sabato 14 aprile 2018

EVANGELIUM VITAE / Corteo Nazionale / MILANO





[PDF]Contro l'ABORTO : Corteo nazionale sabato 14 aprile 2018 - Milano


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5 apr 2018 - PECCATO MORTALE MONDIALE E OMICIDIO LEGALIZZATO http://www.conchiglia.us/RIVELAZIONE_ITALIA/libri/aborto_crimine_orribile.htm · « EVANGELIUM VITAE » Enciclica di Papa Giovanni Paolo II sul sito del Vaticano. LA STRAGE DEGLI INNOCENTI - Contro l'aborto... sterminio pianificato.

AMDG et DVM

E' GIA' COMINCIATA

LA TERZA GUERRA MONDIALE


    Che ne abbiamo percezione o no la Terza Guerra Mondiale è già cominciata da tempo, e prosegue mettendo in campo armi non convenzionali concepite circa settanta anni fa, ma che ora vengono usate indiscriminatamente di Cinzia Palmacci  



LA TERZA GUERRA MONDIALE DELLE ARMI NON CONVENZIONALI E’ GIA’ COMINCIATA

di

Cinzia Palmacci


Tesla diceva: “E’ difficile dare poteri illimitati a delle menti limitate”, ed evidentemente lo scienziato serbo sapeva quello che diceva per essersi imbattuto spesso in menti del genere. Leggendo questo articolo capirete di più.  Tutti abbiamo visto in TV i terribili incendi che hanno colpito la California distruggendo case e vite, ma finito il disastro qualcuno ha fatto notare qualcosa di inquietante. Le foto degli incendi mostrano l'alluminio fuso che corre lungo il marciapiede, mentre gli alberi di pino "altamente infiammabili" hanno ancora foglie verdi! Il legno non brucia e si consuma forse prima che un metallo si fonda? Anche un'auto si vede (foto in basso) praticamente fusa in mezzo alla strada, ma a pochi metri di distanza troviamo dei vigneti perfettamente verdi, che, solo per il calore generato nelle vicinanze avrebbero dovuto bruciare o come minimo appassire. Alcuni ipotizzano che questi terribili incendi siano stati provocati e che, non si tratti di un normale incendio, ma di armi militari ad energia diretta, le uniche che sono attualmente in grado di fondere un metallo lasciando intatto il legno a pochi metri di distanza.
Ma come fa un incendio a rovesciare auto e a fondere metalli ma allo stesso tempo a non bruciare il materiale organico? Il legno? Gli alberi? Il vetro dell’auto è stato vaporizzato e il metallo è distorto, ma nella stessa zona troviamo ancora gli alberi con le foglie verdi. Il sospetto che si tratti di armi laser si fa sempre più incalzante, anche per altri episodi che si sono verificati in altre parti del mondo, come ad esempio in Portogallo. Solo che in Portogallo sono bruciati ettari ed ettari di foresta con immani conseguenze non solo di salute per la popolazione, ma anche di carattere economico. Insomma, usando a sproposito queste armi non convenzionali si potrebbe mettere in ginocchio un Paese intero. Invece, data la precisione “chirurgica” dell’incendio in California che ha bruciato abitazioni ed auto lasciando intatta la vegetazione circostante, l’ipotesi che si possa trattare di armi al plasma e ad impulsi si fa sempre più plausibile.
Ma che cosa sono le armi al plasma e ad impulsi? Qui entra in gioco lo scienziato serbo Nikola Tesla. Nikola Tesla (1856 – 1943) è stato un ingegnere elettrico. È conosciuto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. I suoi brevetti e il suo lavoro teorico formano la base del moderno sistema elettrico a corrente alternata (CA), compresa la distribuzione elettrica polifase e i motori elettrici a corrente alternata, con i quali ha contribuito alla nascita della seconda rivoluzione industriale. