domenica 21 marzo 2021

Benedetto XVI "nomina" un ambasciatore, quasi come un papa regnante

Benedetto XVI "nomina" un ambasciatore, quasi come un papa regnante: Totalmente ignorata dai grandi media, una rara visita è stata concessa lunedi scorso da Benedetto XVI al cav. Lorenzo Festicini, presidente di...

San NICOLA DE FLUE

 

VI Coro21 marzo
(ex 22 marzo)
Principe del Pane di Vita,
“Trasformazione di Dio”
Nicola di Flüe

S. Cadiel

Così come testa e cuore sono vicini e formano un corpo, così stanno vicine la dedizione di Gesù nell’ultima cena, poiché lui si donò ai suoi come cibo e la dedizione di Gesù sul Golgota, poiché lui si donò al mondo intero. E come Cristo, il crocefisso, è nostro capo, così è Cristo come pane, nostro cuore.

Un angelo ed un santo stanno oggi davanti al trono di Dio: l’uno sta qui per Cristo, il crocefisso, l’altro sta qui per Cristo come pane.

Colui che sta per Cristo, il crocefisso davanti al trono di Dio, è il grande Santo della Svizzera, Nicola di Flüe. Egli ha seguito la croce ed ha lasciato tutto per amore del crocifisso, con la croce ha fatto il suo ingresso vittorioso nel cielo.

Colui che sta per Cristo come pane davanti al trono di Dio è un angelo dei principati, che sono chiamati come amministratori della creazione; è

S. Cadiel

con il simbolo del pane; egli si chiama “Trasformazione di Dio” ed è l’amministratore della vita donante nella Santa Chiesa.

Gli alti principati, ai quali appartiene S. Cadiel, sono angeli di Maria e portano come segno particolare di questa loro dignità il mantello blu. Anche essi stanno a due a due attorno Maria, la loro regina, essi sono dodici volte due, come due doppie stelle attorno alla figure celestiale dalla Purissima.

Poiché stanno a due, dovremmo ricordare anche quell’angelo, che appartiene a S. Cadiel come ad un fratello; è S. Sadiel, l’angelo della Chiesa, dell’adorazione, del profondo rispetto davanti a Dio. Come si compensano meravigliosamente i due angeli: S. Cadiel, che porta il pane e custodisce la vita attiva nella Chiesa, e S. Sadiel, il portatore della vita attiva nella Santa Chiesa ed il custode del SS. Sacramento, che ha come simbolo il lume; l’uno custodisce il compito dell’altro, ambedue stanno attorno al centro della Santa Chiesa, Dio nella forma del pane.

S. Cadiel ha teso largamente le braccia; egli porta su tutta la larghezza delle sue braccia come su una patena, l’umanità lottante. Sulla patena c’è il simbolo del pane; esso vale nello stesso modo per nostro Signore, nel quale è racchiusa tutta l’umanità, quanto per tutti coloro che si sono offerti nel Signore; dal pane sboccano sorgenti, che diventano fiumi di grazia per l’intera Santa Chiesa.

Preghiera: Come Tu, Signore, sei insaziabile nel Tuo amore verso di noi, fa che noi possiamo essere, per merito di questo Tuo angelo, insaziabili verso di Te, verso il Pane, verso la vita viva, che sei Tu, nostro Signore e nostro Dio. Amen.

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VI Coro6a domenica dopo Pentecoste
“Brocca del vino di Dio” 

S. Cadiel

l’alto principe, che veglia insieme con l'angelo dei servizi del Tabernacolo, S. Sadiel, in particolare sulle chiese e luoghi di culto, ma anche sui sacerdoti di queste chiese, egli è l'angelo del fluente, nutriente vita della grazia e si chiama “Brocca del vino di Dio” . Come simbolo ha egli un pane.

“Dacci la crescita nella vita religiosa", preghiamo nell’orazione di questo giorno, e il santo Vangelo ci racconta della moltiplicazione dei pani, che ci reca una grande consolazione per il giudizio a venire. Perché il pane che il Signore distribuisce nei suoi giorni e nelle sue notti, quando si è affamati per Lui, questa è pura grazia. E con che meraviglia cresce allora la vita della grazia! Sette pani divise Gesù, sette santi sacramenti. E poi quando i santi angeli escono, per raccogliere, allora il tesoro di grazia attraverso i santi sacramenti  all'interno dell'umanità si è decuplicato, centuplicato. “Ed essi furono tutti sazi”.

Signore, noi abbiamo ancora fame e sete! Siamo proprio insaziabili! Donaci, Signore, donaci dal tuo amore, e non ci respingere prima di averci saziati!

 
Testo in lingua originale
 
 
 
 
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OPPORTUNE RIFLESSIONI di Andrea Cionci

 


Perché Benedetto “salutò” il mondo 

alle 17.30: dimissioni annunciate, 

mai confermate


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