domenica 5 novembre 2017

Una sfida è in atto

REALTA' ULTIME

Da "L'Evangelo come mi è stato rivelato"
  • Una sfida è corsa da secoli fra l’Eterno e Satana. Satana inorgoglito dalla prima vittoria sull’uomo, ha detto a Dio:  “I tuoi creati saranno per sempre miei. Nulla neppure il castigo, neppure la Legge che vuoi dare loro, li farà capaci di guadagnarsi il Cielo, e questa tua dimora da cui mi hai cacciato, cacciato me, l’unico intelligente fra i tuoi creati, ti rimarrà vuota, inutile, triste come tutte le cose inutili”.  E l’eterno rispose al Maledetto: “ Questo ancora potrai sinché il tuo veleno è solo a regnare nell’uomo. Ma Io manderò il mio Verbo e la sua parola neutralizzerà il tuo veleno, sanerà i cuori, li guarirà dalla demenza di cui li hai insatanassati, ed essi torneranno a Me. Come pecore che sviate ritrovano il pastore, essi torneranno al mio Ovile, e il Cielo sarà popolato. Per essi l’ho fatto. E tu digrignerai i tuoi orridi denti per rabbia impotente, là nel tuo orrido regno, prigione e maledetto, e su te verrà ribaltata dagli angeli la pietra di Dio, e sigillata e tenebre e odio saranno teco e coi tuoi, mentre luce e amore, canto e beatitudine, libertà infinita, eterna, sublime, sarà dei miei”. E Mammona con risata di scherno ha giurato: “E sulla mia Geenna io giuro che quando sarà l’ora io verrò. Sarò onnipresente presso gli evangelizzati e vedremo se io o tu  saremo vincitori”.
    Si, che Satana v'insidia per vagliarvi. Ed Io pure vi circuisco per vagliarvi. I contendenti sono due: Io e lui. Voi nel mezzo. Il duello dell’Amore con l’Odio, della Sapienza con l’Ignoranza, della  Bontà col Male, è su voi e intorno a voi. A stornare i colpi malvagi su voi, Io basto. Mi frappongo fra l’arma satanica e il vostro essere e accetto d'esser ferito in vostra vece perché vi amo. Ma i colpi all’interno di voi, voi li dovete stornare con la vostra volontà, correndo verso di Me, mettendovi nella mia via che è Verità e Vita. Chi non è voglioso di Cielo, non avrà il Cielo. Chi non è atto a esser discepolo  del Cristo, sarà pula leggera che il vento del mondo seco trasporta. Chi è nemico del Cristo, è seme nocivo che rinascerà nel regno satanico.
    Insinuazioni come minacce, derisioni come calunnie, tutto userà il nemico per strappare anime al Cristo e farsene preda .Ma chi persevererà, sarà salvo.
    Chi ha più amore alla vita e al benessere, che alla salute eterna,è libero di andare, di lasciarmi, di occuparsi della piccola vita e del transitorio benessere.  96.2

