sabato 14 gennaio 2012

"Ascoltate bene, come è la donna, tale è l'uomo .... Uomini, da voi deve venire la forza e la volontà per portare il mondo all'unico Sovrano di questo mondo, al Signore Gesù Cristo".



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La Signora fa una pausa e dice: "I secolari e i regolari"[2] e poi è come se la Signora battesse il pugno su una tavola e fa segno di no dicendo: "Tanta indifferenza da parte del clero secolare può ancora essere vinta. Che in questo tempo badino bene al loro compito". Poi è come se la Signora formi due file di persone. Vedo alla sua destra degli uomini e alla sinistra delle donne. Poi la Signora indica la fila delle donne e assume un'espressione molto compassionevole. Scrolla il capo con molta pietà dicendo (come parlando a quelle donne): "Conoscete ancora il vostro ruolo? Ascoltate bene, come è la donna, tale è l'uomo. Date l'esempio, voi donne. Ritornate alla vostra femminilità".
Poi la Signora guarda le file di uomini e dice: "Ho una domanda da farvi, uomini. Dove sono i soldati di Cristo? Non c'è bisogno che dica altro".






Trentatreesima visione - 31 maggio 1951


La Signora appare e dice: "Sono qui e vengo per dirti che voglio essere Maria, la Signora di tutti i Popoli. Guarda bene. Mi trovo davanti alla croce del Redentore. Il mio capo, le mie mani e i miei piedi come quelli di un essere umano, come quelli del Figlio dell'Uomo. Il corpo come dello Spirito.
 Ho posto i miei piedi fermamente sul globo perché il Padre e il Figlio vuole portarmi in questo periodo in questo mondo come Corredentrice, Mediatrice e Avvocata. 


Il nuovo ed ultimo dogma mariano sarà questo. Quest'immagine lo precederà. Questo dogma sarà molto contestato ma verrà portato a compimento. Ho ripetuto queste cose perché tu le chiarisca al tuo direttore spirituale e ai teologi, per essere capace di confutare le loro obiezioni. Ora sta' attenta e racconta ciò che ti mostro. Questa è l'ultima indicazione che do riguardo all'immagine. Guarda bene: Mi trovo in piedi sul globo; intorno al globo, figlia mia, credevi di vedere nuvole. Ma guarda bene ciò che ti mostro". 


Ed ora vedo le nuvole cambiarsi in pecore. Da sinistra a destra, intorno al globo, dal basso e dai due lati, emerge un gregge di pecore. Qua e là vedo fra loro, pecore nere.


 Ai piedi del globo si trovano degli agnelli. Le pecore avanzano, alcune pascolando. Ma le più tengono le teste alzate, come se guardassero attentamente la Signora con la croce. Ci sono anche pecore che sono distese a terra e guardano la Signora con la testa alzata.


Poi la Signora mi dice: "Figlia mia, fissa bene quest'immagine nella tua memoria e trasmettila bene. Il gregge rappresenta i popoli di tutto il mondo, che non troveranno pace finché non si prostreranno rivolgendo lo sguardo verso la croce, il centro di questo mondo".


"Ora guarda le mie mani e di' ciò che vedi". Ora nel centro delle mani è come se vi fosse una ferita e da ogni mano scaturiscono tre raggi, i quali sembrano irradiarsi sulle pecore.


La Signora sorride e dice: "Questi sono tre raggi, i raggi di Grazia, Redenzione e Pace. Per mezzo della grazia del mio Signore e Maestro, il Padre mandò, per amore dell'umanità, il Suo unico Figlio sulla terra quale Redentore. Ambedue vogliono ora inviare il Vero Spirito Santo, solo Lui può portare la Pace. Allora: Grazia, Redenzione, Pace.


Il Padre e il Figlio vogliono inviare in questo tempo Maria, la Signora di tutti i Popoli, quale Corredentrice, Mediatrice, Avvocata. Con ciò ti ho dato una chiara e precisa spiegazione di questa immagine. Con questo l'immagine è completa. Tu, figlia, sei lo strumento, solo lo strumento, per comunicare queste cose. Provvedi affinché la preghiera, che in maniera breve e potente chiede che venga mandato il vero Spirito Santo, venga al più presto divulgata.


