mercoledì 14 luglio 2021

C’è un inferno, è terribile!


GIUDA ISCARIOTA DANNATO CI PARLA DELL’ ESISTENZA DELL’ INFERNO !!!

 



G: Giuda Iscariota, demonio umano (qui parla Giuda Iscariota, dannato, l’apostolo che ha tradito Gesù)

E : Esorcista

Esistenza dell’inferno

G: Se soltanto l’avessi ascoltato (mostra in alto)! ESSA era da me (geme terribilmente).

E: Chi era da te? Parla nel nome…!

G: QUELLA LASSU’ (mostra in alto), ma io l‘ho rifiutata.

E: Giuda, prosegui a dire, ciò che devi dire nel nome della Madre di Dio! Di la verità, soltanto la verità!

G: Sono il più disperato di tutti (geme).

Discesa all’inferno

E: Giuda Iscariota, adesso devi uscire!

G: No (ringhia).

E: Nel nome della Regina, che tu hai rifiutato, nel nome suo — della Madre di Dio del Monte Carmelo — devi scendere ora all’inferno!

G: Voi dovete pregare il Rosario Doloroso e il Credo. (Durante la preghiera “discesa all’inferno” parla Giuda).

G: Fin giù da noi EGLI venne.

E: Cristo e sceso nel limbo? Di la verità nel nome…!

G: EGLI venne fino all’inferno e non solo nel limbo, dove aspettavano le anime.

E: Perché e venuto EGLI nell’inferno. Di la verità nel nome…!

G: Per dimostrare, che EGLI è morto anche per noi; era terribile per noi. EGLI e ben venuto nel regno della morte, ma EGLI è venuto pure nell’inferno… davvero, davvero nell’inferno. Michele (l’Arcangelo Michele) e gli angeli dovettero incatenarci, affinché noi non LO (mostra in alto) assalissimo (ringhia). Perché io — non lo dico volentieri, non lo sento volentieri, perché io sono colpevole del tradimento di Gesù, dovete cantare: “Ti vedo, o Gesù, tacere…” e “Del peccato voglio ben pentirmi” (queste due strofe) e dopo una strofa dello “Stabat Mater dolorosa” (I presenti cantano le due canzoni).

G: (grida disparate terribili durante il canto): Mi fossi io pentito!

E: Giuda Iscariota, noi sacerdoti ti ordiniamo nel nome della Trinità di Dio… scendi all’inferno!

G: No… ma io non voglio andare (ringhia). Mi trovavo bene in questa donna (l’ossessionata). Mi trovavo bene in questa donna. Essa doveva subire la mia disperazione, molta disperazione!

E: Giuda, nel nome… adesso tu devi andare, scendere all’inferno, nell’eterna condanna, alla quale tu sei destinato, nel nome…!

G: Ma io non voglio.

E: Vattene, Giuda Iscariota, nel nome della Madre di Dio…!

G: LEI (mostra in alto) avrebbe ancora adesso misericordia, se potesse, l’avrebbe ancora adesso; Lei mi ha amato. Lei mi ha amato! Sapete voi, che cosa significa questo? (geme terribilmente).

E: Urla fuori il tuo nome, Giuda Iscariota, e vattene fuori nel nome…!

G: Io so, che Lei mi ha amato (ringhia miseramente).

E: Tu non hai voluto, tu non le hai ubbidito. Lei ti voleva salvare per l’eternità, per il cielo. Lei era piena di buona volontà per te. Vattene fuori adesso nel nome della Madre di Dio di Fatima…!

G: No (disperazione terribile).

E: Giuda Iscariota, urla il tuo nome e vattene fuori! Vattene ora all’inferno! Nel nome del Salvatore Crocifisso, che tu hai tradito, nel nome della sua Passione, nel nome delle sue ore al Monte degli Ulivi!

G: Dovete pregare tre volte “Santo, santo, santo”. (I presenti pregano ciò e cantano la canzone “Benedici tu Maria”. Nel frattempo Giuda urla terribilmente: No, no!)

E: Ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità…! (Giuda straccia la stola ad un sacerdote). Nel nome di Gesù lascia stare ciò, Giuda Iscariota! Nel nome di tutti i Cori degli Spiriti Beati, nel nome dell’Angelo Custode di questa donna, devi andartene fuori adesso, te lo ordiniamo!

G: No (urla terribilmente).

E: Nel nome della patrona del nome di questa donna devi andartene ora, Giuda Iscariota!

G: Voi dovete portare tutte le reliquie sul “banco”; io non devo andare con tanta facilità. Io sono il… (grida terribilmente).

E: Nel nome delle amare sofferenze del nostro Signore Gesù Cristo…!

G: Io non voglio andare.

E: Tu devi andare adesso nel nome…!

G: Non voglio andare, non voglio andare. Lasciatemi, lasciatemi! (urli terribili).