    Dai Quaderni 
  • La prima volta, mio Padre, per purificare la terra mandò un lavacro d’acque, la seconda mandò un lavacro di sangue, e di che Sangue! Né il primo né il secondo lavacro sono valsi a fare degli uomini dei figli di Dio. Ora il Padre è stanco e a far perire la razza umana lascia che si scatenino i castighi dell’inferno, perché  gli uomini hanno preferito l’inferno al Cielo e il loro dominatore: Lucifero, li tortura per spingerli a bestemmiarci per farne dei suoi completi figli. 23.4.43
  • Vorreste che Io venissi e mi mostrassi per terrorizzare e incenerire i colpevoli. O miseri! Non sapete quello che chiedete!  Purtroppo verrò. Dico: “Purtroppo”, perché la mia sarà venuta di Giudizio e Giudizio tremendo. Avessi a venire per salvarvi non direi così e non cercherei di allontanare i tempi della mia venuta, ma anzi mi precipiterei con ansia per salvarvi ancora. Ma il mio secondo avvento sarà avvento di giudizio severo, inesorabile, generale, e per la maggior parte di voi sarà giudizio di condanna. (….)
    E quest’ora, per voi, è vaglio di salvezza. Cadranno in potere del Principe dei demoni coloro che già hanno in loro la zizzania del demonio, mentre coloro che hanno in cuore il grano di frumento germinante l’eterno Pane, germoglieranno in Me in vita eterna. 5.6.43
  • “Satana ha chiesto di vagliarvi”, e dal vaglio, risulta che la corruzione è come nei tempi del diluvio, aggravata dal fatto che voi avete avuto il Cristo e la sua Chiesa, mentre ai tempi di Noè ciò non era.
    L’ho già detto e lo ripeto: “Questa è lotta fra Cielo e inferno”. Voi non siete che un bugiardo paravento. Dietro le vostre schiere battagliano angeli e demoni. Dietro i vostri pretesti è la ragione vera: la lotta di Satana contro Cristo.
    Questa è una delle prime selezioni dell’umanità, che si avvicina alla sua ora ultima, per separare la messe degli eletti dalla messe dei reprobi. Ma purtroppo la messe degli eletti è piccola rispetto l’altra.
    Quando Cristo verrà per vincere l’eterno antagonista nel suo profeta troverà pochi segnati, nello spirito, dalla Croce. 19.6.43
  • Io verrò, per tutti, un giorno. L’ultimo. Ma solo coloro la cui anima sarà stata purificata in vita dall’amore, potranno sostenere, senza precipitare nell’abisso, il mio Volto, il mio Sguardo, la mia Voce il cui tuono farà sconvolgere i firmamenti e tremare gli abissi. 24.6.43
  • Quando il tempo verrà, molte stelle saranno travolte dalle spire di Lucifero che per vincere ha bisogno di diminuire le luci delle anime. (….)
    Comprendi chi sono le stelle di cui parlo? Sono quelli che Io ho definito sale della terra e luce del mondo: i miei ministri.
    Studio dell’acuta malizia di Satana è di spegnere, travolgendoli, questi luminari che sono luci riflettenti la mia Luce alle turbe. Se con tanta luce che ancora la Chiesa sacerdotale emana, le  anime stanno sempre più sprofondando nelle tenebre, è intuitivo quale tenebra schiaccerà le turbe quando molte stelle si spegneranno nel mio cielo. (…)
    Non morrà la Chiesa perché Io sarò con essa. Ma conoscerà ore di tenebre e orrore simili a quelle della mia Passione, moltiplicate nel tempo perché così deve essere.
    Deve essere che la Chiesa soffra quanto sofferse il suo Creatore, avanti di morire per risuscitare in forma eterna. Deve essere che la Chiesa soffra molto più a lungo perché la Chiesa non è, nei suoi membri, perfetta come il suo Creatore, e se Io soffersi delle ore, essa deve soffrire delle settimane e settimane di ore.
    Come sorse perseguitata e alimentata da potere soprannaturale nei primi tempi e nei migliori suoi figli, così ugualmente sarà di lei quando verranni i tempi ultimi in cui esisterà , sussisterà, resisterà alla marea satanica e alle battaglie dell’Anticristo coi suoi figli migliori. Selezione dolorosa ma giusta.
    E’ logico che in un mondo in cui tante luci spirituali saranno morte, si instauri, palesemente, il regno breve ma tremendo dell’Anticristo, generato da Satana, così come il Cristo fu generato dal Padre. Cristo figlio del Padre, generato dall’Amore con la Purezza. Anticristo figlio di Satana, generato dall’Odio con l’Impurità triplice.
    Come ulive fra le mole del frantoio, i figli del Cristo saranno perseguitati, spremuti, stritolati dalla Bestia vorace. Ma non inghiottiti, poiché il Sangue non permetterà che siano corrotti nello spirito.
    Come i primi, gli ultimi saranno falciati come manipoli di spighe nella persecuzione estrema e la terra berrà il loro sangue. Ma beati in eterno per la loro perseveranza coloro che muoiono fedeli al Signore. 23.7.43
  • L’ora verrà in cui sarò Re solo e vero di questa terra che ho comperata col mio Sangue, della quale sono stato creato Re dal Padre con ogni potere su di essa. Quando verrò? Che è l’ora rispetto all’eternità? E che ti importerà dell’ora quando sarai nell’eternità?
    Verrò. Non avrò nuova carne poiché ne ho già una perfetta. Evangelizzerò, non come evangelizzai, ma con forza nuova, perché allora i buoni saranno non umanamente buoni come lo erano i discepoli della mia prima venuta, ma saranno spiritualmente buoni, e i malvagi saranno spiritualmente malvagi, satanicamente malvagi, perfettamente malvagi. Perciò la forma sarà consona alle circostanze, perché se usassi la forma di 20 secoli or sono sarebbe superata, per i perfetti nel bene e sarebbe offrire modo ai satanici di recare un’offesa che non è permessa recare al Verbo glorificato. Come una rete di maglia fina trascinerò dietro alla mia Luce i giunti alla sottigliezza  spirituale, ma i pesanti, per la congiunzione della carne con satana, i morti dello spirito che la putredine dell’anima tiene confitti nel fango, non entreranno nella mia Luce e finiranno di corrompersi nella congiunzione col Male e con la Tenebra.
    Per ora preparo il tempo futuro usando singolarmente la Parola che scende dai Cieli a dar Luce alle anime pronte a riceverla. 16.8.43
  • Quando Io uso dei mezzi speciali è per accelerare, poiché i tempi stringono, la pienezza dell’ammaestramento della Parola e la pienezza della formazione spirituale dei discepoli veri, dei sudditi veri del Re Gesù Cristo. Non Re dei giudei, come ironicamente disse e scrisse un uomo debole che si credeva forte di un povero potere, ma Re del Mondo prima del giudizio del mondo.
    L’uomo, procedendo verso l’ora ultima, deve raggiungere la spiritualità. (…)
    Quando regnerò sugli e negli spiriti, giunti a quella maturazione che ora è di singoli e che allora sarà di tutta la massa dei cristiani veri, Io mi rivolgerò a questa parte soltanto, perfezionandola dell’ultimo ammaestramento con una nuova evangelizzazione, non diversa nel senso, che non può mutare, ma nella forza che allora potranno capire e che oggi non capirebbero. Prova ne sia che devo scegliere speciali creature degne di tanto per sforzo proprio o rese degne per miracolo d’amore.
    Venti secoli fa ho parlato a tutti. Quando il tempo sarà venuto parlerò a questi soltanto, convinto dell’inutilità di parlare agli altri. Comincerà così la selezione degli eletti dai reprobi.
    (…) Verrò con la mia Carne glorificata, a radunare le creature per l’ultima battaglia contro il nemico, giudicherò con la mia veste splendente di Carne glorificata i corpi dei riviventi per l’estremo giudizio, tornerò per sempre al Cielo, dopo aver condannato alla morte eterna le carni che non vollero divenire spiriti; e vi tornerò Re fulgido in cui l’opera del Padre, del Figlio, dello Spirito, sarà glorificata con la creazione del perfetto corpo umano quale il Padre lo fece in Adamo, bello d'indescrivibile bellezza, con la redenzione del seme di Adamo per opera del Figlio, con la santificazione operata dallo Spirito. 16-8-43
  • Se si osservasse per bene quanto da qualche tempo avviene, e specie dagli inizi di questo secolo che precede il secondo mille, si dovrebbe pensare che i sette sigilli sono stati aperti.
    Mai come ora Io mi sono agitato per tornare fra voi con la mia Parola a radunare le schiere dei miei eletti per partire con essi e coi miei angeli a dare battaglia alle forze occulte che lavorano per scavare all’umanità le porte dell’abisso.
    Guerra, fame, pestilenze, strumenti di omicidio bellico – che sono più che le bestie feroci menzionate dal Prediletto – terremoti, segni nel cielo, eruzioni dalle viscere del suolo e chiamate miracolose a vie mistiche di piccole anime mosse dall’Amore, persecuzioni contro i miei seguaci, altezze d’anime e bassezze di corpi, nulla manca dei segni per cui può parervi prossimo il momento della mia Ira e della mia Giustizia. (….)
    Pace miei eletti!  Ancora un poco e poi verrò. La somma di sacrificio necessaria a giustificare la creazione dell’uomo e il Sacrificio del Figlio di Dio non è ancora compiuta. Ancora non è terminato lo schieramento delle mie coorti e gli angeli del Segno non hanno ancora posto il sigillo glorioso su tutte le fronti di coloro che hanno meritato d’essere eletti alla gloria.
    L’obbrobrio della terra è tale che il suo fumo, di poco dissimile a quello che scaturisce dalla dimora di Satana, sale sino ai piedi del trono di Dio con sacrilego impeto. Prima dell'apparizione della mia Gloria occorre che oriente ed occidente siano purificati per essere degni dell’apparire del mio Volto.
    Incenso che purifica e olio che consacra, il grande, sconfinato altare dove l’ultima Messa sarà celebrata da Me, Pontefice eterno, servito all’altare da tutti i santi del Cielo e della terra avranno in quell’ora, sono le preghiere e i patimenti dei miei santi, dei diletti al mio Cuore, dei già segnati dal mio Segno: della Croce benedetta, prima che gli angeli del Segno li abbiano contrassegnati.
    E’ sulla terra che il segno s'incide ed è la vostra volontà che lo incide. Poi gli angeli lo empiono di un oro incandescente che non si cancella e che fa splendere come sole la vostra fronte nel mio Paradiso.
