venerdì 10 febbraio 2012

"L'abito ecclesiastico, come quello religioso, ha un particolare significato ... Non è soldato chi non ama la sua divisa."


23 Feb 2011
L'abito ecclesiastico: sua finalità e sua importanza. "Chi non ama la sua talare resisterà ad amare il suo servizio a Dio? Il prossimo non sostituisce Dio! Non è soldato chi non ama la sua divisa." (Card. Giuseppe Siri). 1.
22 Mag 2011
Oh, meno male dirà qualcuno: finalmente c'è un vescovo o un superiore che ricorda a sacerdoti e religiosi l'importanza dell'abito ecclesiastico. Dispiace deludere costoro, ma tale invito si trova nell'appello firmato da padre ...
05 Mar 2011
Ora, poiché di tutte le vesti dell'ecclesiastico la prima è la veste talare, venerabile abito proprio dello stato ecclesiastico e prescritto dai sacri canoni stessi (7), dobbiamo vederne il significato e ciò che la Chiesa intende ...
26 Mag 2010
"L'abito ecclesiastico, come quello religioso, ha un particolare significato: per il sacerdote diocesano esso ha principalmente il carattere di segno, che lo distingue dall'ambiente secolare nel quale vive; per il religioso e per la ...


18 Ago 2010
Papa LUCIANI rese nuovamente OBBLIGATORI gli abiti religiosi e/o ecclesiastici, quanto meno per il LAZIO (già queste scelte territoriali, mi sanno di "abdicazione", il PADRETERNO e la Chiesa, sono, almeno dovrebbero ...

20 Nov 2009
Nel volume su L'attività della Santa Sede nel 1958 era detto: "Attese le varie richieste pervenute circa l'abito talare, è stata iniziata una vasta indagine sulla questione della forma dell'abito ecclesiastico, ed è stata concessa ...

20 Giu 2011
Lungi da noi il pensiero di sostenere che la Chiesa non debba intervenire nelle scelte lato sensu politiche, esprimendo quali siano le posizioni compatibili con l'insegnamento ecclesiastico. Ma, appunto, sutor ne ... ossia, l'abito da solo non basta - questo il senso del proverbio - ma senza l'abito, non ci può essere affatto il monaco), che all'indispettito vescovo di Lugano suscita la vista di alcuni "giovani seminaristi" in talare con in testa il saturno. Piuttosto, ci interessa ...


14 Mag 2010
"...la semplicità di vita e l'abito ecclesiastico costituiscono segni evidenti del fatto che il sacerdote è un uomo "a parte" per il servizio del Vangelo. È innegabile che tali segni siano portatori di frutti, soprattutto in una cultura che ...


29 Set 2011
Sul Monte Athos nel convento di Dionisio del 1547, i tre principali arcangeli sono così raffigurati, Raffaele in abito ecclesiastico, Michele da guerriero e Gabriele in pacifica posa e rappresentano i poteri religioso, militare e ...

24 Mag 2011
«Le misure prese da un certo numero di vescovi nei diversi Paesi circa l'abito ecclesiastico meritano qualche riflessione perché possono avere delle conseguenze non indifferenti. Di per sé l'uso della talare o del clergyman ...

17 Dic 2009
976 del Codice di Diritto Canonico per i casi di pericolo di morte; la privazione di tutti gli uffici, di tutti gli incarichi e di qualsiasi potestà delegata, nonché il divieto di utilizzare l'abito ecclesiastico. Di conseguenza, risulta ...

01 Apr 2010
Nel quadro di questa concezione, per esempio, che resta dell'abito ecclesiastico? […] il Papa ha definito come una ipocrisia l'atteggiamento del prete che si assimila tanto al profano da non farsi più distinguere.

14 Mar 2011
L'abito talare si porta in pubblico per rivelare che si è morti al mondo ;si è ricoperti della cotta in chiesa per testimoniare che si partecipa . alla santa vita della Chiesa. Si abbandona la cotta uscendo da la chiesa e rientrando ...


02 Lug 2010
... impipandosene degli infiniti richiami alla dignità dell'abito ecclesiastico prima wojtyliani ora ratzingeriani; la comunione nella gran maggioranza dei casi continua a essere data alla maniera luterana, ostia in mano, anche ...

16 Mar 2009
... dirmi quando è stato tolto l'obbligo di indossare l'abito talare ai sacerdoti e quali furono le motivazioni addotte per giustificare questa decisione? Mi piacerebbe inoltre sapere quali sono attualmente le leggi ecclesiastiche in ...