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni tecnologiche. Negli Stati Uniti Tesla fu tra gli scienziati e inventori più famosi, anche nella cultura popolare. Dopo la sua dimostrazione di comunicazione senza fili (radio) nel 1893, e dopo essere stato il vincitore della cosiddetta “guerra delle correnti” insieme a George Westinghouse contro Thomas Alva Edison, fu riconosciuto come uno dei più grandi ingegneri elettrici statunitensi. Molti dei suoi primi studi si rivelarono anticipatori della moderna ingegneria elettrica e diverse sue invenzioni rappresentarono importanti innovazioni tecnologiche. Tesla ha contribuito allo sviluppo di diversi settori delle scienze applicate. I suoi ammiratori contemporanei arrivano al punto da definirlo “l’uomo che inventò il Ventesimo secolo” e “il santo patrono della moderna elettricità”. Essendo diventato cittadino statunitense tutto fa pensare che i brevetti delle sue sensazionali scoperte scientifiche si trovino anche attualmente in mano agli americani. Le basi per una simile tecnologia al plasma e ad impulsi furono poste negli anni ’40 proprio dal fisico Nikola Tesla. Alle scoperte di questo scienziato si deve lo sviluppo di parecchie tecnologie: dalle bobine elettriche ai generatori di corrente, dalla radio alla televisione. Duranti i primi anni del XX secolo Tesla iniziò a lavorare al suo progetto per un “raggio della morte”. Nel 1942 il progetto era pronto e Tesla lo propose agli USA quale arma per battere i nazisti. Tesla fu considerato un “pazzo” e la sua proposta non fu preso in considerazione.  Era talmente considerato “pazzo”, che alla sua morte nel 1943, tutti i documenti dello scienziato sul “raggio della morte” furono misteriosamente trafugati. Parte di questi documenti è stata citata in un documento segreto del governo USA su un’arma ad elettroni (documento declassificato nel 1980). Il principio del “raggio della morte” è qualcosa che sta a metà strada fra le armi a laser e le armi al plasma. Il principio è quello di quello di sparare contro il bersaglio un proiettile di energia, composto da materia elettricamente carica composta da elettroni, neutroni e protoni. Il tutto avviene attraverso il processo di ionizzazione dell’aria (attraverso le famigerate scie chimiche). Tale meccanismo è stato studiato approfonditamente dagli scienziati della famigerata DARPA con la collaborazione di un’azienda tedesca. Risulta che armamenti di questo tipo sono in possesso degli eserciti statunitense, israeliano e australiano. Ci sono diverse versioni di questo tipo di armamenti:
1)    Pulsed Impulsive Kill Laser (PIKL). Questo tipo di dispositivo ha dimostrato la sua efficacia in diversi test, riuscendo a perforare anche armature in Kevlar e lastre di metallo.
2)    La versione “non letale” va sotto il nome di Pulsed Energy Projectile (PEP). Questo dispositivo è in grado di stordire uomini e animali, creando in dolore molto forte e una temporanea paralisi. La documentazione sui possibili effetti a lungo termine provocati dall’arma è però scarsa. Il principale ambito di applicazione previsto per il PEP viene indicato in scenari di “ordine pubblico” (l’ordine come lo concepiscono le classi dominanti sarebbe meglio dire) mentre un’altra delle applicazioni prefigurate è quella di presidio dei checkpoint. Oltre a stordire le persone una simile arma dovrebbe essere capace di bloccare i veicoli, in quanto il suo impulso energetico interferirebbe con i sistemi elettrici. Il raggio di azione del PEP è di circa 2 Km ed il suo funzionamento si basa sull’emissione di un impulso laser ad infrarossi (mediante l’impiego di un “deutorium fluoride laser”).  Il plasma prodotto dalla parte iniziale dell’impulso arriva ad esplodere poiché i suoi elettroni assorbono l’energia della parte finale dell’impulso. L’esplosione di questo plasma ad elevata energia si tramuta in una forza d’urto combinata ad un’onda elettromagnetica.