    Grande è l’orrore di ora, diletti miei; ma quanto, quanto, quanto ha ancora da aumentare per essere l’Orrore dei tempi ultimi! (…)
    Dunque pensate pure che questi sono i prodromi, ma non è ancora l’ora.
    Vi sono i precursori di colui che ho detto potersi chiamare: “Negazione”, “Male fatto carne”, “Orrore”, “Sacrilegio”, “Figlio di Satana”, “Vendetta”, “Distruzione”, e potrei continuare a dargli nomi di chiara e paurosa indicazione. Ma egli non è ancora.
    Sarà persona molto in alto, in alto come un astro. Non un astro umano che brilli in un cielo umano. Ma un astro di una sfera soprannaturale, il quale, cedendo alla lusinga del Nemico, conoscerà la superbia dopo l’umiltà, l’ateismo dopo la fede, la lussuria dopo la castità, la fame dell’oro dopo l’evangelica povertà, la sete degli onori dopo il nascondimento.
    Meno pauroso il vedere piombare una stella dal firmamento che non vedere precipitare nelle spire di Satana questa creatura già eletta, la quale del suo padre d'elezione copierà il peccato. Lucifero, per superbia, divenne il Maledetto e l’Oscuro. L’Anticristo per superbia di un’ora, diverrà il maledetto  e l’oscuro dopo essere stato un astro del mio esercito.
    A premio della sua abiura, che scrollerà i cieli sotto un brivido di orrore e farà tremare le colonne della mia Chiesa nello sgomento che susciterà il suo precipitare, otterrà l’aiuto completo di Satana, il quale darà ad esso le chiavi del pozzo dell’abisso perché lo apra.
    Ma lo spalanchi del tutto perché ne escano gli strumenti d'orrore che nei millenni Satana ha fabbricato per portare gli uomini alla totale disperazione, di modo che da loro stessi invochino Satana Re, e corrano al seguito dell’Anticristo, l’unico che potrà spalancare le porte dell’abisso per farne uscire il Re dell’abisso, così come il Cristo ha aperto le porte dei Cieli per farne uscire la grazia e il perdono, che fanno degli uomini dei simili a Dio e re di un Regno eterno in cui il Re dei re sono Io.
    Come il Padre ha dato a Me ogni potere, così Satana darà ad esso ogni potere e specie ogni potere di seduzione.  (….)
    Io, non il mio angelo, Io stesso giuro che quando sarà finito il tuono della settima tromba e compito l’orrore del settimo flagello, senza che la razza di Adamo riconosca Cristo Re, Signore, Redentore e Dio, e invocata la sua  Misericordia, il suo Nome nel quale è la salvezza, Io, per il mio Nome e per la mia Natura, giuro che fermerò l’attimo nell’eternità. Cesserà il tempo e comincerà il Giudizio. Il Giudizio che divide in eterno il Bene dal Male dopo millenni di convivenza sulla terra.
    Il Bene tornerà alla sorgente da cui è venuto. Il Male precipiterà dove è già stato precipitato dal momento della ribellione di Lucifero e da dove è uscito per turbare la debolezza d'Adamo nella seduzione del senso e dell’orgoglio.
    Allora il mistero di Dio si compirà. Allora conoscerete Iddio. Tutti, tutti gli uomini della terra, da Adamo all’ultimo nato, radunati come granelli di rena sulla duna del lido eterno, vedranno Iddio Signore, Creatore, Giudice, Re.
    Si, lo vedrete questo Dio che avete amato, bestemmiato, seguito, schernito, benedetto, vilipeso, servito, sfuggito. Lo vedrete. Saprete allora quanto Egli meritava il vostro amore e quanto era meritevole il servirlo.
    Oh! Gioia di coloro che avranno consumato se stessi nell’amarlo e nell’ubbidirlo! Oh! terrore di coloro che sono stati i suoi Giuda, i suoi Caini, di coloro che hanno preferito seguire l’Antagonista e il Seduttore in luogo del Verbo umanato in cui è Redenzione; del Cristo: Via al Padre; di Gesù: Verità santissima; del Verbo: Vita vera. 20-8-43
  • Nei due testimoni miei sono adombrati tutti i maestri nella fede: pontefici, vescovi, ispirati, dottori della chiesa, anime invase dalla Luce e dalla Voce. Essi, con voce pura da ogni venatura umana, hanno proclamato Me e la verità della mia dottrina e hanno messo sigillo di santità, di dolore e anche di sangue, a conferma della loro voce.
    Odiati come Me, Maestro dei maestri, Santo dei santi, sono stati, più o meno, sempre tormentati dal mondo e dal potere, che trovano in essi coloro che con la loro stessa condotta dicono al mondo e ai grandi del mondo: “Non è lecito ciò che fate”.
    Ma quando l’ora del figlio di Satana sarà venuta, l’Inferno, saliente dall’abisso aperto dall’Anticristo, muoverà guerra spietata ad essi e, secondo la vista umana, li vincerà e ucciderà.
    Ma non sarà morte vera. Sarà anzi Vita delle vite, Vita vera e gloriosa. Perché se avranno vita coloro che seguono la mia Legge nei comandamenti, quale infinita pienezza di vita avranno coloro che seguono anche i miei evangelici consigli di perfezione e spingono il loro essere Meco sino al sacrificio totale per amore del loro Gesù, l’eterno Immolato di cui si fanno imitatori sino al sacrificio della vita ?
    Chiamati ad una fulgidissima risurrezione saranno costoro che si spogliano della cosa più cara all’uomo: la vita, pur di seguire Me per amore di Me e dei fratelli. Non mi stancherò mai di ripetere questo: che non vi è cosa più grande dell’amore nel Cielo e sulla terra e non vi è amore più grande di quello di colui che dà la sua vita per i suoi fratelli. 21.8.43
  • Ti ho detto un giorno che in questa odierna tragedia sono già in moto le forze di Satana, il quale ha mandato i suoi angeli neri a muovere i regni della terra uno contro l’altro. La battaglia soprannaturale è già iniziata. Essa è. E’ dietro le quinte della piccola battaglia umana. (…)
    Vi battete coi vostri corpi. Ma in realtà sono le anime quelle che si battono. Vi battete per l’ordine di quattro o cinque potenti. Credete sia così. No. Uno è l’esecutore di questa rovina. Uno che è sulla terra, perché voi lo volete, ma non è di questa terra. Satana è che conduce i fili di questa carneficina in cui sono più le anime che muoiono che i corpi.
    Questa è una delle battaglia iniziali. Il regno dell’Anticristo ha bisogno di un cemento fatto di sangue e di odio per consolidarsi.
    E voi che non sapete più amare, lo servite a dovere e vi scannate a vicenda, e maledite chi non ha colpa di questo vostro male: Iddio, il quale lotta coi suoi angeli per tutelare quanto è suo: la Fede nei cuori dei cristiani, la Bontà nel cuore dei buoni.
    Non sono Io che faccio la selezione, per ora. Siete voi che vi selezionate, spontaneamente. Coloro che nonostante l’errore sanno capire che Dio è sempre Dio, ossia Bontà e Giustizia e che la salvezza è nel seguire la legge di Dio, si separano da coloro che negano queste verità. I primi ascendono verso la Luce, gli altri precipitano verso le Tenebre.
    Veramente Satana tende, coi suoi demoni, di dare una seconda scalata al Cielo. Ma respinto dal mio arcangelo precipita sulla terra per vincere Dio attraverso il cuore dei suoi figli. Poiché ogni anima che si perde è una sconfitta per Dio. E ci riesce Satana facilmente perché il cuore degli uomini non ha più fiamma di spirito. E’ un nodo di peccato in cui prospera la triplice lussuria che uccide lo spirito.
    Beati quelli che hanno vinto in virtù del sangue dell’Agnello e sono rimasti e rimarranno fedeli sempre. Beati quelli che avranno respinto Satana e le sue lusinghe e non si saranno preoccupati dei suoi apparenti trionfi, dei suoi sforzi sferrati in quest’ora, che egli sa esser breve per il suo regno di maledizione, e che rimarranno fedeli al Cristo e alla sua Chiesa, smembrata dalla persecuzione anticristiana, martire invitta come il Gran Martire suo Sposo, il Cristo Crocefisso, ma risorgente più bella, dopo l’apparente morte, per entrare glorificata in Cielo, dove il Pontefice vero l’attende per celebrare le nozze. 21.8.43
  • Ti ho detto un giorno che l’eterno invidioso cerca di copiare Dio in tutte le manifestazioni di Dio.
    Dio ha i suoi arcangeli fedeli. Satana ha i suoi. Michele: testimonianza di Dio, ha un emulo infernale; e così l’ha Gabriele: forza di Dio.
    La prima bestia uscente dal mare, che con voce di bestemmia fa proclamare agli illusi: “Chi è simile alla bestia?”, corrisponde a Michele. Vinta e piagata dallo stesso nella battaglia fra le schiere di Dio e di Lucifero, all’inizio del tempo, guarita da Satana, ha odio di morte verso Michele, e amore, se d’amore può parlarsi fra i demoni – ma è meglio dire: soggezione assoluta – per Satana.
    Ministro fedele del suo re maledetto, usa dell'intelligenza per nuocere alla stirpe dell’uomo, creatura di Dio, per servire il suo padrone. Forza senza fine e senza misura è usata da essa per persuadere l’uomo a cancellare, da se stesso, il mio segno che fa orrore agli spiriti delle tenebre. Levato quello, col peccato che leva la grazia, crisma luminoso sul vostro essere, la Bestia può accostarsi ed indurre l’uomo ad adorarla come fosse un Dio e a servirla nel delitto.
    Se l’uomo riflettesse a quale soggezione si dona collo sposare la colpa, non peccherebbe. Ma l’uomo non riflette. Guarda il momento e la gioia del momento e peggio di Esaù baratta la divina genitura per un piatto di lenticchie.
    Satana, però, non usa soltanto di questo violento seduttore dell’uomo. (…) Ed ecco allora l’altro ministro satanico, la seconda bestia. Sotto veste d’agnello ha spirito di dragone.
    E’ la seconda manifestazione di Satana e corrisponde a Gabriele, perché annuncia la Bestia ed è la sua forza più forte: quella che smantella senza parere e persuade con finta dolcezza che è giusto seguire le orme della Bestia.
    E’ inutile parlare di potenza politica e di terra. No. Se mai potete riferire alla prima il nome di Potenza umana e alla seconda di Scienza umana. E se la Potenza di per se stessa produce dei ribelli, la scienza, quando è unicamente umana, corrompe senza produrre ribellione e trae in perdizione un numero infinito di adepti. Quanti si perdono per superbia della mente che fa loro spregiare la fede e uccidere l’anima con l’orgoglio che separa da Dio!  Ché se Io mieterò all’ultimo giorno la messe della terra, già un mietitore è fra voi. Ed è questo spirito di Male che vi falcia e non fa di voi spighe di eterno grano, ma paglia per le dimore di Satana.
