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venerdì 28 ottobre 2022

Suor Maria Consolata Betrone, Venerabile

 

Con S. Maria Consolata: 

la preghiera del cuore

Gesù, Maria vi amo,
salvate anime.

cestino

L'importanza di questa invocazione, corta ma potentissima si può capire dalle parole che Gesù ha ispirato a Suor M. Consolata Betrone e che leggiamo nel suo diario:

Non ti chiedo che questo: un atto d'amore continuo,
Gesù, Maria vi amo, salvate anime.

Dimmi, Consolata, che preghiera più bella puoi farmi?
Gesù, Maria vi amo, salvate anime:
amore e anime! Che cosa vuoi di più bello?

Ho sete del tuo atto d'amore! Consolata, amami tanto, amami solo, amami sempre! Ho sete di amore, ma dell'amore totale, di cuori non divisi. Amami tu per tutti e per ciascun cuore umano che esiste... Ho tanta sete d'amore... Dissetami tu... Lo puoi... Lo vuoi! Coraggio e avanti!

Sai perché non ti permetto tante preghiere vocali? Perché l'atto d'amore è più fecondo. Un "Gesù ti amo" ripara mille bestemmie. Ricorda che un atto perfetto d'amore decide l'eterna salvezza di un'anima. Quindi abbi rimorso a perdere un solo
Gesù, Maria vi amo, salvate anime.

Sono meravigliose le parole di Gesù che esprimono la sua gioia per questa invocazione e ancora di più per le anime che con essa possono raggiungere la salvezza eterna... Questa consolante promessa la ritroviamo molte volte negli scritti di Suor M. Consolata invitata da Gesù a intensificare e a offrire il suo amore:

Non perdere tempo perché ogni atto d'amore rappresenta un'anima. Di tutti i doni, il dono maggiore che tu possa offrirmi è una giornata ripiena d'amore.

Io desidero un incessante Gesù, Maria vi amo, salvate anime da quando ti alzi a quando ti corichi.

Gesù non può essere più esplicito e Suor M. Consolata così si esprime:

Appena mi sveglio al mattino incominciare subito l'atto d'amore e a forza di volontà non interromperlo più sino a quando sarò addormentata la sera, pregando che durante il mio sonno l'Angelo mio custode preghi lui in vece mia... Mantenere questo proposito costantemente rinnovandolo mattina e sera.

Passare bene la mia giornata. Sempre unita a Gesù con l'atto d'amore; Egli trasfonderà in me la sua pazienza, fortezza e generosità.

L'atto d'amore che Gesù vuole incessante non dipende dalle parole che si pronunciano con le labbra ma è un atto interiore, della mente che pensa ad amare, della volontà che vuole amare, del cuore che ama. La formula Gesù, Maria vi amo, salvate anime vuol essere semplicemente un aiuto.

E, se una creatura di buona volontà, mi vorrà amare, e farà della sua vita un solo atto d'amore, da quando si alza a quando si addormenta, (col cuore s'intende) Io farò per quest'anima delle follie... Ho sete d'amore, ho sete di essere amato dalle mie creature. Le anime per giungere a Me, credono che sia necessaria una vita austera, penitente. Vedi come mi trasfigurano!

Mi fanno temibile, mentre Io sono solamente Buono! Come dimenticano il precetto che Io vi ho dato "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima ecc...".
Oggi, come ieri, come domani, alle mie creature Io chiederò solo e sempre amore.



graffa

mercoledì 20 giugno 2018

SUOR Maria CONSOLATA BETRONE


SUOR CONSOLATA BETRONE E L’INFERNO
Suor  Consolata (Pierina Betrone) nasce il 6 aprile 1903 a Saluzzo (Cuneo) in una semplice e numerosa famiglia. A 13 anni con intensità improvvisa e misteriosa sente in cuore l’invocazione: “Mio Dio, ti amo!”. Nella festa dell’Immacolata del 1916 Pierina avverte distintamente in sé le parole: “Vuoi essere tutta mia?” e con slancio risponde: “Gesù, sì”. L’anno seguente con la famiglia si trasferisce a Torino e attende fino a 21 anni per poter chiarire e realizzare la propria vocazione. Finalmente il 17 aprile 1929 entra nel monastero delle Clarisse cappuccine di Torino e la domenica in Albis, 8 aprile 1934, emette i voti perpetui con il nome di Suor Maria Consolata. 
In Comunità si dona generosamente nei servizi di cuoca, portinaia, ciabattina e infermeria. Per lo sdoppiamento dell’ormai troppo numerosa Comunità, il 22 luglio 1939 Suor M. Consolata viene trasferita al nuovo monastero di Moncalieri, frazione Moriondo, continuando la sua vita operosa nella preghiera e nella nascosta immolazione a Dio. ...
... Conquista alla piccola via d’amore di Santa Teresa di Lisieux, Suor Maria Consolata ne integra la dottrina rivestendola di forma concreta: “la piccolissima via d’amore”. E’ la via dell’unione costante con Gesù e Maria, unione che ci guida alla perfezione. 

