domenica 21 gennaio 2018

È preziosa nel cospetto del Signore la morte dei suoi Santi.

22 gennaio 

San Vincenzo diacono (+ 304)

Sant'Anastasio, Martiri


Oggi è Vincenzo, il Vittorioso, che viene a raggiungere alla culla dell’Emmanuele il suo capo e il suo fratello Stefano l’Incoronato. Nacque nella Spagna (a Huesca); esercitò il ministero del Diaconato a Saragozza e, per la forza e l’ardore della sua fede, presagì i destini del regno Cattolico fra tutti gli altri. Ma egli non appartiene alla sola Spagna. Come Stefano, come Lorenzo, Vincenzo è l’eroe della Cristianità. Attraverso le pietre che piovvero su di lui come su un bestemmiatore, il Diacono Stefano predicò il Cristo; sulla graticola ardente, al pari del Diacono Lorenzo, il Diacono Vincenzo confessò il Figlio di Dio. Questo triumvirato di Martiri forma l’ornamento delle Litanie, e i loro nomi simbolici e predestinati, Corona, Alloro e Vittoria, ci annunciano i più valorosi cavalieri della Chiesa.
Vincenzo ha vinto il fuoco, perché la fiamma dell’amore che lo consumava dentro era ancora più ardente di quella che bruciava il suo corpo. Meravigliosi prodigi l’hanno assistito nelle sue dure battaglie; ma il Signore, che si glorificava in lui, non ha tuttavia voluto che perdesse la corona, e, in mezzo alle torture, il santo Diacono aveva un solo pensiero, di riconoscere cioè con l’offerta del proprio sangue e della propria vita, il sacrificio del Dio che aveva sofferto la morte per lui e per tutti gli uomini. Con quale fedeltà e con quale amore egli custodisce, in questi santi giorni, la culla del suo Maestro! Come non indietreggiò quando si è trattato di donarsi a lui attraverso tante sofferenze, così accuserebbe la viltà dei cristiani che portassero a Gesù che nasce, soltanto cuori freddi e legati ad altri affetti! A lui è stata richiesta la vita a brani, e l’ha data sorridendo; e noi rifiuteremo di togliere i futili ostacoli che ci impediscono di cominciare seriamente con Gesù una vita nuova? Che la visione di tutti questi Martiri che si affollano da alcuni giorni stimoli dunque i nostri cuori, onde imparino a diventare semplici e forti come quelli dei martiri.
Un’antica tradizione assegna a san Vincenzo il patrocinio sui lavori della viticultura e su coloro che li esercitano. È una felice idea, questa, e ci richiama misteriosamente la parte che il Diacono ha nel divin Sacrificio. È lui che versa nel calice il vino che presto diventerà sangue di Cristo. Pochi giorni fa assistevamo al banchetto di Cana: Cristo ci offriva qui la sua divina bevanda, il vino del suo amore. Oggi, egli ce lo presenta di nuovo, per mano di Vincenzo. Per rendersi degno di così sublime ministero, il santo Diacono si è provato a confondere il proprio sangue, come un vino generoso, nel calice che contiene il prezzo della salvezza del mondo. Si avverano così le parole dell’Apostolo il quale ci dice che i Santi completano nella loro carne, per il merito delle proprie sofferenze, quello che manca non all’efficacia ma alla pienezza del Sacrificio di Cristo del quale sono le membra (Col 1,24).
Noi ti salutiamo, o Diacono Vittorioso, che rechi fra le mani il Calice della salvezza. Un giorno tu lo presentavi all’altare affinché il vino che esso conteneva fosse trasformato, mediante le parole sacre, nel Sangue di Cristo; lo presentavi ai fedeli, affinché tutti coloro che avevano sete di Dio si dissetassero alle sorgenti della vita eterna. Oggi, lo offri tu stesso a Cristo; ed è pieno fino all’orlo del tuo stesso sangue. Tu fosti un Diacono fedele e immolasti la tua vita per attestare i Misteri dei quali eri il dispensatore. Erano passati tre secoli dall’immolazione di Stefano e sessant’anni dal giorno in cui le membra di Lorenzo fumigavano sui bracieri di Roma, come un incenso dall’odore soave e forte; e in quell’ultima persecuzione di Diocleziano, alla vigilia del trionfo della Chiesa, tu venivi a testimoniare, con la tua costanza, che la fedeltà del Diacono non era venuta meno.