E: La Madre di Dio della Grande Vittoria ti ordina!

G: Se avessi solo ascoltato lei.

E: Ti ordiniamo nel nome della Madre di Dio, della Chiesa cattolica…!

G: Non ha nessun scopo (ringhia fortemente con voce bassa).

E: Nel nome della SS. Trinità…!

Esiste un inferno

G: Se avessi soltanto sperato! E’ terribile l’inferno! Se avessi solo sperato…! (Ruggito miserabile).

E: La Madre di Dio ti ordina di andartene nel nome del Crocifisso, nel nome del Sangue Prezioso!

G: Lasciatemi ancora un po’ di tempo in questa donna.

E: No, vattene nel nome di tutti i Santi Apostoli, nel nome…!

G: lo non voglio. No, no (urla rabbiosamente) … ma essi [intesi sono gli spiriti infernali] vengono presto (grida strazianti).

E: Tu devi andartene fuori adesso, Giuda Iscariota, nel nome della Madre di Dio del Monte Carmelo! Lei ti ordina di andartene all’inferno, all’eterna condanna.

G: (grida lungamente e strazianti): No, no… (geme terribilmente e emette suoni terribili).

E: Nel nome dei Sette Dolori di Maria, nel nome della SS. Trinità… vattene all’inferno!

G: Ma io non voglio, non voglio (urla terribilmente).

E: Nel nome della SS. Trinità dell’Immacolata Concezione della Madre di Dio ti ordiniamo di ritornare da Lucifero.

G: (emette un lamento prolungato): No. (Egli urla terribilmente e disperatamente): No, no. Essi non mi vogliono nell’inferno. (D’un tratto Giuda grida disperato): Lucifero aiuta!

I Sacerdoti pregano di nuovo un esorcismo e due litanie.

E: Nel nome della SS. Trinità… ti ordiniamo di andare nell’inferno per l’eternità!

G: Voi spiriti infernali aiutate! Aiutate che io non debba andarmene! Affrettati dunque, Acabor! Aiutami… Oh, affrettatevi, affrettatevi! (geme miseramente).

E: Giuda Iscariota, vattene nel nome…!

G: Lucifero, tu mi hai mandato; tu devi dunque anche aiutarmi.

E: Noi sacerdoti, ti ordiniamo, Giuda Iscariota, nel nome della Trinità di Dio, del Padre…!

G: (urla terribilmente): Essi vengono… Vengono presto. Sapete voi come io li temo, lo sapete voi? [è inteso Lucifero con i suoi aiutanti].

E: Noi sacerdoti della Chiesa Cattolica ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità…, della Santa Croce… dell’Immacolata Vergine e Madre di Dio Maria di Lourdes, della Regina del Rosario di
Fatima… vattene, Giuda Iscariota!

In seguito i sacerdoti pregano tre volte “Santo, santo, santo” e “Gloria Patri et Filio”.  (In questo momento Giuda s’intromette attraverso l’ossessionata con la sua voce maschia)

G: No. Oh, oh (geme)... Se potessimo solo ucciderla [l’ossessionata] subito! Vorremmo ucciderla! Abbiamo già da lungo deliberato, che dovrebbe essere uccisa.

E: Ti ordiniamo di non ucciderla nel nome della SS. Trinità… Ritirati adesso, ritirati nel nome della Madre di Dio, di tutti i Santi Angeli e Arcangeli e specialmente di San Michele.

G: No, Michele, tu non puoi… (urla come una bestia e geme in maniera terribile). Essi vengono! …Vengono! …Vengono!

E: Nel nome della SS. Trinità urla il tuo nome, Giuda Iscariota e esci fuori!

G: Io… essi vengono! Io… Giuda… Iscariota! … Io… Giuda Iscariota… lo… io devo andare adesso, devo andare! Andare devo io… io devo, io devo, io devo! … Essi vengono. Essi sono qui! (urla terribilmente c grida con voce terribile). Essi sono qui, gli spiriti maligni! (urla) …Lucifero, Lucifero! …Va via, Lucifero, va, Lucifero! …Io ti temo, vattene (urla terribilmente).

E: Tu devi andartene adesso, Giuda Iscariota, in questo momento, nel nome…!

G: Egli viene… egli viene…!

E: Nel nome della Madre di Dio vattene per sempre all’inferno e non ritornare mai più!

G; Essi vengono… Sono qui. Sono qui… (ansa terribilmente e urla). Devo andare! …Essi mi accolgono!
E: Vattene fuori adesso nel nome della SS. Trinità… e urla il tuo nome…

G: Ma l’ho già urlato… Io, Giuda Iscariota, devo… devo andare.

E: Nel nome della Regina del Rosario di Fatima, nel nome dell’Immacolata Concezione di Lourdes vattene fuori! Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo tu devi andare ora!