Strategie globali per il controllo climatico

Senza dubbio uno dei documenti più interessanti è lo studio redatto da sette ufficiali dell’esercito USA nell’agosto del 1996, intitolatoIl clima come moltiplicatore di potenzaaverne il controllo nel 2025,  nato da una direttiva del Comandante delle forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra i membri dell’esercito, in cui si afferma: “Nel 2025 le forze aereospaziali Usa potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. […] Dal miglioramento delle operazioni degli alleati e dall’annullamento di quelle del nemico tramite scenari climatici “su misura”, alla completa dominazione globale delle comunicazioni e dello spazio, la modificazione climatica offre al chi combatte una guerra un’ampia gamma di possibili modi per sconfiggere o sottomettere l’avversario”. Questi propositi sono confermati da un successivo studio del 2003, intitolato Padroneggiare l’ultimo campo di battaglia: i prossimi avanzamenti nell’uso militare dello spazio ad opera del Project Air Force della Rand Corporation, un think-thank legato alle lobbies del petrolio e delle armi che ha avuto come amministratore Donald Rumsfeld, e nel cui consiglio di amministrazione figura Lewis Libbey, socio fondatore del PNAC e direttore del personale è Dick Cheney. Il concetto alla base di questo rapporto è la Full Spectrum Dominance, vale a dire una politica di eccezionali investimenti militari mirati alla conquista ed al mantenimento di una posizione di superiorità nello spazio, se non addirittura di un suo controllo assoluto. Il che obbligherebbe chi volesse contrastare l’imperialismo USA a farlo esclusivamente via terra e mare. Al riguardo, suonano particolarmente inquietanti le parole del Comandante in Capo del comando spaziale Usa, Joseph W. Ashy: “Alcune persone non vogliono sentirne parlare. Ma assolutamente siamo prossimi a combattere nello spazio. Combatteremo dallo spazio e nello spazio. Un giorno o l’altro colpiremo obiettivi terrestri – navi, aeroplani e obiettivi sulla terraferma – dallo spazio.” Il 22 Febbraio del 2004, l’Observer ha pubblicato un rapporto “segreto”, commissionato da Andrew Marshall, influente consigliere di Rumsfeld, che sarebbe sfuggito al Pentagono, e che conclude: “Un improvviso sconvolgimento climatico porterà ad una catastrofe globale di monumentali proporzioni, che comprende una guerra nucleare e disastri naturali, portando intere nazioni a scomparire sotto il mare ed i pochi sopravvissuti a combattere per le scarseggianti risorse di cibo, acqua ed energia”. Sono molte le voci di protesta riguardanti questi folli e distruttivi progetti. Fra queste, la scienziata di fama mondiale Rosalie Bertell denuncia che “gli scienziati militari degli Stati Uniti stanno lavorando sui sistemi climatici come potenziale arma. I metodi includono l’accrescimento delle tempeste e la deviazione dei fiumi di vapore dell’atmosfera terrestre per produrre siccità o inondazioni mirate”. Richard Williams, fisico e consulente dell’Università di Princeton, dice che “i test di surriscaldamento della ionosfera sono un atto irresponsabile di vandalismo globale […] HAARP potrebbe essere un serio pericolo per l’atmosfera terrestre. Con esperimenti di questo tipo, potrebbero essere fatti danni irreparabili in poco tempo”. Alcuni ricercatori già oggi sospettano dei collegamenti con i recenti sconvolgimenti climatici, terremoti, uragani, maremoti, diffuse siccità. Preoccupazioni e denunce sono state fatte anche da varie istituzioni nazionali. Il Parlamento Russo, la Duma, ha rilasciato nel 2002 il seguente comunicato, firmato da 188 deputati:“Sotto il programma HAARP, gli Stati Uniti stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”. Tanto per far aumentare le preoccupazioni all’umanità Putin annunciò di aver sviluppato un nuovo tipo di missile balistico telecomandato, che sarebbe in grado di mutare tragitto durante il viaggio e rendendo dunque virtualmente inutile la difesa dello scudo spaziale: che sia un bluff o no, è certo che i progetti militari statunitensi degli ultimi anni hanno generato una corsa agli armamenti senza precedenti. La Russia stessa ha portato avanti alcuni progetti basati sulle scoperte di Tesla fin dagli anni Cinquanta, in parallelo alle sperimentazioni degli Stati Uniti, salvo poi rallentarli anche a causa del collasso economico. C’è aspetto inquietante inerente all’uso di HAARP: l’uso per il controllo personale delle persone. In un documento estratto da un documentario di History Channel attraverso il riferimento a brevetti militari e sulla base di studi condotti da scienziati ed esperti, è spiegato il tema del controllo mentale attuato dai governi mediante strumenti elettromagnetici usati dal progetto HAARP. Dunque, HAARP può essere usato per controllare la mente. Come si è visto in precedenza le onde ELF causano degli effetti sugli stati mentali.  Il cervello umano opera su frequenze molto basse; è in grado di produrre onde alfa, beta, delta, theta. Durante gli stati meditativi, le onde risultano essere di 8 cicli al secondo; durante il sonno di 4 cicli. HAARP è in grado di generare tutti questi segnali e all’occorrenza modificarli con gravi disturbi alla persona.
Che ne abbiamo percezione o no la Terza Guerra Mondiale è già cominciata da tempo, e prosegue mettendo in campo armi non convenzionali concepite circa settanta anni fa, ma che ora vengono usate indiscriminatamente per un’assurda lotta per il controllo globale senza precedenti nella storia umana.   