La Chiesa è orgogliosa delle tue vittorie, o Vincenzo. Ricordati che è appunto per essa, dopo Cristo, che hai combattuto. Siici dunque propizio; e segna questo giorno della tua festa con gli effetti della tua protezione su di noi. Tu contempli ora faccia a faccia il Re dei secoli del quale fosti il Cavaliere; i suoi splendori eterni brillano al tuo sguardo fermo per quanto abbagliato. Anche noi, nella nostra valle di lacrime, lo possediamo e lo vediamo, poiché egli è l’Emmanuele, il Dio con noi. Ma ora si mostra ai nostri sguardi sotto le sembianze d’un debole bambino, perché teme di spaventarci con lo splendore della sua gloria. Rassicura tuttavia i nostri cuori turbati talvolta dal pensiero che quel dolce Salvatore dev’essere un giorno il nostro giudice. La visione di ciò che tu hai fatto, e di ciò che hai sofferto per il suo servizio, commuove anche noi, così vuoti di opere buone, così dimentichi di un tale maestro. Fa’ che i tuoi esempi non passino invano sotto i nostri occhi. Gesù viene a predicarci la semplicità dell’infanzia, quella semplicità che proviene dall’umiltà e dalla fiducia in lui, quella semplicità che ti fece affrontare tanti tormenti senza esitazioni e con cuore tranquillo. Rendici docili alla voce di un Dio che ci parla con i suoi esempi, calmi e gioiosi nel compimento dei suoi voleri, desiderosi unicamente del suo beneplacito.
Prega per tutti i Cristiani, poiché tutti sono chiamati alla lotta contro il mondo e le passioni del proprio cuore. Noi tutti siamo chiamati alla palma, alla corona, alla vittoria. Gesù ammetterà i soli vincitori al banchetto della gloria eterna, a quella tavola alla quale ci ha promesso di bere insieme con noi il vino nuovo, nel regno del Padre suo. La veste nuziale necessaria per avervi accesso, deve essere bagnata nel sangue dell’Agnello; dobbiamo essere tutti martiri, se non di fatto, almeno di desiderio, poiché vale poco aver vinto i carnefici, se non si è vinto se stesso.
Assisti con il tuo aiuto i nuovi martiri che versano ancor oggi il proprio sangue, affinché siano degni dei gloriosi tempi che ti diedero alla Chiesa, Vincenzo. Proteggi la Spagna che fu la tua patria. Prega l’Emmanuele di farvi nascere eroi forti e fedeli come te, affinché il regno Cattolico, così zelante per la purezza della fede, sia sempre all’avanguardia dei popoli cristiani. Non permettere che la Chiesa di Saragozza, santificata dal tuo ministero di Diacono, veda indebolirsi il sentimento della fede cattolica o spezzarsi il legame dell’unità. E poiché la pietà dei popoli ti saluta come il protettore dei vigneti, benedici quella parte della creazione che il Signore ha destinata all’uso dell’uomo, e di cui egli ha voluto fare lo strumento del più profondo dei misteri e uno dei più bei simboli del suo amore per noi.
* * *
In questo giorno la Chiesa onora anche la memoria del santo monaco persiano Anastasio, che soffrì il martirio fra il 626 e il 628. 
Cosroe, essendosi impadronito di Gerusalemme, aveva trafugato in Persia il legno della vera Croce, che fu recuperato più tardi da Eraclio. La vista del legno santo suscitò in Anastasio, ancora pagano, il desiderio di conoscere la Religione di cui costituiva il trofeo. Rinunciò alla superstizione persiana per abbracciare il Cristianesimo e la vita monastica. 
Questo comportamento, insieme con lo zelo del neofito, eccitò contro di lui il risentimento dei pagani, e dopo penose torture il soldato di Cristo ebbe il capo troncato. 
Il suo corpo fu portato a Costantinopoli e di qui a Roma, dove è onorato [1]. Due famose Chiese di questa capitale, una nella città, l’altra fuori le mura, sono dedicate in comune a san Vincenzo e a sant’Anastasio, perché questi due grandi Martiri hanno sofferto nello stesso giorno, benché in epoca diversa. 
Questo è il motivo che ha indotto la Chiesa a riunire le due feste in una sola. Preghiamo questo nuovo atleta di Cristo di esserci favorevole, e di raccomandarci al Signore la cui croce tanto gli fu cara.

