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martedì 6 marzo 2012

Beata Maria Baouardy: "Gesù mi sembrava tenero come il fiore dei campi, che appassisce non ap­pena lo si tocchi. ... "


Ora accompagniamo suor Maria nel suo ritiro di venti giorni che pre­cedette la sua Professione religiosa. Grazie a Padre Lazzaro, suo confessore, pos­sediamo le rivelazioni comunicate alla novizia. I considerevoli estratti che stiamo per dare di questo lavoro ci sembrano talmente elevati, belli e profondi, che non possiamo non vedervi l'espressione di una dottrina dettata dal cielo a questa 'igno­rante' che sapeva appena leggere.


«Nostro Signore era davanti a me. Io lo vedevo, volevo andare verso di Lui e non lo potevo. Gesù mi sembrava tenero come il fiore dei campi, che appassisce non ap­pena lo si tocchi.

 Facevo un passo verso di Lui, e mi fermavo; non avevo quasi le gambe; sembrava che rientrassero nel mio corpo come delle sbarre di ferro: esse non potevano reggermi. Mi è sembrato tuttavia di essere andata un poco avanti e ho det­to: Signore, sono avanzata un po' verso di te; tu sei davanti a me, i miei occhi ti ve­dono, le mie orecchie ti sentono, dammi un po' di forza per arrivare fino a te. Nello stesso tempo, ho invocato lo Spirito Santo per ottenere la forza. Mi sembrava sem­pre che Gesù non fosse lontano da me. 

Guardavo qualche volta dietro di me, e ogni volta che guardavo così, provocavo delle piaghe nel corpo di Gesù. Ed ho chiesto: Che cosa è tutto questo? Subito qualcuno mi ha preso e mi ha detto: Guarda davanti a te. 
Ho guardato e mi è sembrato di vedere un giardino dove erano fiori, alberi e frutti. Davanti alla porta del giardino era acceso un grande fuoco. Per entrare nel giardino, bisognava attraversare questo fuoco. Contemporaneamente, ho visto due persone davanti al giardino. 

Una camminava con fierezza, la testa alzata; l'altra ave­va la testa abbassata e sembrava curva. La prima è entrata senza timore, con la testa sempre alzata. Tuttavia è penetrata nel giardino ed ha colto dei fiori e dei frutti in quantità. In seguito è ritornata alla porta ed ha attraversato di nuovo le fiamme per uscire; ma i suoi vestiti sono stati interamente bruciati, così come tutto ciò che por­tava. Era completamente nuda. 

Anche la seconda persona è entrata; per attraversare il fuoco, si è molto abbassata e il fuoco non ha preso i suoi vestiti. Una volta nel giar­dino, ella l'ha percorso, ha colto molti fiori, molta frutta di ogni specie, ed è torna­ta alla porta del giardino carica di fiori e di frutti; per attraversare le fiamme alla sua uscita, si è abbassata ancora di più di quando era entrata. E le fiamme non l'hanno toccata; ed è uscita più bella e più ricca di quando era entrata.

Ho chiesto di nuovo quello che ciò significasse, e colui che mi guidava mi ha detto: Il fuoco è l'immagine dei fastidi, delle pene, delle angosce, delle sofferenze, delle prove della vita. Il Signore li manda perché si raccolgano fiori e frutti. 
La pri­ma persona che è entrata nel giardino e che ne è uscita povera, triste, nuda, raffigura coloro che si inorgogliscono nella prova: l'orgoglio, l'egoismo, l'amor pro­prio fanno loro perdere tutto. La seconda persona raffigura le anime che si umiliano nella sofferenza, nella prova. Esse si caricano di fiori e di frutti.

Il momento di offrire al Signore i fiori ed i frutti arriva; è la morte. Le due ani­me si presentano davanti al Signore. Il Signore interroga l'una e l'altra. 

Dice alla prima: Tu sei entrata nel giardino; hai raccolto fiori e frutti: dove sono? Signore, risponde, il fuoco che ho attraversato ha bruciato tutto, tutto divorato. Non ho con­servato niente. Ebbene, riprende il Signore, poiché tu non hai niente, va nel nien­te. Maledetta, io non ti conosco! 

Il Signore si rivolge in seguito alla seconda che nasconde i suoi frutti e le dice: E tu, che cosa hai raccolto? E costei getta subito davanti al Signore ciò che teneva nascosto; e, abbassando la testa, risponde: Sei tu che mi hai guidato e che hai raccolto questi frutti. E il Signore risponde: Entra e riposati e godi delle gioie del Signore».

LAUDETUR JESUS CHRISTUS!
LAUDETUR CUM MARIA!
SEMPER LAUDENTUR!

sabato 30 luglio 2011

Gloria Polo. MISERERE NOSTRI, DOMINE, MISERERE NOSTRI



Antonello da Messina: Salvator mundi
Salvator mundi. Antonello da Messina. Londra
MISERERE NOSTRI, DOMINE, MISERERE NOSTRI.


Gloria era clinicamente morta 
e sarebbe andata all'inferno, 
se dio non LE avesse concesso 
una seconda possibilità, 
attraverso la preghiera di uno sconosciuto.

(a cura di Claudio Prandini)
Da un fulmine che incenerì quasi tutto il corpo di Gloria,
e che la portò alle porte dell'inferno, nasce la testimonianza
di quanto possa la preghiera presso la misericordia di Dio
  
INTRODUZIONE
Questa bella esperienza della fede dura già da 16 anni (*). E' stato un gran regalo della grazia di Dio, quando nella Sua Misericordia mi ha permesso di camminare nella mia vita come cattolica.
Provo una gran pena quando ripenso ai passati anni della mia vita, in cui ero "cattolica dietetica". Ringrazio Dio di avermi dato la Chiesa Cattolica come Madre.
Sono profondamente riconoscente nel nome di Gesù Cristo al Papa, Suo rappresentante, ai sacerdoti e ai consacrati della Chiesa Cattolica Romana.
Li seguo ciecamente perché proprio tale era l'ordine del Nostro Signore GESÚ CRISTO, quando mi ha permesso di ritornare nella vita terrena.
Durante l'adorazione del Santissimo Sacramento - io, indegna e misera serva del Signore - potevo provare la felicità e la delizia della vera pace e del vero amore che costituiscono l'inizio della vita celeste.
Invito con tutto il cuore tutti i cristiani a conoscere meglio e più esattamente la Chiesa Cattolica Romana, prima che ne parlino male e con odio, in modo che sappiano che essa è la guardiana della vera fede, stabilita dal Signore.
Invito tutti a diventare ed a essere adoratori del Nostro Signore e Dio! Chi tutti i giorni va a trovare il Nostro Signore GESÚ CRISTO nel Santissimo Sacramento e Lo adora, non dubiterà mai, quale sia la vera fede, Dio stesso dà ad ogni creatura amore e gratitudine verso la Santa Madre Chiesa, cioè la Chiesa Cattolica.
Amo tutti voi e vi abbraccio nell'Amore del Nostro Signore GESÚ CRISTO.
 
Gloria Polo
(*) I fatti avvennero il 5 maggio 1995 a Bogotà in Colombia.
 


La Signora Gloria Polo dopo l'esperienza della morte 
e della misericordia di Gesù.



vedi anche: 
http://www.parrocchie.it/correggio/ascensione/gloria_polo_un_passo_inferno.htm

***
(CON VIDEO TESTIMONIANZA):
http://www.youtube.com/watch?v=XNmUg6hhhlA

AMDG et BVM