Caterina, nobile vergine d'Alessandria, (Alessandria d'Egitto, 280-290 – Alessandria d'Egitto, 305 circa) seppe congiungere fin dalla prima età lo studio delle arti liberali coll'ardore della fede.
Vedendo poi come altri cristiani per ordine di Massimino erano trascinati al supplizio, si presentò allo stesso Massimino e gli provò con forza la necessità della fede di Cristo per essere salvi.
Sorpreso per la sua cultura, il tiranno la fece trattenere e, radunati d'ogni parte gli uomini più sapienti, si sforzò di persuaderla a convertirsi al culto degli idoli.
Ma avvenne il contrario. Infatti parecchi di quegli uomini, convinti dai sapientissimi ragionamenti di Caterina, abbracciarono la fede di Cristo e non dubitarono di morire per essa.
Per cui Massimino tentò dapprima con blandizie, poi con tormenti di ridurre Caterina ad altri sentimenti; ma, non riuscendo a nulla, ordinò di decapitarla.
Tu poi, o Signore, abbi pietà di noi.
AMDG et D.V. MARIAE