G: Giuda Iscariota! (Risuonano quindici urli prolungati, terribili, strazianti). …No, no, no… No, non vorrei andare! …Non vorrei andare!

E: Ti ordiniamo nel nome della Chiesa Cattolica, nel nome della SS. Trinità di Dio…!

L’inferno è più terribile di quanto si creda

G: Oh, questa disperazione, questa terribile disperazione! Ciò è terribile! Voi non sapete del tutto quanto l’inferno è crudele! Voi non sapete, come è terribile quaggiù! Voi non sapete come è!

E: L’hai causato tu stesso. Vattene fuori Giuda Iscariota, nel nome…!

G: (urla e geme): Ho un angolo terribile! Ho un angolo terribile quaggiù. Oh… oh! Ditelo a tutti, che io ho un angolo terribile! …Vivete bene! Vivete bene! …Questo è terribile! Per amore del cielo, fate il possibile, di arrivare in cielo anche se doveste essere tormentati mille anni (urla). Ascoltatemi, devo dire ancora questo: anche se dovreste essere tormentati mille anni, sopportatelo, sopportatelo! …L’inferno è terribile, e terribile! Nessuno sa come è terribile l’inferno. E’ molto più terribile di quanto voi credete… E’ terribile… E’ orribile! (Tutte queste parole Giuda le dice con voce incomparabilmente straziante, a spinte, staccata, incredibilmente disperata).

E: Hai detto tutto adesso nel nome di Gesù?

G: Devo dire ancora, preferirei di non dover dirlo: Ci sono tanti uomini… che non credono più all’inferno… ma… ma (minacciando) …c’è! C’è un inferno, è terribile!

E: Si, c’è un inferno. Dì soltanto la verità nel nome…!

G: Oh… c’è l’inferno! …E’ terribile! …Ora devo andarmene presto, ma devo dire ancora questo (urla e geme come una bestia).

G: L’inferno è molto più terribile di quanto voi credete!… L’inferno è molto più terribile di quanto si crede…! (urla fortissimamente).

E: Parla nel nome…!

G: (urla e geme): Oh… se potessi tornare indietro ancora una volta… se potessi tornare indietro ancora una volta! …Oh …oh! (Urla in un modo inimmaginabile).

E: Ritirarti fuori da lei, ritirati fuori da lei nel nome…!

G: Oh, non vorrei andare giù. Abbiate misericordia… Lasciatemi ancora in questa donna!

E: No! Nel nome… ti ordiniamo, esci fuori da questa donna!

G: Lasciatemi ancora in questa donna. Lasciatemi ancora in questa donna.

E: No, no! Nel nome… esci fuori!

G: (geme): Mi trovavo meglio in essa. Essa doveva portare la mia disperazione, in gran parte. Lasciatemi ancora in questa donna… E’ orrendo per me. E’ orrendo per me. Nell’inferno è orrendo per me! (Ansa e geme). Oh, lasciatemi ancora in questa donna!

E: No! Nel nome…!

G: Essa mi può ben portare ancora (disperazione enorme). Essa mi potrà ben tenere ancora.

E: Ritirati da lei nel nome…!

G: Che cosa credete! …Laggiù è molto più terribile! Laggiù è molto più terribile…! Oh, oh! (urla). Ma dite ciò …dite ciò a tutta la gioventù, a tutti i falsi profeti, in genere a tutti: C’è un inferno! (con voce raccapricciante, penetrante). E’ maledettamente terribile… Oh (urla), è maledettamente terribile! Se avessi soltanto ubbidito alla Madre di Dio e non mi fossi messo il laccio intorno al collo. Avessi soltanto sperato, avessi soltanto sperato! (con voce disperata). …Ma questo dicono tutti, gli uomini maledetti, io dicono tutti, quando vengono da noi. Ma allora è troppo tardi. Non lo credono finché è troppo tardi.

E: Devi andartene nel nome della SS. Trinità, di tutti i Santi Angeli e Arcangeli e del Santo Arcangelo Michele!

G: E l’Arcangelo Michele è terribile per noi. Michele è terribile (urla rabbiosamente).

E: Ritirati fuori nel nome del Santo parroco Vianney, nel nome di tutti i Santi Esorcisti c nel nome della Chiesa Cattolica!

G: (urla): G-i-u-d-a I-s-c-a-r-i-o-t-a! …Devo andare (urli terribili).

E: Adesso devi andare, Giuda Iscariota, nel nome della Trinità, nell’eternità dell’inferno, ritornare alla condanna eterna!

G: Vengono, essi vengono! (geme e urla terribilmente). Ci sono! …State bene, state bene voi uomini felici… voi uomini felici! lo vado… perchè devo… perchè devo! (urla e strilla in modo straziante).

E: Noi ti ordiniamo nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen. Nel nome dell’Arcangelo Michele vattene adesso! Urla il tuo nome e vattene all’inferno!