    Una, una sola  scienza è necessaria. Lo ripeterò mille volte: conoscere Dio e servirlo, conoscerlo nelle cose, vederlo negli avvenimenti e sapere distinguere Lui dal suo antagonista per non cadere in perdizione. Invece vi preoccupate di aumentare il sapere umano a detrimento del sapere sovrumano.
    Io non condanno la Scienza: ho anzi piacere che l’uomo approfondisca col sapere le cognizioni che è andato accumulando, per poter sempre più comprendere  a ammirare Me nelle mie opere. Vi ho dato l’intelligenza per questo. Ma dovete usarla per vedere Dio nella legge dell’astro, nella formazione del fiore, nel concepimento dell’essere e non usare l’intelligenza per violentare la vita o negare il Creatore.
    Razionalismo, Umanismo, Filosofismo, Teosofismo. Naturismo, Classicismo, Darvinismo, avete scuole e dottrine di tutti i generi e di tutte ve ne preoccupate, per quanto la verità sia molto snaturata o soppressa in esse. Solo la scuola del Cristianesimo non volete seguire e approfondire. (…) Ma poveri stolti! E che ve ne farete delle vostre scuolette e delle vostre parolette quando dovrete sostenere il MIO esame?  (…)
    Cercate la vera Sapienza e comprenderete la Scienza come va compresa. Sgombrate le vostre anime da tutte le artificiose soprastrutture e innalzatevi la vera fede. Come guglie d'una Cattedrale spirituale fioriranno su di esse Scienza, Sapienza, Intelletto e Fortezza e Umiltà e Continenza, perché il vero sapiente sa non solo lo scibile umano, ma sa la più difficile delle cose: dominare se stesso nelle passioni della carne e fare della sua parte inferiore il piedestallo per innalzare l’anima sua e lanciare lo spirito verso i Cieli, incontro a Me che vengo e sono in ogni cosa e che amo essere il Maestro vero e santo dei fratelli miei. 22.8.43
  • Le sette piaghe ultime corrispondono ai sette tuoni non descritti.  Come sempre, sono descrizioni figurative nelle quali però non è esclusa totalmente la realtà. Ti spiego quanto reputo opportuno che di esse ti sia spiegato.
    La prima è l’ulcera.
    Sin dai tempi di Mosè punii con malattie schifose le creature che avevano commesso peccati imperdonabili verso di Me. (…)
    Come ti ho detto, l’umanità si scinde sempre più. La parte spirituale, esigua al sommo, ascende. La parte carnale, numerosissima, discende. Discende ad una profondità di vizio spaventosa. Quando sarà venuto il tempo dell’ira, l’umanità avrà raggiunto la perfezione del vizio. E vuoi che l’interno fetore delle loro anime morte non trasudi all’esterno e corrompa le carni, adorate più di Me e usate per tutte le prostituzioni? E  come le ulceri saranno provocate da voi, così voi empirete di sangue il mare e le acque dei fiumi. Li state già empiendo con le vostre carneficine e gli abitanti delle acque diminuiscono, uccisi da voi, contribuendo alla vostra fame.
    Avete tanto calpestato i doni che Dio vi ha dato per i vostri bisogni materiali, che terra, cielo e acque vi stanno divenendo nemici e vi negano i frutti della terra e gli abitanti delle acque, dei fiumi, dei boschi, dell’aria.
    Uccidete, uccidete pure, calpestate la legge d’amore e di perdono,  (…) Badate però che  un giorno Iddio non vi obblighi a saziare la vostra fame e la vostra sete con il sangue che avete sparso, in contrasto col mio ordine di pace e d'amore.
    Ribelli voi alle leggi che vi ho dato, ribelli verso di voi gli astri e i pianeti che vi hanno finora dato luce e calore quali vi abbisognavano, ubbidendo, essi, alle regole che Io ho segnate per bontà verso di voi.
    Malattie ripugnanti a marchio del vostro vizio; sangue nelle acque a testimonianza di  tutto il sangue che avete voluto spargere, e fra questo vi è il mio; fuoco dal sole per farvi gustare un anticipo delle eterne braci che attendono i maledetti; tenebre per avvertirvi che le tenebre attendono chi odia la Luce; tutto ciò per indurvi a riflettere e a pentirvi.
    E non gioverà: Continuerete a precipitare. Continuerete a compiere le vostre alleanze col male, preparando la strada ai “re d’Oriente”, ossia agli aiuti del Figlio del Male.
    Sembra che siano i miei angeli a portare le piaghe. In realtà siete voi. Voi le volete e voi le avrete.
    Divenuti  dragoni e bestie voi stessi, per aver disposato il Dragone e la Bestia, partorirete dai vostri interni corrotti gli esseri immondi: le dottrine demoniache assolute che compiendo falsi prodigi sedurranno i potenti e li trascineranno a battaglia contro Dio. Sarete così pervertiti che prenderete per prodigi celesti quanto è creazione infernale. (…)
    La Terra, di cui siete tanto orgogliosi e tanto feroci, non è che uno dei pulviscoli rotanti nell’infinito e non il più grande. Certo però è il più corrotto. Vite e vite pullulano nei milioni di mondi che sono la gioia del vostro sguardo nelle notti serene e la perfezione di Dio vi apparirà quando potrete vedere, con la vista intellettuale dello spirito ricongiunto a Dio, le meraviglie di quei mondi.
    La Terra non è forse la gran meretrice che ha fornicato con tutte le potenze della terra e dell’inferno e gli abitanti della Terra non hanno prostituito se stessi: corpi e anime, pur di trionfare nel giorno della terra?
    Si  che così è. I delitti della Terra hanno tutti i nomi di bestemmia, come li ha la Bestia con cui la Terra e i suoi abitanti si sono alleati pur di trionfare. I sette peccati stanno come ornamento orrendo sul capo della Bestia che trasporta Terra e terrestri ai pascoli del Male, e i dieci corni, numero metaforico, stanno a dimostrare le infinite nefandezze compiute pur di ottenere, a qualunque costo, quanto vuole la sua feroce cupidigia.
    Non è forse la Terra inzuppata del sangue dei martiri, resa ebbra da questo liquore santo che bevuto dalla sua bocca sacrilega s'è mutato in essa in filtro di ebbrietà maledetta? La Bestia che la porta: compendio e sintesi di tutto il male compiuto da Adamo in poi pur di trionfare nel mondo e nella carne, trae dietro sé coloro che adorandola diverranno re di un’ora e di un regno maledetto. Siete re come figli di Dio, ed è regno eterno. Ma divenite re di un’ora e di un regno maledetto quando adorate Satana, il quale non può che darvi un effimero trionfo pagato a prezzo di un’eternità d’orrore.
    La Bestia - dice Giovanni – fu e non è: Alla fine del mondo così sarà. Fu, perché realmente è stata. Non è perché Io, il Cristo, l’avrò vinta e sepolta perché non sarà più necessaria, allora, ai trionfi del mondo. (….)
    E giustizia sarà. Io verrò. Verrò perché sono Fedele e Verace. Verrò a dare Pace ai fedeli e Giudizio santo ai vissuti. Verrò col mio nome il cui senso è noto a Me solo e nelle cui lettere sono gli attributi principali di Dio di cui sono Parte e Tutto. (…)
    Nome santo il cui suono atterra i demoni. Nome di Vita che dai Vita, Luce, Forza a chi t'ama e invoca.
    Nome che è corona sul mio capo di vincitore della Bestia e del suo profeta che saranno presi, conficcati, sommersi, sepolti nel fuoco liquido ed eterno la cui mordente ferocia è inconcepibile a senso umano.
    Sarà allora il tempo del mio Regno della Terra. Vi sarà perciò una tregua nei delitti demoniaci per dar tempo all’uomo di riudire le voci del Cielo. Levata di mezzo la forza che scatena l’orrore, delle grandi correnti spirituali scenderanno come cascate di grazia, come fiumi d'acque celesti, a dire parole di Luce.
    Ma come non raccolsero nei secoli le Voci isolate, cominciando da quella del Verbo, che parlano di Bene, così saranno sordi gli uomini, sordi sempre – meno i segnati del mio Segno, gli amici miei dilettissimi tesi a seguire Me – sordi alle voci di molti spiriti, alle voci simili al rumore di molte acque che canteranno il cantico nuovo  per guidare i popoli incontro alla Luce e soprattutto a Me: Parola eterna. Quando l’ultimo tentativo sarà compito, Satana verrà per l’ultima volta e troverà seguaci ai quattro angoli della terra e saranno più numerosi della rena del mare. (…)
    Ma nell’ora della venuta, quando in veste di Dio, Re e Giudice, Io verrò per radunare gli eletti e maledire i reprobi, scagliandoli là dove l’Anticristo, la Bestia e Satana già saranno in eterno, dopo la suprema vittoria di Gesù Cristo, Figlio di Dio, Vincitore della Morte e del Male, a questi eletti che hanno saputo rimanere “vivi” nella vita, vivi nello spirito attendendo la nostra ora di trionfo, Io darò il possesso della celeste dimora, darò Me stesso senza soste e senza misura. 22.8.43
  • Prima di chiudere questo ciclo v'è da dire delle due risurrezioni. La prima ha inizio nel momento in cui l’anima si separa dal corpo e appare davanti a Me nel giudizio singolo. (…)
    Perciò si parla di prima e di seconda risurrezione. 22.8.43
  • Ora siamo al periodo che Io chiamo: dei precursori dell’Anticristo. Poi verrà il periodo dell’Anticristo che è il precursore di Satana. . Questo sarà aiutato dalle manifestazioni di Satana: le due bestie nominate nell’Apocalisse. Sarà un periodo peggiore dell’attuale. Il male cresce sempre più. Vinto l’Anticristo, verrà il periodo di pace per dare tempo agli uomini, percossi dallo stupore delle sette piaghe e della caduta di Babilonia, di raccogliersi sotto il segno mio. L’epoca anticristiana assurgerà alla massima potenza nella sua terza manifestazione, ossia quando vi sarà l’ultima venuta di Satana. (….)
    Perciò quando ho parlato per spiegare l’Apocalisse ho, ai singoli punti spiegati, messo quasi sempre a corona il mio Giudizio, il mio trionfo, il mio regno, la sconfitta di Satana in se stesso, nella creatura, nei precursori. 27.8.43
