mercoledì 14 maggio 2014

...improvvisamente e inaspettatamente



<<6.III.2014: ...Nessun essere umano creda mai di avere abbastanza forza di volontà per resistere alle pressioni esercitate su di lui dallo spirito del male. Quando vi convincerete di questo, cadrete improvvisamente e inaspettatamente. Dovete rimanere all’erta ogni giorno e ogni minuto, perché non sapete mai quando il maligno è al lavoro. Egli è molto astuto e molto attento. Molti non hanno idea di come agisce Satana, ma una cosa è certa: egli non vi porterà altro che miseria e dolore. Dovete quindi recitare ogni giorno la preghiera a San Michele. 

"San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia; contro le insidie e la malvagità  del demonio sii nostro aiuto. Te lo chiediamo supplici, che Dio lo comandi; e tu, o Principe della Milizia Celeste, con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell’inferno Satana e tutti gli altri spiriti maligni che si aggirano per il mondo cercando la perdizione delle anime. Amen." 

Satana e tutti i demoni che vagano sulla Terra, in questo periodo stanno lavorando molto intensamente per portarvi via da Me – più che in qualunque altro periodo da quando sono vissuto sulla Terra. Dovete volgere lo sguardo a Me e ascoltare Me, cosicché Io possa continuare a proteggervi.
Il vostro Gesù>>

Racconto



Racconto della Sig.ra Cleonice


La signora Cleonice – figlia spirituale di Padre Pio raccontava: – “Durante l’ultima guerra mio nipote fu fatto prigioniero. Non ricevemmo notizie per un anno. Tutti lo credevano morto. I genitori impazzivano dal dolore. Un giorno la madre si butto ai piedi di Padre Pio che stava in confessionale – ditemi se mio figlio è vivo. Io non mi tolgo dai vostri piedi se non me lo dite. – Padre Pio si commosse e con le lacrime che gli rigavano il volto disse – “Alzati e vai tranquilla”. Alcuni giorni dopo, il mio cuore, non potendo sopportare il pianto accorato dei genitori, mi decisi di chiedere al Padre un miracolo, piena di fede gli dissi: – “Padre io scrivo una lettera a mio nipote Giovannino, con il solo nome, non sapendo dove indirizzarla. Voi e il vostro Angelo Custode portatela dove egli si trova. Padre Pio non rispose, scrissi la lettera e la poggiai, la sera, prima di andare a letto, sul comodino. La mattina dopo con mia grande sorpresa, stupore e quasi paura, vidi che la lettera non c’era più. Andai commossa a ringraziare il Padre che mi disse – “Ringrazia la Vergine”. Dopo una quindicina di giorni in famiglia si piangeva di gioia, si ringraziava Dio e Padre Pio: era arrivata la lettera di risposta alla mia missiva da colui che si riteneva morto.

I Fioretti di San Francesco


CAPITOLO 17 da' I FIORETTI

Come uno fanciullo fraticino, orando santo Francesco di notte, vide Cristo e la Vergine Maria e molti altri santi parlare con lui.

Uno fanciullo molto puro e innocente fu ricevuto nell'Ordine, vivendo santo Francesco; e stava in uno luogo piccolo, nel quale i frati per necessità dormivano in campoletti. Venne santo Francesco una volta al detto luogo; e la sera, detta Compieta, s'andò a dormire per potersi levare la notte ad orare, quando gli altri frati dormissono, come egli era usato di fare. Il detto fanciullo si puose in cuore di spiare sollecitamente le vie di santo Francesco, per potere conoscere la sua santità e spezialmente di potere sapere quello che facea la notte quando si levava. E acciò che 'l sonno non lo ingannasse, sì si puose quello fanciullo a dormire allato a santo Francesco e legò la corda sua con quella di santo Francesco, per sentirlo quando egli si levasse: e di questo santo Francesco non sentì niente. Ma la notte in sul primo sonno, quando tutti gli altri frati dormivano, si levò e trovò la corda sua così legata e sciolsela pianamente, perché il fanciullo non si sentisse, e andossene santo Francesco solo nella selva ch'era presso al luogo, ed entra in una celluzza che v'era e puosesi in orazione.

