giovedì 5 gennaio 2017

Una bella lezione di Gesù

Le sette beatitudini contrapposte alle sette spade
[1280] 25 ‑ 12 ‑ 1943 Natale. Nuovo dettato di Maria. Dice Maria:
«La beatitudine dell'estasi natalizia è venuta meco come essenza di fiore chiusa nel vivo vaso del cuore per tutta la vita. Indescrivibile gioia. Umana e sovrumana. Perfetta.
Quando il venir di ogni sera mi martellava nel cuore il doloroso "memento": "Un giorno meno di attesa, un giorno più di vicinanza al Calvario" e l'anima mia ne usciva ricoperta di pena come se un flutto di strazio l'avesse ricoperta, anticipata onda della marea che m'avrebbe inghiottita sul Golgota, io curvavo il mio spirito sul ricordo di quella beatitudine che era rimasto vivo nel cuore, così come uno si curva su una gola montana a riudire l'eco di un canto d'amore ed a vedere in lontananza la casa della sua gioia.
è stata la mia forza nella vito un mondo ‑ che troppo atroce era il castigo e che la sua mano di Giustiziere era troppo severa, io, attraverso il velo del più amaro pianto che donna abbia versato, ho dovuto affissare quel ricordo luminoso, beatifico, santo, il quale si alzava in quell'ora come visione di conforto dall'interno del cuore per dirmi quanto Dio m'avesse amata, si alzava per venirmi incontro non attendendo, poiché era gioia santa, che io lo cercassi, perché tutto quanto è santo è infuso da amore e l'amore dà la sua vita anche alle cose che par che vita non hanno.
Maria, occorre fare così quando Dio ci colpisce.
Ricordare quando Dio ci ha dato la gioia, per poter dire anche fra lo strazio: "Grazie, mio Dio. Tu sei buono con me".
Non rifiutare il conforto del ricordo di un passato dono di Dio che sorge per confortarci nell'ora in cui il dolore ci piega, come steli percossi da una bufera, verso la disperazione, per non disperare della bontà di Dio.
Procurare che le nostre gioie siano gioie di Dio, ossia non darci delle gioie umane, da noi volute e facilmente contrarie, come tutto quanto è frutto del nostro operare avulso da Dio, alla sua divina Legge e Volontà, ma attendere solo da Dio la gioia.
Serbare il ricordo di esse anche a gioia passata, perché il ricordo che sprona al bene ed a benedire Iddio è ricordo non condannabile ma anzi consigliato e benedetto.
Infondere della luce di quell'ora le tenebre dell'ora presente per farle sempre tanto luminose che ci bastino a vedere il santo Volto di Dio anche nella più buia notte.
Temperare l'amaro del calice di quella goduta dolcezza per poterne sopportare [1283] il sapore e giungere a berlo sino all'ultima stilla.
Sentire, poiché lo si è conservato come il più prezioso ricordo, la sensazione della carezza di Dio mentre le spine ci stringono la fronte.
Ecco le sette beatitudini contrapposte alle sette spade. Te le dono per mia lezione di Natale (metti questa data) e con te le dono a tutti i miei prediletti.
La mia carezza per benedizione a tutti.»ta. E lo è stata soprattutto nell'ora della [1281] mia morte mistica ai piedi della Croce. Per non giungere a dire a Dio ‑ che ci puniva, io e il mio dolce Figlio, per i peccati di tut

Tratto da: "I Quaderni del 1944: Quaderno nr 12. Ed. CEV

mercoledì 4 gennaio 2017

LA TUA BUSSOLA!

 Il Vangelo è amore.


  • E la tua bussola, il Vangelo. In esso è la Vita e la Salute. E tutto è detto in esso. Ogni articolo del Codice santo, ogni risposta per i casi molteplici delle anime, è in esso. E fa che da esso non si scostino Sacerdoti e fedeli. Fa che non vengano dubbi su esso. Alterazioni a esso. Sostituzioni o sofisticazioni di esso. Il Vangelo è Me stesso. Dalla nascita alla morte. Nel Vangelo è Dio. Perché in esso sono manifeste le opere del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Il Vangelo è amore. 635-14
AMDG et BVM

La Parola è come una Spada.

