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mercoledì 12 novembre 2014

Le reliquie e l'altare

Un unico e identico gesto: un vescovo cattolico e un vescovo ortodosso pongono sotto la mensa di un altare le reliquie dei martiri. Nel rito tradizionale romano, infatti, esiste questa particolarità esattamente come in quello bizantino.

Probabilmente pochi sanno che sotto un altare tradizionale sono state inglobate delle reliquie nel corso della consacrazione dell'altare stesso. Oggi questa sola frase ha troppi misteri per la maggioranza dei lettori avulsi a riferimenti tradizionali. Mi pare allora necessario fare un poco di chiarezza.

L'altare
Si trova nel luogo più importante di una chiesa. Ha forma di mensa e, spesso, è interamente in pietra o in marmo. Su di esso si celebra la Messa o la Divina Eucarestia (secondo la denominazione bizantina). Anticamente sia l'altare bizantino che quello occidentale erano cubici. Successivamente, l'altare occidentale ha assunto una forma allungata com'è conosciuto oggi. L'altare è in pietra perché simboleggia la "pietra", ossia Gesù Cristo e come tale viene incensato ed onorato. Come l'altare, il luogo in cui esso è posto - il santuario o presbiterio (luogo dei presbiteri o sacerdoti) - ha sempre avuto un'attenzione particolare. E' il luogo più bello e curato della chiesa, nel quale sovente ci sono gli arredi preziosi. Lo splendore dell'altare vuole mostrare simbolicamente lo splendore celeste e, allo stesso tempo, l'intangibilità di esso alle persone comuni. Si narra che Caterina da Siena (XIV sec.) quando volle mostrare ai parenti la sua intenzione di diventare religiosa, sfiorò con le dita la tovaglia di un altare laterale. Essi immediatamente compresero: essa diventava una cosa sola con le cose sacre e quindi non era più per il mondo.
Quest'attenzione verso un luogo e un oggetto consacrato oramai si è molto persa, anche tra le stesse persone avezze a frequentare la chiesa.

Le reliquie
E' un termine latino che letteralmente significa "i resti" mortali dei santi. Un termine con identico significato esiste pure in Oriente, τα λύψανα (ta lypsana). Ai resti mortali dei santi si tributò da subito venerazione, dal momento che essi, avendo testimoniato Cristo, erano divenuti una sola cosa con Lui e, quindi, erano santi ad immagine del "solo Santo". Come per l'altare, le reliquie dei santi sono oggetto di grande attenzione e rispetto, almeno in chi si muove nell'ottica tradizionale. Non sono dei semplici resti mortali ma dei veicoli di una presenza ultraterrena, che ci lega direttamente al mondo celeste.

Le reliquie nell'altare
Dal momento che l'altare simboleggia Cristo e il martire ha vissuto Cristo fino a divenire uno con Lui, è stato spontaneo inglobare qualche reliquia di martiri (la martyrìa significa "testimonianza") sotto la pietra dell'altare su cui ordinariamente si celebra l'Eucarestìa, ossia la Messa.
Purtroppo oggi nel Cattolicesimo questo gesto è divenuto completamente opzionale. Chi preferisce non farlo ha perso, perciò, un forte simbolo e ha contribuito a dare all'altare occidentale il significato di una semplice mensa. A questo segue, ovviamente, che il santuario non ha più il significato di un tempo. Contrariamente a questa strana "moda", la pratica di porre delle reliquie sotto un altare è eseguita in Oriente ancor oggi.





4 commenti:
  1. https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEgpTYOtkN5cq1xwVK55bMaR32QRjQxucId4hkVtfwaH8qHqWIsLKoRhIZ0H05oyjd6EOJDXgr30VOystyowv2ju5IVIcpHI37lWAHuykYxwtNFRVEL4WkekVdB-RvfaPFsCAqt55oJM=
Ottimo blog. Grazie!
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... attenzione alle parole...
l'Altare non si può far rientrare nella categoria funzionale dell'arredo, ma in quella del Polo Liturgico: altrimenti si potrebbe dare l'impressione che l'Altare sia una aggiunta funzionale ad una costruzione che è già chiesa anche senza di esso. E non mi sembra sia così...
  1. https://blogger.googleusercontent.com/img/proxy/AVvXsEgpTYOtkN5cq1xwVK55bMaR32QRjQxucId4hkVtfwaH8qHqWIsLKoRhIZ0H05oyjd6EOJDXgr30VOystyowv2ju5IVIcpHI37lWAHuykYxwtNFRVEL4WkekVdB-RvfaPFsCAqt55oJM=
Commento appropriato! Ne sono perfettamente cosciente. A volte, purtroppo, non ci si esprime sempre bene. Sostituisco immediatamente il termine "arredo" con un termine più adeguato.