[1]I numerosi miracoli che seguirono questa Traslazione meritarono a sant’Anastasio il nome di taumaturgo e ispirarono la scelta della pericope evangelica nella Messa, cioè la guarigione dell’emorroissa e la resurrezione della figlia di Giairo (Mc 5,21-34).
da: dom Prosper Guéranger, L’anno liturgico. – I. Avvento – Natale – Quaresima – Passione, trad. it. P. Graziani, Alba, 1959, p. 361-364
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Dei nostri campioni così ne parla il Martirologio Romano:
A Valènza, nella Spagna Tarragonése, san Vincénzo, Levita e Martire, il quale sotto l'empissimo Preside Baciano, avendo sofferto prigione, fame, eculeo, storcimento di membra, lastre ardenti, graticola di ferro infuocata ed altri generi di tormenti, se ne volò al cielo a ricevere il premio del martirio. Il nobile trionfo della sua passione fu molto bene descritto in versi da Prudénzio e celebrato con somme lodi dal beato Agostino e da san Leone Papa.

Presso Betsàloe, nell'Assiria, sant'Anastasio, Monaco Persiano, il quale, dopo molti tormenti di prigione, battiture e catene, sofferti in Cesarèa di Palestina, afflitto con molte pene da Cósroe, re di Pèrsia, infine fu decollato, avendo prima mandati innanzi nel martirio settanta Compagni sommersi nel fiume. Il suo capo fu trasportato a Roma, alle Acque Sàlvie, insieme con la sua venerabile immagine, al cui cospetto, come attestano gli atti del secondo Concilio Nicéno, vengono scacciati i demoni e guarite molte malattie.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

J.N.S.R. e la “Cristificazione” del Mondo

21.1.18 A.D.Terzo Millennio d.C.


Bartolome murillo-crucificado-met.jpg

«Dolce Gesù Crocifisso, perdono per tutte le nostre offese 
passate, presenti e future.
Perdono per tutto il nostro egoismo.
Perdono per tutti i nostri fratelli.»



L’ASCENSIONE DELL’UOMO


La nostra Terra - il Pianeta azzurro - è la scelta di DIO Padre. Questo pianeta è stato scelto per diventare la Terra Divina sulla superficie della quale deve svolgersi la “Cristificazione” del Mondo.

Ciò significa: prendere l'identità del FIGLIO di DIO, assomigliare a Lui, poiché DIO ci ha fatti a immagine di DIO (e questo avverrà presto!)

Questo pianeta è il regalo che il Padre fa a Suo FIGLIO Gesù Cristo per essere il RE DIVINO e regnare sul suo Pianeta azzurro. Gesù è passato attraverso la Sofferenza della CROCE, fino alla Sua MORTE.

La CROCE è diventata la chiave che ci ha aperto il PARADISO PERDUTO, a causa dei peccati di tutti gli uomini (rappresentati in UNO SOLO: ADAMO), perché è Adamo il modello dei peccatori, così come Gesù è invece la Perfezione. L'uomo ha voluto, in tutta libertà, scegliere la CARNE anziché lo Spirito che DIO gli offriva:  la CARNE, con tutti i suoi peccati principali di cui i sette capitali sono: l’orgoglio, l’avarizia, la lussuria, l’invidia, la gola, l’ira, l’accidia...  Da questi derivano tutti gli altri peccati.

Dopo 6000 anni, gli uomini hanno moltiplicato i loro peccati dimenticando la SANTA PROMESSA DI DIO: "Io ritornerò per regnare sulla Mia Terra, e il Mio Regno è un Regno eterno. Il Mio Regno non avrà più fine". Parola di Gesù Cristo.

Ma l’uomo non è migliorato...! Ed ecco che presto suonerà la tromba che annuncia “la Venuta del Salvatore Universale”. Siamo noi pronti? No, perché la maggior parte crede ancora che si tratti di una favola destinata a mantenere la paura nel Mondo, al fine di esercitare una falsa PACE tra gli uomini della Terra. Ma all’ora attuale, da quando l’uomo ha deciso di volgere il suo sguardo al passato, egli non vede che guerre, massacri, attentati... furti e violenze in serie... carestie e malattie di ogni genere... la povertà che arriva fino alla miseria più nera, e per alcuni alla MORTE... e ricchezze acquisite, senza vergogna per alcuni, fino ad arrivare all’incomprensibile POTERE DEL DENARO che suscita, con questi due anticristi, lo squilibrio del Mondo.

A causa di tutto questo MALE, che Solo DIO ha visto manifestarsi, Gesù Cristo, mediante la Sua Santa Croce, che sola poteva scongiurare quel MALE maledetto, chiese al Suo Popolo cristiano, la FRANCIA, di rivolgersi alla Sua Chiesa per fare elevare la sua CROCE dell'altezza del Golgota, dove Egli ci ha donato la SUA VITA: altezza di 738 metri. È stato nell’anno 1972 che Gesù si rivolse alla Sua Umile Serva Madeleine e, per 6 anni, fino al 1978, il Suo Messaggio fu riferito al Vescovo del luogo che non ne tenne conto, piuttosto lo derise.

La Chiesa, con il suo rifiuto a DIO, ha lasciato che il Mondo sprofondasse in questo caos, che doveva verificarsi se non si elevava la CROCE del “Pentimento Mondiale” a DOZULÈ, in quel luogo che l'Eterno Padre aveva scelto per salvare il mondo intero da tutti gli sconvolgimenti e da tutte le catastrofi che sarebbero seguite. Noi continuiamo a vivere con tutti i paesi del Mondo, questa predizione di Nostro Signore Gesù che, ahimé, non ha risparmiato nessuna NAZIONE...

Questa Croce, richiesta da Cristo Stesso alla Sua Chiesa, rappresentava il più grande esorcismo che doveva far fallire i piani di Satana, che vuole la morte di tutte le anime.