G: (urla disperatamente come un leone): Io… io vado…! G-i-u-d-a-I-s-c-a-r-i-o-t-e!

E: Esci fuori adesso c vattene all’inferno nel nome dell’Arcangelo Michele e nel nome della Madre di Dio… nel nome…!

G: (continua a emettere urla penetranti, stridenti e disperate): Tutto d’un tratto mostra coll’indice in alto e dice: LEI mi dà ancora una corta tregua. Il suo incarico (della posseduta) non è ancora compiuto.

17 Agosto 1975

Situazione della Chiesa al tempo presente

E: Quando devi uscir fuori? Parla, Giuda Iscariota! Parla ora nel nome della SS. Trinità, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo…!

G: Io ero apostolo (parla con voce gutturale bassa, come quella di un uomo).

E: Continua a parlare nel nome di Gesù…!

G: Ero un traditore.

E: Continua a parlare… lo sappiamo… parla nel nome di Gesù!

G: Oggi ci sono traditori anche tra i vescovi, soltanto con la differenza, che io ho tradito apertamente, e questi possono camuffarsi.

E: E’ questa la verità nel nome…!

G: Sì.

E: Non dici bugie? Nel nome…!

G: No. Credi tu che io volevo dire questo?

E: Hai tu dovuto dire questo nel nome…? Dì la verità!

G: Sì.

E: E nel nome di chi?

G: Nel nome maledetto, DELLA (mostra in alto)… disgraziatamente.

E: Quando uscirai fuori? Nel nome della SS. Trinità… dì la verità!

G: Devo dire ancora di più.

E: Allora parla adesso, quello che devi dire, tutto quello che devi dire nel nome di Gesù!

G: Tra i vescovi che ci sono adesso ci sono non meno traditori di quello che ero io, se non…

E: Non tutti. Dì la verità nel nome…!

G: Non tutti, ma molti. Ci si lascia prendere più facilmente dal loro trucco che dal mio

E: Continua, Giuda Iscariota, a dire quello che devi dire nel nome del ciclo, nel nome della SS. Trinità…!

Non tutti i vescovi si trovano sulla giusta via …e a loro non si deve ubbidire

G: Devo dire, che molti dei vescovi odierni non si trovano più sulla via giusta e a tali non si deve più ubbidire. L’ubbidienza viene scritta in grande, anche nel cielo l’ubbidienza è scritta in grande, ma adesso è il tempo dei lupi che urlano.

E: Continua a parlare. Giuda Iscariota, nel nome dell’Immacolata Concezione, nel nome…! Non devi dire bugie, nel nome…!

G: Nessun agnello si getta nella gola del lupo. Non si può ubbidire a lupi.

E: Nel nome di Gesù continua ora a parlare, continua a parlare nel nome… Nel nome dei Santi, le cui reliquie riposano sulla tua testa, dei Santi, che non erano traditori! Continua a parlare!

G: Ogni uomo fugge, quando viene il lupo. Adesso è il tempo dei lupi, per sfortuna. Molti vescovi si sono tramutati in lupi feroci, che non sanno più che cosa dicono; c a questi non
bisogna più ubbidire. Qui anche il ciclo non richiede più l’ubbidienza.

E: Continua a parlare, Giuda Iscariota, nel nome della Madre di Dio…!

G: Si può riferirsi soltanto al Papa.

E: Continua a parlare nel nome di Gesù…!

G: Costui non pubblica i suoi documenti perchè viene smentito e falsificato.

E: Continua a parlare nel nome…!

G: Bisogna pregare giornalmente lo Spirito Santo, altrimenti si cade nella fossa oppure appunto nella gola dei lupi.

E: Continua a parlare, Giuda Iscariota, nel nome di Gesù! Che cosa hai da dirci ancora riguardo al Papa (Paolo VI)? Dì quello che devi dire da parte del cielo! Di più non vogliamo sapere, soltanto quello che vuol dire il cielo!

G: Credi tu, che io dica altre cose? Credi tu che io vorrei dire questo?

E: Dì nel nome di Gesù soltanto la verità che viene dal cielo, dalla Madre Celeste!

Econe è sulla retta via, molti la cercano

Econe (Écône) è un piccolo villaggio svizzero della Valle del Rodano, frazione di Riddes. Si trova nel versante svizzero delle Alpi Pennine. È qui che nel 1969 Marcel Lefebvre si ritirò con i suoi seminaristi e fondò la Fraternità sacerdotale San Pio)

G: Econe vincerà.

E: Che cosa hai detto? Ripetilo, Giuda Iscariota! Di chi hai parlato? Dì la verità e soltanto la verità!

G: Dopo un lungo combattimento, Econe vincerà!

E: Parla nel nome di Gesù!

G: Econe sta sull’unica via retta.

E: E’ vero questo? Ha detto così il cielo? Parla nel nome di Gesù!