AVE MARIA!
AMDG

"Eletti, amici cari, il Mio Amore vi sostiene..."

William Bougereau 1900.jpg



Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.02.12

Eletti, amici cari, il Mio Amore vi sostiene. Non temete, se si spostano le montagne; non temete, se traboccano i mari né se il Cielo dà segni strani: siete Miei. Questo vi basti!

Sposa amata, chi è Mio non ha da temere, chi è Mio non ha il cuore che trema, perché Io, Io, Gesù, sono il suo Tutto.

Mi dici: “Dolce Amore, certo è così, ma, se l’uomo vede fenomeni strani, anche minimi, si riempie di paura. Solo un piccolo cambiamento nel clima fa tremare e mette in difficoltà. Dolce Amore, se devono accadere, i fatti nuovi avvengano gradualmente, poco, poco per volta, perché tutti gli uomini, anche quelli che stanno ben stretti al Tuo Cuore meraviglioso, anch’essi morirebbero di paura: è troppo fragile l’uomo; assomiglia ad un cristallo che si spezza, subito, al primo urto. Dolce Amore, se devono accadere cose forti, Ti supplico: chiudici nella Fortezza sublime del Tuo Cuore, lasciaci vivere e palpitare in tale Reggia e, certo, lì non ci coglierà la paura, ma sarà il tempo terreno una dolce attesa di quello celeste.”

Sposa amata, ti ripeto che non deve temere chi ha Me nel cuore e nella mente: si deve sentire come quei discepoli che erano sulla barca, mentre Io, Io, Gesù, ero assopito, per la stanchezza della predicazione. Venne, allora, una forte tempesta che riempiva la barca di acqua. Essi vedevano Me ed attendevano a chiamarMi; ma quando, poi, la tempesta pareva squassare la barca, corsero a svegliarMi. Ricordi quello che feci, piccola Mia sposa?

“Certo che lo ricordo – Mi rispondi – certamente: con poche Parole facesTi placare il vento minaccioso e venne una grande bonaccia.”
Sposa amata, vada sempre a quell’episodio il tuo pensiero. Allorché accade qualcosa che fa tremare, il Mio Intervento ci sarà, così, come allora c’è stato. Sposa amata, chi ha fiducia in Me, Dio, si senta lieto, perché Io vedo e provvedo a tutto, conosco il grado di sopportabilità dei fatti.

Mi dici: “Amore Infinito, Tu dici di non tremare, neppure se si spostano le montagne dal loro posto, ma l’uomo sente tremare il cuore solo se un tuono è troppo forte, solo se il vento sibila nel silenzio della notte, solo se qualche fiocco in più cade dal Cielo. Dolce Amore, opera sui fenomeni naturali con estrema dolcezza perché, diversamente, gli uomini, anche i più forti e superbi, muoiono di paura.

Sposa amata, la natura obbedisce a Me perfettamente e non trasgredisce ai Miei Ordini: nulla avviene, che non permetta o voglia. Conosco perfettamente le reazioni umane: se voglio che uno resti in vita, farò in modo che questo sia; se voglio che uno vada, egli certo andrà, ma, se è Mio, lo accolgono le Mie Braccia per farlo felice.

Mi dici: “Adorato, Adorato, Adorato, le Tue Parole mi fanno riflettere. Si riempia la terra dello stuolo dei Tuoi angeli e operino, attivamente, al Tuo servizio. Ogni uomo capisca che essi operano e non tremi l’anima sua.

Sposa cara, già ho dato Ordini precisi ad essi: ognuno è al suo posto. Sia gioioso il cuore di chi è stato al Mio servizio e vive adorandoMi da mattina a sera, da sera a mattina. Egli non deve temere, perché le Mie Braccia sono aperte per accoglierlo. Tremino, certo, i Miei nemici, quelli che, credendoMi assente, hanno fatto ciò che è odioso al Mio Cuore; tremino e gemano, perché amaro sarà il loro salario!