12 aprile 2014 – ll Mio amore e la vostra fede, uniti, diventeranno la Spada della Salvezza

Mia amata figlia prediletta, quando Dio interviene nel mondo tramite i Suoi profeti scelti, la Parola è come una Spada. 
Essa va dritta al cuore e provoca una duplice reazione nell’anima. Da un lato, essa provvede grande intuizione e comprensione, ma dall’altra, può essere difficile da accettare. Questo perché la Verità non è mai facile da accettare, poiché può essere dolorosa.
In un mondo in cui Satana regna da re, la Verità mostrerà sempre il lato sgradevole delle cose. Causerà angoscia nei cuori di molti. La malvagità viene quasi sempre rivestita da una patina di vernice, ma quando la si è spogliata di tutti i suoi attraenti orpelli, ciò che ne rimane è un nucleo molto brutto. 
Molte persone trovano difficile accettare che determinati atti o azioni siano malvagi, a causa dell’inganno del demonio. Ogni forma di malvagità, creata dalla mano di Satana, è accuratamente mimetizzata, in modo da essere facilmente giustificata nelle menti degli innocenti, che accetteranno tale vile inganno senza esitazioni. Non diventeranno mai più saggi. Che speranza rimarrà all’uomo, vi chiederete allora, quando verrà sedotto dall’anticristo, che sarà amato e idolatrato per i suoi grandi atti di carità? La risposta è la preghiera. La vostra speranza risiede nelle vostre preghiere, perché, quando pregate per essere liberati dal male, Io risponderò alla vostra chiamata. 
Il Mio Amore e la vostrra fede, uniti, diventeranno la Spada della Salvezza, per mezzo della quale quelle anime innocenti che saranno facilmente ingannate dalla bestia, potranno essere salvate, e allora il Regno sarà Mio. Verrò presto a reclamare il Mio Legittimo Trono e quindi non dovete mai perdere la speranza.
Il vostro Gesù

martedì 3 gennaio 2017

Ciò che i Santi Padri della Chiesa han detto sul Nome Santissimo di Gesù e la Sua Circoncisione


Sermone di san Bernardo Abate
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà


Non senza motivo lo Spirito Santo rassomiglia il nome dello Sposo all'olio, ed ispira alla sposa di gridare allo Sposo: «Un olio sparso è il tuo nome» (Cant. 1,2). L'olio infatti illumina, nutrisce e unge. Alimenta il fuoco, nutrisce il corpo, lenisce il dolore è luce, cibo, medicina. Osserva ora lo stesso anche nel nome dello Sposo: Illumina predicato, pasce meditato, lenisce e unge invocato. Esaminiamo ciascuna di queste qualità. Donde credi sì grande e così repentina luce di fede in tutto il mondo, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse per la luce di questo nome che Dio ci chiamò all'ammirabile sua luce; onde illuminati e vedendo in questa luce un'altra luce, meritatamente Paolo ci dice «Foste una volta tenebre, ma ora siete luce nel Signore»? (Eph. 5,8)

Infine lo stesso Apostolo ricevé ordine di portare questo nome dinanzi ai re, ai Gentili, e ai figli d'Israele; e portava il nome come un lume, ne illuminava la sua patria e gridava dappertutto: «La notte è inoltrata, e il giorno si avvicina. Gettiamo via dunque le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce: camminiamo onestamente, come in pieno giorno» (Rom. 13,12). E mostrava a tutti la lucerna sul candelabro, annunziando in ogni luogo Gesù crocifisso. Come questa luce risplendé ed abbagliò gli occhi di tutti i riguardanti allorché, uscendo dalla bocca di Pietro come folgore, si consolidarono le piante e le caviglie d'uno storpio e illuminò molti ciechi spiritualmente? Non gettò forse delle fiamme allorché disse «In nome di Gesù Nazzareno alzati e cammina»?(Act. 3,6).

Né solo è luce il nome di il Gesù, ma anche cibo. Non ti senti forse confortata ogni qual volta lo ricordi? Che c'è che com'esso nutrisca lo spirito di chi lo pensa? Che c'è che colmi così i cuori agitati, rinvigorisca le virtù, sviluppi le abitudini buone e oneste e nutrisca i casti affetti? Arido è ogni cibo dell'anima, se non è cosparso di questo olio; è insipido, se non è condito con questo sale. Se scrivi, non mi sa di niente, se non vi leggo Gesù. Se disputi, o tieni conferenza non mi piace, se non vi sento Gesù. Gesù è miele alla bocca, melodia all'orecchio, giubilo al cuore. Ma è anche medicina. Uno di voi è afflitto? Venga nel suo cuore Gesù, e di lì salga alla sua bocca, Ed ecco al sorgere della luce di questo nome, svanisce ogni nebbia, torna il sereno. Cade uno in peccato? corre anzi disperato al laccio di morte? Non è forse vero che, se invocherà questo nome, comincerà subito a respirare e a vivere?


*

Lettura del santo Vangelo secondo San Luca
Luc 2:21
In quell'occasione: Dopo che furono compiti gli otto giorni per fare la circoncisione del bambino, gli fu posto il nome di Gesù. Eccetera.