G: Dicendo: la retta via, non voglio dire che non sia nessuno altro sulla retta via. Però, la via che segue Econe è l’unica retta. Ecco quanto voglio dire. Non sono molte le rette vie, però molta gente sta sulla retta via. Econe sta sulla retta via, e parecchi che — pur non conoscendo Econe— cercano la verità, stanno pure loro, sulla retta via.

E: Continua, nel nome…! Parla quello che devi dire!

G: L’arcivescovo Lefebvre avrà ancora molto da soffrire, però è buono.

E: La liturgia da lui seguita è buona? Dì la verità nel nome di Gesù!

G: La  liturgia da lui seguita è l’unica buona.

E: E’ verità questo, nel nome di Gesù?

G: E’ tutta verità.

E: Nel nome della SS. Trinità, non avresti detto una bugia?

G: No! E’ tutta verità!

E: Da dove viene? Chi ti costringe a dire tanto? Parla nel nome…!

G: E’ LEI (mostra sopra) che Io dice; sono LORO (sopra) che lo dicono! La verità viene dal – di – Sopra! A LORO, in Alto. La nuova liturgia dispiace. In nulla occorreva modificare l’antico Missale… Dico questo mio malgrado (grida e sospira). Oggi come oggi, non si vuole ubbidire a tutti i vescovi.

E. Ci sono ancora buoni vescovi. Dì, nel nome…! soltanto la verità.

G: Ce ne sono ancora a cui si può ubbidire; però a tutti, no! Su questo tema Acabor ha già parlato! (sospira e non può quasi respirare).

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https://benedettoxviblog.wordpress.com/2021/07/14/giuda-iscariota-dannato-ci-parla-dell-esistenza-dellinferno/

Cfr. anche: http://rivelazionicristiane.altervista.org/giuda-iscariota-allinferno/

AMDG et DVM

LE PROFEZIE non son cose inutili, non fatevi ...troppo saggi o troppo sazi.

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LE PROFEZIE DI SAN VINCENZO FERRER


“… il re dell’Aquilone [= re del settentrione; N.d.R] sarà in federazione con i turchi e i saraceni e sarà affiancato dai barbari Sciti, Tartari e Greci. Uniti nello stesso pensiero, scateneranno la guerra più atroce contro la Chiesa.

Il re dell’Aquilone dopo aver devastato la Borgogna, entrerà in Italia con il suddetto falso papa e con gli infedeli metterà tutto a fuoco e sangue. Affliggerà talmente il clero che gli ecclesiastici, come sciolti dalla loro vocazione, nasconderanno la loro tonsura e non oseranno dire ciò che sono. Chiese e monasteri saranno saccheggiati e tutti i beni del clero e dei religiosi saranno espropriati, al punto che la Chiesa si vedrà tornare alla sua antica povertà. E sebbene un tempo la Chiesa abbia avuto a patire grandi persecuzioni da parte degli infedeli, questa persecuzione sarà la più crudele di tutte.

Questi persecutori andranno a Roma; profaneranno la Sede di Pietro; distruggeranno e raderanno al suolo la città leonina [è la cittadella cinta da mura posta attorno alla Basilica di San Pietro in Vaticano; N.d.R.] dove si trova la Sede Apostolica; e anche con il consenso dei romani manderanno in rovine la Mole di Adriano […], Castel Sant’Angelo. Questa persecuzione durerà quattro anni e più, secondo ciò che piacerà a Dio. Durante questa persecuzione, il Papa morirà e la Santa Sede, a causa di queste disgrazie, rimarrà vacante per un anno.

Successivamente sarà suscitato il Papa Angelico e poco dopo, morto il re dell’Aquilone, ed essendo divisi i principi e gli elettori dell’impero tedesco, questo santo Papa incoronerà un re di Francia e gli assegnerà il titolo di imperatore, e cingerà la sua testa con la corona di spine in ricordo e ossequio della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.

Il Papa Angelico, con questo re di Francia, riformerà la Chiesa; tutti i cristiani abbandoneranno i loro beni temporali; ed essendo stati soppressi tutti gli Ordini religiosi, come detto in precedenza, questo Papa fonderà un nuovo Ordine religioso che prevarrà su tutti quelli che l’avranno preceduto.

In questo Ordine entreranno tutti i Pontefici e inoltre da esso si sceglieranno dodici membri che, come gli Apostoli, andranno, nello splendore della loro santità, a predicare il Vangelo in tutto il mondo e convertiranno tutti alla religione di Cristo, tranne gli ebrei.

E il Pastore Angelico, dopo aver visto un segno celeste nell’aria ed essersi unito al re di Francia, il nuovo imperatore da lui incoronato, come è stato appena detto, si armerà del primo stendardo della Croce che prenderà egli stesso dall’altare di San Pietro e partirà per Gerusalemme, per quella che sarà la settima ed ultima crociata e attuerà ciò che non si era potuto fare in precedenza, senza la necessità di ripetere queste spedizioni, perché, in seguito, Gerusalemme apparterrà sempre ai cristiani fino al tempo dell’Anticristo.