Mi dici: “Dolce Amore, Tu hai il Volto sublime della Misericordia, ma anche quello della Perfetta Giustizia. Vedano tutti il primo e, solo se lo rifiutano, vedano il secondo che fa tremare l’anima.
Sposa amata, ciascuno ha ciò che ha scelto, avrà quello che sceglierà: usi bene la sua libertà! Resta, felice, nel Mio Cuore Ardente del più grande Amore e godine le Delizie d’Amore. Ti amo.
Vi amo.
Gesù

Opera scritta dalla Divina Sapienza per gli eletti degli ultimi tempi
06.02.12

La Mamma parla agli eletti

Figli cari e tanto amati, cercate Dio con tutto il cuore, perché Egli si fa trovare. CercateLo ed invocate il Suo Aiuto, perché Egli vuole aiutare. Figli amati, Dio è Amore e vi vuole per Sé. Egli è la Sorgente della Gioia e vuole donarvela, così la Pace. Vi indico la strada di Luce che porta a Lui: percorretela fino in fondo, senza deviazioni a destra o a sinistra. Figli amati, non siate solo entusiasti ascoltatori della Mia Parola, ma vivetela ogni giorno assieme. 
Chi ha molto dia a chi non ha. Capite bene, piccoli Miei, che non intendo parlare solo dei beni materiali, ma soprattutto di quelli spirituali. Figli cari, Dio vi vuole grandi e generosi nell’amore, riversa nel vostro cuore un fiume di Grazie. Siete ricchi, perché avete spalancato le porte a Dio. Usate bene il vostro sublime tesoro per aiutare, consolare, sostenere: siate le Mie Mani tese nel mondo. Se l’Umanità presente sulla terra non si converte, presto, a Mio Figlio, molto accadrà, molto cambierà! Il mondo senza Dio si prepara le più grandi sofferenze!

Mi dice la Mia piccola: “Madre amata, non lasciarci soli, accoglici tra le Tue Tenere Braccia; nessuno si senta solo ed orfano, perché ci sei Tu sempre pronta ad accoglierci.”

Figli amati, sono pronta per aiutarvi e sostenervi; ma accettateMi e non respingeteMi, come molti fanno, ancora! Figli amati, apro le Mie Braccia e vi accolgo tutti: venite, venite a Me, come il bimbo corre verso la madre che gli tende le braccia! Venite e vi salverò tutti: Dio lo permette, Dio lo vuole! Insieme, uniamo i cuori per lodarLo, ringraziarLo, adorarLo. Vi amo tutti.
Ti amo, angelo Mio.
Maria Santissima

AVE MARIA!
Laudetur Iesus Christus!
Laudetur cum Maria! Semper laudentur


ORACION que la Santisima Virgen decia cada dia en amaneciendo

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Vble. Madre Maria de Jesus de Agreda

Autora de la "Mística Ciudad de Dios"

ORACION

que la Santisima Virgen decia cada dia en amaneciendo, según revelación de la Celestial Señora a su fiel Cronista Vble. M. Agreda:


<<Altísimo Señor y Dios eterno: Infinitas gracias os doy por vuestro ser inmutable e infinitas perfecciones, por haberme criado de la nada, y porque me conserváis en vuestra presencia; y reconociéndome criatura y hechura vuestra, os bendigo y adoro, dándoos la honra, magnificencia y divinidad, como a supremo Señor y Criador de todo lo que tiene ser; y levanto mi espiritu a ponerlo en vuestras manos, y con profunda humildad me ofrezco en ellas, suplicándoos hagáis de mi según vuestra santísima voluntad este día y en todos los que me restan de vida, y que me enseñéis lo que fuere de mayor agrado vuestro para cumplirlo y que me déis para todo vuestro consejo, licencia y bendición. Amén.>>


Virgen Santisima, concedednos la pronta Beatificación de la Venerable M. Agreda.
(Se rezará un Ave Maria)
AVE MARIA!
AMDG

"Misterio tremendo: que la salvación de muchas almas dependa de las oraciones y sacrificios que se hagan por los pecadores"

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Y añadió Nuestra Señora de Fàtima: <<Cuando recen el Rosario, después de cada misterio digan: "Oh Jesús, perdónanos nuestros pecados, líbranos del fuego del infierno y lleva al cielo a todas las almas, especialmente a las más necesitadas de tu misericordia".

