa sapienza e della facilità con cui scioglieva i dubbi più sottili, e spiegava i punti più difficili della Santa Scrittura. Ave 

 

VI. Rallegratevi, o Maria, che dopo essere stata tutto il venerdì e il sabato immersa in un mare di afflizioni, ne foste prodigiosamente cavata e rinvigorita con una gioia eguale al vostro sommo merito nella domenica al far del giorno vedendo risuscitato da morte a vita il vostro divin Figlio, l'anima dei vostri pensieri, il centro dei vostri affetti, e scorgendolo accompagnato dai santi Patriarchi, trionfatore della morte e dell'inferno, così ricolmo di gloria, come era stato due giorni prima satollo di dolori e di ignominie. Ave 

 

VII. Rallegratevi, o Maria, che terminaste la vostra Santissima vita con una morte tutta dolce e gloriosa, essendo stata unicamente cagionata dall'ardore del vostro amore a Dio; e gioite pure che, appena esalato lo spirito, foste coronata dalla SS. Trinità per Regina del Cielo e della Terra, col vostro corpo medesimo Assunta alla destra del Divin Figlio, e rivestita di un potere che non conosce confini. Ave, Gloria.

 

 

Le sette allegrezze di Maria SS. in cielo

 

I. Rallegratevi, o Sposa dello Spirito Santo, per quel contento che ora godete in Paradiso, perché, per la vostra umiltà e verginità, siete esaltata sopra i cori angelici. Ave 

 

II. Rallegratevi, o vera Madre di Dio, per quel piacere che sentite in Paradiso, perché siccome il sole quaggiù in terra illumina tutto il mondo, così Voi col vostro splendore adornate e fate risplendere tutto il Paradiso. Ave 

 

III. Rallegratevi, o Figliuola di Dio, per quel gaudio che ora godete in Paradiso, perché tutte le gerarchie degli Angeli ed Arcangeli, Troni e Dominazioni e tutti gli spiriti beati Vi onorano e Vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissimi. Ave 

 

IV. Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per la tanta allegrezza che sentite e godete in Paradiso, perché tutte le grazie che domandate al Vostro Divin figliuolo vi sono subito concesse, anzi, come dice San Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra che non passi prima per le vostre santissime mani. Ave 

 

V. Rallegratevi, o Serenissima Principessa, perché voi sola meritaste di sedere alla destra del Vostro santissimo Figliuolo, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre. Ave 

 

VI. Rallegratevi, o Speranza dei peccatori, rifugio dei tribulati, per la tanta allegrezza che godete in Paradiso, perché tutti quelli che vi lodano e vi riveriscono, il Padre Eterno li premierà in questo mondo colla sua santissima grazia, e nell'altro colla sua santissima gloria. Ave 

 

VII. Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perché tutte le grazie, tutti i gaudi, le allegrezze e favori che godete in Paradiso non si sminuiranno giammai, anzi si aumenteranno fino al giorno del Giudizio, e dureranno per tutti i secoli dei secoli. Così sia. Ave, Gloria


AMDG et DVM 

mercoledì 24 agosto 2022

Promesse fatte dalla Madonna per i devoti del Santo Rosario

 


    Promesse fatte dalla Madonna al Beato Alano de La Roche, per i devoti del Santo Rosario:


1 A tutti coloro che devotamente reciteranno il mio Rosario prometto la mia speciale protezione e grandissime grazie.

2 Chi persevererà nella recita del mio rosario, riceverà grazie preziosissime.

3 Il Rosario è un’arma potente contro l’inferno: esso distruggerà i vizi, libererà dal peccato, dissiperà le eresie.

4 Il Rosario farà rifiorire le virtù, le buone opere ed otterrà alle anime le più abbondanti misericordie di Dio. Esso sostituirà nei cuori degli uomini l’amor vano del mondo con l’amore di Dio, elevandoli al desiderio dei beni celesti eterni.

5 Chi confiderà in me recitando il Rosario, non verrà soverchiato dalle avversità.

6 Chi confiderà in me recitando il Rosario meditandone i misteri, non sarà punito dalla giustizia di Dio, se peccatore si convertirà, il giusto crescerà nella grazia e diverrà degno della vita eterna.

7 I veri devoti del mio Rosario, nell’ora della morte, non morranno senza Sacramenti.

8 Coloro che recitano il mio Rosario troveranno durante la loro vita e nell’ora della morte, la luce di Dio e la pienezza delle sue grazie e parteciperanno ai meriti dei Beati in Paradiso.

9 Ogni giorno libererò dal Purgatorio le anime devote del mio Rosario.

10 I veri figli del mio Rosario gioiranno di una grande gloria in Cielo.

11 Tutto quello che chiederete con il Rosario, lo otterrete.

12 Coloro che propagheranno il mio Rosario, saranno da me soccorsi in tutte le loro necessità.

13 Io ho ottenuto da mio Figlio che tutti i devoti del Rosario abbiano per fratelli nella vita e nell’ora della loro morte i Santi del Cielo.

14 Coloro che reciteranno il mio Rosario fedelmente sono tutti figli miei amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.