  • Dopo le guerre tremende che  Satana avrà portato sulla Terra attraverso il suo Messo di tenebre: l’Anticristo, verrà il periodo della tregua in cui, dopo avervi mostrato con la cruenta prova di che doni può essere autore Satana, cercherò di attirarvi a Me colmandovi coi doni miei.
    Oh!  I miei doni!  Saranno la vostra dolcezza! Non conoscerete fame, stragi, calamità. I vostri corpi e più le vostre anime saranno pasciute dalla mano mia, la Terra sembrerà sorgere per una seconda creazione, tutta nuova nei sentimenti che saranno di pace e concordia fra i popoli e di pace fra Cielo e Terra, perché farò dilagare su voi lo Spirito mio che vi penetrerà e vi darà la vista soprannaturale dei decreti di Dio.
    Sarà il Regno dello Spirito. Il Regno di Dio, quello che voi chiedete – e non sapete ciò che chiedete perché non riflettete mai – col Pater noster. Dove volete che avvenga il Regno di Dio se non nei vostri cuori? E’ da lì che deve iniziarsi il Regno mio sulla Terra. Regno grande ma sempre limitato.
    Dopo verrà il Regno senza confini né di terra né di tempo. Il Regno eterno che farà di voi degli eterni abitatori dei Cieli, poiché, è naturale, Io parlo a coloro che sono i miei sudditi e non ai reprobi che hanno già il loro re orrendo: Satana. 16.9.43
  • Il vostro Dio opererà tutti i prodigi per attirare a Sé il maggior numero di viventi, perché Io sono Dio di Misericordia, di Perdono e d'un Amore così infinito che per quanto possiate studiarvi e comprenderne la misura non lo potete fare. (…)
    Ma tu credi che tanti prodigi d'Amore  e tante luci di Spirito convertiranno  gli uomini al  loro Dio Eterno? Disilluditi. (…)
    Nella quasi totalità assolutamente sordi alle voci e ai doni spirituali, e quasi del tutto sordi ai doni corporali, in luogo di riconoscere la mia Bontà e di amarmi per riconoscenza, approfitteranno del benessere che darò loro per discendere sempre più nell’abisso che a loro piace, dove, come immonde bestie nel pantano, si avvoltolano e li attendono ciò che seduce i nove decimi dell’umanità:  libidine, lussuria, frode, violenza, ladrocinio, eresia, superstizione e altre corruzioni del senso e della mente, tanto orrende che pare impossibile agli onesti possano essere vere, ma vere sono e fanno arrossire i Cieli e sollevare con moto di sdegno la nostra Divinità.
    Non la paterna elargizione di doni e non i terrorizzanti segni del Cielo saranno capaci di fare dei viventi in quel tempo dei figli di Dio. E allora verrà il mio giorno grande  e terribile.
    Non giorno di ventiquattro ore. Il mio tempo ha diversa misurazione. E’ detto “giorno” perché nel giorno si opera, e Io in quel tempo opererò. Opererò l’estrema selezione dei viventi sulla terra. Ed essa avverrà nell’ultimo scatenamento di Satana.
    Allora si vedranno coloro che hanno in essi il Regno di Dio e coloro che hanno il regno di Satana. Poiché questi ultimi con bocca, atti e soprattutto con cuore blasfemo commetteranno gli ultimi spregi alla mia Legge e gli estremi sacrilegi verso Dio, mentre i primi, i figli e sudditi del Signore -  mentre l’ultima battaglia percuoterà la Terra con un orrore indicibile – si aggrapperanno alla mia Croce, invocheranno il mio Nome che salva; e la mia venuta di Giudice non li atterrirà, ma anzi sarà il loro giubilo poiché i fedeli sono i salvati, quelli che Gioele chiama gli “avanzi” del Signore, ossia coloro che restano al Signore dopo le rapine di Satana.
    Benedetti, benedetti, benedetti in eterno questi miei figli. Di loro è l’eterno Paradiso. Uniti ai fedeli al Signore di tutti i tempi, possederanno Iddio il cui possesso è beatitudine eterna. 16.9.43
  • Quando avrò mondato il gregge da ciò che è falso e impuro, nel mio periodo di Re della Pace, istruirò i rimasti per l’ultima istruzione. Conosceranno Me come ora solo gli eletti mi conoscono. Saranno non dodici, ma dodicimila volte dodicimila creature chiamate alla conoscenza del Re. Cadranno le eresie e le guerre. Luce e Pace saranno il sole della Terra. Si nutriranno del germe vivo della mia Parola e non saranno più languenti della fame spirituale. Mi adoreranno in spirito e verità.
    Quando l’ultima rivolta di Satana a Dio avverrà, non mancheranno gli ultimi Giuda fra i chiamati alla conoscenza del Re.  L’oro della Città eterna deve essere depurato per tre filtri per poter divenire turibolo davanti al trono dell’Agnello glorioso. E questo sarà l’ultimo filtro. Ma i “fedeli” resteranno fedeli, conosceranno che Io sono con essi e che essi sono il mio popolo eterno. 28.10.43
  • La carestia e le mortalità delle epidemie saranno uno dei segni precursori della mia seconda venuta. Punizioni create per punirvi e richiamarvi a Dio opereranno, con la loro dolorosa potenza, una delle selezioni fra i figli di Dio e di Satana.
    La fame data dalle rapine e dalle guerre maledette, volute senza giustificazione d'indipendenze nazionali ma per sola ferocia di potere e superbia di demoni in veste d’uomini, data dall’arresto, per volere di Dio, delle leggi cosmiche, per cui il gelo sarà aspro e protratto, per cui il calore sarà bruciante e non mitigato da piogge, per cui le stagioni saranno invertite e avrete siccità nelle stagioni delle piogge e piogge nel tempo  della maturazione delle messi, per cui, ingannati da subiti tepori o da insolite frescure, fioriranno fuori tempo le piante e si ricopriranno, dopo aver già generato, gli alberi di nuovi inutili fiori che spossano senza frutto la pianta – poiché ogni disordine è nocivo e conduce a morte – la fame tormenterà crudelmente questa razza proterva e nemica di Dio.
    Gli animali, privi di fieni e di biade, di grani e di semi, periranno per fame  e, per la fame dell’uomo, saranno distrutti senza dar loro tempo di procreare.
    Uccelli del cielo e pesci delle acque, mandrie e greggi, saranno assaliti da ogni parte per dare ai vostri ventri il cibo che la terra non partorirà più per voi che scarsamente.
    Le mortalità create da guerre e da pestilenze, da terremoti e nubifragi, precipiteranno nell’al di là buoni e malvagi. I primi per punizione vostra che, privati dai migliori, sempre più peggiorerete, i secondi per punizione loro che avranno, anzi l’ora prevista, l’inferno per loro dimora.
    La vittima preparata dal Signore per purificare l’altare della Terra profanato dai peccati d'idolatria, di lussuria, di odio, di superbia, sarete voi, uomini che perirete a mille e a diecimila sotto la falce aguzza dei fulmini divini. (…) La mano dei miei angeli sceglierà e separerà i benedetti dai maledetti, portando i primi al Cielo e lasciando i secondi ai tridenti dei demoni per la pastura dell’Inferno. Essere re o mendicanti, sapienti o ignoranti, giovani o vecchi, guerrieri o sacerdoti, non costituirà differenza e baluardo contro la morte. Il castigo vi sarà e tremendo.   (…)
    No, non pensate che Dio non vi farà né male, né bene per le vostre opere. Io ve lo giuro, lo giuro a Me stesso, lo giuro per la mia Giustizia, lo giuro con triplice giuramento, Io vi farò del bene per il bene che farete e del male per il male da voi compiuto.
    Se a voi le immondezze della carne e della vostra vita da bruti vi fanno crosta agli occhi dell’anima per impedirle di vedere Dio, a Dio nulla fa velo. Appesantirò la mia mano su coloro che di essere nel fango si beano e che nel fango vogliono restare nonostante ogni invito e ogni mezzo che do loro per uscirne. Diverranno fango nel fango, poiché del fango del peccato fanno il cibo preferito dalla loro fame impura.
    Il giorno si avvicina, figli che avete rinnegato il Padre. Il tempo della Terra è lungo e  breve nello stesso tempo. (….)
    Oh! Uomini, uomini che insultate Dio con voci di bocca e di cuore credendovi lecito farlo, udite, uomini, la voce di Dio, straziata e straziante che già tuona sul mondo  poiché non le giova parlarvi per  bocca dei suoi servi ed amici e che vi annuncia l’ira sua, e che vi chiama ancora perché di punirvi ne soffre. 29-10-43
  • Prima che la cecità degli spiriti vostri sia totale, venite al Medico e alla Luce. Prima che il sangue sia tanto d’essere lago di morte, venite alla sorgente della Vita. Radunate le vostre misere capacità di amore  e volgetele a Dio. L’Amore vi perdonerà per  quelle briciole d’amore, avanzo delle rapine della carne e di Satana, che voi offrirete a Lui. (….)
    Venite al Signore prima che il Signore venga su voi con la sua maestà di Giudice. (….)
    La mia Chiesa, prima che l’ora del mondo cessi, avrà il suo fulgido trionfo. Nulla è diverso nella vita del Corpo Mistico di quanto fu nella vita del Cristo. Vi sarà l’osanna alla vigilia della Passione, l’osanna quando i popoli,  presi dal fascino della  Divinità, piegheranno il ginocchio davanti al Signore. Poi verrà la Passione della mia Chiesa militante, e infine la gloria della Risurrezione eterna in Cielo.
    O beatitudine di quel giorno in cui saranno finite per sempre le insidie, le vendette, le lotte di questa terra, di Satana, della carne! La mia Chiesa sarà allora composta di veri cristiani. Allora,  nel penultimo giorno. Pochi come all’inizio, ma santi come all’inizio. Finirà in santità come in santità cominciò. Fuori resteranno i mentitori, i traditori, gli idolatri. Quelli che all’ultima giornata imiteranno Giuda e venderanno la loro anima a Satana nuocendo al Corpo mistico di Cristo. In essi la Bestia avrà i suoi luogotenenti per la sua ultima guerra.
    E guai a chi in Gerusalemme, negli ultimi tempi, si renderà colpevole di tale peccato. Guai a coloro che in essa sfrutteranno la loro veste per utile umano. Guai a coloro che lasceranno perire i fratelli e trascureranno di fare della Parola che ho loro affidata pane per le anime affamate di Dio. Guai. Fra chi rinnegherà apertamente Iddio e chi lo rinnegherà con le opere, Io non farò differenza. E in  verità vi dico, con dolore di Fondatore eccelso, che all’ultima ora, i tre quarti della mia Chiesa mi rinnegheranno e li dovrò recidere dal tronco come rami morti e corrotti da lebbra immonda.