E dopo alcuno spazio si desta il fanciullo e trovando la corda isciolta e santo Francesco levato, levossi su egli e andò cercando di lui; e trovando aperto l'uscio donde s'andava nella selva, pensò che santo Francesco fusse ito là, ed entra nella selva. E giungendo presso al luogo dove santo Francesco orava, cominciò a udire un grande favellare; e appressandosi più, per vedere e per intendere quello ch'egli udiva, gli venne veduta una luce mirabile la quale attorniava santo Francesco, e in essa vide Cristo e la Vergine Maria e santo Giovanni Battista e l'Evangelista e grandissima moltitudine d'Angeli, li quali parlavano con santo Francesco. Vedendo questo il fanciullo e udendo, cadde in terra tramortito. Poi, compiuto il misterio di quella santa apparizione e tornando santo Francesco al luogo, trovò il detto fanciullo, col piè, giacere nella via come morto, e per compassione sì lo levò e arrecollosi in braccia e portollo come fa il buono pastore alle sue pecorelle.

E poi sapendo da lui com'egli avea veduta la detta visione, sì gli comandò che non lo dicesse mai a persona, cioè mentre che egli fosse vivo. Il fanciullo poi, crescendo in grazia di Dio e divozione di santo Francesco, fu uno valente uomo in nello Ordine, ed esso dopo la morte di santo Francesco, rivelò alli frati la detta visione.

A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

AMDG et BVM

Luciano Pranzetti e la sua lettera aperta a...



Lettera al Cardinale Walter Kasper
di Luciano Pranzetti


Eminenza rev. ma
il Cardinale
Walter Kasper
00120  Città del Vaticano 


Eminenza rev.ma:

                                 assistiamo sgomenti, da tempo, a talune sue personali, trancianti affermazioni con cui, capovolgendo e tradendo la Parola di Cristo, lei si accinge, in qualità di “teologo” scelto da pF per il prossimo Sinodo straordinario – ottobre 2014 – ad immettere una nuova dottrina sul tema del divorzio e, nella fattispecie, sul tema dei cristiani divorziati/risposati e il Sacramento dell’Eucaristìa. Un Sinodo che, per tale tematica, si rende illegittimo  perché intende esaminare una dottrina già conclamata e definita come dogma. Ma tant’è!
    
Ora, prima di dare corso alle nostre obiezioni, allo scopo di fugare sospetti di nostra alterigia, o  supponenza o illegittimità ad obiettare, facciamo presente il nostro dovere, nonché il diritto, a norma del canone 212 CJC § 3 secondo cui i fedeli laici “in modo proporzionato alla scienza, alla competenza e al prestigio di cui godono, essi hanno il diritto, e anzi talvolta il dovere, di manifestare ai sacri Pastori il loro pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa; e di renderlo noto agli altri fedeli” come, infatti, decideremo di diffondere questa nostra lettera aperta, alle testate cattoliche  e alla stampa laica. 
Non si creda, tuttavia, che sia facile per noi dire a nostro “padre” che cosa pensiamo di lui. Ma ci fa forza l’esortazione di Gesù che ci sollecita a  predicare la Verità, e non la nostra parola ma la sua Parola, – perché di questo si tratta – al mondo, dai tetti e dalla stampa. “La verità vi farà liberi” (Gv. 8, 32).
    
Leggiamo, infatti, delle sue dichiarazioni che si configurano quali palesi -  perché  osiamo pensare  che lei non può non conoscere l’opposto di quanto la dottrina e la Tradizione insegnano - consapevoli  eresie quando, coram populo, con linguaggio circeteristico, si permette di dire: “Non posso pensare ad una situazione in cui un essere umano è caduto in un buco senza via d’uscita. Spesso egli non può tornare al primo matrimonio. Se questo è possibile, ci dovrebbe essere una riconciliazione con la moglie o con il marito, <ma spesso questo non è possibile>” 
Ed allora, avvitandosi in una serie di domande retoriche pro domo sua, a cui fa seguire risposte già pronte e funzionali al piano predisposto, lei continua non solo ipotizzando, ma dandola per certa, l’assoluzione e l’ammissione ai sacramenti. 
    
Ma lei diluisce, non so quanto involontariamente, preso com’è dal concetto di misericordia, la riflessione sul sacramento della Penitenza quando si domanda, sapendo bene che quello che chiede è in contrasto ...

domenica 11 maggio 2014

les dix commandements


Io sono il Signore Dio Tuo:

bulletNon avrai altro Dio fuori di me
bulletNon nominare il nome di Dio invano
bulletRicordati di santificare le feste
Onora il Padre e la Madre
Non uccidere
Non commettere atti impuri
Non rubare
Non dire falsa testimonianza
Non desiderare la donna d'altri

Non desiderare la roba d'altri


AMDG et BVM