Del 03 Novembre 2017

Nascosto in piena vista per secoli

Scoperto un antico altare nascosto nel Santo Sepolcro di Gerusalemme

PD
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Si pensa che una pietra usata per molto tempo per i graffiti dei turisti sia dell'epoca delle Crociate

Esperti greci e ricercatori israeliani potebbero aver scoperto un antico altare nella chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, “nascosto in piena vista” per secoli.
“Appoggiata a un muro in un angolo buio [della chiesa] del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la grande roccia nuda invitava turisti e pellegrini a scarabocchiarci sopra”, ha affermato la rivista Smithsonian, segnalando che era nota tra i turisti come la “pietra dei graffiti”.
Victorgrigas | CC BY-SA 3.0
L’altare avrebbe continuato a passare inosservato se non fosse stato per i lavori degli ultimi anni per puntellare l’Edicola, la “chiesa dentro una chiesa” che protegge il luogo di sepoltura di Gesù.
Un’équipe greca di ingegneri e architetti ha restaurato da poco l’Edicola, per molto tempo in pericolo di crollare. Nel corso dei lavori, la squadra ha usato una gru per sollevare un blocco di due tonnellate, noto come “pietra dei graffiti” per l’inclinazione dei visitatori a lasciarvi sopra la propria firma, per inserirla in una struttura di acciaio, girandola nel processo ma relegandola in un altro angolo buio.
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Beata Liduina Meneguzzi


Beata Liduina (Angela Elisa) Meneguzzi Religiosa
Giarre, Abano Terme, 2 settembre 1901 - Dire-Dawa, Etiopia, 2 dicembre 1941
Dimostra fin da giovane attenzione agli altri e capacità di dono. Attratta da un ideale di consacrazione totale a Dio sceglie la religiosità delle suore di San Francesco di Sales, che a Padova hanno la sede generalizia. Vi entra a 25 anni e una volta professata la sua fede assume il nome di suor Liduina. Nel 1937 viene inviata in Etiopia tra gli ammalati e i feriti di guerra dell’Ospedale di Dire-Dawa, come infermiera. Qui morirà nel 1941 per un tumore, il 2 dicembre.