    Ma voi che rimarrete in Me, udite la promessa del Cristo. Attendetemi con fedeltà e amore e Io verrò a voi con tutti i miei doni. Col dono dei doni: Me stesso. Verrò a redimere e a curare. Verrò a illuminare le tenebre, a vincerle, a fugarle. Verrò a insegnare agli uomini ad amare e adorare il Dio eterno, il Signore altissimo, il Cristo santo, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Verrò non a portarvi la pace di questo mondo, eterno distruttore della Pace, ma la Pace del Regno che non muore.
    Esultate o miei servi fedeli. Questo vi dice la bocca che non mente. Voi non avrete più a temere alcun male perché porrò fine al tempo del male, anticiperò questa fine per pietà dei miei benedetti.
    Esultate soprattutto o voi, miei amati d'ora. Per voi ancor più sollecito sarà l’avvento del Cristo e il suo abbraccio di gloria. Per voi già si aprono le porte della Città di Dio e ne esce il Salvatore vostro per venirvi incontro e darvi la Vita vera.
    Ancora un poco e per voi verrò. Come per Lazzaro,  l’amico mio, Io vi chiamerò ad uno ad uno:  “Vieni fuori!”.  Fuori di questa vita della terra che è tomba per lo spirito incarcerato nella carne. Fuori. Nella Vita e nella libertà del Cielo.
    Chiamatemi col vostro amore fedele. Esso sia la vampa che fonde le catene della carne e dà allo spirito la libertà di venire presto a Me. Dite il più bel grido scritto da uomo: “Vieni, Signore Gesù”. 29.10.43
  • Già te l’ho detto. La mia Chiesa avrà il suo giorno di osanna prima dell’estrema passione. Poi verrà l’eterno trionfo.
    I cattolici – e tutto l’orbe conoscerà allora la Chiesa Romana, perché il Vangelo risuonerà dai poli all’equatore e da un lato all’altro del globo, come una fascia d’amore, andrà la Parola – i cattolici,  usciti da lotta ferocissima di cui questa è unicamente il preludio, sazi di uccidersi e di seguire brutali dominatori, dalla sete di uccidere insaziabile e dalla violenza insuperabile, si volgeranno verso la Croce trionfante, ritrovata dopo tanto loro accecamento. Sopra tanto fragore di stragi e tanto sangue udranno la Voce  che ama e perdona e vedranno la Luce, candida più del giglio, che scende dai Cieli per istruirli ai Cieli.
    Come una marcia di milioni e milioni di tribù, gli uomini andranno col loro spirito verso Cristo e porranno la loro fiducia nell’unico Ente della Terra in cui non è sete di sopraffazioni e voglia di vendetta.
    Sarà Roma che parlerà. Ma non la Roma più o meno grande e durevolmente grande che possono ottenere dei capi-popolo. Sarà la Roma di Cristo. Quella che ha vinto i Cesari, li ha vinti senza armi e senza lotte, con un’unica forza: l’amore; con un’unica  arma: la Croce; con un’unica oratoria:  la preghiera. Sarà la Roma dei grandi Pontefici che in un mondo, oscurato dalle invasioni barbariche e inebetito dalle distruzioni, ha saputo conservare la civiltà e spanderla fra gli incivili. Sarà la Roma che ha tenuto testa ai prepotenti e per bocca dei suoi santi Vegliardi ha saputo prendere la parte dei deboli e mettere l’aculeo di una spirituale punizione anche in quelli che in apparenza erano refrattari a qualsiasi rimorso.(…)
    Ascoltate la voce di chi non ha sete di dominio e vuole regnare, in nome del suo Re santissimo, unicamente sugli spiriti. Verrà quel giorno in cui, disillusi dagli uomini, vi volgerete a Colui che è già più spirito che uomo e dell’umanità conserva quel tanto necessario a farvi persuasi della sua presenza. Verrà dalla sua bocca, che Io ispiro, la parola simile a quella che Io vi direi, Io, Principe della Pace. V'insegnerà la perla preziosissima del perdono reciproco e vi persuaderà che non v'è più bell’arma del vomere e della falce che ferisce le glebe per renderle opime e che taglia le erbe per farle più belle. V'insegnerà  che la fatica più santa è quella che si compie per procurare un pane, una veste, una casa ai fratelli, e che solo amandosi da fratelli non v'è più conoscenza di veleno d’odio e di torture di guerre.
    Figli, iniziate la marcia verso la Luce del Signore. (…) Iniziate questo novello Esodo verso la nuova Terra che Io vi prometto e che sarà la vostra stessa Terra, ma mutata dall’amore cristiano. 11.11.43 
  • Isaia 4. 2-6
    L’epoca satanica sarà tre volte più feroce dell’epoca anticristiana. Ma sarà breve perché pei viventi in quell’ora pregherà tutta la Chiesa trionfante fra le luci del Cielo, pregherà la Chiesa purgante fra le fiamme purgative dell’amore, pregherà la Chiesa  militante col sangue degli ultimi martiri.
    Salvi saranno coloro che, mentre le tenebre e l’ardore, le tempeste e le folgori di Satana sconvolgeranno il mondo, sapranno stare all’ombra del tabernacolo  da dove scaturisce ogni forza, perché Io sono la Forza dei viventi e chi si ciba di Me con fede e amore diviene uno con la mia forza. E saranno pochi questi salvi,  perché dopo secoli e secoli d'amore mio per l’uomo, l’uomo non ha imparato ad amare. 12.11.43 
  • Non precipitate il Giudizio di Dio col vostro passare la misura nel peccare. Non fate che troppo breve sia la sosta fra il tempo dell’Anticristo e il tempo di Cristo, perché se è vero che gli ultimi giorni saranno abbreviati per amore degli eletti, è anche vero che vi è necessario avere una sosta di pace per ritemprarvi dall’ultima satanica lotta.
    Io farò ribaltare la pietra sull’antro di Lucifero dopo la sconfitta della Bestia e dei suoi servi; ma voi, col vostro acclamare il Male, non date forza al Demonio di scuotere quel serrame. Non fate, dei vostri spiriti devoti alla carne e a Satana, leve per aprire  la prigione infernale e farne uscire il Maledetto per l’ultima preda prima che il cuore degli uomini si siano ribattezzati nella Parola del Signore. 16.11.43
  • Eppure verrò. Verrò instancabilmente e singolarmente a tentare le porte dei cuori e dove troverò chi mi apre entrerò a farvi dimora di pace. Verrò, perché tuttora sono il Desiderato dai giusti della Terra e dai santi per la Terra, verrò ad assumere il mio Regno per la mia seconda venuta e per il   mio trionfo finale.
    Attirerò a Me il mondo dei viventi dello spirito e convergeranno a Me razze e nazioni per vedere la mia gloria che s'incorona di una croce. Fluirà la Pace, perché sono il Signore della pace, fluirà come fiume di latte sul mondo, a verginizzarlo di candore dopo tanto sangue che grida in tutti i continenti a Dio il suo dolore  d’esser stato tratto dalle vene per mano dei fratelli. 2.12.43 
  • Venite. Prima che l’ora sia giunta in cui più non potrete venire, venite a Me. Siate vestiti delle mie assise e contrassegnati del mio Segno. L’angelo di Dio preservò i figli d’Israele dallo sterminio d’Egitto per il sangue dell’agnello cosparso sugli stipiti e gli architravi; Io: Agnello del mio Padre e Signore, salvo al Padre mio i suoi figli per il mio Sangue, di cui ho tinto non la materia del legno e della pietra che muoiono, ma la vostra anima immortale.
    Ai segnati del mio Sangue le trombe dell’universale appello saranno vita nuovamente infusa e dalle pieghe del suolo, in cui dormivano da secoli, le ossa dei giusti sorgeranno a vestirsi, con giubilo, di carne perfetta, perché nutrita del Pane vivo sceso dal Cielo per voi e del Vino spremuto dalle vene del Santo che vi verginizza l’anima e la fa degna di entrare nella Gerusalemme del Cielo. 7.12.43
  • La fine sarà come il principio. Il cerchio si salda innestando i due monconi tenebrosi l’uno all’altro. Il nuovo diluvio, ossia l’ira di Dio, verrà con altra forma, ma sarà sempre ira. Fedele alla mia parola, Io non manderò più il diluvio, ma lascerò che le forze sataniche mandino il diluvio delle sataniche crudeltà. (…) 
    Il sacrificio che si ripete sugli altari della terra non è più per  voi salvezza, ma come sul Golgota il Sangue del Figlio è caduto sui suoi uccisori gridando a Me il suo dolore e provocando la mia punizione, così ora ricade su voi, ipocriti e bestemmiatori, negatori e viziosi, odiatori di Dio e dell’uomo vostro fratello, e vi marca a sangue e fuoco per la condanna.
    La Terra urla come creatura impaurita dai mostri che l’abitano; l’Universo trema di orrore alla  vista dei delitti che coprono la Terra; Io, Dio vostro, fremo d’ira divina per la vostra corruzione di carne, di mente, di spirito. Né la pietà del Salvatore, né quella della Vergine e dei santi, placano col loro pregare l’ira mia. (…)
    La Stella non è spuntata unicamente per Giacobbe, ma per tutti coloro che amano Dio con tutte le loro forze. E la Stella – Cristo, dopo le lotte della terra, me li condurrà al Cielo dove il vostro posto è preparato, o voi benedetti per i quali il mio Verbo non ha preso Carne invano ed il mio Cristo non è inutilmente morto. 25.3.44
  • Se anche tutto sembra perduto, confida. Se anche l’abisso del Male erutta i suoi demoni per straziare la Terra e fecondarla a generare l’Anticristo e l’abisso dei Cieli pare chiudersi per decreto del Padre da cui procediamo, Noi, il Verbo e lo Spirito, siamo ancora operanti e amanti per salvarvi e difendervi. Io-Carità e il Verbo-Carità, Io-Santificazione e il Verbo-Redenzione, non cessiamo l’Uno di effondere i meriti del suo Sangue, l’Altro i carismi del suo potere per il bene di voi.
    Confida: L’Amore ha sempre vinto. 9.4.44
  • L’ultimo tempo sarà il tempo dello spirito, e queste luci, queste voci pulluleranno per dare una guida ai retti di cuore brancolanti  nella caligine dei materialismi, razionalismi, settarismi ai quali prenderanno viva parte i sacerdoti. E Dio sarà sempre noto ai suoi figli, con la sua vitalità vera, non con la meccanica fredda, automatica, data da chi non crede più pur gridando “fede, fede!” perché quello è il suo mestiere. (…)
    Per questo Io vado, e suscito qua e là le mie “voci”, e sempre lo farò anche se mi si combatte attraverso ad esse; e sempre più lo farò, più il mio gregge lo vedrò in balia dei pastori – idoli. 19.12.45 
AMDG et BVM