Il Signore donerà quindi la sua grazia agli infedeli, che si convertiranno alla fede cattolica. Il re di Francia, questo nuovo imperatore, al suo glorioso ritorno da Gerusalemme, proibirà ovunque l’uso delle armi; allora la pace e la tranquillità regneranno in tutto il mondo, che camminerà sui sentieri della giustizia. Il clero imiterà soprattutto la vita degli apostoli. Tutti obbediranno al Romano Pontefice. Ed è allora che verrà annunciato pubblicamente l’arrivo del grande Anticristo.

Questo santo e Pastore Angelico sarà custodito sul suo trono dagli angeli; sarà di un’estrema dolcezza e senza macchia; ricostruirà tutte le cose; egli riformerà la Chiesa con clemenza e la governerà paternamente, poiché il suo cuore sarà nelle mani di Dio. Quest’uomo di una grande perfezione non possiederà nulla, tuttavia avrà tutto. Reprimerà l’orgoglio dei religiosi e tutto prospererà sotto i suoi ordini, perché il Divino Medico [Gesù Cristo] applicherà il rimedio attraverso la sua Passione. Alla voce di questo buon Pastore, i morti resusciteranno, saranno eretti gli altari e ornate le chiese devastate.

Allora il generoso re della posterità di Pipino, il re di Francia, come dicevamo, verrà da lontano per visitare il Pastore Angelico e ammirare la sua gloria, perché questo Papa, privato del potere temporale, lo insedierà dolcemente sul trono fino ad allora vacante [qui troviamo una straordinaria analogia con la profezia di padre Werdin d’Otranto; N.d.R.] e lo chiamerà in suo aiuto. […]

[Il re di Francia] regnerà sull’Oriente e sull’Occidente.

Questo pontefice distruggerà gli archi e le frecce; interdirà l’uso delle armi e,  incurante dei beni di quaggiù, prenderà il suo bastone per percorrere la terra e visitare le province; così che ci sarà per sempre armonia tra Greci e Latini, e questa unione sarà rafforzata, cementata, dall’elezione dei Greci alle dignità ecclesiastiche.

All’inizio del suo pontificato, questo Papa abiterà in Francia; e, prima che venga eletto, ci saranno grandi guerre e innumerevoli argomenti di discordia. Ma in virtù della grazia e della misericordia divine, tutto si realizzerà per la religione. Questo pontefice attraverserà le isole del mare e stabilirà una rotta terrestre che collegherà l’Europa e l’Asia. Quindi gli orientali non saranno più separati dagli occidentali.

La città di Roma non possiederà più alcun potere temporale; ma il poco che rimane del potere spirituale aumenterà in proporzioni sorprendenti. Dopo che questo santo Pastore avrà regnato sei anni e mezzo e governato la Chiesa e il mondo con grande santità, restituirà la sua anima a Dio tre anni dopo il suo ritorno da Gerusalemme”.

 

Quelli che seguono sono vari brani di profezie del santo alcuni dei quali tratti dai suoi sermoni.

“Eserciti provenienti da ovest, est e nord combatteranno assieme in Italia e l’Aquila [Grande Monarca; N.d.R.] catturerà il falso re; ogni cosa sarà resa obbediente alla sua autorità, e nel mondo ci sarà una nuova riforma”.

“Nei giorni di pace che dovranno venire dopo la desolazione delle rivoluzioni e delle guerre, prima della fine del mondo, i cristiani diventeranno talmente disinteressati alla loro religione che rifiuteranno di ricevere il Sacramento della Cresima, dicendo che è un Sacramento inutile; e quando verrà il falso profeta, il precursore dell’Anticristo, tutti quelli che non saranno cresimati apostateranno, mentre quelli che saranno cresimati rimarranno saldi nella loro fede, e solo in pochi rinnegheranno Cristo”.

“Sarà un vero uomo [l’Anticristo; N.d.R.], ma talmente orgoglioso che non solo desidererà avere un completo dominio su tutto il mondo, ma esigerà persino di essere chiamato Dio e insisterà nel ricevere un’adorazione divina…

Ancora una volta l’Anticristo rivolgerà i suoi attacchi contro le persone semplici che sono tanto gradite a Dio, poiché i loro cuori si rivolgono a Lui in rettitudine di intenzione. Si servirà della magia e produrrà apparizioni reali in apparenza che tuttavia non saranno altro che dei semplici trucchi. Farà scendere il fuoco dal cielo e farà parlare le immagini, perché i demoni potranno muovere le loro labbra…

…l’Anticristo compirà altri prodigi, grazie al potere dei demoni, e questi saranno veri miracoli secondo la natura delle cose in sé stesse, ma falsi secondo la definizione di miracolo. Perché egli farà sì che le immagini di bambini di un mese parlino. I seguaci dell’Anticristo interrogheranno queste statue di bambini, ed esse daranno risposte circa questo sovrano che è venuto negli ultimi tempi, affermando che egli è il salvatore. Il diavolo muoverà le loro labbra e produrrà le parole che essi pronunceranno quando dichiareranno che l’Anticristo è il vero salvatore del mondo; e in questo modo egli causerà la distruzione di molte anime.

