martedì 17 luglio 2018

Non si potranno più contare...


QUALE SARÀ LA SCELTA DELL'UOMO?
TALE SARÀ LA SCELTA DI DIO !
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25 luglio 2009

JNSR:   Signore, io mi consacro a Voi, nella Vostra Divina Parola, con il tempo e con tutti gli inconvenienti che possono risultarne, per darLa al Mondo.

GESÙ:   Il Signore che parla, fa ricorso ai Suoi operai, ai Suoi operai degli ultimi Tempi. La Mia Opera è immensa, e necessita di uomini e donne di buona volontà per portarla a compimento.

Io vi indicherò la strada e, con ME, noi costruiremo insieme la Vita Nuova che è la Creazione stessa di quel Mondo Nuovoancora sconosciuto perfino nell'immaginazione del più sapiente. Non c’è stato e non c'è ancora nessuno che possa immaginare e descrivere come sarà il Mondo Nuovo:

Perfezione nella Perfezione.

Ci sarà una infinità di dettagli, sfuggiti all'occhio dell'uomo odierno. Il Divino e l'Umano faranno una fusione di cose mai previste fin dalla origine della Vita dell’uomo sulla Terra. Niente vi mancherà, e niente sarà più superfluo. Tutto il vostro disastro è basato su una esagerazione di tutto. L'Amore e la Misericordia di DIO si sono opposti a questo grande disordine causato dall’abbondanza non condivisa.

È la rivolta dello Spirito contro la Materia.
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Se i monti e le pianure potessero parlarne, li sentireste dire: Se noi cadiamo sulle popolazioni, e se ci lasciamo invadere dalle acque, dal fuoco e dai venti; e se la terra si ferma un giorno e non produce più, tutto questo avviene perché l'uomo, nonostante tutti gli avvertimenti dati dal Cielo, non ne tiene conto e agisce come il più crudele nemico di DIO !

L’Uomo non ascolta più i Comandamenti, e nemmeno le suppliche del Signore, Padrone dei Venti, delle Acque, del Fuoco e della Terra ! Allora i monti s’inondano, soffocano per l'aria inquinata, si lasciano travolgere dal fuoco, sprofondano mescolandosi all'acqua in colate di fango interminabili che distruggono ogni genere di vita al loro passaggio. Le pianure diventano deserti. Gli abitanti ai spostano. Le Nazioni si spopolano. Nulla serve più per vivere nel vostro Pianeta, così com’è nella condizione attuale.

Bisognava arrivare a questo punto, perché vi rendeste conto che nessuno può vivere più in un tale disordine! E più cercherete il vostro vantaggio personale, più sprofonderete ! Nessuno può vivere da solo, sprovvisto di sentimenti d’amore, di condivisione e di perdono. DIO ha dichiarato che ogni Vita Gli appartiene. Ogni luogo, ogni spazio è contrassegnato dal Suo Sigillo. La più piccola cavità è riempita del Suo Amore, perché la Vita viene da DIO; e dovunque c'è uno spazio, là c’e la Vita.

 Parola del Signore.
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GESÙ:    DIO non usa né collera né vendetta: l'uomo si punisce da solo. Tutto ha un rovescio, e quello del Male si trova ad essere faccia a faccia con DIO. Io distruggo l’inutile, mano a mano che  l'uomo eleva la sua gloria, perché NULLA può resistere  alla Mia Santa Legge e ai Miei Santi Comandamenti. E fintanto che sarete insensibili ad essi, voi vi opporrete alla Mia Santa Grazia, che non può donarsi, se non con la Mia Santa Obbedienza e il Mio Amore Santissimo.

Figlia Mia, non avrò riposo né tregua fintanto che gli uomini Mi saranno nemici. Un Padre può dare solo ciò che ha. Io ho tutto da darvi,  ma la Mia Legge è crudele per gli inadempienti. Essa dona o sottrae, secondo il modo con cui l'uomo Mi obbedisce o Mi disobbedisce.  Se Io concedo ancora un tempo molto breve di Grazia, è perché i Miei figli scelti ottengano una tregua che esce dal Mio Divino Sacro Cuore, davanti al loro cuore che Mi supplica di fare grazia ai Miei nemici. Ogni uomo che è contro i Miei Principi, in effetti si dichiara lui stesso di essere Mio nemico.