Martirologio Romano: Nella città di Dire Dawa in Etiopia, beata Liduina (Elisa Angela) Meneguzzi, vergine dell’Istituto di San Francesco di Sales, che, divenuta autentico specchio di umiltà e di carità cristiana, rese manifesta con la sua benignità la misericordia di Dio tra i poveri, i malati e i prigionieri. 

   Nasce in località Giarrre di Abano Terme, provincia di Padova, il 12 settembre 1901 e la battezzano con i nomi di Elisa Angela. Insieme al latte materno succhia abbondanti dosi di fede ed onestà, che sono poi le uniche ricchezze della sua umile e modesta famiglia contadina. 
    Cresce all’ombra del campanile non tanto geograficamente parlando (ci sono due chilometri di strada, da percorrere rigorosamente a piedi, per raggiungere la chiesa) quanto perché dalla parrocchia si sente irresistibilmente attratta come da una calamita. 
  Ogni giorno la messa e il catechismo, prima per impararlo e poi per insegnarlo, e alla sera ancora con tutta la famiglia attorno al grande tavolo della cucina a sgranare il rosario.

A 14 anni va a lavorare fuori casa, come persona di servizio nelle famiglie dei signorotti e negli alberghi che ad Abano Terme non mancano di certo, ma a 25 anni lascia tutto per entrare tra le suore di San Francesco di Sales (le “suore Salesie” ) che hanno la Casa Madre proprio a Padova. Qui le danno il nuovo nome di Suor Liduina e qui ritrova le mansioni umili in cui già si è esercitata a casa. 
   Così, con disinvoltura e una semplicità che incanta, passa dal ruolo di guardarobiera a quello di infermiera, dai compiti di sacrestana a quelli di assistente nel collegio femminile: in ogni posto e in ogni incarico un tocco di umanità, un sorriso, tanta disponibilità. Sarà per questo che le ragazze del collegio trovano in lei un’amica e una confidente e la cercano per la tenerezza, la serenità e la pazienza che si sprigionano da lei.

Ha il desiderio, per troppo tempo inappagato, di andare in missione e i superiori le fanno fare anticamera fino al 1937, quando finalmente la mandano in Etiopia. Approda a Dire-Dawa, una città cosmopolita, caratterizzata dalla presenza di gente dalle origini, costumi e religioni diverse. La suora italiana si inserisce in questo mosaico di razze e di religioni con la sola arma che possiede, la bontà., distribuita a piene mani nell’ospedale in cui opera come infermiera premurosa, attenta, tenerissima. 

Lo scoppio della guerra trasforma quella struttura sanitaria in ospedale militare e lei deve moltiplicare la sua generosità e le sue attenzioni per i soldati feriti che le vengono portati da ogni dove e che, non appena la conoscono, vogliono solo lei al loro capezzale. 
La sua generosità si trasforma in eroismo durante i frequenti bombardamenti sulla città: incurante dei pericoli, anche sotto le bombe, corre ad estrarre i feriti dalle macerie per trasportarli nei rifugi, prestare loro le prime cure, accompagnarli nel trapasso.
In questa opera di soccorso la sua carità non ha confini e si riversa indistintamente su bianchi e neri, cattolici e copti, musulmani e pagani. Solo la malattia può fermarla: un tumore devastante se la porta via a 40 anni, il 2 dicembre 1941 e cristiani e musulmani la piangono come una mamma.
Beatificata nel 2002, Suor Liduina Meneguzzi ripete a tutti, anche oggi, che l’ecumenismo, quello autentico, si costruisce solo e sempre sulla solida base dell’amore.



Autore: Gianpiero Pettiti


Note: Il Martyrologium Romanum pone la sua festa al 1° dicembre, mentre la Diocesi di Padova la ricorda il 2 dicembre.
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venerdì 13 aprile 2018

Il Mio Segreto

Foto:

Fatima (Portogallo), 11 marzo 1995. 
Cenacolo coi sacerdoti e fedeli del M.S.M. del
Portogallo.
Il mio segreto.