Di' al tuo padre spirituale e a tutti coloro che collaborano, che io prometto di dare grazie per l'anima e il corpo, secondo la volontà del Figlio, a tutti quelli che pregheranno davanti a questa immagine invocando Maria, la Signora di tutti i Popoli.


Non dovete considerare questo come qualcosa che è riservato a una cerchia limitata. Io sono la "Signora di tutti i Popoli". Questa immagine deve andare di nazione in nazione, di città in città. Questo è il significato dell'opera di redenzione. Adesso mi rivolgo al tuo padre spirituale e agli altri collaboratori. Voi conoscete il vostro dovere: non abbiate esitazione a compiere quanto ho detto. Voglio ripetere ancora una volta la promessa a tutti coloro che sono bisognosi nello spirito e nel corpo che li aiuterò se faranno la mia volontà, che è la volontà del Padre".


Adesso la Signora attende un attimo, guardando davanti a sé, poi prosegue: "Teologi, voi non avrete alcuna difficoltà se considererete che il Signore e Maestro ha già predestinato la Signora per il sacrificio: la spada era già diretta al cuore della Madre. Con ciò voglio dire che ho sempre preceduto il Figlio nelle sofferenze spirituali e fisiche.


E ora mi rivolgo alle donne di questo mondo: donne di questo mondo, sapete voi cosa significa essere donne? Significa sacrificio. Abbandonate il vostro egoismo e la vostra vanità e preoccupatevi di portare i bambini e coloro che ancora vagano sperduti, alla croce, il centro di tutto. Sacrificatevi anche voi. Poi mi rivolgo agli uomini di questo mondo. Io dico loro: uomini, da voi deve venire la forza e la volontà per portare il mondo all'unico Sovrano di questo mondo, al Signore Gesù Cristo.


Figlia, ti ho spiegato che cosa significherà per il mondo questo messaggio: tu devi, tramite il tuo padre spirituale ed altri, preoccuparti che questo venga reso noto al mondo. Questo è il mio desiderio per oggi. Voglio essere la Signora di tutti i Popoli. Agisci prontamente e con mezzi moderni".
Mentre la Signora si allontana lentamente dice ancora: "Questo tempo è il Nostro tempo"


AVE MARIA!
AMDG

SAN GIOVANNI APOSTOLO ED EVANGELISTA. La castità è sempre fonte di lucidità di pensiero. La verginità affina, poi, e conserva la sensibilità intellettiva ed affettiva a perfezione, che solo chi è vergine prova.Vergine si è in molti modi.





Dice Gesù: <<Il gruppo che mi aveva incontrato era numeroso. Ma uno solo mi riconobbe. Colui che aveva anima, pensiero e carne limpida da ogni lussuria. Insisto sul valore della purezza. La castità è sempre fonte di lucidità di pensiero. La verginità affina, poi, e conserva la sensibilità intellettiva ed affettiva a perfezione, che solo chi è vergine prova.Vergine si è in molti modi

Forzatamente, e questo specie per le donne, quando non si è stati scelti per nozze di sorta. Dovrebbe esserlo anche per gli uomini. Ma non lo è. E ciò è male, perché da una gioventù anzitempo sporcata dalla libidine non potrà che venire un capo famiglia malato nel sentimento e sovente anche nella carne. 

Vi è la verginità voluta, ossia quella di coloro che si consacrano al Signore in uno slancio dell’animo. Bella verginità! Sacrificio gradito a Dio! Ma non tutti sanno poi permanere in quel loro candore di giglio che sta rigido sullo stelo, teso al cielo, ignaro del fango del suolo, aperto solo al bacio del sole di Dio e delle sue rugiade. Tanti restano fedeli materialmente al solo fatto. Ma infedeli col pensiero che rimpiange e desidera ciò che ha sacrificato. Questi non sono vergini che a metà. Se la carne è intatta, il cuore non lo è. Fermenta, questo cuore, ribolle, sprigiona fumi di sensualità, tanto più raffinata e riprovata quanto più è creazione del pensiero che accarezza, pasce, e aumenta continuamente immagini di appagamenti illeciti anche a chi è libero, più che illeciti a chi è votato.Viene allora l’ipocrisia del voto. 
L’apparenza c’è, ma la sostanza manca. 
Ed in verità vi dico che fra chi viene a Me col giglio spezzato dall’imposizione di un tiranno e chi vi viene col giglio non materialmente spezzato, ma sbavato dal rigurgito di una sensualità accarezzata e coltivata per empire di essa le ore di solitudine, Io chiamo ‘vergine’ il primo, e ‘non vergine’ il secondo. 
E al primo dò corona di vergine e duplice corona di martirio per la carne ferita e per il cuore piagato dalla non voluta mutilazione. 