Tu non ruberai a tuo fratello che ha risparmiato il giusto per poter vivere lui e i suoi.
Tu non ucciderai l'uomo che si oppone alle tue convinzioni, perché è ME Stesso che cerchi di uccidere! Spetta a ME giudicarlo! Chi ti ha detto che il tuo modo di credere sia perfetto?

Guerre e lotte non ne voglio più! Fermate questi massacri! Il Nemico sta in ognuno di voi, quando uccidete vostro fratello. In questa lotta, se di fronte a te c'è il tuo nemico, tu sei suo nemico allo stesso modo!  DIO chiede la Pace tra le Nazioni e tra gli uomini. Ma gli uomini non ascoltano più la Mia Voce! Che altro occorre dire loro?

Allora, in casa loro, nella loro terra, conosceranno i frutti delle armi assassine, unite alle grida dei combattenti! quando si spegneranno tutte quelle urla, allora si sentirà il suono delle trombe, in quella pianura ricoperta di sangue, di cenere, di carne e di ossa. Non si potranno più contare i cadaveri scarnificati. L’orrore avrà colpito cosi duramente, come non mai nel corso dei secoli precedenti, né colpirà mai più in futuro! Perché il Piccolo Resto sarà per sempre nelle mani del Signore!

Guardate che cosa avete fatto! Ognuno è colpevole. Sono a migliaia gli innocenti che giacciono davanti ai vostri occhi atterriti. L'assassino si è armato dell’ordigno di morte che gli ha messo nelle mani proprio colui che ora, colpito, giace davanti a lui. Nemici entrambi e ciechi in questi due campi di battaglia: l’uno ha comprato dall’altro l'arma con la quale lo ha ucciso. Di fronte a DIO sono tanto colpevoli quanto innocenti.

Qui si concretizza la fine del Regno del Potere e del Denaro, la fine del Regno di questo «Mondialismo» disumano, dove si andava elevando la più alta Torre del Mondo, la Torre di questa Babele Mondiale, che rifiuta la Chiesa di DIO e tutte le Nazioni del Mondo. DIO, in ogni cuore che Lo ama, ha innalzato la Sua Chiesa, e nessuno può distruggerla.    

Il Signore ritornerà, in un deserto di pianti e di lamenti! L'uomo folle ha perso la vista e ha lasciato il suo cuore in cammino. Si è perso nella sua scelta!  Allora, la Voce del Signore si eleva in quel presente evanescente, come l'alba che sorge dalla nebbia:

Verrò Io prima che il sangue scorra in mezzo a quel carnaio?
O verrò quando la tromba si farà sentire?
Perché ecco che Io vengo. Amen.

Griderete insieme:
Vieni, Signore Gesù ! Vieni SUBITO
DIO ha parlato. E colui che ha orecchi, intenda !
Gesù, vostro Salvatore.

Pregate tutti uniti.
Fate e donate delle Messe per la Pace nel Mondo
e il Ritorno di GESÙ nella Gloria.



lunedì 16 luglio 2018

«Salite con Me ... la "santa montagna" della vostra perfetta conformazione a Gesù Crocifisso.



16 Luglio 1983. Festa della Madonna del Monte Carmelo.
La "santa montagna".

«Salite con Me, figli prediletti, la "santa montagna" della vostra perfetta conformazione a
Gesù Crocifisso.

Quante volte mio Figlio Gesù amava salire sopra i monti, sospinto da un ardente desiderio di
solitudine e di silenzio, per vivere con più intensità la sua unione con il Padre!
Da adolescente spesso cercava rifugio sulle colline che circondano Nazareth; 
sul monte promulgò la legge evangelica delle Beatitudini; 
sul monte Tabor visse l'estasi della sua trasfigurazione; 
in Gerusalemme, città sul monte, raccolse i suoi per l'ultima Cena e passò le dolorose ore della sua interiore agonia; 
sul monte Calvario consumò il suo Sacrificio; 
sul monte degli Olivi avvenne il suo definitivo distacco dai suoi con la gloriosa ascensione al Cielo.

Oggi con Me salite questa "santa montagna" che è Gesù Cristo, perché possiate entrare in una
intimità di vita con Lui. In questi tempi della mia battaglia decisiva, ciascuno di voi è chiamato
a combattere con la Luce stessa di Cristo, perché dovete essere la sua stessa presenza nel
mondo. 