Cuarta aparición: Agosto 1917:

    Esta no fue posible el 13 de agosto, porque ese día el alcalde tenía prisioneros a los 3 niños intentándo acerlos decir que ellos no habían visto a la Virgen. Aunque el alcalde no logró su propósito, la aparición sucedió unos días después.


fatim2.jpg (12331 bytes) 

La Sma. Virgen les dijo en la 4ª. Aparición:
"Recen, recen mucho y hagan sacrificios por los pecadores. Tienen que recordar que muchas almas se condenan porque no hay quién rece y haga sacrificios por ellas". (El Venerable Pío XII decía que esta frase era la que más le impresionaba del mensaje de Fátima y exclamaba: "Misterio tremendo: que la salvación de muchas almas dependa de las oraciones y sacrificios que se hagan por los pecadores").Rosario.gif (1090 bytes)Desde esta aparición los tres niños se dedicaron a ofrecer todos los sacrificios posibles por la conversión de los pecadores y a rezar con más fervor el Rosario.


AVE MARIA!
AMDG

MEDITAZIONE SULL'UMILTA' DELLA BEATISSIMA VERGINE MARIA





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La Santa Vergine Maria dichiara la propria umiltà 
a sua figlia, Santa Brigida


Il mantello simbolo di umiltà e le condizioni della vera umiltà e dei suoi mirabili frutti


«Numerose persone si stupiscono e 
si meravigliano del fatto che parli con te:  in verità,
lo faccio per manifestare la mia umiltà; 


poiché, così come il cuore non gioisce se una parte del corpo marcisce e non torna ad essere sana come prima, allo stesso modo io non mi rallegro se un peccatore qualsiasi non torna a me con cuore sincero e facendo davvero ammenda, cosa che mi disporrebbe subito ad accoglierlo con favore. 


Tutti mi chiamano Madre di misericordia. In verità, figlia mia, la misericordia di mio Figlio mi ha reso misericordiosa. Per questo sarà miserabile chi non si accosta alla misericordia nonostante abbia la possibilità di farlo. Vieni dunque, vieni figlia mia, e nasconditi sotto il mio mantello: fuori è poco pregiato ma dentro è molto utile grazie a tre qualità: 
 protegge dai venti temporaleschi e dalle tempeste; 
dall'inclemenza del tempo e dal rigore del clima 
e ripara dalle nuvole e dalla pioggia. 


Questo mantello non è altro che la mia umiltà: essa sembra spregevole a chi è legato alle cose terrene, e assurda per poter essere imitata: infatti cosa c'è di così spregevole se non essere chiamati stolti o andare in collera quando si è offesi, e non rispondere a tono agli altri? 
Cosa c'è di così disprezzabile se non lasciare tutto per poi averne bisogno? 
Cosa c'è di così duro e doloroso per chi è legato alle cose di questo mondo, se non dissimulare le ingiurie ricevute e credersi, sentirsi e ritenersi il più umile e indegno di tutti? 


Figlia mia, tali erano la mia umiltà e la mia gioia e tale era la mia volontà di non piacere ad altri che a mio Figlio. 
In verità, quest'umiltà ha tre vantaggi per chiunque mi imiti.

*Innanzitutto difende dalle tempeste e dalle bufere, dagli obbrobri degli uomini e dal loro disprezzo: infatti, così come il vento forte e impetuoso spinge l'uomo dove vuole lui e gli fa soffrire il freddo, allo stesso modo gli obbrobri prostrano con facilità l'uomo impaziente e legato alle cose del mondo e scatenano in lui le passioni. Ma chiunque aspiri alla mia umiltà, pensi al fatto che io, Signora del mondo, sento tutto e che le sue parole non sono come il vento, poiché subito dopo averle ascoltate con umiltà, sarà consolato. 


Per che motivo le persone legate alle cose terrene non hanno la pazienza di tollerare le parole e gli obbrobri, se non perché cercano più la loro lode che quella di Dio e sono privi di umiltà? Infatti la loro bocca e il loro occhio sono sempre pronti a peccare. Dunque, sebbene la giustizia scritta dica che non bisogna ascoltare né sopportare senza motivo parole ingiuriose, è comunque una grande virtù e un grande merito ascoltarle e sopportarle per amore di Dio. 


*In secondo luogo, la mia umiltà difende dal freddo, ossia dall'amicizia della carne che ci brucia e ci raffredda nei confronti dell'amore divino, un'amicizia nella quale l'uomo è amato non per quello che è, ma per amore delle cose presenti. Come chi parla in questi termini: 'Cibatemi ed io vi ciberò, perché non ho di che nutrirvi dopo la morte; onoratemi ed io vi onorerò, perché mi importa poco dell'onore futuro'. 
Senza dubbio quest'amicizia è fredda e non è riscaldata da Dio; essa è dura come neve gelata nei confronti dell'amore e della compassione per il prossimo in difficoltà, e non conosce reciprocità; infatti non appena la compagnia e la tavola vengono sciolte, l'utilità dell'amicizia si perde e svaniscono i suoi frutti. 
Ora, chiunque imiti la mia amicizia, fa del bene a tutti per amore mio, sia agli amici che ai nemici: 
agli amici, in quanto essi rimangono costantemente nell'onore di Dio; 
ai nemici, perché sono creature di Dio e forse un giorno saranno davvero buoni. 


