mercoledì 27 luglio 2011

Quando il fumo cominciò a entrare nel Tempio...

ECCO UN VIDEO 
CHE RITRAE L'ATMOSFERA 
DEGLI ANNI '70.
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AMDG et BVM

Ogni uomo è il frutto del Tuo Dolcissimo Sentimento

Ambrogio Lorenzetti - Madonna del latte, seminario, Siena



"Amore Infinito, Gesù adorabile, quello che chiedi è sempre poco per ciò che meriTi


Se pure un uomo passa tutta la sua lunga vita in testimonianza a Te e in adorazione a Te, sempre poco ha fatto per ciò che meriTi. Tutto meriTi e sempre così poco chiedi. 


L'uomo riceve da Te, Dio, ogni cosa che possiede, non dovrebbe mai finire di ripetere il suo grazie per gli infiniti Doni. Dolce Amore, Santissimo Dio, come non ringraziarTi per il Dono della vita? Con quali parole l'uomo può dire il suo grazie per questo? 



  Il Tuo Amore ha voluto e vuole ogni uomo, egli è il frutto del Tuo Dolcissimo Sentimento. Nel cuore umano ci dovrebbe essere per Te, Dio, solo lode, solo ringraziamento, solo adorazione continua, il giorno dovrebbe essere un giorno di adorazione a Te, ogni notte, una notte per l'adorazione del cuore a Te, Santissimo Creatore, Dolcissimo Padre. Non è così. 


Dico, con grande tristezza, che in pochi cuori questo avviene; i Tuoi adoratori nel presente sono ancora pochi, mentre dovrebbero essere tutti, tutti gli uomini della terra. 
Pietro Lorenzetti: Deposizione dalla croce



Guardo la Croce, vessillo sublime del Tuo Dolce Sentimento, parla di un Sacrificio fatto solo per Amore, consumato per Amore di ogni essere umano. Non capisco e non capirò come sia possibile, che ancora, sulla terra, vi siano degli uomini che non fanno della loro vita un canto di amore e gratitudine per Te, Gesù. Non capisco come sia possibile che questo avvenga, dopo più di venti secoli dalla Tua prima Venuta. Mi dico: perché? Mi Ripeto: com'è possibile? Non trovo risposta ragionevole! 


Gli uomini, in genere, sono grati anche per un piccolo piacere, non finiscono mai di ringraziare, perché non fanno questo per il Tuo sublimissimo Sacrificio, consumato per Amore, consumato per ogni uomo? Dolce Amore, mai, come in questo momento, posso dire: l'Amore Santissimo, Gesù, Che tanto ha amato, Che tanto ama, non è ricambiato da questa generazione insipiente ed ingrata.”

WWW.sapienzaweisheit.com

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Prega, fratello, prega, sorella. E. Pontico (8)






<<60. Purità e visione di Dio.

Se sei teologo pregherai veramente, e se preghi veramente sei teologo. 


61. Oltre le frontiere dell'impassibilità. 


 Quando il tuo intelletto, nell'ardente desiderio di Dio, comincia poco alla volta come ad uscire dalla carne, e riesce a scacciare tutti i pensieri causati dai sensi o dalla memoria oppure dal temperamento, via via raggiungendo la pienezza della riverenza e della gioia, puoi allora ritenere di esserti avvicinato ai confini della preghiera. 


62. Compassione e soccorso dello Spirito Santo.

Lo Spirito Santo, che ha compassione della nostra debolezza, viene a visitarci pur se ancora non siamo purificati. Nel caso in cui trovi che il nostro intelletto lo prega anche soltanto col desiderio della verità, Egli viene su di esso e dissipa tutta la torma dei ragionamenti e dei pensieri che l'accerchia, volgendolo all'amore della preghiera spirituale. 


63. La scienza spirituale purificatrice. 
Mentre gli altri fanno nascere nell'intelletto ragionamenti o pensieri o speculazioni per via dei mutamenti del corpo, Dio invece agisce al contrario: viene direttamente sull'intelletto per conferirgli - come a Lui piace - la scienza; e attraverso l'intelletto placa l'intemperanza del corpo. 


64. Sanità mentale. 


Chi ama la vera preghiera, e però si abbandona alla collera o al rancore, non può non essere tocco nel cervello. E', infatti, simile ad uno che, per volere aguzzare la vista, strabuzza gli occhi. 


65. In cammino con Dio. 


Se desideri pregare, non fare nulla di ciò che è in antitesi con la preghiera, perché Dio, accostandosi a te, si faccia tuo compagno di viaggio. 


 66. Dio al di là di ogni forma. 
Quando preghi, non raffigurarti il Divino dentro di te, e non permettere che qualche forma si imprima nel tuo intelletto; ma va', immateriale, incontro all'Immateriale, e comprenderai. 