Dal 1972, noi siamo come il Popolo Ebreo, in cammino verso la Terra Promessa. Là, noi troveremo la Terra Nuova e i Cieli Nuovi, e DIO ci farà abitare con LUI.
Non ci sarà più morte, né pianti, e la PACE esisterà per tutti. Essi, gli Ebrei, restarono 40 anni nel loro deserto... e noi? Quando avremo la gioia  di vivere su questa Terra Nuova?  Per il momento e dal 1972, noi camminiamo in mezzo a tutti questi sconvolgimenti, verso l’unica meta che ci consola: verso la Terra Promessa... Forse anche con quella punizione di 40 anni...? Ma noi possiamo già percepire la speranza e l’AMORE che ci attendono, come il figliol prodigo, perché DIO sta sempre davanti a noi per aprirci le Sue Braccia. Prendendo come riferimento San Paolo nella Bibbia ( 1 Tessalonicesi 4, 15-18):

(15): Questo vi diciamo sulla PAROLA DEL SIGNORE: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del SIGNORE, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti.

(16): Perché il SIGNORE stesso, a un ordine dato, alla voce di un arcangelo e al suono della tromba di DIO, discenderà dal Cielo, e prima risorgeranno i morti in Cristo.

(17): In seguito noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell’aria, e così saremo sempre con il Signore.

(18): Confortatevi, dunque, a vicenda con queste parole.

San Paolo ha visto i viventi elevarsi verso DIO, come avvenne per l’Assunzione della Vergine Maria, con il Suo Corpo e la Sua Anima (dogma definito da Pio XII il 1° novembre 1950). Elevazione miracolosa e presenza corporale della Vergine Maria in Cielo dopo la Sua Morte, o piuttosto, dopo la Sua Dormizione.

Allora, come ce lo descrive San Paolo, noi vediamo che le persone ancora vive all’epoca del Ritorno Glorioso di Gesù sulla Terra degli uomini, gli eletti ancora viventi andranno al Suo Incontro volando come gli angeli. È questa una METAFORA, cioé un modo di esprimersi che consiste nel dare ad una parola il valore di un’altra che ha con la prima una certa analogia.

La nostra Ascensione non è nemmeno l’elevazione miracolosa di Gesù Cristo in Cielo, la cui festa, che è la festa dell’Ascensione di Gesù, si commemora giovedì 21 maggio 2009.

Allora, come ascenderemo noi?

GESÙ mi risponde: “In un batter d’occhio! In meno di un secondo... e senza  muovervi di posto, voi ascenderete.”

Che ci dice Gesù? (in una preghiera, data a Natale, mentre ero a letto con la febbre).

«Dolce Gesù Crocifisso, perdono per tutte le nostre offese passate, presenti e future.
Perdono per tutto il nostro egoismo.
Perdono per tutti i nostri fratelli.»

Che ci dice Maria?  (quella sera stessa di Natale, già qualche anno fa).

  1. «Madre della Speranza»
  2. «Madonna Misericordiosa»
  3. «Madre dell’Emanuele»
  4. «Gesù non deve più piangere»
  5. « Madonna degli Angeli»
  6. «Aiutaci a consolarlo meglio»
  7. « Diventando migliori, perfetti, generosi»
  8. «Madre del Divino AMORE, Madre Cara»
  9. «Amaci»
  10. «Nel Cuore del Tuo Divino Gesù. Amen.»

Gesù e Maria in queste due Preghiere ci dicono ciò che bisogna fare e come bisogna essere per elevarci verso DIOrimanendo sul posto; come ascendere, cioé elevarsi, verso un altro piano, più alto.

Dobbiamo liberarci da TUTTI I NOSTRI PECCATI: così saremo pronti ad ascendere verso DIO, perché sono i nostri peccati che ci impediscono di elevarci e di diventare come DIO ci desidera per vivere con LUI, e questa è la condizione principale: ci vuole

MIGLIORI – PERFETTI – GENEROSI


perché abbiamo in noi il peso dei peccati, siamo pesanti, e perciò le nostre anime non possono elevarsi.

DIO non punirà gli uni più degli altri. È nostro Padre. Allora, Egli usa ancora Pazienza. Ma ci ha prevenuti... E durante questo tempo di attesa, gli eventi si susseguono sempre più forti. È la pulizia del pianeta e, nello stesso tempo, la pulizia delle anime: purificazione lunga o rapida secondo la concezione che l’uomo ha di questo stato, perché la Libertà è sempre incollata all’anima recalcitrante del peccatore. Allora, DIO fa uso della Sua Santa Pazienza e permette così la conversione di Tutti i Suoi Figli, perché tutte le nostre sofferenze contribuiscono ad aiutare l’uomo nella sua scelta di ciò che è migliore, fino a essere divenuto puro come un piccolo bimbo.