15 La devozione al mio Rosario è un grande segno di predestinazione.  

 

Sogni di don Bosco

 37 - Le due colonne. L'Eucaristia e la devozione alla Vergine 

(30 maggio1862)

MB VII, 169-171


Vi voglio raccontare un sogno. È vero che chi sogna non ragiona, tuttavia io, che a voi racconterei persino i miei peccati, se non avessi paura di farvi scappar tutti e far cadere la casa, ve lo racconto per vostra utilità spirituale.

Il sogno l'ho fatto sono alcuni giorni.

Figuratevi di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio, sopra uno scoglio isolato e di non vedere altro spazio di terra, se non quello che vista sotto i piedi. 

In tutta quella vasta superficie delle acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, le prore delle quali sono terminate da un rostro di ferro acuto a mo' di strale, che ove è spinto ferisce e trapassa ogni cosa. 

Queste navi sono armate di cannoni, cariche di fucili, di altre armi di ogni genere, di materie incendiarie, e anche di libri, e si avanzano contro una nave molto più grossa e più alta di tutte loro, tentando di urtarla col rostro, di incendiarla o altrimenti di farle ogni guasto possibile. 

A quella maestosa nave arredata di tutto punto, fanno scorta molte [170] navicelle, che da lei ricevono i segnali di comando ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalle flotte avversarie. 

Il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici. In mezzo all'immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l'una dall'altra. Sovra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, a' cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: - Auxilium Christianorum; - sull'altra, che è molto più alta e grossa, sta un'Ostia di grandezza proporzionata alla colonna e sotto un altro cartello colle parole: Salus credentium. 

Il comandante supremo sulla gran nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e il mal partito nel quale si trovano i suoi fedeli, pensa di convocare intorno a sè i piloti delle navi secondarie per tener consiglio e decidere sul da farsi. Tutti i piloti salgono e si adunano intorno al Papa. Tengono consesso, ma infuriando il vento sempre più e la tempesta, sono rimandati a governare le proprie navi. 

Fattasi un po' di bonaccia, il Papa raduna per la seconda volta intorno a sè i piloti, mentre la nave capitana segue il suo corso. Ma la burrasca ritorna spaventosa. 

Il Papa sta al timone e tutti i suoi sforzi sono diretti a portar la nave in mezzo a quelle due colonne, dalla sommità delle quali tutto intorno pendono molte áncore e grossi ganci attaccati a catene. 

Le navi nemiche si muovono tutte ad assalirla e tentano ogni modo per arrestarla e farla sommergere. Le une cogli scritti, coi libri, con materie incendiarie di cui sono ripiene e che cercano di gettarle a bordo; le altre coi cannoni, coi fucili e coi rostri: il combattimento si fa sempre più accanito. 

Le prore nemiche l'urtano violentemente, ma inutili riescono i loro sforzi e il loro impeto. Invano ritentano la prova e sciupano ogni loro fatica e munizione: la gran nave procede sicura e franca nel suo cammino. Avviene talvolta che, percossa da formidabili colpi, riporta ne' suoi fianchi larga e profonda fessura, ma non appena è fatto il guasto spira un soffio dalle due colonne e le falle si richiudono e i fori si otturano. 

E scoppiano intanto i cannoni degli assalitori, si spezzano i fucili, ogni altra arma ed i rostri; si sconquassan molte navi e si sprofondano nel mare. Allora i nemici furibondi prendono a combattere ad armi corte; e colle mani, coi pugni, colle bestemmie e colle maledizioni. 

Quand'ecco che il Papa, colpito gravemente, cade. Subito coloro, che stanno insieme con lui, corrono ad aiutarlo e lo rialzano. Il Papa è colpito la seconda volta, cade di nuovo e muore. 

Un grido di vittoria e di gioia risuona tra i nemici; sulle loro navi si scorge un indicibile tripudio. 

Senonchè appena morto il Pontefice un altro Papa sottentra al suo posto. 

I Piloti radunati lo hanno eletto così subitamente, che la [171] notizia della morte del Papa giunge colla notizia dell'elezione del successore. 

Gli avversarii incominciano a perdersi di coraggio. 

Il nuovo Papa sbaragliando e superando ogni ostacolo, guida la nave sino alle due colonne e giunto in mezzo ad esse, la lega con una catenella che pendeva dalla prora ad un'áncora della colonna su cui stava l'Ostia; e con un'altra catenella che pendeva a poppa la lega dalla parte opposta ad un'altra áncora appesa alla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata. 

Allora succede un gran rivolgimento. Tutte le navi che fino a quel punto avevano combattuto quella su cui sedeva il Papa, fuggono, si disperdono, si urtano e si fracassano a vicenda. Le une si affondano e cercano di affondare le altre. 

Alcune navicelle che hanno combattuto valorosamente col Papa vengono per le prime a legarsi a quelle colonne. Molte altre navi che, ritiratesi per timore della battaglia si trovano in gran lontananza, stanno prudentemente osservando, finchè dileguati nei gorghi del mare i rottami di tutte le navi disfatte, a gran lena vogano alla volta di quelle due colonne, ove arrivate si attaccano ai ganci pendenti dalle medesime, ed ivi rimangono tranquille e sicure, insieme colla nave principale su cui sta il Papa. 

Nel mare regna una gran calma.  

http://www.donboscosanto.eu/altri_scritti_don_bosco/Don%20Bosco%20-%20Sogni.pdf

AMDG et DVM

martedì 23 agosto 2022