San Egidio, abate
Lettura
Egidio, Ateniense, di stirpe reale, fin dai primi anni si dedicò talmente allo studio delle sacre lettere e alle opere di carità, da sembrargli indifferente tutto il resto.
Quindi, mortigli i genitori, distribuì ai poveri tutto il suo patrimonio; anzi si spogliò perfino della propria tunica per vestirne un malato indigente, che al suo contatto rimase subito guarito.
Ma divenuto poi sempre più illustre per molti altri miracoli, temendo che il suo nome divenisse celebre, si portò ad Arles presso san Cesario in Francia. Dal quale partitosi dopo due anni, si ritirò nell'eremo; dove visse per molto tempo con mirabile santità cibandosi solo di radici di erbe e del latte d'una cerva, che veniva da lui a certe ore.
Inseguita un giorno questa dai cani del re, e rifugiatosi nella grotta di Egidio, fu causa che il re di Francia lo pressasse vivamente di permettergli di costruire un monastero in quel luogo. Ad istanza del re ne prese, sebbene a malincuore, la direzione: e dopo averlo amministrato con prudenza e pietà per alcuni anni, se ne andò in cielo.
V. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
R. Grazie a Dio.
Preghiamo
Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Abate Egidio: affinché, ciò che non possiamo coi nostri meriti, l'otteniamo per il suo patrocinio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Signore, ci renda accetti l'intercessione del beato Abate Egidio: affinché, ciò che non possiamo coi nostri meriti, l'otteniamo per il suo patrocinio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.