…cercherà di sedurre i sapienti, come per esempio i maestri e i dottori della legge civile e canonica, che possono spiegare e afferrare le prove delle cose. L’Anticristo li stregherà, usando gli argomenti più sottili, i ragionamenti più convincenti, per far rimanere questi sapienti senza parole e incapaci di trovare risposte. Non è difficile comprendere come questo sia possibile, poiché il diavolo tiene già le loro anime nelle catene del peccato; perché quanto maggiore sarà la loro sapienza tanto più gravata sarà la loro coscienza se non la seguono…

Il rimedio per questo stato di schiavitù è la fede che segue la semplice obbedienza e non le argomentazioni o i ragionamenti. Le argomentazioni possono essere buone per rafforzare l’intelligenza ma non sono il vero fondamento della fede. Coloro la cui fede poggia sulla ragione la perderanno quando sentiranno i ragionamenti capziosi dell’Anticristo. Quelli che al contrario si affidano a una fede fondata sull’obbedienza risponderanno: «Via da me con i tuoi argomenti! Questi ragionamenti non sono il fondamento della mia fede».

I signori temporali e i prelati ecclesiastici, per paura di perdere il loro potere o la loro posizione, saranno dalla sua parte, perché non ci saranno né re né prelati senza che egli lo voglia”.

Tratto da Profezie del III millennio

Grazie ORBAN

Monumento a san Gerardo Sagredo, Patrono  di Ungheria
 


GRAZIE ORBAN !!! IN UNGHERIA PASSA LA LEGGE ANTI-PEDOFILIA E ANTI- LGBT . QUALE SARÀ IL PROSSIMO STATO EUROPEO?


Il Parlamento ungherese ha approvato una legge che vieta la condivisione con i minori di qualsiasi contenuto che ritrae o promuova l’omosessualità o il cambio di sesso. L’Assemblea nazionale ha approvato il disegno di legge con 157 a favore  e 1 contrario. Il partito di Viktor Orban, Fidesz, ha la maggioranza parlamentare e anche i legislatori del partito di destra Jobbik hanno approvato la misura. Tutti gli altri partiti di opposizione hanno boicottato la sessione di voto per protestare contro la discriminazione contro gli omosessuali.

La normativa, presentata la scorsa settimana da Fidesz, mira principalmente a combattere la pedofilia, ma include anche emendamenti che vietano altre forme di rappresentazione di orientamento sessuale oltre alla eterosessualità, nei programmi di educazione sessuale nelle scuole, nei film e nelle pubblicità rivolte agli under 18.

Gli attivisti Lgbt in Ungheria e le organizzazioni internazionali hanno criticato aspramente il disegno di legge, migliaia di persone sono scese in piazza ieri per protestare contro la legge.  Il riferimento normativo alla promozione dell’omosessualità ha fatto pensare a molti critici alla legge approvata nel 2013 in Russia contro la “propaganda omosessuale”. In un comunicato Dunja Mijatovic, commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, aveva chiesto ai deputati ungheresi di non approvare la normativa, la cui equiparazione tra pedofilia e omosessualità avviene a danno della dignità della comunità Lgbt. Occorre “restare vigili dinanzi a simili iniziative per l’approvazione di misure che limitano i diritti umani o stigmatizzano membri della società”, aveva affermato la commissaria.

Fonte https://trafedeenatura.wordpress.com/2021/07/07/grazie-orban-in-ungheria-passa-la-legge-anti-pedofilia-e-anti-lgbt-quale-sara-il-prossimo-stato-europeo/

martedì 13 luglio 2021

I tesori di Cornelio A Lapide: CIELO

I tesori di Cornelio A Lapide: CIELO: 1. Il cielo è il capolavoro di Dio. — 2. Differenza tra il cielo e la terra. — 3. Il cielo è la vera patria. — 4. Bellezze e ricchezze del c...

I cristiani danno a Cesare soltanto quello che è di Cesare, ma non ciò che appartiene a Dio.

Tempo di impegno nel mondo per i cristiani


"Rendi a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio" fu la risposta di Gesù quando gli fu chiesto ciò che pensava sul pagamento delle tasse. Quelli che lo interrogavano, ovviamente, volevano tendergli una trappola. Volevano costringerlo a prendere posizione nel dibattito politico infuocato sulla dominazione romana nella terra di Israele. E tuttavia c’era in gioco ancora di più: se Gesù era realmente il Messia atteso, allora sicuramente si sarebbe opposto ai dominatori romani. Pertanto la domanda era calcolata per smascherarlo o come una minaccia per il regime o come un impostore.