Il valore della purezza è tale che, tu lo hai visto, Satana si preoccupa per prima cosa di convincermi dell’impurità. Esso lo sa bene che la colpa sensuale smantella l’anima e la fa facile preda alle altre colpe. La cura di Satana si è vòlta a questo punto capitale per vincermi.

Il pane, la fame, sono le forme materiali per l’allegoria dell’appetito, degli appetiti, che Satana sfrutta ai suoi fini. Ben altro è il cibo che esso mi offriva per farmi cadere come ebbro ai suoi piedi! Dopo sarebbe venuta la gola, il denaro, il potere, l’idolatria, la bestemmia, l’abiura alla legge divina. Ma il primo passo per avermi, era questo

Lo stesso che usò per ferire Adamo. Il mondo schernisce i puri. I colpevoli di impudicizia li colpiscono. 
Giovanni Battista è una vittima della lussuria di due osceni. 
Ma se il mondo ha ancora un poco di luce, ciò si deve i puri del mondo. 
Sono essi i servi di Dio e sanno capire Dio e ripetere le parole di Dio. 
Io ho detto: “ Beati i puri di cuore perché vedranno Dio”. Anche dalla terra. Essi, ai quali il fumo del senso non turba il pensiero, ‘vedono’ Dio, e l’odono e lo seguono, e l’additano agli altri.

Giovanni di Zebedeo è un puro. E’ il Puro fra i miei discepoli. Che anima di fiore in un corpo di angelo!
Egli mi chiama con le parole del suo primo maestro e mi chiede di dargli la pace. Ma la pace l’ha in sé per la sua vita pura, ed Io l’ho amato per questa sua purezza, alla quale ho affidato gli insegnamenti, i segreti, la Creatura più cara che avessi. 

E’ stato il mio primo discepolo, il mio amante dal primo momento che m’aveva visto passare lungo il Giordano e m’aveva visto indicare dal Battista. Se anche non mi avesse incontrato poi, al mio ritorno dal deserto, m’avrebbe cercato tanto da riuscire a trovarmi, perché chi è puro, è umile e desideroso di istruirsi nella scienza di Dio e viene, come va l’acqua al mare, verso quelli che riconosce maestri nella dottrina celeste.”

Dice ancora Gesù: “Non ho voluto che tu parlassi sulla tentazione sensuale del tuo Gesù. Anche se la tua interna voce ti aveva fatto comprendere il movente di Satana per attirarmi al senso, ho preferito parlare Io. E non vi pensare oltre. Era necessario parlarne. 

Ora passa avanti. Il fiore di Satana lascialo sulle sue sabbie. Vieni dietro a Gesù come Giovanni. Camminerai fra le spine, ma troverai per rose le stille di sangue di Chi le sparse per te, per vincere anche in te la carne. >>

AVE MARIA!
AMDG

venerdì 13 gennaio 2012

LA SIGNORA DI TUTTI I POPOLI


Signore  Gesù Cristo, Figlio del Padre,
manda ora il tuo Spirito sulla terra.
Fa’  abitare lo Spirito Santo
nei cuori di tutti i popoli,
affinché siano preservati dalla corruzione, 
dalle calamità
e dalla guerra.
Che la Signora di tutti i Popoli,
che una volta era Maria,
sia la nostra Avvocata. Amen.

AVE MARIA!
AMDG

La Vergine versa lacrime di sangue. Visione dei diavoli che attirano le anime





La Vergine versa lacrime di sangue.



Visione dei diavoli che attirano le anime
Julia scrive: "Stavo dicendo il rosario davanti alla statua della Vergine, che aveva versato abbondanti lacrime di sangue nella mattinata e conti­nuava a versare lacrime naturali. La statua della Vergine non aveva più ver­sato lacrime dal 9 luglio.
Con padre Spies, tre religiose, con dei membri della mia famiglia e al­cuni pellegrini, recitavamo i misteri dolorosi del rosario. Entrai in estasi non appena terminai di pronunciare le parole del 5° mistero
. (Mi disse­ro in seguito che erano le 11,38 del mattino. Non vedevo la Vergine, ma sentivo la sua voce, tenera, dolce, insistente.