Per questo salite il "santo monte" della sua Sapienza, che viene svelata a voi, se siete
piccoli, umili e poveri. La vostra mente verrà attratta dalla Sua mente divina, e penetrerete il
segreto della Verità rivelata nella Sacra Scrittura e sarete rapiti dalla bellezza del suo
Vangelo, e agli uomini di oggi direte con coraggio la Parola di Gesù, che sola illumina e può
condurre alla pienezza della Verità.

Salite il "santo monte" del suo Cuore, per essere trasformati dal roveto ardente della sua
divina Carità. Allora il vostro cuore verrà dilatato e plasmato secondo il Suo e voi, nel mondo,
sarete lo stesso palpito del Cuore di Gesù, che cerca soprattutto i più lontani e tutti vuole
avvolgere con la fiamma della sua infinita misericordia.
Diventerete miti e umili di cuore, sarete veramente capaci di amare, verserete balsamo sulle
piaghe profonde dei sofferenti e dei più bisognosi, darete il vostro aiuto sacerdotale
soprattutto a coloro che si sono smarriti sulle strade del male e del peccato. Così, con il
vostro amore, porterete un immenso numero di miei figli sulla strada della salvezza.

Salite il "santo monte" della sua divina Umanità, perché possiate divenire riflesso della sua
perenne immolazione per voi.
I suoi occhi nei vostri occhi, le sue mani nelle vostre mani, il suo Cuore nel vostro cuore, le sue
sofferenze nelle vostre sofferenze, le sue piaghe nelle vostre piaghe, la sua Croce nella
vostra croce.

Così voi diventate forte presenza di Gesù che, per mezzo di voi, ancora oggi può operare
fortemente per condurre tutti alla salvezza. In questa salvezza sta il trionfo del mio Cuore
Immacolato; in essa avviene la conclusione della battaglia cui vi ho chiamati e si realizza la mia
annunciata vittoria.

Perciò diventa ora più che mai urgente, figli prediletti, seguirmi come vostra Celeste
Condottiera. Salite dunque con Me la "santa montagna" che è Cristo, per venire
perfettamente a Lui assimilati, così che Egli possa rivivere in ciascuno di voi per condurre
tutti alla salvezza».

BEATAE MARIAE VIRGINIS DE MONTE CARMELO ET IN COMMEMORATIONE CANONIZATIONIS P. N. S. FRANCISCI




Die 16 Julii

IN COMMEMORATIONE

BEATAE MARIAE VIRGINIS

DE MONTE CARMELO

ET IN COMMEMORATIONE CANONIZATIONIS P. N. S. FRANCISCI 


Introitus
GAUDEÁMUS omnes in Dómino, diem festum celebrántes sub honóre beátae Maríae Vírginis: de cujus solemnitáte gaudent Angeli, et colláudant Fílium Dei. Ps. 44, 2 Eructávit cor meum verbum bonum: dico ego ópera mea Regi. V/. Glória Patri.

Oratio
DEUS, qui beatíssimae semper Vírginis et Genitrícis tuae Maríae singulári título Carméli órdinem decorásti: concéde propítius ; ut, cujus hódie Commemoratiónem solémni celebrámus offício, ejus muníti praesídiis, ad gáudia sempitérna perveníre mereámur: Qui vivis et regnas.

Pro comm. Canonizationis S. P. N. Francisci C.:


DEUS, qui ad sectandas Unigeniti tui vias beatum Franciscum ducem ac praeceptorem nobis tribuere dignatus es: concede propitius, ut cuius hodie memoriam còlimus, eius in caelis gloriae participes éffici mereamur. Per eundem Dominum...




Léctio libri Sapiéntiae.


Eccli. 24, 23-31


EGO quasi vitis fructificávi suavitátem odóris: et flores mei, fructus honóris et honestátis. Ego mater pulchrae dilectiónis, et timóris, et agnitiónis, et sanctae spei. In me grátia omnis viae et veritátis: in me omnis spes vitae et virtútis. Transíte ad me omnes qui concupíscitis me, et a generatiónibus meis implémini. Spíritus enim meus super mel dulcis, et heréditas mea super mel et favum. Memória mea in generatiónes saeculórum. Qui edunt me, adhuc esúrient: et qui bibunt me, adhuc sítient. Qui audit me, non confundétur: et qui operántur in me, non peccábunt. Qui elúcidant me, vitam aetérnam habébunt.