In  quel mio primo sogno, mi trovavo in attesa davanti l’incrocio di due giardinetti pubblici da dove giungevano a me, da ogni parte, da destra e da sinistra, degli adorabili bambini raggianti di santità, belli come Angeli, vestiti di bianco e di rosso (purezza e Amore). Mi dicevano: “Dove andiamo? Lei lo sa? Noi sappiamo solamente che bisogna venire qui e poi avvicinarci ad una signora che ci aspetta !”

Io rispondevo loro: “Sì, piccoli miei, Anche io sono stata convocata in questo luogo, e devo aspettarvi per condurvi in un certo posto... Ma, nemmeno io so dove... e dobbiamo aspettare... ancora...!”

Nel secondo sogno, io ero a casa mia con mio figlio, il più giovane, che in quel sogno era ancora celibe; avevo fretta di partire, senza sapere dove andare... Io mi davo da fare in tutti i sensi per riunire i miei effetti personali per una pronta partenza. Ho detto a mio figlio: “Ma tu, sei pronto? Sbrigati! Io preparo il caffè per il viaggio...” Mi rispose: “Innanzi tutto, non è ancora il mio turno... per partire con te... e di caffè per il tuo viaggio non ne hai bisogno. Sarai portata subito sul luogo dove devi andare.” E intanto io guardavo fuori dalla finestra e gli dicevo: “Vedi tutte quelle signore vestite di nero, che mi stanno già aspettando... sul marciapiede della Chiesa... sono tutte vestite in modo austero, di nero.” Ho allora compreso che quelli che dovevano essere chiamati con mio figlio, erano degli adulti, ma ancora giovani, i più numerosi, gli ultimi, poiché tra loro c’erano anche i recalcitranti tra le due categorie che dovevano essere chiamati per primi: i bambini e le persone più anziane. In questo terzo gruppo in cui dovevano trovarsi le persone tra quelle due fasce di età, né troppo giovani né troppo anziani, si trovava mio figlio.

In questi sogni, questa partenza, in cui nessuna persona è più informata di me, si chiama la nostra personale ascensione,per andare dove? verso la nostra Terra Nuova con tutti i viventi della Terra, i Cieli  Nuovi con tutti i viventi dei Cieli. È in quel momento stesso che noi vedremo scendere verso di noi la Gerusalemme Celeste... DIO tra noi... la Chiesa Celeste con tutti i nostri Santi del Cielo,  che vengono ad unirsi ai Santi della Terra. Questa miriade di Angeli e di Santi accompagnano Colui che Ogni Occhio vedrà: GESÙ CRISTO, l’Emanuele, DIO tra gli uomini: “ Chi vede Me, vede il Padre mio, Dio l’Eterno. È dunque il FIGLIO Suo che noi aspettiamo, con la Sua Santissima Madre MARIA e che verrà, come Lui ce l’ha promesso, su questa Nuova Terra Pura come i Cieli, perché l’attesa di rivedere il Nostro Salvatore corrisponde esattamente al Tempo “Top”, in cui gli uomini saranno diventati simili ad un campo liberato dalle mine, da tutte quelle mostruosità che uccidono. Vale a dire che le nostre anime saranno diventate irreprensibili, (pure), perché non conterranno più peccati (finiti gli ostacoli), quei peccati orribili che uccidono le anime fino a fare orrore alla Santa Purezza di DIO, che non può dunque, ancora avvicinarci. La Sofferenza come la Bontà è una grande Misericordia di DIO

Calcolate il tempo che vi servirà per purificarvi, e sarete allora informati sul lasso di tempo che vi resta per rivedere il Signore, Re dell’Universo che viene, con tutto il cielo, a regnare infine sulla Sua Terra, Dono del Padre, perché il FIGLIO e il PADRE sono loro due, con lo SPIRITO SANTO, l’Unico e solo DIO che viene a riunire in quel Grande Giorno di Festa di Gloria Universale

tutte le religioni del Mondo in Una Sola e Unica Religione Universale,
la Religione dell’AMORE,
perché quando l’AMORE TRIONFA, c’è l’Uguaglianza dappertutto.
perché DIO È AMORE
E L’AMORE unisce TUTTO e TUTTI con la stessa LEGGE,
perché non ci sarà che una SOLA LEGGE, quella che GESÙ Nostro SIGNORE ci ha dato:

«AMATEVI gli uni gli altri come Io vi amo»
e allora il vostro AMORE SARÀ anche il MIO,
quello che Mi spetta.
Come lo Spirito Santo unisce il FIGLIO al PADRE e il PADRE al FIGLIO,
voi sarete tutti uniti a DIO Unico e VERO.

Quando voi comprenderete, e accetterete, la Mia LEGGE-AMORE, sarà allora il momento in cui il peccato, anche quello che voi chiamate “piccolo peccato” (veniale), sarà scomparso per sempre.