La Vergine disse: «Figlia mia! Ora è giunto il tempo, in cui una grande lotta si è ingaggiata tra me e il mio nemico. Il mio nemico è formato da un esercito di dragoni, il cui aspetto è quello di bestie orrende.
Tutti i demoni dell'inferno vogliono formare un esercito per conquista­re questo mondo e pervertire molte anime, facendo loro rifiutare Dio e spin­gendole a negare tutto. Ciò avviene commettendo il peccato sotto ogni for­ma di egoismo.
Guarda, figlia mia, in che modo i demoni attirano le anime nelle trap­pole dell'inferno...».
La Vergine aveva appena finito di parlare, che incominciarono ad ap­parire dei demoni tutti neri, sotto forma di bestie e che tiravano una car­retta a mano. La carretta era elegantemente decorata, ma di colore nero. Dei demoni, simili ad aquile, prendevano le anime per stiparle nella car­retta. Ma questa non si muoveva.
Attorno alla carretta alcuni demoni chiacchieravano, in modo incom­prensibile, con le anime che avevano prelevato, affinché si unissero a loro e facessero causa comune con loro, servendosi di tutti i mezzi e di tutti gli espedienti.
Numerose anime, che stavano vicino alla carretta, ridevano tranquilla­mente con i demoni, senza respingerli né darsi alla fuga, non rendendosi conto che per esse era la via dell'inferno. Improvvisamente queste anime incominciarono a diventare nere: personalmente ho provato uno strazio al cuore.
Quando volli tirare indietro queste anime, pregando senza posa per lo­ro, un demonio simile ad un'aquila si mise a colpirmi di qua e di là con le sue ali, a beccarmi e a graffiarmi alla testa. Io tenni duro malgrado i colpi, senza indietreggiare un istante.
Siccome però non riuscivo a resistergli con le sole mie forze, presi la corona del rosario per colpirlo con essa. I demoni presero allora la fuga e condussero con loro anche le anime che si trovavano nella carretta. Io mi misi allora a correre, tenendo in mano il rosario e, tenendolo ben stretto, incominciai a tirare giù dalla carretta le anime una dopo l'altra. Col rosa­rio colpivo pure i demoni; questi allora rovesciarono la carretta. Le anime si alzarono rapidamente, lodando Dio, mentre versavano lacrime di penti­mento.


A questo punto intesi di nuovo la voce della Vergine:
«Figlia mia, hai visto? La grande lotta è così cominciata. E siccome è una lotta spirituale, armatevi con Me abbandonandovi interamente al mio Cuore Immacolato; e mettete in pratica i miei messaggi. Allora po­trete evitare i castighi che stanno per abbattersi su tutta l'umanità e sulla Chiesa».
Prima della fine di queste ultime parole, uscii dalla mia estasi. Padre Pha mi disse poi che erano allora le 13,38. Avevo sofferto durante due ore in stato di estasi; però, per la troppa sofferenza, non potei muovermi per cinque ore.
O Signore, a Te, gloria e benedizione".

AVE MARIA!
AMDG

giovedì 12 gennaio 2012

”Se hanno perseguitato me – dice Gesù agli apostoli – perseguiteranno anche voi” (Gv 15, 17 18 20) e così, purtroppo, sarà fino alla fine dei tempi. Ma questo non significa che si debba per forza tacere fino a quella data.





Sopra, un'immagine di Cristo imbrattata durante lo spettacolo di Castellucci
in una scena rappresentata in Francia
con la scritta "You are -non- my shepherd"
(Tu -non- sei il mio pastore")


Il dovere di non tacere


di Antonello Cannarozzo, 
da Rai Vaticano IlBlog, del 4 Gennaio 2012



Volevo porre agli amici del blog una domanda: se durante uno spettacolo a teatro fossero rivolte dagli attori oltraggi ad una gigantografia di Gesù sulla scena e, a conclusione della performance, venissero gettati anche degli escrementi su quell’immagine, un cattolico avrebbe il diritto di sentirsi offeso e perciò di reagire, oppure dovrebbe accettare tutto questo come arte?