Graduale Benedícta et venerábilis es, Virgo María: quae sine tactu pudóris invénta es mater Salvatóris. V/. Virgo Dei Génitrix, quem totus non capit orbis, in tua se clausit víscera factus homo.

Allelúja , allelúja. V/. Per te, Dei Génitrix, nobis est vita pérdita data: quae de caelo suscepísti prolem, et mundo genuísti Salvatórem. Allelúja.


+ Sequéntia sancti Evangélii secúndum Lucam.


Luc. 11, 27-28


IN illo témpore: Loquénte Jesu ad turbas, extóllens vocem quaedam múlier de turba, dixit illi: Beátus venter, qui te portávit, et úbera, quae suxísti. At ille dixit: Quinímmo beáti, qui áudiunt verbum Dei, et custódiunt illud.


Credo.
Offertorium Jerem. 18, 20 Recordáre, Virgo Mater, in conspéctu Dei, ut loquáris pro nobis bona, et ut avértat indignatiónem suam a nobis.


Secreta

SANCTÍFICA, Dómine, quaésumus, obláta libámina: et beátae Dei Genitrícis Maríae salubérrima intercessióne, nobis salutária fore concéde. Per eúmdem Dóminum.

Pro comm. ...

Suscipe, Domine, laudis hostiam quam in honorem, beati Patris nostri Francisci tuae offerimus majestati:
et per eam nosmetipsos tibi pérfice munus aeternum. Per Dominum...


Praefatio de beata Maria Virgine Et te in Commemoratióne.

Communio Regína mundi digníssima, María Virgo perpétua, intercéde pro nostra pace et salúte, quae genuísti Christum Dóminum Salvatórem ómnium.


Postcommunio

ADJUVET nos, quaésumus, Dómine, gloriósae tuae Genitrícis, sempérque Vírginis Maríae intercéssio veneránda: ut, quos perpétuis cumulávit benefíciis, a cunctis perículis absolútos, sua fáciat pietáte concórdes: Qui vivis...

Pro comm. ...

Sacro pro mùnere tibi, Dòmine, gratias agentes, quaesumus: ut intercedente beato Patre nostro Francisco, cujus gaudemus triumphis; spiritualibus proficiamus auxiliis. Per Dominum...

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Risultati immagini per rapimento di Elia sul carro di fuoco
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AMDG et DVM

domenica 15 luglio 2018

Il ricco e il suo fattore e San Girolamo


Lettura del santo Vangelo secondo Luca
Luc 16:1-9
In quell'occasione: Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: C'era un uomo ricco, che aveva un fattore, il quale fu accusato davanti a lui, di dissipargli i beni. Eccetera.

Omelia di san Girolamo Prete
Lettera 151 ad Algasia, quest. 6 tom. 3
Se il dispensatore di una ricchezza iniqua è lodato dal Signore perché si è fatta una specie di giustizia coi frutti della sua iniquità; e se il padrone, leso nei suoi diritti, loda la previdenza dell'economo che sa provvedere ai suoi propri interessi sia pure con frode; quanto più Cristo, che non può risentire alcun danno ed è sempre inchinato a clemenza, loderà i suoi discepoli se useranno misericordia a quelli che crederanno in lui?


Infine dopo la parabola, aggiunse: «E io vi dico: Fatevi degli amici colla mammona iniqua». Ora non l'Ebraico ma il Siriaco chiama le ricchezze mammona, perché sono accumulate con mezzi ingiusti. Se dunque l'iniquità, per una saggia dispensazione, si cangia in giustizia; quanto più la parola di Dio, nella quale non c'è ingiustizia e di cui gli  Apostoli hanno ricevuto la dispensazione, sarà capace, saggiamente dispensata, di sollevare al cielo i suoi dispensatori?

Perciò soggiunge: «Chi e fedele nel poco» cioè nelle cose materiali, «è fedele anche nel molto», cioè nelle cose spirituali. E chi e ingiusto nel poco, cioè non mette a servizio dei suoi fratelli ciò che Dio ha creato per tutti, sarà ingiusto anche nel dispensare le ricchezze spirituali, non guardando, nel comunicare la dottrina del Signore, alla necessità,  sibbene alle persone. Ora, dice egli, se non sapete dispensare saggiamente i beni materiali e perituri, chi vi affiderà le vere ed eterne ricchezze della dottrina di Dio?

V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.

AMDG et DVM