Con l’atto d’amore: “Gesù , Maria vi amo, salvate anime”, noi ci uniamo al nostro progetto di Dio: la salvezza delle anime. 
Si offre per le anime ed in particolare per implorare la misericordia di Dio per i “Fratelli e le Sorelle”, cioè per il recupero alla grazia divina dei Sacerdoti e dei Religiosi/e vinti dal peccato e per i “moribondi” induriti dal rifiuto dei Sacramenti. In questo olocausto d’amore si consuma, spegnendosi a soli 43 anni, all’alba del 18 luglio 1946. Il suo corpo riposa nella cappella esterna del monastero di Moncalieri. Una consorella cappuccina che visse al fianco di suor Betrone ha annotato con scrupolo i dialoghi della pia suora con Cristo e poi li affidò al direttore spirituale del convento. 

In alcune rivelazioni alla pia suora Gesù parla dell’inferno e dichiara il 15 dicembre 1935 : “Consolata, sovente, anime buone, anime pie e molto spesso anime a me consacrate, con una frase diffidente feriscono l’intimo del mio Cuore: “Chissà se mi salverò?”. Apri il Vangelo e leggi le mie promesse: “Alle mie pecorelle io do’ loro la vita eterna e non andranno mia perdute, e nessuno le rapirà dalla mia mano” (Gv 12, 28), leggi ancora: “Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti, e nessuno può  strapparmi un’anima… in eterno non periamo… perché allora l’insoluto: “Chissà se mi salverò?”. 

Pensa come è stolto il vostro timore di dannarvi: dopo che per salvare la vostra anima ho versato il mio Sangue, dopo che per un’intera esistenza l’ho  circondata di grazie, di grazie e di grazie… all’ultimo istante della vita, quando sto per raccogliere il frutto della Redenzione, e quindi  quest’anima sta per amarmi eternamente, Io, proprio Io che nel Santo vangelo ho promesso di dare ed esse la vita eterna, me le lascerò rubare dal mio peggiore nemico? Ma, Consolata, si può credere ad tale mostruosità?”. 

“O Consolata, tu confida sempre; credi ciecamente che io adempirò tutte le grandi promesse che ti ho fatte, perché Io sono buono, sono immensamente buono e misericordioso e non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva”. 

7 dicembre 1935: “Le anime sono mie, per esse ho dato tutto il mio Sangue! Comprendi allora quanto ferisce il mio Cuore materno ciò che è giudizio severo…Tu non giudicare mai…ma consola il mio Cuore, distoglimi dalle mie tristezze, fammi vedere con le industrie della carità, solo il lato buono di un’anima colpevole, e Io ti crederò e poi ascolterò la tua preghiera in suo favore”. 

15 dicembre 1935: “Vedi Consolata all’inferno ci va chi vuole andarvi…Vedi, l’impenitenza finale l’ha quell’anima che vuole andare all’inferno di proposito e quindi ostinatamente rifiuta la mia misericordia, perché io non rifiuto mai il mio perdono a nessuno, a tutti offro la mia immensa misericordia, perché per tutti ho versato il mio Sangue, per tutti! 

No, non è la moltitudine dei peccati che danna l’anima, perché io li perdono se essa si pente, ma è l’ostinazione a non volere il mio perdono, a volersi dannare. San Disma, in croce, ha un solo atto di confidenza in Me, e tanti e tanti peccati; ma in un istante è perdonato e lui, nel giorno stesso del suo ravvedimento, entra a possedere il mio Regno ed è un Santo! Vedi il trionfo della mia misericordia e della confidenza in Me!”.

AMDG et BVM