ECCO, STO ALLA PORTA E BUSSO

L' APPARIZIONE DI KNOCKIrlanda - 21 Agosto 1879
NOSTRA SIGNORA REGINA D'IRLANDA

Il più celebre è quello di Knock, un piccolo e povero paese, situato nell'Irlanda nord-occidentale, sull'altipiano della contea di Mayo, presso Croagh Patrick, la montagna sacra dalla cui cima s.Patrizio  liberò, con il suono di una campana, l'isola dai rettili e dalle bestie velenose.

Questo è il santuario nazionale e non c'è buon irlandese, in patria e all'estero, che non vi si rechi in pellegrinaggio. Il 21 agosto 1879, verso le ore 20, la Madonna apparve sul cornicione sud dell'umile chiesa parrocchiale ad una quindicina di persone dai 6 ai 75 anni mentre imperversava una pioggia torrenziale. La Vergine in abiti regali con diadema d'oro in testa e mani tese al cielo aveva alla sua destra S.Giuseppe in atteggiamento di preghiera e alla sua sinistra S.Giovanni evangelista, vestito come un vescovo, che reggeva con una mano un libro liturgico e con l'altra indicava Maria.

Dietro, a poca distanza, si notava un altare, sormontato da una croce rossa e recante sulla mensa l'Agnello Immacolato, tutto circonfuso di luce e di angeli. Per due ore i veggenti trasecolati pregarono sotto la pioggia senza bagnarsi minimamente, ma anche senza sentirsi rivolgere una parola dai celesti personaggi. Il significato simbolico della visione era facilmente intuibile. Al centro dell'altare brillava l'Agnello immolato, come lo vide nell'Apocalisse S.Giovanni sopra l'altare d'oro del cielo.

Così viene ricordato il sacrifìcio del Calvario, reso presente ogni giorno in terra dalla santa Messa e, nel cielo, dall'offerta di Cristo al Padre delle sue piaghe gloriose e della sua obbedienza d'amore.  
S.Giovanni, il primo figlio di Maria, appare come sacerdote e, additando la Vergine, rievoca il ruolo di Corredentrice svolto da Lei sul Calvario: con le Sue sofferenze, con l'anima trafitta dalla spada dei dolori. Maria completò in sé ciò che mancava alla Passione di Cristo per il suo Corpo che è la Chiesa. Infatti Dio lascia ad ogni uomo e, soprattutto, ad ogni cristiano un po' della sua croce da portare, un po' della sua pena da condividere, unendo al sacrificio del capo la piccola parte di quello delle sue membra.

Il vangelo in più parti e S.Paolo in più lettere ci ripetono che il Signore che ci ha creati senza di noi non vuole salvarci senza di noi; non vuole neppure senza di noi redimere il mondo: è una grazia che ci fa; è un onore al quale ci invita. Però in questa corredenzione  la Beata Vergine Maria occupa un posto unico accanto e insieme a Cristo Gesù  e maternamente ci sprona  qual Divina Madre di Dio, a dire qui in Terra il nostro "Fiat Voluntas Tua" 
prendendo la nostra croce per seguire Cristo da veri discepoli e per essere crocifissi con Lui.


La presenza di S.Giuseppe poi ricorda che egli fu lo sposo di Maria e il custode della Sua verginità. Quindi come capo della Sacra Famiglia, sarebbe un modello di marito e di padre. Nell'occasione è opportuno ricordare che appena sette anni prima, nel 1872, Pio IX aveva dichiarato S.Giuseppe patrono della Chiesa universale. Il suo atteggiamento di preghiera lo fa modello del cristiano che vuole raggiungere la sua salvezza e contribuire a quella degli altri.