La Terra in quell’istante, sarà allora ascesa; si sarà elevata verso DIO, con tutti i suoi figli puri, perché l’AMORE purifica, rende migliori, perfetti e generosi. Ciò vuol dire che la Terra si eleva con i suoi figli senza spostarsi. Significa che essa si eleva con i suoi figli che hanno già acquisito l’identità di DIO. La Terra Nuova con i suoi figli è diventata, dunque, anch’essa, pura e degna di ricevere DIO. È salita nella Gloria di DIO con i suoi figli divenuti simili a DIO.

Ecco la Terra Nuova che riceve i Cieli Nuovi con GESÙ, con la Gerusalemme del Cielo, con Maria Santissima, i Santi, gli eletti del Cielo con i Santi Angeli. Tutti si incontreranno, sarà l’incontro nei cieli, nell’aria, annunciato da San Paolo.

Maria, nella Sua Purezza e nella Sua Umiltà, custodisce il Suo Soccorso. Lo conserva per quei giorni di angoscia in cui l’uomo non avrà preso in considerazione la Santa Libertà che DIO gli ha dato per ritornare a LUI.

Gli Uomini hanno usato questa libertà per allontanarsi da DIO a causa della Tentazione che SATANA esercita su tutto il pianeta. Gli Uomini non possono più uscire dalla rete che si sono costruiti essi stessi con i loro peccati sempre più numerosi. E SATANA attende la fine del Tempo attuale per ritirare una rete piena di peccatori guadagnati alla sua causa, perché i peccati degli uomini formano la barriera tra DIO e l’Umanità.


E poiché il Tempo di DIO arriva più velocemente di quanto si pensi, Maria del Perpetuo Soccorso, che è la “Grazia nascosta di DIO”, viene in aiuto degli uomini, i Suoi Figli.

Il nostro ultimo Soccorso è la Santa Grazia di DIO, che è Maria. Grazia che abbonda nel Cuore di Maria, perché i peccati, oggi, sovrabbondano.

Maria svela tutto il Suo Segreto: « Io sono l’Immacolata Concezione, perché la Mia Concezione è Immacolata, esente da ogni impurità che proviene da un uomo. Io sono la Madre di DIO e la Madre degli uomini, il titolo che Mio Figlio Gesù Cristo Mi ha dato ai piedi della Sua Santa Croce, affidandoMi a Giovanni, il Suo Santo Apostolo.

Io SONO la Via e la Porta del Cielo che DIO prese per diventare UOMO.
E il Verbo si è fatto Carne per abitare in mezzo agli uomini.
Tutti gli uomini devono servirsi della stessa Porta per ridiventare Figli di DIO,
ad immagine di DIO. »

Se lo Spirito prese questa Porta Divina per diventare Sangue, il Sangue deve prendere quella stessa Porta per diventare Spirito Santo.

« Voi dovete rinascere dallo Spirito per raggiungere DIO », diceva Gesù a Nicodemo... Maria è nata senza peccato perché Maria è nata dallo Spirito Santo del Padre.

«Oh, Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo »

Maria non è stata macchiata dall’uomo peccatore, perché è stata concepita senza peccato. Nessuna impurità derivante da un uomo, si trova nel Suo Sangue che è ugualmente il Sangue di DIO fatto
Uomo.
Ella è il VASO VERGINE che ha contenuto il Sangue di DIO.
È il SANTO GRAAL[1], l’Unica Coppa di Salvezza che contiene il Sangue di DIO,
quel Sangue Divino che deve salvare il Mondo peccatore,
poiché quel Sangue è vergine da ogni peccato.

La Santa Libertà che il Padre Nostro dei Cieli ha offerto ad ogni uomo per percorrere il mondo fino al suo ritorno a DIO è stata usata male. L’uomo ha tradito DIO fuorviandosi. Ed ecco che il Tempo che gli era stato concesso, finirà molto presto. La malizia di Satana ha usato questo medesimo Tempo per tendere le sue reti agli uomini attirati dalla Tentazione del Maligno; essi si sono precipitati verso tutti quei peccati che, ora, fanno barriera alla Luce di DIO, e hanno drizzato un muro tra DIO e gli uomini peccatori. Per essere  lavati da tutti questi peccati, affinché questo muro cada presto, perché arriva il Tempo di DIO, è necessaria una grande Purificazione.

DIO apre il Cuore Immacolato di Maria che non ha mai conosciuto il peccato.

Come alla Santa Messa
Maria è il Santo Graal dell’ultima Messa sulla Terra,
come lo è stata per la prima Messa.
Ella possiede il Sangue prezioso del PERDONO e della PACE.
È il Santo Calice che contiene questo Sangue prezioso: il Sangue prezioso di Cristo.
È lo stesso Sangue divino che Lei donò a Gesù...
Come può Ella non essere Divina?
Maria è il DONO prezioso di DIO, l’ultimo soccorso dei peccatori.
«Oh, Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo».
In questi Tempi in cui il peccato  sovrabbonda,
la Santa Grazia di DIO che passa attraverso Maria
abbonda su tutti  i peccatori,
che La chiameranno convinti del Suo grande Amore materno.
«Oh, Maria, SANTO GRAAL del prezioso Sangue di Cristo, sii il nostro Soccorso»
«Oh, Maria concepita senza peccato, prega per noi che a Te ricorriamo».