Se tale domanda può sembrare teorica, debbo dire che purtroppo essa rispecchia quanto è successo - nell’assordante silenzio della nostra laica e democratica stampa - lo scorso dicembre in un teatro della “civilissima” Parigi. La trama della commedia, se così ancora vogliamo chiamarla, dal titolo “Sul concetto di volto nel Figlio di Dio”, scritta e diretta da un certo Romeo Castellucci, autore d’avanguardia, denuncia la solitudine e la degradazione dell’uomo di fronte alla vecchiaia, alla malattia e all’abbandono di Dio stesso.
Ed ecco, allora, il colpo di genio dell’autore. Nella seconda parte della rappresentazione, il palcoscenico viene letteralmente cosparso da escrementi (degna immagine di quest’opera, ndr) per mostrare l’estrema degradazione umana. Poi, senza dire una parola, in scena salgono dei ragazzi che si chinano raccogliere queste feci per poi lanciarle, come si fa in un tiro a segno, sul volto di Gesù, illustrato dallo splendido capolavoro di Antonello da Messina. Alla fine di questa azione, sull’immagine, ormai completamente imbrattata, cala un velo nero con la scritta: “You are not my shepherd” (“Tu non sei il mio pastore”).

Davanti a tanta blasfemia non tutti i cristiani hanno voluto porgere l’altra guancia. Sono stati presentati decine di ricorsi giudiziari, esposti, petizioni con migliaia di firme un po’ in tutta la Francia per la cancellazione dello spettacolo, ma tutto è stato vano.

Non vogliamo neanche pensare a che cosa sarebbe successo se, al posto del Volto di Cristo, ci fosse stato un simbolo islamico o ebraico, oppure il volto di un omosessuale. Si sarebbe gridato alla scandalo, al razzismo, al fascismo e via discorrendo; ma per offendere Cristo ci si appella all’arte e alla libertà d’espressione sapendo, con il coraggio dei vili, che a differenza di altre confessioni religiose, non c’è alcun pericolo di ritorsione, anzi solo tanta pubblicità.

Davanti al silenzio delle autorità parigine e, purtroppo, a quanto risulta, anche della Chiesa ufficiale, alcuni cattolici, tutti giovanissimi, hanno protestato cercando, dopo aver comprato regolarmente il biglietto, di interrompere più volte la rappresentazione, salendo sul palco e mettendosi a pregare, tra insulti e bestemmie degli altri spettatori, fino all’arrivo della polizia che li ha arrestati e messi in galera.

Si dirà che, nonostante lo scandalo per un tale spettacolo, la risposta dei ragazzi è stata di certo troppo violenta, degna della Chiesa ottusa ed oscurantista di un tempo, nel tentativo di voler proibire ad altri di godere di tale rappresentazione. Insomma si dirà che si trattava di gente poco dialogante. 
Tutto vero; ma quando allora un cristiano  deve intervenire per difendere i diritti di Dio e la dignità della propria fede? Forse, come vorrebbero molti, nel silenzio delle catacombe? Intanto i ragazzi arrestati sono passibili di pene che vanno da uno a tre anni di carcere, come per gli spacciatori di droga o gli sfruttatori della prostituzione, con multe da 15.000 a 45.000 euro.

Quasi tutti gli arrestati sono molto giovani e non hanno certo i mezzi finanziari per difendersi dalle tante cause intentate per la loro azione di disturbo, ma non è ancora finita. Alcuni hanno già perso il lavoro ed altri lo stanno perdendo come un giovane, con famiglia a carico, che ha ricevuto un ultimatum dalla sua azienda e rischia di essere licenziato.

Tutto questo mentre chi offende Dio, grazie alla macchina della propaganda, si può erigere a martire della libertà. Giornali come
Le Monde, Libération, l’Humanité, Rue89, il Nouvel Observateur, Télérama hanno messo alla gogna mediatica questi “ribelli” e, lo dico con tristezza, anche il cattolico la Croix.

Ma questa è la giustizia del mondo, come sanno bene tutti i veri cristiani. ”Se hanno perseguitato me – dice Gesù agli apostoli – perseguiteranno anche voi” (Gv 15, 17 18 20) e così, purtroppo, sarà fino alla fine dei tempi. Ma questo non significa che si debba per forza tacere fino a quella data.

di Antonello Cannarozzo




AVE MARIA!
AMDG