La preghiera si nutre di fede e la fede si esprime con la preghiera, per cui ci si affida a Dio con tutta la vita. Il trinomio: fede, preghiera, vita, è inscindibile e richiede continuità a tutti i costi e a tutte le ore. 

Queste considerazioni e la presenza simultanea di più veggenti di differenti età decisero l'autorità ecclesiastica a nominare, sette settimane dopo l'accaduto, una commissione, la quale ritenne che le testimonianze erano "degne di fiducia e convincenti", come fu poi confermato, nel 1936, da un'altra commissione, la quale per la circostanza ascoltò alcune persone che sostenevano di essere state guarite a Knock.

Ben presto fu costruita una cappella con le pareti di vetro trasparente a ridosso della chiesa parrocchiale e iniziarono i pellegrinaggi. Il primo ebbe luogo nel marzo 1880 e fu accolto dall'arcivescovo di Tuam, John Machale, con le seguenti parole: "È una grande benedizione al povero popolo dell'Occidente, che si dibatte nella miseria e nella sofferenza, che la Beata Vergine Madre di Dio sia apparsa fra questa gente".  
Nel 1976 una nuova grande chiesa venne ad aggiungersi a quella parrocchiale, presso cui si era avuta l'apparizione; essa è di linee modernissime e dalla struttura volutamente simbolica: poggia infatti su trentadue pilastri, uno per ciascuna delle trentadue contee di cui si compone l'Irlanda.

Il santuario visse il suo momento più esaltante il 30 settembre 1979, anniversario dell' apparizione: quel giorno, alla fine dei suo memorabile viaggio in Irlanda, Giovanni Paolo II visitò il santuario gremito da una folla sterminata.


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QUANDO LA "REGINA D'IRLANDA" APPARVE A KNOCK. E RICORDÒ CHE LA VITTORIA SARÀ DEI MARTIRI E DELL'AGNELLO

Quando la regina d'Irlanda apparve a Knock. E ricordò che la vittoria sarà dei martiri e dell'Agnello
Un evento a molti ignoto. Ma non a lui, a quel Papa che ha rincorso Maria un po’ ovunque, lì dove la Madre si è mostrata ai suoi figli: «Ho sentito un forte desiderio di venire qui, il desiderio di compiere ancora un altro pellegrinaggio al Santuario della Madre di Cristo, la Madre della Chiesa, la Regina della Pace. Non vi sorprenda questo mio desiderio. Cominciando dalla mia prima gioventù e nel mio Paese, è stato per me una pratica il fare pellegrinaggi ai santuari della Madonna...». Con queste parole Giovanni Paolo II esordiva nella sua omelia nel 1979, centenario di un’apparizione molto singolare e di cui poco si parla.

Facciamo allora un salto indietro, in quel villaggio irlandese di fine ottocento. Non c’era un santuario, naturalmente, ma solo una piccola chiesa di paese. Come di consueto, Mary Beirne, si accingeva a chiudere la porta. Ma qualcosa di diverso attirò quella sera la sua attenzione: una luce intensa proveniva da un lato dell’edificio e lì, ad una prima occhiata, «le parve di vedere delle statue di Maria, di Giuseppe e di San Giovanni accanto ad un nuovo altare su cui si trovavano un agnello e una croce».

Non ci fece molto caso, perché proprio in una notte tempestosa come quella, l’hanno precedente, erano andate perdute due statue, per cui pensò che il parroco le avesse acquistato per rimpiazzarle: «Ma perché lasciarle lì, sotto la pioggia battente?» si chiedeva la donna. Più tardi, insieme a sua sorella, tornò per capire un po’ meglio quella stranezza, e con stupore ancora maggiore si accorse che le statue… si muovevano! 
«È la Madonna!», esclamò la maggiore delle due sorelle, e corsero ad avvertire familiari e conoscenti. 
Ecco allora che quell’apparizione così insolita si mostrò in tutta la sua realtà, come ci viene riferito da David M. Lindsey nel suo libro The Woman and the Dragon: Apparitions of Mary

«L’intero muro era illuminato da una intensa luce visibile in lontananza. Le figure erano sospese a circa mezzo metro da terra. 
L’altare con l’agnello e la croce era circondato di angeli che volteggiavano sopra di esso. 
Maria, la più grande delle figure, portava un mantello e una fascia bianchi, e un lungo velo sulla testa che le scendeva fino ai piedi. Sul capo, coperto dal velo, aveva una corona d’oro. Fra la corona e il bordo del velo c’era una rosa d’oro. Le sue mani erano sollevate all’altezza delle spalle e il suo sguardo, assorto nella preghiera, era rivolto verso il cielo. 
San Giuseppe era alla destra di Maria, la testa reclinata in avanti e le mani giunte in preghiera. 
San Giovanni Evangelista aveva una mitra da vescovo e stava alla sinistra di Maria, la mano destra era sollevata e il braccio sinistro teneva quella che pareva essere la Sacra Bibbia.

Mentre la piccola folla si inginocchiava davanti all’apparizione in preghiera, i visitatori celesti continuavano a restare in silenzio. Non una parola veniva pronunciata. Solo dopo molte ore improvvisamente le figure scomparvero». Possiamo immaginare cosa scatenò l’evento.

L’Arcivescovo istituì subito una commissione per studiare meglio i fatti e subito si evidenziarono delle anomalie. Il primo argomento fu che nelle apparizioni di solito si manifesta solo la Madonna, la quale non fa mai mancare un suo messaggio. Ma questa volta… totale silenzio. Inoltre il “gruppo” si era mostrato solo una volta ad un numero di veggenti anche questo inusuale: ben 15 persone, di tutte le età. Forti dubbi, allora, cominciarono a circondare i racconti dei testimoni, come un polverone. Ma durò poco, perché un ascolto più approfondito convinse la commissione della sincerità di quanti si erano trovati quella notte presenti all’evento, per cui non si impedì il culto di quel luogo ai fedeli, che cominciarono con il tempo a rendere il piccolo paesello meta di pellegrinaggi. 

Cosa in realtà ha voluto dirci il Signore mostrandoci quella scena? Padre James, un frate francescano che studiò l’apparizione, scrive: «[San Giovanni] teneva in mano un libro. Se si vuole scoprire il messaggio di Knock bisogna aprire il Libro dell’Apocalisse. È il libro che contiene l’interpretazione della storia universale. Esso è permeato del grande tema della redenzione nelle sue tre fasi cosmiche. C’è in primo luogo il mistero dell’“Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo”. Così San Giovanni descrive, nel capitolo tredicesimo, il piano eterno di redenzione, simboleggiato in maniera così semplice e toccante dall’agnello che fu visto a Knock. In seconda istanza c’è il mistero della donna “vestita di sole” che viene vista in travaglio sulla terra. C’è infine la Città di Dio che, viene detto, possiede la Gloria di Dio di cui l’Agnello è la lampada».

Anche David M. Lindsey, dal cui libro abbiamo attinto le informazioni, individua nell’apparizione di Knock un chiaro rimando all’Apocalisse: «L’apparizione a Knock rimase in silenzio e sembrò che non desse alcun messaggio, ma in realtà non fu così. Il silenzio talvolta è più eloquente delle parole. Bisogna analizzare con attenzione l’apparizione per scoprire il messaggio silenzioso che essa nasconde. Maria apparve con il suo sposo terreno, San Giuseppe, e con il suo figlio adottivo, San Giovanni Evangelista, e portava la corona d’oro della Regina del Cielo… Al centro dell’altare brillava l’Agnello immolato, come lo vide nell’Apocalisse San Giovanni sopra l’altare d’oro del cielo».

Ecco, sto alla porta e busso… (Ap 3,20)

Forse non tutti sanno che il verbo inglese “to knock” significa “bussare”. «Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me», scrive Giovanni nell’Apocalisse (Ap 3,20). Questo ci dice la Scrittura, e questo ci suggerisce anche la lettura dei tempi che stiamo vivendo. Gesù Cristo bussa alla porta del nostro cuore, bussa sulla soglia della nostra vita, e attende che lo facciamo entrare per mostrarci le meraviglie del suo regno.

Il richiamo dell'apparizione di Knock è eloquente: i tempi sono maturi, la Madre ci invita ad un unirci alla sua opera di corredenzione. Lasciamoci porgere da San Giovanni il libro che ci indica cosa fare per partecipare alla vittoria finale sul Dragone.
Affrettiamoci, e non manchiamo l'occasione di essere tra coloro che «hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire».

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C'è ancora un link con i nomi dei testimoni dell'Apparizione: http://profezie3m.altervista.org/ptm_knock.htm

AVE MARIA PURISSIMA!