La risposta di Gesù porta abilmente la questione ad un livello superiore, mettendo con finezza in guardia nei confronti sia della politicizzazione della religione sia della deificazione del potere temporale, come pure dell’instancabile ricerca della ricchezza. I suoi ascoltatori dovevano capire che il Messia non era Cesare, e che Cesare non era Dio. Il regno che Gesù veniva ad instaurare era di una dimensione assolutamente superiore. Come rispose a Ponzio Pilato: "Il mio regno non è di questo mondo".


I racconti di Natale del Nuovo Testamento hanno lo scopo di esprimere un messaggio simile. Gesù nacque durante un "censimento del mondo intero", voluto da Cesare Augusto, l’imperatore famoso per aver portato la Pax Romana in tutte le terre sottoposte al dominio romano. Eppure questo bambino, nato in un oscuro e distante angolo dell’impero, stava per offrire al mondo una pace molto più grande, veramente universale nei suoi scopi e trascendente ogni limite di spazio e di tempo.


Gesù ci viene presentato come erede del re Davide, ma la liberazione che egli portò alla propria gente non riguardava il tenere a bada eserciti nemici; si trattava, invece, di vincere per sempre il peccato e la morte.


La nascita di Cristo ci sfida a ripensare le nostre priorità, i nostri valori, il nostro stesso modo di vivere. E mentre il Natale è senza dubbio un tempo di gioia grande, è anche un’occasione di profonda riflessione, anzi un esame di coscienza. Alla fine di un anno che ha significato privazioni economiche per molti, che cosa possiamo apprendere dall’umiltà, dalla povertà, dalla semplicità della scena del presepe?


Il Natale può essere il tempo nel quale impariamo a leggere il Vangelo, a conoscere Gesù non soltanto come il Bimbo della mangiatoia, ma come colui nel quale riconosciamo il Dio fatto Uomo.


E’ nel Vangelo che i cristiani trovano ispirazione per la vita quotidiana e per il loro coinvolgimento negli affari del mondo – sia che ciò avvenga nel Parlamento o nella Borsa. I cristiani non dovrebbero sfuggire il mondo; al contrario, dovrebbero impegnarsi in esso. Ma il loro coinvolgimento nella politica e nell’economia dovrebbe trascendere ogni forma di ideologia.


I cristiani combattono la povertà perché riconoscono la dignità suprema di ogni essere umano, creato a immagine di Dio e destinato alla vita eterna. I cristiani operano per una condivisione equa delle risorse della terra perché sono convinti che, quali amministratori della creazione di Dio, noi abbiamo il dovere di prendersi cura dei più deboli e dei più vulnerabili. I cristiani si oppongono all’avidità e allo sfruttamento nel convincimento che la generosità e un amore dimentico di sé, insegnati e vissuti da Gesù di Nazareth, sono la via che conduce alla pienezza della vita. La fede cristiana nel destino trascendente di ogni essere umano implica l’urgenza del compito di promuovere la pace e la giustizia per tutti.


Poiché tali fini vengono condivisi da molti, è possibile una grande e fruttuosa collaborazione fra i cristiani e gli altri. E tuttavia i cristiani danno a Cesare soltanto quello che è di Cesare, ma non ciò che appartiene a Dio. Talvolta lungo la storia i cristiani non hanno potuto accondiscendere alle richieste fatte da Cesare. Dal culto dell’imperatore dell’antica Roma ai regimi totalitari del secolo appena trascorso, Cesare ha cercato di prendere il posto di Dio. Quando i cristiani rifiutano di inchinarsi davanti ai falsi dèi proposti nei nostri tempi non è perché hanno una visione antiquata del mondo. Al contrario, ciò avviene perché sono liberi dai legami dell’ideologia e animati da una visione così nobile del destino umano, che non possono accettare compromessi con nulla che lo possa insidiare.


In Italia, molte scene di presepi sono adornate di rovine degli antichi edifici romani sullo sfondo. Ciò dimostra che la nascita del bambino Gesù segna la fine dell’antico ordine, il mondo pagano, nel quale le rivendicazioni di Cesare apparivano impossibili da sfidare. Adesso vi è un nuovo re, il quale non confida nella forza delle armi, ma nella potenza dell’amore. Egli porta speranza a tutti coloro che, come lui stesso, vivono ai margini della società. Porta speranza a quanti sono vulnerabili nelle mutevoli fortune di un mondo precario. Dalla mangiatoia, Cristo ci chiama a vivere da cittadini del suo regno celeste, un regno che ogni persona di buona volontà può aiutare a costruire qui sulla terra.


© Copyright Financial Times, 20 dicembre 2012


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