Omelia di san Bernardo Abate
Sermone 1 sulla Circoncisione
Grande e mirabile mistero! Si circoncide il bambino, ed è chiamato Gesù. Che vuoi dire questo riavvicinamento? La circoncisione infatti, sembra fatta più per chi deve essere salvato che per il Salvatore; e il Salvatore deve piuttosto circoncidere che essere circonciso. Ma riconosci in ciò il mediatore fra Dio e gli uomini, il quale fin dai primi giorni della sua infanzia riavvicina le cose umane alle divine, le più basse alle più alte. Nasce da una donna, ma in tal guisa che il frutto della fecondità non le faccia perdere il flore della verginità. Viene involto in fasce; ma le stesse fasce vengono onorate da canti angelici. È nascosto in una mangiatoia; ma è annunziato da una stella che splende nel cielo. Così anche la circoncisione prova la verità dell'assunta umanità; e il nome, che è sopra ogni altro nome, indica la gloria della sua maestà. È circonciso come vero figlio di Abramo; ed è chiamato Gesù come vero Figlio di Dio.

Difatti questo mio Gesù non porta un nome vuoto e vano come gli altri che lo portarono per l'innanzi non è in lui l'ombra d'un gran nome, ma la verità. Poiché l'Evangelista attesta che gli fu posto un nome dal cielo, come l'aveva chiamato l'Angelo prima che fosse concepito nel seno materno. E fa attenzione alla profondità di queste parole: «Dopo che nacque Gesù». Vien chiamato dagli uomini Gesù, lui che era stato chiamato così dall'Angelo prima che fosse concepito nel seno. Poiché egli è insieme Salvatore dell'Angelo e dell'uomo; ma dell'uomo dall'incarnazione, dell'Angelo fin dal principio della sua creazione. «Gli fu posto, dice, il nome di Gesù, com'era stato chiamato dall'Angelo». «Ogni parola si decide sulla deposizione di due o tre testimoni» (Deut. 18,15); e questa stessa parola, abbreviata nel Profeta, si legge più chiaramente nel Vangelo che ci mostra il Verbo fatto uomo.

Ben a ragione adunque, il bambino, ch'è nato per noi, è chiamato Salvatore alla sua circoncisione; perché allora effettivamente egli comincia l'opera della nostra salvezza, versando per noi il suo sangue immacolato. I Cristiani non devono più dunque cercare perché Cristo Signore volle essere circonciso - Egli volle essere circonciso per la stesso motivo per cui nacque e per cui patì. Niente di tutto ciò fece per sé, ma tutto per gli eletti. Egli non fu generato nel peccato, non fu circonciso per (essere guarito) dal peccato, né morì per il suo peccato; ma per i delitti nostri. «Com'era stato, dice, chiamato dall'Angelo prima che fosse concepito» (Luc. 2,21). È chiamato (con questo nome), non imposto: perché esso gli appartiene dall'eternità. L'ha dalla propria natura d'essere Salvatore: questo nome gli è innato, non imposto da creatura umana o angelica.
AMDG et BVM

Ispirata Esortazione

DELLA ESORTAZIONE E DELLA LODE CHE POSSONO FARE TUTTI I FRATI

[55] 1. E questa o simile esortazione e lode tutti i miei frati, quando a loro piacerà, possono annunciare ad ogni categoria di uomini, con la benedizione di Dio:

2 Temete e onorate,
lodate e benedite,
ringraziate (Cfr. 1Ts 5,18) e adorate
il Signore Dio onnipotente
nella Trinità e nell'Unità,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
creatore di tutte le cose.

3 Fate penitenza (Cfr. Mt 3,2),
fate frutti degni di penitenza (Cfr. Lc 3,8),
perché presto moriremo.
3 Date e vi sarà dato (Lc 6,38),
Perdonate (Cfr. Lc 6,37) e vi sarà perdonato;
E se non perdonerete agli uomini le loro offese (Mt 6,14),
il Signore non vi perdonerà i vostri peccati (Mc 11,26).
Confessate tutti i vostri peccati (Gc 5,16).

7 Beati coloro che muoiono nella penitenza,
poiché saranno nel regno dei cieli.
8 Guai a quelli che non muoiono nella penitenza,
poiché saranno figli del diavolo (1Gv 3,10)
di cui compiono le opere (Cfr. Gv 8,41),
e andranno nel fuoco eterno (Mt 18,8; 25,41).

9 Guardatevi e astenetevi da ogni male
e perseverate nel bene fino alla fine.

AMDG et BVM