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mercoledì 3 novembre 2021

Brevissima sintesi su TERESA d'Avila

SANTA TERESA D’AVILA 1515-1582 



Vita

S. Teresa di Gesù , la santa di Avila, la Riformatrice del Carmelo, la Madre dei Carmelitani

Scalzi, nacque ad Avila (Spagna) il 28 marzo 1515 da nobile e religiosa famiglia. A 21 anni

divenne Carmelitana del Monastero dell'Incarnazione di Avila. Attraverso gravi e frequenti

malattie, numerose prove spirituali e la generosa risposta alle sollecitazioni dell'Amore

divino, giunse a quel grado di perfezione in cui l'anima è pronta a un particolare servizio.

E poichè intanto la Riforma Protestante feriva il cuore della Chiesa, proprio nel cuore della

Chiesa ella voleva operare, in una azione veramente carmelitana di abnegazione e di

amore, qualcosa che si opponesse a quella riforma. Concepì così, e condusse a termine

attraverso infinite peripezie e contrasti e sofferenze, quella Riforma del proprio Ordine che

da lei prese il nome e diede origine ai Carmelitani Scalzi. Il 24 agosto 1562 fondava in Avila

il suo primo monastero, dedicato a S. Giuseppe, ove le monache cominciarono a vivere, in

spirito di amore e di abnegazione, una vita il più possibile vicina a quella degli antichi

monaci del Monte Carmelo e secondo quelle norme chein seguito Tersa di Gesù doveva

codificare nelle sue sagge Costituzioni.

Le fondazioni dei monasteri di Carmelitane Scalze si susseguirono numerose fino al 1582;

nel 1568 la Riforma Teresiana si estendeva ai Padri, dopo l'incontro della Santa con S.

Giovanni della Croce, e si fondava a Durvelo il primo convento di Carmelitani Scalzi.

L'intensità della vita spirituale, la grande opera realizzata, la gravità delle malattie e delle

sofferenze d'ogni genere, non impedirono a S. Teresa di scrivere quelle stupende opere in

cui ci consegna la sua esperienza mistica e la sua dottrina. 

Attraverso l'Autobiografia, le Relazioni, il Cammino di Perfezione, il Castello Interiore, le

Fondazioni, gli Avvisi, i Pensieri, le Esclamazioni, le Poesie, le Lettere, S. Teresa di Gesù

svolge ancora, nel Carmelo e nel mondo, l'ardente attività della sua anima apostolica ed è

sempre, a tutti, Maestra e Madre di vita spirituale. Morì nel fulgore di un'estasi, ad Alba de

Tormes, il 4 ottobre 1582.

Tratta da www.pastoralespiritualita.it


La via unitiva

Teresa non persuadeva nessuno a forzare l'entrata delle vie non comuni. Ma, se l'unione

passiva e infusa dipende totalmente dal volere di Dio, è possibile a tutti, con l'aiuto della

grazia e purché ci sia buona volontà, l'unione di conformità effettiva e attiva, senza della

quale la prima non sarebbe che illusione. "Coloro che possiedono l'unione di conformità,

dice la santa, hanno ottenuto ciò che possono desiderare. E' l'unione che io desiderai tutta

la vita, che sempre chiesi a nostro Signore ed è anche la più facile a conoscersi e la più

sicura". (Il Castello interiore, 5 dimora, c. 3).

Tuttavia aggiungeva: "Guardatevi dalle eccessive riservatezze che si vedono in

certe persone e che esse credono umiltà. Se il re si degnasse concedervi qualche

favore, sarebbe umiltà il rifiuto? Quando il Padrone assoluto del cielo e della terra

si degna onorare l'anima mia e la visita, per riempirmi delle sue grazie e

gioire con me, non volerlo, non rispondergli, non fargli compagnia, non

accettare i suoi doni, fuggire la sua presenza e lasciarlo solo sarebbe

mostrarmi umile? Bella umiltà davvero! Vedete in Gesù Cristo un padre, un fratello,

un maestro, uno sposo e trattate con lui secondo queste diverse qualità ed egli stesso vi

farà capire quale gli piace di più e quale quindi voi dovete scegliere. Non siate così sciocchi

da farne a meno" (Il cammino della perfezione).

Ma si ripete da tutte le parti che "questa via è tutta seminata di scogli: la tale vi si è

perduta, un'altra si è sbandata, una terza, che pregava sempre non ha potuto evitare di

cadere... Ammirate l'inconcepibile accecamento del mondo. Non si inquieta per migliaia di

disgraziati, che, totalmente estranei alla vita di orazione, vivono in dissolutezze orribili e,

se per disgrazia, deplorevole senza dubbio, ma rarissima, gli artifici del tentatore seducono

un'anima dedita alla preghiera, se ne trae motivo di ispirare agli altri grandi paure, per

allontanarle dalla pratica delle sante virtù. Non è questo essere vittime del più grave degli

errori: credere che per evitare il male sia necessario evitare di far il bene? Superate tutte

queste paure, sforzatevi di conservare sempre pura la vostra coscienza,

irrobustitevi nell'umiltà, schiacciate col vostro piede tutte le cose terrene,

siate irremovibili nella fede della santa Chiesa, nostra madre, e dopo tutto

questo non dubitate di non essere sul buon cammino" (Il cammino della

perfezione, c. XXII).

E' vero anche troppo "che un'anima quando non trova una fede vigorosa e i suoi trasporti

di devozione non contribuiscono ad aumentare il suo attaccamento alla Chiesa, si trova in

una via piena di pericoli. Lo Spirito di Dio ispira sempre soltanto cose conformi alle sante

Scritture e quando vi sia anche il più lieve contrasto questo basta a dimostrare con

evidenza l'azione dello spirito cattivo e, se il mondo intero mi assicurasse che si tratta dello

Spirito divino, io non mi lascerei persuadere" (Vita, c. XXV).

Tratto da: www.paginecattoliche.it

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