Il nostro Santo Padre, Giovanni Paolo II, ci ha tutti salvati dall’Armaghedon «consacrando e affidando in modo molto speciale tutti i popoli della Russia al Suo Cuore Immacolato» in unione a tutti i Vescovi[2], perché conosceva il Potere del SANTO GRAAL...

Eliminate i vostri peccati e vedrete la vostra Terra Nuova che è già pronta.

Quando Nostro Signore Gesù mi aveva detto: « Ognuno di voi ha in sé la data del Mio Ritorno Glorioso sulla vostra Terra », io ho capito oggi che tale data è quella in cui tutti i figli di DIO, tutti i nostri fratelli, avranno eliminato e rifiutato per sempre, tutti i loro peccati... fino all’ultimo peccato.

E per affrettare quel Giorno, Gesù chiama in nostro aiuto la Sua Santa Madre... perché il Giorno del Suo Ritorno corrisponde ugualmente

al Tempo di DIO e alla VITA sulla Nuova Terra,
come pure alla FINE del Tempo degli uomini peccatori.

Sarebbe necessario che l’Umanità attendesse il Ritorno del Salvatore Universale, Gesù Cristo, in un tempo di
DI VERA QUARESIMA,
di eliminazione di TUTTI I SUOI PECCATI,
di allontanamento di OGNI TENTAZIONE.

Per ascendere fino alla quinta dimensione, per vedere DIO discendere con la Gerusalemme Celeste, bisogna attendere questo stato di Purificazione, così ogni Occhio potrà vedere DIO.

L’Umanità vive ancora nella terza dimensione e si appresta a salire verso la quarta, che è il trampolino di lancio prima della Quinta. I peccati sono di impedimento per salire, e disgraziatamente per certi esseri umani sarà impossibile accedere a questa dimensione superiore...

GESÙ:  Io ti ho chiamata J.N.S.R. perché tu sei stata scelta per annunciare il Mio Ritorno nella Gloria.

Gesù Nostro Signore Ritorna.
E in quel Giorno, gli stendardi si eleveranno in alto come si elevano i rami d’ulivo
per festeggiare
LA PASQUA DEL SIGNORE.
Sarà quella la Santa Resurrezione di tutta l’Umanità.
Amen.
La Santa Venuta in Gloria di Gesù.
Il Ritorno dell’Uomo a DIO.




Nota:   La Vergine Maria anche a Fatima aveva predetto: «Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre Mi consacrerà la Russia che si convertirà..» Gli anni sono passati, Giacinta e Francisco muoiono di spagnola, Lucia entra nel Carmelo. Il 29 maggio 1930, fa sapere che «Il Buon Dio promette di mettere fine alla persecuzione in Russia » se il Papa e i vescovi consacreranno la Russia. Molte consacrazioni sono state fatte (la prima il 31 ottobre 1942, da Pio XII) ma la Russia,  per prudenza diplomatica, non era stata nominata...

Il 13 maggio 1981, Giovanni Paolo II si accascia in Piazza San Pietro, vittima di un attentato, un colpo di arma da fuoco lo ferisce all’addome. Un’ondata di indignazione si solleva in tutto il mondo. L’attentato è avvenuto il giorno dell’Anniversario di Fatima, e questo particolare non è certo sfuggito al Santo Padre. Sul suo letto di ospedale richiede tutte le possibili informazioni conosciute sugli avvenimenti di Fatima. All’uscita dall’ospedale, gli viene offerta una statua di Nostra Signora di Fatima da parte di Monsignor Paolo Hnilica, al quale egli confida: « Paolo,  in questi tre masi, sono arrivato a capire che la sola soluzione a tutti i problemi del mondo, per liberarlo dalla guerra, liberarlo dall’ateismo e dell’abbandono di Dio, è la conversione della Russia. »

Il Papa Giovanni Paolo II  fece due consacrazioni del mondo al Cuore Immacolato di Maria, una a Fatima il 13 maggio 1982, poi l’altra a Roma, il 25 marzo 1984. Ma, per quella del 13 maggio 1982, le lettere inviate a tutti i vescovi del mondo per invitarli ad unirsi al Papa per questa consacrazione sono state troppo tardive, i prelati non hanno potuto unirsi alla cerimonia. E la Russia non era stata nominata. Il 25 marzo 1984, alla festa dell’Annunciazione, davanti alla basilica di San Pietro in Vaticano, ai piedi della statua della Vergine pellegrina giunta da Fatima in volo speciale tramite un elicottero. Sua Santità il Papa Giovanni Paolo II ha rinnovato la consacrazione precisando: « noi consacriamo e offriamo in modo molto speciale tutti i popoli della Russia al Suo Cuore Immacolato.»