«In questo mio venerato Santuario tutti vi accolgo, miei prediletti e figli a Me consacrati, per
racchiudervi nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato.

- Qui Io sono apparsa come la Donna vestita di sole, per indicarvi il cammino da percorrere, in
questo vostro secolo, così insidiato e posseduto dallo Spirito del male.

- Qui Io sono venuta dal cielo per offrirvi il rifugio, in cui ripararvi, nel momento della grande
lotta fra Me ed il mio Avversario e nelle ore dolorose della grande tribolazione e del castigo.

- Qui Io ho fatto sorgere il Movimento Sacerdotale Mariano e, per mezzo di questo piccolo
figlio, che ho portato in ogni parte del mondo, in questi anni, mi sono formata la schiera,
pronta ormai alla battaglia ed alla mia più grande vittoria.

- Qui vi voglio spiritualmente uniti a questo mio figlio, oggi in cui viene fatto un grande
Cenacolo del mio Movimento, davanti alla Immagine della vostra Mamma Celeste, posta nello
stesso luogo in cui sono apparsa ai tre bambini Giacinta, Francesco e Lucia.

- Qui vi raccolgo tutti attorno a Me e vi manifesto la mia compiacenza, per il modo con cui
avete accolto l'invito ad aderire al Movimento Sacerdotale Mariano, a consacrarvi al mio
Cuore Immacolato ed a diffondere ovunque i Cenacoli di preghiera fra i sacerdoti, i bambini, i
giovani e nelle famiglie.

Vi voglio spiritualmente Qui con Me, perché ormai entrate nell'ultimo periodo di tempo di
questo vostro secolo, in cui gli avvenimenti che vi ho predetto avranno il loro pieno
compimento.

Per questo oggi, nello stesso luogo dove sono apparsa, voglio manifestare a voi il mio segreto.

Il mio segreto riguarda la Chiesa.

Nella Chiesa sarà portata a termine la grande apostasia, che si diffonderà in tutto il mondo; lo
scisma verrà compiuto nel generale allontanamento dal Vangelo e dalla vera fede.

In essa entrerà l'uomo iniquo, che si oppone a Cristo, e che porterà al suo interno l'abominio
della desolazione, dando così compimento all'orribile sacrilegio, di cui ha parlato il profeta
Daniele (Mt. 24,15).

Il mio segreto riguarda l'umanità.

L'umanità giungerà al culmine della corruzione e della empietà, della ribellione a Dio e della
aperta opposizione alla sua Legge di amore. Essa conoscerà l'ora del suo più grande castigo,
che vi è già stato predetto dal profeta Zaccaria (Zc. 13, 7-9).

Allora questo luogo apparirà a tutti come segno luminoso della mia presenza materna, nell'ora
suprema della vostra grande tribolazione.

Da Qui la mia luce si diffonderà in ogni parte del mondo e da questa fonte sgorgherà l'acqua
della divina misericordia, che scenderà ad irrorare l'aridità di un mondo, ridotto ormai ad un
immenso deserto.

Ed in questa mia straordinaria opera di amore e di salvezza, apparirà a tutti il trionfo del
Cuore Immacolato di Colei, che viene invocata come la Madre della misericordia».

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Zaccaria 13,7-9

7 Insorgi, spada, contro il mio pastore,
contro colui che è mio compagno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
Percuoti il pastore e sia disperso il gregge,
allora volgerò la mano sopra i deboli.
8 In tutto il paese,
- oracolo del Signore -
due terzi saranno sterminati e periranno;
un terzo sarà conservato.
9 Farò passare questo terzo per il fuoco
e lo purificherò come si purifica l'argento;
lo proverò come si prova l'oro.
Invocherà il mio nome e io l'ascolterò;
dirò: «Questo è il mio popolo».
Esso dirà: «Il Signore è il mio Dio».

Ciò ch'è scritto è scritto

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