Pietro C.
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La Chiesa Ortodossa ha tale venerazione per la necessità che le reliquie siano nell'Altare (celebrare apud martyres) che quando si cominciò a dubitare che in qualche altare vi fossero nacque l'antiminsio, un lino prezioso e consacrato con inserite reliquie di martiri , polvere di marmo e incenso,legate con cera e balsami odorosi. Così si aveva la certezza che se le reliquie non fossero state nell'altare erano nell'antiminsio ma comunque erano presenti.

mercoledì 1 maggio 2013

4 SONO I GRANDI TESORI CHE POSSEDIAMO SULLA TERRA


La Bontà divina ci ha dato quattro grandi tesori.


Il primo è la Santissima Eucaristia, che racchiude in sé tutto ciò che vi è di più ricco, prezioso e ammirabile nel tempo e nell'eternità, in tutti gli Angeli e in tutti i Santi, nella Regina degli Angeli e dei Santi, nella Sacra Umanità del Figlio di Dio e nella sua Divinità, nella Divina Essenza e nelle tre Persone Eterne.



Il secondo tesoro è la Sacra Scrittura, contenente tutte le Verità, tutti gli oracoli, tutti i misteri e tutti i segreti della Divinità. Ecco perché sant'Agostino e san Gregorio dicono che essa è il Cuore di Dio.



Il terzo tesoro sono le sacre reliquie dei Santi che la Chiesa possiede, conserva ed onora come un prezioso tesoro del suo divino Sposo.
Il nostro amabile Salvatore, infatti, parlando a santa Brigida delle reliquie dei suoi santi, le chiama il suo tesoro e, in tre occasioni differenti, specialmente nel capitolo 114 del IV libro e nel capitolo 4 del VII libro delle sue Rivelazioni a questa Santa. Ecco le sue parole: "Voglio parlarti - le dice -, di un tesoro che non è ancora in Cielo, ma che avete con voi sulla terra. E' il tesoro delle reliquie e i corpi dei miei amici. Che siano tutti interi o no, che siano ridotti in cenere o in polvere o no, infatti, ti dico con certezza che sono il mio tesoro, e là dov'è il mio tesoro, vi è anche il mio Cuore" (Vedi anche Revel. extrav. cap. 59).  Giudicate da qui quale venerazione e devozione si devono avere per le sante reliquie.


Finalmente il quarto tesoro è il CUORE ammirabile della gloriosa Vergine, che contiene ricchezze indicibili.
In primo luogo è il tesoro dell'amore dell'Eterno Padre ...
In secondo luogo è il Tesoro del Figlio unico di Dio ...
Ma è anche il Tesoro della carità dello Spirito Santo, poiché è in questo tesoro che Egli ha riversato un oceano di grazie: tutte le grazie dei santi Patriarchi e Profeti, Apostoli ed Evangelisti, Martiri e Sacerdoti e Leviti, Confessori e Vergini, tutte le grazie di tutti gli altri santi e tutte le grazie gratuite. E' in questo Tesoro che questo Divino Spirito ha posto tutte le virtù teologali, cardinali e morali in un grado incomparabilmente più alto di quanto non siano nei cuori di tutti gli angeli e di tutti i santi. Altresì ha messo tutti i Suoi Doni, tutti i suoi Frutti e le otto Beatitudini evangeliche.  E' per questo che si può ben dire - con sant'Andrea di Creta - che questo Cuore Sacratissimo è il Tesoro di tutta la santità: "Sanctissimus omnis sanctitatis thesaurus".


Da Il Cuore ammirabile della Santissima Madre di Dio di San Giovanni Eudes.


MEMENTO, DOMINA, VERBI TUI
SERVO TUO
IN QUO MIHI SPEM DEDISTI