*In terzo luogo, meditare sulla mia umiltà difende dalla pioggia e dall'inondazione dell'acqua che cade dalle nubi: infatti da dove arrivano le nuvole se non dagli umori e dai vapori terrestri che salgono verso l'alto? Attratte dai raggi di sole, si congelano in aria e qui si tramutano in pioggia, grandine e neve.
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Ora, proprio come le nuvole, il corpo ha tre caratteristiche: vede, ascolta e sente. 
Poiché vede, desidera quello che vedono i suoi occhi e aspira a possedere il bene e la bellezza in grande quantità. Ora, cos'è tutto questo se non una pioggia che contamina l'anima con il desiderio di avere e di accumulare beni, e che l'agita con le preoccupazioni, dissipandola con pensieri inutili e turbandola per ciò che ha perso? 


Tra le cose che ascolta, il corpo fa attenzione alle proprie lodi e ai propri onori, all'amicizia del mondo e a tutto quanto è piacevole e delizioso per il corpo stesso e miserabile per l'anima. Tutte queste cose non sono altro che neve destinata a sciogliersi subito, che raffredda l'anima nei riguardi dell'amore per Dio, la rende insensibile e l'irrigidisce nei confronti dell'umiltà. 


Infine, di quello che sente, il corpo avverte quanto riguarda la sua voluttà e il suo riposo. E tutto questo cos'è se non grandine fatta d'acqua gelata, che rende l'anima arida e sterile nei confronti delle cose spirituali, forte per le cose del mondo, facile e incline ai piaceri del corpo? 


Per questo chiunque desideri essere libero e al sicuro da questa grandine, cerchi la protezione della mia umiltà e la segua, perché attraverso essa l'anima è scevra dalla cupidigia della vista e quindi non desidera ciò che è illecito. Grazie all'umiltà, essa è tenuta al riparo dai pericoli dei piaceri dell'udito, in modo che non ascolti nulla che vada contro la verità, ed è tenuta lontano dalla voluttà della carne, affinché non cada nelle sue azioni illecite. 


In verità vi dico che meditare sulla mia umiltà - non solo con il pensiero, ma anche con le opere - è utile come un mantello che tiene caldo a chi lo porta; perché il mantello non riscalda se non lo si indossa; né la mia umiltà reca vantaggio a quanti la considerano sì con attenzione, ma non si sforzano, a seconda delle loro capacità, di seguirla, di metterla in pratica e di imitarla. 
Per questo, figlia mia, rivestiti di quest'umiltà nella misura delle tue possibilità. Le donne legate alle cose del mondo si mettono mantelli superbi fuori e di scarso valore dentro; rifuggi da questi abiti, perché non potrai mai avere il mantello dell'umiltà se, innanzitutto, non disprezzerai l'amore per il mondo; se non avrai considerato con maturità la misericordia divina e la tua ingratitudine; se non avrai meditato ed esaminato quello che hai fatto e che fai e quale condanna meriterai il giorno del giudizio


Perché pensi che io, Vergine e Madre di Dio, mi sia umiliata moltissimo - motivo per cui ho meritato così tanta grazia -, se non per il fatto che ho sempre pensato e saputo che non avevo nulla di mio e che nulla di buono derivava da me come mio? 
Conscia di ciò, non ho voluto essere lodata per questa mia umiltà, anzi l'ho attribuita al mio Dio che ne è autore e Creatore. 


Per questo, figlia mia, cerca rifugio nel mantello della mia umiltà e pensa che sei più peccatrice di tutte le creature del mondo; perché anche se vedi alcune persone comportarsi male, non puoi sapere che fine faranno domani, né quali mire e intenzioni determinino le loro azioni, se il loro comportamento sia intenzionale o dovuto a una debolezza. Per questo non preferire né giudicare nessuno nel tuo cuore». Libro 11, 23.



AVE MARIA!
Laudetur Iesus Christus!
Laudetur cum Maria! Semper laudentur


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