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domenica 28 febbraio 2021

Tutti i delitti, tutti i peccati commessi contro di Me, intangibile ormai alla sofferenza umana, ma suscettibile ancora alle offese recate al mio Spirito, sono segnati nei libri che ricordano le opere degli uomini.

 


17 agosto 1943

Dice Gesù: 
   «Quando Io faccio dire dalla bocca dell’Amato che "anche quelli che mi trafissero" mi vedranno, non intendo fare alludere a coloro che mi trafissero or sono 20 secoli. Quando Io verrò sarà venuto il tempo del trionfo del mio Regno. Ti ho spiegato1 come sarà il Regno e come i sudditi di esso. Sarà il tempo della testimonianza dello spirito, parte divina chiusa in voi e che vi dà l’immagine e somiglianza con Dio. Essendo tale, saranno le parti spirituali quelle che saranno in causa avanti la decisione di giudizio che separa i maledetti dai benedetti. E nei maledetti saranno coloro che col loro spirito sacrilego, che ha cercato la Bestia, adorato la Bestia e prostituito con la Bestia,hanno trafitto, nei secoli, lo spirito divino del Figlio di Dio dopo avere, nei capostipiti della serie maledetta, trafitto le carni del Figlio dell’Uomo. Figlio dell’Uomo. Hai mai riflettuto che in questa parola è la verità spiegata ieri? Io sono, per linea umana, il Figlio (primogenito) di Adamo. La schiera dei trafittori miei è numerosa come rena sulla spiaggia di mare. Non si contano i suoi granelli.


   Tutti i delitti, tutti i peccati commessi contro di Me, intangibile ormai alla sofferenza umana, ma suscettibile ancora alle offese recate al mio Spirito, sono segnati nei libri che ricordano le opere degli uomini.
   
Tutti i tradimenti dopo i miei benefici, tutte le abiure, tutte le negazioni e i peccati contro la Verità, da Me portata, tutti i peccati contro lo Spirito Santo che ha parlato per bocca mia e che per merito mio è venuto ad illuminare la parola del Verbo, tutte queste trafitture, fatte nei secoli, dalla razza che Ivolli salvare pur sapendola così restia al Bene, saranno presenti nell’interno degli spiriti adunati, i quali, nella Luce folgorante del mio balenare, riconosceranno quello che fecero colla loro pervicace volontà di impugnare ciò che fu detto e fatto da Uno che non poteva mentire, né fare opere non utili secondo la legge divina d’amore.
   
I negatori dell’Amore sono coloro che mi hanno trafitto e con Me hanno colpito Colui che mi ha generato e Colui che procede dal nostro amore di Padre e Figlio. Ogni giudizio è rimesso al Figlio, ma il Figlio farà giudizio anche delle colpe commesse contro il Padre e lo Spirito.


   
Il portatore di Vita, il Vivente eterno e l’eterno Immolato che il mondo volle morto, ucciso come si uccide il delinquente che nuoce - mentre Io ero il Santo che perdonava, il Buono che beneficava, il Potente che guariva, il Sapiente che istruiva - è Colui che aprirà le porte alla Morte vera e immetterà in essa e corpi ed anime dei suoi trafittori. Il portatore della Vita che si vive in Cielo chiuderà le porte dell’Inferno sul numero intoccabile dei maledetti, i quali hanno preferito la Morte alla Vita.
   
Io lo farò perché Io, Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore e Signore vostro, Giudice eterno, ho le chiavi della Morte e dell’Inferno.»

   

   1 Nel dettato del 16 agosto, pag. 89.