Il 13 maggio (di nuovo!) 1984, i satelliti di osservazione americani registrano una fantastica esplosione nell’arsenale sovietico di Severomorsk presso Mourmansk ( a 70 chilometri dalla Norvegia). Era questa la principale base avanzata della terrificante armata di guerra sovietica. Il giornale francese Le Monde del 12 luglio 1984 annunciava: «L’esplosione  ha reso inoperante la flotta sovietica...»

Dal libro:  La Rose de Notre Dame, Fèlicien, ed. Mambré


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 [1] Il Santo Graal, secondo più tradizioni, è il Calice usato da Gesù nell’Ultima Cena.
[2] Vedere di T. Tindal Robertson, Fatima, la Russia e Giovanni 
Paolo II, Ed. Tequi, pagina 137.


AMDG et DVM

sabato 20 gennaio 2018

Agnese è purezza


21 gennaio 18 A.D. Terzo Millennio d.C. 
Festa di Sant'Agnese
Lettura 
Dal libro di sant'Ambrogio Vescovo, sulle Vergini
Libro I dopo il principio




Quest'oggi è il natale d'una Vergine, imitiamone la purezza. E il natale d'una Martire, immoliamo delle vittime. È il natale di sant'Agnese, ammirino gli uomini, non disperino i piccoli, stupiscano le maritate, l'imitino le nubili. 


Ma che possiamo dire degno di lei, il cui nome stesso non è privo di lode? La sua consacrazione è superiore all'età, la sua virtù superiore alla natura: così che il suo nome mi sembra non esserle venuto da scelta umana, ma esserne predizione del Martirio, un annunzio di ciò ch'ella doveva essere. 

Il nome stesso di questa Vergine indica purezza. La chiamerò Martire: ho detto abbastanza. E già lode abbondante quella che non si cerca, ma si possiede. Nessuno è più lodevole di colui che può essere lodato da tutti., Questa Martire ha tanti araldi per lodarla, quanti sono gli uomini che pronunziano il suo nome.

Si narra che avesse tredici anni allorché soffrì il martirio. La crudeltà fu tanto più detestabile in quanto che non si risparmiò neppure sì tenera età; o piuttosto fu grande la potenza della fede, che trova testimonianza anche in siffatta età. C'era forse posto a ferita in quel corpicciuolo? 

Ma ella che non aveva dove ricevere il ferro, ebbe di che vincere il ferro. Eccola intrepida fra le mani sanguinarie dei carnefici, eccola immobile fra gli strappi violenti di catene stridenti, eccola offrire tutto il suo corpo alla spada del furibondo soldato, ancora ignara di ciò che sia morire, ma pronta, s'è trascinata invita agli altari idolatri, a tendere, tra le fiamme, le mani a Cristo, e a formare sullo stesso rogo sacrilego il segno ch'è il trofeo del vittorioso Signore: eccola passare il collo e le mani tra i ferri (che sono presentati). 
Ma nessuna catena può stringere membra sì tenere. Nuovo genere di martirio! Non è ancora atta al supplizio, ed è già matura per la vittoria; ella può appena combattere, ed è capace di ottenere la corona ella aveva contro di sé il pregiudizio della (sua) età, ed era maestra nella virtù.



Non cosi sollecita va a nozze una sposa, come questa Vergine, lieta della sua sorte, affrettò il passo al luogo del supplizio. Mentre tutti piangevano, lei sola non piangeva. Molti si meravigliavano che con tanta facilità donasse prodiga, come se già fosse morta, una vita che non aveva ancora gustata. Erano tutti stupiti che già rendesse testimonianza alla divinità lei che per l'età non poteva ancora disporre di sé. 
Quante minacce non impiegò il carnefice per intimidirla, quante carezze per persuaderla, quante domande la sollecitarono per sposa! Ma ella: E’ fare ingiuria allo Sposo, diceva, desiderare di piacere ad altri. Mi avrà chi primo m'ha scelta perché tardi, o carnefice? Perisca questo corpo che può essere bramato da occhi che non voglio. Si presentò, pregò, piegò la testa. 

Avresti visto il carnefice vacillare, quasi fosse lui il condannato, tremargli la destra, impallidirsegli la faccia per pericolo altrui, mentre la fanciulla non temeva per il proprio. Ecco pertanto in una sola vittima un doppio martirio, di purezza e di religione. Ed ella rimase vergine, e ottenne il martirio.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.

R. Grazie a Dio.
Preghiamo
Dio onnipotente ed eterno, che scegli le cose deboli del mondo per confondere tutte le forti: concedi benigno, che, come celebriamo la solennità della tua beata Vergine e Martire Agnese, così ne sperimentiamo il patrocinio presso di te.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

AMDG et DVM