67. Dio al di là di ogni quantità.


 Sta' in guardia dai lacci degli avversari. Accade infatti che, mentre preghi con purità e senza agitazione, ti si presenti subito una forma, strana ed estranea per indurti alla presunzione di localizzare in essa il Divino: per farti credere che quel che all'improvviso ti è apparso nella quantità sia il Divino. Ma il Divino non ha né quantità né figura. 


68. Violenza del demonio all'equilibrio fisico. 


Quando il demonio invidioso non riesce a sollecitare la memoria durante la preghiera, allora fa violenza alla costituzione del corpo, per provocare qualche strana fantasia nell'intelletto e dargli, così, una forma. Questo, abituato com'è ai pensieri, facilmente cede: invece di tendere alla scienza immateriale e senza forma, si lascia ingannare prendendo fumo per luce. 


69. Al posto di guardia. 


Sta' al tuo posto di guardia, custodendo il tuo intelletto dai pensieri nel tempo della preghiera, e che esso resti nella tranquillità che gli è propria, perché Colui che ha compassione degli ignoranti venga a visitare anche te: allora riceverai un dono di preghiera davvero glorioso. 


70. Soppressione dei pensieri. 


La tua preghiera non potrà essere pura se ti lasci coinvolgere da faccende materiali e turbare da continue preoccupazioni. Preghiera, infatti, vuol dire rimozione dei pensieri.>>  Evagrio Pontico: "La Preghiera".


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Vi segnalo un sito molto interessante:
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San Pantaleone, medico e martire


LÆTABITVR 
JVSTVS  IN
  DOMINO  ET  SPERABIT  IN  EO 
ET  LAVDABVNTVR 
OMNES  RECTI  CORDE
 A Nicomedia la passione di san Pantaleone medico, il quale, per la fede di Cristo, dall'Imperatore Massimiano fu preso e straziato colla pena dell'eculeo e con fiaccole accese, ma in mezzo a queste pene fu refrigerato per un'apparizione del Signore; e finalmente percosso colla spada compì il martirio.

Agiografia


Secondo la tradizione agiografica, era figlio del pagano Eustorgio, uomo molto ricco di Nicomedia, e di Eubula, che lo educò al Cristianesimo: successivamente, si era allontanato dalla religione ed aveva studiato medicina, arrivando a diventare medico di Galerio.

Ritornò al Cristianesimo grazie al prete Ermolao e, alla morte di suo padre, entrò in possesso di una grande fortuna: spinti dall'invidia, alcuni colleghi lo denunciarono all'imperatore durante la persecuzione di Diocleziano. L'imperatore avrebbe voluto risparmiarlo e cercò di persuaderlo ad abiurare. Pantaleone, però, confessò apertamente la sua fede e, per mostrare di essere nel giusto, risanò un paralitico: ciò nonostante, egli fu dapprima condannato al rogo, ma le fiamme si spensero, poi ad essere immerso nel piombo fuso, ma il piombo si raffreddò miracolosamente; a questo punto Pantaleone fu gettato in mare con una pietra legata al collo, ma il masso prese a galleggiare; venne condannato ad feras, ma le belve che avrebbero dovuto sbranarlo si misero a fargli le feste; fu poi legato ad una ruota, ma le corde si spezzarono e la ruota andò in frantumi. Si tentò anche di decapitarlo, ma la spada si piegò e gli aguzzini si convertirono. Pantaleone pregò Dio di perdonarli, motivo per il quale egli ricevette pure il nome di Panteleemon (in lingua greca, colui che di tutti ha compassione).
Infine, quando egli diede il suo consenso, gli fu tagliata la testa.

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AMDG et B.V.M.

martedì 26 luglio 2011

Sant'Anna: madre di quella perla di verginità che fu vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto, e sola doveva conservare sempre la verginità e della mente e dell'anima e del corpo.




GAVDEAMVS 
OMNES  IN  DOMINO 
DIEM  FESTVM  CELEBRANTES 
SVB  HONORE 
BEATÆ  ANNÆ 
DE  CVJVS  SOLLEMNITATE 
GAVDENT  ANGELI 
ET  COLLAVDANT 
FILIVM  DEI

<<Poiché doveva avvenire che 
la Vergine Madre di Dio nascesse da Anna,
la natura non osò precedere il germe della grazia;
ma rimase senza il proprio frutto
perché la grazia producesse il suo.
Doveva nascere infatti 
quella primogenita
dalla quale sarebbe nato 
il primogenito di ogni creatura
"nel Quale tutte le cose sussistono" (Col 1, 17)>>.


Catecismo para niños


<<O Vergine bellissima e dolcissima!
O figlia di Adamo e Madre di Dio.
Beato il seno , che ti ha dato la vita!
Beate le braccia che ti strinsero e le labbra che ti impressero casti baci, quelle dei tuoi soli genitori, cosicché Tu conservassi in tutto la verginità!
"Acclami al Signore tutta la terra, gridate, esultate con canti di gioia" (Sal 97, 4). 
Alzate la vostra voce, gridate, non temete>>.
Dai "Discorsi" di san Giovanni Damasceno, vescovo.


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